Programmi di contrasto dell'isolamento e della solitudine: le esperienze promosse con il FRNA
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- Gerardo Volpe
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1 Salute e invecchiamento attivo in Emilia-Romagna. Il ruolo della sorveglianza PASSI d'argento Programmi di contrasto dell'isolamento e della solitudine: le esperienze promosse con il FRNA Bologna, 3 luglio 2014 Raffaele Fabrizio Responsabile Servizio integrazione socio-sanitaria e politiche per la non autosufficienza L esperienza legata all emergenza Caldo, ha mostrato che, nelle persone anziane, la condizione di isolamento e solitudine può trasformare un evento in emergenza
2 AZIONI SVILUPPATE FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA (DGR1206/07) Allegato 4 Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione per gli anziani fragili Le linee per la definizione dei programmi sono state stese sulla base delle esperienze : -PROGETTO EUROPEO I2I (isolation to inclusion) Gruppo di esperti europei e regionali ha lavorato sul tema dello sviluppo di piani di azione locali per contrastare l isolamento e promuovere l inclusione sociale della popolazione anziana ( ) - PROGETTI SPERIMENTALI realizzati in alcuni territori su obiettivi del Piano di Azione Regionale per la popolazione anziana (DGR 2299/04) Dgr 1206/07: Prevedere nella programmazione distrettuale almeno il 2% delle risorse del FRNA per programmi di sostegno..
3 FRNA (Allegato 4 DGR 1206/07): i 3 ordini di priorità Prevenzione delle cause: una cultura volta alla valorizzazione del ruolo delle persone anziane (intervenire sull ordinario); Individuazione della fragilità: portare alla luce le situazioni latenti, sviluppo di sistemi di mappatura e monitoraggio delle fragilità e delle situazioni a rischio; Azioni di contrasto (agire sulle cause prevenendo le conseguenze): della solitudine e dell isolamento, costruendo reti di contatto attivo e di sostegno ; mettere al centro la vita e l attività, non solo il bisogno di cura FRNA (Allegato 4 DGR 1206/07) Costruire un sistema che contrasti l isolamento e la solitudine, attraverso: interventi sulle condizioni ordinarie durante tutto l anno (non solo per emergenze: es ondate di calore, articolazioni specifiche all interno di piani di più ampio respiro) sostegno alle forme aggregative spontanee (volontariato associazionismo) per iniziative inerenti il rafforzamento delle reti sociali e relazionali Intercettare un ampia fascia di popolazione che non abbisogna solo, o non ancora di assistenza strutturata
4 AZIONI ESSENZIALI DEI PROGRAMMI TERRITORIALI (all. 4 DGR 1206/07) servizio pubblico: attivatore di processi mappatura delle persone fragili mappatura e messa in rete di tutti i soggetti che nel territorio svolgono iniziative e si rendono disponibili ad aderire ad una logica di rete (spesso mancanza di comunicazione tra le varie forze sociali, no di iniziative) sostegno all associazionismo e al volontariato per promuovere: iniziative già realizzate e conferire ruolo di osservatorio privilegiato alle forme di aggregazione riconoscere una rete sociale che superi la logica della rete dei servizi istituzionali è strategico in un programma di contrasto alla solitudine e all isolamento L ATTENZIONE DEL FRNA A PARTIRE DAL Dal 2008 Monitoraggio annuale su numero programmi realizzati e persone coinvolte Nel 2009 analisi dei piani attuativi in collaborazione con Ausl Ravenna e seminario novembre 2010 su condivisione esperienze in Rer 30/11/2010 Dal 2010 sottoprogetto del Piano triennale regionale della prevenzione
5 DGR 2071/10 PIANO REGIONALE PREVENZIONE Paragrafo 2.5.a PROGETTO 2 Contrasto all isolamento dell anziano con particolare riferimento alla costruzione di reti sociali di sostegno e di vicinato valorizzare e diffondere le iniziative sviluppate nell ambito della DGR 1206/07 Cosa è stato fatto Costituito gruppo di lavoro (Comuni, Ausl, volontariato, Rer) Elaborata scheda per ricognizione delle esperienze Raccolta delle esperienze Identificati un set di indicatori per identikit di una buona pratica (condivisi con comitato T.S.) Selezione delle buone pratiche Stesura documento 56% Comunali 32% Distrettuali 167 progetti 12% Altro 4 Principali filoni di interventi/attività: 1. Programmi per specifici target di utenza (es programmi per anziani che vivono in zone montane;programmi per anziani già seguiti dai servizi, programmi per persone con demenza e loro familiari, ecc) 2. Programmi di comunità (portierato sociale gite, vacanze, ecc) 3. Programmi per il sostegno alla mobilità (trasporti) 4. Programmi di E-care
6 Struttura del documento realizzato
7 Indicatori e buone pratiche PRIORITARI NECESSARI ULTERIORI Trasversalità obiettivi Attivatore empowerment e auto-organizzazione Sostenibilità economica Attori coinvolti Replicabilità Promozione invecchiamento attivo Sistema di valutazione Trasversalità territoriale Coinvolgimento popolazione target Scambio intergenerazionale Territoriale Socio-relazionale Psicologico-culturale Accessibilità ai servizi socio-sanitari 4 Classi di isolamento La geolocalizzazione delle buone pratiche su classe isolamento Territorale Socio-relaz. Psic.-culturale Accesso Progetti 4 classi di isolamento Territoriale Socio-relazionale Psicologico-culturale Accessibilità ai servizi socio-sanitari 11 combinazione (per trasversalità)
8 Esempio scheda progetto nel documento Diffusione del documento e Monitoraggio -Trasmissione a: Uffici di piano, distretti, Servizi sociali dei Comuni.. -Monitoraggio tramite UDP su progetti in corso Rispondenti: 34 distretti su 38 (89%) hanno progetti in corso Tot. 280, di cui:
9 Progetti inseriti nella programma zione distrettuale integrata Dal 2007 al 2013 circa 45 mln (tutte le risorse)
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