ACCORDO DI PROGRAMMA PER L ATTIVAZIONE DI UNA RETE DI COMUNI AMICI DELLA FAMIGLIA
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1 Forum Lombardo delle Lombardia FeLCeAF Associazioni familiari ACCORDO DI PROGRAMMA PER L ATTIVAZIONE DI UNA RETE DI COMUNI AMICI DELLA FAMIGLIA La crisi in atto ormai da alcuni anni porta al contenimento delle spese pubbliche e richiama la necessità di nuove prassi amministrative basate sulla costruzione di sistemi di sussidiarietà in cui interagiscono le Amministrazioni comunali e i soggetti del territorio Il superamento del welfare come finora strutturato, impone il contenimento delle spese sia pubbliche che delle famiglie e pone la necessità di una nuova organizzazione di welfare e di nuove prassi amministrative basate su sistemi di sussidiarietà in cui interagiscono le Amministrazioni comunali e i soggetti del territorio. Le Istituzioni pubbliche, al fine di ottenere la massima efficacia dei servizi erogati, sono chiamate a una sempre più attenta organizzazione e modalità di attuazione degli stessi, sapendo cogliere i nuovi bisogni e le nuove domande che la società pone. Anche le famiglie, nondimeno, sono chiamate ad auto organizzarsi per fronteggiare e superare le difficoltà sia di ordine sociale che economico da cui sono fortemente investite. Il Welfare territoriale è pertanto crocevia essenziale per la realizzazione di prassi amministrative innovative e partecipative, soprattutto per aiutare le famiglie a superare particolari momenti di crisi e difficoltà. A tal fine, le famiglie sono una risorsa indispensabile nella costruzione di un Welfare comunitario, tipicamente sussidiario, che generi buone pratiche di politiche con le famiglie, attraverso un pieno coinvolgimento di queste ultime nella progettazione delle stesse, al fine di costruire relazioni sociali attive nel dialogo con le Istituzioni. L Ente locale, nella realizzazione di un welfare territoriale comunitario e generativo, esercita il ruolo e la responsabilità che la legge gli assegna condividendo con altri Enti locali e con le associazioni dei Comuni e delle famiglie esperienze e buone pratiche, nella consapevolezza che il livello locale di governo è sempre più spesso il laboratorio e l incubatore di scelte innovative capaci di migliorare il benessere delle comunità. I Comuni possono organizzare in modo più efficace le politiche di Welfare associando alle politiche assistenziali in essere politiche promozionali e innovative che realizzino un Welfare partecipato dalle famiglie quali risorse essenziali per l avvio di reti di auto mutuo aiuto familiare, per la riscoperta di relazioni di buon vicinato, per l attivazione di un economia a filiera corta, a partire dai principi per un economia sociale di mercato.
2 Richiamata in particolare la legge n. 328/2000 che all art. 1, comma 5, precisa che: Alla gestione e all'offerta dei servizi provvedono soggetti pubblici nonché, in qualità di soggetti attivi nella progettazione e nella realizzazione concertata degli interventi, organismi non lucrativi di utilità sociale, organismi della cooperazione, organizzazioni di volontariato, associazioni ed enti di promozione sociale, fondazioni, enti di patronato e altri soggetti privati. Il sistema integrato di interventi e servizi sociali ha tra gli scopi anche la promozione della solidarietà sociale, con la valorizzazione delle iniziative delle persone, dei nuclei familiari, delle forme di auto-aiuto e di reciprocità e della solidarietà organizzata, e all art. 16 comma 1 afferma che: Il sistema integrato di interventi e servizi sociali riconosce e sostiene il ruolo peculiare delle famiglie nella formazione e nella cura della persona, nella promozione del benessere e nel perseguimento della coesione sociale; sostiene e valorizza i molteplici compiti che le famiglie svolgono sia nei momenti critici e di disagio, sia nello sviluppo della vita quotidiana; sostiene la cooperazione, il mutuo aiuto e l'associazionismo delle famiglie; valorizza il ruolo attivo delle famiglie nella formazione di proposte e di progetti per l'offerta dei servizi e nella valutazione dei medesimi. Al fine di migliorare la qualità e l'efficienza degli interventi, gli operatori coinvolgono e responsabilizzano le persone e le famiglie nell'ambito dell'organizzazione dei servizi. Considerato che oltre ai Comuni, la Lega delle Autonomie locali della Lombardia, la Federazione lombarda dei consultori familiari di ispirazione cristiana (FeLCeAF), il Forum delle Associazioni familiari della Lombardia, l Afi Associazione delle famiglie milanesi e briantee, rientrano tra i soggetti richiamati dalla predetta citata normativa e che nei loro rispettivi statuti prevedono il perseguimento del bene pubblico attraverso gli strumenti operativi che sono loro propri. Tutto ciò premesso la Lega delle Autonomie locali della Lombardia, la Federazione lombarda dei consultori familiari di ispirazione cristiana (FeLCeAF), il Forum delle Associazioni familiari della Lombardia, l Afi Associazione delle famiglie milanesi e briantee, condividono la necessità di attivare una Rete di Comuni amici della famiglia che favoriscano nella comunità lo sviluppo di buone pratiche, di azioni di mutuo aiuto familiare, di percorsi di collaborazione, solidarietà e sostegno reciproco tra le famiglie in un rapporto di co-progettazione tra le famiglie stesse e le istituzioni locali. A tal fine la Lega delle Autonomie locali della Lombardia, la Federazione lombarda dei consultori familiari di ispirazione cristiana (FeLCeAF), il Forum delle Associazioni familiari della Lombardia, danno vita a un Comitato Etico che abbia il compito di vigilare e garantire il corretto perseguimento e il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità del presente accordo, di fissare gli ambiti progettuali e i criteri per la contribuzione e l attuazione di progetti volti alla promozione di politiche con le famiglie elaborati dai Tavoli Famiglie in rete comunali. Il Comitato etico individua altresì modalità e criteri che attestino gli aspetti etici della gestione aziendale a cui i partner convenzionati dovranno attenersi. La Rete di comuni amici della famiglia: 1. configura un sistema permanente di incontro e confronto di Comuni tra loro e con l associazionismo familiare per diffondere buone pratiche e stimolare percorsi di collaborazione progettuale e operativa che valorizzano il ruolo della famiglia nelle comunità locali; 2. realizza buone pratiche per lo sviluppo e la qualificazione di politiche promozionali e distintive che valorizzano e potenziano le capacità, le idee, le esperienze concrete promosse dalle famiglie; 3. stimola la partecipazione attiva e concreta delle famiglie singole e associate;
3 4. attiva strumenti comunitari per il sostentamento del reddito delle famiglie, per il consolidamento dell economia di vicinato, per l individuazione di nuove forme di autofinanziamento. La Rete dei Comuni amici della famiglia si avvale dei seguenti strumenti: 1. Tavolo intercomunale della Rete dei Comuni amici della famiglia, quale strumento di elaborazione delle politiche con le famiglie, di programmazione e attivazione di progetti innovativi a favore dello sviluppo dell associazionismo familiare quale partner progettuale. 2. Tavolo delle famiglie in rete comunale a cui è affidata la programmazione, il reperimento dei finanziamenti finalizzati alle politiche familiari, la co-progettazione delle buone pratiche da realizzare e sostenere nella comunità territoriale. 3. Family Card dei Comuni lombardi: carta sconti che realizza il sistema Family Card regionale per sostenere il reddito delle famiglie e l economia di vicinato. 3.a La Family Card è destinata soprattutto alle famiglie composte da almeno 5 componenti o famiglie aventi almeno un figlio tra 0-4 anni e a quelle impoverite segnalate al Comitato Etico dai singoli comuni aderenti alla rete. 3.b La Family Card è uno strumento per autofinanziare i progetti territoriali di politiche con le famiglie elaborati dai Tavoli Famiglie in rete comunali, secondo le linee annualmente indicate dal Comitato Etico. 3.c La Family Card alimenterà inoltre un Fondo che sarà costituito dall 1% di ogni transazione commerciale effettuata tramite le Card attivate nel circuito convenzionato, dalle donazioni effettuate da persone fisiche o giuridiche, da contributi sia di soggetti pubblici che privati. Il Fondo sarà altresì destinato a favorire lo sviluppo dell associazionismo familiare sul territorio e a sostenere le azioni tese a supportare la rete dei Comuni amici della famiglia. 3.d La Family Card sarà accompagnata da un altra Carta, a disposizione di tutti i cittadini che, pur non fruendo dello sconto, intendono contribuire, attraverso la propria spesa, alla formazione del Fondo sociale. 3.e Il Fondo sociale, per condivisa intesa tra i soggetti firmatari del presente accordo, sarà utilizzato per i progetti programmati dal Tavolo intercomunale della rete dei Comuni amici della famiglia e dai Tavoli delle famiglie in rete comunale, e sarà gestito dall Afi - Associazione famiglie milanesi e briantee, sulla base delle indicazioni e degli indirizzi del Comitato Etico al quale rendiconterà e risponderà annualmente della gestione. 4. Le Amministrazioni Comunali che aderiranno ad presente accordo si impegneranno a: assicurare adeguata e puntuale promozione alla famiglia e alla co-progettazione di interventi innovativi a favore del benessere delle famiglie stesse; eseguire tutti gli atti e le procedure necessarie per avviare il progetto della rete dei Comuni amici della famiglia; partecipare al Tavolo intercomunale al fine di rappresentare le istanze delle famiglie del proprio territorio; promuovere la costituzione e la partecipazione delle organizzazioni rappresentative delle famiglie al Tavolo delle famiglie in rete comunale; promuovere l attivazione della Family Card nel proprio Comune; deliberare ogni anno la somma da inserire nel proprio bilancio per sostenere le Politiche con le Famiglie da sviluppare e progettare nei Tavoli comunali Famiglie in rete ; partecipare alle attività di fundraising sviluppate attraverso la Rete dei Comuni amici della famiglia.
4 Il Forum regionale delle Associazioni familiari della Lombardia, la Federazione lombarda dei consultori familiari di ispirazione cristiana (FeLCeAF) sono parte attiva per l attuazione del Welfare territoriale della famiglia. Legautonomie Lombardia, è consapevole del fatto che proprio in situazioni così difficili come quelle attuali è necessario sviluppare forme di collaborazione e cooperazione tra Enti locali e tra soggetti pubblici e privati dei territori, tese a sostenere e potenziare le attività dei Comuni, sempre più complesse e impegnative; è inoltre consapevole del fatto che tale cooperazione può svilupparsi in modo più favorevole fra Reti di Comuni in grado di progettare strategie e prassi innovative e partecipate tra Enti locali e soggetti dei territori Il direttivo regionale di Legautonomie, nella convocazione del 4 ottobre 2013, ha deciso all unanimità di accogliere la proposta di adesione alla Rete dei Comuni amici della Famiglia e alla realizzazione della Family Card dei Comuni Lombardi con il Forum regionale delle Associazioni familiari della Lombardia e la Federazione lombarda dei consultori familiari di ispirazione cristiana (FeLCeAF). In tale progetto Legautonomie Lombardia assume il ruolo di promotore della Rete presso i Comuni, di attivatore dei processi e delle pratiche che via via si svilupperanno e di promotore di un tavolo regionale di coordinamento tra i Comuni e partecipa al Comitato Etico.
5 LEGA DELLE AUTONOMIE LOCALI DELLA LOMBARDIA FEDERAZIONE LOMBARDA DEI CONSULTORI DI ISPIRAZIONE CRISTIANA (FELCEAF) FORUM LOMBARDO DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI AFI ASSOCIAZIONE FAMIGLIE MILANESI E BRIANTEE Sottoscrivono il presente accordo di programma impegnandosi a darvi piena attuazione, ciascuno per le proprie competenze e ad avviare, per la durata di tre anni, la sperimentazione della Rete dei comuni amici della famiglia e della Family Card dei Comuni Lombardi. I comuni che aderiranno dovranno inviare la propria adesione alla Lega delle autonomie locali della Lombardia. Milano, LEGA DELLE AUTONOMIE LOCALI DELLA LOMBARDIA Il legale rappresentante LA FEDERAZIONE LOMBARDA DEI CONSULTORI FAMILIARI DI ISPIRAZIONE CRISTIANA (FELCEAF) FORUM LOMBARDO DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI AFI ASSOCIAZIONE FAMIGLIE MILANESI E BRIANTEE
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