M. Marra Appunti delle Lezioni di Ricerca Operativa Problemi e metodi di ottimizzazione PROBLEMI E METODI DI OTTIMIZZAZIONE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "M. Marra Appunti delle Lezioni di Ricerca Operativa Problemi e metodi di ottimizzazione PROBLEMI E METODI DI OTTIMIZZAZIONE"

Transcript

1 CAPITOLO I PROBLEMI E METODI DI OTTIMIZZAZIONE 1. Componenti di base Tutti i problemi di ottimizzazione dipendono da tre componenti di base: le variabili del problema, la funzione obiettivo ed i vincoli. Le variabili del problema sono le quantità che possono essere controllate; la funzione obiettivo rappresenta la legge con la quale il nostro sistema è rappresentabile, le condizioni di vincolo restringono il campo di valid i- tà della funzione obiettivo per tenere conto di effettive condizioni a cui il sistema è soggetto Variabili del problema Il primo passo in qualunque problema di ottimizzazione è quello di individuare le variabili del problema. Queste sono le quantità delle quali vogliamo calcolare i valori. Normalmente le variabili del problema saranno indicate con i simboli x 1, x 2, x 3,, x n per un totale di N variabili. Una assegnazione di valori alle variabili del problema sarà ind i- cata mediante la notazione X = (x l, x 2, x 3,, x n ) Le variabili x 1, x 2, x 3,, x n in uno spazio ad N dimensioni rappresentano anche le coordinate di un punto Funzione obiettivo La funzione obiettivo è una formula per valutare il costo, il profitto, ecc.., associati ad una assegnazione di valori alle variabili del problema. La funzione obiettivo per le N variabili x l, x 2, x 3,.., x n sarà normalmente indicata con F(x 1, x 2, x 3,.., x n ). Ciò che ci proponiamo è di determinare l'assegnazione di valori che minimizza (o massimizza) questa funzione. Il massimo ed il minimo sono talvolta chiamati i punti estremi della funzione. Da un punto di vista matematico non esiste alcuna differenza fra la minimizzazione e la massimizzazione di una funzione F. Se il problema richiede la massimizzazione di F esso può essere convertito in un problema di minimizzazione considerando -F. La scrittura del segno meno crea l'immagine specula- Fig. 1 Politecnico di Bari Riservato alla circolazione interna 1

2 re della funzione perciò il massimo ed il minimo saranno determinati per le stesse variabili del problema. La fig. 1 mostra l'effetto della variazione di segno su una funzione di una sola variabile. Nel seguito ci riferiremo sempre a problemi di minimizzazione di funzioni tranne quando risulti appropriato il contrario Vincoli Nelle applicazioni pratiche le variabili del problema sono obbligate a variare entro limiti ben definiti. Per esempio la quantità di flusso in un condotto può variare fra zero e la capacità del condotto. Le restrizioni sono espresse come vincoli alle variabili stesse o a funzioni delle variabili e questi, nel loro insieme definiscono una regione che sarà chiamata regione ammissibile. Qualunque assegnazione (x l,x 2, x 3,, x n ) che soddisfa i vincoli si dice soluzione ammissibile. La regione ammissibile può avere forme diverse, a seconda del tipo dei vincoli Vincoli di eguaglianza I vincoli di uguaglianza hanno la forma matematica: g(x 1, x 2, x 3,,x n ) = 0 Questa forma esprime una relazione esatta fra le variabili e può anche essere usata per eliminare una delle variabili. Infatti, se conosciamo x 1, x 2, x 3,,x n-1 il valore di x n è determinato automaticamente. Per eliminare la variabile x n l'equazione precedente può essere espressa come: x n = h(x 1, x 2, x 3,,x n-l ) e questa espressione di x n può essere sostituita tanto nella funzione obiettivo quanto in ogni altro vincolo. Tuttavia può essere difficile o impossibile ottenere l'espressione h(x 1, x 2, x 3,, x n-1 ), è quindi in generale preferibile trattare con la regione ammissibile definita dai vincoli di eguaglianza originari. Esempio 1. Si voglia minimizzare la funzione seguente: F(x 1, x 2 ) = 2x1 2 + x 2 2 soggetta alla condizione di vincolo 2x 1 +x 2 =3 La regione ammissibile è costituita da tutti i punti della retta 2x l +x 2 =3 e l'ottimizzazione consiste nel trovare il valore minimo di 2x1 2 + x 2 2 lungo questa retta. Potremmo anche esprimere x 2 in funzione di x 1 come x 2 =3-2x 1 e sostituire quindi questa espressione nella funzione obiettivo ottenendo F(x 1 ) = 2x (3-2x 1 ) 2 = 6x x Fig. 2 Potremmo a questo punto minimizzare direttamente F(x) come funzione non soggetta ad alcun vincolo. Politecnico di Bari Riservato alla circolazione interna 2

3 1.5. Vincoli di diseguaglianza I vincoli di diseguaglianza sono espressi nella forma g(x 1, x 2, x 3,,x n ) 0 L'equazione g(x 1, x 2, x 3,,x n ) = 0 rappresenta una superficie in N dimensioni - una curva nel piano a due dimensioni - ed i vincoli costringono la soluzione a giacere da un lato della superficie. Esempio 2 Un problema in due variabili x 1, ed x 2 ha i seguenti vincoli: 2x 1 -x x 2 1-4x 1+x x 1 0 x 2 0 si individui graficamente la regione ammissibile. La regione ammissibile è individuata dall area tratteggiata in fig. 3. Essa è stata determinata disegnando le curve e le rette corrispondenti alle disequazioni scritte come equazioni ed analizzando per ogni punto da che parte della curva giace la regione ammissibile. Il primo vincolo rappresenta una retta e la regione ammissibile è quella alla destra della retta, così come è stata disegnata in fig. 3. Il secondo vincolo richiede che la soluzione che la soluzione cada all interno della circonferenza. Il terzo e quarto vincolo richiedono che la soluzione cada nel primo quadrante. Essa è stata determinata disegnando le curve e le rette corrispondenti alle disequazioni scritte come equazioni ed analizzando per ogni punto da che parte della curva giace la regione ammissibile. Il primo vincolo rappresenta una retta e la regione ammissibile è quella alla destra della retta, così come è stata disegnata in fig. 3. Il secondo vincolo richiede che la soluzione cada all interno della circonferenza. Il terzo e quarto vincolo richiedono che la soluzione cada nel primo quadrante. fig Vincoli discreti I vincoli discreti richiedono che le variabili assumano uno dei valori di una possibile serie. Politecnico di Bari Riservato alla circolazione interna 3

4 Esempio 3 - Un problema in due variabili x 1, x 2 ha i tre vincoli seguenti: x 1 1 con x 1 intero 5 x 2 8 con x 2 intero ed x 1 <x 2. Si disegni la regione ammissibile. La regione ammissibile è rappresentata dalla serie dei possibili punti disegnata in fig. 4. Fig Regioni disgiunte alternative La regione ammissibile può consistere in un certo numero di regioni disgiunte e si richiede che la soluzione sia in una di queste regioni. Talvolta questi vincoli sono chiamati either-or. Se ci sono m possibili regioni indicate con R 1, R 2,,R m, richiediamo che la soluzione sia in R 1 o R 2 o..o in R m. Ciascuna regione R i sarà definita mediante tipi di vincolo già discussi. Esempio 5 Un problema in due variabili x 1 e x 2 ha due condizioni di vincolo alternative. Si richiede che o x 1 x 2 +2 o x 2 x 1 +5 La regione ammissibile per questo problema è quella tratteggiata in fig. 5. Infatti nella posizione A Fig. 5 è soddisfatto il primo vincolo ma non il secondo. Nella posizione C è soddisfatto il secondo vincolo ma non il primo. Nella posizione B non è soddisfatto né il primo vincolo né il secondo vincolo. 2. Il problema generale dell ottimizzazione Il problema generale dell ottimizzazione è quello di determinare i valori di N variabili x 1, x 2, x 3,, x N in modo da minimizzare una funzione obiettivo F(x 1,x 2,, x N ) soggetta a giacere all interno di una regione G che include ogni condizione di vincolo. Le condizioni di vincolo definiscono tutte le soluzioni ammissibili. Normalmente il pro- Politecnico di Bari Riservato alla circolazione interna 4

5 blema si esprime nella maniera seguente: determinare i valori (x 1, x 2,, x N ) che minimizzano la funzione: F(x 1, x 2,, x N ) con (x 1, x 2,, x N ) G. Una assegnazione di valori che risolve questo problema è chiamata una soluzione ottima Ottimo globale L ottimo globale è la soluzione propria di un problema di ottimizzazione. E l assegnazione di valori che minimizza la funzione nella regione ammissibile. Il minimo globale è caratterizzato perciò dalla seguente disequazione. La soluzione (x * 1, x * 2,, x * N ) è un minimo globale se F(x * 1,x * 2,, x * N ) F(x 1, x 2,,x N ) per ogni (x 1, x 2,, x N ) G Ottimo locale In molti problemi non è possibile trovare l ottimo globale in quanto il tempo necessario per ricercarlo potrebbe essere molto lungo. In questi casi perciò noi definiamo un ottimo locale come una soluzione che è un ottimo all interno di una regione che è contenuta nella regione ammissibile e che quindi costituisce soltanto una parte di essa. All interno di una regione ammissibile ci può essere più di un ottimo locale. Le condizioni perché si abbia una soluzione relativa ad un ottimo locale si esprimono in maniera simile a quelle relative ad un ottimo globale. La soluzione (x 1 -, x 2 -, x 3 -,, x N - ) è un minimo locale se F(x 1 -, x 2 -,, x N - ) F(x 1, x 2,, x N ) per ogni (x 1 -, x 2 -,, x N - ) g, con g G. La regione locale può essere determinata mediante delle condizioni matematiche o regole empiriche. Le funzioni continue in due variabili possono avere ingobbamenti locali in corrispondenza di ciascuno dei quali si può individuare un ottimo locale. Le cime delle colline o delle montagne su una carta geografica sono dei massimi locali; soltanto il picco più alto dell intera carta fornisce il massimo globale. Questi tipi di ottimo locale di funzioni continue possono essere definiti matematicamente, ma in alcune situazioni, quali ad esempio quelle relative a problemi di permutazione, dovremo definire l ottimo locale in maniera più arbitraria. 3. La ricerca dell ottimo La soluzione ottima si trova conducendo una ricerca entro la regione ammissibile. Il procedimento consiste normalmente in due passi successivi. Con il primo passo si determina una soluzione iniziale ammissibile, col secondo passo la procedura migliora la soluzione iniziale fino a raggiungere l ottimo. Spesso una soluzione iniziale è nota per Politecnico di Bari Riservato alla circolazione interna 5

6 esperienza pratica; in questi casi si passa direttamente alla applicazione del secondo stadio della procedura. Ciò spiega i motivi per cui nei metodi di ottimizzazione si dà particolare peso a questa seconda parte. La procedura di ricerca è normalmente un calcolo step by step ovvero un metodo iterativo. Partendo dalla soluzione iniziale ci spostiamo poi da punto a punto migliorando regolarmente il valore della funzione obiettivo. Ad ogni step decidiamo la Fig. 6 mo la direzione nella quale muoverci e la dimensione dello spostamento dopo aver valutato la situazione. Supponiamo che un problema abbia N variabili x 1, x 2,, x N. Indichiamo la soluzione iniziale con X (0) = (x 1 (0), x 2 (0),, x N (0) ). Il primo step determina un nuovo punto X (1) = (x 1 (1), x 2 (1),, x N (1) ) per il quale si verifica F(X (1) ) < F(X (0) ) Avendo ipotizzato un problema di minimizzazione. Politecnico di Bari Riservato alla circolazione interna 6

COME CALCOLARE LA COMBINAZIONE DI MINIMO COSTO DEI FATTORI

COME CALCOLARE LA COMBINAZIONE DI MINIMO COSTO DEI FATTORI COME CALCOLARE LA COMBINAZIONE DI MINIMO COSTO DEI FATTORI In questa Appendice, mostreremo come un impresa possa individuare la sua combinazione di minimo costo dei fattori produttivi attraverso il calcolo

Dettagli

Appendice A: un esempio di scelta del mix ottimo di produzione in presenza di vincoli 19

Appendice A: un esempio di scelta del mix ottimo di produzione in presenza di vincoli 19 14 18-12-07 19:04 Pagina 411 Le decisioni di breve termine fra alternative diverse 411 i minori costi differenziali, almeno nella misura in cui la dimensione di costo è la più importante. Sebbene i costi

Dettagli

Esercizi di ottimizzazione vincolata

Esercizi di ottimizzazione vincolata Esercizi di ottimizzazione vincolata A. Agnetis, P. Detti Esercizi svolti 1 Dato il seguente problema di ottimizzazione vincolata max x 1 + x 2 x 1 4x 2 3 x 1 + x 2 2 0 x 1 0 studiare l esistenza di punti

Dettagli

Quadro riassuntivo di geometria analitica

Quadro riassuntivo di geometria analitica Quadro riassuntivo di geometria analitica IL PIANO CARTESIANO (detta ascissa o coordinata x) e y quella dall'asse x (detta ordinata o coordinata y). Le coordinate di un punto P sono: entrambe positive

Dettagli

Soluzione grafica di problemi PM in 2 variabili

Soluzione grafica di problemi PM in 2 variabili Capitolo 4 Soluzione grafica di problemi PM in 2 variabili In questo paragrafo si vuole fornire una interpretazione geometrica di un problema di Programmazione matematica. In particolare, quando un problema

Dettagli

ECONOMIA APPLICATA ALL INGEGNERIA (Docente: Prof. Ing. Donato Morea)

ECONOMIA APPLICATA ALL INGEGNERIA (Docente: Prof. Ing. Donato Morea) ESERCIZIO n. 1 - La produzione ed i costi di produzione (1 ) Un impresa utilizza una tecnologia descritta dalla seguente funzione di produzione: I prezzi dei fattori lavoro e capitale sono, rispettivamente,

Dettagli

LEZIONE N. 6 - PARTE 1 - Introduzione

LEZIONE N. 6 - PARTE 1 - Introduzione LEZIONE N. 6 PROGRAMMAZIONE LINEARE IN MARKAL, SOLUZIONE DEI PROBLEMI DI PROGRAMMAZIONE LINEARE CON: IL METODO GRAFICO ED IL METODO DEL SIMPLESSO. PROPRIETÀ DELLA DUALITÀ ED ESEMPI DI SOLUZIONE DEL PROBLEMA

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA

UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA 5.1 - La retta Equazione generica della retta Dalle considerazioni emerse nel precedente capitolo abbiamo compreso come una funzione possa essere rappresentata da un insieme

Dettagli

Raccolta di esercizi svolti sulle condizioni di Kuhn Tucker

Raccolta di esercizi svolti sulle condizioni di Kuhn Tucker Raccolta di esercizi svolti sulle condizioni di Kuhn Tucker a cura di V. Piccialli a.a. 00-003 Esempio Si consideri la funzione obiettivo: f(x) = (x + x ) e sia l insieme ammissibile F definito da vincoli:

Dettagli

MINIMIZZAZIONE DEI COSTI

MINIMIZZAZIONE DEI COSTI Ist. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale (A-L), A.A. 2014-2015. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA SESTA SETTIMANA MINIMIZZAZIONE DEI COSTI Si consideri ora che, se l impresa

Dettagli

04 LA CIRCONFERENZA ESERCIZI. 1 Determina il luogo geometrico costituito dai punti del piano aventi distanza 2 dal punto C(1; 3).

04 LA CIRCONFERENZA ESERCIZI. 1 Determina il luogo geometrico costituito dai punti del piano aventi distanza 2 dal punto C(1; 3). 04 LA CIRCONFERENZA ESERCIZI 1. LA CIRCONFERENZA E LA SUA EQUAZIONE 1 Determina il luogo geometrico costituito dai punti del piano aventi distanza dal punto C(1; 3). x + y x 6y + 6 = 0 Indica se le seguenti

Dettagli

Una funzione è continua se si può tracciarne il grafico senza mai staccare la matita dal foglio.

Una funzione è continua se si può tracciarne il grafico senza mai staccare la matita dal foglio. 1 Funzione Continua Una definizione intuitiva di funzione continua è la seguente. Una funzione è continua se si può tracciarne il grafico senza mai staccare la matita dal foglio. Seppure questa non è una

Dettagli

Espressioni ed Equazioni

Espressioni ed Equazioni Espressioni ed Equazioni Introduzione espressioni ed equazioni Espressioni Algebriche ed Equazioni: è qui che comincia il tuo lavoro. Si sta per iniziare a lavorare con le lettere dell'alfabeto, numeri

Dettagli

Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola: professionale

Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola: professionale Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola: professionale DISCIPLINA: MATEMATICA RESPONSABILE: CAGNESCHI F. IMPERATORE D. CLASSE: prima servizi commerciali Utilizzare le tecniche e le procedure

Dettagli

Geometria analitica di base (seconda parte)

Geometria analitica di base (seconda parte) SAPERE Al termine di questo capitolo, avrai appreso: il concetto di luogo geometrico la definizione di funzione quadratica l interpretazione geometrica di un particolare sistema di equazioni di secondo

Dettagli

Equazioni, funzioni e algoritmi: il metodo delle secanti

Equazioni, funzioni e algoritmi: il metodo delle secanti Equazioni, funzioni e algoritmi: il metodo delle secanti Christian Ferrari 1 Introduzione La risoluzione di equazioni in R ci ha mostrato che solo per le equazioni polinomiali di primo e secondo grado,

Dettagli

Microeconomia - Problem set 4 - soluzione

Microeconomia - Problem set 4 - soluzione Microeconomia - Problem set 4 - soluzione (Prof Paolo Giordani - TA: Pierluigi Murro) 2 Maggio 2015 Esercizio 1 Calcolare i prodotti marginali di ciascun fattore produttivo (P M 1, P M 2 ) e il saggio

Dettagli

( ρ, θ + π ) sono le coordinate dello stesso punto. Pertanto un punto P può essere descritto come

( ρ, θ + π ) sono le coordinate dello stesso punto. Pertanto un punto P può essere descritto come Coordinate polari Il sistema delle coordinate cartesiane è uno dei possibili sistemi per individuare la posizione di un punto del piano, relativamente ad un punto fisso O, mediante una coppia ordinata

Dettagli

Istituto Professionale di Stato per l Industria e l Artigianato Giancarlo Vallauri. Classe III C ESERCIZI ESTIVI 2013/14

Istituto Professionale di Stato per l Industria e l Artigianato Giancarlo Vallauri. Classe III C ESERCIZI ESTIVI 2013/14 Istituto Professionale di Stato per l Industria e l Artigianato Giancarlo Vallauri Classe III C ESERCIZI ESTIVI 013/14 ALUNNO CLASSE ESEGUI TUTTI GLI ESERCIZI SU UN FOGLIO PROTOCOLLO O UN QUADERNO. Ulteriore

Dettagli

Geometria analitica di base. Equazioni di primo grado nel piano cartesiano Funzioni quadratiche Funzioni a tratti Funzioni di proporzionalità inversa

Geometria analitica di base. Equazioni di primo grado nel piano cartesiano Funzioni quadratiche Funzioni a tratti Funzioni di proporzionalità inversa Equazioni di primo grado nel piano cartesiano Funzioni quadratiche Funzioni a tratti Funzioni di proporzionalità inversa Equazioni di primo grado nel piano cartesiano Risoluzione grafica di un equazione

Dettagli

Circonferenza. Matteo Tugnoli. February 26, 2012

Circonferenza. Matteo Tugnoli. February 26, 2012 Circonferenza Matteo Tugnoli February 26, 2012 Versione preliminare, NON esente da errori, se il lettore riscontrasse delle imprecisioni può gentilmente segnalarle a matteo_tugnoli@yahoo.it 1 Luogo dei

Dettagli

Capitolo 10 Costi. Robert H. Frank Microeconomia - 4 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl

Capitolo 10 Costi. Robert H. Frank Microeconomia - 4 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl Capitolo 10 Costi I COSTI NEL LUNGO PERIODO Nel lungo periodo non esistono costi fissi Il problema dell impresa è quello di scegliere la combinazione ottimale di input in relazione all output che si intende

Dettagli

PROBLEMI DI SCELTA dipendenti da due variabili d azione

PROBLEMI DI SCELTA dipendenti da due variabili d azione prof. Guida PROBLEMI DI SCELTA dipendenti da due variabili d azione in un problema di programmazione lineare, si ricorda che la funzione obiettivo z=f(x,y)=ax+by+c assume il suo valore massimo (o minimo)

Dettagli

Prof. I. Savoia. SISTEMI LINEARI E RETTA (VERSIONE PROVVISORIA NON ULTIMATA)

Prof. I. Savoia. SISTEMI LINEARI E RETTA (VERSIONE PROVVISORIA NON ULTIMATA) SISTEMI LINEARI E RETTA 1 Proprietà e rappresentazione grafica dei sistemi lineari. I sistemi lineari in due incognite sono insiemi di due equazioni di primo grado, nei qualiciascuna di esse rappresenta

Dettagli

Estremi vincolati, Teorema del Dini.

Estremi vincolati, Teorema del Dini. Estremi vincolati, Teorema del Dini. 1. Da un cartone di 1m si deve ricavare una scatola rettangolare senza coperchio. Trovare il massimo volume possibile della scatola.. Trovare gli estremi assoluti di

Dettagli

Matematica per le scienze sociali Equazioni e disequazioni. Francesco Lagona

Matematica per le scienze sociali Equazioni e disequazioni. Francesco Lagona Matematica per le scienze sociali Equazioni e disequazioni Francesco Lagona University of Roma Tre F. Lagona (francesco.lagona@uniroma3.it) 1 / 19 Outline 1 Equazioni algebriche 2 Equazioni di primo grado

Dettagli

FUNZIONI LINEARI (Retta, punto di pareggio e relazioni lineari generalizzate)

FUNZIONI LINEARI (Retta, punto di pareggio e relazioni lineari generalizzate) FUNZIONI LINEARI (Retta, punto di pareggio e relazioni lineari generalizzate) Copyright SDA Bocconi, Milano La retta Una retta può essere espressa secondo due formulazioni: a. Forma esplicita b. Forma

Dettagli

Il Break Even Point (b.e.p.)

Il Break Even Point (b.e.p.) Prof. Sartirana Il Break Even Point (b.e.p.) E un analisi grafica e matematica della redditività della produzione aziendale E un analisi che riguarda il breve periodo Prevede che l azienda abbia la possibilità

Dettagli

1 Equazioni Differenziali

1 Equazioni Differenziali Equazioni Differenziali Un equazione differenziale è un equazione che esprime un legame tra una variabile indipendente x (o t, quando ci riferiamo al tempo) una variabile dipendente y o incognita che sta

Dettagli

PIANO CARTESIANO e RETTE classi 2 A/D 2009/2010

PIANO CARTESIANO e RETTE classi 2 A/D 2009/2010 PIANO CARTESIANO e RETTE classi 2 A/D 2009/2010 1) PIANO CARTESIANO serve per indicare, identificare, chiamare... ogni PUNTO del piano (ente geometrico) con una coppia di valori numerici (detti COORDINATE).

Dettagli

Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola: tecnico della grafica

Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola: tecnico della grafica DISCIPLINA: MATEMATICA Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola: tecnico della grafica RESPONSABILE: CAGNESCHI F. - IMPERATORE D. CLASSE/INDIRIZZO: prima tecnico della grafica calcolo numerico

Dettagli

INTERPOLAZIONE. Introduzione

INTERPOLAZIONE. Introduzione Introduzione INTERPOLAZIONE Quando ci si propone di indagare sperimentalmente la legge di un fenomeno, nel quale intervengono due grandezze x, y simultaneamente variabili, e una dipendente dall altra,

Dettagli

Lunghezza media. Teorema Codice D-ario prefisso per v.c. X soddisfa. L H D (X). Uguaglianza vale sse D l i. = p i. . p.1/27

Lunghezza media. Teorema Codice D-ario prefisso per v.c. X soddisfa. L H D (X). Uguaglianza vale sse D l i. = p i. . p.1/27 Lunghezza media Teorema Codice D-ario prefisso per v.c. X soddisfa L H D (X). Uguaglianza vale sse D l i = p i.. p.1/27 Lunghezza media Teorema Codice D-ario prefisso per v.c. X soddisfa L H D (X). Uguaglianza

Dettagli

Introduzione alla programmazione lineare. Mauro Pagliacci

Introduzione alla programmazione lineare. Mauro Pagliacci Introduzione alla programmazione lineare Mauro Pagliacci c Draft date 25 maggio 2010 Premessa In questo fascicolo sono riportati gli appunti dalle lezioni del corso di Elaborazioni automatica dei dati

Dettagli

LA PARABOLA. Parabola con asse di simmetria coincidente con l asse y e passante per l origine. Equazione canonica Vertice V ( 0,0) Fuoco

LA PARABOLA. Parabola con asse di simmetria coincidente con l asse y e passante per l origine. Equazione canonica Vertice V ( 0,0) Fuoco LA PARABOLA La parabola è il luogo geometrico dei punti del piano equidistanti da un punto fisso F detto fuoco e da una retta fissa detta direttrice. Parabola con asse di simmetria coincidente con l asse

Dettagli

I Compitino DI MATEMATICA Corso di Laurea in Farmacia, Facoltà di Farmacia, Università di Pisa 20 Novembre 2008

I Compitino DI MATEMATICA Corso di Laurea in Farmacia, Facoltà di Farmacia, Università di Pisa 20 Novembre 2008 1 I Compitino DI MATEMATICA Corso di Laurea in Farmacia, Facoltà di Farmacia, Università di Pisa 2 Novembre 28 Soluzioni Esercizio 1. (6 punti in totale) Il testo è molto lungo, e l esercizio ìn massima

Dettagli

Metodi & Modelli per le Scelte Economiche

Metodi & Modelli per le Scelte Economiche Metodi & Modelli per le Scelte Economiche [domande di teoria utilizzate in passato per la prova scritta le soluzioni NON vengono fornite, occorrerà quindi verificare la esattezza delle diverse possibili

Dettagli

FUNZIONI ELEMENTARI, DISEQUAZIONI, NUMERI REALI, PRINCIPIO DI INDUZIONE Esercizi risolti

FUNZIONI ELEMENTARI, DISEQUAZIONI, NUMERI REALI, PRINCIPIO DI INDUZIONE Esercizi risolti FUNZIONI ELEMENTARI, DISEQUAZIONI, NUMERI REALI, PRINCIPIO DI INDUZIONE Esercizi risolti Discutendo graficamente la disequazione x > 3 + x, verificare che l insieme delle soluzioni è un intervallo e trovarne

Dettagli

Correzione secondo compitino, testo B

Correzione secondo compitino, testo B Correzione secondo compitino, testo B 7 aprile 2010 1 Parte 1 Esercizio 1.1. Tra le funzioni del vostro bestiario, le funzioni che più hanno un comportamento simile a quello cercato sono le funzioni esponenziali

Dettagli

2. APPUNTI SUI FASCI DI CIRCONFERENZE (raccolti dal prof. G. Traversi)

2. APPUNTI SUI FASCI DI CIRCONFERENZE (raccolti dal prof. G. Traversi) 2. APPUNTI SUI FASCI DI CIRCONFERENZE (raccolti dal prof. G. Traversi) La circonferenza è la curva di 2^ grado che viene individuata univocamente da tre punti non allineati e possiede la seguente proprietà:

Dettagli

SUI SISTEMI DI DISEQUAZIONI IN DUE INCOGNITE

SUI SISTEMI DI DISEQUAZIONI IN DUE INCOGNITE SUI SISTEMI DI DISEQUAZIONI IN DUE INCOGNITE.Sistema di disequazioni in due incognite di primo grado Una disequazione di primo grado in due incognite: a b c nel piano cartesiano, rappresenta uno dei due

Dettagli

Domande 1. La domanda e l offerta del bene 1 sono date rispettivamente da:

Domande 1. La domanda e l offerta del bene 1 sono date rispettivamente da: Domande 1. La domanda e l offerta del bene 1 sono date rispettivamente da: DD SS 10 0,2 2 2 5 0,5 a) Calcolare la quantità e il prezzo di equilibrio sapendo che il reddito a disposizione del consumatore

Dettagli

ESERCIZI SVOLTI DI PROGRAMMAZIONE LINEARE TOMO G PAG 421 E SEGUENTI

ESERCIZI SVOLTI DI PROGRAMMAZIONE LINEARE TOMO G PAG 421 E SEGUENTI ESERCIZI SVOLTI DI PROGRAMMAZIONE LINEARE TOMO G PAG 421 E SEGUENTI ESERCIZIO N. 6 PAG. 418 z 100 + 200 100 vincoli 3 2 + 20 0 Si rappresenta la REGIONE AMMISSIBILE ottenendo Determino le coordinate dei

Dettagli

Modelli di Ottimizzazione: definizione formale

Modelli di Ottimizzazione: definizione formale Modelli di Ottimizzazione: definizione formale Insieme delle possibili alternative Un criterio di ottimizzazione Soluzione ammissibile (Feasible) x appartiene ad un insieme F f: F funzione obiettivo finito

Dettagli

EQUAZIONI, DISEQUAZIONI E SISTEMI

EQUAZIONI, DISEQUAZIONI E SISTEMI EQUAZIONI, DISEQUAZIONI E SISTEMI RICHIAMI DI TEORIA Definizione: sia f una funzione reale di variabile reale. Gli elementi del dominio di f su cui la funzione assume valore nullo costituiscono l' insieme

Dettagli

Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla Programmazione Lineare e il metodo del Simplesso (parte I)

Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla Programmazione Lineare e il metodo del Simplesso (parte I) Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla Programmazione Lineare e il metodo del Simplesso (parte I) Luigi De Giovanni Giacomo Zambelli 1 Problemi di programmazione lineare Un problema

Dettagli

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE G. FERRARIS

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE G. FERRARIS ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE G. FERRARIS EMPOLI PIANO DI LAVORO PROF. BICCI ANDREA CONSIGLIO DI CLASSE 3 SEZ. B Informatica INDIRIZZO INFORMATICO ANNO SCOLASTICO 2015-2016 MATERIE MATEMATICA (tre ore settimanali)

Dettagli

Esercizi svolti di Programmazione Lineare. a cura di Laura Scrimali Dipartimento di Matematica e Informatica Università di Catania

Esercizi svolti di Programmazione Lineare. a cura di Laura Scrimali Dipartimento di Matematica e Informatica Università di Catania Esercizi svolti di Programmazione Lineare a cura di Laura Scrimali Dipartimento di Matematica e Informatica Università di Catania Formulazione matematica e risoluzione grafica Esercizio Una pasticceria

Dettagli

LA PROGRAMMAZIONE MATEMATICA (p.m.)

LA PROGRAMMAZIONE MATEMATICA (p.m.) LA PROGRAMMAZIONE MATEMATICA (p.m.) Un problema di programmazione matematica è un problema di ottimizzazione riconducibile alla seguente espressione generale: ricercare i valori delle variabili x 1, x

Dettagli

Teoria dell informazione

Teoria dell informazione Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Teoria dell informazione A.A. 2008-09 Alberto Perotti DELEN-DAUIN Modello di sistema di comunicazione Il modello di

Dettagli

Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola: professionale

Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola: professionale Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola: professionale DISCIPLINA: MATEMATICA RESPONSABILE: CAGNESCHI F. - IMPERATORE D. CLASSE/INDIRIZZO: prima servizi commerciali Utilizzare le tecniche

Dettagli

valore di a: verso l alto (ordinate crescenti) se a>0, verso il basso (ordinate decrescenti) se a<0;

valore di a: verso l alto (ordinate crescenti) se a>0, verso il basso (ordinate decrescenti) se a<0; La parabola è una particolare conica definita come è una curva aperta, nel senso che non può essere contenuta in alcuna superficie finita del piano; è simmetrica rispetto ad una retta, detta ASSE della

Dettagli

Sistemi di 1 grado in due incognite

Sistemi di 1 grado in due incognite Sistemi di 1 grado in due incognite Problema In un cortile ci sono polli e conigli: in totale le teste sono 7 e zampe 18. Quanti polli e quanti conigli ci sono nel cortile? Soluzione Indichiamo con e con

Dettagli

ULTERIORI ESERCIZI SUL CALCOLO DIFFERENZIALE

ULTERIORI ESERCIZI SUL CALCOLO DIFFERENZIALE ULTERIORI ESERCIZI SUL CALCOLO DIFFERENZIALE 1 Scrivi l equazione della retta tangente al grafico di f(x) = (1 + 2x) 4 nel suo punto di intersezione con l asse y 2 Scrivi l equazione della retta tangente

Dettagli

LA RICERCA OPERATIVA. Richiami storici

LA RICERCA OPERATIVA. Richiami storici LA RICERCA OPERATIVA La ricerca operativa si occupa delle tecniche e dei metodi che sono di supporto alle decisioni in campo economico ed organizzativo. La ricerca operativa ha lo scopo di individuare

Dettagli

FUNZIONI. }, oppure la

FUNZIONI. }, oppure la FUNZIONI 1. Definizioni e prime proprietà Il concetto di funzione è di uso comune per esprimere la seguente situazione: due grandezze variano l una al variare dell altra secondo una certa legge. Ad esempio,

Dettagli

FUNZIONE DI COSTO E MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO

FUNZIONE DI COSTO E MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO 45 FUNZIONE DI COSTO E MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO 4.1 Rendimenti di scala e funzione di costo Il costo di produzione c( w, ) dipende dal prodotto per la semplice ragione che più output richiede più input.

Dettagli

B6. Sistemi di primo grado

B6. Sistemi di primo grado B6. Sistemi di primo grado Nelle equazioni l obiettivo è determinare il valore dell incognita che verifica l equazione. Tale valore, se c è, è detto soluzione. In un sistema di equazioni l obiettivo è

Dettagli

Sistemi di equazioni di secondo grado

Sistemi di equazioni di secondo grado 1 Sistemi di equazioni di secondo grado Risoluzione algebrica Riprendiamo alcune nozioni che abbiamo già trattato in seconda, parlando dei sistemi di equazioni di primo grado: Una soluzione di un'equazione

Dettagli

Funzioni reali di variabile reale

Funzioni reali di variabile reale Funzioni reali di variabile reale Consideriamo le seguenti situazioni: Il volume V di una sfera di raggio r è dato dalla formula V = 4 3 r3. Dopo t anni, la massa rimasta di una quantità iniziale m 0 di

Dettagli

LE FUNZIONI ECONOMICHE

LE FUNZIONI ECONOMICHE LE FUNZIONI ECONOMICHE Slide rielaborate dagli allievi con esercizi ed esempi tratti dal testo: M. Venè, F. Betti Matematica per istituti ad indirizzo economico commerciale, Classe quarta Milano Sansoni

Dettagli

Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Esercitazione di Microeconomia sui capitoli da 5 a 8 Integrazione

Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Esercitazione di Microeconomia sui capitoli da 5 a 8 Integrazione Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica Esercitazione di Microeconomia sui capitoli da 5 a 8 Integrazione Domanda 1 Data una curva di domanda Q = 8 2P e una curva di offerta Q = 2 + 4P

Dettagli

FUNZIONE DI UTILITÀ CURVE DI INDIFFERENZA (Cap. 3)

FUNZIONE DI UTILITÀ CURVE DI INDIFFERENZA (Cap. 3) FUNZIONE DI UTILITÀ CURVE DI INDIFFERENZA (Cap. 3) Consideriamo un agente che deve scegliere un paniere di consumo fra quelli economicamente ammissibili, posto che i beni di consumo disponibili sono solo

Dettagli

Verifiche di matematica classe 3 C 2012/2013

Verifiche di matematica classe 3 C 2012/2013 Verifiche di matematica classe 3 C 2012/2013 1) È assegnato il punto P 1 (3; 1), calcolare le coordinate dei punti: P 2 simmetrico di P 1 rispetto alla bisettrice del primo e terzo quadrante P 3 simmetrico

Dettagli

ESERCITAZIONE 7: STRATEGIE DI PREZZO E EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE

ESERCITAZIONE 7: STRATEGIE DI PREZZO E EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE MICROECONOMI CLE.. 00-004 ssistente alla didattica: Elena rgentesi ESERCITZIONE 7: STRTEGIE I PREZZO E EQUILIRIO ECONOMICO GENERLE Esercizio : iscriminazione di prezzo del terzo tipo [Secondo parziale

Dettagli

Istituzioni di Matematiche Modulo B (SG)

Istituzioni di Matematiche Modulo B (SG) Istituzioni di Matematiche Modulo B (SG) II foglio di esercizi ESERCIZIO 1. Per ciascuna funzione f(, ) calcolare le derivate parziali f (, ) e f (, ) e determinare il relativo dominio di definizione.

Dettagli

ELEMENTI DI GEOMETRIA ANALITICA Conoscenze (tutti)

ELEMENTI DI GEOMETRIA ANALITICA Conoscenze (tutti) ELEMENTI DI GEMETRIA ANALITICA Conoscenze (tutti) 1. Completa. a. La formula matematica che mette in relazione il valore della x con il corrispondente valore della y si chiama... b. Le equazioni di primo

Dettagli

Le derivate parziali

Le derivate parziali Sia f(x, y) una funzione definita in un insieme aperto A R 2 e sia P 0 = x 0, y 0 un punto di A. Essendo A un aperto, esiste un intorno I(P 0, δ) A. Preso un punto P(x, y) I(P 0, δ), P P 0, possiamo definire

Dettagli

GEOMETRIA ANALITICA : FORMULARIO. y 2. + y 1

GEOMETRIA ANALITICA : FORMULARIO. y 2. + y 1 GEOMETRIA ANALITICA : FORMULARIO + x 1 Punto medio d'un segmento, y + y 1 Distanza tra due punti ( - x 1 ) + (y - y 1 ) Condizione di appartenenza di un punto P (x p ;y p ) ad una curva di equazione f(x,y)

Dettagli

RENDITE. Ricerca del tasso di una rendita

RENDITE. Ricerca del tasso di una rendita RENDITE Ricerca del tasso di una rendita Un problema che si presenta spesso nelle applicazioni è quello di calcolare il tasso di interesse associato a una rendita quando siano note le altre grandezze 1

Dettagli

quando il limite delle somme di Riemann esiste. In tal caso diciamo che la funzione è integrabile sul rettangolo.

quando il limite delle somme di Riemann esiste. In tal caso diciamo che la funzione è integrabile sul rettangolo. Integrali multipli Consideriamo, inizialmente il caso degli integrali doppi. Il concetto di integrale doppio è l estensione della definizione di integrale per una funzione reale di una variabile reale

Dettagli

Esercizi modello IS-LM

Esercizi modello IS-LM Esercizi modello IS-LM Stefano Marzioni Novembre 2007 Esercizio Un economia chiusa priva di settore bancario é rappresentata dalle seguenti relazioni: Y = C I G; C = 90 0.8Y d ; G = ; T = T 0 0.5Y ; T

Dettagli

Istituto d Istruzione Superiore A. Tilgher Ercolano (Na)

Istituto d Istruzione Superiore A. Tilgher Ercolano (Na) LO STUDIO DI FUNZIONE Lo studio di funzione è una delle parti più interessanti dell analisi perché permette di utilizzare le numerose conoscenze acquisite nel corso degli anni in un unico elaborato. Se

Dettagli

Il modello duale. Capitolo settimo. Introduzione

Il modello duale. Capitolo settimo. Introduzione Capitolo settimo Il modello duale Introduzione Il modello duale e la teoria della dualità assumono una grande importanza nella teoria della programmazione matematica. In questo testo i modelli primale

Dettagli

Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo

Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo Ottobre 00 Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo amplificatore in classe A di Fig. presenta lo svantaggio che il carico è percorso sia dalla componente di segnale, variabile nel tempo,

Dettagli

Algoritmi e Strutture Dati II: Parte B Anno Accademico Lezione 5

Algoritmi e Strutture Dati II: Parte B Anno Accademico Lezione 5 Algoritmi e Strutture Dati II: Parte B Anno Accademico 2004-2005 Docente: Ugo Vaccaro Lezione 5 In questa lezione inizieremo a studiare gli algoritmi di approssimazione per problemi di ottimizzazione NP-hard

Dettagli

Equazioni goniometriche

Equazioni goniometriche Equazioni goniometriche Premettiamo la definizione di funzione periodica: Una funzione f(x) è periodica di periodo T se si verifica che: f(x± kt) = f(x) con k=0,1,,3,... cioè se la funzione assume lo stesso

Dettagli

ESERCIZI DI MICROECONOMIA

ESERCIZI DI MICROECONOMIA ESERCIZIO 1 - Equilibrio di mercato e spostamenti delle curve di domanda e di offerta La quantità domandata di un certo bene è descritta dalla funzione: p (D) mentre la quantità offerta è descritta dalla

Dettagli

1 Nozioni utili sul piano cartesiano

1 Nozioni utili sul piano cartesiano Nozioni utili sul piano cartesiano Nozioni utili sul piano cartesiano Il piano cartesiano è un sistema di riferimento costituito da due rette perpendicolari (una orizzontale detta asse delle ascisse x

Dettagli

3. LA REGOLA FONDAMENTALE DELLA POLITICA ECONOMICA (O REGOLA DI TINBERGEN)

3. LA REGOLA FONDAMENTALE DELLA POLITICA ECONOMICA (O REGOLA DI TINBERGEN) . LA REGLA FNDAMENTALE DELLA PLITICA ECNMICA ( REGLA DI TINBERGEN) Risolvere un problema di politica economica significa, come abbiamo visto, individuare la manovra ottimale da attuare, ossia scegliere

Dettagli

1) Applicando la definizione di derivata, calcolare la derivata in x = 0 delle funzioni: c) x + 1 d)x sin x.

1) Applicando la definizione di derivata, calcolare la derivata in x = 0 delle funzioni: c) x + 1 d)x sin x. Funzioni derivabili Esercizi svolti 1) Applicando la definizione di derivata, calcolare la derivata in x = 0 delle funzioni: a)2x 5 b) x 3 x 4 c) x + 1 d)x sin x. 2) Scrivere l equazione della retta tangente

Dettagli

Istituto Professionale di Stato per l Industria e l Artigianato Giancarlo Vallauri. Classe IIID ESERCIZI ESTIVI 2013/14

Istituto Professionale di Stato per l Industria e l Artigianato Giancarlo Vallauri. Classe IIID ESERCIZI ESTIVI 2013/14 Istituto Professionale di Stato per l Industria e l Artigianato Giancarlo Vallauri Classe IIID ESERCIZI ESTIVI 01/1 ALUNNO CLASSE ESEGUI TUTTI GLI ESERCIZI SU UN FOGLIO PROTOCOLLO O UN QUADERNO. Ulteriore

Dettagli

Estremi. 5. Determinare le dimensioni di una scatola rettangolare di volume v assegnato, che abbia la superficie minima.

Estremi. 5. Determinare le dimensioni di una scatola rettangolare di volume v assegnato, che abbia la superficie minima. Estremi 1. Determinare gli estremi relativi di f(x, y) = e x (x 1)(y 1) + (y 1).. Determinare gli estremi relativi di f(x, y) = y (y + 1) cos x. 3. Determinare gli estremi relativi di f(x, y) = xye x +y..

Dettagli

Precorso di Matematica

Precorso di Matematica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE FACOLTA DI ARCHITETTURA Precorso di Matematica Anna Scaramuzza Anno Accademico 2005-2006 4-10 Ottobre 2005 INDICE 1. ALGEBRA................................. 3 1.1 Equazioni

Dettagli

Definizione Dati due insiemi A e B, contenuti nel campo reale R, si definisce funzione reale di variabile reale una legge f : A

Definizione Dati due insiemi A e B, contenuti nel campo reale R, si definisce funzione reale di variabile reale una legge f : A Scopo centrale, sia della teoria statistica che della economica, è proprio quello di esprimere ed analizzare le relazioni, esistenti tra le variabili statistiche ed economiche, che, in linguaggio matematico,

Dettagli

Test sull ellisse (vai alla soluzione) Quesiti

Test sull ellisse (vai alla soluzione) Quesiti Test sull ellisse (vai alla soluzione) Quesiti ) Considerata nel piano cartesiano l ellisse Γ : + y = 8 valutare il valore di verità delle seguenti affermazioni. I fuochi si trovano sull asse delle ordinate

Dettagli

6. LIMITI. Definizione - Funzioni continue - Calcolo dei limiti

6. LIMITI. Definizione - Funzioni continue - Calcolo dei limiti ISTITUZIONI DI MATEMATICHE E FONDAMENTI DI BIOSTATISTICA 6. LIMITI Definizione - Funzioni continue - Calcolo dei limiti A. A. 2014-2015 L.Doretti 1 IDEA INTUITIVA DI LIMITE I Caso: comportamento di una

Dettagli

Le coniche: circonferenza, parabola, ellisse e iperbole.

Le coniche: circonferenza, parabola, ellisse e iperbole. Le coniche: circonferenza, parabola, ellisse e iperbole. Teoria in sintesi Queste curve si chiamano coniche perché sono ottenute tramite l intersezione di una superficie conica con un piano. Si possono

Dettagli

Tutorato di Analisi 2 - AA 2014/15

Tutorato di Analisi 2 - AA 2014/15 Tutorato di Analisi - AA / Emanuele Fabbiani marzo Funzioni in più variabili. Dominio Determinare e rappresentare gracamente il più grande insieme di R n che può essere dominio delle seguenti funzioni.

Dettagli

LA RETTA. La retta è un insieme illimitato di punti che non ha inizio, né fine.

LA RETTA. La retta è un insieme illimitato di punti che non ha inizio, né fine. LA RETTA La retta è un insieme illimitato di punti che non ha inizio, né fine. Proprietà: Per due punti del piano passa una ed una sola retta. Nel precedente modulo abbiamo visto che ad ogni punto del

Dettagli

Nozioni introduttive e notazioni

Nozioni introduttive e notazioni Nozioni introduttive e notazioni 1.1 Insiemi La teoria degli insiemi è alla base di tutta la matematica, in quanto ne fornisce il linguaggio base e le notazioni. Definiamo un insieme come una collezione

Dettagli

Le disequazioni frazionarie (o fratte)

Le disequazioni frazionarie (o fratte) Le disequazioni frazionarie (o fratte) Una disequazione si dice frazionaria (o fratta) se l'incognita compare al denominatore. Esempi di disequazioni fratte sono: 0 ; ; < 0 ; ; Come per le equazioni fratte,

Dettagli

Ist. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale (A-L), A.A Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUINTA SETTIMANA

Ist. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale (A-L), A.A Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUINTA SETTIMANA Ist. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale (A-L), A.A. 2014-2015. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUINTA SETTIMANA TEORIA DELL IMPRESA Il modello di comportamento dell impresa

Dettagli

GAMBOTTO-MANZONE, Conoscere e applicare la Matematica, vol.2 Tramontana GAMBOTTO-MANZONE, Conoscere e applicare la Matematica, vol.

GAMBOTTO-MANZONE, Conoscere e applicare la Matematica, vol.2 Tramontana GAMBOTTO-MANZONE, Conoscere e applicare la Matematica, vol. RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE All. A Docente: CONTI ELEONORA Disciplina: Matematica Classe 5AP A. S. 2013-2014 1. LIBRO DI TESTO UTILIZZATO: GAMBOTTO-MANZONE, Conoscere e applicare la Matematica, vol.2

Dettagli

Massimi e minimi vincolati

Massimi e minimi vincolati Massimi e minimi vincolati Data una funzione G C 1 (D), dove D è un aperto di R 2, sappiamo bene dove andare a cercare gli eventuali punti di massimo e minimo relativi. Una condizione necessaria affinché

Dettagli

SCHEDA DI LAVORO N.1 LABORATORIO PREMESSA

SCHEDA DI LAVORO N.1 LABORATORIO PREMESSA SCHEDA DI LAVORO N.1 LABORATORIO Problemi di modellizzazione PREMESSA La soluzione di semplici problemi di programmazione lineare permette di affrontare e approfondire il concetto di ottimizzazione nell

Dettagli

FUNZIONI DI OFFERTA DI LUNGO E DI BREVE PERIODO

FUNZIONI DI OFFERTA DI LUNGO E DI BREVE PERIODO FUNZIONI DI OFFERTA 1 DI LUNGO E DI BREVE PERIODO 1 Funzioni di costo di lungo e di breve periodo Finora abbiamo lavorato con un modello di impresa in cui compariva un input fisso e un input variabile.

Dettagli

Schemi delle Lezioni di Matematica Generale. Pierpaolo Montana

Schemi delle Lezioni di Matematica Generale. Pierpaolo Montana Schemi delle Lezioni di Matematica Generale Pierpaolo Montana Una funzione (numerica) é una applicazione definita su un insieme numerico a valori in un insieme numerico. Ovvero, la differenza tra il termine

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE ELENA DI SAVOIA PIERO CALAMANDREI BARI. ISTITUTO TECNOLOGICO CHIMICO Ambientale e Sanitario

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE ELENA DI SAVOIA PIERO CALAMANDREI BARI. ISTITUTO TECNOLOGICO CHIMICO Ambientale e Sanitario ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE ELENA DI SAVOIA PIERO CALAMANDREI BARI ISTITUTO TECNOLOGICO CHIMICO Ambientale e Sanitario DIPARTIMENTO MATEMATICO-INFORMATICO anno scolastico 2013/2014 Testo

Dettagli

Massimi e minimi vincolati

Massimi e minimi vincolati Massimi e minimi vincolati Vedremo tra breve un metodo per studiare il problema di trovare il minimo e il massimo di una funzione su di un sottoinsieme dello spazio ambiente che non sia un aperto. Abbiamo

Dettagli