Il Vescovo di Crema. 1. Una parrocchia a misura d uomo

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1 Il Vescovo di Crema A tutti i cristiani della parrocchia di s.michele al parroco, don Mario Piantelli, al Consiglio pastorale parrocchiale, ai diversi gruppi Carissimi: come avevo promesso, vi invio le mie riflessioni dopo aver condiviso alcuni giorni di preghiera, di riflessione e di festa con voi, nella vostra piccola, ma significativa comunità parrocchiale, da giovedì 28 a domenica 31 ottobre Dopo aver ascoltato e quindi meditato su tutto ciò che ho visto e sentito, Vi invito ora a riflettere su quanto vi scrivo, per trarne motivo di ulteriore incoraggiamento nel vivere e nel testimoniare la vostra vita cristiana 1. Una parrocchia a misura d uomo La vostra è una piccola parrocchia, situata in un ambiente rurale tranquillo, frazione del comune di Ripalta Nuova, vicinissima alla città, ma anche staccata da essa. Ciò che appare immediatamente agli occhi di chi entra nella vostra Comunità è la facilità di un contatto immediato tra voi, favorito da una consuetudine di vita e dal ritrovarvi volentieri insieme in parrocchia, famiglia di famiglie, la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie. 1 1 Giovanni Paolo II, Christifideles laici, 26 1

2 Qui si vivono rapporti di prossimità, con vincoli concreti di conoscenza e amore, e insieme si accede ai doni sacramentali, al cui centro è l Eucaristia, più volte celebrata nel corso della vita pastorale. 2. Una parrocchia chiamata a farsi missionaria Per la sua posizione e per spazi ancora liberi, la parrocchia di san Michele è destinata ad ampliarsi, visti i progetti di nuove case in costruzione; anche se quanti sono arrivati nel frattempo fanno ancora fatica ad inserirsi nel contesto parrocchiale sia perché desiderano mantenere altri precedenti riferimenti ecclesiali, sia perché non si sentono ancora pronti a stabilire nuove relazioni o non vogliono riprendere o incominciare una esperienza cristiana. Caratteristica della Comunità cristiana è comunque quella in cui i battezzati si fanno carico degli abitanti del territorio, sentendosi mandati a tutti, senza esclusione di nessuno. Non mancheranno le opportunità per offrire ai nuovi arrivati una cordiale accoglienza tra i membri della vostra Comunità, magari in occasione dei Sacramenti di iniziazione cristiana dei loro figli. 3. Una parrocchia luogo di formazione per una fede adulta e una vita diversa La parrocchia, con l oratorio, è l unico punto di riferimento per gli abitanti di san Michele: non ci sono negozi, né uffici; i luoghi di lavoro sono limitati, per cui la vita professionale e di scambio è altrove. E importante, in una situazione come questa, non accontentarsi di vivere gli appuntamenti parrocchiali solo come una occasione per trovarsi bene insieme, coltivando rapporti ravvicinati e rassicuranti, né fare della parrocchia un semplice centro servizi per l amministrazione dei sacramenti, che dia per scontata la fede in quanti la richiedono 2. Meta della formazione cristiana, infatti, è di aiutare i battezzati a riprendere e verificare la fede, nel suo contenuto e nella sua dinamica, perché sperimentandone la capacità di rendere autentica l esistenza, ci si possa convincere ogni giorno della sua verità e così testimoniarla nei diversi ambiti (familiari, professionali, amicali), anche al di fuori della parrocchia. 2 CEI, Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia, n.4 2

3 4. Una parrocchia che prepara laici adulti e responsabili Ho incontrato diverse persone nelle diverse celebrazioni e negli altri momenti comunitari: si tratta per lo più di adulti, mamme di famiglia, e anche numerosi anziani. Ho pregato con loro; ho ascoltato i diversi gruppi, in modo speciale i membri del consiglio pastorale. Ho avvertito come nel tempo sia cresciuta la convinzione che i laici devono sempre più assumere una posizione di rilievo nella comunità, così che il sacerdote possa svolga il ministero a lui riservato. Ringrazio quanti si impegnano per ravvivare la vita parrocchiale, sia nei momenti liturgici e catechistici, sia nelle occasioni di feste o di ricorrenze varie. I laici devono avvertire che a ciascuno è dato di vivere quella responsabilità ecclesiale che attiene alla propria vocazione per affrontare le questioni che riguardano la vita della chiesa con uno sguardo aperto ai problemi del territorio e dell intera società. La partecipazione corale e organica di tutti i membri del popolo di Dio non è solo un obiettivo, ma la via per raggiungere la meta di una presenza evangelicamente trasparente e incisiva Parrocchia, catechisti e famiglie: insieme per la formazione alla fede delle nuove generazioni Uno spazio particolare ho dedicato ai bambini delle elementari e ai ragazzi delle scuole medie, che frequentano volentieri il catechismo e i momenti comunitari. Un grazie ai catechisti, che vorrei che si qualificassero mediante gli incontri proposti dall Ufficio Catechistico diocesano e ricevessero il mandato nei momenti in cui il Vescovo affida questo delicato ministero. Importante e basilare una formazione di fondo che li aiuti a dare ragione della loro speranza. La formazione deve essere in grado di dare significato alle esperienze quotidiane, interpretando la domanda di senso che alberga nella coscienza di molti. Ciò può avvenire in modo particolare testimoniando e narrando la fede a partire da una vita spirituale intensa 4 Commentando le presenze al catechismo e i problemi di vita, gli interrogativi e le inquietudini che i ragazzi lasciano emergere, si è sottolineato come oggi le parrocchie normalmente dedicano per lo più attenzione ai fanciulli, mentre è richiesto di passare a una cura più diretta delle famiglie, per sostenerne la missione. 5 Da soli, i catechisti non bastano più per aiutare i bambini e i ragazzi a diventare cristiani, ossia a 3 CEI, Nota pastorale dopo il 4^ convegno ecclesiale nazionale, n CEI, Annuncio e catechesi per la vita cristiana, n CEI, il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia, n.7 3

4 fare in modo che la fede non sia intesa solo come adesione dell intelligenza alle verità del messaggio cristiano, ma prima di tutto come adesione della mente e del cuore alla persona di Gesù. La famiglia è l ambiente educativo e di trasmissione della fede per eccellenza: spetta anzitutto alle famiglie comunicare i primi elementi della fede ai propri figli, sin da bambini. Il coinvolgimento della famiglia comincia prima della età scolare, e la parrocchia deve offrire ai genitori gli elementi essenziali che li aiutino a fornire ai figli l alfabeto cristiano. Si dovrà perciò chiedere ai genitori di partecipare a un appropriato cammino di formazione, parallelo a quello dei figli. 6. Parrocchia e pastorale giovanile Nel corso della visita pastorale abbiamo preso atto che in parrocchia gli adolescenti e i giovani sono invece quasi del tutto assenti; occorre domandarsi perché, dove siano approdati quanti hanno celebrato la Cresima in un recente passato. Un primo motivo di questo allontanamento potrebbe essere determinato dal fatto che per un adolescente e un giovane la Comunità parrocchiale, da sola, non basta più. Essi esigono un confronto e una testimonianza che la parrocchia, per la sua esiguità, non è in grado di dare: per questo è necessario un sereno confronto e una partecipazione costante con le altre realtà ecclesiali: parrocchie vicine, gruppi o associazioni; diocesi, nelle quali è possibile condividere tra coetanei percorsi di ricerca della verità, alla sequela di Gesù. Non mancano proposte mirate per le diverse fasce di età, esperienze forti non riservate a pochi privilegiati, sempre coniugate con cammini ordinari della vita. La partecipazione ai momenti diocesani, nelle sue molteplici ramificazioni, favorirebbe una rivitalizzazione della pastorale giovanile sul territorio parrocchiale. Una seconda motivazione, comune a tutto il nostro ambiente, è la constatazione che esiste un allontanamento dalla Chiesa da parte di molti giovani. Questo fenomeno è motivo perché la nostra comunità riservi una supplementare attenzione e un grande amore ai giovani. Essi non possono essere lasciati soli; occorre trovare per loro nuove vie di evangelizzazione, in una disponibilità al dialogo, per scoprire le difficoltà che essi incontrano nel rapporto con la Chiesa e per aiutarli a dare una risposta soddisfacente alle tante domande di senso che essi sanno manifestare a tempo opportuno. 4

5 7. Una parrocchia che cammina insieme ad altre parrocchie, rigenerandosi e insieme portando la propria ricchezza Attraverso i nostri colloqui, ho avvertito come urgente la necessità che la vostra parrocchia si possa aprire ad altre realtà ecclesiali, quali le parrocchie vicine, senza pretendere di essere l unica agenzia formativa e testimoniale della fede. E il tema, ormai ineludibile, per una pastorale integrata.la parrocchia non è mai una realtà a sé, ed è impossibile pensarla se non nella comunione della Chiesa particolare. Di qui un ulteriore indirizzo per il suo rinnovamento missionario: valorizzare i legami che esprimono il riferimento al vescovo e all appartenenza alla diocesi 6 Per questo è necessario che si operi un paziente e sereno discernimento, in sede di consiglio pastorale, anche in vista di un nuovo futuro assetto delle zone pastorali della diocesi, per giudicare se pastoralmente (e non solo sociologicamente), la parrocchia può essere orientata verso una collaborazione stabile con altre parrocchie limitrofe della città di Crema (s.bartolomeo e s.giacomo) o se non convenga fare riferimento per momenti comuni di formazione catechistica, liturgica e caritativa con la parrocchia di Ripalta Cremasca, nel cui comune la parrocchia è attualmente inscritta. Ringrazio vivamente il parroco don Mario Piantelli per il suo impegno pastorale nell avvicinare affabilmente le persone, sostenendole nel loro cammino di vita e per quanto egli ha operato in questi anni per rendere questa piccola comunità cosciente dei suoi doni e responsabile di quanto ha ricevuto dal Signore. A tutti auguro di proseguire con impegno e rinnovata generosità, per fare della vostra Comunità una casa e una scuola di comunione, per essere fedeli al disegno di Dio e rispondere sempre meglio alle attese profonde del mondo. Vi benedico nel nome del Signore: + Oscar Cantoni, vescovo Crema, residenza vescovile 14 novembre CEI, il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia, n.3 5