Il ruolo e il coinvolgimento del CFA nell Osservatorio Regionale per la Biodiversità
|
|
- Eugenia Cortese
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il ruolo e il coinvolgimento del CFA nell Osservatorio Regionale per la Biodiversità
2 Il coinvolgimento del Parco Monte Barro /Centro Flora Autoctona (CFA) nell Osservatorio Regionale della Biodiversità ha le sue radici nella realizzazione del database GreenArk Questo applicativo nasce dall esigenza del CFA di: 1. coordinare nel miglior modo possibile le attività all interno degli enti afferenti (Parco Monte Barro, Università degli Studi di Pavia e dell Insubria e Fondazione Minoprio); 2. facilitare il controllo e la supervisione delle attività da parte di Regione Lombardia; 3. migliorare la gestione dei rapporti con le ditte private che collaborano con il CFA nella produzione di materiale vegetale autoctono certificato (piante in vaso e sementi)
3 Uso del Geoportale regionale Nel corso della realizzazione di GreenArk Regione Lombardia ha evidenziato l opportunità di impiegare il geoportale regionale per la visualizzazione dei dati raccolti dagli operatori CFA. Tali dati riguardano principalmente la localizzazione delle piante spontanee in Lombardia e vengono raccolti in modo routinario dal CFA per: - individuare le popolazioni da cui effettuare la raccolta di germoplasma; - caratterizzare siti di interesse pratico-applicativo (prati donatori di fiorume, siti con popolazioni donatrici di polline per la fecondazione incrociata, ecc.); - individuare e/o verificare l idoneità dei siti di messa a dimora di piante e sementi prodotte ex situ, anche in relazione alle procedure di etichettatura e certificazione di autoctonia di uso presso il CFA; - monitorare gli interventi di reintroduzione o ripopolamento con flora autoctona certificata in cui il CFA è coinvolto (l..r. 10/2008).
4 Monitoraggio Biodiversità Regione Lombardia ha riconosciuto l importanza dei dati raccolti dal CFA anche in relazione al monitoraggio della biodiversità a livello regionale. Quando si è evidenziata la necessità di attivare l Osservatorio Regionale della Biodiversità, ha pertanto riconosciuto le qualità dell applicativo esistente GreenArk e ha richiesto il coinvolgimento del CFA per la realizzazione di un software analogo che rispondesse alle esigenze dell Osservatorio. Dapprima era prevista la confluenza nel nuovo sistema solo dei dati presenti in Carta Naturalistica. In un secondo tempo si è deciso di provvedere anche al recupero della maggior quantità possibile di informazioni esistenti a livello regionale, facendo riferimento a database e sistemi in uso presso enti e strutture coinvolti a vario titolo nell Osservatorio Regionale della Biodiversità.
5 Vantaggi rispetto a Carta Naturalistica
6 Struttura del Software Per quanto riguarda la realizzazione del software per l Osservatorio della Biodiversità al momento sono stati definiti i seguenti aspetti: la struttura generale del sistema; la sua suddivisione per aree tematiche (flora, fauna, habitat e funghi); il livello di accesso consentito ai vari utenti, distinguendo tra: visitatori: con possibilità di visualizzare buona parte delle informazioni, sebbene con filtri e limitazioni relativamente alla localizzazione delle specie sensibili; utenti registrati: con possibilità di compilare il database e/o interrogarlo per scopi scientifici e tecnici; validatori e referenti dei gruppi tassonomici: con possibilità di validare i dati inseriti dagli utenti registrati. il meccanismo di validazione da parte di specialisti; il meccanismo di feedback per il controllo dell utente sulle osservazioni caricate.
7 I dati Sono stati recuperati oltre dati presenti nel database di Carta Naturalistica di Regione Lombardia e si sta procedendo alla loro elaborazione per l inserimento automatico nel nuovo database Osservatorio della Biodiversità. Data l opportunità di recuperare ed integrare tutti i dati faunistici disponibili in Lombardia, si stanno instaurando proficui rapporti con gli enti gestori e/o proprietari dei dati allo scopo di: verificare il formato dei dati stessi e laddove possibile omogeneizzarlo con quello dei dati già in elaborazione; individuare campi e informazioni indispensabili per la completezza delle informazioni relative ai singoli gruppi faunistici, in modo da poterli inserire nel nuovo applicativo.
8 Osservatorio regionale per la Biodiversità Contemporaneamente il Parco Monte Barro / CFA è stato individuato da Regione Lombardia quale referente per la raccolta e all organizzazione dei dati relativi a flora e habitat nell ambito dell Osservatorio Regionale per la Biodiversità. A questo proposito sono state coinvolte le Università degli Studi dell Insubria e di Pavia che nel corso della stagione vegetativa in corso stanno procedendo ai monitoraggi necessari per la compilazione delle tabelle ministeriali anche in relazione alle riserve scientifiche evidenziate per la Lombardia dai referenti dell Unione Europea. I monitoraggi e le analisi in corso prevedono: - l analisi dei formulari e la verifica di eventuali incongruenze; - i sopralluoghi in campo per la verifica della presenza delle specie target e l analisi del loro stato di salute ad esempio tramite il conteggio degli individui che costituiscono la popolazione - l analisi di dati bibliografici e le verifiche in sito per evidenziare variazioni nell estensione degli habitat prioritari
9 Variazione uso del suolo in Natura
10 Protocollo 2012 Regione Lombardia - MATTM In particolare, in merito all attività dell Osservatorio regionale da svolgere entro il 2012: a) Raccolta di tutti i dati e le informazioni disponibili su flora ed habitat, utili alla compilazione del prossimo rapporto nazionale per la Direttiva Habitat (art. 17) b) Collaborazione alla stesura documento di indirizzo Linee Guida per il monitoraggio
11 Grazie per l attenzione
L esperienza del Centro Flora Autoctona della Lombardia nella certificazione delle piante autoctone
Parco Regionale del Monte Barro L esperienza del Centro Flora Autoctona della Lombardia nella certificazione delle piante autoctone Milano, 5 giugno 2009 Mauro Villa Il CFA è una stazione sperimentale
Dettagli- a tutte le tipologie di aree a cui è riconosciuta valenza ambientale, istituite e gestite da associazioni ambientaliste (Oasi, IBA, Aree Wilderness)
- alla Rete Natura 2000 (SIC e ZPS) - alle zone umide di cui alla Convenzione di Ramsar - a tutte le tipologie di aree a cui è riconosciuta valenza ambientale, istituite e gestite da associazioni ambientaliste
DettagliIL PIANIO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE. L ATTUAZIONE DELLA REGIONE TOSCANA
IL PIANIO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE. L ATTUAZIONE DELLA REGIONE TOSCANA Premessa. Il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS) [2], istituito dall art. 32 Legge 144/99, ha il fine di ridurre
DettagliDet. n. 302 del 04/08/2016
Det. n. 302 del 04/08/2016 Oggetto: D.P.G.R. 24.03.2014 n. 2/R. Regolamento regionale recante: Attuazione dell articolo 33 della l.r. 29.06.2009 n. 19 relativo alla gestione faunistica all interno delle
DettagliPROPOSTA DI ATTO ISTITUTIVO DELL AREA DI RIEQUILIBRIO ECOLOGICO AREA BOSCATA DI MARZAGLIA - PROVINCIA DI MODENA
PROPOSTA DI ATTO ISTITUTIVO DELL AREA DI RIEQUILIBRIO ECOLOGICO AREA BOSCATA DI MARZAGLIA - PROVINCIA DI MODENA 1. Istituzione Ai sensi della L.R. 6/2005 art. 53 - è istituita l Area di riequilibrio ecologico
DettagliLa certificazione ambientale come opportunità per una gestione partecipata e in qualità delle aree protette
Agenda 21 Locale EMAS: qualità, innovazione, partecipazione per un futuro sostenibile La certificazione ambientale come opportunità per una gestione partecipata e in qualità delle aree protette Lucia Naviglio,
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA COMUNI DI ORANI E SARULE
0 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA COMUNI DI ORANI E SARULE PIANO DI GESTIONE DEL SIC MONTE GONARE ITB021156 A CURA DI PROF. IGNAZIO CAMARDA (COORDINATORE, ASPETTI BOTANICI) ING. SEBASTIANO CARTA (PIANIFICAZIONE)
DettagliIn Lombardia siamo dotati di una legge innovativa ed efficace, che è certamente di esempio, almeno per i principi generali a cui si ispira, per molte
In Lombardia siamo dotati di una legge innovativa ed efficace, che è certamente di esempio, almeno per i principi generali a cui si ispira, per molte altre regioni europee e non solo. Ma quali sono i cardini
DettagliProposta Piano triennale di formazione. IPSSS E. De Amicis Collegio Docenti 24 maggio 2016
Proposta Piano triennale di formazione IPSSS E. De Amicis Collegio Docenti 24 maggio 2016 Premessa Nella formulazione di una proposta per il piano di formazione da realizzare nel corso del prossimo triennio
DettagliProtocollo d Intesa tra Ministero della Difesa e Regione Puglia
Protocollo d Intesa tra Ministero della Difesa e Regione Puglia giovedì 19 giugno 2014 PER IL COORDINAMENTO COMUNE DELLE ATTIVITÀ MILITARI PRESENTI NEL TERRITORIO DELLA REGIONE REPUBBLICA ITALIANA Protocollo
DettagliMONITORAGGIO SU PROGETTO PILOTA
MONITORAGGIO SU PROGETTO PILOTA Progetto DSA: creare una buona scuola per un apprendimento facilitato degli allievi DSA Prof. Antonio Augenti, Dott.ssa Maria A. Geraci Dott.ssa M. Filomena Casale PREMESSA
DettagliANAGRAFE NAZIONALE CREDITI FORMATIVI. Manuale utente
ANAGRAFE NAZIONALE CREDITI FORMATIVI Manuale utente Versione 1.0.0 APRILE 2015 1. Registrazione Per accedere al Sistema è necessario avere un nome utente e una password, ottenibili mediante una semplice
DettagliO.R.So. Osservatorio Rifiuti Sovraregionale
O.R.So. Osservatorio Rifiuti Sovraregionale Campagna raccolta dati: programma attività 2015 Software O.R.So.: stato di compilazione Cristina Sgubin ARPA FVG Palmanova, 16 giugno 2015 Sala conferenze piano
DettagliPROPOSTA DI ATTO ISTITUTIVO DELL AREA DI RIEQUILIBRIO ECOLOGICO TORRAZZUOLO - PROVINCIA DI MODENA
PROPOSTA DI ATTO ISTITUTIVO DELL AREA DI RIEQUILIBRIO ECOLOGICO TORRAZZUOLO - PROVINCIA DI MODENA 1. Istituzione Ai sensi della L.R. 6/2005 art. 53 - è istituita l Area di riequilibrio ecologico (di seguito
DettagliProgetto Life 08 MAN-GMP-ITA
Progetto Life 08 MAN-GMP-ITA Action A.2 Inventory of existing monitoring networks Valeria Giovannelli Dipartimento Difesa della Natura ISPRA Roma 28 settembre 2010 Normativa (I) Direttiva n.2001/18/ce
DettagliLa connessione ecologica per la biodiversità, il LIFE + TIB (Trans Insubria Bionet) e l esperienza del Contratto di Rete in Provincia di Varese
La connessione ecologica per la biodiversità, il LIFE + TIB (Trans Insubria Bionet) e l esperienza del Contratto di Rete in Provincia di Varese Massimo Soldarini LIPU-BirdLife Italia Milano, 12 marzo 2012
DettagliNota: l icona in questa maschera fa chiudere l intero sistema, nelle altre maschere effettua la chiusura della maschera aperta in quel momento.
INDAGINE QUALITATIVA SUI VISITATORI DESCRIZIONE DEL SISTEMA PER LA REGISTRAZIONE DEI QUESTIONARI DELLA RILEVAZIONE E PER L ANALISI DEI RISULTATI a cura della Direzione Generale Politiche Formative, Beni
DettagliLIFE GESTIRE2020- Nature Integrated Management to Una nuova strategia integrata per Rete Natura 2000.
LIFE GESTIRE2020: la Lombardia promuove una nuova strategia integrata per Rete Natura 2000. Investimenti diretti dei fondi LIFE europei, integrazione con altri fondi regionali e vision di lungo periodo:
DettagliLIFE IP GESTIRE 2020: azioni di tutela della biodiversità forestale
LIFE IP GESTIRE 2020: azioni di tutela della biodiversità forestale CONSERVAZIONE BIODIVERSITA FORESTALE In Lombardia la superfice forestale è circa 626.000 ha (Rapporto Stato Foreste 2015) Il 19% (circa
DettagliL esperienza dell Osservatorio del Lago di Varese
L esperienza dell Osservatorio del Lago di Varese Valeria Roella, ARPA Lombardia La salvaguardia dei corpi idrici dagli scarichi delle acque reflue Varese, 27 settembre 2016. Istituzione Osservatorio Lago
DettagliRAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012
Dicembre 2012 RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 ENTE PARCO NAZIONALE DELL ARCIPELAGO DI LA MADDALENA Il Rapporto individuale sull avvio del ciclo
DettagliGUIDA ALL UTILIZZO DELLA PROCEDURA DI REGISTRAZIONE AL CENTRO SERVIZI CASA E OPERE PUBBLICHE
Regione Lombardia Direzione Generale Casa e Opere Pubbliche GUIDA ALL UTILIZZO DELLA PROCEDURA DI REGISTRAZIONE AL CENTRO SERVIZI CASA E OPERE PUBBLICHE Guida alla procedura di registrazione Pagina 1 di
DettagliIl ruolo di ARPA a supporto e sollecitazione
Il ruolo di ARPA a supporto e sollecitazione dell Ente locale: i dati ambientali Documento di Scoping, Rapporto ambientale e monitoraggio nella VAS: attrezzi fondativi del governo del territorio e dell
DettagliStatus della popolazione di camoscio del Parco Nazionale della Val Grande. Guido Tosi ed Eugenio Carlini
Status della popolazione di camoscio del Parco Nazionale della Val Grande Guido Tosi ed Eugenio Carlini Supervisione scientifica di: Guido Tosi e Adriano Martinoli A cura di: Eugenio Carlini, Barbara Chiarenzi,
DettagliProgetto di analisi di clima e benessere organizzativo. Ing. Giuseppe Galvan
Progetto di analisi di clima e benessere organizzativo Ing. Giuseppe Galvan Rischio Lavorativo R = M x P Probabilità Bassa Media Alta Magnitudo Lieve 1 2 3 Grave 2 4 6 Gravissima 3 6 9 Il Clima Organizzativo
DettagliD.G. Salute - U.O. Veterinaria MILANO, 6 novembre 2015
Norme in materia di protezione degli animali utilizzati ai fini di ricerca e sperimentazione e di promozione dei metodi alternativi. D.G. Salute - U.O. Veterinaria MILANO, 6 novembre 2015 NORME DI RIFERIMENTO
DettagliPolitiche sanitarie e medicina di genere in Regione Lombardia
LA MEDICINA DI GENERE: QUALI SCENARI EVOLUTIVI? Politiche sanitarie e medicina di genere in Regione Lombardia Monza 29 novembre 2014 Maria Antonietta Banchero LA SALUTE «Uno stato di completo benessere
DettagliObblighi connessi ai contratti d appalto o d opera o di somministrazione. Servizi di Ingegneria per l Ambiente e la Sicurezza
Quod Natura Docet Obblighi connessi ai contratti d appalto o d opera o di somministrazione Servizi di Ingegneria per l Ambiente e la Sicurezza Art. 26 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i. 04.05.09 - Sequas Ingegneria
DettagliAurora : le Raccomandazioni per la scelta del Software
ANAI-Sezione Marche, Soprintendenza Archivistica per le Marche, Università degli Studi di Macerata «Tra cartaceo e digitale: gestione e conservazione degli archivi degli enti pubblici» Aurora : le Raccomandazioni
DettagliPROTAGONISTI Allievi e docenti Istituti Scuole Superiori
Il Dipartimento ARPA di PAVIA per l educazione ambientale Monitoraggio, informazione, educazione ambientale: esperienze integrate di protezione ambientale legate alla qualità dell aria in ambiente urbano.
DettagliSistema della ricerca agricola in Italia e le dinamiche del processo di innovazione
Sistema della ricerca agricola in Italia e le dinamiche del processo di innovazione Filiberto ALTOBELLI Istituto Nazionale di Economia Agraria, INEA altobelli@inea.it Il suolo per l agricoltura Per l agricoltura
DettagliF O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome LAURA PALCHETTI E-mail Nazionalità italiana Data di nascita 02/06/1974 l.palchetti@provincia.fi.it ISTRUZIONE
DettagliIndicatori condivisi per monitorare le politiche per la mobilità sostenibile: il progetto OS.I.MO.S.
Indicatori condivisi per monitorare le politiche per la mobilità sostenibile: il progetto OS.I.MO.S. Maurizio Tira con il contributo di Francesca Costa La mobilità sostenibile nelle aree urbane 30 novembre
DettagliPROVINCIA DI POTENZA COMUNE DI PROTOCOLLO DI INTESA SULLA COLLABORAZIONE ALLA REDAZIONE DEL PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE E ATTIVITA CONNESSE
PROVINCIA DI POTENZA COMUNE DI PROTOCOLLO DI INTESA SULLA COLLABORAZIONE ALLA REDAZIONE DEL PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE E ATTIVITA CONNESSE o O o PREMESSO che la legge n.225/92, istitutiva del
DettagliRegione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art.
PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO (Misure adottate in merito al monitoraggio art. 10) VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (Dir. 42/2001/CE) 1 SISTEMA DI MONITORAGGIO
DettagliDai Parchi alla Rete Ecologica Regionale
Dai Parchi alla Rete Ecologica Regionale Milano, 12 Marzo 2012 Tavolo Regionale sulla Rete Ecologica Attuazione della RER: le buone pratiche per la pianificazione Paolo Nastasio Alice Tanfoglio DGR 10415/09
DettagliSettore Lavoro, Istruzione e Formazione, Politiche Sociali
Settore Lavoro, Istruzione e Formazione, Politiche Sociali Note operative per la presentazione telematica dei formulari tramite l applicativo GBC del sistema SINTESI Questa guida è uno strumento di supporto
Dettagli17.3 FORMAZIONE AMBIENTALE
17.3 FORMAZIONE AMBIENTALE ISPRA e le Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell ambiente promuovono e realizzano programmi formativi per lo sviluppo delle competenze delle figure professionali
DettagliL Educazione Ambientale nelle scuole del Veneto: il primo monitoraggio regionale. I risultati dell indagine
L Educazione Ambientale nelle scuole del Veneto: il primo monitoraggio regionale. I risultati dell indagine A cura di: Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca - Direzione Generale del
DettagliLe fragilitàsociali: gli anziani e il ruolo della rete socio sanitaria.
Le fragilitàsociali: gli anziani e il ruolo della rete socio sanitaria. Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso Conferenza
DettagliProposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa. Bozza di lavoro 1
Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa 1 Bozza di lavoro 1 Considerati la Legge del 27 dicembre 2006 n. 296 articolo 1, comma 622, che prevede
DettagliRete Natura 2000 in Basilicata
Rete Natura 2000 in Basilicata Workshop Regione Basilicata Potenza, 3 luglio 2013 Sala Inguscio Sede Regione Basilicata Antonella Logiurato Ufficio Tutela della Natura Il Sistema Regionale delle Aree Protette
DettagliODONATA.IT SOCIETA ITALIANA PER LO STUDIO E LA CONSERVAZIONE DELLE LIBELLULE
ODONATA.IT SOCIETA ITALIANA PER LO STUDIO E LA CONSERVAZIONE DELLE LIBELLULE Stefano Aguzzi CHI SIAMO Associazione scientifica che promuove la ricerca odonatologica di base e applicata, la divulgazione
DettagliPROGETTAZIONE / PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDICE. Revisioni
Pagina 1 di 8 INDICE 1.1 OBIETTIVO 1.2 APPLICAZIONE 1.3 RESPONSABILITÀ 1.4 FLOW ATTIVITÀ 1.5 PIANIFICAZIONE 1.6 VERIFICHE E PIANI DI RECUPERO 1.7 VALIDAZIONE E MODIFICHE AL PROGETTO 1.8 MODULISTICA Revisioni
DettagliRegione. Regione Calabria. Comune Comune di Rogliano di (CS) ... PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO MINIEOLICO EX SCUOLA MATERNA "POVERELLA"
POI Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico LINEA DI ATTIVITÀ 1.3 INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI NELL AMBITO DELL EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEGLI EDIFICI E UTENZE
DettagliCOMUNE DI LATRONICO Assessorato all Innovazione GUIDA PER L UTILIZZO DEL SERVIZIO IL COMUNE IN UN CLICK SEZIONE TRIBUTI
Assessorato all Innovazione GUIDA PER L UTILIZZO DEL SERVIZIO IL COMUNE IN UN CLICK SEZIONE TRIBUTI Dopo essersi recati nella sezione del sito web comunale Il Comune in un click e aver cliccato sul bottone
DettagliATTO DI INDIRIZZO PER LE PROCEDURE EMERGENZA SISMICA E IN EMERGENZA DELL OGL
ATTO DI INDIRIZZO PER LE PROCEDURE OPERATIVE DI IMPIEGO DEI GEOLOGI IN EMERGENZA SISMICA E IN EMERGENZA IDROGEOLOGICA E IL GRUPPO DI PC DELL OGL Geol. Marina Fabbri Coordinatore Commissione Protezione
DettagliPROGETTO DI INDAGINE SULLA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMUNE DI CERVIA
Comitato Unico di Garanzia Servizio Risorse Sportello Donna PROGETTO DI INDAGINE SULLA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMUNE DI CERVIA Novembre 2012 / Maggio 2013 1 PREMESSA
DettagliLegge regionale 14 ottobre 2008, n. 26
Legge regionale 14 ottobre 2008, n. 26 Tutela delle risorse genetiche autoctone vegetali ed animali di interesse agrario (B.U. Regione Basilicata N. 50 del 16 ottobre 2008) Articolo 1 Finalità La Regione
DettagliDistretto Idrografico dell Appennino Meridionale
1.1 IL SISTEMA DELLE AREE NATURALI PROTETTE Le aree naturali protette costituiscono una delle tipologie di aree di cui al Registro delle aree protette: Aree designate per la protezione degli habitat e
DettagliProgetto Co.R.E.M. sottoprogetto B. Ampliamento rete di di siti e spazi protetti e/o sensibili
Progetto Co.R.E.M. sottoprogetto B Ampliamento rete di di siti e spazi protetti e/o sensibili Seminario di presentazione Sottoprogetto B Sassari, 22 ottobre 2011 Composizione del parternariato del sottoprogetto
DettagliQUALI BUONE PRASSI PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE. PROMOZIONE DI UNA SANA ALIMENTAZIONE 9 giugno 2015 ASL Brescia UO Educazione alla Salute
QUALI BUONE PRASSI PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE PROMOZIONE DI UNA SANA ALIMENTAZIONE 9 giugno 2015 ASL Brescia UO Educazione alla Salute LE SFIDE DELLA PROMOZIONE DELLA SALUTE IN EUROPA LA VITA MEDIA
DettagliRegione Puglia. Piano di Prevenzione Prevenzione delle complicanze del Diabete: Progetto esecutivo e cronoprogramma
Regione Puglia Piano di Prevenzione 2005 2007 Prevenzione delle complicanze del Diabete: Progetto esecutivo e cronoprogramma 1 Progetto regionale di prevenzione delle complicanze del diabete: Verifica
DettagliALLEGATO A MODIFICHE AL "PIANO TRIENNALE DI CONTENIMENTO ED ERADICAZIONE DELLA NUTRIA (MYOCASTOR COYPUS) IN PROVINCIA DI MANTOVA" Gennaio 2016
ALLEGATO A MODIFICHE AL "PIANO TRIENNALE DI CONTENIMENTO ED ERADICAZIONE DELLA NUTRIA (MYOCASTOR COYPUS) IN PROVINCIA DI MANTOVA" Gennaio 2016 1 Pagina 4 Alla fine del capitolo 1 - Premessa è aggiunto
DettagliMONITOR440. Ti semplifica la vita
MONITOR440 Ti semplifica la vita Obiettivi della presentazione 1. Presentare MONITOR440 : un software prototipale che vuole informatizzare il processo dalla creazione del BANDO alla creazione dei PROGETTI
DettagliManuale per la compilazione del modulo Curriculum Vitae Europero (CVE)
Manuale per la compilazione del modulo Curriculum Vitae Europero (CVE) Premessa L'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, ai sensi del D.Lgs 150/09 ed in attuazione della Delibera CIVIT n. 105 del
DettagliOSSERVATORIO DEL LAGO DI VARESE
OSSERVATORIO DEL LAGO DI VARESE PROTOCOLLO D INTESA 2015-2020 PROTOCOLLO D INTESA PER LA COSTITUZIONE DELL OSSERVATORIO DEL LAGO DI VARESE Premesse Art. 1 Ambito dell Osservatorio del Lago di Varese Art.
DettagliLa Rete Natura 2000 in Liguria. Paola Carnevale Regione Liguria - Settore Progetti e programmi per la tutela e la valorizzazione ambientale
La Rete Natura 2000 in Liguria Paola Carnevale Regione Liguria - Settore Progetti e programmi per la tutela e la valorizzazione ambientale SIC e Rete Ecologica direttiva habitat - 43/1992/CEE individua
DettagliREPUBBLICA ITALIANA. Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale
D.D.G. n. 402 REPUBBLICA ITALIANA VISTO lo Statuto della Regione Siciliana; Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale VISTA la Legge
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente
DettagliAzienda Policlinico Umberto I. Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545
Azienda Policlinico Umberto I Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545 Roma, 17 giugno 2011 Azienda Policlinico Umberto I L Azienda Policlinico Umberto I, è volta alla programmazione
DettagliLa valorizzazione della qualità dei prodotti delle aree montane nel quadro generale delle politiche regionali sulla montagna
La valorizzazione della qualità dei prodotti delle aree montane nel quadro generale delle politiche regionali sulla montagna Antonio Tagliaferri DG Agricoltura Regione Lombardia Edolo - UNIMONT, 5 maggio
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI LAVORO NELLA AUSL DI VITERBO
REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI LAVORO NELLA AUSL DI VITERBO REVISIONE DATA 0 1 2 PREMESSA Il presente atto regola il sistema di gestione delle
DettagliSISTEMA PER L OFFERTA TURISTICO-CULTURALE INTEGRATA DELLA PROVINCIA DI LUCCA
SISTEMA PER L OFFERTA TURISTICO-CULTURALE INTEGRATA DELLA PROVINCIA DI LUCCA L idea progettuale: un sistema integrato di offerta turisticoculturale per il territorio della Provincia di Lucca Lucca, 15
DettagliFORMAZIONE IAA 2016/2017
FORMAZIONE IAA 2016/2017 Corso coadiutore del cane e di altre specie animali (gatto, coniglio) negli interventi assistiti dagli animali IL SEGUENTE CORSO DI FORMAZIONE E REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON
DettagliUniversità degli Studi di Ferrara
INSERIRE UN PRODOTTO Per inserire un nuovo prodotto cliccare il tasto Nuovo prodotto in alto a sinistra. Esistono tre diverse modalità di inserimento: INSERIMENTO MANUALE Innanzitutto scegliere la tipologia
DettagliDocenti: Guido Sali Enrico Chiaradia Ilda Vagge
Docenti: Guido Sali Enrico Chiaradia Ilda Vagge Obiettivi del laboratorio Il corso si propone di illustrare le metodologie di approccio al tema della riqualificazione di specifici ambiti territoriali (specificatamente
DettagliMonitoraggio degli habitat e delle specie di importanza comunitaria nei Siti della Rete Natura 2000 nell ambito del Golfo di Cagliari
Monitoraggio degli habitat e delle specie di importanza comunitaria nei Siti della Rete Natura 2000 nell ambito del Golfo di Cagliari Orrù G., Miggianu A., Angius L.. Servizio Tutela della Natura Assessorato
DettagliLA RIDUZIONE DELLO SPRECO ALIMENTARE COME AZIONE DI PREVENZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI
FORUM PA LOMBARDIA - 28 gennaio FOCUS ALIMENTAZIONE: educazione, produzione agroalimentare sostenibile e lotta allo spreco LA RIDUZIONE DELLO SPRECO ALIMENTARE COME AZIONE DI PREVENZIONE DELLA PRODUZIONE
DettagliSeminario regionale Senigallia 15 aprile 2015
Progettare per sviluppare competenze trasversali. Quale processo valutativo attivare? RENDERE OPERATIVO IL PROTOCOLLO D INTESA: verso le scuole che promuovono salute. Seminario regionale Senigallia 15
DettagliALBO VOLONTARIATO (v. 2.1) UTENTE ORGANIZZAZIONE VOLONTARIATO
DIREZIONE GENERALE PROTEZIONE CIVILE, PREVENZIONE E POLIZIA LOCALE UNITÀ ORGANIZZATIVA PROTEZIONE CIVILE ALBO VOLONTARIATO (v. 2.1) UTENTE ORGANIZZAZIONE VOLONTARIATO Realizzato a cura di: LOMBARDIA INFORMATICA
Dettagli"Le banche dati geologiche realizzate per il progetto CARG: strutture e applicazioni. Mira (Venezia) Villa Widmann Foscari Rezzonico 9 giugno 2005
"Le banche dati geologiche realizzate per il progetto CARG: strutture e applicazioni. Mira (Venezia) Villa Widmann Foscari Rezzonico 9 giugno 2005 Federico Toffoletto - Riccardo Campana Regione Veneto
DettagliCorso di Metodologia della Ricerca per infermieri
Corso di Metodologia della Ricerca La scheda raccolta dati, contenuti e forma Antonella Valerio Fondazione FADOI Dipartimento per la Ricerca Clinica Centro Studi I passaggi di uno studio clinico Definizione
DettagliLA BUSSOLA DELLA TRASPARENZA: COSA È?
LA BUSSOLA DELLA TRASPARENZA: COSA È? La Bussola della Trasparenza consente alle bbli h amministrazioni i i i i e aii cittadini i di i di pubbliche utilizzare strumenti per l analisi ed il monitoraggio
DettagliSISTAR Veneto. organizzazione e strumenti. Maria Teresa Coronella
SISTAR Veneto organizzazione e strumenti Università degli Studi di Padova Le Amministrazioni oggi L Amministrazione pubblica deve oggi essere in grado di leggere, interpretare e anticipare le domande che
DettagliUniversità degli Studi di Pavia Area Sistemi Informativi OBIETTIVI PER L ANNO 2013
Università degli Studi di Pavia Area Sistemi Informativi OBIETTIVI PER L ANNO 2013 Ottobre 2012 Sommario 1 STUDENTI...3 2 PERSONALE...3 3 CONTABILITÀ E FINANZA...4 4 SICUREZZA...4 5 SERVIZI VARI...4 6
DettagliProtocollo d intesa tra il Confindustria Firenze e l Università degli. Associazione degli Industriali della Provincia di Firenze, con sede in
Protocollo d intesa tra il Confindustria Firenze e l Università degli Studi di Firenze L anno duemilanove, il giorno 9 (nove) del mese di Febbraio Associazione degli Industriali della Provincia di Firenze,
DettagliALBO ESECUTORI LAVORI MANUALE D USO
ALBO ESECUTORI LAVORI MANUALE D USO 1. INTRODUZIONE L obiettivo del presente documento è di fornire le indicazioni necessarie per un corretto utilizzo dell applicativo oggetto del presente manuale. L Albo
DettagliIl Sistema Carta della Natura d Italia
La realizzazione di Carta della Natura è un compito istituzionale di ISPRA ai sensi della L. 394/1991 Legge quadro sulle aree protette La Carta della Natura è predisposta dai servizi tecnici nazionali
DettagliDA NON SPEDIRE VIA PEC
DA NON SPEDIRE VIA PEC AVVISO PUBBLICO SOSTEGNO AI GIOVANI TALENTI SCHEDA DI PROGETTO Parte I - Identificazione della proposta ALLEGATO B - Scheda di progetto Titolo del progetto Parte II.a Informazioni
DettagliProtocollo d intesa tra l Istituto Nazionale di Statistica, il Comune di Genova e l Università degli Studi di Genova
Protocollo d intesa tra l Istituto Nazionale di Statistica, il Comune di Genova e l Università degli Studi di Genova L'Istituto Nazionale di Statistica, di seguito denominato Istat, con sede in Roma, Via
DettagliAGGIORNAMENTO ALLEGATI CARTOGRAFICI
REGIONE SICILIANA COMUNE DI SAN MAURO CASTELVERDE STUDIO ECOLOGICO TERRITORIALE A SUPPORTO DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE DEL COMUNE DI SAN MAURO CASTELVERDE
DettagliIl tuo servizio di assistenza
Il tuo servizio di assistenza per valutare, ridurre ed eliminare gli stressors lavoro correlati come da D.Lgs. 81/08 Responsabile Stresspoint Dr.ssa Daniela Gavioli psicologa delle organizzazioni da chi
DettagliCorso di formazione ambientale Introduzione all utilizzo dei modelli previsionali per la valutazione dei livelli di campo elettromagnetico
Corso di formazione ambientale Introduzione all utilizzo dei modelli previsionali per la valutazione dei livelli di campo elettromagnetico Scopo dei modelli previsionali per la valutazione dei livelli
DettagliLINEE GUIDA PER L ORGANIZZAZIONE
Croce Rossa Italiana Comitato Nazionale 1. DESCRIZIONE 1.1 Il Percorso GiovenTÙ è un percorso di crescita mirato al raggiungimento della consapevolezza delle potenzialità di un giovane, e del modo in cui
DettagliProgetto IPDA per la Scuola d Infanziad
Progetto IPDA per la Scuola d Infanziad PRESENTAZIONE DEL PROGETTO: Il progetto nasce più di 10 anni fa dalla collaborazione tra A.S.L, Provveditorato agli Studi e Università degli studi di Padova. Negli
DettagliGuida alla gestione delle domande per l A.S di Dote Scuola componente Merito
Guida alla gestione delle domande per l A.S. 2016-2017 di Dote Scuola componente Merito Questo documento contiene informazioni utili al personale delle scuole paritarie per utilizzare l applicativo web
DettagliInfoGEV. Numero 2013/1 5 febbraio MONITORAGGIO ANFIBI 2013 PRESSO LA COMUNITÀ DEI LAGHI BERGAMASCHI... 2
InfoGEV Numero 2013/1 5 febbraio 2013 Sommario 1. MONITORAGGIO ANFIBI 2013 PRESSO LA COMUNITÀ DEI LAGHI BERGAMASCHI... 2 2. MONITORAGGIO DI UCCELLI E MAMMIFERI IN LOMBARDIA... 2 3. I CONTROLLI NEI CEDUI
DettagliGestione Modello F24 EP
Gestione Modello F24 EP La nuova gestione del Modello F24 EP prevede alcune operazioni preliminari in modo che sia il calcolo del cedolino che si preoccupi di legare le voci al relativo codice tributo.
DettagliPROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI Obiettivo "Convergenza"
PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI 2007-2013 Obiettivo "Convergenza" Programmazione Fondi Strutturali 2007/2013- PON Ambienti per l apprendimento Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Programmazione 2007-2013
DettagliL area pubblica è costituita da un portale informativo attraverso il quale è possibile effettuare la diffusione dell informazione.
Area web Pubblica L area pubblica è costituita da un portale informativo attraverso il quale è possibile effettuare la diffusione dell informazione. L informazione contenuta nel portale può essere di tipo
DettagliATTIVITA DI RILEVAMENTO A1- RILIEVI FOTOGRAMMETRICI, LASER SCANNER ED ORTOFOTOPIANI DEI CART- RUTS A MALTA E IN SPAGNA PROGETTO CULTURA 2000
Attività di rilievo con tecnologie laser scanner A1- RILIEVI FOTOGRAMMETRICI, LASER SCANNER ED ORTOFOTOPIANI DEI CART- RUTS A MALTA E IN SPAGNA PROGETTO CULTURA 2000 Lo scopo del rilievo è quello di documentare
DettagliLatte d asina: ruolo dell autorità competente
Direzione Sanità Settore Prevenzione e Veterinaria Latte d asina: ruolo dell autorità competente Sanità e benessere nell allevamento dell asina PREMESSE L esigenza di provvedere all emanazione di linee
DettagliPortale Tributi. Registrazione
Portale Tributi Il portale tributi Alphasoft è raggiungibile all indirizzo: http://officeinformation.rete.basilicata.it:8090/tributionline/faces/index.xhtml?ide=5 Registrazione Cliccare su Richiedi Credenziali
DettagliAutonomie Locali Michele Ottino
Parco Nazionale Gran Paradiso Un Parco Nazionale tra Europa e Autonomie Locali Michele Ottino Classificare per innovare la gestione delle aree protette Torino, 19 Maggio 2008 Un territorio prevalentemente
DettagliALBO PRESTATORI DI BENI E SERVIZI MANUALE D USO
ALBO PRESTATORI DI BENI E SERVIZI MANUALE D USO 1. INTRODUZIONE L obiettivo del presente documento è di fornire le indicazioni necessarie per un corretto utilizzo dell applicativo oggetto del presente
DettagliNatura Marche. Alfredo Fermanelli
Natura 2000 - Marche Alfredo Fermanelli Normativa regionale LR 6/2007 disposizioni per la rete Natura 2000 Gestione Parchi e Riserve Naturali (ca. 18% dei Siti) Comunità Montane Amministrazioni provinciali
DettagliAPPLICATIVO Manuale d uso (in fase di definizione)
APPLICATIVO O.R.Si@Web Manuale d uso (in fase di definizione) Il programma, progettato per permettere la gestione annuale dei dati relativi alla raccolta dei rifiuti in Sicilia, Ç stato interamente sviluppato
DettagliTRA. L Unione delle Terre d Argine (MO), rappresentato dalla Presidente Luisa Turci;
ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO DALLO STUDIO DI FATTIBILITÀ ALLA COSTITUZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE PER LA LEGALITÀ E IL CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA IN ATTUAZIONE
DettagliL'ABC CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE 15 APRILE 2015
L'ABC CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE 15 APRILE 2015 Definizione di rifiuto Normativa di riferimento: Dir. 2008/98/CE D.lgs. 152/2006 parte IV l.r. 26/03 titolo II RIFIUTO qualsiasi sostanza o oggetto di cui
Dettagli