L approccio medico-legale alla violenza di genere nell ambito dell assistenza sanitaria. Prof. Susi Pelotti Medicina Legale Università di Bologna
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1 L approccio medico-legale alla violenza di genere nell ambito dell assistenza sanitaria Prof. Susi Pelotti Medicina Legale Università di Bologna
2 Servizi sanitari e di supporto per la vittima
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4 VIOLENZA DOMESTICA Ostacoli per il riconoscimento 1) Mancanza di conoscenza 2) Mancanza di protocolli 3) Mancanza di tempo
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6 Operatori della Legge Tutti insieme per le donne vittime di violenza del partner nelle relazioni di intimità Commissione Europea Direzione generale Giustizia, Libertà e Sicurezza Programma Daphne 3 ( ).
7 Referto/ denuncia all Autorità Giudiziaria Qualifica giuridica del sanitario Medico di famiglia Conoscenza dei reati perseguibili a querela/d ufficio e delle aggravanti Formazione
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9 Intimate partner violence and companion animal welfare CM Tiplady 1, DB Walsh 2, CJC Phillips 1 Article first published online: 18 JAN 2012 DOI: /j x
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18 L assenza di sperma non significa ragioni: che non vi sia stata violenza Vasectomia Uso di condom sessuale Mancata eiaculazione 34% degli aggressori mostrano disfunzioni sessuali nel momento dell aggressione Lasso di tempo tra la visita e il fatto Attività della vittima dopo il fatto 18
19 Tracce di saliva in corrispondenza del morso
20 Tracce di saliva Da mozziconi di sigaretta Da buste e francobolli Da passamontagna nella regione della bocca Dalla cute Tracce di sudore
21 Touch DNA
22 La potenza del DNA La sua specificità La sensibilità Identifica chi ha lasciato la traccia Esclude i sospettati Collega i crimini
23 Il lato oscuro DNA degradato Profili misti Low template DNA (LT DNA) CSI effect
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26 Errata conservazione dei reperti biologici
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30 By Candace Dempsey, author of MURDER IN ITALY (Penguin/Berkley Books)
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32 CSI effect: remember, it s TV
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35 La ricerca
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46 LINEE GUIDA PER IL REPERTAMENTO DI TRACCE BIOLOGICHE NEL PERCORSO ASSISTENZIALE DELLE VITTIME DI MALTRATTAMENTO E/O VIOLENZA SESSUALE 46
47 Finalità: lo scopo delle linee guida è quello di pianificare l intervento dei professionisti della salute coinvolti nella repertazione di tracce biologiche nei casi di violenza sessuale e/o maltrattamento, dichiarati o sospetti.
48 Obiettivi - facilitare e standardizzare l espletamento delle procedure e dei rilievi necessari; - garantire la completa ottemperanza degli obblighi di legge in tema di maltrattamento e/o violenza sessuale; - ottemperare agli obblighi di rilevamento delle prove e della catena di custodia, al fine di assicurare valenza probatoria delle fonti di prova, specie se accertamenti irripetibili; - fornire anche un valido strumento per la formulazione di una diagnosi o di un sospetto diagnostico di violenza sessuale e/o maltrattamento, in particolare nei minori.
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50 Consenso Il consenso alle procedure di repertazione di eventuali tracce biologiche dovrà essere formalizzato nella documentazione sanitaria
51 È auspicabile, considerata la peculiarità e la delicatezza dell indagine, contattare, qualora possibile, un esperto in genetica forense per eventuali consigli sulla repertazione e conservazione.
52 Contaminazione Gli operatori, durante l espletamento di tutte le operazioni, devono obbligatoriamente adottare tutte le procedure volte ad evitare fenomeni di contaminazione (contaminazione operatore-reperto, contaminazione repertoreperto, contaminazione ambiente-reperto, etc)
53 A - sugli indumenti le tracce presenti sugli indumenti non sempre sono visibili ad occhio nudo. Tutti gli indumenti, pertanto, devono essere repertati. Devono essere repertati anche eventuali assorbenti, pannolini o quanto a contatto con le regioni intime;
54 Indumenti Conservare gli indumenti ben asciutti in buste di carta o in scatole di cartone, mai aperte o manipolate (nota bene: non usare buste di plastica per la conservazione!) Fare asciugare, se è possibile, all aria gli indumenti non asciutti, senza utilizzare fonti di calore (stufe, phon, ecc.)
55 B - sul corpo della vittima: Almeno due tamponi Non devono contenere terreno Congelare le provette con i tamponi ed eventualmente con i ritagli di unghie. LE PROVETTE NON DEVONO MAI ESSERE CONSERVATE IN FRIGORIFERO
56 Tamponi Considerare (indipendentemente dal tempo trascorso dall evento) e sulla base del dato anamnestico le seguenti sedi: orale - periorale - vulva - vaginale - perivaginale - anale perianale - peniena - cute
57 Nel luogo ove si è verificato il fatto intervento dell Autorità Giudiziaria È fondamentale che l operatore sanitario, che raccoglie il dato circostanziale, segnali all Autorità Giudiziaria, sulla base del racconto fornito dalla vittima, la possibilità di rinvenire tali tracce
58 La scheda di repertazione indicare chiaramente le zone dove vengono effettuati i tamponi e i prelievi, nonché l elenco dei reperti raccolti, opportunamente classificati, e documentare, ove possibile, con rilievi fotografici tutte le operazioni di prelievo (verbale di prelievo); allestire un verbale di catena di custodia, in cui venga indicato ogni passaggio del reperto, che dovrà essere controfirmato da ogni operatore intervenuto. Si consiglia di allestire una check list delle attività eseguite.
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