Spsal Como 3 CUCINA COLORI

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1 3 CUCINA COLORI La preparazione colore per la tintura è eseguita nel reparto denominato cucina colori. In questo reparto,quanto è dedicato solo al reparto tintoria, vengono preparate le soluzioni o le dispersioni dei coloranti sempre in acqua. Oltre ai coloranti vengono preparate le soluzioni acide o basiche e dei prodotti ausiliari. La cucina colori è il locale in cui vengono opportunamente pesati i coloranti e gli ausiliari di tintura in base alle ricette di tintura che sono il patrimonio di ogni tintoria. A volte è presente uno o due addetti, ma spesso sono gli stessi tintori che preparano le varie aggiunte da eseguire sulle macchine. I coloranti e gli ausiliari sono quindi sciolti o dispersi a caldo in contenitori o secchi e, in base al tipo d organizzazione tecnica degli impianti presenti, caricati a mano o in automatico sulle macchine di tintura. Gli ausiliari possono essere: 1) prodotti chimici a formula chimica definita: - Acidi (es. acido cloridrico) - Basi (es. soda caustica) - Ossidanti (es. ipoclorito di sodio) - Riducenti (es. idrosolfito) - Sali (es. carbonato di potassio) - Antiossidanti per i coloranti reattivi - 2) tensioattivi Saponi, usati come detergenti, imbibenti o disperdenti del colore nel bagno. I coloranti possono essere prodotti partendo principalmente da ammine aromatiche. Alcune ammine aromatiche sono state riconosciute come probabili sostanze cancerogene per l uomo Alcuni studi hanno dimostrato che i coloranti derivati da alcune ammine aromatiche, già riconosciute cancerogene, se assorbiti dall uomo, possono liberare l'ammina aromatica di partenza. I coloranti sono individuati da una classificazione internazionale riportata nel Colour Index che si basa sulla: - formula chimica individuata da numero a 5 cifre e dal quale e' possibile risalire alle ammine aromatiche di partenza. Es.: C.I CHE È UN DERIVATO DALLA BENZIDINA. - caratteristiche tintoriali, individuate da un nome di Colour Index, associato al numero a 5 cifre Es.: C.I. DIRECT BROWN 95 C.I CHE È D ERIVATO DALLA BENZIDINA 44

2 Tutti i coloranti sono divisi in grossi gruppi chimici in relazione al tipo di struttura. Ricordiamo i più comuni: - coloranti azoici (per alcuni coloranti azoici e' stata dimostrata la possibilità, da parte dell organismo umano di metabolizzare la molecola e "rigenerare l ammina aromatica di partenza.) Dal c.i. n al n coloranti stilbenici Dal c.i. n al n coloranti del trifenilmetano Dal c.i. n al n coloranti xantenici Dal c.i. n al n coloranti metinici Dal c.i. n al n coloranti dell oxazina Dal c.i. n al n coloranti antrachinonici Dal c.i. n al n coloranti indigoidi Dal c.i. n al n coloranti della ftalocianina Dal c.i. n al n In base alla classificazione tintoriale i coloranti si dividono in: - Diretti (molti derivati da benzidina ammina aromatica del 1 gruppo circolari 46/61) - Naftolo a sviluppo con ammine aromatiche (sono ammine aromatiche anche del 2 gruppo delle circolari 46 per sintetizzare su fibra il colorante finito) - Reattivi (alcuni segnalati per la loro azione allergizzante) - Al tino (vat) o indigosoli (coloranti al tino solubilizzati) - Allo zolfo ( che possono liberare acido solfridrico durante la lavorazione) - Cationici o basici (alcuni con tossicità' elevata) - Acidi (alcuni derivati da O-TOLIDINA e O-DIANISIDINA ammine aromatiche del 1 gruppo circolari 46/61) - Acidi a mordente (complessi con metalli tipo cromo, cobalto o rame) - Dispersi Lo schema che riportiamo riassume solo a grandi linee i coloranti utilizzati sulle varie fibre: Classi tintoriali Cotone Lana Seta Fibre artificiali Fibre sintetiche Diretti X X X Naftolo X X Reattivi X X Tino X X Zolfo X X Cationici X X Acidi X X X Acidi metallizzabili X X X Metallo complessi X X X Dispersi X 45

3 3 CUCINA COLORI TINTORIA Rischi lavorativi A esposizione, per contatto e inalazione, a polvere di coloranti e prodotti chimici tossici e/o nocivi e/o irritanti durante la pesatura dei prodotti e loro successive manipolazioni, a causa dell assenza di impianti di aspirazione, o inadeguatezza degli stessi; B contatti accidentali con organi in movimento quali lame degli agitatori- C contatti accidentali con superfici ad alta temperatura, in particolare le tubazioni, le caldaiette e le baionette alimentate a vapore, a causa della mancanza di coibentazione; D cadute per scivolamento a causa della presenza di acqua o saponi sul pavimento, sulle griglie e sulle scale di accesso a piani sopraelevati; E assenza di aperture verso l esterno con conseguenti carenti condizioni igieniche del locale. F Rumore dovuto all utilizzo di vapore diretto per il riscaldamento e lo scioglimento dei coloranti Danno Atteso A Lesioni a cute e mucose da polvere irritante. Effetti tossici da assorbimento B Lesioni di varie gravità a mani e arti superiori C Ustioni D Contusioni e fratture E Esposizione a microclima disagevole F Effetti uditivi ed extra uditivi da rumore durante lo scioglimento con vapore diretto 46

4 Interventi prevenzionistici Foto 1 A A L installazione di un efficace impianto di aspirazione è il primo passo verso la riduzione del rischio di esposizione ai coloranti. Le caratteristiche essenziali che devono avere tali impianti sono: 1. Il piano di aspirazione deve essere possibilmente frontale e orizzontale, non sono adeguate le aspirazioni installate sopra la bilancia di pesatura. Particolare attenzione deve essere rivolta al caso in cui il piano di aspirazione venga installato sotto la bilancia: le vibrazioni dell impianto, infatti, potrebbero falsare la pesata ed invitare allo spegnimento dell aspirazione. 2. rendere più efficace l aspirazione mediante chiusura con box del piano di pesatura, possibilmente con una struttura trasparente per consentire una buona visibilità ed installando un sistema di avvio automatico dell aspirazione al momento della pesata, per esempio una fotocellula all altezza della pesatura. Attenzione deve essere rivolta alla rumorosità dell impianto, che è a volte insospettabilmente elevata. L abbattimento delle polveri dovrebbe essere tale da non esporre nuovamente i lavoratori a rischio di inalazione a polvere di colorante durante, ad esempio, la pulizia dei filtri; è in ogni modo preferibile un abbattimento ad umido, le cui acque possono essere inviate al depuratore. L aspirazione, dopo l abbattimento deve essere opportunamente collegata all esterno.(foto 1 A e 2 A) Foto 2 A 47

5 B Segregare l albero e le lame; per posizioni di lavorazione fissa dotare i coperchi delle vasche di dispositivo di blocco Se vi è possibilità di estrazione dell agitatore, occorre: Consentire il funzionamento dell agitatore solo se lo stesso è calato all interno del mescolatore. Impedire la caduta dell agitatore quando lo stesso viene estratto dal mescolatore. (Foto 2 B) Foto 2 B C Completamento delle coibentazioni. D Il pavimento deve essere progettato per facile deflusso dei liquidi o dell acqua di lavaggio del pavimento per eliminare i saponi che possono rendere il pavimento scivoloso. Griglie e comunque piastrelle antiscivolo devono essere previste per questo locale E predisporre le aperture previste dal locale regolamento di igiene. F Limitare l uso di vapore diretto. 48

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