INCENTIVI PER LE ASSUNZIONI F.A.Q.

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1 INCENTIVI PER LE ASSUNZIONI F.A.Q. 1

2 Cosa si intende per imprese aventi una sede operativa STABILE in Valle d Aosta? Se l incentivo economico può essere richiesto ai sensi del regolamento de minimis 1407/2013 (ex1998/2006) oppure ai sensi del Regolamento 800/2008, in base a quali motivazioni un azienda opta per una scelta oppure per l altra? Se una ditta ha dipendenti in cassa integrazione guadagni ordinaria o in deroga può richiedere gli incentivi previsti dal PPL? Una società a responsabilità limitata può essere ammessa all incentivo per l assunzione di un parente del legale rappresentante? Quali costi si possono rendicontare ai fini dell erogazione dell incentivo? Nel caso in cui la richiesta di erogazione faccia riferimento ad un periodo di rata che non include la mensilità di dicembre (per es. da gennaio ad ottobre), la tredicesima deve essere riproporzionata per il periodo di erogazione in cui è maturata? C è una scadenza per la presentazione delle richieste di erogazione? Come vengono conteggiate le rate di erogazione nel caso in cui una ditta ponga il dipendente incentivato in cassa integrazione guadagni ordinaria (ad esempio una ditta edile nei tre mesi invernali)? Alla domanda di erogazione vanno allegate le copie della buste paga quietanzate in originale? Nei casi in cui vi sia stata la decurtazione dell incentivo concesso in quanto la domanda è stata presentata oltre i tre mesi dall assunzione del lavoratore come debbono essere rendicontati i vari periodi lavorativi? Nel caso in cui il dipendente incentivato rassegni le dimissioni o venga licenziato per giusta causa o giustificato motivo soggettivo nel corso della seconda rata, il datore di lavoro ha diritto a percepire il contributo fino alla data di cessazione del rapporto di lavoro? Nel caso in cui il dipendente incentivato venga licenziato per giustificato motivo oggettivo nel corso della seconda rata, il datore di lavoro ha diritto a percepire il contributo fino alla data di cessazione del rapporto di lavoro? In che modo il licenziamento di un dipendente dell azienda ammessa a fruire del contributo, appartenente alla stessa qualifica professionale o avente mansioni analoghe a quelle del lavoratore oggetto dell incentivo, influisce sulla liquidazione dell incentivo 2

3 AMMISSIONE 1. Cosa si intende per imprese aventi una sede operativa STABILE in Valle d Aosta? RISPOSTA: Si tratta di un requisito richiesto alle imprese per poter accedere ai benefici previsti dal PPL, la deliberazione 1476 del 24 ottobre 2014 ha a tal proposito eliminato la parola stabile, pertanto la condizione richiesta è che l impresa abbia una sede operativa nel territorio regionale e che tale requisito risulti dal Registro imprese laddove è necessaria la relativa iscrizione (DGR 1476 del 24/10/2014, CAPO III, ART. 7, punto 1). 2. Se l incentivo economico può essere richiesto ai sensi del regolamento de minimis 1407/2013 (ex1998/2006) oppure ai sensi del Regolamento 800/2008, in base a quali motivazioni un azienda opta per una scelta oppure per l altra? RISPOSTA: L impresa interessata può scegliere liberamente in base a quale regime di aiuti di stato richiedere l incentivo. Nella maggior parte dei casi le imprese optano per il regolamento de minimis in quanto è più semplice la gestione in sede di verifiche rispetto al regolamento 800/2008, tuttavia la ditta non deve superare euro di aiuti concessi ai sensi del de minimis nell arco di tre esercizi finanziari (quello nel quale viene concesso il contributo e i due precedenti). Se questo fosse il rischio al momento di presentare la domanda converrà richiedere l incentivo ai sensi del regolamento 800/ Se una ditta ha dipendenti in cassa integrazione guadagni ordinaria o in deroga può richiedere gli incentivi previsti dal PPL? RISPOSTA: Sì, qualora la ditta interessata abbia dipendenti in CIGO e CIG in deroga può chiedere il contributo per una nuova assunzione che rientri nei casi previsti dal PPL. Non hanno invece diritto ad accedere agli incentivi alle assunzioni i datori di lavoro che hanno richiesto trattamenti di CIGS o mobilità a seguito di crisi, ristrutturazione, riorganizzazione o riconversione aziendale, a meno che il dipendente per cui richiedono l incentivo operi presso una diversa unità produttiva o abbia una professionalità sostanzialmente diversa da quella dei lavoratori sospesi. Ciò è stato chiarito con la DGR 1476 del 24/10/2014, CAPO III, ART. 7, punto Una società a responsabilità limitata può essere ammessa all incentivo per l assunzione di un parente del legale rappresentante? RISPOSTA: NO, non possono essere ammesse ad incentivo le aziende che presentino domanda per l assunzione di un coniuge, di un parente o di un affine entro il 2 grado del legale rappresentante dell impresa (DGR 3098/2009, PPL ). 3

4 RENDICONTAZIONE 5. Quali costi si possono rendicontare ai fini dell erogazione dell incentivo? RISPOSTA: il costo del lavoro rimborsabile comprende le retribuzioni mensili lorde effettivamente corrisposte nell arco del periodo di riferimento risultanti dalle buste paga, le mensilità aggiuntive previste dal CCNL o i ratei delle stesse corrisposti mensilmente, gli accantonamenti per il trattamento di fine rapporto, gli oneri contributivi e assicurativi versati a carico del datore di lavoro, eventuali altri oneri versati a carico del datore di lavoro. Sono quindi rimborsabili, per esempio, le seguenti voci inserite in busta paga o nei prospetti contabili e a carico del datore di lavoro: buoni pasto, trasferte, rimborsi chilometrici, R.O.L. retribuiti, premi detassati, rimborsi spese, permessi per assistenza familiare, versamenti agli enti bilaterali, fondo di solidarietà, contributi ASCOM e COVELCO. Sono invece esclusi dal conteggio del costo del lavoro gli assegni familiari, i rimborsi spese non inseriti in busta paga, l IRAP (DGR 1476 del 24/10/2014, CAPO III, ART. 7, punto 11). 6. Nel caso in cui la richiesta di erogazione faccia riferimento ad un periodo di rata che non include la mensilità di dicembre (per es. da gennaio ad ottobre), la tredicesima deve essere riproporzionata per il periodo di erogazione in cui è maturata? RISPOSTA: no, le mensilità aggiuntive vengono rimborsate se il periodo di rata cui fa riferimento la richiesta di erogazione le comprende e quindi è stata emessa la busta paga. Viceversa se il periodo di rata comprende il mese di dicembre ma non si estende a 12 mensilità, viene rimborsato l intero importo della tredicesima. 7. C è una scadenza per la presentazione delle richieste di erogazione? RISPOSTA: a) se l incentivo cui fa riferimento la domanda di erogazione è stato concesso ai sensi del Piano di politica del lavoro 2009/2011, la scadenza per la presentazione della stessa è un anno dalla maturazione dell ultima rata di contributo. (DGR 3098/2009) Esempio: assunzione effettuata in data 21 marzo contributo concesso per 2 anni - periodo di riferimento della prima rata dal 21/03/2010 al 20/03/ periodo di riferimento della seconda rata dal 21/03/2011 al 20/03/ ciascuna rata può essere chiesta successivamente al termine del rispettivo periodo di riferimento - il termine finale per presentare le due richieste di erogazione è il 20 marzo b) se l incentivo cui fa riferimento la domanda di erogazione è stato concesso ai sensi del Piano di politica del lavoro 2012/2014, la domanda di erogazione di ciascuna rata deve essere presentata entro 2 anni dalla relativa maturazione (DGR 1476 del 24/10/2014, CAPO III, ART. 7, punto 20). 4

5 Esempio: assunzione effettuata in data 21 marzo contributo concesso per 3 anni - maturazione delle rate: 20/03/2014 (prima), 20/03/2015 (seconda), 20/03/2016 (terza) - scadenza per presentare le rispettive domande di erogazione: 20/03/2016 (prima), 20/03/2017 (seconda), 20/03/2018 (terza). 8. Come vengono conteggiate le rate di erogazione nel caso in cui una ditta ponga il dipendente incentivato in cassa integrazione guadagni ordinaria (ad esempio una ditta edile nei tre mesi invernali)? RISPOSTA: In tale situazione le istruzioni al Piano di politica del lavoro prevedono la possibilità di conteggiare la rata per i periodi di effettivo lavoro fino alla concorrenza delle 12 mensilità. Pertanto, se per esempio la rata di contributo inizialmente considerata comprendeva il periodo dal 15 ottobre 2012 al 14 ottobre 2013 e il dipendente è stato posto in CIG dal 1 dicembre 2012 al 10 di febbraio 2013, la rata di contributo sarà conteggiata dal 15 ottobre 2012 al 24 dicembre 2013 (posticipo di 2 mesi e 10 giorni), escludendo la rendicontazione per i giorni in cui il dipendente era in CIG. In alternativa, la ditta può richiedere il rimborso percentuale del costo del lavoro sostenuto per il periodo di riferimento inizialmente considerato (15 ottobre ottobre 2013), in tal caso la rata erogata farà riferimento a 12 mensilità continuative. 9. Alla domanda di erogazione vanno allegate le copie della buste paga quietanzate in originale? RISPOSTA: No, vanno allegate alla domanda di erogazione le fotocopie del LUL sezione paga e presenze, le copie delle stampe dei riepiloghi mensili estratte dal programma di gestione paghe e contributi sulle quali dovranno essere evidenziati i contributi obbligatori c/ditta previdenziali, assistenziali ed assicurativi versati anche a Casse, Fondi o Enti, nonché il TFR accantonato o versato a Fondi previdenziali e/o di Tesoreria. 10. Nei casi in cui vi sia stata la decurtazione dell incentivo concesso in quanto la domanda è stata presentata oltre i tre mesi dall assunzione del lavoratore come debbono essere rendicontati i vari periodi lavorativi? RISPOSTA: Il concetto di rata rimane invariato, ovvero la prima rata decorre dalla data di assunzione o trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato per 12 mesi successivi, e così via per le rate che seguono. In tal caso, pertanto, la richiesta di erogazione della prima rata non farà riferimento ad un periodo lavorativo di 12 mesi, ma decorrerà dal mese di presentazione della domanda fino allo scadere di un anno dalla data di assunzione del lavoratore incentivato, mentre le richieste di erogazione delle rate successive non terranno più conto della decurtazione applicata. 5

6 LICENZIAMENTI 11. Nel caso in cui il dipendente incentivato rassegni le dimissioni o venga licenziato per giusta causa o giustificato motivo soggettivo nel corso della seconda rata, il datore di lavoro ha diritto a percepire il contributo fino alla data di cessazione del rapporto di lavoro? RISPOSTA: a) SI, se l incentivo cui fa riferimento la domanda di erogazione è concesso ai sensi del Piano di politica del lavoro 2009/2011. Le istruzioni al citato PPL prevedono infatti l erogazione del contributo fino alla data di cessazione del rapporto di lavoro in caso di dimissioni o licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo del dipendente incentivato che abbia maturato almeno il 60% della PRIMA RATA annuale di contributo (ovvero 7 mesi su 12). b) Se l incentivo cui fa riferimento la domanda di erogazione è concesso ai sensi del Piano di politica del lavoro 2012/2014, dipende dal momento in cui viene effettuato il licenziamento: se esso interviene entro i primi sette mesi della seconda rata la ditta non avrà diritto a percepire il contributo relativo a tale rata. Le istruzioni al citato PPL prevedono infatti che, in caso di dimissioni o di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo del lavoratore incentivato, per ogni rata di contributo, lo stesso debba aver prestato la sua attività per almeno 7 mesi nei 12 di riferimento, o per almeno il 60% della durata del contratto in caso di assunzione a tempo determinato inferiore a 12 mesi. (DGR 1476 del 24/10/2014, CAPO III, ART. 7, punto 25). 12. Nel caso in cui il dipendente incentivato venga licenziato per giustificato motivo oggettivo nel corso della seconda rata, il datore di lavoro ha diritto a percepire il contributo fino alla data di cessazione del rapporto di lavoro? RISPOSTA: NO, il licenziamento per giustificato motivo oggettivo del lavoratore incentivato comporta la revoca delle rate di contributo non maturate per intero. Pertanto il datore di lavoro avrà diritto al contributo per la sola prima rata. 13. In che modo il licenziamento di un dipendente dell azienda ammessa a fruire del contributo, appartenente alla stessa qualifica professionale o avente mansioni analoghe a quelle del lavoratore oggetto dell incentivo, influisce sulla liquidazione dell incentivo? RISPOSTA: Tale licenziamento, avvenuto durante il periodo coperto dal finanziamento, comporta la revoca delle rate di contributo non maturate per intero, a meno che non sia avvenuto per giusta causa o giustificato motivo soggettivo nel qual caso non influisce sulla liquidazione dell incentivo. 6

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