SICUREZZA SUL LAVORO IN AGRICOLTURA. Sito istituzionale: RISULTATI E PROSPETTIVE FUTURE NELL A REGIONE VENETO

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1 SICUREZZA SUL LAVORO IN AGRICOLTURA RISULTATI E PROSPETTIVE FUTURE NELL A REGIONE VENETO 19 DICEMBRE 2013 VERONA Direzione Regionale Prevenzione: Giovanna Frison Sito istituzionale:

2 LE FINALITÀ DI QUESTO CONVEGNO Fornire utili informazioni per focalizzare l attenzione soprattutto sui rischi per la salute e la sicurezza in agricoltura in quanto luogo di lavoro a maggior rischio di infortuni mortali e invalidanti Presentare le iniziative avviate e condividere i risultati raggiunti Mettere a disposizione strumenti idonei a prevenire infortuni e salvaguardare la salute: MANUALE PER IL LAVORO SICURO IN AGRICOLTURA facile consultazione, utili informazioni per ridurre rischi in agricoltura e lavorare in modo sicuro 2

3 Sicurezza e Infortuni L Agricoltura rappresenta uno dei settori a maggior rischio per infortuni invalidanti e il primo settore per infortuni mortali Nel 2012 sono stati rilevati (fonte: Centro di epidemiologia occupazionale) 44 infortuni mortali di cui 15 in agricoltura ( 9 morti nelle costruzioni) 11 infortuni sono stati causati da ribaltamento del trattore con lo schiacciamento della persona per mancanza dei sistemi di protezione del posto di guida, n.3 infortuni per schiacciamento da macchina agricola (escluso trattore) n.1 da schiacciamento da trattore in movimento Per quanto riguarda il ruolo dell infortunato 10 erano coltivatori diretti, e per quanto riguarda la sede di accadimento ben 12 infortuni sono avvenuti in luogo agricolo

4 questi dati evidenziano che: LA MANCANZA DI SISTEMI DI PROTEZIONE, LA SOTTOVALUTAZIONE DEL RISCHIO LA DISINVOLTURA NELL UTILIZZO DELLE MACCHINE AGRICOLE SONO STATI DETERMINANTI PER IL VERIFICARSI DELL EVENTO MORTALE

5 Salute e malattie professionali Per quanto riguarda le malattie professionali, negli ultimi anni si è avuto un aumento delle denunce di malattie professionali dovuto alle patologie osteoarticolari per sovraccarico degli arti superiori e della colonna vertebrale dovuti a movimenti scorretti. Nel caso di utilizzo dei prodotti fitosanitari l uso scorretto ha determinato alcuni casi di intossicazioni acute LA MOVIMENTAZIONE CORRETTA DEI CARICHI L ADOZIONE DI MISURE DI PREVENZIONE QUALI L UTILIZZO DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE AVREBBERO RIDOTTO IN MODO CONSIDEREVOLE IL DANNO ALLA SALUTE

6 Il punto di partenza per migliorare le condizioni di salute nei NEI LUOGHI DI LAVORO è LA PROMOZIONE DELLA SALUTE MAGGIORE CULTURA DELLA SICUREZZA E LA RESPONSABILIZZAZIONE/ empowerment intesa come adozione di comportamenti corretti e preventivi delle persone, dei consumatori, dei lavoratori e dei datori di lavoro è fondamentale per favorisce il mantenimento del proprio stato di salute migliorare le condizioni di salute e sicurezza non è un obiettivo esclusivo delle istituzioni sanitarie ma è soprattutto un obiettivo sociale che implica responsabilità personale

7 INDICAZIONI STRATEGICHE Commissione europea e dell Organizzazione mondiale sanità ( Fonte: Europa 2020 e Rapporto Stato salute Oms) La SALUTE e LA SICUREZZA sono FATTORI DI SVILUPPO della SOCIETA LA RESPONSABILIZZAZIONE/ empowerment delle persone, dei consumatori, dei lavoratori e dei datori di lavoro è fondamentale per migliorare i risultati sanitari in quanto favorisce il mantenimento del buono stato di salute I Governi devono impegnarsi a stabilire processi che permettano il CRESCENTE COINVOLGIMENTO dei PORTATORI DI INTERESSI/ stakeholders il RAFFORZAMENTO DEI SISTEMI SANITARI PUBBLICI È IL PREREQUISITO PER Il miglioramento significativo del livello di salute e di benessere della popolazione implica necessariamente. E possibile ottenere BENEFICI REALI in termini di salute mantenendosi nei limiti imposti dalle RISTRETTEZZE DELLE RISORSE se si adottano STRATEGIE EFFICACI di PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE (3% del bilancio sanitario nei paesi della regione europea dell OMS)

8 NON VA DIMENTICATO Le aziende sanitarie sono validi alleati sono i riferimenti sul territorio con cui confrontarsi per trovare le soluzioni più adeguate al fine di ridurre al minimo i rischi per la salute Sistema regionale e la rete tra amministrazioni stanno lavorando con le parti sociali per definire utili e semplici strumenti di lavoro di sostegno e assistenza (dgr 4182/2008)

9 La rete di coordinamento per la prevenzione nei luoghi di lavoro DIREZIONE LAVORI PUBBLICI DIREZIONE AGRICOLTURA DIREZIONE LAVORO DIREZIONE FORMAZIONE DIREZIONE AMBIENTE ASSESSORATO POLITICHE SANITARIE SEGRETERIA SANITA E SOCIALE Direzione Prevenzione COMITATO REGIONALE PREVENZIONE E VIGILANZA IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO D.Lgs. n. 81/08 Comitato di indirizzo art 5, Dl.Lgs 81/08 Commissione Consultiva art. 6 D.Lgs 81/08 Coordinamento delle Regioni DRL-INAIL-INPS-VVF PARTI SOCIALI Datoriali e sindacali DIREZIONE ATTIVITA PRODUTTIVE Aziende sanitarie e ARPAV

10 ASSISTENZA ALLE IMPRESE il SETTORE Agricolo più di altri soffre della crisi e quindi della mancanza di consistenti aiuti economici BANDO SGS : bandi di erogazione di contributi per sostenere progetti di miglioramento della sicurezza secondo un modello semplice pensato per le piccole imprese. Il bando dgr1872/2012 per euro acquisire anche attrezzature di lavoro sicure in agricoltura. Bando in corso per euro per tutti i settori con la collaborazione ulss FORMAZIONE: decreto interministeriale deve essere garantita la formazione di personale stagionale sono state elaborate schede sintetiche e di facile lettura che sintetizzano gli aspetti fondamentali sulla sicurezza (DGR 1560/2013)collaborazione ulss 20 http//prevenzione.ulss20.verona.it MANUALE OPERATIVO: guida per rendere semplice l osservanza di adempimenti normativi valutazione rischio, sorveglianza e la formazione dei lavoratori

11 PER SOSTENERE LE IMPRESE ALL OSSERVANZA DELLE DISPOSIZIONI NORMATIVE :SEMPLIFICAZIONE Il decreto interministeriale del 30 novembre 2012 prevede l obbligo per l imprenditore agricolo con meno di 10 lavoratori (anche se stagionali) di redigere il documento di valutazione del rischio E stato elaborato con collaborazione aziende sanitarie e CORECO il modello del DOCUMENTO STANDARDIZZATO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI IL documento definisce i CONTENUTI DEL DOCUMENTO, L ELENCO DEI RISCHI potenzialmente presenti e delle MISURE DI PREVENZIONE da attuare per ridurre e prevenire il rischio DGR n del 3 settembre 2013 Indicazioni per la stesura del Documento standardizzato di valutazione dei rischi

12 SORVEGLIANZA SANITARIA In relazione ai rischi determinati dal sovraccarico degli arti superiori è stato costituito presso l azienda sanitaria n.17 dgr 1397 /2003 il Centro di Ergonomia occupazionale Sul sito del Centro è possibile conoscere i dati relative alle malattie professionali determinate da sovraccarico degli arti superiori, è disponibile materiale informativo per la valutazione di questo rischio sotto la voce prevenzione promozione-della-salute

13 Cosa faremo La formazione: per focalizzare quali sono i rischi e per un confronto con gli esperti PROGRAMMA FORMATIVO finanziato da Regione e da Aziende ulss cerca di rispondere a questa esigenza con 1. corsi per lavoratori autonomi, (coltivatori diretti) e per lavoratori momentaneamente estromessi dal mercato del lavoro (disoccupati, cassaintegrati, collocati in mobilità) 2. corsi da dettagliare con associazioni di categoria per tema ( DVR; lavoratori stagionali) 3.corsi specifici sulle misure di prevenzione nell utilizzo prodotti fitosanitari ulss 20- ulss 21 e ulss 4 e la collaborazione di arpav 4. corsi sulla sicurezza dei trattori (già avviato dal comitato provinciale Vicenza) 5. corsi presso istituti tecnici agrari sulla sicurezza da definire con la scuola aspp/rspp ; salute

14 PER IL SETTORE SPECIFICO DELL UTILIZZO DEI PRODOTTI FITOSANITARI Considerata la rilevanza del fenomeno e le ripercussioni non solo sul lavoratore ma anche sul consumatore e l ambiente sono previste la formazione sull uso corretto dei pf, sulle tecniche alternative meno impattanti per la salute e l ambiente, sull uso delle attrezzature (tramite le ulss e con corsi specifici); La costituzione nel sito regionale di un area di confronto consentirà anche di migliorare lo scambio di informazioni tra utilizzatori e rivenditori e sistema istituzionale iniziative dirette a favorire i rivenditori nel caricamento dei dati di vendita che consentono di conoscere la distribuzione dei pf venduti e utilizzati e quindi di individuare le aree a maggior rischio per pericolosità di principio attivo Collaborazione ulss 4- ulss e arpav

15 NELL AMBITO DELLA VIGILANZA INDIRIZZI OPERATIVI omogenei, PER TUTTE LE AZIENDE ULSS e essenziali, standardizzati con check list e elenco dei documenti aziendali da tenere in azienda, (indirizzi operativi per la vigilanza in agricoltura, in edilizia, procedure per la gestione di segnalazioni di malattia e conduzione delle indagini) PROTOCOLLI tra AMMINISTRAZIONI per Interventi coordinati FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO CONTINUO secondo il Piano formativo «adozione di misure di prevenzione efficaci, che privilegino gli aspetti sostanziali, favorendo la semplicità applicativa attraverso la riduzione al minimo degli adempimenti documentali in coerenza con i recenti interventi legislativi di semplificazione degli adempimenti..» «sviluppare sinergie operative utili a migliorare l efficacia dell azione di vigilanza»

16 Conclusioni Le strutture sanitarie e le istituzioni regionali e i componenti del comitato regionale di coordinamento continueranno a promuovere la formazione su questi temi per favorire la percezione del rischio, sensibilizzare il mondo del lavoro con iniziative di comunicazione e materiale informativo assistere e sostenere le imprese che danno dimostrazione di voler puntare sulla sicurezza in quanto ne hanno colto il peso sociale, creare reti tra istituzioni e parti sociali per avviare azioni concrete e efficaci ma ma ognuno deve responsabilmente agire per propria salute e la sicurezza, non delegando ad altri soggetti la loro tutela

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