La riforma della disciplina prudenziale in sede internazionale: impatti sulla direttiva CRD

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1 La riforma della disciplina prudenziale in sede internazionale: impatti sulla direttiva CRD 5 maggio 2010 Mario Marangoni Servizio Normativa e Politiche di Vigilanza

2 Agenda Le modifiche alla normativa prudenziale sui tavoli internazionali Basilea - i documenti di luglio 2009 su cartolarizzazioni e trading book - il documento di consultazione di dicembre 2009 I riflessi sulla direttiva CRD: modifiche approvate e processi in corso (CRD II, III, IV) Le principali innovazioni della CRD II Patrimonio Grandi fidi Cartolarizzazioni 2

3 Basilea le modifiche di luglio 2009 Enhancements to the Basel II framework trattamento più rigoroso delle esposizioni verso cartolarizzazioni: - inasprimento dei requisiti patrimoniali per determinate tipologie di esposizioni che, in base all esperienza della crisi, si sono rivelate particolarmente rischiose (operazioni di ricartolarizzazione, linee di liquidità, esposizioni allocate nel portafoglio di negoziazione) - previsione di più rigorosi requisiti di carattere organizzativo e gestionale; - miglioramento dell informativa al pubblico (terzo pilastro) 3

4 Basilea le modifiche di luglio 2009 Revisions to the Basel II market risk framework Incremental risk capital charge (IRC) Integra la disciplina dei modelli interni con un requisito patrimoniale che tenga conto non solo del rischio di default dell emittente (default risk) ma anche il rischio di downgrading (migration risk) Introduzione di un requisito aggiuntivo a fronte del VaR stressato Le banche devono calcolare un VaR stressato: calcolato facendo riferimento a periodi di stress ed utilizzando una serie storica di almeno un anno (12 mesi) Esposizioni verso la cartolarizzazione allocate nel trading book Allineamento del requisito per rischio specifico alle regole del banking book (attualmente sono trattate come titoli di debito le regole del banking book diventano il floor per il trading book) 4

5 Il Documento di consultazione di Basilea di dicembre 2009 Definizione di capitale Requisiti più elevati per talune tipologie di rischi rischio di controparte Limiti alla leva finanziaria: introduzione di un backstop: semplice leverage ratio, ma con attività fuori bilancio Un nuovo set di strumenti anticiclici Attenuazione della ciclicità del minimo: la proposta del CEBS Un buffer macroprudenziale per contrastare il ciclo creditizio Target ratio patrimoniale: per garantire la conservazione del capitale Accantonamenti anticiclici (forward looking) per fronteggiare le perdite attese 5

6 Il Documento di consultazione di Basilea Nuove regole sulla liquidità Liquidity buffers che assicurino la sopravvivenza per un determinato periodo di stress Un requisito strutturale che assicuri un bilanciamento delle scadenze di attivo e passivo, in una prospettiva di lungo periodo 6

7 Altre iniziative regolamentari Correggere gli incentivi all assunzione del rischio Governance e sistemi di remunerazione interni: ruolo degli azionisti nelle politiche di remunerazione, retribuzioni collegate al rischio e agli obiettivi con prospettiva di lungo periodo, sostanziale componente variabile, con differimento e claw back 7

8 L applicazione in Europa: modifiche alla CRD - CRD II: direttive 2009/27, 2009/83 e 2009/111 Recepimento negli ordinamenti nazionali entro il Entrata in vigore delle norme nazionali: CRD III: testo approvato dal Consiglio UE a novembre 2009 attualmente all esame del Parlamento UE Entrata in vigore delle norme nazionali: sulla base del testo attuale CRD IV: documento di consultazione della Commissione del 26 febbraio 2010: consultazione chiusa il 16 aprile Proposta legislativa della Commissione prevista nella seconda metà del 2010: terrà conto degli esiti del QIS condotto dal CEBS 8

9 La CRD II - Patrimonio di vigilanza Principali materie trattate Disciplina degli strumenti ibridi di Tier 1 (strumenti innovativi e non innovativi di capitale) permanenza: anche strumenti dated (durata minima 30 anni) flessibilità dei pagamenti: cancellazione obbligatoria degli interessi se requisito patrimoniale <8% o su richiesta Autorità di vigilanza assorbimento delle perdite: write down o conversione limiti: 15% (innovativi e con scadenza), 35% (non innovativi), 50% (se convertibili obbligatoriamente in azioni) (CEBS Guidelines del dicembre 2009) Revisione della definizione di capitale (art. 57a e Considerando 4) nessun privilegio nell assorbimento delle perdite in going concern e liquidazione ammesso limitato privilegio nella remunerazione (CEBS CP 33 su cui si è appena chiusa la fase di consultazione) 9

10 La CRD II - Grandi fidi Revisione dell ambito di applicazione Esclusione delle imprese di investimento con licenza o un attività limitata (art. 20, par. a) e b) della Direttiva 2006/49) Revisione dei limiti Eliminati il limite globale per i fidi rilevanti (800%) e il limite più stringente relativo alle esposizioni verso parti correlate (20%) Definizione di clienti connessi Identificazione di un rischio unico Analisi della connessione economica: - le relazioni di affari - le difficoltà finanziarie relative al funding Trattamento degli schemi di investimento e dei prodotti strutturati (CEBS Guidelines del dicembre 2009) 10

11 La CRD II (segue) - Grandi fidi Trattamento delle esposizioni verso le banche Esenzione per le attività di regolamento (esposizioni da regolare entro il giorno successivo - overnight) o di servizi di pagamento (intraday) per conto terzi Limite ordinario (25%) o esposizione fino ad un massimo di 150 milioni di euro (comunque non oltre il 100% del patrimonio di vigilanza) Trattamento delle esposizioni garantite da immobili (compreso leasing) Possibilità di ridurre l ammontare dell esposizione, fino ad un massimo del 50% del valore degli immobili residenziali o commerciali acquisiti in garanzia 11

12 La CRD II (segue) - Grandi fidi Reporting Reporting almeno due volte l anno dei fidi rilevanti (inclusi quelli esentati ai sensi dell art. 111) indicando le seguenti informazioni: - Identificazione della controparte o del gruppo di clienti connessi - Esposizione prima dell effetto di mitigazione del rischio - Indicazione della tipologia di strumenti di protezione del rischio - Esposizione al netto dell effetto di mitigazione del rischio Le banche validate ai fini IRB devono indicare le prime 20 sposizioni rilevanti Le banche devono tenere sotto controllo le esposizioni indirette (concentrazione sugli strumenti di protezione del credito) In caso di violazione dei limiti regolamentari, la banca deve segnalare immediatamente le esposizioni che hanno determinato il supero dei limiti 12

13 La CRD II Cartolarizzazioni - Significativo trasferimento del rischio di credito Armonizzazione dell applicazione del principio di trasferimento significativo, fornendo dei criteri operativi, validi sia per le tradizionali sia per le sintetiche Criterio generale: l originator detiene meno del 50% della mezzanine; se non esiste la mezzanine e se la junior supera la perdita attesa delle attività sottostanti, l originator detiene meno 20% della junior. In alternativa: adozione da parte dell originator di politiche e metodologie - giudicate adeguate dall Autorità di vigilanza che assicurino che la riduzione del requisito patrimoniale conseguita con una cartolarizzazione sia giustificata dal effettivo trasferimento di una corrispondente quota di rischio. Tale corrispondenza deve essere riconosciuta anche ai fini gestionali interni (risk management e internal capital allocation). 13

14 La CRD II Cartolarizzazioni (segue) - Trattenimento di una quota di rischio L originator o sponsor (o il datore di fondi originario) deve detenere un significativo interesse nelle attività sottostanti e cioè: - quota di ciascuna tranche ceduta pari almeno 5% del valore nominale; - nel caso di operazioni revolving, ragioni dell originator pari ad almeno 5% del valore nominale delle attività cartolarizzate; - attività oggetto di cartolarizzazioni, casualmente selezionate, pari ad almeno 5% del valore nominale delle attività cedute, se il numero delle attività cartolarizzabili supera 100 alla data dell inizio dell operazione; - prima perdita e, se necessario, altre tranche aventi rischio superiore e scadenza successiva a quelle trasferite, pari ad almeno 5% del valore nominale delle attività cartolarizzate. 14

15 La CRD II Cartolarizzazioni (segue) Il significativo interesse è valutato all inizio dell operazione e deve essere mantenuto nel continuo (il che significa che le posizioni trattenute non possono essere cedute e non possono essere coperte nè garantite). Esenzioni dall obbligo di detenzione del significativo interesse : a. controparti (debitori/garanti) delle attività sottostanti poco rischiose (es. crediti verso amministrazioni centrali, enti territoriali, banche multilaterali di sviluppo, intermediari vigilati che ricevano una ponderazione pari o inferiore a 50%) b. natura delle attività (prestiti sindacati, derivati creditizi, purchased receivables ) 15

16 La CRD II Cartolarizzazioni (segue) Sanzione in caso di mancato rispetto degli obblighi Alle posizioni si applica una maggiorazione di almeno il 250% del fattore di ponderazione (con un tetto del 1250%);la maggiorazione deve essere progressivamente aumentata in caso di violazioni ripetute 16

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