«Accoglienza, Autostima, Autonomia». Il Cirs al servizio delle donne.
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- Silvana Rossana Napoli
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1 «Accoglienza, Autostima, Autonomia». Il Cirs al servizio delle donne.
2 Comitato Italiano Reinserimento Sociale
3 Il CIRS Nasce nel 1959 nel in risposta ad una esigenza dello Stato realizzare previdenze assistenziali a favore delle donne che avevano deciso di uscire dal mondo della prostituzione Legge Merlin n. 75/1958 Chiusura delle case chiuse con conseguenti misure di carattere assistenziale-previdenziale per le prostitute.
4 Messina Firenze Catania Bolzano Cuneo Genova Bologna Campobasso Sedi Mantova Palermo Roma Siracusa Caltanissetta Trento Trapani
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6 C.I.R.S. Messina Fondato nel 1957 C.I.D.D. Comitato Italiano Difesa Donna da Maria Celeste Celi Curatolo
7 Obiettivo generale Reinserimento sociale e lavorativo della donna. Superamento del disagio psico-sociale
8 Ente C.I.R.S. Onlus Formazione Professionale Laboratorio Gastronomia e pasticceria Servizio catering e banqueting Casa Famiglia Alloggio Protetto Cooperativa Sociale Città in Fiore Centro Sociale Disabili
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10 C.I.R.S. Casa Famiglia Iscrizione albo Regionale legge 22/86 Convenzione con il Comune di Messina
11 Casa Famiglia Ospitalità 10 posti per le donne 10 per bambini
12 Target Donne in stato di disagio psico-sociale Donne sfruttate ed emarginate Donne vittime di violenza Ragazze madri Gestanti
13 L Ospitalità non supera di norma un anno periodo necessario al reinserimento sociale
14 Casa Famiglia La Glicine Rapporto individualizzato Conduzione familiare Libertà protetta
15 Personale 1 Direttrice 1 Psicologa 1 Assistente sociale responsabile 1 Assistente Sociale Operatrici: 1 assistente all infanzia 2 ausiliarie Convezione asp s.m. Volontari (avvocati, medici, architetti, ingegneri ecc ) professionisti e non.
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17 Progetto educativo individualizzato
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19 Obiettivo principale del cirs e IL SUPERAMENTO DELL ASSISTENZIALISMO
20 AUTONOMIA
21 L obiettivo per ogni ragazza accolta e : L AUTONOMIA Strumento primario per l autonomia e IL LAVORO Non un lavoro qualsiasi ma il lavoro che scelgono, che sognano PROGGETTO EDUCATIVO: 1) SCUOLA 2) FORMAZIONE PROFESSIONALE O /E L IMPRESA SOCIALE
22 Formazione professionale
23 CORSI 2014 CUOCO PASTICCERE ASS. DOMICILIARE PER PICCOLE COMUNITA PANETTIERE OPERATORE SALA BAR
24 Obiettivo generale Prevenzione del Disagio Qualificazione professionale Miglioramento accesso lavoro Integrazione ospiti casa Famiglia Inserimento dei giovani nel mondo del lavoro
25 Utenza 100 giovani Da zone disagiate Da zone a rischio Disorientati Disabili Corsi per Lavoratori
26 Obiettivi Raggiungere Indipendenza Economica Gratificazione Personale Qualificazione personale
27 Assistere Educare Istruire Responsabilizzare Obiettivi specifici Autonomia personale e sociale Inserimento nel mondo del lavoro
28 Avviamento al Lavoro Superamento Assistenzialismo Autonomia Personale Sociale Economica Emancipazione Pari Opportunità
29 Funzione educativa del lavoro Educazione all impegno all assunzione di responsabilità al rispetto verso gli altri
30 LA VIOLENZA
31 .Mai più sole - La consapevolezza, l accoglienza, il reinserimento sociolavorativo di donne vittime di violenza è un progetto del CIRS realizzato nell ambito dell Accordo di Programma Quadro Recupero della marginalità sociale e pari opportunità Casa alloggio per donne e minori in situazioni di rischio sociale. Casa rifugio ad indirizzo segreto per donne e minori vittime di violenza. Tale progetto scaturisce dall esigenza di rispondere in maniera concreta alle urgenze di donne e minori vittime di violenza fisica e psichica, che necessitano di immediata accoglienza in regime di protezione e non. E fondamentale garantire a chi subisce violenza la possibilità di sfuggire a tale fenomeno, aiutando la donna a ricostruire la propria vita e la propria dignità come persona, liberandola dall oppressione, dalla paura..dal silenzio. La casa alloggio nasce anche per i bisogni di quelle donne, che a completamento del percorso educativo nella casa famiglia La Glicine gestita dal C.I.R.S., hanno al momento del loro inserimento sociale: Mancanza di una rete familiare di sostegno; L insufficienza economica o l insicurezza; Carenza di alloggi.
32 FINALITA Offrire un aiuto concreto alle donne ed ai loro figli, che si trovano in situazione di grave disagio sociale e/o di pericolo per la propria incolumità fisica e psicologica. Dare risalto al problema della violenza alle donne proponendo un intervento attivo, che coinvolga le vittime, attraverso azioni di confronto e di relazione con le altre donne (gruppi di auto-aiuto),gli enti istituzionali e non, il privato-sociale,al fine di sviluppare un lavoro di rete finalizzato alla sensibilizzazione e la prevenzione.
33 OBIETTIVI Individuazione dell utenza in grave situazione di rischio; Accoglienza delle donne e dei loro figli nella casa alloggio; Accoglienza delle donne e dei loro figli nella casa rifugio; Offrire delle alternative di vita atte a sperimentare ed esprimere le proprie potenzialità individuali, maturando l autocoscienza ; Favorire e sviluppare reti di servizi pubblici e cittadine, Prevenire l emarginazione sociale; Favorire attraverso la costruzione di percorsi individuali la conquista e la riconferma della propria identità perso
34 ATTIVITA PREVISTE L ascolto telefonico; L Accoglienza nelle strutture; Osservazione e redazione progetto educativo personalizzato; Sostegno psicologico, attraverso colloqui di chiarificazione in merito al proprio vissuto, con l elaborazione dello stesso, per favorire il cambiamento personale di vita; Valutazione del rapporto madre-figlio e quindi delle capacità genitoriali, con eventuali indicazioni atte a migliorarne le dinamiche; Acquisizione della scolarità di base, mediante l iscrizionine e la frequenza ai corsi serali; Iscrizione e partecipazione in corsi di formazione professionale, per garantire all utenza un qualificato inserimento lavorativo; Promuovere e facilitare i rapporti tra l utente, le rete familiare ed i servizi presenti nel territorio, al fine di garantire il sostegno morale e materiale della persona; Affiancamento-affidamento; Sostegno da parte dei gruppi di automutuoaiuto;
35 Implementazione di progetti per sostenere le funzioni d accompagnamento del sistema all autonomia ed indipendenza delle donne ospitate (Progetti di Servizio Orientamento al Lavoro); Strumenti per la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura, servizi domiciliari a famiglie monoparentali); Organizzare convegni, corsi, dibattiti ed altre manifestazioni di carattere pubblico, con particolare riferimento alla scuola e ad altri luoghi deputati alla trasmissione del sapere, su temi che facciano riferimento alla condizione della donna ed al concetto di inviolabilità del corpo femminile; Raccogliere e divulgare informazioni relative alle violenze subite dalle donne; Attivare ricerche sul territorio con riferimento alla condizione femminile; Raccogliere documentazione e materiale bibliografico relativo ai temi riguardanti la condizione della donna; Avviamento al lavoro; Sostegno alla genitorialità e supporto all educazione dei bambini.
36 ALLOGGIO SEGRETO Alloggio indirizzo segreto - Mai Più Sole "Case Alloggio" per donne e minori in situazioni di rischio sociale. "Casa Rifugio" ad indirizzo segreto per donne e minori vittime di violenza.
37 Tale progetto scaturisce dall'esigenza di rispondere in maniera concreta alle urgenze di donne e minori vittime di violenza fisica e psichica che necessitano di immediata accoglienza in regime di protezione e non. E' fondamentale garantire a chi subisce violenza la possibilità di sfuggire a tale fenomeno, aiutando la donna a ricostruire la propria vita e la propria dignità come persona, liberandola dall'oppressione, dalla paura... dal "silenzio". La Casa Alloggio nasce anche per i bisogni di quelle donne che, a completamento del percorso educativo nella Casa Famiglia "La Glicine" gestita dal C.I.R.S., hanno al momento del loro inserimento sociale: Mancanza di una rete familiare di sostegno; L'insufficienza economica o l'insicurezza Carenza di alloggi. Offrire un servizio concreto alle donne ed ai loro figli, che si trovano in situazione di grave disagio sociale e/o di pericolo per la propria incolumità fisica e psicologica
38 Consulenza Legale Si offre consulenza alle donne in materia di divorzio, separazioni, assegni di mantenimento per il coniuge e i figli, mediazione per una pacifica risoluzione dei conflitti familiari, affidamento e riconoscimento dei figli ed ogni altra problematica inerente alla famiglia. Il servizio è stato attivato da un'avvocatessa in totale regime di volontariato ed a costo zero. La consulenza può anche avvenire tramite posta elettronica al seguente indirizzo: cirsmeonlus@gmail.com
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46 Impresa Sociale Alto tasso di Disoccupazione Inserimento Ospiti attività lavorative Superamento dell assistenzialismo Autofinanziamento dell Ente
47 Gli strumenti dell impresa Leggi Provvidenze legislative Progetti
48 Imprenditoria Femminile Legge n.215/92 Attivazione Laboratorio Pasticceria
49 La Solidarietà si fa Impresa
50 Cooperativa Gruppo Libero Città in Fiore
51 LA COOPERAZIONE SOCIALE La legge 68/99 Norme per il diritto al lavoro dei disabili riconosce al PRIVATO SOCIALE il compito di favorire l inserimento sociale delle persone disabili riconoscendo il ruolo fondamentale delle COOPERATIVE SOCIALI Una delle funzioni principali delle c. s. e la presenza di volontari,che contribuiscano in modo notevole ad abbassare i costi dei beni e servizi prodotti a parita di qualita.
52 Le cooperative sociali operano in tutti gli ambiti dello svantaggio che va dalla disabilità,al disagio sociale, all alcolismo alle tossicodipendenze, al disagio psichico o psichiatrico, alle detenzioni e relative riabilitazioni. Possono essere di due tipi: A) Gestione di servizi socio-sanitari ed educativi (no obbligo soci svant., sì soci fruitori, soci volontari 50%, soci lavoratori). B) Attività varie volte all inserimento lavorativo di soggetti disagiati (almeno il 30% dei lavoratori deve essere svantaggiato, soci svant.e non, soci volontari mass.50%)
53 Integrazione Sociale Recupero delle persone svantaggiate Reiserimento sociale e lavorativo
54 Settori di occupazione Catering e banqueting Gastronomia e Pasticceria Giardinaggio Organizzazione eventi
55 Obiettivo Realizzare: Promozione Umana Integrazione Sociale Integrazione lavorativa Produzione
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58 Rapporti Enti ed Istituzioni Ricerca Commesse in Mercato semi-protetto Università Provincia Comune Associazionismo Volontariato
59 Prospettive per il Futuro Avviamento al lavoro Esterno Nuovi Settori Ristorazione Agriturismo Turismo Sociale Tirocini Formativi Borse Lavoro Franchising per C.I.R.S. altre Province
60 Vincoli Riscontrati Logica di mercato Azione di disturbo al mercato cittadino Crescita Produttiva a scapito Attività Sociali Riduzione del numero di Lavoratori svantaggiati Selezione meno dotati Ridimensionamento Produttivo Assenza di istruttori di laboratorio con doti di Educatore e motivazione sociale
61 ORGANIZZAZIONE EVENTI NON SOLO DONNE 2004 NON SOLO DONNE 2005 NON SOLO DONNE 2006 NON SOLO DONNE 2007 Amarmessina 2009 Gemellaggio Messina-Trapani Evento al Palacultura di Messina 2010 La cultura della solidarietà 2011 La notte della cultura 2012 Maestro Attardi opera e cucina 2012 Maurolico varieta 2012 Maurolico sfilata 2013 Medici di famiglia raccolta fondi 2013
62 Proposte Politiche per i Giovani Partenariato attivo di Tutti i Soggetti Sociali Rimozione delle vecchie e nuove forme di esclusione Sociale
63 Fattori di Coesione Sociale Presenza della donna nel mercato del lavoro e nei quadri politici Politiche a favore delle giovani generazioni Lotta alle nuove e vecchie povertà
64 CONFRONTIAMOCI INFORMIAMOCI
65 Osservatorio di politica internazionale La Convenzione del Consiglio d Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica CONVENZIONE DI ISTANBUL a cura del CeSPI (Centro Studi di Politica Internazionale)
66 CISV, Comunità Impegno Servizio Volontariato CISV, Comunità Impegno Servizio Volontariato, è un associazione senza scopo di lucro, laica e indipendente, fondata nel 1961, impegnata nella lotta contro la povertà e per i diritti umani. Come organizzazione non governativa realizza progetti di cooperazione internazionale, con l obiettivo di favorire l autosviluppo delle comunità locali, in appoggio alle organizzazioni contadine e alla società civile. È riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri Italiano e dall Unione Europea. Oggi è presente in 12 paesi, in Africa (Benin, Burkina Faso, Burundi, Guinea, Mali, Niger e Senegal) e in America Latina (Brasile, Colombia, Guatemala, Haiti e Venezuela).
67 CISV In Italia CISV opera in particolare nel campo dell educazione alla cittadinanza mondiale e della comunicazione per lo sviluppo, propone percorsi formativi, di animazione e dialogo interculturale per le scuole, promuove iniziative e campagne di sensibilizzazione, gestisce spazi e attività dedicati ai giovani. Pubblica, insieme ad altre ong della FOCSIV, il periodico on line e cartaceo VPS Volontari per lo Sviluppo, che affronta i temi della cooperazione internazionale, del volontariato, degli stili di vita sostenibili, dell'educazione, dell'immigrazione attraverso la voce dei giornalisti del Sud del Mondo. Inoltre svolge attività di accoglienza profughi e richiedenti asilo e collabora con varie associazioni di migranti per progetti di co-sviluppo, promuove e realizza percorsi di vita comune.
68 A scuola... Protagonismo giovanile Giovani e cittadinanza attiva Cosviluppo e migrazione Turismo responsabile Accoglienza rifugiati Volontari per lo Sviluppo
69 MARY HONEYBALL Con 343 voti favorevoli, 139 contrari e 105 astensioni, il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione non vincolante basata su un testo proposto dalla deputata laburista inglese Mary Honeyball a proposito di sfruttamento sessuale e prostituzione.
70 La proposta della deputata Honeyball parte dalla considerazione che la regolarizzazione delle prostitute avrebbe portato a grandi disastri in Olanda e Germania, Paesi in cui la prostituzione è un business gestito legalmente, e suggerisce, inoltre, di considerare l acquisto di prestazioni sessuali da prostitute under 21, come un reato penale che tutta l Europa dovrebbe perseguire
71 Questa risoluzione arriva dopo quella votata ieri in cui si dice che la violenza di genere deve essere affrontata a livello comunitario e che bisogna sollecitare ulteriori provvedimenti per prevenirla. Entrambe le iniziative sono parte di un piano che tende a liberare dalla violenza tutte le donne nell Unione europea e che sarà sintetizzato il prossimo 5 marzo nel corso della Giornata internazionale della donna, quest anno dedicata alla lotta contro la violenza di genere.
72 Nella risoluzione sullo sfruttamento sessuale e la prostituzione si sottolinea che i paesi dell Ue dovrebbero ridurre la domanda di prostituzione punendo i clienti, non le prostitute. Si legge inoltre che la prostituzione è una forma di schiavitù incompatibile con la dignità umana e i diritti umani e quindi si raccomanda l adozione del cosiddetto modello nordico attuato in Svezia, Islanda e Norvegia, preferito anche in Francia, secondo il quale commette un reato chi acquista servizi sessuali e non chi li vende (come invece avviene in Gran Bretagna, Irlanda e Croazia). Nel testo inoltre si invitano gli Stati membri a recepire negli ordinamenti nazionali la direttiva 2011/36/Ue contro la domanda di prostituzione.
73 Prioritaria, per la risoluzione, è la lotta alla tratta e allo sfruttamento. Il Rapporto Honeyball sottolinea come i dati dimostrerebbero che una percentuale altissima di prostitute sono vittime di tratta. Si scrive perciò che gli Stati membri dovrebbero migliorare l istruzione e ridurre la povertà che obbliga donne e minori alla prostituzione. Il testo non fa tuttavia menzione alle leggi sull immigrazione dei diversi Stati e non suggerisce politiche diversamente inclusive che si occupino della questione. La proposta della deputata Honeyball parte dalla considerazione che la regolarizzazione delle prostitute avrebbe portato a grandi disastri in Olanda e Germania, Paesi in cui la prostituzione è un business gestito legalmente, e suggerisce, inoltre, di considerare l acquisto di prestazioni sessuali da prostitute under 21, come un reato penale che tutta l Europa dovrebbe perseguire
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