PRINCIPI DI MARKETING TURISTICO 9 CFU

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PRINCIPI DI MARKETING TURISTICO 9 CFU"

Transcript

1 Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale PRINCIPI DI MARKETING TURISTICO 9 CFU Lezione aprile 2012

2 Richiamo argomenti trattati Livelli dell ambiente di marketing Fornitori specializzati : agenzie di mkt Gli intermediari nel turismo Intermediari finanziari Ambiente competitivo, settore o industry Teorie di dipendenza settoriale Chi sono i concorrenti? Diversi ambiti di concorrenza diretta / prodotto / tecnologia / bisogno

3 Valutare il livello di concorrenza Il livello di concorrenza nel settore è legato alla sua struttura ELEMENTI che definiscono la STRUTTURA di un settore GRADO DI CONCENTRAZIONE BARRIERE ALL ENTRATA DIFFERENZIAZION ECONOMIE DI SCALA

4 Le teorie di dipendenza settoriale IL GRADO DI CONCENTRAZIONE Concentrazione = potere in mano a pochi Polverizzazione = potere disperso tra molti Come valutarlo? quote di mercato, market share quote di produzione (controllo fattori scarsi) penetrazione presso la distribuzione occupazione spazi pubblicitari (share of voice)

5 Chiarimenti Quota di mercato o market share Vendite azienda A / vendite totali A + B + C + N Leader, Follower, altri Quota di produzione Produzione azienda A / produzione totale A + B + C + N Penetrazione numerica presso la distribuzione Numero PDV in cui è in vendita la marca A del prodotto x / Numero PDV in cui è venduto X Occupazione spazi pubblicitari (share of voice) Numero pagine, siti, poster della marca A / numero totale pagine, siti, poster delle marche A + B + C + N Spesa pubblicitaria marca A / spesa pubblicitaria marche A + B + C + N

6 Kotler propone di valutare, per ciascun concorrente Market share Share of mind quota di notorietà (indicate la prima impresa / marca che vi viene in mente nel settore.) Share of heart quota di preferenze (indicate l impresa dalla quale preferireste acquistare il prodotto)

7 Valutare il grado di concentrazione Serie Quota cumulata 0 impr N. impr G impr F impr E impr D impr C impr B impr A

8 Le teorie di dipendenza settoriale LE BARRIERE ALL ENTRATA Costi addizionali dei nuovi entranti rispetto alle imprese anziane Fattori di barriera: Complessità tecnologica del processo produttivo e distributivo (presenza brevetti) Fabbisogno di capitali (società crocieristiche, compagnie aeree) Controllo fattori scarsi (destinazioni turistiche uniche ) Barriere di scala (DEM) Costi di riconversione per il cliente Normative (Licenze) Reazione attesa da parte delle aziende del settore (aggressività)

9 Nel turismo Basse barriere all entrata nelle Agenzie Viaggio Poche risorse Liberalizzazione degli accessi Non esiste rischio di invenduto Alte barriere nelle crociere Ingenti investimenti Spazio nei porti Alto rischio di invenduto (la nave parte anche con posti vuoti)

10 Le teorie di dipendenza settoriale LA DIFFERENZIAZIONE Prodotti standardizzati, facilmente confrontabili price competition Prodotti differenziati non price competition Diff avviene sempre più attraverso brand (marca) Std = volo aereo, pacchetto all inclusive in destinazioni balneari di massa (Mar Rosso, Canarie) Differenziazione = prodotti complessi, tour su misura, viaggi incentive per aziende

11 Le teorie di dipendenza settoriale ECONOMIE DI SCALA All aumentare delle risorse impiegate nel processo produttivo si genera un aumento più che proporzionale del risultato Presenza di forti economie di scala alta incidenza dei costi fissi concorrenza di prezzo yield management & dynamic pricing

12 Le teorie di dipendenza settoriale Come gli elementi della struttura definiscono l intensità competitiva nel settore Alta concentrazione, bassa competizione Alte barriere, bassa competizione Alta differenziazione, bassa competizione Alte economie di scala, alta competizione

Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale MARKETING DEL TURISMO. Lezione 6 10 marzo 2010

Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale MARKETING DEL TURISMO. Lezione 6 10 marzo 2010 Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale MARKETING DEL TURISMO Lezione 6 10 marzo 2010 Concetti visti Orientamento al marketing sociale: dubbi e quesiti senza risposta Ambiente di

Dettagli

Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale PRINCIPI DI MARKETING TURISTICO 9 CFU. Lezioni 13-14 4 e 8 aprile 2013

Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale PRINCIPI DI MARKETING TURISTICO 9 CFU. Lezioni 13-14 4 e 8 aprile 2013 Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale PRINCIPI DI MARKETING TURISTICO 9 CFU Lezioni 13-14 4 e 8 aprile 2013 Ambiente di marketing: diversi livelli Micro ambiente (immediato) Macro

Dettagli

Lezione 6 12 marzo 2010

Lezione 6 12 marzo 2010 Lezione 6 12 marzo 2010 Concetti visti Analisi SWOT Richiamo analisi macro-ambiente e attrattività Paese Teorie dipendenza settoriale Paradigma SCP Struttura del settore Forma di mercato Barriere all entrata

Dettagli

MODELLO DI PORTER 12/05/2014

MODELLO DI PORTER 12/05/2014 MODELLO DI PORTER Michael Porter, uno dei più grandi studiosi di marketing e consulenti di direzione, è noto per i suoi studi sull analisi competitiva, pubblicati in tutto il mondo e (anche se ormai datati

Dettagli

Vantaggio competitivo e strategie concorrenziali

Vantaggio competitivo e strategie concorrenziali Vantaggio competitivo e strategie concorrenziali Obiettivi conoscitivi Individuare le fonti su cui si può basare il vantaggio competitivo delle imprese Distinguere tra risorse tangibili e risorse intangibili

Dettagli

Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale PRINCIPI DI MARKETING TURISTICO 9 CFU. Lezione 3 5 marzo 2012

Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale PRINCIPI DI MARKETING TURISTICO 9 CFU. Lezione 3 5 marzo 2012 Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale PRINCIPI DI MARKETING TURISTICO 9 CFU Lezione 3 5 marzo 2012 Richiamo argomenti trattati Competizione nel turismo Concetto di valore Bisogni,

Dettagli

Marketing avanzato per i beni e i servizi. Prof. Nicola Cobelli

Marketing avanzato per i beni e i servizi. Prof. Nicola Cobelli Marketing avanzato per i beni e i servizi Prof. Nicola Cobelli Il PRICING (cap. 15) PREZZO Espressione monetaria del valore. Può essere definito come il rapporto che indica l ammontare della moneta necessaria

Dettagli

Quota di mercato e redditività aziendale

Quota di mercato e redditività aziendale LA QUOTA DI MERCATO Quota di mercato e redditività aziendale La quota di mercato esprime, in termini relativi, il dominio esercitato dall azienda sul mercato dei suoi prodotti Le imprese desiderano raggiungere

Dettagli

Vantaggio competitivo

Vantaggio competitivo Vantaggio competitivo 1 Il vantaggio competitivo è il risultato di una strategia che consente all impresa di mantenere una posizione favorevole nell ambiente in cui opera Delineare i confini dell area

Dettagli

Analisi Competitiva. III Anno Corso Serale. Modulo 1 Lezione 3. Attenzione: riflessioni. Integrazione con altre aree aziendali.

Analisi Competitiva. III Anno Corso Serale. Modulo 1 Lezione 3. Attenzione: riflessioni. Integrazione con altre aree aziendali. Analisi Competitiva III Anno Corso Serale Modulo 1 Lezione 3 1 Leggendo i lucidi Riferimenti ai supporti (testo, lucidi, letture ) Attenzione: riflessioni Integrazione con altre aree aziendali Case study

Dettagli

SETTORE PRODOTTI BIOLOGICI

SETTORE PRODOTTI BIOLOGICI SETTORE PRODOTTI BIOLOGICI Scheda di settore www.ismea.it www.ismeaservizi.it Aggiornamento: settembre 2014 1 LE CARATTERISTICHE DELLA FILIERA www.ismea.it www.ismeaservizi.it I NUMERI DELLA FILIERA struttura

Dettagli

Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale MARKETING DEL TURISMO. Lezione 15 10 maggio 2010

Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale MARKETING DEL TURISMO. Lezione 15 10 maggio 2010 Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale MARKETING DEL TURISMO Lezione 15 10 maggio 2010 Concetti visti - Prezzo per acquirente e per azienda - Decisioni di pricing e livelli di concorrenza

Dettagli

Economia e Gestione delle Imprese

Economia e Gestione delle Imprese Economia e Gestione delle Imprese AA 2016-2017 Lezione 4 L'analisi dei fattori esterni Il processo di definizione della strategia Modulo 2: Il processo di definizione della strategia Lezione 3: Il concetto

Dettagli

Società Imballi Italiani Gli approcci possibili

Società Imballi Italiani Gli approcci possibili Società Imballi Italiani Gli approcci possibili Sulla base delle informazioni contenute nel caso si può costruire la seguente swot analysis Strenghts Prodotto in esclusiva sul mercato italiano Brevetto

Dettagli

Strategie di prodotto (cap. 16)

Strategie di prodotto (cap. 16) Strategie di prodotto (cap. 16) Tipologie di prodotto Prodotti Cardine (leader) Realizzano gran parte del fatturato e dei profitti e richiedono particolare attenzione Prodotti civetta Convenienti per I

Dettagli

La Competitive Intelligence

La Competitive Intelligence La Alessandro De Nisco Università del Sannio Corso Strategico OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE APPROFONDIRE IL CONCETTO E GLI OBIETTIVI DELLA COMPETITIVE INTELLIGENCE (C.I.) ANALIZZARE LA SEQUENZA

Dettagli

Lezione Tour Operator a.a. 2012/13

Lezione Tour Operator a.a. 2012/13 Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere e Filosofia Lezione Tour Operator a.a. 2012/13 Prof.ssa Claudia M. Golinelli Definizioni di premessa I Tour Operator (T.O.) sono imprese in

Dettagli

Concorrenza: Strategie di prezzo e Strategie di costo

Concorrenza: Strategie di prezzo e Strategie di costo Concorrenza: Strategie di prezzo e Strategie di costo Leadership di prezzo La leva del prezzo Il pricing è la leva di profitto più importante in assoluto, ma sono molte le aziende che sottovalutano ampiamente

Dettagli

Un esempio di strategia (di marketing?) Il Mulino Bianco

Un esempio di strategia (di marketing?) Il Mulino Bianco Un esempio di strategia (di marketing?) Il Mulino Bianco 1 La Barilla fino al 1976 era stata monobussines (pasta e fette biscottate rotonde) Anni 70: inflazione alta e crescente Nonostante le esportazioni

Dettagli

Modalità di ingresso: -Creazione di una nuova unità produttiva -Acquisizione di un azienda già operante. Potere contrattuale dei Fornitori

Modalità di ingresso: -Creazione di una nuova unità produttiva -Acquisizione di un azienda già operante. Potere contrattuale dei Fornitori la minaccia di Barriere all entrata: 1) Istituzionali (es. licenze) 2) Strutturali -Economie di scala (o di esperienza o di estensione) -Disponibilità di Capitali -Svantaggi di costo indipendenti dalla

Dettagli

Lezione Le variabili di Marketing Mix: Il ciclo di vita dei prodotti

Lezione Le variabili di Marketing Mix: Il ciclo di vita dei prodotti Lezione Le variabili di Marketing Mix: Il ciclo di vita dei prodotti La gestione dei prodotti esistenti Lo sviluppo di nuovi prodotti, per quanto rilevante, non esaurisce l orizzonte strategico e gestionale

Dettagli

Il marketing mix MODULO DI DIDATTICA DEL MARKETING 16/05/2014

Il marketing mix MODULO DI DIDATTICA DEL MARKETING 16/05/2014 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI PARTHENOPE DIPARTIMENTO DI STUDI AZIENDALI E QUANTITATIVI MODULO DI DIDATTICA DEL MARKETING 16/05/2014 Il marketing mix michele.simoni@uniparthenope.it LA GESTIONE OPERATIVA

Dettagli

BUSINESS PLAN: Definizione

BUSINESS PLAN: Definizione Introduzione al business plan STARTCUP TS 08 BUSINESS PLAN: Definizione Il BP è un documento necessario per spiegare le principali caratteristiche di un Azienda: i suoi prodotti o servizi, gli stabilimenti,

Dettagli

Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale MARKETING DEL TURISMO. Lezione 12 27 aprile 2009

Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale MARKETING DEL TURISMO. Lezione 12 27 aprile 2009 Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale MARKETING DEL TURISMO Lezione 12 27 aprile 2009 . c. Segmentazione: marketing concentrato Basato sulla scelta di uno o pochi segmenti.. Nicchia

Dettagli

PARTE PRIMA GUIDA STRATEGICA

PARTE PRIMA GUIDA STRATEGICA PARTE PRIMA GUIDA STRATEGICA 1. CONCETTI ESSENZIALI 1.1. Obiettivi pag. 5 1.2. Definizione di marketing pag. 5 1.3. Definizione di strategia pag. 7 1.4. Strategia competitiva e vantaggio competitivo pag.

Dettagli

Definizione. Impresa e ambiente. Il contenuto dell ambiente. Prospettiva di analisi. La filiera produttiva dei modem ADSL

Definizione. Impresa e ambiente. Il contenuto dell ambiente. Prospettiva di analisi. La filiera produttiva dei modem ADSL Definizione Impresa e ambiente Docente: Grid Thoma thoma@sssup.it Impresa e ambiente sono concetti sistemici Co-evoluzione tra l impresa e ambiente Descrizione dell sistema ambiente: Contenuto I livelli

Dettagli

Corso di Marketing

Corso di Marketing Corso di Marketing 2016-2017 DEM UNIFE CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA fulvio fortezza politiche prezzo 1. DEFINIZIONE DEL PREZZO SOMMARIO 2. MESSA A PUNTO STRATEGIA DI PREZZO 3. GESTIONE DEI PREZZI 1. LA

Dettagli

IL CRITERIO DEL MERCATO OBIETTIVO Presuppone lo sviluppo di 3 fasi principali

IL CRITERIO DEL MERCATO OBIETTIVO Presuppone lo sviluppo di 3 fasi principali IL CRITERIO DEL MERCATO OBIETTIVO Presuppone lo sviluppo di 3 fasi principali 1. Identificazione delle basi e segmentazione del mercato 2. Definizione dei profili dei segmenti SEGMENTAZIONE DEL MERCATO

Dettagli

Corso di Marketing 2015-2016 DEM UNIFE CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA

Corso di Marketing 2015-2016 DEM UNIFE CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA Corso di Marketing 2015-2016 DEM UNIFE CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA fulvio fortezza politiche prezzo 1. DEFINIZIONE DEL PREZZO SOMMARIO 2. MESSA A PUNTO STRATEGIA DI PREZZO 3. GESTIONE DEI PREZZI A. COSTI

Dettagli

STRATEGIE E POLITICHE DI PREZZO. Prof. Antonio Iazzi Researcher of Business Management Università del Salento

STRATEGIE E POLITICHE DI PREZZO. Prof. Antonio Iazzi Researcher of Business Management Università del Salento STRATEGIE E POLITICHE DI PREZZO Prof. Antonio Iazzi Researcher of Business Management Università del Salento Il prezzo e la gestione del valore La definizione del prezzo ha natura complessa: Economico-finanziaria

Dettagli

STRATEGIA AZIENDALE MATERIALE DIDATTICO DOCENTE. Christian Corsi ARGOMENTO APPROCCI STRATEGICI. Insegnamento di: a.a. 2009/2010

STRATEGIA AZIENDALE MATERIALE DIDATTICO DOCENTE. Christian Corsi ARGOMENTO APPROCCI STRATEGICI. Insegnamento di: a.a. 2009/2010 Corso di laurea in Economia Bancaria Finanziaria e Assicurativa Insegnamento di: STRATEGIA AZIENDALE a.a. 2009/2010 MATERIALE DIDATTICO DOCENTE Christian Corsi ARGOMENTO APPROCCI STRATEGICI info: ccorsi@unite.it

Dettagli

Parte 1 Il modello della concorrenza allargata dott.ssa Francesca Rivetti

Parte 1 Il modello della concorrenza allargata dott.ssa Francesca Rivetti CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Parte 1 Il modello della concorrenza allargata dott.ssa Francesca Rivetti Applicazione No. 7 Rapporti tra impresa e ambiente al centro

Dettagli

Il MARKETING. -Alcuni concetti di fondo -La customer satisfaction

Il MARKETING. -Alcuni concetti di fondo -La customer satisfaction 4 Il MARKETING -Alcuni concetti di fondo -La customer satisfaction Cosa non è il marketing Non è solo uno strumento per vendere Non è solo uno strumento pubblicitario Non è un mezzo per manipolare il consenso

Dettagli

Ciclo dell attività di un T.O.

Ciclo dell attività di un T.O. Ciclo dell attività di un T.O. o Fase 1: Pianificazione o Fase 2: Organizzazione materiale promozionale e definizione del prezzo (MKTG) o Fase 3: Produzione (fiere/media) o Fase 4: Distribuzione o Fase

Dettagli

Economia e Gestione delle Imprese

Economia e Gestione delle Imprese Economia e Gestione delle Imprese AA 2016-2017 Lezione 7 - Le strategie del vantaggio competitivo Le principali scelte strategiche Modulo 3: Le principali scelte strategiche Lezione 7: Le strategie del

Dettagli

Service marketing e ambiente di marketing a.a. 2012/13

Service marketing e ambiente di marketing a.a. 2012/13 Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere e Filosofia Service marketing e ambiente di marketing a.a. 2012/13 Dott. Mario Liguori Modello base del sistema di erogazione dei servizi (Servunction

Dettagli

BASI E STRATEGIE PER LA DETERMINAZIONE DEL PREZZO (CAP. 14, 15) Unit 10 Slide Lezioni del 01/02/03 dicembre 2015

BASI E STRATEGIE PER LA DETERMINAZIONE DEL PREZZO (CAP. 14, 15) Unit 10 Slide Lezioni del 01/02/03 dicembre 2015 COMUNICAZIONE D IMPRESA Anno Accademico 2015/2016 BASI E STRATEGIE PER LA DETERMINAZIONE DEL PREZZO (CAP. 14, 15) Unit 10 Slide 10.2.1 Lezioni del 01/02/03 dicembre 2015 SODDISFARE LE OPPORTUNITÀ DI IL

Dettagli

Università di Udine. Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Gestionale e Meccanica GUIDA STRATEGICA

Università di Udine. Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Gestionale e Meccanica GUIDA STRATEGICA Università di Udine Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Gestionale e Meccanica GUIDA STRATEGICA Scenario ELETTRODOMESTICI 2 SCENARIO = un set di parametri in grado di particolarizzare il modello allo

Dettagli

Analisi Competitiva. III Anno Corso Serale. Modulo 2 Lezione 7. Attenzione: riflessioni. Integrazione con altre aree aziendali.

Analisi Competitiva. III Anno Corso Serale. Modulo 2 Lezione 7. Attenzione: riflessioni. Integrazione con altre aree aziendali. Analisi Competitiva III Anno Corso Serale Modulo 2 Lezione 7 Leggendo i lucidi Riferimenti ai supporti (testo, lucidi, letture ) Attenzione: riflessioni Integrazione con altre aree aziendali Case study

Dettagli

L ANALISI DELLA DOMANDA

L ANALISI DELLA DOMANDA L ANALISI DELLA DOMANDA ANALISI QUANTITATIVA DELLA DOMANDA - Si misura il grado di diffusione del prodotto in relazione alla domanda complessiva potenziale (Approccio strutturalista) - domanda attuale

Dettagli

LE DETERMINANTI DELLA MODERNIZZAZIONE

LE DETERMINANTI DELLA MODERNIZZAZIONE LE DETERMINANTI DELLA MODERNIZZAZIONE Determinanti ambientali Urbanizzazione e concentrazione geografica Donne lavoratrici Riduzione del tempo da dedicare allo shopping di prodotti banali Ricerca di una

Dettagli

IL RUOLO DEL MARKETING NELLA PIANIFICAZIONE AZIENDALE MARKETING

IL RUOLO DEL MARKETING NELLA PIANIFICAZIONE AZIENDALE MARKETING IL RUOLO DEL NELLA PIANIFICAZIONE AZIENDALE TONNO CARABELLI (primavera 2007) Un azienda leader nel mercato delle conserve ittiche (soprattutto tonno e acciughe) che distribuisce prevalentemente attraverso

Dettagli

3) L IMPRENDITORE O IL NUCLEO IMPRENDITORIALE

3) L IMPRENDITORE O IL NUCLEO IMPRENDITORIALE Business Plan guida al piano industriale Cominciamo dalla parte descrittiva, spesso trascurata perchè è diffusa l opinione che ritiene il Business Plan composto solo dai numeri, cioè dalle previsioni sulle

Dettagli

CORSO PER TECNICO AGENZIA DI VIAGGI E ADDETTO BOOKING TOUR OPERATOR

CORSO PER TECNICO AGENZIA DI VIAGGI E ADDETTO BOOKING TOUR OPERATOR CORSO PER TECNICO AGENZIA DI VIAGGI E ADDETTO BOOKING TOUR OPERATOR web based La figura dell agente di viaggio è evoluta nel tempo grazie ai cambiamenti imposti dalle nuove tecnologie, alla mutata sensibilità

Dettagli

IL CONTESTO DI MERCATO

IL CONTESTO DI MERCATO IL CONTESTO DI MERCATO DELLA PRODUZIONE E TRASFORMAZIONE DI PIANTE OFFICINALI: RISULTATI DELL'INDAGINE PRESSO GLI OPERATORI Franco Torelli www.ismea.it www.ismeaservizi.it 17/07/2013 OBIETTIVI E METODOLOGIE

Dettagli

Presentazione del corso di ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (M-Z) Prof. Gianluigi Guido Facoltà di Economia Università del Salento, Lecce

Presentazione del corso di ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (M-Z) Prof. Gianluigi Guido Facoltà di Economia Università del Salento, Lecce Presentazione del corso di ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (M-Z) Prof. Gianluigi Guido Facoltà di Economia Università del Salento, Lecce Programma del corso di Economia e Gestione delle Imprese (M-Z)

Dettagli

Commercio internazionale, rendimenti di scala crescenti e mercati non concorrenziali

Commercio internazionale, rendimenti di scala crescenti e mercati non concorrenziali Commercio internazionale, rendimenti di scala crescenti e mercati non concorrenziali 1 Piano della lezione Ripasso di microeconomia Commercio internazionale con economie di scala interne Oligopolio e commercio

Dettagli

CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A.A

CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A.A Prof.ssa Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elenacedrola Lezione 3 CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A.A. 20142015 1 Contenuti lezione 3: l ambiente

Dettagli

Università degli Studi di Perugia

Università degli Studi di Perugia ECONOMIA AMMINISTRAZIONE IMPRESE (Classe 17) - Terni GESTIONE DEL CAPITALE CIRCOLANTE 9,1 14 ECONOMIA DEL MERCATO MOBILIARE 9,0 22 DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA 8,7 9 MARKETING 8,5 15 INFORMATICA 8,4 77

Dettagli

CORSO PER TECNICO AGENZIA DI VIAGGI E ADDETTO BOOKING TOUR OPERATOR

CORSO PER TECNICO AGENZIA DI VIAGGI E ADDETTO BOOKING TOUR OPERATOR CORSO PER TECNICO AGENZIA DI VIAGGI E ADDETTO BOOKING TOUR OPERATOR web based La figura dell agente di viaggio è evoluta nel tempo grazie ai cambiamenti imposti dalle nuove tecnologie, alla mutata sensibilità

Dettagli

CICLO DI VITA DELLA TECNOLOGIA

CICLO DI VITA DELLA TECNOLOGIA CICLO DI VITA DELLA TECNOLOGIA VOLUME DI MERCATO LANCIO CRESCITA MATURITA OBSOLESCENZA CICLO DI VITA DELLA TECNOLOGIA VOLUME DI MERCATO LANCIO CRESCITA MATURITA OBSOLESCENZA INNOVAZIONE TECNOLOGICA PROCESSO

Dettagli

stico. Viene trattata l evoluzione del marketing mix attraverso le quattro tradizionali fasi, il marketing passivo, il marketing operativo, il

stico. Viene trattata l evoluzione del marketing mix attraverso le quattro tradizionali fasi, il marketing passivo, il marketing operativo, il Introduzione L oggetto di analisi di questa tesi è il marketing mix e le sue leve. In particolare, interesse di tale studio sta nella possibilità di individuare e analizzare i fattori del marketing mix,

Dettagli

Corso di Marketing Lezione 3 L analisi del macroambiente Prof. Elena Cedrola

Corso di Marketing Lezione 3 L analisi del macroambiente Prof. Elena Cedrola Corso di Marketing Lezione 3 L analisi del macroambiente Prof. Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it www.economiamc.org/cedrola 1 L AMBIENTE DI MARKETING L ambiente di marketing di un impresa è formato

Dettagli

Indice. Presentazione. Capitolo 1

Indice. Presentazione. Capitolo 1 Presentazione XIII Capitolo 1 Capitolo 2 Il sistema economico: i soggetti e le interdipendenze 1 1. Il sistema economico 1 2. La teoria economica 3 3. Un modello economico disaggregato: i comportamenti

Dettagli

GESTIONE D'IMPRESA. - ETASLIBRI

GESTIONE D'IMPRESA. - ETASLIBRI GESTIONE D'IMPRESA. -.. ETASLIBRI Istituto Universitario Architettura Venezia EI 267 Servizio Bibliografico Audiovisivo e di oacumenlazione , "'' Enrico Colla La grande distribuzione in Europa Evoluzione

Dettagli

Università degli Studi di Perugia

Università degli Studi di Perugia ECONOMIA AZIENDALE (Classe L 18) - Perugia ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE COMMERCIALI 8,8 16 ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE DELLE AZIENDE PUBBLICHE 8,7 16 ANALISI E CONTABILITA' DEI COSTI 8,3 8 ECONOMIA

Dettagli

Il marketing operativo

Il marketing operativo Il marketing operativo Il prodotto - 2 prodotto prezzo MARKETING MIX promozione posto L offerta di un azienda Portafoglio o gamma: l insieme di prodotti offerti da un impresa. Linea = un gruppo di prodotti

Dettagli

BARRIERE ALL ENTRATA. Controllo di una risorsa o input scarso: De Beers e le miniere di diamanti. Economie di scala: il monopolio naturale

BARRIERE ALL ENTRATA. Controllo di una risorsa o input scarso: De Beers e le miniere di diamanti. Economie di scala: il monopolio naturale BARRIERE ALL ENTRATA Controllo di una risorsa o input scarso: De Beers e le miniere di diamanti Economie di scala: il monopolio naturale Superiorità tecnologica: I microprocessori INTEL negli anni 1970s-1990s.

Dettagli

L ANALISI DELL AMBIENTE DI MARKETING. Angelo Riviezzo. Benevento, 2 Ottobre 2006

L ANALISI DELL AMBIENTE DI MARKETING. Angelo Riviezzo. Benevento, 2 Ottobre 2006 Corso di MARKETING A.A. 2006/2007 L ANALISI DELL AMBIENTE DI MARKETING Angelo Riviezzo angelo.riviezzo@unisannio.it Benevento, 2 Ottobre 2006 L ambiente di marketing L ambiente di marketing è costituito

Dettagli

Cosa determina la performance?

Cosa determina la performance? Cosa determina la performance? Tre prospettive di analisi strategica: 1) Paradigma Struttura-Condotta- Performance 2) Porter (evoluzione del paradigma SCP) 3) Analisi delle risorse e delle competenze Paradigma

Dettagli

Obiettivi della lezione

Obiettivi della lezione Il Prodotto Obiettivi della lezione Definizione di prodotto Definire le caratteristiche dei processi d acquisto per diverse categorie di prodotto Definire il ruolo degli attributi immateriali di prodotto

Dettagli

La distribuzione. Obiettivi della lezione. Le caratteristiche e la selezione dei canali distributivi Il management della distribuzione commerciale

La distribuzione. Obiettivi della lezione. Le caratteristiche e la selezione dei canali distributivi Il management della distribuzione commerciale La distribuzione Obiettivi della lezione Le caratteristiche e la selezione dei canali distributivi Il management della distribuzione commerciale 1 Decisioni relative al canale distributivo Determinare

Dettagli

Introduzione all edizione italiana

Introduzione all edizione italiana kotler00/romane (I-XXVI) 15-01-2007 13:46 Pagina V 1 Prefazione Introduzione all edizione italiana XVII XXI Capitolo 1 Il marketing del turismo 1 1.1 L orientamento al cliente 2 1.2 Che cos è il marketing

Dettagli

Analisi didattica della distribuzione e della strategia multibrand

Analisi didattica della distribuzione e della strategia multibrand Analisi didattica della distribuzione e della strategia multibrand L olio è uno dei principali prodotti dell industria agroalimentare italiana nonché uno dei simboli del made in Italy, infatti l Italia

Dettagli

MARKETING STRATEGICO

MARKETING STRATEGICO MARKETING STRATEGICO Chiara Giachino La presente documentazione è ad esclusivo uso didattico. Al di fuori del corso nessuna parte può essere riprodotta in qualsiasi forma a stampa, fotocopia o altri sistemi

Dettagli

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO MATERIA: ECONOMIA AZIENDALE CLASSE SEZ.: I C PROGRAMMA SVOLTO CALCOLI AZIENDALI I calcoli percentuali I calcoli sopracento e sottocento I riparti: semplici e composti L euro e il cambio delle valute Esercizi

Dettagli

Corso DINAMICA Tecnico Commerciale-Marketing nel settore ortofrutticolo" /RER

Corso DINAMICA Tecnico Commerciale-Marketing nel settore ortofrutticolo /RER Corso DINAMICA 2011 Tecnico Commerciale-Marketing nel settore ortofrutticolo" 2010 973/RER Sede : DEIAGra Facoltà di Agraria di Bologna Sabato 26 febbraio 11 Dott.ssa Claudia Ferreyra MARKETING MARKETING

Dettagli

Strategie per lo sviluppo del crocierismo in Toscana. Alberto Peruzzini Direttore Toscana Promozione Turistica

Strategie per lo sviluppo del crocierismo in Toscana. Alberto Peruzzini Direttore Toscana Promozione Turistica Strategie per lo sviluppo del crocierismo in Toscana Alberto Peruzzini Direttore Toscana Promozione Turistica Livorno, Fortezza Vecchia 13 Giugno 2016 Considerazioni introduttive Congiuntura e tendenze

Dettagli

MATERIALE DIDATTICO DOCENTE. Christian Corsi ARGOMENTO VANTAGGIO COMPETITIVO E DIFFERENZIAZIONE

MATERIALE DIDATTICO DOCENTE. Christian Corsi ARGOMENTO VANTAGGIO COMPETITIVO E DIFFERENZIAZIONE Facoltà di Scienze della Comunicazione Insegnamento di: PUBBLICITÀ E MARKETING a.a. 2010/2011 MATERIALE DIDATTICO DOCENTE Christian Corsi ARGOMENTO VANTAGGIO COMPETITIVO E DIFFERENZIAZIONE info: ccorsi@unite.it

Dettagli

Economia Industriale e Settoriale

Economia Industriale e Settoriale Master in Analisi dei Mercati e Sviluppo Locale Modulo di Economia Industriale e Settoriale Dott.ssa Marcella Scrimitore Parte prima Economia Industriale e Settoriale Identificazione dei caratteri distintivi

Dettagli

Economia e Gestione delle Imprese

Economia e Gestione delle Imprese Economia e Gestione delle Imprese Le principali scelte strategiche: Lezione 7 Le strategie del vantaggio competitivo Prof. Paolo Di Marco Le principali scelte strategiche Argomenti Lez7: Le strategie del

Dettagli

L online nel Fashion: un canale che fa tendenza

L online nel Fashion: un canale che fa tendenza L online nel Fashion: un canale che fa tendenza Osservatorio ecommerce B2c Netcomm - School of Management Politecnico di Milano Hashtag: #OEC16 L Osservatorio ecommerce B2c L Osservatorio ecommerce B2c

Dettagli

FULL COSTING E DIRECT COSTING NELLE IMPRESE TURISTICHE

FULL COSTING E DIRECT COSTING NELLE IMPRESE TURISTICHE ATTIVITÀ DIDATTICHE 1 Prova di verifica FULL COSTING E DIRECT COSTING NELLE IMPRESE TURISTICHE di Anna BORRA MATERIE: ECONOMIA AZIENDALE (Classe 5 a IT Indirizzo Turismo) La prova consente di verificare

Dettagli

MONOPOLIO BARRIERE ALL ENTRATA. Economie di scala: il monopolio naturale. Controllo di una risorsa o input scarso: De Beers e le miniere di diamanti

MONOPOLIO BARRIERE ALL ENTRATA. Economie di scala: il monopolio naturale. Controllo di una risorsa o input scarso: De Beers e le miniere di diamanti MONOPOLIO BARRIERE ALL ENTRATA Perché alcuni mercati sono monopoli? Interazione tra caratteristiche della tecnologia e azione del governo. Economie di scala: il monopolio naturale Superiorità tecnologica:

Dettagli

I CONTRATTI DI TURISMO ORGANIZZATO

I CONTRATTI DI TURISMO ORGANIZZATO I CONTRATTI DI TURISMO ORGANIZZATO I VIAGGI ORGANIZZATI: L EVOLUZIONE DELLA DISCIPLINA Un tempo i rapporti tra turisti ed operatori professionali erano sporadici e limitati a singole operazioni* ed il

Dettagli

CAPITOLO 6. Progettazione organizzativa per l ambiente internazionale

CAPITOLO 6. Progettazione organizzativa per l ambiente internazionale CAPITOLO 6 Progettazione organizzativa per l ambiente internazionale Agenda Motivi dell espansione globale Stadi dell espansione globale Alleanze strategiche internazionali Espansione globale e struttura

Dettagli

IL METODO DEL MARKETING La ricerca Gli obiettivi La strategia La verifica Prof. Ilaria Di Pietro 2

IL METODO DEL MARKETING La ricerca Gli obiettivi La strategia La verifica Prof. Ilaria Di Pietro 2 Università degli studi di Teramo A.A. 2015/2016 Prof. Ilaria Di Pietro 1 IL METODO DEL MARKETING La ricerca Gli obiettivi La strategia La verifica Prof. Ilaria Di Pietro 2 LA RICERCA Kotler definisce l

Dettagli

UNIVERSITA CARLO CATTANEO

UNIVERSITA CARLO CATTANEO a.a. 2007/2008 3 Capitolo SVILUPPO DEL PRODOTTO PANIFICAZIONE DEI PRODOTTI Docente A.Federico Giua QUALI SONO LE PRINCIPALI FUNZIONI AZIENDALI COINVOLTE NELLO SVILUPPO PRODOTTI? LE PRINCIPALI FUNZIONI

Dettagli

Analisi Competitiva. III Anno Corso Serale. Modulo 3 Lezione 13. Attenzione: riflessioni. Integrazione con altre aree aziendali.

Analisi Competitiva. III Anno Corso Serale. Modulo 3 Lezione 13. Attenzione: riflessioni. Integrazione con altre aree aziendali. Analisi Competitiva III Anno Corso Serale Modulo 3 Lezione 13 Leggendo i lucidi Riferimenti ai supporti (testo, lucidi, letture ) Attenzione: riflessioni Integrazione con altre aree aziendali Case study

Dettagli

Economia e Gestione delle Imprese Parte II

Economia e Gestione delle Imprese Parte II Economia e Gestione delle Imprese Parte II Capitoli 5-6 L orientamento strategico della gestione e le strategie competitive A.A. 2016-2017 Prof.ssa Laura Michelini Laurea Triennale in Economia aziendale

Dettagli

#schoolofcoop EXPERIMENT16. Anno scolastico Progetto d impresa: il mercato. A cura di Paola Lorenzetti. Novembre 2016

#schoolofcoop EXPERIMENT16. Anno scolastico Progetto d impresa: il mercato. A cura di Paola Lorenzetti. Novembre 2016 Novembre 2016 #schoolofcoop EXPERIMENT16 Anno scolastico 2016-2017 Progetto d impresa: il mercato A cura di Paola Lorenzetti Dall idea al progetto imprenditoriale..ovvero RENDERE MENO NEBULOSA LA NOSTRA

Dettagli

L area funzionale della commercializzazione

L area funzionale della commercializzazione Università degli studi di Napoli Federico II Corso di laurea in Scienze degli Alimenti e Nutrizione Anno accademico 2011/12 L area funzionale della commercializzazione Ornella Wanda Maietta maietta@unina.it

Dettagli

Strategia e dinamica del settore. Le strategie competitive e il ciclo di vita del settore

Strategia e dinamica del settore. Le strategie competitive e il ciclo di vita del settore Strategia e dinamica del settore. Le strategie competitive e il ciclo di vita del settore LE STRATEGIE NEI SETTORI IN EMBRIONE O EMERGENTI Settori in embrione: fase iniziale del ciclo di vita. L impresa

Dettagli

Indice. Parte 1 Concetti fondamentali 1. 1 Organizzazione industriale: cosa, come e perché 3. 2 Fondamenti di microeconomia 19

Indice. Parte 1 Concetti fondamentali 1. 1 Organizzazione industriale: cosa, come e perché 3. 2 Fondamenti di microeconomia 19 Prefazione all edizione originale Prefazione all edizione italiana Autori Ringraziamenti dell Editore Guida alla lettura XVII XIX XXI XXIII XXV Parte 1 Concetti fondamentali 1 1 Organizzazione industriale:

Dettagli

I processi di vendita

I processi di vendita circuiti sempre aperti: flussi fisico-tecnici (in uscita) flussi monetari-finanziari (in entrata) azienda/clienti I processi di vendita settore fisico-tecnico settore economico settore finanziario prodotti/servizi

Dettagli

Assunzioni non stagionali considerate di difficile reperimento Anni (quote % sul totale)

Assunzioni non stagionali considerate di difficile reperimento Anni (quote % sul totale) Assunzioni non stagionali considerate di difficile reperimento Anni 2006-2011 (quote % sul totale) 33,0 31,0 29,0 27,0 25,0 23,0 21,0 19,0 17,0 15,0 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Turismo Totale industria

Dettagli

PARTE PRIMA GUIDA STRATEGICA

PARTE PRIMA GUIDA STRATEGICA PARTE PRIMA GUIDA STRATEGICA 1. STUDIO DI FATTIBILITÀ 1.1. Finalità pag. 5 1.2. L approccio adottato pag. 5 2. LA FATTIBILITÀ DI MARKETING 2.1. Definizione dell area strategica di affari pag. 11 2.2. La

Dettagli

GAC TERRE DI MARE s.c.ar.l.

GAC TERRE DI MARE s.c.ar.l. GAC TERRE DI MARE s.c.ar.l. Asse IV FEP PUGLIA 2007/2013 Piano di Sviluppo Costiero 2012/2015 - Terre di Mare Misura 1 - Azione 1.1.c «Investimenti in attrezzature e infrastrutture per la produzione, la

Dettagli

ECONOMIA TURISTICA REGIONALE NEL 2005

ECONOMIA TURISTICA REGIONALE NEL 2005 L ITALIA E IL TURISMO INTERNAZIONALE NEL 2005 Risultati e tendenze per incoming e outgoing Venezia, 11 aprile 2006 ECONOMIA TURISTICA REGIONALE NEL 2005 Mara Manente CISET - Università Ca Foscari LE PRINCIPALI

Dettagli

DOCENTE: FRANCESCA DA CORTA FUMEI MATERIA : ECONOMIA AZIENDALE. CLASSE 1^ Sezione D. A.S. 2015/2016. Articolazione dell attività didattica

DOCENTE: FRANCESCA DA CORTA FUMEI MATERIA : ECONOMIA AZIENDALE. CLASSE 1^ Sezione D. A.S. 2015/2016. Articolazione dell attività didattica DOCENTE: FRANCESCA DA CORTA FUMEI MATERIA : ECONOMIA AZIENDALE CLASSE 1^ Sezione D. A.S. 2015/2016. Unità A I sistemi di misure L.1 Le proporzioni ed il calcolo percentuale L. 2 I calcoli sopra e sottocento

Dettagli

Il Progetto Colombo e le agevolazioni per lo sviluppo d impresa. Relatrice: dott.ssa Anna Censi

Il Progetto Colombo e le agevolazioni per lo sviluppo d impresa. Relatrice: dott.ssa Anna Censi Il Progetto Colombo e le agevolazioni per lo sviluppo d impresa Relatrice: dott.ssa Anna Censi Innanzitutto chi sono.. Mi chiamo Anna Censi ed ho collaborato alle varie fasi della realizzazione del Progetto

Dettagli

La scelta dei canali di distribuzione. Michela Floris

La scelta dei canali di distribuzione. Michela Floris La scelta dei canali di distribuzione Michela Floris micfloris@unica.it Una premessa Quando l impresa decide di realizzare una politica di presenza diretta in un mercato estero,si pone il problema di scegliere

Dettagli

I numeri e le caratteristiche della Nano

I numeri e le caratteristiche della Nano Il prezzo Tata Nano I numeri e le caratteristiche della Nano 1700 (nel 2003 il prezzo atteso era di 4000) Quello che non c è non si rompe Quello che non c è non pesa Quello che non c è non costa Il prezzo

Dettagli

Cap. 7 Processi strategici e le strategie di business LEADERSHIP DI COSTO. Rosaria Ferlito

Cap. 7 Processi strategici e le strategie di business LEADERSHIP DI COSTO. Rosaria Ferlito Cap. 7 Processi strategici e le strategie di business LEADERSHIP DI COSTO Rosaria Ferlito Università degli studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa Corso di Economia e gestione delle imprese

Dettagli

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Università LUMSA - A.A Prof.ssa Laura Michelini

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Università LUMSA - A.A Prof.ssa Laura Michelini ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Università LUMSA - A.A. 2013-2014 Prof.ssa Laura Michelini Università LUMSA - A.A. 2013-2014 Contenuti: - Capitolo 13 Punto di partenza Focus Mezzi Obiettivi Produzione

Dettagli

Economia delle Imprese Multinazionali

Economia delle Imprese Multinazionali Economia delle Imprese Multinazionali Lezione su Costi di transazione e internalizzazione! Davide Castellani Università di Perugia Dipartimento di Economia davide.castellani@unipg.it Perché esistono le

Dettagli

Le minacce organizzative dell outsourcing

Le minacce organizzative dell outsourcing Workshop: L esternalizzazione dei servizi bancari Le minacce organizzative dell Ferdinando Pennarola Università Bocconi Milano, 6 novembre 2003 CETIF - Università Cattolica Indice L antica ma sempre attuale

Dettagli

Ricevimento. Lunedì dalle 15 alle 17. Dipartimento di Studi Aziendali Via Medina, 40 III piano

Ricevimento. Lunedì dalle 15 alle 17. Dipartimento di Studi Aziendali Via Medina, 40 III piano Ricevimento Lunedì dalle 15 alle 17 Dipartimento di Studi Aziendali Via Medina, 40 III piano Segreteria didattica del Dipartimento di Studi Aziendali Palazzina nuova, Via Acton, II Piano marco.fazzini@uniparthenope.it

Dettagli

LA STRATEGIA. MARKETING EDITORIALE Valentina Cecconi

LA STRATEGIA. MARKETING EDITORIALE Valentina Cecconi LA STRATEGIA IL PROCESSO DI MARKETING MANAGEMENT FASE OPERATIVA FASE STRATEGICA LA STRATEGIA FASE ANALITICA I LIVELLI DI STRATEGIA FUNZIONE EDITORIALE FUNZIONE MARKETING FUNZIONE FINANZA FUNZIONE PRODUZIONE

Dettagli

Il caso Southwest Airlines. Dott.ssa Giovanna Del Gaudio

Il caso Southwest Airlines. Dott.ssa Giovanna Del Gaudio Il caso Southwest Airlines Dott.ssa Giovanna Del Gaudio Sommario Introduzione La storia Introduzione! La storia Nel 1971Air Southwest Co. (AS) divenne appunto la Southwest Airlines Co. (SWA). Anche se

Dettagli