Figli e videogames: stabiliamo le regole del gioco

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1 Figli e videogames: stabiliamo le regole del gioco 12 January 2017 Come aiutare i nostri figli a divertirsi, evitando che contraggano disturbi da dipendenza. I videogiochi fanno male? In molti sostengono che i videogiochi nelle mani dei ragazzini sono pericolosi. Gli studi che supportano questa convinzione basati su dati statistici di respiro internazionale sono numerosissimi e, in qualche caso, così definitivi e inappellabili da aver spinto aziende

2 produttrici, istituzioni e addirittura governi a indagini opposte, indirizzate cioè a stabilire se in qualche modo i videogiochi, o almeno alcuni di essi, possano fare anche bene. La parola fine non è ancora stata scritta, ma un dato è innegabile: i giochi alla consolle sono divertenti, producono emozioni elettrizzanti e senso di appagamento, e, soprattutto, ai nostri figli piacciono da impazzire. Aiutiamoli dunque a divertirsi senza incorrere in pericoli. Rischi per la psiche e per il comportamento Un primo allarme riguarda l attitudine comportamentale. Ore e ore trascorse da soli davanti al video possono indurre sindromi da isolamento sociale, anticamera di carenze affettive e disagi psicologici anche molto profondi. Altrettanto pericolosi sono gli eccessi di aggressività, che possono manifestarsi in modo sporadico o continuato.

3 Gli studi hanno poi individuato un nuovo disturbo psicologico, chiamato internet gaming disorder, che spinge al gioco compulsivo e porta il giovane fino ai limiti in cui anche i bisogni più basilari sono trascurati. Allarmi per la salute fisica Il rischio è quello di sviluppare una vera dipendenza: i ragazzini se non giocano si sentono nervosi e irrequieti e per sentirsi meglio devono aumentare la dose quotidiana. Ne è convinta Katherine Morrison, pediatra ed endocrinologa della McMaster University dell Ontario, in Canada, la quale studiando un gruppo di ragazzi dai 10 ai 17 anni è arrivata a conclusioni ancora più preoccupanti: quanto più crescono le ore passate alla consolle, tanto più aumentano i disturbi del sonno e salgono la pressione arteriosa, il colesterolo, i trigliceridi e la resistenza all insulina, con il rischio di contrarre malattie cardiache e metaboliche, diabete e ipercolesterolemia in giovanissima età. La mancanza di movimento Al di là della prova scientifica, è chiaro a tutti che se un ragazzino passa dalla scrivania dove studia alla poltrona dove gioca, assume un atteggiamento assai simile a quello di un adulto o, peggio, di un anziano molto sedentario, e può andare incontro ai problemi legati all inattività e

4 all obesità. La mancanza di movimento dunque va a iscriversi di diritto tra i cattivi comportamenti indotti dalla sbornia da videogiochi. Prevenzione in 6 mosse Tenuto conto di tutte queste considerazioni, che cosa fare per consentire ai nostri figli di divertirsi senza farsi male? 1. Innanzitutto non criminalizzare i videogame, ma stimolarne un uso buono per un numero limitato di ore settimanali; 2. sostenere i videogiochi di squadra, che aiutano a sviluppare le capacità coordinative e la fiducia con altri giocatori, evitando ogni forma di isolamento; 3. prestare attenzione a eventuali disturbi del sonno, irritabilità, difficoltà scolastiche, tendenza a trascurare sport, hobby, amicizie, perché sono tutti segni di dipendenza; 4. se nostro figlio porta gli occhiali, sottoporne le lenti a un trattamento anti luce blu, per evitare arrossamenti e secchezza oculare, o problemi più gravi sul lungo periodo; 5. favorire gli exergames, cioè quelli in cui si mimano sport e gare di ballo, che coniugano divertimento e dinamismo; 6. giocare insieme ai nostri figli perché anche il videogame, come qualsiasi altro gioco, unisce le generazioni e rinforza i legami.

5 Ci sembra quest ultimo uno dei modi migliori di prenderci cura dei nostri ragazzi, vigilando sul loro tempo libero ma al tempo stesso condividendone le scelte e i contenuti. Potremmo persino divertirci. Powered by TCPDF (

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