PROTOCOLLO D INTESA TRA

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1 PROTOCOLLO D INTESA TRA - LA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca, con sede in Trieste, via San Francesco n. 37, rappresentata dal Direttore centrale dott. Ruggero Cortellino; - La PROVINCIA DI PORDENONE con sede legale in Largo San Giorgio,12 Pordenone, nella persona del Dirigente del Settore Politiche del Lavoro, dott. Gianfranco Marino, nato a Brindisi il 19/10/1948, C.F. MRNGFR48R19B180S; E - La FONDAZIONE CONSULENTI PER IL LAVORO (di seguito denominata Fondazione), con sede legale in Roma, via Cristoforo Colombo n. 456, nella persona del suo Presidente Mauro Capitanio, nato a Torbole Casaglia (BS) il 07/04/1950 C.F. CPT MRA 50D07 L210F; VISTI: - la legge regionale 9 agosto 2005, n. 18 (Norme regionali per l occupazione, la tutela e la qualità del lavoro), la quale ha riformato l'assetto istituzionale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia in materia di lavoro, disciplinando, in attuazione del decreto legislativo 16 settembre 1996, n. 514, e in conformità ai principi della legislazione statale, il sistema regionale per i servizi all'impiego, per l'occupazione e la tutela del lavoro e gli interventi in materia di politica del lavoro; - l articolo 63 della legge regionale 18/2005, che prevede che la Regione, al fine di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro, promuove e incentiva i tirocini presso i datori di lavoro pubblici e privati, e li disciplina, nel rispetto dei livelli essenziali fissati dalla normativa nazionale, individuando, tra l altro, i soggetti promotori; - le Linee guida in materia di tirocini adottate dalla Conferenza permanente per i rapporti con lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 24 gennaio 2013 ; - il Regolamento per l attivazione di tirocini ai sensi dell articolo 63 della legge regionale 18/2005, emanato con decreto del Presidente della Regione 13 settembre 2013, n. 166, e le sue successive modificazioni, ed in particolare l articolo 6, che individua i soggetti che, in relazione alle varie tipologie di tirocini, possono promuove i tirocini e che prevede, al comma 3 che in considerazione dei compiti affidati ai soggetti promotori ed al fine di assicurare il miglior raccordo tra i soggetti che operano nel mercato del lavoro, i soggetti autorizzati all intermediazione ai sensi del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 (Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30), possono stipulare specifici protocolli d intesa con i soggetti promotori per l attivazione di percorsi di tirocinio; CONSIDERATO CHE - La Regione autonoma Friuli Venezia Giulia è titolare di funzioni e compiti di programmazione, indirizzo, regolamentazione, coordinamento e monitoraggio degli interventi regionali in materia di politiche del lavoro; - La Provincia di Pordenone esercita, in base alla legge regionale 18/2005, funzioni e compiti in materia di politica attiva del lavoro, collocamento, avviamento al lavoro e servizi all'impiego; 1

2 - La Provincia svolge, in particolare, attraverso proprie strutture denominate "Centri per l'impiego", le seguenti funzioni: attività di accoglienza e di orientamento al lavoro; consulenza alle imprese per un efficace incontro tra domanda e offerta di lavoro; informazione sui servizi disponibili per l'accesso al lavoro, sulle opportunità e i vincoli del mercato del lavoro locale e del sistema formativo; informazione sugli incentivi e sulle politiche attive per l'inserimento al lavoro o la creazione di lavoro autonomo rivolta sia ai lavoratori che alle imprese; intermediazione fra domanda e offerta di lavoro; accompagnamento all'inserimento, al collocamento mirato e al mantenimento al lavoro per i disabili; accompagnamento all'inserimento per le persone in condizione di svantaggio personale e sociale e ogni altro servizio finalizzato all'inserimento delle persone nel mercato del lavoro e al soddisfacimento delle esigenze occupazionali delle imprese, garantendo l'attuazione del principio di parità di genere; - Ai sensi dell articolo 6 del Regolamento per l attivazione di tirocini ai sensi dell articolo 63 della legge regionale 18/2005, il Servizio lavoro della Provincia svolge funzione di soggetto promotore di tirocini; - La Provincia promuove e realizza interventi, ivi compresi quelli di carattere innovativo e sperimentale, anche in collaborazione con altri enti e soggetti pubblici o privati con cui può stipulare convenzioni e protocolli. CONSIDERATO, ALTRESI, CHE: - La Fondazione Consulenti per il Lavoro è emanazione diretta del Consiglio Nazionale dell Ordine dei Consulenti del Lavoro, ed è stata costituita allo scopo di consentire lo svolgimento dell attività di intermediazione, ai sensi e per gli effetti dell articolo 6, comma 2, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276; - opera con i Consigli provinciali dell Ordine dei Consulenti del lavoro ed ha lo scopo di favorire, a livello nazionale ed europeo, le attività dei Consulenti del Lavoro delegati nella materia innanzi specificata ed in quelle connesse o affini; - i Consulenti del lavoro rivestono, nella nostra Regione, un ruolo primario nell assistenza ai datori di lavoro, in particolare di quelli operanti nel settore della medio-piccola e della micro impresa; Tutto ciò premesso tra le Parti SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE Art. 1 (Oggetto del Protocollo) Il presente protocollo, in attuazione dell art. 6, comma 3, del Regolamento regionale in materia di tirocini emanato con decreto del Presidente della Regione 166/2013, ha per oggetto la regolamentazione della collaborazione operativa per l attivazione di progetti di tirocinio tra la Fondazione Consulenti del lavoro e il Servizio lavoro della Provincia di. La Fondazione, attraverso i propri consulenti delegati, propone al Servizio lavoro della Provincia lo svolgimento di progetti di tirocinio a favore dei datori di lavoro operanti in Regione con le modalità semplificate previste dagli articoli seguenti. La Provincia svolge l attività di soggetto promotore per i tirocini proposti dalla Fondazione attraverso i propri consulenti delegati. La Fondazione si impegna a: Art. 2 (Impegni delle Parti) 2

3 a) promuovere tra i datori di lavoro una cultura aziendale capace di utilizzare lo strumento dei tirocini formativi quale reale opportunità formativa e di inserimento lavorativo al fine di evitare un uso distorto dello strumento; b) garantire l attivazione dei tirocini in conformità alla loro natura di misura di politica attiva finalizzata a creare un contatto diretto tra un soggetto ospitante ed una persona in cerca di lavoro, al fine di favorire l acquisizione sul campo di conoscenza e competenze professionali e facilitare l inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro; c) promuovere tra i propri consulenti delegati la diffusione dello strumento del tirocinio come momento di formazione e riqualificazione presso le loro aziende clienti; d) fornire alla Provincia un costante supporto per la promozione dello strumento dei tirocini, con particolare riguardo alle fasce dei lavoratori svantaggiati, in un ottica di una politica attiva del lavoro sempre più inclusiva ma al contempo attenta alle esigenze dei fabbisogni professionali e occupazionali del sistema delle aziende del territorio provinciale; e) partecipare a eventuali momenti di analisi, progettazione e pianificazione di programmi e progetti speciali in materia di tirocini; f) diffondere informazioni su programmi e progetti della Fondazione che possano trovare momenti di integrazione con le aree di intervento e le attività oggetto del presente Protocollo; g) fornire alla Direzione centrale lavoro e al Servizio lavoro della Provincia l elenco aggiornato dei propri consulenti delegati; h) diffondere presso i consulenti delegati i contenuti del presente Protocollo; i) fare in modo che i consulenti del lavoro delegati raccolgano le disponibilità ad ospitare tirocinanti per conto di aziende loro clienti e le trasmettano al Servizio lavoro della Provincia; j) fare in modo che i consulenti del lavoro delegati curino, per conto del datore di lavoro, tutti i rapporti con il Servizio lavoro della Provincia connessi all attivazione del tirocinio, ivi compresi quelli connessi all eventuale fase di individuazione dei tirocinanti; k) garantire che i consulenti del lavoro delegati collaborino con il Servizio lavoro della Provincia all attività di monitoraggio di ogni tirocinio attivato; l) sviluppare ogni altra iniziativa utile e coerente con quanto previsto nel presente Protocollo. La Provincia, attraverso il Settore Politiche del Lavoro, si impegna a: a) riconoscere ai consulenti delegati la possibilità di proporre all Amministrazione provinciale l attivazione di tirocini ai sensi del Regolamento regionale emanato con DPReg n. 166/2013 presso le aziende del territorio secondo le modalità semplificate previste dall articolo 3; b) garantire in tempi rapidi l attivazione del tirocinio qualora il consulente delegato abbia già individuato sia l azienda ospitante sia il candidato tirocinante; c) predisporre, in collaborazione con i consulenti delegati, la convenzione e il progetto formativo da attivare con le aziende ospitanti; d) svolgere attività di preselezione, se richiesta dal consulente delegato, finalizzata ad individuare i candidati in linea con il progetto formativo del tirocinio e segnalare al consulente stesso una rosa di candidati, con l impegno da parte del consulente di curare i rapporti con l azienda per l individuazione del tirocinante; e) monitorare, in collaborazione con il consulente delegato, per tutta la durata del tirocinio, l azienda e il tirocinante attraverso un tutor dedicato; f) fornire informazioni su finalità, organizzazione ed incentivi dei vari programmi e progetti speciali sviluppati dalla Provincia ovvero sulle differenti tipologie e modalità di accesso ai 3

4 medesimi ai fini dell eventuale inserimento in azienda del tirocinante in caso di conclusione positiva del tirocinio; g) sviluppare ogni altra iniziativa utile e coerente con quanto previsto nel presente Protocollo. La Regione, attraverso la Direzione centrale lavoro, formazione istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca, si impegna a: a) favorire l operatività della presente convenzione; b) assicurare la funzionalità del supporto operativo ed informatico per rendere agevole lo scambio di informazioni tra i Servizi del lavoro ed i consulenti delegati, secondo quanto previsto dall articolo 3; c) svolgere qualsiasi altra funzione che richieda un intervento unitario a livello regionale in materia di tirocini. Art. 3 (Strumenti e modalità operative) In applicazione del presente Protocollo, la Direzione centrale della Regione competente in materia di lavoro e formazione, d intesa con la Provincia, mette a disposizione dei consulenti delegati, segnalati dalla Fondazione, un apposito accesso telematico riservato che consente lo scambio in tempo reale dei dati relativi all attivazione dei tirocini con il Servizio lavoro della Provincia. In particolare, a ciascun consulente sarà concessa una delega nell ambito del portale regionale dei tirocini ( TIROCINI Operazioni occupabilità ), che permetterà di predisporre la bozza telematica di progetto formativo, con l evidenza dei dati del datore di lavoro e del tirocinante (se già individuato). Tale bozza sarà immediatamente visibile al Servizio lavoro competente, che potrà completarla, validarla e inviarla telematicamente all apposito servizio informativo messo a disposizione dalla Regione. Art. 4 (Monitoraggio) Le Parti si impegnano a svolgere d intesa fra loro un monitoraggio periodico sull efficacia del presente protocollo, finalizzato a rilevare eventuali criticità o margini di miglioramento della rete pubblico-privato per l inserimento e il reinserimento lavorativo. La Provincia e la Fondazione, anche sulla base degli esiti del monitoraggio, considerano altresì la possibilità di sviluppare ulteriori forme di collaborazione che, nel rispetto delle sfere di competenza e finalità istituzionali di ciascuna, siano volte a rendere più efficienti ed efficaci le azioni di politica attiva del lavoro. Art.5 (Tutela dei dati personali) Nell applicazione del presente Protocollo, le Parti, per quanto di rispettiva competenza, si uniformano alle disposizioni contenute nel decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia dei dati personali) e successive modificazioni, con particolare riguardo alle disposizioni in materia di sicurezza dei dati, adempimenti e responsabilità nei confronti degli interessati, dei terzi e dell Autorità Garante per la protezione dei dati personali. Le parti comunicano, vicendevolmente, gli elementi identificativi dei rispettivi responsabili del trattamento dei dati. Art. 5 (Durata ed adeguamenti ) 4

5 Il presente Protocollo ha efficacia dalla data di sottoscrizione e fino al 31 dicembre 2018 e può essere prorogato di intesa tra le Parti, anche mediante scambio di note. In presenza di motivate e circostanziate ragioni, ciascuna delle Parti si riserva la facoltà di recedere dal presente Protocollo, con preavviso di almeno 30 giorni. Le Parti possono altresì convenire, mediante scambio di note, modalità attuative del presente protocollo ulteriori o più adeguate a seguito di evoluzioni tecnologiche o normative che dovessero intervenire nella materia. Le Parti sottoscrivono il presente Protocollo di intesa composto da n. 6 articoli, in segno di piena accettazione di quanto sopra scritto. Letto, confermato, sottoscritto Trieste, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Il Direttore centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca Provincia di Pordenone Il Dirigente del Settore Politiche del Lavoro Fondazione Consulenti per il Lavoro Il Presidente 5

6 Elenco firmatari ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI Questo documento è stato firmato da: NOME: GIANFRANCO MARINO CODICE FISCALE: MRNGFR48R19B180S DATA FIRMA: 17/09/ :54:50 IMPRONTA: 3477A9D04368C83B67F C33EEA532D3C D7B13F64EC8EF48 532D3C D7B13F64EC8EF48F18925EC26D6F8119E7AB31E2C F18925EC26D6F8119E7AB31E2C ABCFBA95BD D9BFD6BCE8 0ABCFBA95BD D9BFD6BCE88ED21BC71F023BB5B34D4D4A7026EF82

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