Serena Missori Specialista in Endocrinologia. U.O. D Geriatria Ospedale S. Andrea Roma II Facoltà di Medicina Università La Sapienza di Roma

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1 Serena Missori Specialista in Endocrinologia U.O. D Geriatria Ospedale S. Andrea Roma II Facoltà di Medicina Università La Sapienza di Roma

2 IL FULCRO della SM è l'obesita' CENTRALE SINDROME METABOLICA Criteri IDF International Diabetes Federation: Circonferenza vita 94 cm (M), 80 cm (F) + 2 elementi tra: TRL> 150 mg/dl o terapia specifica HDL<40-50 mg/dl o terapia specifica IFG>100 mg/dl o DM 2 conosciuto CON INSULINO RESISTENZA IPERCORTISOLISMO DISLIPIDEMIA DISFUNZIONE ENDOTELIALE AUMENTO DELLO STRESS OSSIDATIVO

3 GLI ALIMENTI QUINDI INFLUENZANO IN MODO SIGNIFICATIVO LO SVILUPPO E LA PROGRESSIONE DELLA SM QUESTO PERCHE' I MECCANISMI PATOGENETICI CHE NE SONO ALLA BASE SONO FORTEMENTE DIPENDENTI DALL'INGESTIONE DEI NUTRIENTI UN ECCESSIVO CONSUMO DI CARBOIDRATI AD ALTO INDICE GLICEMICO (DOLCI, ZUCCHERO, MARMELLATE) E DI GRASSI è LA VIA PREFERENZIALE PER FAR SVILUPPARE UN OBESITA' CENTRALE, INSIEME ALLA SCARSA ATTIVITA' FISICA E OVVIAMENTE ALLA PREDISPOSIZIONE GENETICA

4 QUINDI COME POSSIAMO UTILIZZARE GLI ALIMENTI PER NON INCORRERE, FAR REGREDIRE O RALLENTARE LA SINDROME METABOLICA? Studi recenti hanno dimostrato che: La dieta Mediterranea a basso carico glicemico diminuisce le lipoproteine aterogene e riduce la lipoproteina (a) e le LDL nella popolazione con Sindrome Metabolica e hanno confermato il ruolo dell'introito lipidico nello stress ossidativo presente nella MetS e sulla disfunzione endoteliale. quindi i carboidrati ad alto indice glicemico così come i grassi trans sono da considerare dei nemici nell'affrontare la Sindrome Metabolica. I primi poiché generano un picco insulinemico laddove esiste già una resistenza insulinica che ne non fa altro che perpetuare l'obesità addominale e viscerale, i secondi per l'aumento del rischio aterogeno e favorenti quindi il danno endoteliale. Invece il consumo di alimenti a basso indice glicemico si associa a valori più elevati di HDL e a valori più bassi di trigliceridi e di PCR.

5 I CARDINI FONDAMENTALI NELL'ALIMENTAZIONE ANTI SINDROME METABOLICA SONO: CARBOIDRATI A MEDIO BASSO INDICE GLICEMICO o un pasto con IG modificato contenente anche carboidrati ad alto IG APPORTO DI FIBRE CORRETTO INTROITO PROTEICO GRASSI DI ORIGINE VEGETALE E GRASSI PREFERIBILMENTE CON TRANS QUESTI CRITERI DI SCELTA DEGLI ALIMENTI COINCIDONO CON IL TIPO DI ALIMENTAZIONE SEGUITA DALLA MAGGIORANZA DELLA POPOLAZIONE CON E SENZA SM? PURTROPPO NO ESISTE NELLA POPOLAZIONE UN po' DI CONFUSIONE CIRCA LA CORRETTAALIMENTAZIONE IN VERO STILE DIETA MEDITERRANEA PER LA POPOLAZIONE GENERALE è SPESSO SINONIMO DI PASTI RICCHI IN ZUCCHERI SEMPLICI, ABBONDANTEMENTE CONDITI E BURROSI. È ED è PROPRIO QUESTO ERRORE DI COMPRENSIONE AD ESSERE ALLA BASE DELLA DIFFICOLTA NEL CAMBIAMENTO DELLO STILE DI VITA.

6 LA VERA DIETA MEDITERRANEA è LA CHIAVE ALIMENTARE PER AFFRONTARE LA SM CI PERMETTE DI COMBINARE GLI ALIMENTI FRA LORO MODIFICANDONE: L'INDICE GLICEMICO (IG) L'ASSORBIMENTO LA BIODISPONIBILITA'

7

8 COLAZIONE ERRATA PRO SM È LA COLAZIONE PIU AMATA DAGLI ITALIANI APPORTA: CARBOIDRATI AD ALTO IG, GRASSI DI ORIGINE ANIMALE E POCHISSIME PROTEINE CON UN INTROITO CALORICO ECCEDENTE. QUESTA DETERMINA: UN PICCO INSULINEMICO CON SUCCESSIVO DOWN GLICEMICO ANCHE DOPO 30 MIN-1 ORA DALLA COLAZIONE CON DEBOLEZZA E SENSO DI FAME, ACCUMULO DI GRASSI, SCARSO APPORTO PROTEICO! IL PERPETUARSI DI QUESTA SITUAZIONE FA ACCUMULARE ADIPE ADDOMINALE (ECCESSO INSULINA E CORTISOLO IN RISPOSTA AL DOWN GLICEMICO) CON PEGGIORAMENTO DELLA SM IN TOTO

9 PER RENDERE EFFICACE IL RUOLO DEGLI ALIMENTI NELL SM è NECESSARIO FUORIUSCIRE DAGLI SCHEMI CULTURALI E PROMUOVERE LA CORRETTA ALIMETAZIONE CON COERENZA FORNENDO SOLUZIONI PRATICHE ED OPERATIVE, FACILMENTE APPLICABILI TANTO DA SUPERARE LE RESISTENZE INDOTTE DAI PREGIUDIZI CULTURALI UNA COLAZIONE ANTI SINDROME METABOLICA è FORMATA AD ES DA: PANE (INTEGRALE,AI CEREALI) POCHI ZUCCHERI SEMPLICI (MIELE, ECC) FRUTTA FONTI PROTEICHE (UOVA-ALBUMI, FORMAGGI, PROSCIUTTO, ECC) (E LE MAGGIORI RESISTENZE SI RISCONTRANO IN MERITO ALL'INSERIMENTO DI FONTI PROTEICHE AL MATTINO) MA LA CURA DELLA SM INIZIA DALLA COLAZIONE!!!!

10 PERCHE' QUESTO TIPO DI COLAZIONE PUO' ESSERE IDEALE NELLA SM? I CARBOIDRATI AD ALTO IG (MIELE,MARMELLATA, ALCUNI TIPI DI FRUTTA) SONO FRENATI NEL LORO ASSORBIMENTO DALLA FIBRA NEI CARBOIDRATI A MEDIO-BASSO E DALLA DIGESTIONE DI GRASSI E PROTEINE PRESENTI NEGLI ALTRI ALIMENTI. IN TOTO QUINDI L'INDICE GLICEMICO DI QUESTA COLAZIONE TIPO RISULTA ESSERE MEDIO-BASSO, MA IL PASTO FORNISCE LO SPRINT PER INIZIARE CON ENERGIA LA GIORNATA PER LA PRESENZA DI ZUCCHERI SEMPLICI CHE VENGONO SEGUITI NEL RILASCIO DAGLI ZUCCHERI A MEDIO LENTO RILASCIO (Al mattino sono necessari carboidrati ad alto IG poiché le riserve di glicogeno sono in parte depauperate dal digiuno notturno, soprattutto in soggetti fisicamente molto attivi e sotto stress) QUESTO PASTO COMPORTA UN FISIOLOGICA SECREZIONE DELL'INSULINA, SENZA PICCHI, CON UN CORRETTO MANTENIMENTO DELL'EUGLICEMIA E L'ASSENZA DEL DOWN GLICEMICO PRECOCE. QUESTA CORRETTA E FISIOLOGICA RISPOSTA ORMONALE INTERROMPE/RIDUCE L'ECCESSIVA PRODUZIONE DI INSULINA E DEL CORTISOLO COMPENSATORIO, CON RIDUZIONE DEI MECCANISMI SOTTOSTANTI L'OBESITA' VISCERALE

11 QUINDI UN PASTO PREVALENTEMENTE O ESCLUSIVAMENTE A BASE DI CARBOIDRATI (LA TIPICA COLAZIONE ITALIANA) è ASSOLUTAMENTE FAVORENTE LO SVILUPPO E IL PEGGIORAMENTO DELLA SM COSI' COME LA MODAIOLA ABITUDINE DEL PASTO DISSOCIATO A FAVORE DEI SOLI CARBOIDRATI A PRANZO. GLI ALIMENTI POSSONO ESSERE INVECE UTILIZZATI CON CONSAPEVOLEZZA COME UNA SORTA DI FARMACI PREVENTIVI E CURATIVI, PER POTER CAMBIARE IL DESTINO DI QUESTE ANIME GEMELLE A BENEFICIO DI QUESTA COPPIA

12 QUALI SONO I GRASSI DA PREDILIGERE NELLA SM? Più che al contenuto totale di grassi nella dieta(sempre e comunque rilevante), oggi è importante guardare alla composizione lipidica, in particolare alla presenza di singoli e specifici acidi grassi. I dati disponibili mostrano infatti con chiarezza come una dieta ricca in grassi saturi o insaturi a struttura trans (facilmente riconoscibili in quanto entrambi solidi a temperatura ambiente) aumenti la colesterolemia totale e LDL, quindi il rischio cardiovascolare e in particolare coronarico. IN OPPOSIZIONE gli acidi grassi insaturi presenti sia negli oli tipici della nostra cultura, come l olio extravergine di oliva, sia negli oli di semi come il mais, la soia, il vinacciolo e il girasole riducono le LDL In genere tutti questi nutrienti, se introdotti in quantità eccessive, tendono a favorire lo sviluppo di sovrappeso e obesità, condizioni nelle quali la trigliceridemia è elevata.

13 ...GRASSI E SM Gli acidi grassi polinsaturi della serie omega-3, che sono presenti sia negli oli di pesce (sotto forma di acido alfalinolenico, che l organismo umano può convertire parzialmente in composti della stessa famiglia a più lunga catena) sia in alcuni vegetali. Gli omega-3, il cui effetto è quello di ridurre l aggregazione piastrinica (aumentata nella SM a causa della disfunzione endoteliale secondaria alla riduzione del monossido d'azoto), si sono dimostrati efficaci NEL RIDURRE I LIVELLI DEI TRIGLICERIDI, hanno inoltre con un certo effetto antinfiammatorio e una modesta azione antiaritmica.

14 Proteine e SM L'introito proteico corretto nella SM favorisce il mantenimento di un buon trofismo muscolare. Nella SM spesso come conseguenza dell'ipercortisolismo si assiste ad un aumento della sarcopenia, in modo precoce rispetto all'età del soggetto Le proteine vegetali ed animali inoltre consentono di modulare la risposta insulinemica in seguito al pasto, abbassando l'indice glicemico dei carboidrati Un eccessivo consumo di proteine animali è oramai associato ad un maggiore rischio di malattie CV, che si presentano con maggior frequenza in corso di SM. E' consigliabile quindi moderarne il consumo non superando l'introito giornaliero adeguato all'età e alle condizioni di salute.

15 Green tea e theobroma cacao nella SM Studi recenti hanno dimostrato che i flavan 3 oli, flavanoidi presenti nel green tea e nel cacao hanno la capacità di far aumentare la biodisponibilità di monossido d'azoto a livello endoteliale favorendo la vasodilatazione. Nella SM vi è disfunzione endoteliale che è alla base dell'aterogenesi. L'assunzione quindi di tali alimento potrebbe favorire il ripristino dell'omeostasi endoteliale e ritardare/ ridurre i danni vasali presenti nelle patologie metaboliche e CV. Questo è solo un esempio di come la natura ci ha fornito i mezzi per rimanere in salute ed in forma e di come solo attraverso la conoscenza e lo studio sia possibile rendere la nostra vita più longeva e salubre

16 GRAZIE Serena Missori Specialista in Endocrinologia U.O. D Geriatria Ospedale S. Andrea Roma II Facoltà di Medicina Università La Sapienza di Roma

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