IL COMUNE DI PÉDINA ALLA META DEL 500. (sulla base degli Estimi Farnesiani del 1559)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL COMUNE DI PÉDINA ALLA META DEL 500. (sulla base degli Estimi Farnesiani del 1559)"

Transcript

1 IL COMUNE DI PÉDINA ALLA META DEL 500. (sulla base degli Estimi Farnesiani del 1559) Santino Cavaciuti Premessa Gli Estimi Farnesiani relativi al Comune di Pédina fanno parte degli Estimi che i Farnese, una volta consolidati nel possesso del Ducato di Parma e Piacenza 1, fecero eseguire nei territori dello stesso Ducato. Quelli di Pédina portano la data del 1559: precisamente Addí XXX gennaio del medesimo anno. Ma probabilmente questa è la data relativa alla conclusione degli Estimi, perché negli stessi si accenna a date che fanno pensare ad una stesura, in parte, precedente, come, ad esempio, date di scadenza di contratti di soccida 2. Probabilmente la compilazione degli Estimi di Pédina durò qualche anno, e fu eseguita pure da mani diverse, come è dato osservare dalla grafia e anche dal linguaggio; linguaggio che è un ibrido di italiano, di dialetto, di latino (e ciò è indicativo si può ritenere del grado di cultura, all epoca, nella nostra regione). Gli estensori come dicevo sono stati diversi: così, ad esempio, viene ricordato un certo Giovàne Maria Silva, del quale si dice: Questi beni suddetti de qui sono stati annotati da Giovàne Maria Silva (p.60 v. del manoscritto). Dall inizio dello stesso manoscritto (p.1) si dice che i dati ivi trascritti sono stati presentati [ ] da Guglielmo, figlio di Antonioni Consule, da Iacopino Casale fu Andrea, da Donello Salino fu Iacopino, da Cristoforo della Rocca, i quali tutti hanno giurato di haver usato la loro diligenza et serbato la forma delle grida di sua eccellenza 3. Il contenuto degli Estimi è fondamentalmente l elenco della popolazione, cioè di tutte le singole famiglie, e dei loro beni, o dei beni da loro amministrati, come si vedrà più avanti. Ma, all interno di questo tema di fondo, si trovano numerosissimi 1 Ciò avvenne nel settembre del 1556, quando Filippo II, eseguendo il testamento di Carlo V, del 1554, infeudò la città e il distretto di Piacenza al Duca Ottavio Farnese (Cfr. A.D. ROSSI, Ristretto di Storia Patria, Tomo IV, Piacenza 1993, ried. anast., dell ed. 1882, p.21). 2 Così, ad esempio: [ ] et compirà a Santo Michele de l anno 1558 (p.23 verso del manoscritto). 3 Le grida devono essere quelle relative, appunto, al progetto di esecuzione degli Estimi (a p.102 retto del manoscritto si dice che le grida relative agli Estimi furono pubblicate il 15 de zugno passato 1557? -). I presentatori più sopra citati sono capi-famiglia dello stesso Comune di Pédina - come risulta dal relativo Elenco che presenterò in Appendice ad eccezione del primo, cioè Guglielmo figlio di Antonioni Consule. 1

2 altri dati, dei quali mi limiterò ad esaminare e a riferire e qua e là a sviluppare - soltanto alcuni, tra i più immediati e credo più importanti. 1 Il Comune di Pédina dal punto di vista geografico e politico a) Alcuni dati geografici I confini. L espressione Comune di Pédina sta ad indicare una circoscrizione territoriale, di natura civile e religiosa insieme, corrispondente al territorio delle attuali Parrocchie di Pédina e Casali quest ultima di istituzione alquanto recente e cioè del I confini del Comune, indicati all inizio degli Estimi, sono i seguenti: a mezzogiorno il Monte Pellizzone (detto, nei medesimi Estimi, Poluzzono 5 ), quale zona di confine tra il territorio di Pédina e quello di Bardi. Evidentemente, il nome Pellizzone stava ad indicare non soltanto il Passo (del Pellizzone), come attualmente, ma l intera costa di monte che dal passo del Pellizzone arriva sino al Monte detto Groppo di Gora, dal quale iniziava il Comune di Morfasso, che comprendeva e comprende il territorio di Teruzzi, all inizio dell alta valle dell Arda. Procedendo, in senso anti-orario, veniva poi il monte detto Da Metti, che doveva corrispondere penso al Monte Carameto. Segue poi a oriente e a settentrione il Comune di Sperongia, e quindi a settentrione e a ponente, il Comune di Morfasso. I monti. Accanto ai monti qui sopra nominati e cioè Poluzzono e Da Metti -, si trovano nominati ancora i seguenti: il Monte delli Zumelli (il toponimo Zumelli sta ad indicare, probabilmente la frazione detta ora Cimelli nella parlata locale Süméj ), frazione di Morfasso, il cui territorio confina appunto con quello di Pédina 6 ; il Monte detto Agru (nella parlata locale si dice attualmente Agrü ) 7 ; il presente toponimo è usato ancora ai nostri giorni per indicare una serie di campi, nella zona di confine con il Comune di Morfasso, e precisamente nella zona a monte della frazione Botti. Altro nome di monte è quello detto Del Carbono, che viene messo in relazione con il toponimo Scorteghere (a ponente dello Agrü ). Del toponimo Carbono non esiste traccia, mentre invece persiste il toponimo 4 Cfr. D.RABITTI, Casali, un paese testimone del tempo, in AA.VV. Paesi Nostri, Piacenza 2000, p La dizione Poluzzono corrisponde, almeno in parte, alla dizione dialettale e cioè Pulissòn. 6 In un certo periodo storico, a Cimelli risiedette il Capitano dell intera Alta Val d Arda (così, almeno, secondo una certa tradizione locale). 7 In questa mia trascrizione la u con la dieresi sta ad indicare la pronunzia francese della medesima vocale, mentre l apostrofo al termine della parola Agru vuole indicare l accento tonico sulla u. 2

3 Scorteghere, proprio di una serie di campi, prati e boschi. Viene ricordata pure una Colla de Metti che forse corrisponde all attuale passo di Bore, detto, più precisamente, della Bocchetta. I corsi d acqua. Alquanto più numerosi dei monti sono i corsi d acqua ricordati negli Estimi, i cui nomi sono rimasti intatti, o quasi, sino ai nostri giorni. Anzitutto viene fatta ripetutamente menzione dell Arda, sempre accompagnata dall apposizione fiume : fiume dell Arda. L elenco degli altri corsi d acqua è il seguente: Rivo delli Sarè (nella parlata attuale viene detto: Canà dî Sarè); Rio del Gropeto (attualmente: Canà dar Grupèju ); Rio del Morello ( Canà dar Murellu ); Rio della Barbonaga (con ogni probabilità corrisponde al corso d acqua detto attualmente il Rè ar Canà dal Rè -), che passa accanto alla frazione Barbonaga ed è il maggior affluente dell Arda nel territorio di Pédina; Rio delle Bratine ( Canà dël Brateîn ) 8 ; Rio delli Fornelli ( Canà dî Furnéj ) 9 ; Rio dello Albareto ( Canà d l Arbarèj ); Rivo della Valle ( Canà d la Vall ); Rio della Sperongia (forse il Rivo che passa vicino a Oneto, nella territorio di Sperongia). Sono ricordati pure due rivi collegati ad edifici sacri, e cioè: il Rio di Santo Martino ( Canà dar Sân Martên ) 10, toponimo assai importante, perché testimonia e conferma l esistenza, in loco, di un antica chiesa medioevale, dedicata appunto a San Martino, intorno alla quale ritornerò più avanti; il Rio di Santo Blasio, toponimo del quale non pare resti traccia, ma sicuramente riferentesi all Oratorio di San Biagio, nel territorio di Teruzzi. Si parla, inoltre, dei Rioli del Gallo (che devono riferirsi ai Rivi provenienti dal Lago del Gallo, un laghetto di origine probabilmente glaciale, come tanti altri laghi della Catena Appenninica, delimitato a valle da una piccola altura di origine morenica). Viene ricordato pure il Canale del Molino (forse il mulino detto di Vigo, che sembra il mulino più antico di tutto il Comune ; ma dovevano esistere anche altri mulini, testimoniati, fra l altro, dal toponimo Piano del Mulino, tuttora esistente, e dal ritrovamento di mole di mulino nei greti dell Arda e del Rivo detto Rè, sopra ricordato). Vengono ricordati ancora i rivi della Gatta (che pare indicare un rivo che scende dalla località Rocca ), il rivo Morto, il rivo Tollare (che non pare corrispondere al rio Tollara di Monastero, in quanto quest ultimo appartiene a un altro Comune ). 8 La ë con la dieresi sta ad indicare un suono simile alla e inglese dell articolo the ; l accento circonflesso sulla i di Brateîn sta ad indicare la pronunzia nasale del dittongo - ein. 9 La dieresi sopra la i della preposizione di sta ad indicare una i lunga. 10 Anche qui l accento circonflesso sulla â e sulla ê sta ad indicare la pronunzia nasale di - an e -en. 3

4 b) La situazione politica Accanto ai dati geografici che sono quelli normalmente più vicini, per non dire identici, alla situazione attuale si trova, negli Estimi, una certa, embrionale, delineazione della situazione politica, quella relativa, cioè, al potere e alla organizzazione civile. Anche da questo punto di vista qualche cosa è rimasto pressoché immutato, ma solo qualche cosa, ed è l esistenza della Parrocchia di Pédina (assieme a quella di Casali), che è rimasta appunto immutata, anche se ha perduto il carattere di organismo civile - al di là di quello religioso - che aveva al tempo degli Estimi. A parte questa traccia rimasta dell antica situazione civile, tutto il resto si è mutato radicalmente, come mostrerà il seguito immediato della breve ricostruzione che farò in base ai dati degli Estimi. Anzitutto, per ciò che riguarda la situazione politica in senso stretto, ripeto e preciso che anche il Comune di Pédina faceva parte del Ducato di Parma e Piacenza, il Ducato che i Farnese avevano ottenuto nel All epoca tuttavia bisogna tener presente, che vigeva ancora qualche traccia, e più che traccia, dell antico sistema feudale, per cui il potere centrale nel nostro caso il potere del Duca era alquanto ridotto, in pratica, da quello dei signorotti feudali. Ora, a Pédina, come in tutta l alta valle dell Arda, il feudatario continuava ad essere l Abbate dell abbazia di Tolla, diventata commenda alla fine del XV o all inizio del XVI secolo. Commendatario della valle era stato nominato nel 1535, dal papa Paolo III già abbate commendatario della stessa abbazia il Cardinale Guido Ascanio Sforza di Santa Fiora, il quale nel 1542 aveva assegnato la valle a suo fratello Sforza Sforza Conte di Santa Fiora 12. I nostri Estimi ricordano appunto il suddetto Conte quale destinatario dei tributi di Pédina (v. p.2). Accanto al feudatario, una parte dei tributi sono destinati al Podestate (v. p.2), che era l amministratore della valle per conto del commendatario. Il Podestà risiedeva a Lugagnano e amministrava la giustizia nella sede stessa di Lugagnano e nel castello di Sperongia 13. Il Podestà era affiancato da Consoli, provenienti dai vari Comuni della valle. Uno di questi, del Comune di Pédina, è ricordato pure nei nostri Estimi e cioè: Antonioni Consule (v. p 1). In relazione si deve pensare all esistenza di Consoli in ogni Comune, quest ultimo è detto pure, talvolta, Consulato Gli Estimi furono eseguiti appunto come si dice nei medesimi per vigore et in executione delle gride dell Illustrissimo et Eccellentissimo Signor Duca di Piasenza (ivi p.1). 12 Cfr. A.JESINI, Monastero di Val Tolla e alta Val d Arda, Milano 1976, p Cfr. IDEM, ibidem, p V., ad esempio, a p. 105 verso: [ ] nel Consulato ovvero territorio della Pedena. 4

5 I dati che seguono in questa mia rassegna non riguardano espressamente il tema politico, ma in modo indiretto possono contribuire a illustrare ancora il quadro del potere all epoca degli Estimi. Si tratta cioè di ulteriori destinatari dei redditi, al di là dei diritti propri dell Abbate Commendatario (e cioè il Reverendissimo Cardinale di Santa Fiora ) 15. Quelli che riferirò figurano soltanto come proprietari che riscuotono tributi; ma, data la debolezza del potere centrale, in un regime che sapeva ancora tanto di feudalesimo, si può pensare che al potere economico si affiancasse, in qualche modo, anche quello politico ; e ciò soprattutto in quelle famiglie che già avevano rivendicato, nel passato, un certo potere anche politico: penso, in particolare, ai Conti Rossi 16, come si legge negli Estimi, in cui si accenna, ad esempio, a una certo Conte Alessandro Rosso (v. p. 126 retto). Ma, oltre ai Conti Rossi, erano alquanto numerosi quelli che possedevano terreni da cui esigere tributi: tra essi una certa Margarita da Camia, di Bardi; un altro signore di Bardi, Antonio Trombetta, riceve diversi fitti perpetui ; altrettanto i fratelli Giovàne Zusto et Andrea delli Casali, i quali riscuotono numerosi fitti da diverse famiglie che portano lo stesso cognome Casale. C è pure un Marco Castellano, cittadino piasentino, che riscuote alcuni fitti; altrettanto un certo Monsignor Aloiso Antonio da Mola di Castello Arquato. Il potere economico, insomma e con esso anche un certo potere politico, dato il regime semifeudale dell epoca sembra alquanto complesso, se pure la prevalenza è sicuramente quella dell Abbate Commendatario. Non bisogna dimenticare, d altra parte, che in tempi precedenti, e cioè ancora nel 300, nella vallata dell Arda esistevano proprietà di altri potentati e in particolare della famiglia dei Cossadoca, Vicedomini, infeudati dal vescovo di Piacenza La popolazione Argomento specifico e diretto degli Estimi sono la popolazione e l economia del Comune: gli altri numerosi dati quelli sinora rilevati e quelli che rileverò più avanti si ricavano indirettamente dalla descrizione di questi due argomenti principali. Per ciò che riguarda la popolazione è possibile formulare un computo abbastanza preciso, perché il metodo degli Estimi è quello di registrare tutte le singole famiglie, con i relativi 15 Negli Estimi viene precisato che il detto Cardinale ottenne il diritto dei fitti perpetui con atto notarile rogato dal notaio piasentino Versola, tra il 1538 e il Pertanto il medesimo cardinale aveva ottenuto la Commenda alquanto prima che i Farnese ottenessero il Ducato. E tale diritto egli conservò anche quando subentrarono i Farnese: un esempio concreto di come funzionava il regime e il potere feudale: spesso, cioè, tale potere passava indenne attraverso i mutamenti politici di più alto livello. 16 Cfr. A. JESINI, op. cit., p Cfr. A.CARZANIGA, Vezzolacca nel secolo XIV, (dattiloscritto, settembre 1996, p.5). 5

6 componenti, prima di registrare i beni che esse amministrano o posseggono 18. Ora, la somma degli abitanti registrati è di 259 persone, distribuite in 47 famiglie, fra le quali ve ne sono alcune molto numerose di 9,10,14 e una di 21 persone: la famiglia di Cristoforo della Rocha -; ve ne sono nove di 7 persone; dieci di 3; alcune di 2; due di 1 sola persona. Il numero degli abitanti al tempo degli estimi risulta dunque un poco superiore a quello degli attuali residenti. Ma è molto più alto, ai nostri giorni, il numero dei possessori di terreni: mentre nel 500 erano una cinquantina o poco più (compresi quelli abitanti fuori dal Comune), attualmente i possessori superano di molto i 100 (anche se molti di essi non abitano più a Pédina o a Casali), così che la quantità media di terreni posseduti o amministrati dalle famiglie nel 500 risulta superiore del doppio, e anche più, a quella attuale, benché si debba rilevare che era ben inferiore, allora, il livello tecnico di coltivazione dei terreni. Va detto, inoltre, che le famiglie erano alquanto gravate di tributi da pagare ai proprietari, tributi superiori, in proporzione si può pensare - a quelli attuali. L attività economica. Tutti o quasi tutti gli abitanti risultano dediti all agricoltura di artigiani viene ricordato soltanto un muratore ( Giovàne Muratore, residente, pare, nella frazione Salino) -; e, assieme all agricoltura, viene praticato pure l allevamento del bestiame, secondo un metodo durato sino quasi ai nostri giorni. Il bestiame. Ai fini di una conoscenza concreta dell attività di allevamento, è utile rilevare il numero dei capi di bestiame presenti nel Comune al tempo degli estimi. L elenco che qui presento è comprensivo anche degli animali tenuti in soccida : bovini: n.116; equini: n.3; ovini: n.206; caprini: n.144; suini: n.69. Va notato, in particolare, che l allevamento del bestiame è presente in moltissime famiglie, ma non in tutte. L età media della popolazione. Ritornando alla popolazione, può essere significativo rilevare qualche dato relativo all età media della medesima. A questo proposito va rilevato che l età più alta è normalmente con poche eccezioni quella dei capi-famiglia. L eccezione è data dalla presenza, talvolta, della madre vedova. I 18 Dico amministrano per ciò che riguarda i fitti, che, per tante famiglie sono i più numerosi o anche esclusivi; il possesso riguarda i terreni allodiali e gli animali. 6

7 capi-famiglia, in verità, sono sempre gli uomini: talvolta anche giovani inferiori ai 20 anni, ad eccezione dei casi ne ho contati 2 in cui non esistano figli maschi. Ora, l età massima dei capi-famiglia risulta, in 3 casi, di 80 anni; in 13 casi l età si aggira tra i 30 e i 39 anni; 10 sono quelli tra i 40 e i 49 anni; 9 tra i 50 e i 59; 6 tra i 60 e i 69; nessuno tra i 70 e i 79 anni. Ciò significa, tra l altro, che per una buona metà delle famiglie l età massima non raggiungeva i 60 anni. I rapporti di lavoro e la proprietà. Ho accennato, poco sopra, all attività agricola della popolazione di Pédina. In verità, sembra questa l attività maggiore, anche se affiancata da quella di allevamento del bestiame. Ora, mentre il bestiame come ho detto si può considerare proprietà tutta e sola degli allevatori (ad eccezione, evidentemente, delle soccide), quella dei terreni è vincolata, in una parte rilevante, dal regime di affitto, per il quale i coltivatori erano tenuti a pagare un tributo al proprietario (che era soprattutto il Commendatario di Tolla, e cioè, all epoca, il Cardinale di Santa Fiora). A proposito della distinzione di fitti e allodi, va precisato che la maggior parte dei terreni era a regime di affitto. Ma vi erano pure alcuni coltivatori a regime esclusivo o prevalente di allodio (come, ad esempio e soprattutto, i Cavazuti: 5 famiglie, di cui una ha come capo-famiglia un certo Rustighino delli Rustighini, che in altri passi del manoscritto viene detto anch esso Cavazuto ). Gli appezzamenti di terreno risultano circa un migliaio. Tra questi un centinaio circa non appartengono alla popolazione di Pédina, ma a proprietari di altri Comuni. I destinatari dei tributi. A parte, inoltre, l Abbazia di Tolla, che ha il diritto di tributo ( perpetuo ) per una parte rilevante dei terreni, esistono pure una dozzina, circa, di altri possessori con diritto di tributo. Tra essi in particolare, una certa Madona Margherita da Camia, che riceve tributi da dodici diversi coltivatori. I Conti Rossi di Piacenza ricevono tributi da quattro coltivatori; un certo Antonio Trombetta, di Bardi, ne riceve da sette coltivatori; due fratelli Casali, di Piacenza, ricevono tributi da dodici coltivatori ecc. Ma, come dicevo, la maggior parte dei tributi sono per l Abbate Commendatario di Tolla, che riceve tributi da 27 coltivatori, cioè da più della metà delle famiglie di Pédina 19. I prodotti. I prodotti di cui si parla, in relazione ai tributi (tributi che talvolta vengono pagati anche mediante denaro), sono quelli della doppia attività economica dei lavoratori; sono cioè: frumento, spelta, formaggi, in alcuni casi anche vino. Per i prati 19 Il maggior contribuente sembra essere Pero Cavazuto, che deve ogni anno, all Abbate Commendatario, 41 staia di frumento e 10 staia di spelta oltre a tributi in denari. Il suddetto è anche il primo della lista presente negli estimi. 7

8 si precisa anche la quantità di fieno ricavato, che è misurato in lese (secondo un criterio di misura rimasto in vigore sino a tutta la prima metà del secolo XX). Le misure. Le altre unità di misura oltre alle lese sono: il peso, la pertica, lo staio, la mina, lo stoppello, la brenta : anche queste sono rimaste in uso quasi tutte sino alla metà del secolo XX. La classificazione dei terreni. I terreni, o, secondo la dizione degli Estimi, le petie di terra, sono classificati secondo le seguenti categorie: culte, prative, zerbie, arborate, sassive, boschive, libie, chiastre, salmastrie, vineate. Si trovano anche le espressioni: groppi, masere, moie. Gli animali. Degli animali vengono ricordati: i bovi, le vache, i manzi, gli asini, le poledre, le capre, i porci. Vengono distinti dagli altri animali le vache fattore, i manzetti, le craveline, i manzolini, i porcellini, le capre fattore, le porche da razza. Tra gli animali selvatici si fa menzione degli orsi e dei porci selvatici (di cui si dice che danneggiano i campi); non ho trovato accenni al lupo. I cognomi. Al tema della popolazione appartiene ancora quello dei cognomi, che corrispondono, nella quasi totalità, ai cognomi della popolazione attuale. Il cognome più diffuso sembra Casale, assieme a Salino (li cito al singolare, perché così compaiono negli Estimi accanto al Nome, che risulta ancora più importante del Cognome: questo ha la natura, si direbbe, di aggettivo ; perciò quando si riferisce a più persone il cognome è usato al plurale, come, ad esempio Casali ): si trovano infatti, almeno una decina di capi famiglia di questo cognome. Accanto a Casale, un altro cognome diffuso, come dicevo, è quello di Salino (anche di questo cognome esistono una decina di famiglie). Attualmente il cognome Salino è scomparso: resta invece il toponimo Salino. Poiché gli attuali abitanti della frazione Salino portano soprattutto il cognome Antonioni, mentre nei nostri Estimi tale cognome compare appena una volta e neppure tra i capi-famigli, c è da pensare che gli attuali Antonioni siano i discendenti dei Salini di cui agli Estimi. Segue come quantità di capi-famiglia il cognome Botto, che è portato da 6 famiglie. Anche qui si tratta di un cognome scomparso a Pédina, ma che resta come toponimo, ad indicare, appunto, la frazione Botti. Ancora di cinque famiglie come ho detto - è il cognome Cavazuto, destinato a diventare in tempi più recenti il cognome più diffuso, accanto a quello Casali. Altri cognomi pure destinati a moltiplicarsi nei tempi più vicini a noi, ma negli Estimi esistenti in numero molto limitato, sono i 8

9 seguenti: Dal Prato (3 famiglie); Guarnerio (2 famiglie); Salvone (1 famiglia); Perotto (1 famiglia); Del Molino (1 famiglia). I cognomi fin qui ricordati sono quelli tuttora più diffusi nel Comune di Pédina. Negli Estimi sono presenti pure altri cognomi (di una sola famiglia ciascuno), che non hanno più riscontro ai nostri giorni. Sono i seguenti: Dalla Rocha ; Delli Gelani ; Della Pedena ; Dalla Silva ; Schena. I cognomi qui registrati sono quelli dei residenti a Pédina. Molto più numerosi sono i cognomi di persone appartenenti ad altri Comuni di cui si fa menzione negli Estimi. Anche questi sono, in gran parte, presenti tuttora nel territorio piacentino. Di essi ho registrato i seguenti: Negrotto, Tedaldi, Ferraro, Sacardi, Bergonzo, Da Camia, Da Corno, Forchono, Foresto, Dall Arda, Zerasco, Solari, Gualandro, Negri, Da Masanti, Selva, Visconti. Diversi di questi cognomi sono ricordati in relazione ai contratti di soccida stipulati abbastanza spesso da varie famiglie: si direbbe che i rapporti di soccida costituiscano una delle caratteristiche economiche del nostro Comune al tempo degli Estimi. I nomi. Può essere interessante pure l attenzione ai nomi propri, che corrispondono, in buona parte, a quelli usati sino ai tempi recenti, ma non sempre: si direbbe che nel 500 esistesse una maggiore varietà e ricchezza di nomi propri. Ecco un elenco dei medesimi, che non pretende di essere esaustivo, ma certamente significativo 20 : Agnesia, Ambroso, Anastasa, Andrea, Androla, Angelina, Antognina, Antonia, Antonio, Armano, Babtista, Bartholomeo, Bartolo, Bernardo, Berto, Bertono, Biancha, Brandina, Catarina, Cesarino, Cesaro, Christoforo, Colina, Colombino, Costanza, Dignino, Domenghina, Domenichina, Domenico, Donello, Elisabetta, Fermo, Francesca, Francesco, Franchino, Gabriele, Giannino, Giorgio, Giovàne, Giovanni Maria, Giulia, Gregorio, Guglielmino, Guglielmo, Helena, Helisabetta, Hisabetta, Jacomina, Jacopina, Jacopino, Laurenzio, Lorenzino, Larina, Lazzara, Lazzaro, Lazzino, Lucia, Lucrezia, Luisa, Lunardo, Maddalena, Magdalena, Manfredino, Manferdino, Manfredo, Marcho, Margarita, Maria, Mariano, Mariotto, Marta, Marino, Masseo, Matteo, Menicho, Michele, Milena, Modesta, Nicolò, Pasquina, Perazzo, Perella, Perello, Perino, Pero, Perotto, Piero, Pietro, Pina, Polo, Romana, Rustighino, Serafino, Sibilla, Simona, Symono, Ugo, Violanta, Zammaria, Zanino, Zanotto, Zovanino, Zuana, Zusto. La condizione sociale. Rientra nel tema della popolazione quello della condizione sociale degli abitanti. Questi possono essere qualificati, precisamente, come coltivatori diretti, anche se molte delle loro terre, oltre ad essere soggette a tributi, non 20 Ai fini di una più stretta adesione alla fonte, trascriverò ogni nome nella forma in cui compare nel Documento. 9

10 sono di piena proprietà degli stessi coltivatori, ma appartengono al feudatario : non viene menzionata nessuna famiglia che non lavori in proprio. Soltanto si fa menzione, in alcuni casi, di famigli ; così pure si dà il caso, poche volte, di trovare nominata una fantescha. Anche in questo caso si direbbe che tale situazione si era mantenuta intatta sino alla metà circa del secolo XX, a parte il passaggio totale della proprietà dei terreni ai coltivatori. La pratica della soccida. Ciò che invece non si è mantenuta così a lungo, o almeno così diffusa, è la pratica della soccida, per la quale molte famiglie custodivano e allevavano animali di altre famiglie generalmente appartenenti ad altri Comuni -, con l obbligo di pagare al padrone dei medesimi un certo tributo ogni anno. La scadenza di tali contratti è comunemente a Santo Michele (cioè alla ricorrenza di San Michele, il 29 di settembre), talvolta è a Santo Martino (l 11 di novembre). Poiché le soccide nel Comune di Pédina riguardano come ho detto gli animali, esse vengono menzionate subito dopo l elenco degli animali posseduti da ogni famiglia. Ci sono famiglie che hanno animali soltanto per soccida. Alcuni non allevano animali, ma coltivano soltanto terreni. Su una cinquantina circa di famiglie abitanti nel Comune, una trentina praticano la soccida. Proprio le soccide sembrano mettere in relazione gli abitanti di Pédina con gli abitanti di altri paesi, anche discretamente lontani. Viene ricordato, ad esempio, un Zalatino di Corte Maggiore ; uno Zancurto da Lugagnano; un Guglielmino da Bardi; ancora da Lugagnano un Morello Gualandro; da Bardi un Matteo Zavanino; un Prè Marino da Sperongia; un Ioanne Bianco da Rustigazzo; un Symono dalla Guada da Sperongia, Antonio Salino da Morfessio ; Domenghino da Chiavenna ; Gaglietta delli Rossi da Bardi ; Giovanni Bianco da Rustegassio ; Iacopino Secco da Morfessio ; Marco Manetto da Castello Arquato ; Matteo Zantino da Cisterna ; Morello Gualandro da Lugagnano. Possessori di terreni nel Comune di Pédina. Oltre ai rapporti di soccida, esistono pure altri rapporti, economici e sociali, in particolare quelli legati al possesso dei beni nel Comune di Pédina. Così un certo Guido da Regio ; un Gabriello Negrotto ; un Monsignor Giovanni da Sidero ; Giovanni Stefano e Giovanni Rosso delli Solari ; Zampedro Zelasco di Chiesa Bianca ; il Conte Guglielmo Botto ; Marco Castellano, cittadino piasentino ; Monsignor Aloiso di Mola, di Castello Arquato ; Monsigor Giovanni Casale, cittadino piasentino ; Agostino da Bardi ; Antonio e Monsignor Marco Antonio, cittadini piasentini. 10

11 Un caso del tutto singolare è l accenno ad alcuni personaggi del Salino che sono partiti per il Piemonte, nel Attraverso queste ultime annotazioni risulta dunque l esistenza di una certa apertura di rapporti con il mondo esterno al Comune, al di là del rapporto con il Commendatario dell Abbazia di Tolla e dei suoi rappresentanti. Soprattutto si nota un certo rapporto con gli altri Comuni dell Alta Val d Arda come Sperongia e Morfasso ma anche con altre località, sia della Val d Arda - come Lugagano, Castello Arquato, Corte Maggiore sia di altre vallate e località come Bardi, Chiesa Bianca, Piacenza ecc. Certamente si può e si deve pensare che dovevano esistere anche altri rapporti come quelli relativi ai Mercati, alle Fiere, ecc. -; ma il quadro che ho potuto descrivere qui è necessariamente limitato a quanto si può ricavare dagli Estimi del Il territorio Già si è vista l ubicazione del Comune di Pédina attraverso la delineazione dei suoi confini. Altre più dettagliate notizie possiamo dedurle dai numerosissimi toponimi, i quali non riguardano, purtroppo, le varie frazioni, né gli edifici, ad eccezione della Chiesa di Pédina e quella di San Martino 22. I toponimi in questione sono in gran parte quelli che restano ancora ai nostri giorni (nella parlata locale), destinati, però, a scomparire, in gran parte, a motivo dell abbandono dei campi e dell uso moderno di designare i medesimi con semplici numeri mappali. Molti di essi non presentano particolare interesse, essendo termini ricorrenti in tanta toponomastica di campagna; ma ve ne sono alcuni degni di particolare attenzione, soprattutto in relazione alla storia antica del territorio. Nella serie che segue segnalo, anzitutto, il già citato toponimo A Santo Martino, ricorrente più volte, toponimo che, assieme a quello del Rio Santo Martino, costituisce una testimonianza preziosa dell esistenza della detta chiesa, dedicata a San Martino, testimonianza, a sua volta, della devozione a San Martino, tipica dell epoca tardo-antica, legata anche all esistenza 21 V. p. 67 retto del Manoscritto: si tratta di familiari di Giovàne Salino: [ ] che stagheno in Piemonte che sono partiti [ ] (il Manoscritto risulta qui di difficile lettura). 22 La Chiesa di San Martino è documentata (oltre che dal toponimo esplicito: Chiesa o Gesia di Santo Martino da quello di Dalla Jesa, e ancora dai toponimi Rio di Santo Martino, dai campi denominati Santo Martino ) da fonti medioevali di archivio, secondo le quali la medesima era chiesa curata - e ciò fino al secolo XV (da ricerche di archivio, ancora inedite, del già citato Dr. A. Carzaniga) -, prima di quella dedicata a San Pietro, che risulta fondata nel 1468 e che è tuttora la chiesa parrocchiale di Pédina. Un breve accenno alla chiesa di San Martino quale si trova negli Estimi del 1559 fa pensare che al tempo dei medesimi la detta chiesa esistesse ancora: si dice infatti testualmente: [ ] una petia di terra culta [ ] confina da una il fiume de l Arda atque la Gesia de Santo Martino atque il Riolo [ ] (p.97 retto). 11

12 dei limes, dei confini politici, e quindi dei presìdi militari 23. La Val d Arda, infatti fu per vario tempo, nell epoca tardo-antica, luogo di confine, forse già al tempo delle lotte tra i Bizantini e i Goti, e poi, con ogni probabilità, al tempo delle guerre tra i Bizantini e i Longobardi. Certamente, l Alta Val d Arda fu legata al mondo longobardo, come dimostra l esistenza dell Abbazia di Tolla, protetta, se non fondata, dai Longobardi. Testimonianze Longobarde sono ancora i toponimi Gazzòla, Bardetti, Olza, Morfasso (che pare derivare da un certo Modulf, principotto Longobardo) 24. Altri toponimi, molto meno interessanti, ma rimasti sino ai nostri giorni e che cito secondo la dizione degli Estimi, vicina alla parlata locale -, sono: Alli Spiasi ; Al Bosco ; Al Bojo (attualmente esiste il toponimo Ar Pra dar Buju ); Al Campo Longo ; Al Castello ; Al Chioso ; Al Girono ; Al Groppeto ; Al Lagòn ; Al Morello ; Al Paiàre ; Al Pianazzo ; Al Prato Grande. Ha invece un ulteriore particolare interesse il toponimo Al Priore, in quanto testimonia - pare - l esistenza di un Priorato, in un qualche periodo della storia del Comune. Forse il toponimo potrebbe riferirsi all esistenza del Convento del Pellizzone, che non è molto lontano dal luogo indicato dal toponimo in questione: probabilmente, infatti, il Rettore dell Ospizio del Pellizzone, dipendente dall Abbazia di Tolla, aveva il titolo di Priore. Anche il toponimo Roncasso è degno di particolare attenzione, in quanto indica, da un lato, l esistenza di un area di terreno lavorato, che da tanto tempo è ormai completamente inselvatichito, e dall altro il sito in questione costituisce ancora ai nostri giorni una Comunalia, propria delle famiglie Cavaciuti di Rusteghini. Altri toponimi rimasti sino ai nostri giorni sono i seguenti: Al Sarè ; Allo Strarè ; Al Tugo ; All Albareto. Toponimo di particolare interesse sembrerebbe Alla Borlenga, in quanto testimonianza di una presenza longobarda. Un toponimo che forse sta ad indicare una piccola frazione di paese è Alle Case delli Greghi, che fa pensare a quello che oggi si dice A Ca di Greghi territorio vicino, appunto, alla frazione Greghi, toponimo di origine forse latina, e cioè derivante dal verbo aggregare. In questo senso si tratterebbe di una frazione aggregata a quella di Botti, toponimo che sembra ancora più antico. Sta il fatto, certamente, che nei campi vicini alla piccola frazione Greghi sono stati trovati reperti fittili romani (analogamente a molte altre località della vallata); in particolare, 23 San Martino, infatti, Santo militare, era appunto protettore dei militari. 24 Tale è la ricostruzione dell origine di Morfasso fatta da G. PETRACCO SICARDI: cfr., della medesima: Morfasso e l alta valle dell Arda alla luce della toponomastica storica, in AA.VV., L alta valle dell Arda: aspetti e momenti di storia, Piacenza 1988, pp (la tesi della Petracco Sicardi si basa sull esistenza di documenti dell di Carlo il Grosso e del 1143, dove si parla di un personaggio del luogo dal nome Moldfasci e Modelfasci). 12

13 data la natura pianeggiante del territorio in cui si trova la frazione, si può comprendere come il medesimo possa essere stato scelto già nell antichità quale luogo di abitazione 25. Altri toponimi rimasti sino ai nostri giorni sono: Formïosa (nella parlata locale attuale Furmigusa ); Fornasa, che è testimonianza dell esistenza di Fornaci sin dal tempo dei romani, come testimoniano vari reperti trovati nella vicina località detta Prè d Isl, dove sono stati rinvenuti recentemente frammenti di mattoni e tegole con timbro di fabbricazione 26. Uno di questi timbri porta le lettere N N I I A che viene interpretato: M. ENNIO IANUARIO, del quale sono stati trovati altri timbri a Veleia. Questo M. ENNIO IANUARIO è probabilmente il proprietario della fornace che forniva mattoni, tegole ecc. allo stesso capoluogo del Municipium di Veleia; si tratta di un personaggio del I secolo d.c. Tutto questo costituisce una nuova evidente e assai importante dimostrazione della forte romanizzazione e civilizzazione della vallata al tempo dei romani. Ma il sito è interessante pure per il rinvenimento, nella zona, di un oggetto di diaspro scheggiato, dell epoca Paleolitica. Si tratta di un oggetto simile a quelli rinvenuti alle pendici del monte Lama, i cui reperti sono stati presentati recentemente in una mostra nel Castello di Bardi, mentre altri si possono vedere nel museo di Chiavari. 27 Un altro toponimo assai interessante è quello Dalla Jesa, che si riferisce al terreno indicato pure con il toponimo Santo Martino. Si tratta di una conferma esplicita come dicevo dell esistenza di una chiesa nel sito, chiesa che, secondo documenti di archivio, viene detta, in particolare Santo Martino della Silva 28. Ma il toponimo Dalla Jesa è interessante anche da un altro punto di vista, e cioè da quello linguistico, in quanto sta ad indicare un antica pronunzia - e forse un antica parlata -che si è modificata nel tempo. In verità il termine chiesa è ora pronunziato, nella parlata locale, Cesa. La dizione Jesa è più vicina a certe parlate della Toscana occidentale e cioè della Versilia. Ancora più antico risulta il toponimo Alla Marignana (e Marignân ) in quanto sembra un autentico toponimo latino: dovrebbe derivare, infatti, da Marinius, gentilizio di Marinus, forse il proprietario dei terreni della zona: altra conferma della presenza romana nel nostro Comune. 25 Probabilmente si tratta come in altre zone della Val d Arda - di una delle cosidette paleofrane, che costituiscono terreno privilegiato per gli antichi insediamenti (Cfr. P.L. DALL AGLIO, Geomorfologia e popolamento romano: l esempio dell Alta Val d Arda, in AA.VV., L Alta Valle dell Arda: Aspetti e momenti di storia, Piacenza 1988, p.10). 26 I frammenti sono stati rinvenuti da un amatore di storia locale: Bernardino Antonioni. 27 Il Monte Lama viene ritenuto, secondo gli studi più recenti, come uno dei siti archeologicamente più importanti di tutta l Europa. 28 Ciò risulta da ricerche di Archivio del già citato Dr. A. Carzaniga. In verità, fino ai primi decenni del secolo XX esisteva ancora, nella zona, un grande bosco di querce. Queste erano una caratteristica, pare, delle località vicine agli antichi insediamenti umani. Di esse è rimasta ancora una testimonianza, sino ai nostri giorni, nella località detta in dialetto Përdarella, vicino alla frazione Rusteghini. 13

14 Testimonianza storica antica è pure il toponimo Martinasca, a motivo della sua chiara desinenza di tipo ligure. Di origine germanica, se non più antica, devono essere pure le Bipenni stilizzate negli architravi (lignei) delle porte, secondo il presente disegno: Altro toponimo antico, anzi antichissimo, è quello di Penna, che rimane ancora ai nostri giorni per indicare una zona a ovest della frazione Case Nuove (presso l antica frazione Rocca, frazione, quest ultima che negli Estimi compare in relazione a un capo-famiglia, e precisamente Cristoforo della Rocha ). Secondo, però, documenti medioevali, il toponimo Penna sembrerebbe indicare una zona alquanto più ampia, e cioè tutta la costa di monte che dall Arda risale fino alla frazione Casali 29. Probabilmente nella località doveva esistere anche una chiesa, poiché in un documento del secolo XIV è ricordata come possesso del vescovo di Piacenza assieme ad altre due località che comprendono pure delle chiese, e cioè: Pédina e San Martino 30. Ho accennato, appena sopra, al toponimo Rocha (uno dei pochissimi casi in cui ricorre il nome di un paese, oltre, si intende, quello di Pédina). E evidentemente un toponimo germanico, che richiama un luogo fortificato. Il medesimo termine indica, assieme al paese, anche il monte a cui è addossato il paese stesso. Si tratta di un sito archeologico di straordinaria importanza, poiché possiede resti antichi e probabilmente di varie epoche. Il più evidente è anzitutto il Castelliere Ligure sulla cima (adeguatamente spianata, secondo il metodo proprio dei Castellieri Liguri). Conserva, inoltre, ancora nella parte alta, diversi scalini scavati nella roccia, che non portano a nessun edificio, ma soltanto al precipizio del monte verso il fiume Arda. Questi scalini portavano a una torre, che è poi franata? Oppure sono il resto di un luogo sacrificale delle antiche popolazione liguri? Certamente, comunque, questa altura deve essere stata un luogo di osservazione importante, poiché da essa si può osservare e controllare tutta l alta Val d Arda e in particolare l intero percorso dell antica strada che univa Veleia a Luni, nel tratto che attraversava l Alta Valle: da Taverne al Pellizzone. Inoltre nella costa del monte che scende ripida versa l Arda, a metà circa all altezza, più o meno, dell antico paese Rocca si trova un quasi-pianoro, circondato da ammassi di pietra molto più grossi di quelli presenti nei muriccioli che spesso 29 Da ricerche archivistiche inedite del già citato Dr. A. Carzaniga. Oserei formulare l ipotesi che la chiesa di Penna fosse situata nella località che porta ancora il nome di Piano della Chiesa, dove all inizio del secolo XX è stato costruito un nuovo cimitero, e dove sono state trovate al tempo della costruzione del cimitero e poi negli anni 50 dello stesso secolo numerose tombe, giudicate paleo-cristiane 30 Cfr. P. PRATI, Antiche storie della valle, in Paesi Nostri, Piacenza 2000, p

15 costeggiavano le strade principali della zona. Da un lato del pianoro si trova una grossa pietra che reca segni, si direbbe, di antichi graffiti: sono individuabili abbastanza chiaramente alcuni disegni stilizzati del Labirinto. Sembra inoltre che il quasi-pianoro sia il risultato di un intervento dell uomo. Forse si tratta di un avamposto fortificato del sistema di difesa della valle, in relazione al castelliere che si trova sulla cima dello stesso monte: elemento fondamentale di quel limes cui ho accennato più sopra? Certamente si tratta di un luogo degno di un attento studio da parte di archeologi e storici. Un altro toponimo, molto meno interessante storicamente e archeologicamente è quello di Piano del Molino più la presenza di un Mulino. Tuttavia nei pressi della località è stata trovata una mola (lungo il greto dell Arda), che conferma appunto il nome. Un toponimo interessante archeologicamente è quello di Zuchi (nella parlata locale Sücchi ), in quanto legato al ritrovamento, in loco, di frammenti fittili romani, i quali confermano, in certo senso, la tradizione popolare, secondo la quale sarebbe esistita, in questa località, un antica città. Non si sarà trattato di una città, ma sicuramente di un qualche insediamento romano. È interessante pure il toponimo All Alborella, assieme a quello di Boreta ; ciò a motivo dell etimologia bor- che è presente pure nel toponimo Bore, e che risulta di origine antica ligure 31. È interessante pure il toponimo All Agrü, che fa pensare forse al latino acer-acris, nel senso di luogo posto in alto (si trova, in verità, sopra l antica frazione Botti, verso la costa di monte lo si è già ricordato - che fa da confine con il Comune di Morfasso). Come ho detto più sopra e come ho esplicitato con numerosi esempi, i toponimi degli estimi del 1559 corrispondono, in massima parte, ai toponimi rimasti sino ai nostri giorni, destinati, tuttavia a scomparire come dicevo -, a motivo della sostituzione dei toponimi con i freddi numeri delle parcelle catastali. Diversi toponimi, tuttavia, sembrano già scomparsi ai nostri giorni. Così, ad esempio: Al Caneto, Al Capo dell Orso, Al Carbono, Al Lago della Antognolla, Al Prato de Giuliano, Al Prato delli Cortesi, Alla Segadella, Alli Bocati ecc... E questa una delle non poche testimonianze e una prova che, al di là di una fondamentale continuità, la storia della Vallata comporta anche, evidentemente, modifiche nella stessa toponomastica, benché questa sembri la più resistente ai cambiamenti prodotti dal susseguirsi delle epoche storiche. Le strade. Quale ultimo argomento riguardante il territorio di Pédina tratterò brevemente delle strade. Queste, mentre da un lato contribuiscono alla delineazione dello stesso territorio, come 31 Così da studi di G. Petracco Sicardi: v., della medesima, Tipologia della toponomastica e onomastica cognominale nel territorio di Bore, in AA.VV., Bore: arte storia e natura, 1994, pp

16 uno degli effetti più rilevanti della presenza umana, nello stesso tempo costituiscono il segno più evidente dell apertura ad altre regioni, anzi come accennerò appena sotto all intero mondo cristiano dell epoca. In verità, il sistema viario del Comune costituisce uno dei punti costanti di riferimento per la delimitazione dei campi o boschi via via ricordati negli Estimi. Spesso infatti ricorre l espressione: [ ] confina da una, la strada pubblica. Strade pubbliche dovevano esisterne diverse, perché come ho detto ritorna spesso, e per varie località, l espressione appena sopra ricordata. Normalmente, purtroppo, come non vengono nominate le varie frazioni del Comune, così non viene precisata quale strada pubblica si volesse intendere in concreto (si potrebbe ritrovarla, tuttavia, mediante l attenzione ai toponimi relativi ai campi cui si riferisce l espressione strada pubblica ). Ci sono però alcuni casi in cui la strada è indicata e precisata esplicitamente. È, ad esempio, quella di cui si scrive che va alla Colla di Metti ; così pure quella indicata come La strada di San Petro della Pédena. Ma soprattutto si tratta della strada detta Mulatiera. L espressione strada Mulatiera o (Mulattera) è rimasta fino ai tempi recenti, anche se ora è scomparsa, con l abbandono della medesima. Con questa espressione si intendeva la strada di grande comunicazione per i tempi che risaliva dalla pianura, attraversando tutta l Alta Val d Arda, per entrare poi nella valle del Ceno attraverso il passo del Pellizzone, arrivava a Bardi, proseguiva per Borgo Val di Taro, saliva al passo del Brattello, scendeva a Pontremoli, da cui poi proseguiva, riunita ormai alla la strada proveniente dalla Cisa (o di Monte Bardone), verso Lucca, Siena e Roma. Era cioè la strada che è stata chiamata pure Francigena, o, se vogliamo, era una variante della Francigena. Si trattava della strada che dai tempi antichi cioè dai tempi del Municipium di Veleia (e forse anche prima, cioè al tempo degli antichi liguri), fino agli ultimi secoli - ha costituito una delle vie di comunicazione tra il mondo europeo nord occidentale e l Italia centrale. Come tale è la strada dove sono passati, fra gli altri, gli eserciti di alcuni Imperatori o di grandi personalità storiche del mondo medioevale, come, ad esempio, l Imperatore Enrico III e Corradino di Svevia 32. Pur abbandonata, nei tempi moderni, trascurata anche dagli abitanti della valle, ma molto più dai responsabili della custodia e del recupero dei documenti e segni della storia, l antica Mulatiera costituisce un elemento degno di particolare attenzione, che, oltre al valore storico-culturale, potrebbe avere anche riflessi economici. Si tratterebbe di valorizzare, assieme al 32 Cfr., per Enrico III, G. B. BOGNETTI, L abbazia Regia di San Salvatore di Tolla, in Bollettino Storico Piacentino, Gennaio-Marzo 1929, p. 73; per Corradino di Svevia, cfr. C. ARTOCCHINI, Le carovaniere del Basso Medioevo, in Piacenza Economica, 1972, n.5 p.40. Qualcuno ha formulato l ipotesi che in questa strada sia passato pure l esercito di Annibale, dopo la battaglia della Trebbia. 16

17 tracciato stradale, i monumenti (nel significato latino della parola) dello stesso percorso: così, fra l altro, il palazzo Labàti di Pédina, già sede, probabilmente, in qualche periodo lontano, degli Abbati di Tolla, come suggerisce il cognome Labati presente nella frazione; poi la chiesa di San Pietro, testimoniata sin dal secolo XV, ma probabilmente ancora più antica, o rifacimento di una più antica, data la titolazione a San Pietro; la località Rocca, di cui ho parlato più sopra, con le sue suggestioni storiche e archeologiche; la località Arda, con l antica Osteria nel punto di passaggio del fiume come voleva la consuetudine romana -; i siti archeologici che precedono e seguono questo passaggio del fiume e cioè, rispettivamente, Prato del Borgo (con Le Fucine ) e Prè d Isl ; la località Le Pozze, ricca anch essa, come le precedenti, di reperti romani; la Fontana Benedetta, con le sue antiche croci scolpite nelle pietre dai pellegrini diretti a Roma; i resti della Cappella sita poco prima del passaggio nella valle del Ceno; infine i resti dell Ospizio del Pellizzone, che vide il passaggio di tante e tante generazioni di Pellegrini, di mercanti, di soldati, di emigranti e di immigranti. E con questi ultimi (emigranti e immigranti) sono tornato al tema centrale del mio discorso: il tema della popolazione di Pédina (Comune-Parrocchia) a metà del 500. Molto, ora, è cambiato da quell epoca, ma molto ancora sopravvive: anzitutto sopravvivono le famiglie, che, nonostante le tante emigrazioni, sono ancora, in gran parte, la continuazione diretta di quelle cinquecentesche. E così sono ancora in massima parte i toponimi, che stanno a ricordare, fra l altro e anzi soprattutto, il lavoro di generazioni e generazioni che in quei campi hanno trovato sostentamento, finché l agricoltura ha costituito la fonte economica principale delle popolazioni. Negli ultimi decenni, e più precisamente nella seconda metà del secolo XX, si è verificata una rivoluzione nella struttura economica e sociale di questa terra, quale forse non si era più verificata sin dalla fine dell Impero romano: è stato l abbandono del lavoro agricolo, accompagnato dalla cessazione, si può dire, del ricambio generazionale, a motivo delle assenze, o quasi, di nascite. Queste note stilate sulla base degli Estimi Farnesiani di metà del 500 potrebbero risultare, forse, un ultimo ritratto di un mondo che aveva alimentato per secoli e secoli la facies umana e naturale dell Alta Val d Arda, ma che soffre ora di una crisi radicale. L augurio è che anche da questa crisi - come talvolta accade vada affermandosi un nuovo mondo di valori, che, pur nuovi rispetto al passato, rendano giustizia a due millenni e più di storia della nostra valle, rinata a civiltà nel medioevo, dopo che aveva conosciuto così potentemente lo stanno rivelando sempre più le scoperte archeologiche la presenza forte e ordinatrice della romanità. 17

18 APPENDICE Elenco delle famiglie del Comune di Pédina secondo gli Estimi Farnesiani del L elenco comprende: 1) i capi-famiglia; 2) la loro età; 3) il numero dei familiari; 4) il numero dei terreni posseduti o amministrati ( allodi e fitti ); 5) il bestiame posseduto. N.B. Non è stato possibile ricavare l estensione di tutti i singoli terreni, perché il Manoscritto era qua e là lacunoso; mi sono limitato, perciò, a rilevare soltanto il numero dei singoli L Elenco potrà costituire una testimonianza concreta, se pur parziale, della situazione sociale ed economica del Comune. 18

SCHEDA DI PRESENTAZIONE

SCHEDA DI PRESENTAZIONE SCHEDA DI PRESENTAZIONE TITOLO: LA RIFORMA PROTESTANTE BREVE DESCRIZIONE DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO: in questa unità di apprendimento si vuole introdurre le novità portate da Lutero DIDATTIZZAZIONE e

Dettagli

POGGIO ALLA REGINA PIAN DI SCO. alla scoperta del castello

POGGIO ALLA REGINA PIAN DI SCO. alla scoperta del castello POGGIO ALLA REGINA PIAN DI SCO alla scoperta del castello NOTA PER GLI INSEGNANTI Attraverso i resti dell antico insediamento di Poggio alla Regina, i ragazzi sono invitati a familiarizzare con l archeologia

Dettagli

UNIVERSITÀ BABEŞ-BOLYAI CLUJ-NAPOCA FACOLTÀ DI STORIA - FILOSOFIA

UNIVERSITÀ BABEŞ-BOLYAI CLUJ-NAPOCA FACOLTÀ DI STORIA - FILOSOFIA UNIVERSITÀ BABEŞ-BOLYAI CLUJ-NAPOCA FACOLTÀ DI STORIA - FILOSOFIA Dissertazione di dottorato Lampade ad olio cristiane - nord-africane ( secoli IV-VI d.c.) e la loro diffusione nelle provincie balcaniche

Dettagli

DAL VILLAGGIO ALLA CITTÀ TESTO SEMPLIFICATO dal brano pag sussidiario Biribò classe III Elmedi

DAL VILLAGGIO ALLA CITTÀ TESTO SEMPLIFICATO dal brano pag sussidiario Biribò classe III Elmedi DAL VILLAGGIO ALLA CITTÀ TESTO SEMPLIFICATO dal brano pag. 44-45 sussidiario Biribò classe III Elmedi Per alunni di scuola primaria ad un livello A2 di competenza linguistica. Riesce a comprendere frasi

Dettagli

L ANELLO FORTE DI USSEGLIO Forum storico sul ruolo delle donne nella coesione sociale e famigliare di un villaggio alpino

L ANELLO FORTE DI USSEGLIO Forum storico sul ruolo delle donne nella coesione sociale e famigliare di un villaggio alpino L ANELLO FORTE DI USSEGLIO Forum storico sul ruolo delle donne nella coesione sociale e famigliare di un villaggio alpino Riunione del 3 maggio 2014: LA MEMORIA DIMENTICATA Per iniziare: non sempre i grandi

Dettagli

13 marzo 2014 la classe 1 a A della Scuola secondaria di primo grado di Castelveccana in visita al parco archeologico di Castelseprio

13 marzo 2014 la classe 1 a A della Scuola secondaria di primo grado di Castelveccana in visita al parco archeologico di Castelseprio 13 marzo 2014 la classe 1 a A della Scuola secondaria di primo grado di Castelveccana in visita al parco archeologico di Castelseprio La zona di Castelseprio era abitata già in età pree protostorica, infatti

Dettagli

Il Comune di Giuliano di Roma.

Il Comune di Giuliano di Roma. Associazione SERAF Regione Lazio Istituto di Ricerca sulla Formazione- Intervento Progetto EUREKA Il Comune di Giuliano di Roma. Scuola: A.Fabi di Giuliano di Roma Metodologo: Agostini Valentina Caratteristiche

Dettagli

Carlo Magno, il Sacro romano impero e il feudalesimo

Carlo Magno, il Sacro romano impero e il feudalesimo la nostra proposta didattica del mese Unità di apprendimento semplificata con glossario, schemi ed esercizi che facilitano l apprendimento A cura di Emma Mapelli Carlo Magno, il Sacro romano impero e il

Dettagli

UNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI

UNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI UNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI a cura del Centro Studi sull Economia Immobiliare - CSEI Tecnoborsa Tecnoborsa torna ad affrontare i temi dell ultimo Censimento

Dettagli

CASTELFRANCO MUSEI UN MUSEO PER LA SCUOLA PROPOSTE DIDATTICHE PER L ANNO SCOLASTICO

CASTELFRANCO MUSEI UN MUSEO PER LA SCUOLA PROPOSTE DIDATTICHE PER L ANNO SCOLASTICO CASTELFRANCO MUSEI UN MUSEO PER LA SCUOLA PROPOSTE DIDATTICHE PER L ANNO SCOLASTICO 2016-2017 Per l anno scolastico 2016-2017 i musei del Comune di Castelfranco di Sotto propongono una serie diversificata

Dettagli

TOSCANA. Sara Gaia Massimiliano Cristiano Gabriele. Scuola Secondaria 1 - Pagnacco cl. 1 A

TOSCANA. Sara Gaia Massimiliano Cristiano Gabriele. Scuola Secondaria 1 - Pagnacco cl. 1 A TOSCANA Sara Gaia Massimiliano Cristiano Gabriele Scuola Secondaria 1 - Pagnacco cl. 1 A TOSCANA Pisa Livorno Grosseto Siena Arezzo Firenze Prato Pistoia Lucca Massa - Carrara PISA I maggiori monumenti

Dettagli

Paternò. Storia di Paternò

Paternò. Storia di Paternò Paternò Paternò è un comune siciliano in provincia di Catania. E sito nell entroterra catanese a pochi passi dal Parco Regionale dell Etna. Un tempo era chiamata Inessa anche se il territorio di quest

Dettagli

Catasto TERESIANO. Secoli XVIII e XIX (buste e registri )

Catasto TERESIANO. Secoli XVIII e XIX (buste e registri ) Catasto TERESIANO Secoli XVIII e XIX (buste e registri 1-1743) Mantova, 2000 13 Catasto Teresiano Nota introduttiva Il catasto mantovano di primo impianto, conosciuto sotto il nome di Teresiano, dal nome

Dettagli

SCHEDE TURISTICHE. Comune: Exilles. Numero percorsi: 3. Nome percorso: Mulini del Paese.

SCHEDE TURISTICHE. Comune: Exilles. Numero percorsi: 3. Nome percorso: Mulini del Paese. Comune: Exilles. SCHEDE TURISTICHE Numero percorsi: 3. Nome percorso: Mulini del Paese. Descrizione: Vi sono attestazioni di attività molitoria a Exilles sin dal XV secolo. Tale attività, nell 800 era

Dettagli

USO ATTUALE. Part. 391 restaurata, studio di progettazione. La part. 506 con la primitiva calcara, di proprietà del Comune di Solagna, è in rovina.

USO ATTUALE. Part. 391 restaurata, studio di progettazione. La part. 506 con la primitiva calcara, di proprietà del Comune di Solagna, è in rovina. 4.2 - Comune di Solagna, Solagna. Calcara. LUOGO. Comune di Solagna, Solagna, località Fossà. OGGETTO. Calcara, poi ex Fornace da calce. CATASTO. F. XII (1929), part. 506,391, 491. CRONOLOGIA. Part. 506

Dettagli

Laboratorio. TURISMO ARCHEOLOGICO E LA CITTA CONTEMPORANEA Le case dei vivi e dei morti

Laboratorio. TURISMO ARCHEOLOGICO E LA CITTA CONTEMPORANEA Le case dei vivi e dei morti Laboratorio TURISMO ARCHEOLOGICO E LA CITTA CONTEMPORANEA Le case dei vivi e dei morti Le abitazioni dei Romani Due erano le tipologie abitative urbane dei Romani: la domus, la casa più ricca, di cui avete

Dettagli

CANFERNASCA Dns. Lodixius marchio Malaspina de Casanova qm. Antonii Dns. Jo Lodovico de Flisco

CANFERNASCA Dns. Lodixius marchio Malaspina de Casanova qm. Antonii Dns. Jo Lodovico de Flisco Canfernasca a cura di Giovanni Ferrero e Guido Ferretti Testo facente parte della Collana di Storia Locale In copertina: Castello di Casanova (ricostruzione ideale) Ediz. a cura del Comune di Fontanigorda

Dettagli

VASSALLI E "curtes" società ed economia nell'alto medioevo. Cecilia Brugnoli. Pearson Italia

VASSALLI E curtes società ed economia nell'alto medioevo. Cecilia Brugnoli. Pearson Italia VASSALLI E "curtes" società ed economia nell'alto medioevo Cecilia Brugnoli PRIMA DI COMINCIARE... UN PAIO DI DOMANDE! 1. SE TU AVESSI UN IMPERO MOLTO ESTESO, COME POTRESTI FARE PER CONTROLLARLO MEGLIO?

Dettagli

Le attività produttive Completa il testo, inserendo le parole date al posto esatto.

Le attività produttive Completa il testo, inserendo le parole date al posto esatto. Le attività produttive Completa il testo, inserendo le parole date al posto esatto. primario commercio terziario terziario avanzato industriale Le attività umane sono molto diverse tra loro per tipo, scopi

Dettagli

Sferracavallo. Storia di Sferracavallo

Sferracavallo. Storia di Sferracavallo Sferracavallo Sferracavallo è una località marittima del capoluogo siciliano, Palermo, appartenente alla VII circoscrizione. È un piccolo borgo che si estende attorno al piccolo porto ai piedi di Capo

Dettagli

EUROPA Il monastero di Capriana di Paolo Castellani

EUROPA Il monastero di Capriana di Paolo Castellani Il monastero di Capriana di Paolo Castellani ottobre - 2011 - GEOMONDO - 58 La Moldova è un piccolo lembo di terra stretto tra la Romania e l Ucraina in un bassopiano alluvionale formato dai Fiumi Prut

Dettagli

SIUSA Sistema Informativo Unificato Sovrintendenze Archivistiche

SIUSA Sistema Informativo Unificato Sovrintendenze Archivistiche SIUSA Sistema Informativo Unificato Sovrintendenze Archivistiche 8 SCHEDA DI RILEVAZIONE - SOGGETTO PRODUTTORE ENTE 1 Codice Ente Denominazione Denominazione parallela Sede Comune di Fiorano al Serio Fiorano

Dettagli

ARCHEOLOGIA MEDIEVALE CLAUDIO NEGRELLI. Castelli tardoantichi 2

ARCHEOLOGIA MEDIEVALE CLAUDIO NEGRELLI. Castelli tardoantichi 2 ARCHEOLOGIA MEDIEVALE 2014-2015 CLAUDIO NEGRELLI Castelli tardoantichi 2 I castelli bizantini della Liguria Il problema dei castelli altomedievali in Liguria viene trattato per la prima volta da D. Bullough,

Dettagli

Repertorio Cartografico REGIONE UMBRIA

Repertorio Cartografico REGIONE UMBRIA Repertorio Cartografico REGIONE UMBRIA Geografia regionale È una tra le più piccole regioni italiane e l unica, dell Italia peninsulare, a non essere bagnata dal mare. I suoi abitanti contano circa 815.000

Dettagli

Escher spiegato dalla capra Rosetta. Di Antonio Brunetti

Escher spiegato dalla capra Rosetta. Di Antonio Brunetti Escher spiegato dalla capra Rosetta Di Antonio Brunetti E l estate del 1929. I primi di giugno. Maurits Cornelis Escher viaggia in Abruzzo per la seconda volta e passa per Alfedena provenendo da Scanno.

Dettagli

LA CHIESA IN EUROPA TRA IL 400 E IL E' l'insieme di tutte le persone che credono in Gesù Cristo. Capi dei Sacerdoti di un grande territorio

LA CHIESA IN EUROPA TRA IL 400 E IL E' l'insieme di tutte le persone che credono in Gesù Cristo. Capi dei Sacerdoti di un grande territorio LA CHIESA IN EUROPA TRA IL 400 E IL 1000 In questi anni la vita delle persone è difficile nelle terre che sono state dell'impero Romano. Perché la vita è difficile? C'è la guerra, perché i barbari entrano

Dettagli

Liguria. Come è fatta la Liguria? Come ci si muove in Liguria?

Liguria. Come è fatta la Liguria? Come ci si muove in Liguria? Liguria La Liguria è una piccola regione italiana. Si trova a nord ovest, sul Mar Ligure. È vicina alla Toscana, all Emilia Romagna, al Piemonte e alla Francia. Come è fatta la Liguria? Guardando la cartina

Dettagli

Provincia della Spezia

Provincia della Spezia Provincia della Spezia La Provincia della Spezia è la più orientale delle province liguri. Ha circa 220.000 abitanti, di cui 90.000 nella città capoluogo. Confina con la provincia di Genova ad est, con

Dettagli

L Italia degli stati regionali

L Italia degli stati regionali L Italia degli stati regionali Nel XIII secolo in Italia si consolidarono i comuni, soprattutto nell Italia centro-settentrionale, mentre nel centro c era lo Stato della Chiesa e nel sud il Regno di Napoli.

Dettagli

.1 Inquadramento a vasta scala: Comune di Castiglione Olona

.1 Inquadramento a vasta scala: Comune di Castiglione Olona 3. INQUADRAMENTO TERRITORIALE 3.1.1 Inquadramento a vasta scala: Comune di Castiglione Olona DIMENSIONE: 7,09 kmq ABITANTI: 7.800 Il comune di Castiglione Olona ha avuto un grande sviluppo industriale

Dettagli

Una regione bagnata da due mari

Una regione bagnata da due mari Una regione bagnata da due mari La Basilicata o anche comunemente Lucania Confina a nord e ad est con la Puglia, ad ovest con la Campania, a sud con la Calabria, a sud-ovest è bagnata dal mar Tirreno e

Dettagli

L età di Giulio Cesare

L età di Giulio Cesare Unità di apprendimento semplificata A cura di Emma Mapelli 1 Osserva gli schemi. Puoi usare il vocabolario, se vuoi. schema 1 Date, parole importanti, numeri romani Anno 0 nascita di Cristo Console ha

Dettagli

LA MERIDIANA NATURALE DEL COL DELLE VENTIDUEORE VALSTAGNA

LA MERIDIANA NATURALE DEL COL DELLE VENTIDUEORE VALSTAGNA ANGELO CHEMIN LA MERIDIANA NATURALE DEL COL DELLE VENTIDUEORE VALSTAGNA IL COL DELLE VENTIDUE ORE A VALSTAGNA Il Col delle ventidueore è una piccola giogaia di monti che si dirama dal monte Cornon, alto

Dettagli

Osservatorio per le Politiche Sociali - Terzo Rapporto

Osservatorio per le Politiche Sociali - Terzo Rapporto 1 STRUTTURA E DINAMICA DEMOGRAFICA Il capitolo si articola in due paragrafi. Nel primo sono riportati i dati e i commenti riguardanti la struttura demografica della popolazione della Valle d Aosta. Nel

Dettagli

I PRINCIPALI RISULTATI DEL 6 CENSIMENTO GENERALE DELL AGRICOLTURA IN PROVINCIA DI CREMONA ANNO 2010

I PRINCIPALI RISULTATI DEL 6 CENSIMENTO GENERALE DELL AGRICOLTURA IN PROVINCIA DI CREMONA ANNO 2010 Ufficio Statistica I PRINCIPALI RISULTATI DEL 6 CENSIMENTO GENERALE DELL AGRICOLTURA IN PROVINCIA DI CREMONA ANNO 2010 (Fonte: ISTAT) NUMERO AZIENDE SAU SAT Numero Aziende: 4.376 SAU: 135.531,08 ha SAT:

Dettagli

BRESCIA E PROVINCIA La provincia di Brescia si trova in Lombardia, ai piedi delle Alpi, tra il lago di Garda e il lago di Iseo. La città ha una popolazione di 190.000 abitanti, che la rendono la seconda

Dettagli

PASSEGGIANDO LUNGO IL CHIESE. Natura e Cultura

PASSEGGIANDO LUNGO IL CHIESE. Natura e Cultura PASSEGGIANDO LUNGO IL CHIESE Natura e Cultura

Dettagli

Il dialetto opaco. Lezione del 14 novembre 2014

Il dialetto opaco. Lezione del 14 novembre 2014 Il dialetto opaco Lezione del 14 novembre 2014 Come si diceva in una delle scorse lezioni, le parole in dialetto della LG sono trasparenti (cioè i giovani le usano comprendendone il significato) Ma esistono

Dettagli

TAPPA 24 RAVENNA FORLI

TAPPA 24 RAVENNA FORLI RAVENNA Regione: Emilia Romagna Prov. Ravenna TAPPA 24 RAVENNA FORLI km 30,7 dislivello +50-20 Percorso E Ravenna è una città di 160.243 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna e capitale

Dettagli

LA GROTTA DI SAN PANTALEONE

LA GROTTA DI SAN PANTALEONE LA GROTTA DI SAN PANTALEONE Bagnoli Irpino (AV) (Escursione del 31 agosto 2008) 1 In data 31.08.2008, un gruppo di amici del circolo socio-culturale Palazzo Tenta 39 e precisamente Nigro Domenico (Presidente),

Dettagli

Un riassunto del primo incontro, con qualche domanda (facile )

Un riassunto del primo incontro, con qualche domanda (facile ) L età del Bronzo oltre le terramare percorso per le classi quarte della scuola primaria Un riassunto del primo incontro, con qualche domanda (facile ) il mio nome classe Quando? Quando che cosa? Beh, quando

Dettagli

Fare famiglia in Italia. Un secolo di cambiamenti Marzio Barbagli Maria Castiglioni Gianpiero Dalla Zuanna

Fare famiglia in Italia. Un secolo di cambiamenti Marzio Barbagli Maria Castiglioni Gianpiero Dalla Zuanna Fare famiglia in Italia. Un secolo di cambiamenti Marzio Barbagli Maria Castiglioni Gianpiero Dalla Zuanna Oggetto di studio 1) Età in cui uomini e donne - terminano gli studi - entrano nel mercato del

Dettagli

Dove siamo nel mondo

Dove siamo nel mondo L AFRICA Dove siamo nel mondo Dove siamo nel mondo Mari e confini Come si vede dalla carta, l Africa è bagnata a ovest dall Oceano Atlantico, a est dall Oceano Indiano, a nord dal Mar Mediterraneo, a nordest

Dettagli

Dopo aver percorso in pullman la riva sinistra d Adige si prosegue a piedi per la visita nel cuore più antico del centro storico. VERONA IN GENERALE

Dopo aver percorso in pullman la riva sinistra d Adige si prosegue a piedi per la visita nel cuore più antico del centro storico. VERONA IN GENERALE L affascinate itinerario intende indagare la pregnanti vicende storico-culturali di Verona attraverso l analisi dei monumenti più significativi che la caratterizzano e grazie a cui Verona diventa città

Dettagli

I quartieri storici della citta di Jesi dalla storia alla convenzione per i giochi del Palio di San Floriano.

I quartieri storici della citta di Jesi dalla storia alla convenzione per i giochi del Palio di San Floriano. I quartieri storici della citta di Jesi dalla storia alla convenzione per i giochi del Palio di San Floriano. Premessa: Negli accampamenti e nelle città romane si chiamava cardo la strada che li attraversava

Dettagli

Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di

Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di 2. La popolazione Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di trasformare il cibo in lavoro. Data

Dettagli

GLI STRUMENTI DELLA STORIA

GLI STRUMENTI DELLA STORIA GLI STRUMENTI DELLA STORIA Che cos è la storia La storia (dal greco historìa, indagine) è la disciplina che studia il passato utilizzando delle fonti, cioè un insieme di documenti, oggetti, manufatti che

Dettagli

BENI STORICO ARCHITETTONICI:

BENI STORICO ARCHITETTONICI: REPERTORIO COMUNALE PER I BENI STORICI E PAESISTICI Legge regionale 14 marzo 1995, n. 35 Art. 2.2 NTA Piano Territoriale Provinciale BENI STORICO ARCHITETTONICI: Tipologia Nome Numero di riferimento nel

Dettagli

Centro Storico di Enna

Centro Storico di Enna Centro Storico di Enna Il centro storico di Enna è individuabile in Enna Alta Nonostante il fatto che, a partire dagli anni 80, si sia sviluppata anche la parte bassa della città Enna Alta resta il cuore

Dettagli

ISTITUTO SECONDARIO DI I GRADO TOVINI DISCIPLINA: STORIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE-CLASSE PRIMA

ISTITUTO SECONDARIO DI I GRADO TOVINI DISCIPLINA: STORIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE-CLASSE PRIMA ISTITUTO SECONDARIO DI I GRADO TOVINI DISCIPLINA: STORIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE-CLASSE PRIMA L alunno ha sviluppato la conoscenza del passato e incrementato la curiosità verso gli argomenti

Dettagli

GRUPPI GARGANO. Una serie di escursioni per piccoli e grandi gruppi tra borghi antichi, riserve naturali, parchi marini e siti archeologici.

GRUPPI GARGANO. Una serie di escursioni per piccoli e grandi gruppi tra borghi antichi, riserve naturali, parchi marini e siti archeologici. GRUPPI GARGANO Una serie di escursioni per piccoli e grandi gruppi tra borghi antichi, riserve naturali, parchi marini e siti archeologici. La Foresta Umbra Cuore verde del Parco Nazionale del Gargano,

Dettagli

Ma quali fenomeni sono da intendersi per fenomeni collettivi?

Ma quali fenomeni sono da intendersi per fenomeni collettivi? La statistica è la scienza che studia i fenomeni collettivi di vario genere. Essa raccoglie, analizza e interpreta, utilizzando metodi e strumenti matematici, le informazioni riguardanti il particolare

Dettagli

Il palazzo ducale di Urbino è un caso esemplare di manufatto edilizio i cui lavori di trasformazione sono stati capaci di cambiare radicalmente la

Il palazzo ducale di Urbino è un caso esemplare di manufatto edilizio i cui lavori di trasformazione sono stati capaci di cambiare radicalmente la Urbino Il palazzo ducale di Urbino è un caso esemplare di manufatto edilizio i cui lavori di trasformazione sono stati capaci di cambiare radicalmente la forma della città cui appartiene e perfino il suo

Dettagli

Lingua italiana e dialetti in Italia

Lingua italiana e dialetti in Italia Statistiche in breve del 12 marzo 2002 Lingua italiana e dialetti in Italia Anno 2000 Si consolida l, diminuisce l uso esclusivo del, aumenta l uso alternato Continua a crescere l uso dell nei confronti

Dettagli

IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: "ESPLORAZIONE DELL'ARGOMENTO"

IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL'ARGOMENTO IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 213/14 FASE 1: "ESPLORAZIONE DELL'ARGOMENTO" CLASSE III UNITA' DI APPRENDIMENTO 1: L'AGROECOSISTEMA

Dettagli

A caccia di torri per le vie di Noli con Eleonora. Classe terza B Scuola Primaria Bernardo Gandoglia

A caccia di torri per le vie di Noli con Eleonora. Classe terza B Scuola Primaria Bernardo Gandoglia A caccia di torri per le vie di Noli con Eleonora Classe terza B Scuola Primaria Bernardo Gandoglia A Noli c erano 72 torri, molte sono crollate, altre sono state tagliate, modificate, trasformate in abitazioni.

Dettagli

UN TERMINE RELIGIOSO

UN TERMINE RELIGIOSO UN TERMINE RELIGIOSO Il termine martire deriva dal greco martus : il testimone. Fin dall antichità, per il cristianesimo il martire è colui che ha testimoniato con il sacrificio della propria vita la fede

Dettagli

La smussatura di ingranaggi con grande modulo

La smussatura di ingranaggi con grande modulo La smussatura di ingranaggi con grande modulo I metodi di smussatura normalmente usati per ingranaggi di modulo fino a 6-8 mm prodotti in lotti non troppo piccoli, usano utensili che lavorano per compressione

Dettagli

Stefania Ferrari a.s. 2003/2004. Stefania Ferrari, Scuola Media di Bomporto,

Stefania Ferrari a.s. 2003/2004. Stefania Ferrari, Scuola Media di Bomporto, Stefania Ferrari a.s. 2003/2004 1 1 - GLI ELEMENTI NATURALI La geografia studia gli elementi naturali, cioè le cose della natura. I fiumi, i mari, le montagne e le pianure sono elementi naturali. Anche

Dettagli

Stralcio della Carta Topografica della Provincia di Forlì Foglio X scala 1: (scala originale 1:50.000)

Stralcio della Carta Topografica della Provincia di Forlì Foglio X scala 1: (scala originale 1:50.000) Stralcio della Carta Topografica dello Stato Pontificio e del Gran Ducato di Toscana ( Carta Topografica Austriaca )1851 - F.10 scala 1:35.000 (scala originale 1:50.000) Stralcio della Carta Topografica

Dettagli

Documento di Valutazione Archeologica Preventiva. Cascina Cadrega Costa Masnaga -LC

Documento di Valutazione Archeologica Preventiva. Cascina Cadrega Costa Masnaga -LC AR.PA. Ricerche Committente EUSIDER Immobiliare Documento di Valutazione Archeologica Preventiva Cascina Cadrega Costa Masnaga -LC 2013 AR.PA. Ricerche - Via Strada della Piazza, 13-23821 Abbadia Lariana

Dettagli

Omelia S. Messa nel 24 anniversario della morte di Salvatore Aversa e della moglie Lucia Precenzano Cattedrale di Lamezia Terme, 4 gennaio 2016

Omelia S. Messa nel 24 anniversario della morte di Salvatore Aversa e della moglie Lucia Precenzano Cattedrale di Lamezia Terme, 4 gennaio 2016 Omelia S. Messa nel 24 anniversario della morte di Salvatore Aversa e della moglie Lucia Precenzano Cattedrale di Lamezia Terme, 4 gennaio 2016 1. «Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande

Dettagli

Giorgio Ronzoni testo Luca Salvagno illustrazioni. IL DONO PERFETTO Alla scoperta dei doni dello Spirito Santo

Giorgio Ronzoni testo Luca Salvagno illustrazioni. IL DONO PERFETTO Alla scoperta dei doni dello Spirito Santo Giorgio Ronzoni testo Luca Salvagno illustrazioni IL DONO PERFETTO Alla scoperta dei doni dello Spirito Santo ISBN 978-88-250-4458-4 Copyright 2017 by P.P.F.M.C. MESSAGGERO DI SANT ANTONIO EDITRICE Basilica

Dettagli

UNIONE COMUNI GARFAGNANA. Le fortificazioni rinascimentali in Garfagnana: interventi di restauro e prospettive di sviluppo turistico -culturale

UNIONE COMUNI GARFAGNANA. Le fortificazioni rinascimentali in Garfagnana: interventi di restauro e prospettive di sviluppo turistico -culturale UNIONE COMUNI GARFAGNANA Le fortificazioni rinascimentali in Garfagnana: interventi di restauro e prospettive di sviluppo turistico -culturale L Unione Comuni Garfagnana è costituita da 14 comuni. Geograficamente

Dettagli

LE DINAMICHE STRUTTURALI DELL AGRICOLTURA PUGLIESE: i primi risultati del 6 Censimento generale dell agricoltura.

LE DINAMICHE STRUTTURALI DELL AGRICOLTURA PUGLIESE: i primi risultati del 6 Censimento generale dell agricoltura. LE DINAMICHE STRUTTURALI DELL AGRICOLTURA PUGLIESE: i primi risultati del 6 Censimento generale dell agricoltura. 1. Premessa I primi risultati provvisori del 6 Censimento generale dell agricoltura, riferiti

Dettagli

Mons. Giovanni Carrù illustra le operazioni condotte presso le Catacombe di Domitilla

Mons. Giovanni Carrù illustra le operazioni condotte presso le Catacombe di Domitilla Mons. Giovanni Carrù illustra le operazioni condotte presso le Catacombe di Domitilla Dopo il saluto introduttivo del Cardinal Presidente Gianfranco Ravasi, il Segretario, Mons. Giovanni Carrù ha illustrato

Dettagli

Il parco veicolare a Bologna. Dati al

Il parco veicolare a Bologna. Dati al Il parco veicolare a Bologna Dati al 31.12.215 Novembre 216 Capo Area Programmazione Controlli e Statistica: Gianluigi Bovini Dirigente U.I. Ufficio Comunale di Statistica: Franco Chiarini Redazione a

Dettagli

STORIA PRIMA MEDIA Nucleo fondante Competenze conoscenze abilità Contenuti Metodi attività Materiali strumenti 1. DALLA PREISTORIA ALL IMPERO ROMANO

STORIA PRIMA MEDIA Nucleo fondante Competenze conoscenze abilità Contenuti Metodi attività Materiali strumenti 1. DALLA PREISTORIA ALL IMPERO ROMANO STORIA PRIMA MEDIA Nucleo fondante Competenze abilità Contenuti Metodi attività Materiali Uso dei documenti - Riconoscere tracce storiche presenti nel territorio e comprendere l importanza del patrimonio

Dettagli

Attività di potenziamento e recupero. 1. Chi sono gli uomini che Gesù chiama attorno a sé all inizio della sua predicazione?

Attività di potenziamento e recupero. 1. Chi sono gli uomini che Gesù chiama attorno a sé all inizio della sua predicazione? Attività di potenziamento e recupero 5. La Chiesa La Chiesa (attività e verifiche) 1 ATTIVITA DI POTENZIAMENTO Disegna su un cartellone la cartina del tuo paese o della tua città indicando le chiese più

Dettagli

,00. Rif Vendita proprieta in Lombardia.

,00. Rif Vendita proprieta in Lombardia. Rif 0404 Vendita proprieta in Lombardia www.villecasalirealestate.com/immobile/403/vendita-proprieta-in-lombardia 790.000,00 Area Comune Provincia Regione Nazione Pontevico Brescia Lombardia Italia Superficie

Dettagli

FERRARA. TAPPA 19 FERRARA-TRAGHETTO Km 30 dislivello Percorso E. Regione: Emilia Romagna. Prov. Ferrara

FERRARA. TAPPA 19 FERRARA-TRAGHETTO Km 30 dislivello Percorso E. Regione: Emilia Romagna. Prov. Ferrara FERRARA Regione: Emilia Romagna TAPPA 19 FERRARA-TRAGHETTO Km 30 dislivello +40-40 Percorso E Prov. Ferrara Fra il VII e l'viii secolo, a causa delle continue invasioni barbariche che devastarono Voghenza,

Dettagli

L EUROPA ANTROPICA L EUROPA ANTROPICA. Il geografo GEOGRAFIA FISICA GEOGRAFIA UMANA L EUROPA FISICA. Che è caratterizzata da

L EUROPA ANTROPICA L EUROPA ANTROPICA. Il geografo GEOGRAFIA FISICA GEOGRAFIA UMANA L EUROPA FISICA. Che è caratterizzata da L EUROPA ANTROPICA Il geografo Tramite la GEOGRAFIA FISICA Studia L EUROPA FISICA Che è caratterizzata da Tramite la GEOGRAFIA UMANA Studia L EUROPA ANTROPICA In greco ÀNTHROPOS significa uomo. L Europa

Dettagli

S. Maria delle Grazie una del- essa sono presenti nell apprezzo di le chiesette campestri che costellano l agro di Cerignola sorge lungo la

S. Maria delle Grazie una del- essa sono presenti nell apprezzo di le chiesette campestri che costellano l agro di Cerignola sorge lungo la S. Maria delle Grazie una del- essa sono presenti nell apprezzo di le chiesette campestri che costellano l agro di Cerignola sorge lungo la Cerignola del 1672, dove viene brevemente descritta. strada vecchia

Dettagli

Stralcio della Carta Topografica della Provincia di Forlì Foglio X scala 1: (scala originale 1:50.000)

Stralcio della Carta Topografica della Provincia di Forlì Foglio X scala 1: (scala originale 1:50.000) Stralcio della Carta Topografica dello Stato Pontificio e del Gran Ducato di Toscana ( Carta Topografica Austriaca )1851 - F.10 scala 1:35.000 (scala originale 1:50.000) Stralcio della Carta Topografica

Dettagli

I confini. È bagnata a sud dal Mar Ligure, a ovest confina con la Francia, a nord con il Piemonte e con l'emilia-romagna e a sud-est con la Toscana.

I confini. È bagnata a sud dal Mar Ligure, a ovest confina con la Francia, a nord con il Piemonte e con l'emilia-romagna e a sud-est con la Toscana. Liguria Il nome La Liguria deriva il proprio nome dai Liguri, che 2000 anni fa furono i primi abitanti non solo dell attuale regione, ma di un vastissimo territorio compreso fra il Rodano e l Arno. Sotto

Dettagli

Il numero della Bestia

Il numero della Bestia 6 6 6 Il numero della Bestia Da dove salta fuori il numero 666? «Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d uomo. E tal cifra è seicentosessantasei.»

Dettagli

Sistemi di numerazione

Sistemi di numerazione Sistemi di numerazione Sistema di numerazione decimale Sapete già che il problema fondamentale della numerazione consiste nel rappresentare con un limitato numero di segni particolari, detti cifre, tutti

Dettagli

I SENTIERI DELLA LIBERTA : I SENTIERI DELLA BENEDICTA di Antonella Ferraris.

I SENTIERI DELLA LIBERTA : I SENTIERI DELLA BENEDICTA di Antonella Ferraris. I SENTIERI DELLA LIBERTA : I SENTIERI DELLA BENEDICTA di Antonella Ferraris. Queste sono le mura della Benedicta, il luogo di memoria più significativo che esiste in Provincia di Alessandria, testimonianza

Dettagli

Casa Lonati LOCALIZZAZIONE. Denominazione: CASA LONATI. Localizzazione: Via Bernardo Sacco, 2. Proprietà: Privata. PGT Comune di Pavia

Casa Lonati LOCALIZZAZIONE. Denominazione: CASA LONATI. Localizzazione: Via Bernardo Sacco, 2. Proprietà: Privata. PGT Comune di Pavia Casa Lonati 072 LOCALIZZAZIONE Denominazione: CASA LONATI Localizzazione: Via Bernardo Sacco, 2 Proprietà: Privata PGT Comune di Pavia PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO _ CATALOGO DEI BENI VINCOLATI 201

Dettagli

Scheda di presentazione

Scheda di presentazione Scheda di presentazione TITOLO: La preistoria e la città BREVE DESCRIZIONE DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO: in questa unità di apprendimento si vuole trattare lo studio della nascita delle città nel contesto

Dettagli

L agricoltura campana le cifre del D.ssa Emilia Casillo Settore SIRCA

L agricoltura campana le cifre del D.ssa Emilia Casillo Settore SIRCA L agricoltura campana le cifre del 2003 D.ssa Emilia Casillo Settore SIRCA 1 Il territorio La Campania ha una superficie pari a 13.595 Kmq e una densità media di 426 abitanti per kmq; il territorio è suddiviso

Dettagli

Aprile 1991 NEI PANNI DELLA GENTE DI CALICE, presso la Casa del Console di Calice Ligure, conla collaborazione di Angelo Bonomo e Gianfranco Scanavino

Aprile 1991 NEI PANNI DELLA GENTE DI CALICE, presso la Casa del Console di Calice Ligure, conla collaborazione di Angelo Bonomo e Gianfranco Scanavino ANGELO TORTAROLO Nato a Calice Ligure il 3 Ottobre 1950, non ho mai abbandonato il mio Paese d origine, ho vissuto con i miei genitori e abito tuttora nella casa natale. A 13 anni inizio a lavorare come

Dettagli

Il castello di Sirolo

Il castello di Sirolo Il castello di Sirolo 30 maggio 2012: la 1C in giro per il paese con la guida del dott. Maurizio Bilò e il controllo marciapiedi delle prof. Giuliodoro e Vita.. Circolo culturale Belvedere Cappella francescana

Dettagli

MAJANO: PROPOSTE DI PERCORSI CULTURALI. Per chi arriva a Majano ci sono diverse possibilità di effettuare delle escursioni.

MAJANO: PROPOSTE DI PERCORSI CULTURALI. Per chi arriva a Majano ci sono diverse possibilità di effettuare delle escursioni. MAJANO: PROPOSTE DI PERCORSI CULTURALI Per chi arriva a Majano ci sono diverse possibilità di effettuare delle escursioni. Prima del terremoto del 1976 esistevano sul territorio numerosi castelli: a Pers,

Dettagli

IL CARPOOLING IN ITALIA: ANALISI DELL OFFERTA

IL CARPOOLING IN ITALIA: ANALISI DELL OFFERTA TRASPOL REPORT 2/16 IL CARPOOLING IN ITALIA: ANALISI DELL OFFERTA SINTESI DEI RISULTATI Le pratiche di mobilità innovativa (carsharing, carpooling, mobilità elettrica, etc.) mostrano una sempre maggiore

Dettagli

BORS, UNA VALLE MINERARIA

BORS, UNA VALLE MINERARIA BORS, UNA VALLE MINERARIA Alagna ha antiche tradizioni minerarie con miniere di oro, argento, ferro, rame, manganese e, stando a quanto rilevato su un antica carta [Senex 1721]. anche di cristalli (Mine

Dettagli

NOTA SU RISCHIO SISMICO IN ITALIA: STIMA DEL NUMERO DI ABITAZIONI INTERESSATE (E POPOLAZIONE DI RIFERIMENTO) E COSTI PER LA LORO MESSA IN SICUREZZA

NOTA SU RISCHIO SISMICO IN ITALIA: STIMA DEL NUMERO DI ABITAZIONI INTERESSATE (E POPOLAZIONE DI RIFERIMENTO) E COSTI PER LA LORO MESSA IN SICUREZZA NOTA SU RISCHIO SISMICO IN ITALIA: STIMA DEL NUMERO DI ABITAZIONI INTERESSATE (E POPOLAZIONE DI RIFERIMENTO) E COSTI PER LA LORO MESSA IN SICUREZZA In Italia ogni anno si verificano in media circa un centinaio

Dettagli

Scheda relativa a Bellezza singola o individua Volume A CROSA LAVINIA (S.F.d Albaro) N 38

Scheda relativa a Bellezza singola o individua Volume A CROSA LAVINIA (S.F.d Albaro) N 38 778/22 S.FRANCESCO D'ALBARO TBN n 42 D.M. TERRENI IN VIA LAVINIA PROPRIETA COSTA PAOLO Elenco della documentazione allegata agli atti della Soprintendenza: - Notifica del gennaio 1925; - N.1 stralcio cartografico

Dettagli

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA:

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA: ISTITUTO COMPRENSIVO LUCCA 3 PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE Docente Lucia Decanini Plesso Scuola Secondaria di 1 grado Carlo Del Prete Classe 1 Sezione A Sezione C Disciplina/Macroarea/Campo d esperienza

Dettagli

Omelia Messa Capodanno 2016

Omelia Messa Capodanno 2016 Omelia Messa Capodanno 2016 1. Buon Anno! Carissimi figli, celebriamo un mistero grande: Dio ha scelto di assumere un corpo, di entrare nella storia umana, prendendo la nostra carne. Si è fatto piccolo

Dettagli

Terramare di Montale Rangone

Terramare di Montale Rangone ò Per molto tempo si è pensato che la Ciliegia fosse giunta in Italia solo nel periodo Romano. Successivamente vi sono stati ritrovamenti risalenti al Neolitico di noccioli di Ciliegio nella Pianura Padana.

Dettagli

GIORNATE FAI DI PRIMAVERA MARZO 2013 AGNONE

GIORNATE FAI DI PRIMAVERA MARZO 2013 AGNONE GIORNATE FAI DI PRIMAVERA 23 24 MARZO 2013 AGNONE ANTICHE FONDERIE DEL RAME Indirizzo:, 86081, Agnone, IS Note indirizzo: Al semaforo di Piazza IV Novembre, seguire le indicazioni "Antiche Fonderie del

Dettagli

IL LAVORO A TERMINE IN ITALIA E NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI

IL LAVORO A TERMINE IN ITALIA E NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI IL LAVORO A TERMINE IN ITALIA E NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI P.tta Gasparotto, 8-35131 Padova Tel. 049 8046411 Fax 049 8046444 www.datagiovani.it info@datagiovani.it IL LAVORO A TERMINE IN ITALIA E NEI

Dettagli

LA POPOLAZIONE. Tabella 1. Struttura della popolazione residente nella provincia di Torino per classi di età e sesso, anno 2000

LA POPOLAZIONE. Tabella 1. Struttura della popolazione residente nella provincia di Torino per classi di età e sesso, anno 2000 LA POPOLAZIONE La struttura demografica di una popolazione rappresenta un importante determinante dello stato di salute atteso di una popolazione. Molte patologie sono correlate con l età ed hanno una

Dettagli

UNITI PER SEMPRE. Illustrazione di Matteo Pericoli Lui. Mi hanno assegnato il numero di Erdös 12!

UNITI PER SEMPRE. Illustrazione di Matteo Pericoli Lui. Mi hanno assegnato il numero di Erdös 12! UNITI PER SEMPRE Illustrazione di Matteo Pericoli 2002 Lui. Mi hanno assegnato il numero di Erdös 12! Lei. Che cos è un numero di Erdös? Lui. Paul Erdös è uno dei grandi matematici del ventesimo secolo.

Dettagli

DAUNI LE STELE A COLORI ANCIENTCONTEMPORARYART ASSESSORATO ALLA CULTURA TÀ D

DAUNI LE STELE A COLORI ANCIENTCONTEMPORARYART ASSESSORATO ALLA CULTURA TÀ D DUNI 200 LE STELE COLORI NCIENTCONTEMPORRYRT.4 by SN MRCO IN L I SSESSORTO LL CULTUR PRESENTZIONE Soltanto da meno di mezzo secolo il Gargano e la Daunia hanno rivelato al mondo il loro incredibile Patrimonio

Dettagli

Classe IV materiali di lavoro Storia vita nel Medioevo I PROGRESSI NELL' AGRICOLTURA DURANTE IL SECONDO MEDIOEVO

Classe IV materiali di lavoro Storia vita nel Medioevo I PROGRESSI NELL' AGRICOLTURA DURANTE IL SECONDO MEDIOEVO Scheda 14 I PROGRESSI NELL' AGRICOLTURA DURANTE IL SECONDO MEDIOEVO Nei secoli dopo il 1000 si ebbero molti progressi per quanto riguarda le tecniche di coltivazione della terra. In particolare: - si ebbe

Dettagli

w w w. f e r d i n a n d o b o c c i a. i t

w w w. f e r d i n a n d o b o c c i a. i t Circ. n. 7 del 30 marzo 2009 A TUTTI I CLIENTI L O R O S E D I Oggetto: RAVVEDIMENTO OPEROSO: NUOVE REGOLE Il ricorso allo strumento del cosiddetto ravvedimento operoso per regolarizzare violazioni quali:

Dettagli

2 Ascolta tutta la conversazione e verifica le risposte al punto 1.

2 Ascolta tutta la conversazione e verifica le risposte al punto 1. 1 Ascolta e rispondi alle domande. 12 1. Chi sono le persone che parlano? a. Madre e figlio. b. Fratello e sorella. c. Marito e moglie. 2. Qual è l argomento della conversazione? a. Lasciare la vecchia

Dettagli

Amiternum ricerche archeologiche dell Istitutio Archeologico dell Università di Colonia

Amiternum ricerche archeologiche dell Istitutio Archeologico dell Università di Colonia Amiternum ricerche archeologiche dell Istitutio Archeologico dell Università di Colonia Rapporto sulla campagna 2010 (Michael Heinzelmann Manuel Buess) Dal 26/7 al 31/8/2010 l Istituto Archeologico dell

Dettagli