VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 12

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1 O R I G I N A L E VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 12 SESSIONE ORDINARIA - SEDUTA PUBBLICA Verbale letto, approvato e sottoscritto. IL PRESIDENTE Lobascio Giuseppe IL SEGRETARIO COMUNALE dr.ssa M. Rosaria Campanella OGGETTO: ESTINZIONE ANTICIPATA MUTUI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI SPA DI ROMA. ========================== Reg. Pubbl. N. REFERTO DI PUBBLICAZIONE Certifico io sottoscritto Segretario Comunale che copia della presente delibera viene pubblicata all'albo comunale on line per 15 giorni consecutivi. dal al addì IL SEGRETARIO COMUNALE dr.ssa Maria Rosaria Campanella ========================== ========================== CERTIFICATO DI ESECUTIVITÀ La presente deliberazione, pubblicata a norma di legge, senza opposizioni e reclami, è divenuta ESECUTIVA il L'anno DUEMILATREDICI addì NOVE del mese di APRILE alle ore nella sala delle adunanze, previa convocazione con avvisi scritti n in data tempestivamente consegnati, si è riunito il Consiglio Comunale. All'appello risultano: Presenti Assenti Giust. Ing. VEZZARO FRANCESCO LOBASCIO GIUSEPPE ZATTARIN DEMETRIO BOSCHELLO MORENO SCOTTON VALERIO NAZARI MAURIZIO ZANOVELLO LISA PENELLO MASSIMO RIZZO STEFANO CALLEGARO FABRIZIO ROSSI VITTORIO GIUFFRIDA DANIELE ZORDAN ADOLFO PAVANETTO ENRICO MASCHIO RINALDO ZANOVELLO ROBERTO GIACOMETTI FABIO Addi IL SEGRETARIO COMUNALE dr.ssa Maria Rosaria Campanella Partecipa alla seduta la dr.ssa Maria Rosaria Campanella Segretario Comunale. Il signor Lobascio Giuseppe, nella sua qualità di Presidente assume la presidenza e, riconosciuta legale l'adunanza, dichiara aperta la seduta e chiama all'ufficio di scrutatori i signori: Rossi Vittorio e Maschio Rinaldo. Il Presidente chiede al Consiglio di deliberare sull'oggetto sopra indicato, iscritto al n. 3 dell'ordine del giorno.

2 Il Presidente cede la parola al Sindaco, che illustra l argomento posto all ordine del giorno, al quale segue breve dibattito (vedi verbale allegato). In questa deliberazione si estinguono anticipatamente due mutui stipulati con la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. di Roma, uno concesso il 21 dicembre 2005 per un importo complessivo di ,52 euro, relativo alla sistemazione della sede municipale in Piazza Bachelet e l altro il 22 dicembre 2005 per un importo complessivo di ,00 euro, relativo all ampliamento della Scuola Media Moroni. La data di scadenza di entrambi i mutui era il 31 dicembre Si ricorda che era stato precedentemente adottato analogo atto poi non evaso dalla Cassa Depositi e Prestiti. IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO che sono attualmente aperte presso la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. diverse posizioni relative a mutui contratti negli anni precedenti; VALUTATA la possibilità e la convenienza di estinguere anticipatamente il debito residuo di due finanziamenti contratti con la predetta Cassa Depositi e Prestiti, riepilogati nel seguente prospetto: POSIZIONE DATA CONCESSIONE IMPORTO MUTUO DEBITO RESIDUO AL 30/06/2013 DEBITO/CREDITO ENTE DATA SCADENZA /00 21/12/ , , ,35 31/12/ /00 22/12/ , , ,79 31/12/ , ,14 RICHIAMATA la Legge n. 244/2007, art. 2 c. 13, di modifica dell art. 187, c. 2 lett. b), del Testo Unico delle leggi sull ordinamento degli Enti Locali (D.Lgs. n. 267/2000), con la quale sono state aggiunte, in fine le parole e per l estinzione anticipata di prestiti, riguardante l utilizzo dell avanzo di amministrazione; CONSIDERATO che il rimborso anticipato di mutui consente all ente di perseguire i seguenti obiettivi: - riduzione dello stock di indebitamento dell Ente - riduzione dell incidenza della spesa degli interessi passivi e delle quote di capitale per ammortamento mutui sul bilancio dell Ente, relativamente ai mutui contratti con condizioni sfavorevoli rispetto a quelli attuali - alleggerimento della rigidità della struttura del bilancio dell Ente, a decorrere dall esercizio 2013, nel quale si avranno a disposizione risorse aggiuntive da destinare all attività dell Ente, ampliando i margini di manovra complessiva di bilancio - la possibilità di utilizzare risorse (avanzo di amministrazione) altrimenti non utilizzabili in considerazione dei limiti imposti dalla normativa relativa al patto di stabilità; 1 DCC n. 12/2013

3 VISTE le disposizioni della Cassa Depositi e Prestiti, che prevedono l invio della richiesta di estinzione anticipata, corredata da una specifica deliberazione consiliare, almeno trenta giorni prima della data prescelta per il rimborso dei finanziamenti, data che in ogni caso deve coincidere con la scadenza delle rate di ammortamento (30 giugno e 31 dicembre); VERIFICATO che, in relazione a tali posizioni da estinguere, non è previsto alcun indennizzo a favore della Cassa Depositi e Prestiti; VISTO il parere favorevole dell Organo di revisione; RITENUTO di far coincidere la data di estinzione con la scadenza del 30/06/2013; VISTO che la spesa per il rimborso dei due citati mutui è prevista nel bilancio di previsione dell anno 2013, in corso di approvazione, tra i residui passivi anno 2012; VISTA la circolare della Cassa Depositi e Prestiti n del 27/01/2005; ACQUISITI i pareri del responsabile del servizio interessato e di ragioneria in ordine alla regolarità tecnica e contabile; CON voti favorevoli n. 11, contrari n. 0, astenuti n. 5 (Zordan Pavanetto Maschio Zanovello Giacometti), su n. 16 consiglieri presenti e n. 11 votanti, espressi per alzata di mano, riconosciuti con l assistenza degli scrutatori e proclamati dal Presidente, d e l i b e r a 1. di procedere, per le motivazioni espresse nella parte espositiva, all estinzione anticipata dei mutui in essere con la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. come di seguito indicati: POSIZIONE DATA CONCESSIONE IMPORTO MUTUO DEBITO RESIDUO AL 30/06/2013 DEBITO/CREDITO ENTE DATA SCADENZA /00 21/12/ , , ,35 31/12/ /00 22/12/ , , ,79 31/12/ , ,14 2. di dare atto che al costo complessivo dell operazione, per un importo pari a ,14, si fa fronte mediante l utilizzo dell avanzo di amministrazione accertato con l approvazione del Rendiconto della Gestione - esercizio finanziario 2011 ( 2.900,343,17), già applicato al bilancio di previsione 2012; 3. di dare atto, altresì, che oltre al rimborso del debito residuo, non è previsto il pagamento dell indennizzo, come risulta dai dati estrapolati dal sito della Cassa Depositi e Prestiti, agli atti del presente provvedimento; 4. di inoltrare alla Cassa Depositi e Prestiti formale richiesta di estinzione anticipata dei mutui su richiamati, allegando copia del presente provvedimento, impegnandosi a versare quanto dovuto entro e non oltre il termine che sarà comunicato dalla predetta Cassa; 5. di dare mandato al Settore Economico-Finanziario di predisporre la documentazione necessaria e conseguente a tale operazione. 2 DCC n. 12/2013

4 L'approvazione del presente verbale viene rimessa ad una prossima seduta. PARERI SULLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE (SETTORE ECONOMICO FINANZIARIO) OGGETTO: ESTINZIONE ANTICIPATA MUTUI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI SPA DI ROMA. Ai sensi dell'art. 49 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, si esprime parere favorevole: - in ordine alla sola regolarità tecnica. Lì Il Responsabile del Settore rag. Vasco Saretta - in ordine alla sola regolarità contabile. Lì, Il Responsabile del Settore Economico Finanziario rag. Vasco Saretta Approvato il Verbale n.

5 Allegato DCC n. 12/2013 PRESIDENTE. La parola al Sindaco. SINDACO. Grazie Presidente. Mi interrompo un attimo, saluto e ringrazio il dottor Pinton ed il dottor Bonaldo per la consulenza che ci hanno dato, li lascio liberi perché mi sembra giusto che così sia. PRESIDENTE. Arrivederci, grazie. SINDACO. Bene. Questa è una delibera nella quale andiamo ad estinguere anticipatamente delle posizioni attualmente aperte presso la Cassa Depositi e Prestiti da parte del Comune di Vigodarzere. Abbiamo due posizioni. Una che ha per data di concessione il 21 dicembre 2005 e l altra è del giorno successivo, quindi due posizioni certamente contemporaneamente, con un importo rispettivamente di ,52 euro l uno e euro l altro. La posizione di debito residuo, che ci sarà al 30 giugno 2013, sarà di complessivamente quasi di euro. Ed il debito che l Ente ha verso la Cassa Depositi e Prestiti è complessivamente di euro. La scadenza di entrambi i mutui è il 31 dicembre Diciamo che tra legge n. 244/2007, il Testo unico sull ordinamento degli Enti locali, che è il decreto legislativo n. 267/2000 riguardo all utilizzo dell avanzo di amministrazione anche per opera dell estinzione anticipata di prestiti. Quindi il rimborso anticipato dei mutui consente di raggiungere una serie di vantaggi, che vanno dalla riduzione dell indebitamento dell Ente alla riduzione dell incidenza della spesa per gli interessi passivi e delle quote di capitale per l ammortamento sui mutui. Un alleggerimento della rigidità della struttura dell Ente, che a decorrere dall esercizio 2013 avrà a disposizione risorse aggiuntive da destinare all attività e quindi consente un ampliamento dei margini di manovra di bilancio. La possibilità di utilizzare le risorse in avanzo di amministrazione che altrimenti non sarebbero utilizzabili, in considerazione dei limiti che la normativa relativa al patto di stabilità impone. Quindi, essendo che le scadenze di estinzione devono coincidere con le scadenze delle rate di ammortamento, cioè quelle del 30 giugno e del 31 dicembre e che devono essere comunicate con un anticipo di almeno trenta giorni, corredate da una deliberazione consiliare, andiamo oggi a proporre l approvazione di questa estinzione anticipata, quindi per un costo complessivo di ,14 euro, a cui si farà fronte tramite l utilizzo dell avanzo di amministrazione che è accertato con l approvazione del rendiconto di gestione per l esercizio finanziario 2011, è stato già applicato al bilancio di previsione del Non è previsto il pagamento dell indennizzo per il rimborso del debito stesso, quindi si dà mandato al Settore economico finanziario di predisporre la documentazione necessaria e conseguente per il perfezionamento del provvedimento e quindi per inoltrare alla Cassa Depositi e Prestiti la formale richiesta di estinzione anticipata nei tempi e nei modi che sono stati già esposti. Questo è il contenuto essenziale della delibera che propongo all approvazione del Consiglio Comunale. PRESIDENTE. Ci sono interventi? 1

6 CONSIGLIERE ZANOVELLO. Sì. Scusa Francesco, io ho letto la delibera, per carità, ed ho alcune domande da farti, perché questa presumo che sia una delle prerogative che ci ha lasciato Monti nelle sue manovre finanziarie. Adesso ti faccio una domanda molto semplice: stiamo parlando in questo momento di pagamento. Noi abbiamo due milioni e passa di avanzo di amministrazione e l unica manovra che ci consentono è quella di andare a ripagare un mutuo che scade nel 2025, cioè di dare indietro i soldi alla Cassa Depositi e Prestiti, senza avere la possibilità ad esempio di chiedere alla Cassa Depositi e Prestiti un altro mutuo. In un momento in cui si sta discutendo di far ripartire l economia, con quello che è successo anche in questi giorni, con i pagamenti, siccome l imprenditore mi dice senti, io avanzo i soldi dalla Pubblica Amministrazione, non ho pagato i contributi ai dipendenti perché non mi hanno dato i soldi, adesso mi dicono che possono chiedere i soldi e l Amministrazione mi dice: ho bisogno del DURC. Per chi non lo sapesse, il DURC è la dichiarazione di regolarità contributiva. E mi dice: ma come, non ho pagato i contributi perché non mi hai pagato, adesso mi dici che mi dai i soldi però vuoi il DURC. Scusate un attimo, noi andiamo a liquidare mutui, che peraltro sono stati fatti nel 2005, li abbiamo fatti noi come Amministrazione uno di quattrocento ed un altro di quattrocento, e li abbiamo fatti per investimenti, e poi magari sono stati probabilmente anche congelati. Abbiamo cinque milioni di euro che sono stati congelati dal patto di stabilità, un contributo che mi è stato dato dal Ministero di 1 milione 250 mila euro che è fermo, una scuola media che è là a spizzichi e bocconi, che non funziona perché mi hanno tolto il mutuo e noi dobbiamo dare indietro i soldi ad una banca, per quanto pregiata, perché è quella dello Stato! Io credo che bisognerebbe ribaltare questa cosa qua, perché alla fine i soldi che noi abbiamo accantonato, perché abbiamo accantonato dei soldi facendo mutui, per fare investimenti, siamo qui che stiamo boccheggiando, perché lo sapete meglio di me, non si possono spendere i soldi perché non te li lasciano spendere e diamo indietro i soldi alla banca! Io sono allibito. Io ho capito che questa è una normativa che è stata introdotta in un momento particolare, l avevamo già fatto anche l anno scorso, avevamo già liquidato con un importo molto ridotto, però oggi, ad un anno di distanza, bisogna porsi il problema, perché è su queste questioni che... Abbiamo un gruzzolo di soldi lì, che ci servono per fare i lavori, e cosa facciamo, restituiamo i soldi alla banca. E ci diranno: ragazzi, calmi, guardate che mi date indietro euro in conto capitale, certo non vi facciamo pagare la penalità. Ci mancherebbe anche quello! Però non è che domani mattina si va alla Cassa Depositi e Prestiti a dirgli: va beh, ti ho dato indietro i soldi, dammi cinquecentomila euro che io possa spendere. No. Io credo che siamo a livello... Io capisco, uno dice è l unica possibilità che ho, perché poi, alla fine, io credo che questa situazione verrà modificata, io credo che alla fine verrà sbloccata. E andare ad estinguere un mutuo, credo che si potrebbe pensare, perché si dice: mi riduce che cosa? L indebitamento dal punto di vista del tasso di interesse e la quota del capitale. Però non credo che questa... perché se sono stati previsti e pianificati, ci sono anche a bilancio. Noi abbiamo molte perplessità, perché possiamo capire tutto, ma noi siamo qui, come diceva Massimo, per fare servizi, per fare opere, per dare risposte ai nostri cittadini, non per fare manovre finanziarie. Su queste cose bisogna mettere in discussione anche il patto di stabilità, perché noi stiamo restituendo soldi ad una banca dello Stato, che è la Cassa Depositi e Prestiti, che sono stati chiesti naturalmente come mutuo, utilizziamo l avanzo di amministrazione su oneri che abbiamo chiesto ai cittadini, per non fare niente. Per non fare niente! 2

7 Cioè, il Comune è diventato semplicemente un Ente che fa gestione di carattere finanziario e poi non abbiamo i soldi per completare gli interventi che dobbiamo fare. Ci mancano centomila euro per magari modificare il Piano idraulico, per fare la manutenzione alle strade, per completare una scuola, per fare tutta una serie di cose. Ripeto, noi non siamo d accordo con questa faccenda qua, nel senso che ci asteniamo, perché riteniamo che non è spiegabile e non è spiegabile in prospettiva, insomma. Poi c è un altra questione che vorrei vedere. Noi siamo a marzo e dovremmo pure parlare del bilancio preventivo Qua è scritto che questa cifra è già prevista nella ipotesi di, però permettetemi, perché questa cosa si può fare entro il 30 giugno, almeno portateci un pezzo di bilancio preventivo, per capire com è la manovra, come si inserisce. Io capisco che ci sono tutta una serie di difficoltà, manca il Governo. Ho letto adesso su internet che Berlusconi e Bersani si sono visti, chissà che lo facciano. Metteteci di fronte, perché nella delibera c è scritto che questa cosa è già prevista relativamente a, ma noi vorremmo capire un attimo. Non so, entro quando avete intenzione di portare il bilancio di previsione? SINDACO. Potrebbe essere la fine o la metà del mese di maggio. CONSIGLIERE ZANOVELLO. Io comunque credo che si potrebbe, adesso non lo so le valutazioni le fate voi perché amministrate voi, però io senza un quadro complessivo di quelle che sono le risorse in disponibilità del Comune rispetto anche a tutti gli interventi che vengono fatti, anche in questo momento qua dall ANCI rispetto alla riduzione, della modifica, non solo dei livelli di indebitamento e di spesa dei Comuni ma anche nello stesso patto di stabilità, ci penserei, perché noi andiamo ad impegnare risorse che sono dilazionate nel tempo, che comunque sono state previste in cambio del nulla sostanzialmente. Questa è un operazione che tu puoi fare ma non devi fare. SINDACO. Sì. Se posso, tra le cose che abbiamo cercato di mettere in evidenza nella delibera, c è la possibilità di utilizzare risorse di avanzo di amministrazione, per pari importo del debito estinto, che altrimenti non potremmo utilizzare per questioni relative al patto di stabilità. Questo è l elemento che connota la convenienza. CONSIGLIERE ZANOVELLO. Sì, oggi. SINDACO. Per il resto del tipo di difficoltà che tu manifesti rispetto a questa operazione, non è difficile essere d accordo con quello che hai detto. CONSIGLIERE ZANOVELLO. Sì, però il problema è anche questo: tu oggi non puoi utilizzare l avanzo di amministrazione se non per fare una riduzione dell importo dei mutui. Oggi. Ma domani, che potesse e dovesse essere modificato un meccanismo di patto di stabilità, questi sarebbero cinquecentomila euro che invece potresti spendere in maniera diversa. È questo che voglio dire io, perché quello che succederà con il meccanismo del patto di stabilità non lo sappiamo, di sicuro non io, spero che tu abbia più informazioni perché sei Sindaco, ma oggi tu vai comunque ad ipotecare una utilizzazione di mezzo milione di euro per estinguere un mutuo che sarebbe in vigenza fino al 2025, perché dici che questo ti permette di fare la moneta costante. Ma può darsi che fra sei mesi, un anno, dici: diavolo, se avessi mantenuto il mutuo ed avessi i soldi, probabilmente avrei avuto liquidità per fare investimenti subito. 3

8 Per quello io dico che è una cosa che puoi fare ma non devi fare. È chiaro che oggi, con la normativa che c è di Monti, ti dice che hai l accantonamento e lo puoi utilizzare soltanto per questa cosa. Certo, perché loro recuperano il patto di stabilità con la riduzione del mutuo. Ma io voglio capire se tra sei mesi, un anno, c è ancora questa situazione, perché tra sei mesi, un anno, tu ti troverai nella condizione che per avere cinquecentomila euro dovrai riaprire un mutuo e probabilmente sarà una condizione che non avrai. Mentre adesso hai soldi in contanti e sono lì, non è che te li portano via. Prima di dire estinguo il mutuo per mezzo milione di euro dico: calma, lo potrò fare, certo, lo posso fare anche non necessariamente quest anno, posso farlo anche l anno prossimo, perché quando ho speso questa roba qua non posso più recuperarla. Peraltro, ti ripeto, io lo dico come consigliere di minoranza, io non so qual è il quadro di bilancio, però se fosse inserito in una situazione di manovra un po comprensiva, lo potrei anche capire. In queste condizioni la nostra conoscenza è molto piana, nel senso che non siamo d accordo. SINDACO. Io non faccio altro che ribadire quello che ho già detto. E cioè, l unico elemento di vantaggio, che noi abbiamo ravvisato in questa operazione, è quello di una liberazione di un importo corrispondente ai 471 mila euro e mezzo circa, che altrimenti sarebbero chiusi nel patto di stabilità. Ora, immaginare che il patto di stabilità abbia vita breve o sia qualcosa che scomparirà dall orizzonte della vita amministrativa dei Comuni a breve, mi pare attualmente un poco difficile. Però, se questo fosse possibile, credo che se sparissero i vincoli del patto di stabilità, probabilmente parallelamente crescerebbero in proporzione anche le possibilità di addivenire a nuovi prestiti. E probabilmente anche in condizioni diverse da quelle attuali, compatibilmente con la situazione economica che si creerà, nella quale però io credo che sia un po difficile avere la palla di cristallo. Ora, il vantaggio immediato è quello di liberare una risorsa altrimenti sottoposta al patto di stabilità, e questo è il vincolo più grosso che abbiamo. Per il resto non posso che condividere le osservazioni che hai fatto, nel senso che i Comuni siano sottoposti ad una pressione tale da rendere quasi impossibile qualsiasi forma di operazione di investimento, e certamente per quanto riguarda gli investimenti di natura importante, strategica, per la vita amministrativa del Comune, questo è assolutamente vero. I margini che ci sono lasciati, come Amministrazione Comunale, sono quelli che ci consentono di scavalcare con, li chiamo mezzucci, perché di più non si può dire, come questo, la liberazione di una frazione di quell avanzo di amministrazione che, comunque, sarebbe altrimenti fermo. E questa situazione di crescita esponenziale dell avanzo di amministrazione non riguarda soltanto la vita comunale di Vigodarzere ma riguarda, purtroppo, anche la vita di molti dei Comuni vicini con cui certamente anche voi avrete rapporti, avrete assunto informazioni, ed è relativa ad una condizione che tutti i Comuni, soprattutto quelli della nostra dimensione, stanno attraversando in questo momento. Noi abbiamo ritenuto opportuna questa operazione semplicemente ai fini di deliberare alcune, poche, risorse, rispetto ai vincoli del patto di stabilità. E questo è l unico elemento di vantaggio che abbiamo rilevato in questa operazione, e quindi di avere una mezza manica in più di libertà di movimento. 4

9 Per il resto è chiaramente condivisibile che in una situazione di libertà di investimento, avere cinquecentomila euro in più in tasca o non averli è evidentemente un vantaggio nella modalità esattamente in cui tu l hai descritta, ma non avendo la libertà di utilizzarli, forse conviene sganciare un poco di quella frazione del patto di stabilità che questa operazione ci consente. Non stiamo scoprendo nulla di straordinario e non stiamo vantandola come una operazione di ingegneria contabile o finanziaria che consente al Comune di fare chissà che cosa. Ripeto, mezzucci che ci servono per scavalcare una contingenza triste per tutti i Comuni. PRESIDENTE. Possiamo passare alla votazione.