SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

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1 (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ROMA CAPITALE 2) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione: ALBO REGIONE LAZIO I CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Le strade del sacro a Roma 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Educazione e promozione culturale attività interculturali cod. E16 1

2 6) Descrizione sintetica del progetto: Il progetto si occuperà di verificare e aggiornare l individuazione dei luoghi di culto che si presentano nel territorio romano e di studiare e compilare delle schede divulgative della cultura religiosa di ciascuna delle fedi incontrate: l intercultura praticata attraverso la conoscenza e la possibilità di contatto con le nuove religioni e i nuovi fedeli, imparando a includerli nella quotidiana visione della comunità cittadina attraverso le loro storie, i loro riti e le loro usanze. Con il materiale prodotto il progetto comporrà un ebook contenente una guida alle nuove culture del territorio, che verrà poi diffuso mediante le tecnologie del web a tutta la cittadinanza, italiana e straniera. 2

3 7) Obiettivi del progetto: Per prevenire fenomeni di conflitto culturale e per costruire contemporaneamente un ambiente adatto ad un efficace governance territoriale, Roma Capitale ha interesse a promuovere i valori dell integrazione, dell interculturalità e della convivenza tra religioni, culture e tradizioni differenti, facilitando un integrazione tra residenti, in primis donne, stranieri e la cittadinanza in generale. Di conseguenza il Dipartimento Cultura di Roma Capitale dovrà approfondire la conoscenza di una città multietnica e interculturale, facendo emergere la visione della Città Eterna da un altra angolatura. Il Dipartimento dovrà raggiungere prioritariamente i seguenti obiettivi: 1. Svolgere presso l insieme dei destinatari un attività di promozione e di riconoscimento del panorama multiculturale cittadino, che serva anche da prevenzione di eventuali potenziali conflitti tra culture religiose differenti; 2. Far circolare fra il più alto numero di destinatari un qualificato e aggiornato prodotto informativo sulle caratteristiche delle religioni diverse da quella cattolica presenti sul territorio, al fine di stimolare e facilitare l accettazione della nuova condizione multietnica e multiculturale della città; 3. Permettere all Ente Roma Capitale di compiere un esperienza metodologica e operativa sull osservazione delle realtà multiculturali del territorio e delle sue potenzialità di sviluppo, da rielaborare in funzione della governance territoriale moderna ed efficace; 4. Offrire ai giovani volontari la capacità di osservare e comprendere la natura e i fenomeni di mutamento culturale del territorio in cui vivono e si troveranno ad operare, anche in funzione della percezione del nuovo e vivace mercato della produzione interculturale romano. 8) Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto I volontari prenderanno direttamente parte, sotto la guida e in collaborazione con gli esperti messi a disposizione dal partenariato, a tutte le attività progettuali, svolgendo le seguenti funzioni: I Fase: Mappa dei luoghi di culto e delle comunità religiose - ricerca, reperimento e consultazione di bibliografia e documentazione varia sui temi oggetto del progetto; - organizzazione materiale e partecipazione agli incontri con le comunità religiose; - visite ai luoghi di culto da inserire nella mappa; - progettazione e compilazione della mappa. II Fase: Ebook Le strade del sacro a Roma - studio, attraverso la specifica documentazione fornita dal progetto, di elementi di storia delle religioni, dell insediamento territoriale delle religioni nell area romana e delle caratteristiche culturali e simboliche dei luoghi di culto indicati dalla mappa; - predisposizione delle schede di carattere divulgativo sulle religioni comprese nella mappa; - organizzazione materiale e partecipazione agli incontri con rappresentanti delle varie comunità religiose per la verifica e il completamento del contenuto delle schede divulgative; - partecipazione alla realizzazione del materiale descrittivo a stampa, video e 3

4 fotografico, in forma adatta alla confezione in ebook e alla trasmissione in web; - partecipazione alla redazione e alla pubblicazione dell ebook Le strade del sacro a Roma, da parte del progetto; III Fase: Promozione interculturale - organizzazione dell incontro con le comunità religiose e le comunità straniere di Roma per la presentazione dell attività svolta e dell ebook realizzato; - organizzazione all incontro con le scuole e i servizi pubblici territoriali per la presentazione dell attività svolta e dell ebook realizzato; - predisposizione degli elenchi dei destinatari e svolgimento delle azioni di diffusione via web (mail, canali tematici, social network) dell ebook prodotto. IV Fase: Evento di Pellegrinaggio simbolico e interculturale - partecipazione alla progettazione e realizzazione di un pellegrinaggio simbolico fra i più significativi luoghi di culto della mappa; - partecipazione all organizzazione dell evento a valenza cittadina finalizzato a promuovere la coesistenza pacifica e di scambio culturale fra religioni diverse; - promozione dell evento attraverso le tecniche di comunicazione via web. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 10) Numero posti senza vitto e alloggio: 11) Numero ore di servizio settimanali dei volontari: ) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 13) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: 4

5 14) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI Sistema proprio in quanto Ente di prima classe 15) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI Sistema proprio in quanto Ente di prima classe 16) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: NESSUNO 17) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): 1. Villaggio Esquilino Onlus 2. Associazione culturale Erythros 3. Edup Edizioni srl: 4. For.Com (Consorzio Interuniversitario per la Formazione e Comunicazione) Ubi Minor (Ente loro convenzionato per la progettazione didattica) CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 18) Eventuali crediti formativi riconosciuti: For.Com (Consorzio Interuniversitario per la Formazione e Comunicazione) Ubi Minor (Ente convenzionato di progettazione didattica) riconoscono all attività svolta nell ambito del progetto il valore di 10 cfu, crediti formativi universitari, pari a 50 ore di insegnamento, ai volontari che volessero iscriversi al proprio Master in Progettazione sociale e di 3 cfu, pari a 15 ore di insegnamento, per il Master in Mediazione culturale in ambito pediatrico-infantile. 19) Eventuali tirocini riconosciuti : EDUP Edizioni srl: editore sia in formato stampa che digitale, al termine del progetto rilascerà ai volontari meritevoli un attestato di capacità professionale nel campo dell editoria interculturale. For.Com (Consorzio Interuniversitario per la Formazione e Comunicazione) Ubi Minor (Ente convenzionato di progettazione didattica) riconoscono l attività svolta 5

6 nell ambito del progetto come soddisfacente l attività di tirocinio previsto nei propri Master in Progettazione sociale e, in misura parziale, in Mediazione culturale in ambito pediatrico-infantile. 20) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Il riconoscimento verrà formalizzato attraverso un attestato proposto al termine dei progetti. 6

7 Formazione generale dei volontari 21) Contenuti della formazione: Macroaree: 1 - Valori e identità del SCN - L identità del gruppo in formazione e patto formativo - Dall obiezione di coscienza al SCN - Il dovere di difesa della Patria difesa civile non armata e nonviolenta - La normativa vigente e la Carta di impegno etico 2 - La cittadinanza attiva - La formazione civica - Le forme di cittadinanza - La protezione civile - La rappresentanza dei volontari nel servizio civile 3 - Il giovane volontario nel sistema del servizio civile - Presentazione dell Ente - Il lavoro per progetti - L organizzazione del servizio civile e le sue figure - Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale - Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti Moduli: Modulo A il patto formativo Agenda Presentazione dei progetti Attività di conoscenza Documento di lavoro Raccolta delle aspettative Modulo B Dall Obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà Il dovere di difesa della Patria La difesa civile non armata e non violenta Non violenza come scelta di vita. Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti Modulo C Esposizione delle caratteristiche e delle peculiarità dei ruoli e delle figure professionali coinvolte nei progetti del Comune di Roma ai sensi della Circolare dell UNSC. Ruolo del volontario in servizio civile; Diritti e doveri del volontario; Gli aspetti etici del volontariato; 7

8 Motivazioni e aspettative; Cenni fondamentali della Costituzione Unione Europea Il servizio civile internazionale Il servizio civile tra UNSC ed Enti; Modulo D La cittadinanza attiva La protezione civile La solidarietà e le forme di cittadinanza Carta di impegno etico Funzioni UNSC. - Il servizio civile nel Comune di Roma. La dimensione di partecipazione alla società civile attraverso la scelta di una esperienza istituzionale; La rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile Modulo E Legislazione del Servizio Civile; Legge 230/98; Legge 64/01. Normativa vigente Servizio civile Nazionale: associazionismo e volontariato; Modulo F I progetti di servizio civile di Roma Capitale; Metodo della progettazione nel lavoro degli Enti Modulo G Organizzazione di Roma Capitale Regolamento dell organizzazione degli uffici e servizi Cenni di Legislazione degli Enti Locali Statuto Autonomia statutaria, autonomia organizzativa; Riforma del Titolo V della Costituzione L. 3/2001 concetto di sussidiarietà; Il servizio civile come processo di comunicazione e cultura Modulo H I rischi connessi alla propria mansione/posto di lavoro Le misure di prevenzione collettiva presenti sul posto di lavoro 22) Durata: 75 ore 8

9 Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 23) Contenuti della formazione: I contenuti della formazione specifica riguardano i seguenti temi e moduli: A) Multiculturalità e territorio - Sociologia dei fenomeni migratori - Processi di integrazione B) Progettazione sociale in territori multiculturali - Antropologia dell integrazione culturale - Metodologia della progettazione sociale C) Mediazione sociale e interculturale in ambito religioso - Integrazione e identità religiosa - Laicità e religiosità nelle comunità contemporanee D) Roma della multietnicità e dell intercultura - Sviluppo delle comunità straniere a Roma - Fedi, fedeli e luoghi di culto nell area metropolitana romana - Educazione deli adulti in ambiente multietnico E) Comunicazione e intercultura - l editoria multiculturale - comunicazione web: gli strumenti - comunicazione web: contenuti e tecniche F) Sicurezza sul lavoro-aspetti generali del D. lgs. 626/94 e del D. Lgs. N. 81/08 - I soggetti della prevenzione: il medico competente; il datore di lavoro, i dirigenti e i preposti; il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; i lavoratori addetti al Pronto Soccorso, antincendio, evacuazione. Obblighi, responsabilità, sanzioni; - Il medico competente, la prevenzione e la sorveglianza sanitaria; - Il ciclo produttivo del comparto e i principali rischi specifici: misure di prevenzione collettiva presenti sul posto di lavoro; - Procedure riferite alla mansione: rischi connessi alla propria mansione/posto di lavoro; dispositivi di Protezione Individuale obbligatori; obblighi, responsabilità, sanzioni; - Il servizio di prevenzione/protezione: i lavoratori incaricati dell attività di pronto soccorso, di lotta antincendio e di evacuazione dei lavoratori; i piani di emergenza; il soccorso antincendio; l evacuazione. 24) Durata: 75 ore 9

10 25) Orientamento lavorativo: Argomento Metodologia ore Analisi del contesto socioeconomico e del sistema di lavoro locale: 1) settori economici, 2) tipologia di aziende, 3) competenze richieste. Lezione frontale Laboratori informatici Incontri con Referenti del mondo delle imprese 3 Le politiche attive del Lavoro: chi le realizza, a chi si rivolgono Il curriculum vitae e la lettera di accompagnamento Il colloquio di lavoro: come affrontarlo al meglio e promuovere se stessi L autoimprenditoria: i percorsi ed i soggetti istituzionali Lezione frontale Incontri con Referenti istituzionali Lezione frontale Laboratori informatici Incontri con Referenti dei Servizi per la ricerca del lavoro Simulazioni, incontri con responsabili delle R.U. di realtà aziendali Conoscere le opportunità di finanziamento e le agevolazioni a livello comunitario, nazionale e locale e le procedure da espletare per l avvio di un impresa; la redazione del piano d impresa Cercare lavoro è un momento particolare nella vita di ciascuno; un momento carico di aspettative, dubbi, incertezze. Trovare un occupazione è uno dei lavori più impegnativi, soprattutto in un contesto mutevole ed incerto come quello attuale: occorre, pertanto, favorire la conoscenza del contesto socio-culturale di riferimento, del mercato del lavoro e del suo funzionamento, delle opportunità offerte dal sistema istituzionale e non solo. L'orientamento rappresenta, quindi, un sostegno a quanti si trovano a vivere processi di transizione (fine del percorso formativo, avvio della ricerca del lavoro o il rientro nel mercato del lavoro). Non va dimenticato che il soggetto dell orientamento, nel nostro caso il giovane volontario del servizio civile, è al centro del processo di orientamento, e va considerato soggetto attivo e non oggetto dell orientamento. Il servizio di orientamento deve tener conto delle risorse personali dell individuo, degli sbocchi professionali, dei percorsi formativi, del mercato del lavoro entro cui ci si muove. L orientamento è un processo continuo che coinvolge i soggetti istituzionali e non che ruotano intorno al giovane, soprattutto nei momenti di transizione tra formazione e lavoro e viceversa. Le azioni dell orientamento devono essere coerenti con le esperienze già maturate (anche nel caso in cui esse siano considerate negative) e con le opportunità ed i vincoli esistenti nelle diverse situazioni, allo scopo di rafforzare le competenze e individuare ipotesi concrete di lavoro. L intervento di orientamento deve tener conto di: - tipologia di intervento (informazione, empowerment, consulenza) 10

11 - azioni (ricostruzione, allargamento, strategie di coping) - argomenti dell orientamento (proprie risorse, percorsi formativi, sbocchi occupazionali, il mercato del lavoro) - condizioni/vincoli (personali, sociali, strutturali). L attività di orientamento, esercitata da operatori qualificati si caratterizza, in particolare, per l'offerta di attività informative e formative (analisi contesto socioeconomico, dati sul mercato del lavoro, legislazione, previsioni occupazionali, opportunità formative, etc.) utili al soggetto in orientamento. Nel processo di orientamento il soggetto diventa protagonista, con la guida dell operatore rafforza le competenze di comprensione, di valutazione e di fronteggiamento del contesto di riferimento, in particolare attraverso l'acquisizione di efficaci tecniche di ricerca attiva del lavoro. La ricerca del lavoro passa attraverso le politiche attive del lavoro: tutte quelle iniziative messe in atto dalle istituzioni per promuovere l'occupazione e l'inserimento lavorativo, quest'ultimo inteso sia come lavoro dipendente sia come auto-impiego e quindi creazione di nuova imprenditorialità. Le politiche attive si differenziano dalle politiche passive in quanto queste ultime mirano a ridurre il disagio sociale connesso alla disoccupazione attraverso misure di supporto (es. come il sostegno al reddito), mentre quelle attive intendono, invece, inserire (o re-inserire) nel mercato del lavoro coloro che ne sono esclusi. Coerentemente con l'agenda di Lisbona e la Strategia Europea per l'occupazione (SEO), le politiche attive del lavoro mirano realizzare in modo coordinato un insieme di politiche in materia di lotta alla disoccupazione, articolate inizialmente nei 4 obiettivi fondamentali (i cosiddetti pilastri SEO): - occupabilità: accrescere le capacità di un individuo di trovare lavoro; - imprenditorialità: sviluppare lo spirito imprenditoriale ed attuare l autoimpiego; - adattabilità: aggiornare le conoscenze individuali per adeguarle ai mutamenti del mercato del lavoro; - pari opportunità: favorire le politiche di uguaglianza delle opportunità per tutti ed aumentare i tassi di occupazione femminile. Gli strumenti per realizzare questi obbiettivi sono: la formazione, la riqualificazione, gli strumenti di orientamento, l alternanza scuola lavoro, i tirocini e le work experiences, il servizio civile. La programmazione e l'attuazione delle politiche attive del lavoro passa attraverso un lavoro costante di analisi della situazione locale e di progettazione di misure adeguate a rispondere ai fabbisogni rilevati. Le risorse finanziarie necessarie sono reperite soprattutto attraverso i Fondi Europei, che rappresentano uno strumento importante per realizzare azioni innovative (studi, ricerche, scambio di buone pratiche, sperimentazioni, ecc.). La ricerca del lavoro non può non tener conto del contesto socio-economico in cui ci si vuole inserire: quanto richiesto a Milano è diverso da quanto richiesto a Palermo, così come le esigenze delle grandi aziende sono diverse da quelle delle piccole. Inoltre, vanno considerati i limiti individuali imposti dalla famiglia od altri vincoli rispetto alla possibilità di spostarsi. Lo specifico mercato va analizzato rispetto ai diversi contesti: occorre valutare le esigenze organizzative in modo da impostare il proprio piano di marketing. 11

12 Grande o piccola azienda? Il sistema economico italiano è caratterizzato dalla piccola impresa, a volte ritenute, a torto, meno interessanti o professionalizzanti per costruirsi un profilo professionale: negli ultimi anni si è riscontrato che vi sono dei punti di contatto fra i profili professionali delle piccole e grandi aziende, rendendo le competenze acquisite trasferibili da un contesto all altro. Strumenti indispensabili per la ricerca del lavoro sono il Curriculum e la lettera di accompagnamento: durante la formazione si analizzeranno le varie tipologie e si vedrà come esso rappresenti il primo passo per chiunque cominci a cercare lavoro. La selezione: L obiettivo del colloquio di selezione è riscontrare la corrispondenza fra il candidato e le esigenze del ruolo organizzativo. Il selezionatore può adottare diverse tipologie in relazione a: - Abilità specifiche richieste rispetto al ruolo - Tipologia di ricerca del lavoro (tipo contratto) - Caratteristiche del candidato - Professionalità. Generalmente i colloqui sono almeno 2 o 3, di cui uno sicuramente con il proprio capo diretto. Per il selezionatore un colloquio è efficace quando fa comprendere la corrispondenza fra persona e ruolo ed evidenzia le caratteristiche del candidato. L intervista può essere strutturata, in cui si susseguono domande precise utili alla raccolta delle informazioni o non strutturata, con domande che non seguono una successione rigida e che spesso vengono stimolate dalle risposte del candidato. Altre indicazioni importanti relative alle interviste è il loro carattere individuale o di gruppo. Prepararsi al colloquio e vincere lo stress, gestire l attesa: durante la formazione si faranno delle simulate in cui sarà possibile evidenziare il capitale professionale ed esperienziale, gli obiettivi professionali e di carriera, le esigenze ed i vincoli che ciascuno ha, anche senza esserne pienamente consapevole. Durante le simulate si proporranno le domande più frequenti che i selezionatori rivolgono durante l intervista ai candidati. Per quanto riguarda l autoimprenditoria, durante la formazione verrà affrontata intendendola non solo come capacità di far nascere o condurre aziende, ma come dimensione della persona, capace quindi di affrontare il lavoro in modo flessibile e pro-attivo, individuando problemi e soluzioni efficaci e originali. È un occasione per scoprire i propri punti di forza originali e gli stimoli a essere presenze attive, flessibili, efficaci, capaci di innovazione in ogni ambito. Si parlerà delle caratteristiche che deve possedere chi vuole mettersi in proprio, delle leggi che agevolano l'autoimpiego per la realizzazione e l'avvio di piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione, della realizzazione del business plan. E prevista la presenza in aula di testimoni privilegiati (responsabili R.U. aziende, selezionatori, esperti del mondo del lavoro, ecc.) e, se possibile, saranno effettuate visite nei Centri che si occupano di politiche attive per il lavoro e autoimprenditoria. 12

13 26) Promozione delle Pari Opportunità (giovani stranieri, giovani a bassa scolarizzazione, portatori di handicap): Al fine di promuovere l integrazione dei cittadini stranieri stabilitisi a Roma, il progetto riserva 3 posti su 4 a giovani stranieri regolarmente soggiornanti di nazionalità diverse tra loro. 27) Innovazione: Il progetto tende a valorizzare risposte innovative e sperimentali rispetto alle esigenze dell intero territorio con un attività di promozione e di riconoscimento del panorama multiculturale cittadino, che serva anche da prevenzione di eventuali potenziali conflitti tra culture religiose differenti. Il progetto rientra nelle note E16 indicate nella dgr 226 del 29/04/ ) Partnership e azioni di rete: 29) Networking territoriale: A partire dal momento della Formazione Generale, le classi vengono formate in modo tale da fare incontrare i volontari assegnati ai diversi progetti e inoltre si organizzano momenti comuni per visite-incontri con altri uffici di Roma Capitale (protezione civile, musei e siti della sovrintendenza) o con altri Enti del Terzo Settore. Durante i dodici mesi di Servizio Civile, dopo il terzo mese di attività i volontari di tutti i progetti partecipano ad un incontro generale convocato dall Ufficio Servizio Civile di Roma Capitale, dove raccontano le loro esperienze in relazione all attività svolta nel proprio progetto, rispondendo a domande e osservazioni rivolte dai volontari degli altri progetti. Inoltre tutti i volontari partecipano agli Eventi che i singoli progetti periodicamente organizzano in modo aperto al pubblico o alla propria specifica utenza, al fine di approfondire la conoscenza delle attività degli altri volontari e di verificarne anche la ricaduta concreta sui cittadini-utenti del servizio o della specifica attività di Servizio Civile. Infine, gli ex-volontari di Roma Capitale, hanno attivato da diversi anni una pagina Facebook, attraverso la quale nuovi e vecchi volontari possono scambiarsi opinioni, critiche e proposte. Tutte le azioni sopra descritte consentono ai volontari di incontrarsi e scambiare esperienze mediamente per più di tre volte durante i 12 mesi di servizio. Data 13

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