Costruzione di un progetto per l implementazione delle politiche Il CLLD : obiettivi, criteri, strumenti, attori Esercitazione
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1 Moduli di sviluppo delle competenze CAMBIAMENTI CLIMATICI E SVILUPPO SOSTENIBILE ottobre novembre 2013 Lamezia Terme Costruzione di un progetto per l implementazione delle politiche Il CLLD : obiettivi, criteri, strumenti, attori Esercitazione Giacomina Di Salvo 22/10/2013
2 Principali criticità per la costruzione dell esercitazione (attuazione delle politiche regionali di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici) Programma operativo (PO) non ancora definito Difficile valutazione dei risultati della precedente programmazione
3 Presentazione del Laboratorio Claudio Calvaresi, Francesco Fazzio L ambizione del Laboratorio tematico 15/10/2013 trasferire conoscenze e competenze in ordine a analisi, valutazione, progettazione delle politiche (per il cambiamento climatico, la sostenibilità e i rischi naturali) facilitare una interpretazione critica dei progetti/azioni/misure della presente programmazione, per migliorare le possibilità di attuazione e la capacità progettuale e di intervento all interno della prossima programmazione
4 Le Politiche efficaci di contrasto al cambiamento climatico sono locali perché: ne mettono a fuoco gli effetti al livello locale e si interrogano sulle condizioni di trattamento del problema che si danno localmente (in che misura sono modificabili?) provano ad intercettare e mobilitare gli attori e le risorse localmente mobilitabili sul territorio (maggiore concretezza) smettono di essere di settore (ambientali, edilizie, tecnologiche, energetiche, per la mobilità sostenibile, ecc.), per diventare politiche integrate Esercitazione: progettazione integrata a diversi livelli
5 ricerca di una maggiore integrazione: sostenibilità e cambiamenti climatici in FESR coordinamento tra fondi nel QSC
6 Ipotesi per la costruzione dell esercitazione: Definizione di un progetto integrato sui temi della sostenibilità, mitigazione e riduzione del rischio Azioni su più livelli: Obiettivi generali, indicatori, fonti di finanziamento Azioni e interventi specifici di livello locale
7 Un possibile prodotto del laboratorio: la progettazione integrata da e per i territori A partire dai temi/obiettivi UE della sostenibilità e cambiamenti climatici: DUE POSSIBILI FORME DEL PRODOTTO: A- costruzione di una misura (programmazione regionale) e/o dato un tema, definire linee guida per costruire progetti impostati sul meotdo community led local development (Clld) B- progetti territoriali o tematici: costruzione di uno specifico progetto attraverso il metodo Clld
8 laboratorio: tematiche proposte 1- Piccoli comuni delle aree interne: auto sufficienza energetica e sviluppo locale 2- Il distretto agro-alimentare di Sibari: requisiti per un progetto integrato e sostenibile 3 -Rischio idrogeologico. Progetto di territorio per i fiumi calabresi 4 - Erosione costiera. Progetto di territorio per le coste calabresi 5 dal Piano strutturale di Castrovillari a un progetto integrato di sviluppo locale 6 -PAES e oltre. Pianificazione energetica e progettazione integrata (Comune di Serrastretta) gruppo trasversale: Progettazione integrata come metodo
9 La costruzione di un idea Chiavi di lettura Definizione del problema Obiettivi / Risultati attesi Temi da trattare Territorio e scala considerata e Scale di riferimento Continuità con altri progetti di programmazioni precedenti Riferimenti a progetti simili Forme / tipo di integrazione (es. Tra territori / tra temi /...) Attori / settori da coinvolgere / coinvolgibili Opportunità / risorse disponibili e necessarie possibilità e Fasi di attuazione Indicatori per la valutazione e il monitoraggio Risultati (immateriali) attesi Prodotti (materiali) attesi
10 Piani integrati di sviluppo locale (Pisl) Regione Calabria I progetti integrati di sviluppo locale (Pisl) sono lo strumento operativo per attuare le politiche di sviluppo locale della Regione (canale per far affluire risorse finanziarie ai territori) Non riguardano singoli interventi per singoli comuni ma piani finalizzati allo sviluppo di ambiti territoriali definiti attraverso forme di concertazione
11 Community-led local development (CLLD) Guidance:
12 Community-led local development (CLLD): caratteristiche e ambiti di azione
13 Community-led local development (CLLD): caratteristiche e ambiti di azione Strumento normato dai regolamenti comunitari Persegue finalità di sviluppo locale integrato su scala sub-regionale Si avvale del con il contributo prioritario delle forze locali Lavora su precisi ambiti tematici Ambiti tematici: 1.Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali 2.Sviluppo della filiera dell energia rinnovabile 3.Turismo sostenibile; 4.Cura e tutela del paesaggio, dell uso del suolo e della biodiversità 5.Valorizzazione di beni culturali del territorio; 6.Accesso ai servizi pubblici essenziali; 7.Inclusione sociale di specifici gruppi svantaggiati e/o marginali; 8.Legalità e promozione sociale nelle aree ad alta esclusione; 9.Riqualificazione urbana con servizi e spazi per la comunità; 10.Valorizzazione delle produzioni ittichee della filiera corta; 11.Diversificazione economica e sociale nel settore della pesca
14 Community-led local development (CLLD): caratteristiche Progettazione e gestione degli interventi per lo sviluppo da parte degli attori locali che si associano partnership di natura mista (pubblico-privata) e affidano un ruolo operativo (gestionale e amministrativo) al GAL Si fonda sull esperienza maturata negli anni dai GAL nei programmi integrati di sviluppo locale o Leader Le azioni si attuano tramite un Piano di Azione Locale (GAL) Selezione dei territori: urbani, rurali e periurbani (max 150mila-200mila ab) Approccio multifondo, con fondo capofila Selezione e valutazione dei Piani di azione da parte della Regione
15 Community-led local development (CLLD): EUROPEAN COMMISSION COMMON GUIDANCE ON COMMUNITY-LED LOCAL DEVELOPMENT IN EUROPEAN STRUCTURAL AND INVESTMENT FUNDS Draft 2013 Community-led local development (CLLD) è uno strumento per coinvolgere i cittadini a livello locale a sviluppare risposte verso le sfide sociali, ambientali e economiche. CLLD è un approccio che richiede tempo e sforzi, a fronte di piccoli investimenti finanziari ma: Peri temi in gioco, per la dimensione controllata, perché si avvale di capacità e energie già esistenti sul territorio, per può avere un impatto sulla vita delle persone e aiutare a generare nuove idee e strumenti condivisi per metterle in pratica
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17 Community-led local development (CLLD): EUROPEAN COMMISSION COMMON GUIDANCE ON COMMUNITY-LED LOCAL DEVELOPMENT IN EUROPEAN STRUCTURAL AND INVESTMENT FUNDS Draft 2013 Vantaggi di un approccio bottom-up: Gli attori locali hanno una conoscenza dei temi locali da trattare, e le risorse e opportunità disponibili; La comunità locali sono in grado di mobilitare risorse locali per processi di sviluppo in modi impossibili in un processo top-down; Questo ruolo da agli attori locali un grande senso di appartenenza e di responsabilità ai progetti; Comunque l approccio community-led può essere effettivo se questo sviluppa fiducia tra gli stakeholdere se viene sostenuto dalle strutture locali
18 Community-led local development (CLLD): COMMON GUIDANCE ON COMMUNITY-LED LOCAL DEVELOPMENT - Draft 2013 CLLD rurali : a partire dalle esperienze di vent anni di esperienze condotte nelle aree rurali attraverso i GAL e i PIC LEADER Box A: Menter Môn -Managing multiple funding streams and building community assets CLLD costiere: a partire da esperienze più recenti nelle aree costiere legate a attività legate alla pesca. (Gruppi di Azione Costiera) Box B: FLAG on the Ebro Delta, Cataluña, Spain - Example of local management of several Funds CLLD urbane: a partire da esperienze di URBAN e URBACT nelle aree urbane Box C: Berlin, a decade of ERDF investment in social cohesion E PREVISTA anche la POSSIBILITA di definire progetti di cooperazione interterritoriale, tra GAL urbani e rurali, o tra GAL e GAC
19 Community-led local development (CLLD): Contributo dello strumento per migliorare le politiche di sviluppo: Migliorare il design e l implementazione delle politiche a favore di specifiche aree (maggiore focus territoriale e maggiore efficacia) Promuovere maggiore qualità della progettazione locale Coordinare le politiche (settori) e i fondi di finanziamento Semplificare gli strumenti di governance e le procedure per accedere ai finanziamenti comunitari
20 Community-led local development (CLLD) Criteri per definire una strategia di sviluppo locale - Definizione dell area e della popolazione interessata - Analisi dei bisogni e delle potenzialità dell area - Descrizione della strategia e degli obiettivi - Descrizione del coinvolgimento della comunità locale - Piano di azione che dimostri come gli obiettivi si traducano in azioni concrete - Meccanismi di gestione, monitoraggio, valutazione del piano di azione - Piano finanziario, con l allocazione di ciascun fondo
21 Community-led local development (CLLD) Scelta dell ambito /ambiti di intervento del Piano di Azione Locale: -Concentrare la strategia su pochi ambiti tematici di intervento (cfr. lista ambiti tematici) - criteri di scelta degli ambiti di intervento: -in coerenza con fabbisogni e opportunità territorio -In coerenza con competenze e esperienze maturate negli anni dai GAL, GAC o URBACT Se scelta su più ambiti tematici: - Connessione delle azioni intorno a UNA strategia - Non lista o sommatoria interventi di ambiti settoriali
22 Community-led local development (CLLD) Meccanismi di coordinamento: Livello nazionale e regionale per Nazione: Comitato di Pilotaggio nazionale per ogni Regione: Comitato tecnico Regionale per l attuazione dell intervento Community-led (con Autorità di Gestione di ogni Fondo coinvolto e esperti di sviluppo locale), per: seguire l attuazione degli interventi CLLD in tutte le fasi (Definizione degli obiettivi, dei risultati, delle priorità territoriali e delle priorità tematiche) definire criteri di selezione dei PAL
23 Community-led local development (CLLD) il Comitato tecnico Regionale per l attuazione dell intervento Community-led avrà il compito specifico di: individuare le risorse dei vari Fondi da impegnare in ciascun processo di selezione Definire i criteri di criteri di selezione dei PdA Istruire e valutare i PdA, predisporre e trasmettere le graduatorie alle Autorità di Gestione dei programmi Armonizzare i tempi del funzionamento dei diversi Fondi Monitorare le operazioni (finanziarie e procedurali) Esprimere un parere su modifiche e emendamenti dei Piani di Azione
24 Community-led local development (CLLD) Le Autorità di Gestione (AdG) dei programmi regionali curano e controllano: Predisposizione e pubblicazione dei bandi per selezione PdA Approvazione graduatoria di selezione flussi finanziari
25 Community-led local development (CLLD) I GAL possono presentare proposte di Piano Multifondo o Plurifondo Se PdA finanziati con più fondi: Fondo capofila (lead) tra quelli con dotazione finanziaria maggiore Nelle aree rurali: fondo capofila FEARS (coincid. Con aree Ce D dei PSN ) Aree costiere e della pesca : fondo capofila FEAMP
26 Community-led local development (CLLD) Coordinamento Regionale anche per : Individuazione, all interno dei Programmi Operativi, dei territori in cui si possono applicare i CLLD Per evitare che si sovrappongano due o più GAL e che si duplichino costi e strutture amministrative (efficienza)
27 Community-led local development (CLLD) Ruolo e compiti dei GAL: Costruire la capacità degli attori locali a definire e implementare le operazioni Predisporre procedure e criteri di selezione trasparenti Assicurare coerenza con strategia di sviluppo locale nella selezione delle operazioni Preparazione e pubblicazione dei bandi e delle procedure per la presentazione di progetti, con ogni volta, criteri di selezione chiari Raccolta domande di finanziamento e loro valutazione Selezione delle operazioni e decisione sull ammontare di finanziamento Monitoraggio dell attuazione della strategia di sviluppo locale e delle operazioni finanziate
28 Community-led local development (CLLD) Soglie finanziamenti per ciascun PdA (all interno di ciascun Fondo), definiti dal regolamento dei CLLD: FEASR (Agricoltura): da 5 mln a 12 mln (soglia min e max) FESR FSE (Sviluppo regionale e Fondo Sociale): 1 mln - 5 mln FEAMP (Fondo Pesca) : 1 mln - 5 mln
29 Community-led local development (CLLD) Guidance: Come identificare/costruire giuste strategie 4.4 Scegliere le giuste aree, dimensioni, tipologie, ambiti geografici Le CLLD devono essere costruite su specifici territori sub regionali. Criteri di selezione: Dimensione: Le aree scelte devono essere sufficientemente ampie da offrire massa critica in termini di risorse umane, finanziarie ed economiche, per sostenere una strategia di sviluppo Ma devono anche essere sufficientemente piccole per permettere un buon livello effettivo di interazioni territoriali locali. Orientativamente si considerano territori con popolazione compresa tra e abitanti (ma vengono accettate anche numeri diversi, in caso di aree densamente o scarsamente popolate).
30 Community-led local development (CLLD) Guidance: Come identificare/costruire giuste strategie 4.4 Scegliere le giuste aree, dimensioni, tipologie, ambiti geografici Le CLLD devono essere costruite su specifici territori sub regionali. Criteri di selezione: Coerenza. unità territoriale sia dal punto di vista geografico, economico e sociale, ma soprattutto con la natura della strategia (territorio di progetto): non deve essere per forza omogenea dal punto di vista geografico, ma deve rispondere alle strategie di sviluppo (es. può essere anche un area urbana e rurale, se il focus del progetto è il rapporto tra aree urbane e aree rurali per sviluppare forme di produzione agricola a km zero, ) Un ambito di progetto non deve coincidere con perimetri amministrativi, e può anche essere non geograficamente continuo (es. comunità di pesca isolate, o quartieri di una metropoli in particolari conurbazioni)
31 Community-led local development (CLLD) Guidance: Come identificare/costruire giuste strategie 4.4 Scegliere le giuste aree, dimensioni, tipologie, ambiti geografici Ambiti urbani di applicazione dei CLLD possono essere i quartieri degradati, o distretti industriali, culturali o della scienza; Sistemi territoriali composti da piccole o medie città con il contesto rurale circostante, oppure aree periurbane di grandi città.
32 Community-led local development (CLLD) Guidance: Criteri di selezione
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