LE LEGENDE PER LA LETTURA DEI CARATTERI DELL INSEDIAMENTO
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- Adolfo Renato Pellegrino
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1 Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Corso di Laurea GEGA A.A. 2008/2009 Corso di Analisi del territorio (B) Arch. Maria Giuffrida LE LEGENDE PER LA LETTURA DEI CARATTERI DELL INSEDIAMENTO Elaborazione: Arch. Maria Giuffrida
2 A. LE INFRASTRUTTURE DI COLLEGAMENTO A1. Infrastrutture lineari di collegamento con l esterno - Viabilità di collegamento con i principali nodi territoriali [questa categoria si riferisce a quelle attrezzature viarie che hanno un ruolo primario di collegamento con l esterno dell ambito considerato e che sono interessati da flussi consistenti in attraversamento, oltre che in entrata e in uscita (riguarda le principali vie di comunicazione: autostrade, strade di grande comunicazione e/o statali in assenza di autostrade, ecc.)] - Linee ferroviarie di interesse nazionale [questa categoria comprende la rete che svolge un ruolo determinante nei collegamenti nazionali e che quindi viene usata, oltre che per gli spostamenti tipici del pendolarismo locale o metropolitano, anche per spostamenti a lungo raggio (ad esempio: la Ferrovia Messina-Catania rientra in questa categoria, la Ferrovia Circumetnea no)] A2. Nodi di collegamento con l esterno - Attrezzature nodali per il collegamento internazionale [questa categoria comprende gli aeroporti e i porti internazionali (la voce porti può essere suddivisa in porti che svolgono prevalentemente funzione turistica commerciale e porti che svolgono prevalentemente funzione di servizio ad aree industriali ed al sistema produttivo) ] - Nodi di penetrazione interna [questa categoria comprende le stazioni ferroviarie della rete di interesse nazionale e i caselli autostradali] A3. Infrastrutture di penetrazione e di collegamento fra i maggiori centri dell ambito oggetto di studio - Viabilità di penetrazione [questa categoria comprende: la viabilità che collega i nodi di collegamento con l esterno e la viabilità locale e la viabilità di collegamento fra un asse principale e la viabilità locale (è il caso della viabilità di penetrazione interna da un asse costiero)] - Viabilità di collegamento fra i centri maggiori [questa categoria comprende gli assi viari che collegano centri importanti e che assumono quindi un ruolo di importanza regionale (ad esempio le strade statali sulle quali si innesta la rete locale)] A4. Rete di collegamento locale 2
3 - Viabilità di collegamento locale [questa categoria comprende le strade che collegano centri e nuclei urbani fra loro (in genere si tratta di strade provinciali) - Rete ferroviaria di collegamento locale [questa categoria comprende le reti ferroviarie che svolgono un ruolo di trasporto del traffico pendolare locale o metropolitano (ciò può avvenire per una precisa strategia territoriale o per l avanzare di situazioni di obsolescenza delle strutture che non permette movimenti di traffico veloce); in tale categoria si possono inserire anche le stazioni] A5. Rete della viabilità rurale - Strade vicinali [questa categoria comprende tutte le strade carrabili che svolgono funzione di collegamento fra le aree urbane e i territori rurali] - Sentieri e mulattiere [questa categoria comprende i percorsi non carrabili che svolgono funzione di collegamento interpoderale o di accesso ad aree in condizioni orografiche particolari (scoscesi, terrazzamenti, ecc); rappresentano la trama dell infrastrutturazione rurale tradizionale] A6. Infrastrutture a servizio di micro sistemi produttivi locali - Viabilità di accesso ad aree produttive industriali [questa categoria comprende le strade che svolgono funzione esclusiva di collegamento tra la viabilità principale e le aree industriali (questa categoria può essere estesa ai tratti di ferrovia che avessero caratteristiche simili)] - Porti e approdi per pescherecci [questa categoria, pur comprendendo principalmente gli approdi a servizio della pesca, possono essere estesi anche agli approdi misti che, cioè, svolgono anche funzione turistica] A7. Assi urbani principali strutturanti B. LE TIPOLOGIE DELL INSEDIAMENTO B1. Centri storici B2. Parti urbane pianificate e/o ricostruite in seguito a eventi calamitosi B3. Insediamenti consolidati B4. insediamenti in espansione e/o in trasformazione 3
4 B5. Parti urbane interessate da criticità caratterizzate da bassa qualità ambientale, urbanistica e/o sociale B8. Nuclei dell economia rurale [questa categoria comprende nuclei (agglomerati ricadenti nelle frazioni) di origine rurale che ancora oggi mantengono un forte legame con il territorio agricolo; possono suddividersi in: nuclei in condizioni di marginalità, nuclei vitali che mantengono la tradizione agricola e buone relazioni con i centri, nuclei che hanno subito processi di trasformazione della struttura insediativa (da rurale a residenziale, a turistica, ecc.)] B9. Insediamenti residenziali recenti con funzione turisticoresidenziale stagionale legata alle attività balneari [questa categoria comprende gli agglomerati legati al turismo balneare stagionale che sorgono come espansioni delle aree urbane litoranee; in generale sono caratterizzati da scarsa qualità ambientale, da problemi funzionali dovuti al disordine urbanistico e da mono-funzionalità] B10. Borghi marinari di grande valore storico testimoniale, caratterizzati da una forte identità culturale e dal mantenimento delle attività legate alla pesca [questa categoria comprende i borghi che sono sorti lungo le coste per lo sfruttamento della pesca, sono caratterizzati dalla dipendenza da centri vicini più grandi, dalla particolare disposizione del tessuto urbano e dalla presenza di approdi per pescherecci (in molti casi si sono verificati fenomeni di sostituzione delle attività tradizionali con quelle turistiche che hanno determinato mutamenti sia nella struttura funzionale che in quella fisica)] B11. Centri della memoria [questa categoria comprende nuclei abbandonati che rappresentano gli agglomerati originari dei centri; possono essere stati abbandonati in seguito ad eventi catastrofici o per il rischio idrogeologico; in genere si trovano in siti di particolare pregio morfologico ambientale (es. Noto antica, i centri dell area grecanica calabrese, Soverato vecchio, ecc.) C. GLI AMBITI DI LOCALIZZAZIONE DELLE ATTREZZATURE PER LA PRODUZIONE E LA COMMERCIALIZZAZIONE C1. Aree di Sviluppo Industriale [in questa categoria sono comprese le aree dei Consorzi ASI, in genere di livello provinciale o regionale; tali aree, oggetto di Piani Regolatori Territoriali, localizzate in corrispondenza di distretti industriali specializzati e 4
5 possono ospitare impianti industriali anche di grandi dimensioni (si vedano a tal proposito le Leggi 634/57, 555/59, 1523/67 e le normative regionali in materia; questa categoria può essere ulteriormente suddivisa in: aree di localizzazione di industrie pesanti (metallurgiche, petrolchimiche, chimiche, ecc) e aree di localizzazione di industrie leggere (alimentari, manifatturiere, ecc.] C2. Aree Industriali o artigianali comunali [la voce riguarda le aree PIP attrezzate di livello comunale (oggetto di Piani attuativi per Insediamenti Produttivi) dove sono localizzate piccole e medie imprese; per tale categoria si può anche indicare la eventuale specializzazione se è possibile rilevare una elevata concentrazione di attività dello stesso settore] C3. Ambiti territoriali a specializzazione produttiva diffusa [in questa categoria possono rientrare aree, delimitabili anche in maniera approssimativa, dove si riscontra una elevata concentrazione di attività produttive non localizzate in un area attrezzata come peri caso delle ASI o delle aree PIP; anche in questo caso si può indicare la specializzazione del comparto e la dinamica in atto (se la produzione è in regressione o in evoluzione positiva] C4. Aree di concentrazione di produzioni tradizionali tipiche di qualità [in questa categoria rientrano gli ambiti di localizzazione della produzione tradizionale; possono essere puntuali (centri storici, nuclei urbani, ecc.) o areali (aree extraurbane di ridotte dimensioni, comprensori, ecc.); anche in questo caso può essere indicata la specializzazione produttiva (agroalimentare, artigianale della ceramica, del tessuto, del legno, del ferro, ecc); in questa categoria possono indicarsi quelle aree di localizzazione di peculiarità che rappresentano una risorsa in un eventuale processo di sviluppo locale] C5. Ambiti di produzioni agricole specializzate [in questa categoria vanno evidenziate le aree di concentrazione di attività produttive agricole specializzate che esprimono vitalità economica e che hanno una loro riconoscibilità sul mercato (ad es. le arance rosse, l uva Italia, i pomodori ciliegino, ecc.)] C6. Aree di localizzazione di attrezzature commerciali di livello elevato [questa categoria comprende le aree con grandi insediamenti commerciali (centri commerciali, hard discount, centri di smistamento merci all ingrosso, ecc.), che attraggono clientela da un bacino provinciale o comprensoriale, in genere localizzati in aree extraurbane e coincidenti con le aree artigianali o industriali comunali] C7. Poli commerciali di livello elevato 5
6 [sono quegli ambiti che all interno dell area urbana contengono attività commerciali in forma diffusa (negozi specializzati di piccole e medie dimensioni) e in forma concentrata (centri commerciali, grandi magazzini) e che, per questo, generano attrazione da un bacino provinciale o comprensoriale] C8. Mercati ortofrutticoli [sono compresi i mercato all ingrosso di prodotti ortofrutticoli che hanno carattere comprensoriale] C9. Mercati ittici [sono compresi i mercato all ingrosso di prodotti ittici; in questo caso possono essere anche indicati insieme i porti o gli approdi dai quali proviene il pescato] C10. Ambiti di concentrazione di servizi finanziari [tale voce riguarda la concentrazione di attività finanziarie (banche, agenzie di assicurazioni, agenzie di intermediazione immobiliare e di concessione prestiti e mutui) che, generalmente, sono indice di vitalità economica dell area] D. GLI AMBITI DI LOCALIZZAZIONE DELLE ATTREZZATURE E DEI SERVIZI PER LA SANITÀ E. GLI AMBITI DI LOCALIZZAZIONE DELLE ATTREZZATURE E DEI SERVIZI PER LA CULTURA F. GLI AMBITI DI LOCALIZZAZIONE DELLE ATTREZZATURE E DEI SERVIZI PER LO SPORT E IL TEMPO LIBERO G. GLI AMBITI DI LOCALIZZAZIONE DELLE ATTREZZATURE RICETTIVE 6
7 H. GLI AMBITI DI LOCALIZZAZIONE DELLE ATTREZZATURE PER IL CULTO I. AMBITI DI LOCALIZZAZIONE DEI LUOGHI DI RELAZIONE (PIAZZE, GIARDINI, VIE, ECC) L. GLI AMBITI DI LOCALIZZAZIONE DELLE ATTREZZATURE PER L AMMINISTRAZIONE M. GLI AMBITI DI LOCALIZZAZIONE DELLE ATTREZZATURE PER LA SICUREZZA N. GLI AMBITI DI LOCALIZZAZIONE DELLE ATTREZZATURE PER L ISTRUZIONE 7
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