Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

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1 FONDO EUROPEO PER LA PESCA FEP 2007/2013 Operazioni finanziabili nel quadro Natura 2000 Il Fondo Europeo per la Pesca (FEP) per il periodo , costituisce un aiuto finanziario per agevolare l'applicazione dell'ultima riforma della politica comune della pesca (PCP) dell Unione europea e per sostenere le ristrutturazioni necessarie correlate all'evoluzione del settore. Il FEP ha sostituito il precedente Strumento Finanziario di Orientamento per la Pesca (SFOP) istituito per il periodo di programmazione L obiettivo generale del FEP è rivolto a garantire la sostenibilità economica, ambientale e sociale del settore della pesca e dell acquacoltura. Quadro normativo di riferimento, scaricabile dal sito del MIPAAF - Regolamento FEP: Reg. CE 1198/ Regolamento Attuativo FEP: Reg. CE 498/ Vademecum FEP (a cura della Commissione europea) - Piano Strategico Nazionale PSN FEP (Luglio 2007) - Programma Operativo FEP (Approvato con Decisione della Commissione C(2007)6792 del 19/12/2007) 1

2 Assi e misure di intervento Il FEP è incentrato sui seguenti cinque assi prioritari di intervento, che riflettono la missione del Fondo di agevolare l'attuazione delle misure adottate nel quadro della riforma della Politica Comune della Pesca (PCP) per garantire la sostenibilità della pesca dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Ogni asse è a sua volta articolato in diverse misure. 1. Misure per l adeguamento della flotta da pesca comunitaria Misura 1.1 Aiuti pubblici per l arresto definitivo dell attività di pesca Misura 1.2 Aiuti pubblici per l arresto temporaneo dell attività di pesca Misura 1.3 Investimenti a bordo dei pescherecci e selettività Misura 1.4 Piccola pesca costiera Misura 1.5 Compensazione socio economica per la gestione della flotta da pesca comunitaria Tale asse prioritario mira a promuovere una pesca sostenibile e redditizia nelle acque marittime. Le misure prospettate tendono in particolare a promuovere un equilibrio sostenibile tra risorse e capacità di pesca della flotta: a tale scopo il FEP continuerà a finanziare l'arresto definitivo dei pescherecci. Sono inoltre previsti aiuti in caso di arresto temporaneo delle attività di pesca sia nell ambito di piani di gestione nazionali, che nei casi di emergenza, mancato rinnovo di un accordo di pesca o all'interruzione delle attività di pesca dovuta a motivi di salute pubblica o a calamità naturali. Vengono mantenuti gli aiuti volti a migliorare le condizioni di sicurezza e di igiene a bordo dei pescherecci, nonchè aiuti per la sostituzione dei motori, a condizione che vi sia una riduzione della capacità di pesca. L'impiego di attrezzi da pesca e di tecniche più selettive, rispettosi dell'ambiente potrà beneficiare di aiuti, ad esempio, nel caso di navi tenute a modificare le tecniche di pesca nell'ambito di un piano di ricostituzione o della riconversione ad altri tipi di pesca. La flotta da pesca costiera beneficerà di un tasso di aiuto più elevato. Aiuti possono infine essere concessi anche per la formazione professionale, la diversificazione delle attività e per i regimi di prepensionamento. 2

3 Nel quadro della riforma della PCP gli aiuti al rinnovo della flotta, che avevano contribuito alla creazione di capacità in eccesso, sono cessati nel dicembre Questa disposizione sarà mantenuta nel FEP. 2. Acquacoltura, pesca nelle acque interne, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell acquacoltura Misura 2.1 Sottomisura 1 investimenti produttivi nel settore dell acquacoltura Sottomisura 2 Misure idroambientali Sottomisura 3 Misure sanitarie Sottomisura 4 Misure veterinarie Misura 2.2 Pesca nelle acque interne Misura 2.3 Trasformazione e commercializzazione dei prodotti ittici Il FEP continua a sostenere lo sviluppo sostenibile dell'acquacoltura europea. I finanziamenti del FEP potranno, inoltre, essere destinati allo sviluppo e all'applicazione di metodi e pratiche che riducono l'impatto dell'acquacoltura sull'ambiente, all'attuazione di misure volte a promuovere l'igiene e la tutela della salute pubblica, nonché alle iniziative dirette a migliorare le condizioni di commercializzazione dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura. L'accento sarà posto sugli aiuti alle piccole imprese, ma anche le imprese più grandi potranno ricevere finanziamenti. Gli allevatori di molluschi saranno ammissibili agli aiuti in caso di arresto temporaneo della raccolta per circostanze impreviste. Gli aiuti alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell acquacoltura saranno improntati agli stessi obiettivi. Gli interventi a favore della pesca nelle acque interne saranno mantenuti e saranno previste nuove possibilità di compensazione, sia per l'arresto temporaneo delle attività di pesca nelle acque interne in applicazione di misure comunitarie di conservazione delle risorse, sia per la destinazione dei pescherecci ad altre attività. 3

4 3. Misure di interesse comune Misura 3.1 Azioni collettive Misura 3.2 Misure intese a preservare e sviluppare la fauna e la flora acquatiche Misura 3.3 Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca Misura 3.4 Sviluppo di nuovi mercati e campagne rivolte ai consumatori Misura 3.5 Progetti pilota Misura 3.6 Modifiche dei pescherecci per destinarli ad altre attività Si precisa che per misure di interesse comune si intendono le misure che contribuiscono all'interesse di un gruppo di beneficiari o della popolazione in generale. Saranno offerti aiuti per i progetti realizzati da operatori o organizzazioni del settore della pesca e dell'acquacoltura al fine di contribuire alla gestione sostenibile o alla conservazione delle risorse della pesca, di migliorare la trasparenza dei mercati dei prodotti e della pesca e dell acquacoltura o di promuovere il partenariato tra studiosi e operatori del settore della pesca. Progetti di questo tipo sono ad esempio quelli riguardanti la protezione e lo sviluppo delle risorse acquatiche, l'ammodernamento dei porti di pesca e dei punti di sbarco, la promozione e lo sviluppo di nuovi mercati per i prodotti della pesca e dell'acquacoltura e i progetti pilota finalizzati all'acquisizione e alla diffusione di nuove conoscenze nel campo della protezione delle risorse della pesca. 4. Sviluppo sostenibile delle zone di pesca Misura 4.1 Sviluppo sostenibile delle zone di pesca Le conseguenze negative determinate dal depauperamento degli stock ittici hanno influito sulla diminuzione delle catture, la riduzione del reddito e la perdita di posti di lavoro in alcune zone di pesca, che spesso dispongono di poche fonti di occupazione alternative. Per tali ragioni il FEP ha inteso svolgere un ruolo più incisivo per aiutare le zone interessate a ridurre la loro dipendenza economica dal settore. Basandosi sull'esperienza delle iniziative LEADER e PESCA e adottando un approccio dal basso verso l'alto, i finanziamenti nel quadro del FEP favoriranno lo sviluppo di misure finalizzate a rispondere alle specifiche esigenze di sviluppo delle zone di pesca interessate. 4

5 Saranno messi a disposizione aiuti a favore sia delle persone occupate nel settore della pesca che in settori ad essa collegati e saranno, inoltre, incoraggiati i progetti volti a promuovere il ruolo delle donne nelle comunità di pescatori. 5. Assistenza tecnica Misura 5.1 Assistenza tecnica Una quota della dotazione del FEP è riservata alle azioni intraprese dagli Stati membri e dalla Commissione per la preparazione e la gestione dei programmi del FEP, come ad esempio studi, relazioni, nonché attività di informazione, promozione e istituzione di reti. Dotazione finanziaria La dotazione finanziaria nazionale del FEP, per l intero periodo 2007/2013, ammonta a circa 424 milioni di euro che, per effetto del cofinanziamento nazionale, porta la dotazione complessiva a circa 848 milioni di euro. Di questi, 636 milioni circa saranno indirizzati alle Regioni Obiettivo di Convergenza e 212 milioni circa alle Regioni Fuori Obiettivo. Come deliberato nel corso della Conferenza Stato Regioni del 20 marzo 2008, il 67% della dotazione FEP sarà gestito direttamente dalle Regioni e il restante 33% dall Amministrazione centrale. 5

6 Operazioni finanziabili dal FEP nel quadro Natura 2000 Il FEP contribuisce sotto vari aspetti alla dimensione ambientale di una pesca sostenibile. Nell ambito del FEP, infatti, non sono più consentiti aiuti che accrescono la pressione esercitata dalla pesca mentre vengono finanziate misure finalizzate a proteggere le risorse marine e l ambiente e a impedire un ulteriore degrado degli ecosistemi marini. Per quanto concerne il finanziamento di Natura 2000, due sono le misure di rilievo contenute nel Programma Operativo: - Misura 2.1 Sottomisura 2 Misure idroambientali (art. 30 Reg. CE 1198/2006) - Misura 3.2 Misure intese a preservare e sviluppare la fauna e la flora acquatiche (art. 38 Reg. CE 1198/2006) Entrambe le suddette misure saranno gestite direttamente dalle Regioni, in qualità di Organismi intermedi. Misure idroambientali ( art. 30 Reg. CE 1198/2006 e art. 11 Reg. CE 498/2007) Attraverso tali misure potranno essere erogate indennità compensative forfettarie, e cioè di un indennità compensativa calcolata solo una volta all'inizio dell operazione per l'intero periodo di attuazione della stessa, per l uso in acquacoltura di metodi di produzione che contribuiscano a tutelare e migliorare l ambiente e preservare la natura.. In particolare, l intervento del FEP sarà rivolto a promuovere: - forme di acquacoltura che consentono la tutela e il miglioramento dell'ambiente - partecipazione al sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) - acquacoltura biologica - acquacoltura sostenibile, compatibile con gli specifici vincoli ambientali risultanti dalla designazione di zone Natura 2000 (art. 30 par. 2 lett. d) Reg. CE 1198/2006) Il sostegno previsto da tale ultimo può essere concesso solo a micro piccole e medie imprese di acquacoltura soggette a restrizioni o prescrizioni specifiche per essere situate all'interno o in prossimità di una zona Natura 2000 e quando tali specifiche restrizioni o prescrizioni ambientali 6

7 sono imposte all'impresa dalla normativa nazionale o da contratti o piani di gestione dei siti giuridicamente vincolanti. Tali disposizioni trovano giustificazione nella necessità di compensare gli acquacoltori che sono obbligati ad effettuare investimenti supplementari (o che subiscono perdite di reddito) a seguito dell'istituzione di una zona Natura Il sostegno può essere concesso per un periodo massimo di due anni successivo alla data della decisione che istituisce la zona Natura 2000, limitatamente alle unità di acquacoltura preesistenti a detta decisione. La decisione che istituisce la zona Natura 2000 può essere stata adottata anche anteriormente all'inizio del periodo di programmazione (ossia il 1 gennaio 2007). Il sostegno previsto può, dunque, comprendere indennità compensative volte in particolare a coprire i costi di: modifica o spostamento di strutture, inclusa la vegetazione; acquisto obbligato di nuove attrezzature; perdite di reddito dovute a minori densità di allevamento o ad altre restrizioni concernenti attività economiche essenziali (ad es., restrizioni temporali e/o spaziali applicabili ai cambiamenti dei livelli dell'acqua; limitazioni nell'eliminazione di alberi/cespugli, restrizioni temporali su operazioni di disboscamento essenziali); perdite economiche dovute a periodi prolungati di drenaggio o allagamento; acquisto di attrezzature per la protezione dai predatori selvatici o perdite di reddito dovute agli stessi; formazione e istruzione destinate al personale. Al fine di ottenere le indennità compensative i beneficiari dovranno impegnarsi, per un minimo di cinque anni, al rispetto di requisiti idroambientali che vadano oltre la mera applicazione delle buone pratiche in acquacoltura. Per "requisito ambientale che vada oltre la mera applicazione delle buone pratiche in acquacoltura" si intende l'impiego di metodi di acquacoltura che, oltre ad applicare le buone pratiche in acquacoltura, definite all'articolo 11, paragrafo 5, del Reg. Attuativo FEP 1, esercitano un impatto positivo sull'ambiente. Tali metodi di acquacoltura, ad esempio, sono intesi a ridurre l'inquinamento esterno agli impianti di acquacoltura, offrire riparo e cibo alle specie di uccelli protette e/o contribuire al mantenimento del paesaggio e degli 1 L'articolo 11, paragrafo 5, del Reg. Attuativo FEP stabilisce che [ ] per buone pratiche in acquacoltura si intende il rispetto della normativa vincolante in ambito sanitario, veterinario o ambientale, e l utilizzo di protocolli di produzione che impediscano lo spreco di risorse e l inquinamento evitabile. 7

8 elementi tradizionali delle zone rurali. La semplice riduzione o l'eliminazione di un impatto ambientale negativo sono considerate normali buone pratiche in acquacoltura e pertanto non sufficienti a ricevere l indennità compensativa prevista. Misure intese a preservare e sviluppare la fauna e la flora acquatiche (art. 38 Reg. CE 1198/2006 e art.16 Reg. CE 498/2007) La misura rientra nell Asse 3, attraverso il quale è possibile finanziare misure di interesse comune aventi un ambito più vasto delle misure adottate di norma da imprese private, finalizzate a contribuire al conseguimento degli obiettivi della Politica Comune della Pesca. Attraverso tale misura potranno essere finanziate misure di interesse comune intese a preservare e sviluppare la fauna e flora acquatiche, migliorando nel contempo l ambiente acquatico. In particolare, l intervento del FEP sarà rivolto a promuovere: - la costruzione o l'installazione di elementi fissi o mobili destinati a preservare e sviluppare la fauna e la flora acquatiche; - il recupero delle acque interne, comprese le zone di riproduzione e le rotte utilizzate dalle specie migratori; - la preservazione e il miglioramento dell ambiente nel quadro di Natura 2000, se direttamente inerenti alle attività di pesca, esclusi i costi operativi (art. 38 par. 2 lett. c) Reg. CE 1198/2006). Il sostegno previsto dal suddetto articolo può riguardare le spese relative alle misure di preservazione necessarie per i siti facenti parte della rete ecologica europea Natura Il finanziamento potrà coprire i costi l elaborazione di piani, strategie e sistemi di gestione, le infrastrutture, compresi l ammortamento e l attrezzatura per le riserve, la formazione destinata al personale delle riserve, nonché studi pertinenti. Attraverso tale misura possono, inoltre, essere coperti i costi relativi alla consultazione dei portatori di interesse durante la discussione dei piani di gestione, studi per l'esame e il monitoraggio di specie ed habitat, compresi la mappatura e la gestione del rischio (sistemi di allarme rapido, ecc.) nonché l'elaborazione di materiale informativo e pubblicitario. Occorre rilevare che le eventuali entrate generate dalle operazioni finanziate in questo asse devono essere reinvestite nell'operazione stessa. 8

9 Gli aiuti erogati non potranno tuttavia riguardare le compensazioni per le rinunce a diritti, le perdite di reddito o le retribuzioni dei dipendenti, né il ripopolamento diretto 1, salvo se esplicitamente previsto come misura di conservazione da un atto giuridico dell UE. In conclusione, allo stato, l Autorità di Gestione del FEP è impegnata, assieme al partenariato, nell elaborazione di un documento relativo ai criteri di selezione per la concessione degli aiuti previsti nei vari Assi e misure del FEP. Il documento dovrà essere approvato dal Comitato di Sorveglianza e dalla Commissione europea entro 6 mesi dalla decisione di approvazione del Programma Operativo (cioè entro il 19 giugno 2008) e avrà lo scopo di definire gli elementi di priorità necessari al fine di stabilire una graduatoria tra tutti i progetti ritenuti ammissibili al finanziamento dai singoli bandi che verranno espletati. 1 Per ripopolamento diretto si intende l'attività di liberare organismi acquatici vivi, ottenuti da incubatoi o pescati altrove. 9

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