Così come una lingua ha la sua grammatica e il suo vocabolario, anche il disegno tecnico segue delle regole codificate: LE NORME UNI, ISO, EU, CEN.

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1 Il disegno tecnico è il linguaggio progettuale con cui si danno tutte le informazioni necessarie alla realizzazione del prodotto finito; nell'industria occorre che il disegno progettuale sia chiaro e preciso perché le differenti fasi di lavorazione sono svolte da persone diverse. Così come una lingua ha la sua grammatica e il suo vocabolario, anche il disegno tecnico segue delle regole codificate: LE NORME UNI, ISO, EU, CEN. Le norme UNI ISO sono la versione italiana o l'originale in lingua inglese o francese delle norme elaborate dall'organizzazione Internazionale di Normazione - ISO. Le norme UNI EU sono la versione italiana delle EURONORM, cioè delle norme elaborate dalla Commissione di Coordinamento per la nomenclatura dei prodotti siderurgici della Comunità Europea del Carbone e dell'acciaio - CECA. Le norme UNI EN sono la versione in lingua italiana delle norme europee approvate come tali dal Comitato Europeo di Normazione - CEN.

2 UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione L'UNI, fondato nel 1921, è l'organismo preposto in Italia allo studio, alla pubblicazione e alla diffusione delle norme tecniche nazionali relative a tutte le produzioni industriali. Nel 1986 l' UNI viene riconosciuto quale Ente Italiano di Normazione per tutti i settori, ad esclusione di quelli elettrotecnico ed elettronico ( in cui opera il CEI ) e ne è autorizzata la partecipazione in rappresentanza dell'italia all'attività normativa internazionale dell'iso e del CEN. L' UNI emana quindi norme tecniche che sono messe a punto con il consenso e la collaborazione di tutte le parti interessate, produttori, utenti, mondo della ricerca, autorità competenti, che esprimono delle soluzioni, o meglio la soluzione migliore in base al livello tecnologico esistente.

3 Proiezioni ortogonali definizione secondo normativa UNI 3969 (ISO 128) il metodo delle proiezioni ortogonali consiste nel proiettare ortogonalmente da distanza infinita su un piano di proiezione o su più piani di proiezione, ribaltati sul disegno, l oggetto da rappresentare disposto con facce od assi paralleli ai piani e/o agli assi coordinati di riferimento

4 Il metodo della doppia proiezione ortogonale consente di ottenere del medesimo oggetto infinite rappresentazioni bidimensionali regolate dalla posizione che lo stesso assume all'interno del riferimento geometrico spaziale definito dai piani di proiezione. E' pratica consuetudine disporre l'oggetto in modo da garantirne il parallelismo tra le sue superfici principali ed i piani di riferimento così che vengono a definirsi due categorie di proiezioni: quelle orizzontali, in prima proiezione, su piani orizzontali, dette piante dell'oggetto; quelle verticali, in successive proiezioni, su piani verticali, dette alzati.

5 1. Poniamo l oggetto al centro di un parallelepipedo

6 2. Orientiamo l oggetto in modo che il maggior numero di facce siano parallele alle facce del parallelepipedo.

7 3. Proiettiamo l oggetto sulle sei facce del parallelepipedo.

8 4. Scegliamo la vista principale dell oggetto: quella che contiene maggiori informazioni.

9 5. Riportiamo nel piano il parallelepipedo aprendolo lungo i bordi.

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