Rassegna Stampa del 06/10/ :26

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2 INDICE AESVI 06/10/2009 La Voce di Romagna Il fallimento dell'e-book Kindle Ci sarà un nuovo modo di studiare? 4 VIDEOGIOCHI 05/10/2009 Sorrisi e Canzoni Colpo d'occhio Videogiochi : le console più vendute 05/10/2009 ADN Kronos 15:21 Arriva 'Wet', videogioco post-femminista con la sexy-killer Rubi Malone che uccide solo i maschi 7 8

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4 06/10/2009 La Voce di Romagna Pag. 11 Il fallimento dell'e-book Kindle Ci sarà un nuovo modo di studiare? Ci siamo molte volte occupati in questa sede dello studio e degli studenti, e di come le tecnologie possano aiutare (o disaiutare) gli studenti ai loro compiti. La tecnologia può essere un aiuto imponente per gli studenti, e molte sono le iniziative a favore da parte delle istituzioni, compreso il tira e molla del Ministro Gelmini sulla introduzione degli e-book (libri in formato elettronico) nella scuola, un po' per alleggerire gli zaini degli studenti dal peso di chili e chili di carta, un po' per promuovere un modo migliore di studiare. Ma non dobbiamo per forza guardare ai tempi decenti. Diceva Confucio "Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco 500" anni prima di Cristo. Ma di questo motto sembrano essersi dimenticati i produttori di lettori di e-books (i libri elettronici avrebbero bisogno di un lettore dedicato per funzionare, anche se possono essere letti e fruiti da un computer lo stesso) o i promotori di un progetto che ha dato dei frutti molto controversi. All'Università di Princeton, negli Stati Uniti, a Giugno del 2008, hanno iniziato a sostituire i libri con le loro versioni elettroniche, ed a dotare gli studenti di Kindle, il noto lettore di e-book promosso da Amazon, per permettere agli studenti appunto di alleggerirsi dalla carta, e di poter sperimentare modi nuovi di studiare. Lo stesso processo era già iniziato a Yale e Berkley, in quell'ottica un po' catastrofista che vuole la morte della carta a favore delle versioni di libri, giornali e materiali tutti elettronici (ma sarà vero? Io non credo personalmente alla fine del libro di carta, come alla fine dei giornali di carta.. Staremo a vedere..) La cronaca di come è andata a Princeton la potete seguire sul The Daily Princetonian, il giornale di ateneo. Con alti e bassi (studenti tiepidi, insegnanti entusiasti) Kindle con la sua memoria piena di libri è stato introdotto fra i banchi universitari per un anno. FIno al 28 Settembre scorso, data in cui si son tirate le somme sul progetto. Kindle a primo acchito sembrava comodo per la consultazione, o per la lettura libera di fonti, ma si è rivelato una vera catastrofe per lo studio. A detta di Aaron Horvath, uno studente di Civil Society and Public Policy, che Kindle lo ha usato parecchio, studiare con Kindle è stato un incubo: "Molto del mio apprendere dipende strettamente dalla interazione fisica che ho con i libri: sottolineo, metto dei segnalibri, confronto le pagine, metto dei post-it e utilizzo mille modi per sottolineare i passaggi o le pagine che li contengono, così come prendo appunti sulle pagine... Interagisco moltissimo con i materiali dei miei corsi. Tutto questo (con Kindle) è andato perduto, e se non perduto, è davvero troppo lento per stare al passo con i miei pensieri, e le funzionalità del lettore si rivelano inutili. Non sono un luddista, ma questa tecnologia non mi sembra ancora pronta per un uso accademico". I problemi maggiori sono dati dall'assenza di numeri di pagina così come li conosciamo: Kindle restituisce localizzazioni di pagina che dipendono dalla nuova formattazione del testo sul formato elettronico. E' praticamente impossibile fare citazioni dal testo (perché quello che su Kindle compare ad esempio su pagina 30 potrebbe essere a pagina 50), e le citazioni sono importantissime per lo studio universitario elaborando tesi o testi accademici. Il risultato a Princeton è stato che gli studenti sono stati costretti a stampare gli e-book forniti con Kindle, oppure a riconsegnare il lettore con uno sconfortato "no grazie" ai professori. Perché tanto odio? Basta tornare alla nostra esperienza sui banchi di scuola per capire. Esistono essenzialmente tre tipi di studenti, e almeno tre modi differenti di studiare. C'è la persona principalmente auditiva che ha bisogno di ascoltare il professore spiegare un capitolo o dei concetti per ricordarli ed impararli al meglio. Oppure la persona visiva, che ha bisogno di vedere esempi o immagini dei concetti in questione per imprimerli nella mente (o disegnare schemi e relazioni per mettere ordine nelle idee). Infine esiste la persona principalmente fisicomotoria che come Aaron ha bisogno di interagire fisicamente, di giocare con i testi sottolineando e prendendo appunti con mille matite per imprimere i concetti. Nessuno studente è principalmente auditivo, visivo o motorio, ma buona parte di quello che facilita lo studio con questi tre modi differenti di studiare si è perso col lettore. O almeno, capiamoci bene, gli studenti in questione non erano abituati ad usare Kindle per poter mettere in atto un protocollo di studio efficace per loro, abituati come erano La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato AESVI 4

5 06/10/2009 La Voce di Romagna Pag. 11 con il testo fisico di carta. Probabilmente quindi l'introduzione di e-book, darà i suoi buoni frutti per le generazioni che avranno avuto modo di utilizzarlo dalla tenera età, così come per coloro che hanno usato il computer da piccoli. Ma rimane il detto di Confucio: il vero apprendere dipende dall'esperienza personale: e quindi perché non pensare ai videogame per apprendere? Il Primo Ottobre alla Camera dei Deputati è accaduto qualcosa che può avvicinare l'auspicato momento in cui i videogame entreranno nelle scuole. In una riunione fra l'associazione Editori Software Videoludico Italiana (AESVI) è prossimo un protocollo d'intesa tra Aesvi e il ministero dell'istruzione con il fine di sviluppare progetti sperimentali per l'utilizzo dei videogiochi nelle scuole a supporto della didattica. Speriamo sia presto... La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato AESVI 5

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7 05/10/2009 Sorrisi e Canzoni Pag. 11 N OTTOBRE 2009 È ACCADUTO Colpo d'occhio Videogiochi : le console più vendute Nel 2008, per ogni dieci console per videogiochi vendute nel mondo, oltre 4 erano Nintendo Wii, pari a oltre 19,6 milioni di unità. Al secondo posto la Xbox con una quota di mercato del 35,49 per cento (14,9 milioni di unità) e al terzo la Playstation con il 17,93 per cento (7,5 milioni). Nintendo Wii 19,6 milioni di unità Xbox 14,9 milioni di unità Playstation 7,5 milioni di unità Fonte: The Npd Group Consumer Tracking Service - Dati La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato VIDEOGIOCHI 7

8 05/10/ :21 ADN Kronos Sito Web Arriva 'Wet', videogioco post-femminista con la sexy-killer Rubi Malone che uccide solo i maschi Roma, 5 ott. - (Adnkronos) - Più sexy di Lara Croft, più letale di Lisbeth Salander e destinata senz'altro a lasciare il segno e a creare qualche polemica. Dedicato al pubblico maggiorenne arriva nei negozi in questi giorni "Wet", definito il primo videogioco 'postfemminista'. La protagonista è infatti la bella Rubi Malone, una sexy killer che ha una particolarita': ammazza solo e unicamente uomini. Tramontata l'era di Lara Croft, adesso anche i videogiochi sposano la tendenza delle guerriere solitarie e vendicatrici su un modello che e' a meta' fra Uma Thurman di 'Kill Bill' e la Lisbeth Salander della trilogia bestseller 'Millennium' di Stieg Larsson. Manco a dirlo, Rubi Malone possiede un arsenale che farebbe invidia al miglior Rambo: Kalashnikov, 44 Magnum, spade e sciabole da samurai, granate e bombe a mano. Non solo: Rubi e' una esperta di combattimento e di arti marziali, e si esibisce in estreme e spettacolari acrobazie, dal lanciarsi dai grattacieli al saltare dalle auto in corsa. Il tutto con una grafica e un'animazione che ricorda da vicino lo stile anni '70 dei film di Quentin Tarantino. In una storia fatta di intrighi e potere, Rubi viene assoldata da un importante uomo d'affari per riportare a casa il figlio. Una missione che si rivelera' ad altissimo rischio e piena di intrighi ma che la giovane killer mercenaria affrontera' senza esitazioni. Per portare a termine le missioni del videogioco (che esce con bollino +18 ed è destinato a XBox360 e a Play Station 3) si devono eliminare un totale di 319 uomini in tutto. Un vero e proprio record nero, se si pensa che i cattivi maschi con cui si scontra Uma Thurman in Kill Bill sono poco più di un centinaio, mentre Lara Croft si fermava ben sotto la media dei 100 cattivi per ogni videogame. Firmato dal colosso Namco Bandai, 'Wet' è sceneggiato dall'acclamato scrittore Duppy Demitrius, conosciuto per la serie tv '24'. A facilitare le cose ai giocatori il fatto che durante il videogioco e' possibile comprare le armi di cui si ha bisogno: dall'artiglieria pesante fino alle spade, alle bombe e alle pistole. Man mano che si va avanti, inoltre, si potranno sbloccare e migliorare le capacita' atletiche della micidiale Rubi, trasformandola sempre piu' in una macchina da guerra in grado di far strage di uomini. La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato VIDEOGIOCHI 8