Linee guida per la gestione dell energia e dell ambiente in banca

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1 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 1 ABI L b ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca Linee guida per la gestione dell energia e dell ambiente in banca Osservatorio Green Banking novembre 2012

2 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 2

3 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 3 ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca ABI L b 1. Executive Summary Obiettivi e metodologia delle linee guida Modello Organizzativo: Environment and Energy Management Team Pianificazione Identificazione delle informazioni da gestire Registrazione opportunità di miglioramento della prestazione energetico ambientale Valutazione delle normative energetico ambientali a cui la banca deve sottostare Individuazione di macro obiettivi in ambito energetico ambientale Analisi/diagnosi energetica Analisi/diagnosi ambientale Identificazione e pianificazione di interventi di miglioramento energetico ambientale Implementazione Definizione priorità di intervento Prevenzione incidenti e disservizi con ripercussioni sull impatto ambientale della banca Interventi e policy per la gestione operativa nel tempo dell energia e dell impatto ambientale Appendice A: Lista riscontro per normative energetico ambientali Appendice B: Tabella di corrispondenza con UNI EI EN ISO 50001:2011 e UNI EN ISO 14001: Bibliografia

4 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 4

5 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 5 ABI L b 1. EXEUTIVE SUMMARY ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca La sempre maggiore attenzione ai temi ambientali, le opportunità economiche ottenibili da interventi di efficienza energetica e la necessaria compliance con la normativa di settore fanno sì che le banche si confrontino sui diversi possibili modelli di governance per una gestione integrata dell energia e dell ambiente. Nel 2011 un insieme di banche, rappresentativo per il 77,7% del totale attivo di sistema, ha pubblicato un bilancio di sostenibilità contenente, nella maggior parte dei casi, informazioni sul proprio impatto ambientale. Va inoltre sottolineata l attenzione che il settore ha sempre dedicato al tema della compliance al fine di conseguire al meglio il rispetto delle normative vigenti in ambito energetico ambientale, alle quali la banca deve attenersi nella gestione dei propri presidi. Le linee guida ABI Energia, ompetence enter ABI Lab su Energia e Ambiente, offrono un possibile modello di governance delle tematiche energetico ambientali, disegnato durante i lavori dell Osservatorio Green Banking. Il documento evidenzia un modello organizzativo applicabile alla realtà delle banche e ispirato alle più importanti norme internazionali sul tema dell energia e dell ambiente (UNI EI EN ISO 50001:2011 e UNI EN ISO 14001:2004). Le linee guida contengono proposte metodologiche per l esecuzione di analisi energetiche e ambientali da realizzare in banca al fine di individuare tutte le possibili opportunità di miglioramento e raccolgono un insieme di best practice, che la banca può decidere di attuare, suddivisibile in 5 ambiti: edifici, green procurement, mobility management, green IT, processi e servizi. E stato inoltre predisposto un elenco di normative di riferimento in ambito energetico ambientale. Le linee guida vogliono, quindi, essere uno strumento che permetta una visione di insieme della tematica, offrendo una modalità di gestione integrata delle materie energia e ambiente in banca. Nel documento si è cercato di tracciare un percorso che le banche possono decidere di seguire stabilendo i propri tempi e le proprie modalità. Nel dettaglio, le linee guida auspicano la definizione di uno specifico team interfunzionale, l Environment and Energy Management Team, che abbia la possibilità di accedere a tutte le informazioni utili per la gestione dell energia e dell impatto ambientale e la possibilità di individuare e proporre interventi per il miglioramento della relativa performance, anche fornendo il proprio contributo alla progettazione di spe 5

6 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 6 ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca ABI L b cifiche policy aziendali. L Environment and Energy Management Team risulta particolarmente efficace laddove sia possibile strutturare una collaborazione continuativa tra le diverse unità organizzative che possono avere un ruolo sugli aspetti energetici e ambientali. Inoltre, in un ottica di ampliamento dell azione della banca, il Team potrebbe condividere le proprie competenze con le unità organizzative che si occupano di prodotti e servizi finanziari nel settore energy. A riguardo, per garantire l ottimale operatività dell Environment and Energy Management Team la banca potrebbe individuare un soggetto, particolarmente sensibile ai temi energetico ambientali, con responsabilità apicali che ne coordini le attività e che abiliti la collaborazione interfunzionale. Quanto proposto dalle linee guida segue la metodologia PDA (Plan, Do, heck, Act) usata come base per i principali standard internazionali, con l obiettivo di avviare un processo di miglioramento continuo di tali tematiche. Per perseguire tale obiettivo risulta rilevante l impostazione di un sistema di metriche che permetta non solo la gestione dei parametri energetico ambientali delle risorse strumentali all attività bancaria (edifici, forniture, tecnologie, etc.) ma anche l esame dei processi operativi. Il monitoraggio di opportuni indicatori diventa quindi di fondamentale importanza per l esecuzione di analisi e diagnosi per l identificazione di progetti e interventi che riducano i consumi energetici e gli impatti ambientali. In sintesi, attraverso un attenta pianificazione, che preveda l opportuna gestione delle informazioni utili a caratterizzare gli aspetti energetico ambientali della banca e la giusta interazione tra le diverse unità organizzative, tenendo sempre sotto controllo la compliance normativa, è possibile per la banca assumere obiettivi di miglioramento e avviare una serie di analisi e diagnosi volte a identificare e programmare tutti gli interventi utili e a implementare una serie di policy per la gestione operativa nel tempo dell energia e dell impatto ambientale. Per concludere, partendo da un sistema di gestione opportunamente strutturato, la banca potrà ottenere specifici risultati che si potranno poi trasformare in preziose occasioni di comunicazione verso gli stakeholder. *** ABI Lab desidera ringraziare le banche che, con il loro contributo attivo alle riunioni e la condivisione di esperienze e dati, hanno permesso la realizzazione delle presenti linee guida: Banca Monte dei Paschi di Siena Susanna haussadis, Maurizio Fineschi 6

7 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 7 ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca ABI L b Banca Nazionale del Lavoro Aurelio Gottardi, Enrico Reale Banca Popolare di Milano Liana Mazzarella, Massimo Nissoli Banca Popolare di Sondrio Enrico Balatti, Matteo Bertolini redito Emiliano Stefano Di iaula redito Valtellinese Silvano Bresesti, Alessandro Morando Gruppo Banco Desio Domenico arucci, Roberto Malaman Gruppo Banco Popolare Massimo antoro, Giuseppe Gola, Giorgia Simone, Marzo Zanoni Gruppo UBI Banca Valeria Balenzano, Damiano arrara Intesa Sanpaolo Daniela Bovolenta, Giuseppe elozzi, Elisa Dardanello, Roberto Gerbo, Paolo Zanon Uniredit Banca Ruggiero olonna Romano, Andrea Vasconi. Per il contributo in termini di conoscenze e esperienze: Almaviva Stefano apelli A Stefano Giuliani Protos Marco Anselmi, Vincenzo arrarini Sempla Andrea Aulisi Per il prezioso supporto ricevuto e per il continuo confronto in tutte le fasi di redazione delle presenti linee guida: BSI Gianluca onti, Viviana Rosa Il lavoro svolto per la realizzazione delle presenti linee guida e l Osservatorio Green Banking sono coordinati da: ABI Lab Giorgio Recanati 7

8 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 8 ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca 2. OBIETTIVI E METODOLOGIA DELLE LINEE GUIDA ABI L b Il primo obiettivo delle linee guida consiste nel proporre una metodologia di gestione strutturata delle problematiche energetiche e ambientali in banca. Il documento è stato redatto considerando i principali requisiti delle più importanti norme internazionali sul tema dell energia e dell ambiente (UNI EI EN ISO 50001:2011 e UNI EN ISO 14001:2004) applicandoli poi alla realtà delle banche, tenendo conto delle complessità tipiche del settore finanziario. Per questo motivo, pur non volendo costituire il presente documento una guida alla certificazione, le banche che lo adotteranno, anche in parte, laddove decidessero in un secondo momento di avviare un processo di certificazione secondo i citati standard, troveranno un supporto per essere allineati ai requisiti richiesti. In virtù di quanto detto, è stata predisposta in appendice una tabella delle corrispondenze tra i paragrafi delle linee guida e le norme citate. La metodologia proposta cerca di dare una visione ampia di quanto si ritiene utile realizzare per un miglioramento continuo della performance energetico ambientale in banca. Di conseguenza basandosi su quanto indicato dal ciclo di Deming, che prevede quattro fasi: Plan, Do, heck e Act, le linee guida si focalizzano principalmente sulle fasi di pianificazione (Plan) e implementazione (DO), volendo sottolineare l importanza di un attenta strutturazione di un Sistema di Gestione per l Energia e l Ambiente. Sarà poi importante per la banca mettere in atto gli opportuni meccanismi utili a verificare (check) i processi avviati, identificando margini di miglioramento, per poi attuare (Act) gli interventi necessari. Il livello di applicazione di quanto riportato nelle linee guida, naturalmente, dipende dalla scelta della singola banca e dalla valutazione delle opportunità e dei costi correlati e può essere accresciuto nel tempo in base a mutate esigenze e sensibilità, ad esempio degli stakeholder, sui temi ambientali. Lo sforzo che è stato fatto, quindi, è di disegnare un percorso verso una gestione sempre più efficiente delle tematiche energetiche e ambientali, che le banche possono decidere di seguire stabilendo i propri tempi e le proprie modalità. Infine, percorrere un cammino condiviso permetterà di impostare all interno del settore bancario un modello ed un lin 8

9 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 9 ABI L b ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca guaggio comune, mettendo in evidenza le informazioni e gli strumenti utili in modo da poter continuare nei tavoli di lavoro di ABI Lab ad identificare sempre nuove soluzioni di miglioramento nella gestione dell energia e dell ambiente in banca, favorito anche dal confronto tra banche che utilizzano parametri di analisi standard. 9

10 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 10 ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca 3. MODELLO ORGANIZZATIVO: ENVIRONMENT AND ENERGY MANAGEMENT TEAM ABI L b Al fine di avviare una governance dell energia e dell ambiente in banca, anche sulla base di quanto definito nello standard internazionale UNI EI EN ISO 50001:2011 (Energy management systems Requirements with guidance for use) e nello standard UNI EN ISO 14001:2004 (Environmental management systems Requirements with guidance for use) si ritiene opportuna la definizione di uno specifico team interfunzionale che abbia la possibilità di accedere a tutte le informazioni utili per la gestione dell energia e dell impatto ambientale in banca e il compito di individuare e proporre interventi per il miglioramento della performance energetico ambientale, anche fornendo il proprio contributo alla progettazione di quelle policy che possano influenzarne il relativo livello. L Environment and Energy Management Team (EEMT) potrebbe derivare dalla collaborazione strutturata e continuativa tra le diverse unità organizzative o uffici che svolgono le relative funzioni, tra i quali si segnalano: 10

11 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 11 ABI L b ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca Energy Management o l Energy Manager, laddove non sia stata costituita una unità organizzativa all interno di un rapporto strutturato e continuativo con le aree che possono influire sulla perfomance energetico ambientale della banca, l Energy Manager può esercitare con efficacia quanto previsto dalla normativa che ne istituisce la figura e ne chiarisce il relativo ruolo 1 ; Tecnico / Real Estate può intervenire in merito alla progettazione e gestione degli spazi, dei relativi impianti e dell isolamento termico; può avviare e coordinare la raccolta e l analisi delle informazioni utili relative agli edifici gestiti dalla banca; IT per individuare quelle soluzioni tecniche capaci di ridurre i consumi e l impatto ambientale dell intero ciclo di vita degli apparati IT e per collaborare al corretto dimensionamento dei relativi impianti asserviti; Acquisti per introdurre nei capitolati di appalto e di acquisto le considerazioni, anche tecniche, di carattere energetico ambientale; 1 La legge 9 gennaio 1991 n. 10 all art. 19 stabilisce: Entro il 30 aprile di ogni anno i soggetti operanti nei settori industriale, civile, terziario e dei trasporti che nell'anno precedente hanno avuto un consumo di energia rispettivamente superiore a tonnellate equivalenti di petrolio per il settore industriale ovvero a tonnellate equivalenti di petrolio per tutti gli altri settori, debbono comunicare al Ministero dell'industria, del ommercio e dell'artigianato il nominativo del tecnico responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia. La ircolare del Ministero dell Industria, del ommercio e dell Artigianato del 2 Marzo 1992, n. 219/F chiarisce il ruolo e le caratteristiche del tecnico responsabile per la conservazione e l uso razionale dell energia, comunemente detto Energy Manager, specificando: La legge 9 gennaio 1991 n. 10 all art. 19 stabilisce che il tecnico responsabile per la conservazione e l uso razionale dell energia svolga le seguenti funzioni: individuazione delle azioni degli interventi delle procedure e di quanto altro necessario per promuovere l uso razionale dell energia; predisposizione dei bilanci energetici in funzione anche dei parametri economici e degli usi energetici finali; predisposizione dei dati energetici eventualmente richiesti dal Ministero dell Industria, del ommercio e dell Artigianato ai Soggetti beneficiari dei contributi previsti dalla legge stessa. Nel responsabile per la conservazione e l uso razionale dell energia si configura quindi un professionista con funzioni di supporto al decisore in merito al miglior utilizzo dell energia nella struttura di sua competenza non avendo peraltro responsabilità in merito all effettiva attuazione delle azioni e degli interventi proposti, ma solo in merito alla validità tecnica ed economica delle opportunità di intervento individuate. Vedi anche nota 2 e nota

12 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 12 ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca ABI L b orporate social responsibility per fornire, alle diverse soluzioni che verranno esaminate, anche una valutazione in termini di coinvolgimento degli stakeholder e di comunicazione, oltre a riportare quanto recepito dalle specifiche ABI e ABI Lab per la redazione del bilancio di sostenibilità; Mobility Management o il Mobility Manager, laddove non sia stata costituita un'unità organizzativa per la mobilità del personale dipendente; Servizi Generali per la gestione delle flotte auto e dei rifiuti; Personale per le missioni del personale dipendente e le attività di formazione; Servizio di Prevenzione e Protezione per verificare che gli interventi proposti rispettino le normative relative alla sicurezza del personale dipendente e in generale per il supporto alle attività che riguardano la legal compliance; Organizzazione per integrare nei processi aziendali quanto necessario alla gestione dell energia e dell ambiente, compreso la raccolta delle informazioni utili. Naturalmente gli incarichi assegnati alle diverse unità organizzative, dove non previsti o definiti da normativa cogente, dipendono dalla scelta delle singole banche. Inoltre, in un ottica di ampliamento dell azione della banca in ambito energetico ambientale, sarebbe opportuno predisporre dei momenti di incontro dell'eemt con le unità organizzative che si occupano di prodotti e servizi finanziari nel settore energy. La norma UNI EI EN ISO 50001:2011 evidenzia l opportunità di un forte commitment da parte del top management sui temi energetici, prevedendo la designazione di uno specifico rappresentante che se ne occupi e che assicuri la corretta esecuzione del Sistema di Gestione dell Energia. Naturalmente questa raccomandazione è replicabile per tutte le altre tematiche ambientali. In banca, ad esempio, si dovrebbe individuare un soggetto con responsabilità apicali, particolarmente sensibile ai temi energetico ambientali, che coordini le attività dell EEMT e abiliti la collaborazione interfunzionale. Particolare attenzione ai meccanismi di coordinamento trasversale alla banca dovrà essere riposto, nel caso siano presenti diverse società strumentali, in modo da poter garantire l interscambio progettuale tra le funzioni interessate dalla gestione delle tematiche energetico ambientali. 12

13 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 13 ABI L b ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca In relazione alle figure professionali coinvolte nel Sistema di Gestione, si fa presente l importanza di una adeguata formazione professionale. Ad esempio la figura che in banca ricopre il ruolo di Energy Manager, in un percorso di miglioramento continuo in ambito energetico ambientale, dovrebbe essere resa sempre più in grado di svolgere adeguatamente le proprie funzioni attraverso i diversi percorsi esistenti per la sua formazione 2. E, eventualmente, attraverso certificazioni di terza parte. 2 In virtù di questo, si fa presente che l ENEA predispone corsi di formazione e aggiornamento professionale per chi ricopre l incarico di Energy Manager. Inoltre, in un ottica di miglioramento continuo, per tale figura potrebbe essere avviato un processo di certificazione volontaria così come previsto dal D.Lgs 115/2008 in merito agli Esperti in Gestione dell Energia (vedi anche nota 12). 13

14 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 14 ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca 4. PIANIFIAZIONE ABI L b 4.1 IDENTIFIAZIONE DELLE INFORMAZIONI DA GESTIRE Una delle prime attività necessarie per una gestione strutturata dell energia e degli aspetti ambientali in banca consiste in un'opportuna gestione di tutte le informazioni utili a caratterizzare la performance energetico ambientale della banca, e in una loro verifica e aggiornamento continuo. Le informazioni, solitamente gestite dalle diverse unità organizzative competenti della banca, alle quali l EEMT dovrebbe avere accesso per le attività che è chiamato a svolgere, riguardano i seguenti ambiti: 1. fonti energetiche utilizzate dalla banca e relativi usi, consumi ed emissioni in atmosfera; 2. anagrafica dei siti gestiti; 3. anagrafica impianti (es. climatizzazione, illuminazione), compresi eventualmente quelli di autoproduzione e apparati IT particolarmente energivori; 4. principali materie prime (es. acqua), prodotti di consumo utilizzati dalla banca (toner, carta, etc.) e rifiuti generati; 5. elenco dei soggetti che lavorano per la banca o per conto di essa e che con le loro attività possono influenzarne la performance energetico ambientale (addetti, consulenti, ditte di manutenzione, etc.); 6. mobilità del personale dipendente; 7. eventuali campagne in essere o pianificate, rivolte al personale dipendente e ai principali stakeholder, per una corretta gestione dell energia e per la riduzione dell impatto ambientale (es. raccolta differenziata); 8. rendicontazione socio ambientale realizzata dalla banca; 9. policy, capitolati e procedure specifiche esistenti per: trasferte e viaggi; acquisto apparati energivori e ad alto impatto ambientale nel ciclo di vita; contratti di fornitura in generale; gestione dei rifiuti; ditte di manutenzione; progettazione per la ristrutturazione di filiali esistenti e realizzazione di nuove filiali. 14

15 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 15 ABI L b ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca 1. Fonti energetiche utilizzate dalla banca e relativi usi, consumi ed emissioni in atmosfera La banca dovrebbe individuare tutte le fonti energetiche utilizzate e quantificare, per ciascuna di esse, i consumi per usi specifici rispetto al consumo totale, al fine di identificare eventuali interventi di riduzione dei consumi. Per un miglior confronto dei consumi potrebbe essere opportuno convertire i diversi dati in joules. Eventualmente, laddove si pensi di utilizzare il meccanismo di incentivazione dei titoli di efficienza energetica, potrebbe essere opportuno realizzare anche una conversione in TEP utile anche per la comunicazione annuale alla FIRE del bilancio energetico della banca. Tra le fonti energetiche comunemente utilizzate dalle banche vi sono: energia elettrica (anche da fonti rinnovabili come ad es. pannelli fotovoltaici); gas; gasolio; calore da teleriscaldamento/cogenerazione (con relativa autoproduzione elettrica); calore da riscaldamento condominiale; carburante per i motori di generazione elettrica negli impianti IT (gruppi elettrogeni/ups); batterie tampone per la continuità del servizio utilizzate nei sistemi UPS (Uninterruptible Power Supply); carburante per auto ad uso strumentale e ad uso promiscuo; consumi energetici connessi a missioni di lavoro (treni, aerei, auto, etc.). In alcuni casi, come per il consumo di energia elettrica, l informazione può provenire dai fornitori che trasmettono periodicamente i flussi di consumo ai propri clienti. Nel merito si sottolinea che la verifica del consumo del gas appare di più difficile gestione, soprattutto a causa dell assenza di contatori evoluti come quelli attualmente installati per l elettricità. Di conseguenza, in assenza di informazioni relative ai flussi di consumo da parte dei fornitori, potrebbe essere opportuno predisporre accordi con le ditte di manutenzione per la lettura periodica dei contatori 3, almeno per i siti di di 3 Eventualmente potrebbe essere valutata la possibilità di coinvolgere nella raccolta periodica dei dati di consumo il personale della banca presso i diversi immobili gestiti, cogliendo e in questo modo valorizzando alcune sensibilità relative all importanza dell uso efficiente delle risorse, forse già presenti. 15

16 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 16 ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca ABI L b mensioni maggiori. Tale metodo appare più preciso rispetto alla raccolta delle informazioni dalle bollette cartacee, in quanto spesso i conguagli dei consumi vengono inviati con notevole ritardo rispetto al reale periodo di riferimento. Per gli impianti alimentati a gasolio, in assenza di contatori è possibile effettuare solo delle stime su base stagionale avvalendosi delle letture di livello del serbatoio. Il riscaldamento condominiale merita un ragionamento a parte. Risulta infatti essere il dato di più complessa gestione, in quanto la spesa per il riscaldamento è spesso compresa nelle spese condominiali senza riportarne il consumo di combustibile relativo. L utilizzo di contabilizzatori di calore, che deve essere approvato a livello condominiale, permetterebbe alla banca una conoscenza puntuale del dato di consumo e la possibilità di ottenere un ritorno di investimento da interventi di efficienza energetica mirati alla riduzione del fabbisogno di calore. In generale, un aiuto alla gestione dei dati di consumo di numerosi siti potrebbe essere fornito da software dedicati che aiutino l EEMT a effettuare le scelte opportune. Da una rilevazione ABI Lab è emerso che le funzionalità di maggiore interesse per le banche, per queste tipologie di software, sono: la gestione dei consumi di energia elettrica e gas; la ricezione del flusso di consumo dal fornitore; la gestione dello storico dei dati di consumo; la gestione dello storico dell anagrafica dei siti; la misura dei dati di consumo e la possibilità di intervenire da remoto sulla regolazione degli apparati (ad es. tramite datalogger attivi); la possibilità di classificare gli immobili sulla base di parametri definiti dall'utente; la possibilità di definizione di alert personalizzati (consumo oltre soglie definite dall'utente) anche sulla base di indicazioni fornite dall applicativo; la semplicità nell utilizzo delle interfacce dati; la verifica della corrispondenza tra la tariffazione applicata e quanto previsto dal contratto di fornitura; l interfacciamento con altri database della banca. Inoltre, per alcune funzionalità, è emerso anche un forte divario tra il livello raggiunto da questi software e quanto invece desiderato dalle banche. Le funzionalità per cui tale divario è maggiore sono: la gestione dei consumi del gas; la possibilità di definire alert personalizzati (consumo oltre soglie definite dall'utente); la possibilità di classificazione degli immobili sulla base di parametri definiti dall'utente; 16

17 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 17 ABI L b ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca l indicazione di alert consigliati sulla base del proprio profilo di consumo; l interfaccia con database aziendale (es. per la gestione anagrafica); la proposta di diverse tipologie di report per analisi off line; la facilità di export documenti in diversi formati; il controllo degli apparati da remoto; la verifica della corrispondenza tra la tariffazione applicata e quanto previsto dal contratto di fornitura; la gestione dei consumi dell acqua. Tra le funzionalità di maggiore interesse per le banche si nota quella relativa alla possibilità di controllare gli apparati da remoto. In virtù di questo va segnalato che, nei siti particolarmente energivori, potrebbe essere di aiuto l installazione di strumenti di misura e controllo da parte della banca, al fine di verificare tempestivamente il comportamento energetico del sito e dei componenti che si trovano al suo interno, oltre naturalmente, permettere un controllo delle quantità fatturate dai fornitori. In questo modo, con una opportuna gestione degli alert e delle priorità di intervento è possibile risolvere situazioni che potrebbero causare nel tempo danni economici rilevanti. Una volta individuate le fonti energetiche e calcolati i relativi consumi, sarebbe opportuno che la banca eseguisse il calcolo delle relative emissioni in atmosfera 4 causate da tali fonti al fine di comprendere e misurare l impatto complessivo sull ambiente delle scelte della banca in materia energetica. In questa fase, al fine di poter intervenire successivamente con analisi e misurazioni puntuali, potrebbe essere opportuno identificare in termini generali i principali usi delle fonti energetiche nella propria banca ed il relativo peso sul totale dei consumi. 4 Al fine di calcolare le emissioni in atmosfera l Environment and Energy Management Team potrebbe utilizzare le linee guida ABI Lab: Analisi di Performance Ambientale Linee Guida sull Applicazione in Banca degli Indicatori Ambiente del GRI (Global Reporting Initiative). 17

18 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 18 ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca ABI L b Nel caso del consumo elettrico ad esempio si potrebbe utilizzare una tabella di questo tipo: Data enter Postazioni di lavoro Sistemi UPS limatizzazione Acqua calda sanitaria ATM Illuminazione interna ed esterna Insegne luminose Ascensori Sistemi di allarme e telecontrollo Altro onsumo omplessivo Filiali entro ED elettrico/uso banca direzionale Nella tabella si potrebbe riportare il peso percentuale degli usi di energia elettrica per tipologia di immobile. La stima può essere realizzata anche sulla base dei dati di targa di alcuni impianti e il loro utilizzo giornaliero, migliorandola poi con misurazioni successive. Tale calcolo, affetto naturalmente da errore, permette comunque di avere una visione complessiva dell utilizzo dell energia da parte della banca e di valutare l incidenza sui consumi totali di eventuali interventi di miglioramento. on un tale schema la banca potrebbe stimare la riduzione dei propri consumi derivante, ad esempio, dallo spegnimento delle insegne luminose sulla rete delle filiali per un determinato lasso di tempo. 18

19 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 19 ABI L b ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca L aggregazione delle diverse voci nella tabella può dipendere dalla banca e dalle scelte fatte, ad esempio in termini di data center distribuiti. Eventualmente si potrebbe iniziare con poche voci e raffinare la disaggregazione man mano che si possiedono informazioni più precise. 2. Anagrafica dei siti gestiti Al fine di poter verificare la performance energetico ambientale degli immobili gestiti, oltre ai dati di consumo è opportuno che l EEMT abbia accesso anche ai dati descrittivi dei siti, al fine di poter realizzare opportuni benchmark volti ad individuare gli immobili critici su cui poi eseguire una diagnosi energetica, anche con misurazioni più puntuali. Il numero di informazioni che è necessario gestire dipende dal livello di analisi energetica che si intende realizzare. Ai fini di una prima verifica sull insieme degli immobili, sarebbe opportuno gestire inizialmente le seguenti informazioni: destinazione d uso (ED, palazzo uffici, filiali, etc); proprietà o locazione; inserimento in contesto condominiale; fascia climatica; volume (ai fini energetici preferibilmente il volume interno netto) o in mancanza la superficie 5 (preferibilmente la superficie interna netta 6 ); 5 Nell eseguire attività di benchmark spesso si usa la superficie come elemento di parametrizzazione. Questo fa sì che sia estremamente importante utilizzare la stessa tipologia di superficie nel confrontare diversi edifici, in quanto è possibile introdurre un certo margine di errore. Ad esempio, da rilevazioni realizzate durante i lavori dell Osservatorio Green Banking è emerso che la differenza tra la superficie esterna lorda e la superficie interna netta di un medesimo edificio può anche essere pari al 15%. 6 Superficie Interna Netta (Net Internal Area) Area all interno di un unità immobiliare o di un edificio, determinata dalla sommatoria dei singoli vani che costituiscono l unità medesima, misurata lungo il perimetro interno dei muri perimetrali e delle pareti divisorie, per ciascun piano fuori terra o entro terra, rilevata ad un altezza convenzionale di m. 1,50 dal piano di pavimento. Sono inclusi gli spessori delle zoccolature, le superfici delle sottofinestre (sgusci), le superfici occupate in pianta dai mobili, dagli armadi a muro e dagli altri elementi incassati, le superfici di passaggio relative a porte e/o varchi, lo spazio interno di circolazione orizzontale (corridoi, disimpegni, e analoghi) e verticale (scale, ascensori, impianti di sollevamento, e analoghi) la centrale termica, i locali impianti interni o contigui all edificio, i condotti verticali dell aria ed elementi analoghi. Non sono inclusi lo spessore dei muri sia perimetrali che interni, il porticato ricavato all interno della proiezione dell edificio o contiguo, lo spessore delle pareti divisorie, lo spazio occupato dalle colonne e dai pilastri. Trova applicazione, prevalentemente, per la stima di edifici residenziali, nelle procedure di valutazione commerciale per compravendite, per la ripartizione di costi di gestione e di esercizio. Fonte: Glossario delle definizioni tecniche in uso nel settore economico immobiliare Agenzia del Territorio Tecnoborsa. 19

20 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 20 ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca ABI L b tipologia di impianto di climatizzazione (riscaldamento e raffrescamento) 7 ; numero di addetti stabilmente presenti. Sarebbe opportuno, per realizzare un processo di miglioramento continuo della performance energetica delle strutture che queste informazioni siano di facile accesso, aggiornate periodicamente laddove necessario e gestite centralmente. In questo modo, attraverso benchmark, sarà possibile identificare i siti prioritari su cui intervenire e realizzare le prime riflessioni volte a individuare le principali cause di comportamenti energetici anomali. A tal fine la banca nel tempo, potrebbe dotarsi di un database immobiliare 8 per raccogliere e tenere aggiornate ulteriori informazioni anche di tipo anagrafico e impiantistico. Naturalmente spetta alla singola banca in base al relativo investimento da sostenere, anche in termini di risorse e di tempo, individuare quali informazioni gestire, per quali tipologie di edificio e quando reperirle (ad esempio in occasione di ristrutturazioni importanti) preferibilmente impostando una programmazione che può essere rivista nel tempo. Obiettivo dell elenco riportato di seguito è proporre l insieme delle informazioni, oltre a quelle già indicate, utili all EEMT per lo svolgimento delle proprie attività. Si desidera quindi tracciare, anche in questo caso, un percorso che la banca può decidere di attuare valutandone liberamente tempi, modalità e completezza delle informazioni: volume riscaldato o superficie riscaldata 9 utile a evidenziare se l efficienza apparente di un edificio è dovuta al fatto che solo una parte di esso è riscaldata; volume o superficie fuori terra la parte di edificio interrata potrebbe avere esigenze di riscaldamento particolari, differente destinazione d uso e differenti consumi elettrici; percentuale e tipologia (valore di trasmittanza) di superficie vetrate una elevata percentuale di superfici vetrate con alta trasmittanza potrebbe spiegare l elevato consumo di energia per il riscaldamento invernale; 7 In merito alle informazioni da gestire sugli impianti vedere il paragrafo dedicato a Anagrafica impianti (es. climatizzazione, illuminazione) compresi quelli eventualmente di autoproduzione e apparati IT particolarmente energivori. 8 A volte è difficile accedere a informazioni possedute dalla banca perché gestite tramite diverse tipologie di codici. Ad esempio a volte il codice identificativo dell unità immobiliare, a cui sono associate alcune informazioni sull edificio, è diverso dal codice di filiale utilizzato dall ufficio del personale, a cui è associato il numero degli addetti. 9 L importanza della conoscenza della superficie riscaldata o del volume riscaldato varia naturalmente in base alle scelte realizzate dalle singole banche in materia di organizzazione degli spazi interni. 20

21 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 21 ABI L b ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca età di costruzione dell edificio può dare indicazioni sulle caratteristiche costruttive dell edificio stesso, anche sulla base delle norme in vigore al momento della costruzione; interventi di riqualificazione energetica realizzati su involucro o impianti e relativa data insieme all età di costruzione completa le informazioni sulla storia dell edificio; attestazione o certificazione dell edificio (compresa la classe energetica) potrebbe costituire un ulteriore elemento di confronto e classificazione se correttamente calcolata; ubicazione dell edificio può dare indicazione sull impatto ambientale delle attività della banca; eventuale orario di apertura e utilizzo dell edificio utile, laddove siano presenti differenziazioni, come ulteriore elemento di confronto e classificazione; presenza di generazione da fonti rinnovabili presso il sito (fotovoltaico, mini eolico) serve a spiegare un minor consumo dalla rete. 3. Anagrafica impianti (es. climatizzazione, illuminazione) compresi quelli eventualmente di autoproduzione e apparati IT particolarmente energivori Al fine di comprendere meglio il contributo delle diverse componenti di consumo e valutare più precisamente l impatto di normative in ambito energetico ambientale (es. norma per la messa al bando dei refrigeranti HF), la banca dovrebbe gestire anche un'anagrafica dei principali sistemi impiantistici e degli apparati IT particolarmente energivori, tra i quali: impianti di climatizzazione impianto autonomo o condominiale (per la produzione del caldo e del freddo); tipologia di impianto di climatizzazione (es. caldaia + gruppo frigorifero, pompa di calore); marca, modello e costruttore dell impianto/sistema energetico (caldaia, pompa di calore, gruppo frigorifero); anno di realizzazione; potenza focolare (e nominale) caldaia; tipologia di combustibile; potenza frigorifera e termica; potenza elettrica assorbita; 21

22 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 22 ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca ABI L b gas refrigerante utilizzato; quantità (kg) di gas caricato nell impianto (a seconda della quantità di kg cambiano le prescrizioni di legge su tempi e modalità manutentive); tipologia di impianto di distribuzione (es. a tutt aria, aria primaria e fancoil, VRV); tipologia prevalente dei corpi emananti (es. radiatori, ventilconvettori, pavimento radiante); presenza\assenza di recuperatore di calore ed efficienza del recuperatore; tipologia di regolazione dell'impianto; orari di funzionamento del caldo e del freddo; presenza\assenza di sistema di gestione da remoto o di building management; esiti eventuali misurazioni su apparati campione; Impianti di illuminazione tipologia di apparecchi e lampade; potenza installata (W) o potenza unitaria (W/mq); presenza e tipologia di sistemi di controllo e di regolazione; esiti eventuali misurazioni su apparati campione; Apparati IT etichetta energy star (in genere per le macchine di ufficio) o equivalenti certificazioni per altre tipologie (ad es. macchine ED e ATM); consumi dichiarati dal produttore; assorbimenti elettrici in modalità normale; assorbimenti elettrici in modalità stand by; stima numero di ore di funzionamento in modalità normale\stand by; esiti eventuali misurazioni su apparati campione; 4. Principali materie prime (es. acqua), prodotti di consumo utilizzati dalla banca (toner, carta, etc.) e rifiuti generati Per una valutazione del proprio impatto ambientale, la banca dovrebbe censire una serie di informazioni legate alle risorse (ad es. acqua) e ai prodotti (carta, toner e cartucce, etc.) utilizzati dalla banca e dagli outsourcer che lavorano per conto di essa. Inoltre la banca potrebbe gestire l informazione relativa alla tipologia e alla percentuale di prodotti riciclati e rigenerati nonché ecologici/green in generale, utilizzati anche al fine di fissare obiettivi di miglioramento. 22

23 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 23 ABI L b ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca Un ulteriore elemento utile per la valutazione dell impatto ambientale della banca è la gestione dei rifiuti. Ad esempio, anche mediante i report dei fornitori la banca potrebbe misurare il quantitativo di rifiuti che vengono sottoposti a recupero o smaltimento e potrebbe cercare di incentivare al massimo presso le proprie sedi la raccolta differenziata, nel rispetto naturalmente dei vincoli di sicurezza relativi alla distruzione di documenti riservati. 5. Elenco dei soggetti che lavorano per la banca o per conto di essa e che con le loro attività possono influenzarne la performance energetico ambientale (addetti, consulenti, ditte di manutenzione, etc.); L EEMT dovrebbe inoltre identificare i soggetti che potrebbero influenzare la performance energetico ambientale della banca. Ad esempio: il personale dipendente, attraverso: numero di operazioni di stampa; utilizzo improprio dei termostati; utilizzo improprio degli impianti tecnologici, come la modifica in manuale dei parametri impostati in automatico (ad esempio la modifica del setpoint delle temperature di funzionamento dei corpi di emissione caldo freddo e degli orari di funzionamento); mancato spegnimento dei P e degli apparati di illuminazione; apertura inadeguata degli infissi, in particolare nel periodo estivo; tipologia di mezzi utilizzati per le missioni e per il raggiungimento del luogo di lavoro 10 ; le ditte di manutenzione, attraverso: adozione anche formale (capitolati, contratti, etc.), nelle attività svolte per conto della banca committente, delle policy ambientali/energetiche da essa adottate; gestione e regolazione impianti di riscaldamento/analisi rendimenti di combustione; esecuzione e rendicontazione attività di manutenzione programmata; regolazione timer per l accensione/spegnimento degli impianti di climatizzazione/illuminazione; 10 Vedi paragrafo: "Identificazione informazioni da gestire 6. Mobilità del personale dipendente". 23

24 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 24 ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca ABI L b raccolta di informazioni utili per la gestione dell energia e dell ambiente; i fornitori, attraverso: determinati fattori energetico ambientali nei prodotti e servizi offerti alla banca (apparati IT particolarmente energivori, etc.); utilizzo di prodotti ad alto impatto ambientale da parte delle società incaricate per le pulizie; emissioni dovute allo spostamento di prodotti e materiali nel caso di fornitori non locali. 6. Mobilità del personale dipendente Uno degli impatti ambientali della banca deriva dallo spostamento del personale dipendente nel tragitto casa lavoro, particolarmente significativo in quelle località dove la banca presenta un numero elevato di dipendenti. La mancata gestione del problema, oltre all impatto generato nei confronti della collettività (problemi legati a rumore, inquinamento e ai conseguenti danni per la salute pubblica, degrado del paesaggio, spese per la rete stradale) potrebbe manifestarsi anche come costi a carico dei dipendenti (spese legate all utilizzo di un veicolo privato, stress per la guida nelle ore di punta, rischio di incidenti) e della banca (creazione di specifici parcheggi dove i dipendenti possano lasciare il veicolo, gestione dei ritardi dovuti a problemi di traffico elevato, gestione del malcontento e delle assenze dovute ai possibili incidenti, etc.). Al fine di gestire queste problematiche il D.M. 27 marzo 1998 Mobilità sostenibile nelle aree urbane prevede la stesura di piani di spostamento casa lavoro coordinati da un responsabile della mobilità aziendale il cosiddetto Mobility Manager 11. Questi potrebbe coordinarsi 11 Il D.M. 27 marzo 1998 Mobilità sostenibile nelle aree urbane al comma 3 prevede: Le imprese e gli enti pubblici con singole unità locali con più di 300 dipendenti e le imprese con complessivamente più di 800 addetti ubicate nei comuni di cui al comma 1 dell'art. 2, adottano il piano degli spostamenti casa lavoro del proprio personale dipendente, individuando a tal fine un responsabile della mobilità aziendale. Il piano è finalizzato alla riduzione dell'uso del mezzo di trasporto privato individuale e ad una migliore organizzazione degli orari per limitare la congestione del traffico. 24

25 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 25 ABI L b ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca con l EEMT per prevedere specifici questionari per il personale dipendente e per avviare una collaborazione con gli enti locali al fine di individuare tutte le possibili soluzioni utili a razionalizzare l uso dell auto privata da parte dei dipendenti e promuovere l utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico. 7. Eventuali campagne in essere o pianificate, rivolte al personale dipendente e ai principali stakeholder, per una corretta gestione dell energia e per la riduzione dell impatto ambientale (es. raccolta differenziata); L EEMT dovrebbe prendere visione di tutte le circolari informative e delle attività realizzate dalla banca per sensibilizzare il personale dipendente sulle tematiche ambientali. Ad esempio potrebbero essere state realizzate campagne informative sulla raccolta differenziata, sul corretto utilizzo delle operazioni di stampa, dei supporti informatici e delle macchine di ufficio in generale o sull utilizzo a minor impatto delle auto. Prendere coscienza di quanto è già stato fatto in tale ambito permetterà di capire i benefici ottenuti da determinate azioni e di individuare dove si può fare ancora di più in merito alla sensibilizzazione del personale dipendente. 8. Rendicontazione socio ambientale realizzata dalla banca La rendicontazione socio ambientale della banca potrebbe contenere parte delle informazioni elencate precedentemente oltre ad alcuni obiettivi che la banca ha assunto in ambito energetico ambientale. Di conseguenza l EEMT, che dovrebbe essere coinvolto nella sua redazione, la dovrebbe considerare attentamente nella fase di individuazione dei macro obiettivi. 9. Policy, capitolati e procedure specifiche esistenti ome indicato precedentemente uno dei compiti dell EEMT consiste nel fornire il proprio contributo alla progettazione di quelle policy che possano influenzare la performance energetico ambientale della banca. Di conseguenza, una delle prime attività da svolgere potrebbe essere proprio quella di raccogliere ed analizzare tutte le policy, i capitolati e le procedure rilevanti già esistenti in banca, tra le quali è possibile segnalare quanto previsto in relazione a: trasferte e viaggi al fine di verificare la presenza di considerazioni a carattere ambientale (ad es. le emissioni legate al tipo di mezzo utilizzato per i trasporti); 25

26 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 26 ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca ABI L b acquisti prodotti e apparati energivori o ad alto impatto ambientale al fine di verificare se sono incluse, anche a parità di condizioni tecnico economiche, considerazioni energetico ambientali relative al ciclo di vita; contratti di fornitura in generale al fine di verificare la considerazione di parametri ambientali nella scelta dei prodotti o servizi e nella scelta dei fornitori; gestione del fine vita di impianti e apparati e gestione dei rifiuti al fine di verificare se oltre al rispetto della normativa vigente nella gestione dei rifiuti speciali e/o pericolosi, esistano delle azioni previste ad esempio per il recupero o il riutilizzo di impianti e apparati; capitolati per le ditte di manutenzione al fine di verificare se esistono indicazioni specifiche riguardanti ad esempio la raccolta di informazioni (es. letture contatori gas), orari di accensione/spegnimento e verifica dello stato degli impianti; progettazione per la ristrutturazione di filiali esistenti e realizzazione di nuove filiali al fine di verificare dal punto di vista energetico ambientale lo standard di progettazione di siti da ristrutturare o di nuovi e se le scelte adottate, eventualmente leggermente più dispendiose, possano comunque consentire un risparmio economico rilevante nel tempo; 4.2 REGISTRAZIONE OPPORTUNITÀ DI MIGLIORAMENTO DELLA PRESTAZIONE ENERGETIO AMBIENTALE Nella fase di analisi di tutte le informazioni necessarie alla sua attività, l EEMT potrebbe tenere un registro di tutte le opportunità di miglioramento della performance energetico ambientale articolate per macro aree, stimandone per ciascuna il relativo effetto e i risparmi conseguibili. Questa attività potrà essere di aiuto nella fase di individuazione degli obiettivi puntuali (traguardi) della banca e nella identificazione delle priorità di intervento. 4.3 VALUTAZIONE DELLE NORMATIVE ENERGETIO AMBIEN TALI A UI LA BANA DEVE SOTTOSTARE Sulla base di quanto indicato dalla UNI EN ISO 14001:2004 (Sistemi di gestione ambientale Requisisti e guida per l uso) per la parte ambientale e dalla UNI EI EN ISO 50001:2011 (Energy management systems Requirements with guidance for use) per quella energetica, al fine di definire in modo chiaro le condizioni entro le quali le attività della banca si devono svolgere e dare al top management delle chiare indicazioni sui vincoli legali da rispettare, permettendo così una reale gestione del rischio, occorre svolgere una valutazione iniziale della legal compliance. 26

27 1_GEA_imp_Layout 1 20/11/ Pagina 27 ABI L b ompetence enter ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca L EEMT dovrebbe individuare un processo continuativo, da proporre al top management, atto a: identificare tutte le prescrizioni legali e gli altri regolamenti o codici di comportamento di carattere volontario a cui la banca deve sottostare, riguardanti gli aspetti ambientali e gli usi energetici, in attività, edifici/siti e impianti; determinare le modalità con cui vengono applicate normative e prescrizioni; controllare periodicamente (anche a campione) lo stato di conformità a normative e prescrizioni; assicurare che le funzioni aziendali preposte siano sempre a conoscenza di normative e prescrizioni relative agli aspetti ambientali e agli usi energetici di propria competenza. Al fine di supportare la corretta esecuzione del processo sarebbe opportuno predisporre e tenere aggiornato, con scadenze prestabilite, un Registro Leggi che comprenda: gli estremi della normativa di riferimento applicabile, articolati per settore/macroaree di interesse; la sintesi dei contenuti; le principali scadenze; gli adempimenti direttamente conseguenti all applicazione della normativa e le relative unità organizzative e/o uffici coinvolti da tali adempimenti; lo stato di compliance attuale della banca rispetto a quanto previsto; i rischi di una eventuale mancata compliance. In appendice alle presenti linee guida viene allegata una lista di riscontro per le normative energetico ambientali, che può essere utilizzata per aiutare l EEMT nell impostazione del citato processo. Norme in ambito ambientale: Tra gli ambiti normativi in campo ambientale che potrebbero avere impatto sulla banca si segnalano: danno ambientale, con eventuali connessi reati (contaminazione del suolo, sottosuolo, acque sotterranee, acque superficiali, emissioni nocive in atmosfera etc.); opere di servizi e infrastrutture: nuove costruzioni e/o ampliamenti, modifiche, demolizione degli esistenti; impianti e attività soggette al controllo dei VVF ai fini della prevenzione incendi; impianti e apparecchiature soggette alla certificazione ISPELS e al rinnovo dell omologazione ISPELS;impianti che generano emissioni in aria; qualità dell'aria ambiente; nomina caratteristiche e skill del mobility manager; impianti/attività che generano scarichi idrici; 27

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