Una soluzione innovativa per la modellazione e gestione distribuita di documenti giuridici in rete

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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni Corso di Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni P.O. Una soluzione innovativa per la modellazione e gestione distribuita di documenti giuridici in rete Tesi di Laurea di Michela Paolucci Relatori Prof. F. Pirri Correlatori Ing. S. Innocenti Ing. M.C. Pettenati Prof. D. Giuli Dott. P. Mercatali Dott. F. Romano Anno Accademico 2005/2006

2 Ringraziamenti Ringrazio il Prof. Franco Pirri ed il Prof. Dino Giuli per avermi fornito l opportunità di svolgere il presente lavoro e per la disponibilità dimostrata nei miei confronti. Ringrazio anche l Ing. Samuele Innocenti, l Ing. Maria Chiara Pettenati, il Dott. Pietro Mercatali ed il Dott. Francesco Romano per avermi dato preziose informazioni e consigli relativamente ai loro settori di competenza e per gli ottimi rapporti instaurati sia di tipo collaborativo che personale. Un ringraziamento a tutte le persone presenti nel Laboratorio di Tecnologie della Telematica che mi hanno garantito una condizione di assoluta serenità durante lo svolgimento della tesi ed un grazie particolare a Luca Capannesi per l indispensabile supporto tecnico, all Ing. Federica Paganelli ed all Ing. Emilio Spinicci per la disponibilità che mi hanno dimostrato. Un ringraziamento alla mia famiglia che mi ha sostenuto nel mio percorso di studi. Infine ringrazio Davide per l aiuto, sia tecnico che morale, che mi ha fornito durante lo svolgimento della tesi, ma anche e soprattutto per essermi stato vicino in questo periodo faticoso ed, allo stesso tempo, gratificante della mia vita. Firenze, 18 Dicembre 2006 Michela Paolucci

3 Se tu hai una mela, ed io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un idea, ed io ho un idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee. George Bernard Shaw

4 Indice Introduzione ix 1 Informatica Giuridica Le origini dell Informatica Giuridica Giurimetria Giuscibernetica Giuritecnica Informatica Giuridica Tipologie di classificazione dell Informatica Giuridica Metodologie e funzioni I.G. Documentale I.G. Metadocumentale o Cognitiva I.G. Gestionale o Manageriale I.G. Redazionale I.G. Didattica Settori di applicazione I.G. Legislativa o Legimatica I.G. Amministrativa I.G. Giudiziaria I.G. per le Professioni Legali I.G. per la Didattica Giuridica Il concetto di documento Il documento in ambito giuridico Il documento giuridico

5 Indice Il documento informatico Il documento amministrativo Le copie dei documenti Il documento in ambito informatico I principali formati testuali Formati non strutturati Formati strutturati Principali formati non testuali Formati per le immagini Formati audio Formati audio/video Valutazione dei due punti di vista I.G. redazionale applicata agli atti amministrativi Procedimento amministrativo Il fascicolo amministrativo Atto amministrativo Intestazione Preambolo Motivazione Dispositivo Luogo Data Sottoscrizione Il cronogramma Osservazioni generali Ulteriori applicazioni nell ambito della I.G Ambito delle Pubbliche Amministrazioni Protocollo Informatico Procedimento amministrativo telematico Ambito legislativo Legimatica: Lexedit, Lexlooter Procedimento legislativo Assegnazione dei Nomi Uniformi ai documenti giuridici Ambito processuale Processo civile telematico iv

6 Indice 5 Analisi dei requisiti Requisiti funzionali, R.1.* Requisiti relativi alle risorse fisiche R.1.1.* Requisiti relativi alle risorse virtuali R.1.2.* Requisiti non funzionali, R.2.* Requisiti relativi ai sistemi distribuiti R.2.1.* Requisiti di comunicazione R.2.2.* Requisiti di qualità dei dati R.2.3.* Requisiti per gli ipertesti R.2.4.* InterDataNet Requisiti dell Informazione Requisiti dei Servizi Requisiti dell Architettura IDN-IM: InterDataNet Information Model IDN-SAM: InterDataNet Service Architecture Model IDN-NA: InterDataNet Network Architecture Interfacciamento verso Sistemi Legacy Applicabilità di IDN nell ambito di I.G Requisiti di e-government Procedimento amministrativo ed IDN Altre applicazioni ed IDN Protocollo Informatico ed IDN Assegnazione dei Nomi Uniformi ai documenti giuridici ed IDN Conclusioni 209 Bibliografia 213 Indice analitico 222 v

7 Elenco delle figure 1.1 Termini storici usati per descrivere l Informatica Giuridica Metodi di classificazione e relative discipline Sistemi isomorfo ed eteromorfo Tipologie di firma elettronica Utilizzo della firma digitale Concetto di file e di documento digitale Formato non strutturato Formato strutturato Relazioni presenti tra i formati testuali Struttura logica di un formato strutturato Relazione tra formato e codec Trasparenza nei formati GIF e PNG Procedimento Amministrativo Elementi di fatto e di diritto Proposta di atto amministrativo e contenuto del preambolo Algoritmo per elementi di fatto e relativi presupposti di fatto Algoritmo per ottenere le ragioni giuridiche Algoritmo per la valutazione degli interessi Proposta di atto con intestazione, preambolo e motivazione Proposta con intestazione, preambolo, motivazione, dispositivo Schema della proposta di un atto amministrativo Suddivisione di un Ente Pubblico e comunicazioni interne Informazioni memorizzate per ogni documento soggetto al P.I. 103

8 Elenco delle figure 4.3 Registro di emergenza Documento con informazioni per Registrazione e Segnatura Dati che ogni P.A. deve fornire all Indice per l interoperabilità Schema di funzionamento di LexLooter Procedimento legislativo Corrispondenza tra fascicolo processuale cartaceo e informatico Requisiti di sistema Requisiti funzionali Requisiti relativi alle risorse fisiche Requisiti per la gestione dei documenti Requisiti per la trasparenza Requisiti per le risorse virtuali Modello a quattro quadranti Requisiti di groupware Requisiti sulla codifica dei nomi Requisiti sulla codifica dei nomi Requisiti non funzionali Requisiti che riguardano i sistemi distribuiti Requisiti di comunicazione Requisiti di comunicazione Requisiti per ipertesti Requisiti di sistema Modello di documento in IDN Relazione tra i PRI usati in IDN ed i generici URN Relazione tra gli LRI usati in IDN ed i generici HFN Sistema dei nomi e meccanismi di risoluzione in IDN Interazione tra i livelli di InterDataNet Architettura di InterDataNet Esempio di scenario di utilizzo di IDN Requisiti di e-government Proposta di atto amministrativo modellata come documento IDN Evoluzione da procedimento ad atto Atto amministrativo modellato come documento IDN Legame tra proposta e relativo atto amministrativo vii

9 Elenco delle figure 7.6 Corrispondenza tra requisiti degli atti amm. e funzionalità di IDN Legenda tabelle Corrispondenza tra requisiti del P.I. e funzionalità di IDN Corrispondenza tra requisiti Assegnazione nomi e funzionalità di IDN viii

10 Introduzione Lo sviluppo della tecnologia e l utilizzo che ne può essere fatto sono aspetti che procedono di pari passo: più gli strumenti informatici-telematici si evolvono e maggiori risultano i possibili campi di applicazione. Infatti, nelle prime fasi di sviluppo di tali strumenti, essi sono stati destinati ad essere utilizzati con lo scopo di agevolare i processi industriali; in seguito, grazie alle continue evoluzioni, si è arrivati ad estenderne l utilizzo anche ad altri settori lavorativi. Uno degli ambiti in cui gli strumenti informatici-telematici hanno fornito, e continuano a farlo tuttora, un notevole supporto nel migliorare l attività lavorativa è quello delle Pubbliche Amministrazioni. Le P.A. sono particolari enti distribuiti sul territorio nazionale che detengono e devono gestire un enorme quantità di informazioni eterogenee, dislocate e regolamentate uniformemente, sia nei contenuti che nel ciclo di vita, da leggi ed atti amministrativi. L utilizzo delle nuove tecnologie dell informazione e della comunicazione (ICT) è stato inserito come obiettivo principale nel Piano Nazionale di e-government per rendere la Pubblica Amministrazione sempre più veloce, efficiente e vicina al cittadino, [plrelinp06]. L informatica e le telecomunicazioni si sono infatti rivelate strumenti straordinari a disposizione delle amministrazioni pubbliche, fornendo un valido supporto per progettare un ottimizzazione dei processi operativi e migliorando la qualità, la velocità e l affidabilità dei servizi offerti ai cittadini ed alle imprese. Nella presente tesi di laurea, tali tecnologie verranno sfruttate in modo innovativo per progettare un modello dell informazione distribuita in rete finalizzato ad agevolare e facilitare il lavoro degli operatori del setto-

11 Introduzione re amministrativo-giuridico, in particolare riferito alla redazione degli atti amministrativi. L analisi ed i risultati ottenuti sono da considerarsi innovativi in quanto, allo stato attuale, non esiste un modello dell informazione generale, estendibile a tutte le possibili categorie di atto amministrativo e capace di rendere il redattore in grado di realizzare, con piena cognizione, coscienza e consapevolezza, una corretta proposta di atto amministrativo informatico. Usualmente si ricorre a linee guida cartacee riferite a specifici casi operativi che risultano quindi di scarsa rilevanza generale in quanto applicabili solo a contesti ben precisi. All atto pratico molti dipendenti pubblici, per far fronte al problema contingente di elaborare le proposte ad essi affidate, oltre alle linee guida precedentemente menzionate e quindi mirate alla specifica proposta da redigere, prendono come base di riferimento un atto amministrativo precedentemente adottato che appaia il più possibile corrispondente o assimilabile alla propria proposta da formulare. Questo tipo di procedura se compiuta da un neofita, che difficilmente possiede strumenti logici ed intuitivi per effettuare tale operazione in modo critico, può condurre alla formazione di proposte distorte che, a loro volta, possono essere prese come modello di riferimento, generando così ulteriori distorsioni a catena. La prima fase del presente lavoro di tesi consiste nell analisi di settori giuridici nei quali è stato applicato l uso dell informatica e che rientrano nell ambito della Informatica Giuridica. Tale argomento verrà approfondito e trattato mettendo in particolare evidenza gli aspetti tecnici relativi alla rappresentazione e gestione documentale, sia in ambito ingegneristico che giuridico. Si vuole infatti instaurare un dialogo tra queste due discipline, destinato ad agevolare future collaborazioni tra di esse. Molte sono le applicazioni che rientrano nell ambito dell Informatica Giuridica e che, grazie all uso di strumenti tecnologici, possono essere aggiornate ed informatizzate passando da un modus operandi prevalentemente legato al flusso cartaceo ad una riorganizzazione capace di sfruttare e fare proprie le tecnologie informatiche al fine di ottimizzare sia i tempi che le procedure lavorative. In questa trattazione ne sono state individuate alcune relative alle Pubbliche Amministrazioni, all ambito legislativo ed a quello processuale, che si stanno avviando, più o meno velocemente, ad un informatizzazione con lo scopo di automatizzare sia le procedure interne che quelle interdisciplinari. Gli aspetti di maggiore interesse per l attuale lavoro di tesi sono legati alla x

12 Introduzione redazione, elaborazione ed adozione degli atti amministrativi, procedure che fanno parte di un apposito procedimento amministrativo che verrà descritto in modo critico andando ad evidenziare le caratteristiche più importanti delle varie operazioni da compiere per garantirne il corretto svolgimento; in tal modo sarà possibile stabilire quali tecnologie applicare per il raggiungimento dei fini preposti. Lo studio del procedimento amministrativo, e delle altre possibili applicazioni relative all Informatica Giuridica, conduce all esigenza di analizzare i requisiti dei sistemi distribuiti finalizzati al lavoro collaborativo, incentrati sulla necessità di gestire flussi documentali e di condividere informazioni. I requisiti evidenziati e relativi a sistemi dotati delle caratteristiche appena elencate sono alla base del sistema InterDataNet (IDN) attualmente in fase di sviluppo nell ambito del dottorato di ricerca in Telematica e Società dell Informazione ed analizzato come argomento di tesi nel settore della Telematica presso il Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni della Facoltà di Ingegneria dell Università degli Studi di Firenze. InterDataNet è un sistema complesso definito attraverso tre entità differenti: InterDataNet-Information Model (IDN-IM ), una rappresentazione omogenea, astratta e consistente dell informazione gestita dal sistema; InterDataNet-Service Architecture Model (IDN-SAM ), un insieme di servizi in grado di gestire i concetti del modello dell informazione (IDN-IM) e concepiti in modo tale che sia possibile suddividere il problema generale in sotto-problemi più elementari; InterDataNet-Network Architecture (IDN- NA), un architettura distribuita di rete costituita da un certo numero di entità di livello applicativo ISO/OSI che interagiscono erogando servizi per altre entità o direttamente per l utente. Il fine ultimo del presente lavoro è quindi quello di delineare un modello dell informazione, conforme a InterDataNet-Information Model, per l utilizzo di IDN come piattaforma di base per la realizzazione di applicazioni in grado di permettere la collaborazione fra operatori del settore giuridico. La progettazione di un modello di atto amministrativo che tenga conto sia dei requisiti emersi dallo studio del procedimento amministrativo che delle caratteristiche proprie del modello di informazione definito nel sistema InterDataNet (IDN-IM), consente di superare le limitazioni dovute all attuale approccio lavorativo usato per l elaborazione e la redazione di atti amministrativi. xi

13 Introduzione I singoli capitoli tratteranno i seguenti argomenti: Capitolo 1. Informatica Giuridica: origini, sviluppo, caratteristiche salienti e possibili tipologie di classificazione. Capitolo 2. Il documento: significato che assume questo termine in ambito giuridico ed informatico. Capitolo 3. Procedimento amministrativo: descrizione delle varie fasi da espletare finalizzate alla corretta redazione ed elaborazione di atti amministrativi. Capitolo 4. Applicazioni dell Informatica Giuridica: Protocollo Informatico, procedimento amministrativo telematico, legimatica, procedimento legislativo, assegnazione dei Nomi Uniformi ai documenti giuridici e processo civile telematico. Capitolo 5. Requisiti di sistemi: distribuiti, finalizzati al lavoro collaborativo, orientati alla gestione di flussi documentali ed alla cooperazione tra organizzazioni diverse e tra organizzazioni e cittadini. Capitolo 6. InterDataNet (IDN): analisi delle caratteristiche del sistema attualmente in fase di sviluppo nell ambito del dottorato di ricerca in Telematica e Società dell Informazione, presso il Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni della Facoltà di Ingegneria dell Università degli Studi di Firenze. Capitolo 7. IDN e Informatica Giuridica: confronto tra i requisiti necessari per realizzare una corretta redazione degli atti amministrativi, del Protocollo Informatico e dell assegnazione dei nomi uniformi ai documenti legislativi, e caratteristiche di IDN. xii

14 Introduzione Realizzazione di un modello di documento progettato in base alle caratteristiche del sistema IDN e capace di essere utilizzato per ottenere la corretta elaborazione e redazione di un atto amministrativo informatico. xiii

15 Capitolo 1 Informatica Giuridica Gli ultimi decenni sono stati segnati da una profonda trasformazione della società con lo sviluppo e la diffusione esponenziale di tecnologie di comunicazione sempre più veloci e di strumenti di calcolo sempre più potenti [Sar02]. Ancora oggi è in atto uno sconvolgimento che riguarda molti aspetti della vita sociale, economica, politica e culturale della società. Un esempio degno di nota è relativo alla diffusione capillare della rete telefonica cellulare che permette ad ogni individuo di essere potenzialmente raggiungibile in qualsiasi istante e in qualsiasi luogo e, in abbinamento ad altre tecnologie wireless emergenti, permette di fornire all utente servizi basati su scambio di dati (e non solo su quello di voce) impensabili fino a qualche anno fa. Queste tecnologie si sono rivelate strumenti straordinari a disposizione dei governi dei Paesi per migliorare la qualità, la velocità e l affidabilità dei servizi offerti ai cittadini ed alle imprese. Lo sviluppo della tecnologia e l utilizzo che ne può essere fatto sono quindi aspetti che procedono di pari passo: più gli strumenti informatici-telematici si evolvono e maggiori risultano i possibili campi di applicazione. Nelle prime fasi di sviluppo di tali strumenti, essi sono stati destinati ad essere utilizzati con lo scopo di agevolare i processi industriali, in seguito, grazie alle continue evoluzioni, si arriva ad estenderne l utilizzo anche in aree tradizionalmente umanistiche.

16 Informatica Giuridica Le origini dell Informatica Giuridica Ai fini del presente lavoro di tesi, il campo di applicazione che interessa è quello relativo all utilizzo delle tecnologie informatiche-telematiche per agevolare e facilitare il lavoro degli operatori del settore giuridico, detto Informatica Giuridica e che verrà trattato ed analizzato nel seguito, con particolare riferimento agli aspetti tecnici sia in ambito ingegneristico che in ambito giuridico sulla rappresentazione e gestione documentale. Un altro ambito di applicazione, che non deve essere confuso con il precedente, è il diritto dell informatica, ovvero la scienza che fa uso del diritto per regolare e gestire, da un punto di vista legale, tutte le conseguenze che possono nascere in seguito all uso delle tecnologie informatiche. Buona parte del diritto dell informatica riguarda Internet, data la sua importanza e la sua pervasività. Tale disciplina va a regolamentare infatti questioni legate alla rete delle reti (Internet) come ad esempio diffamazioni od ingiurie, commercio elettronico, tutela del diritto d autore e questioni più generali come il trattamento dei dati personali e la firma digitale. 1.1 Le origini dell Informatica Giuridica Giurimetria, giuscibernetica, giuritecnica, Informatica Giuridica: queste sono solo alcune denominazioni, ed altre ne verranno, che autorevoli giuristi hanno dato ad una disciplina, che ha cominciato a svilupparsi nella seconda metà del XX secolo in seguito ai primi significativi progressi della tecnologia [Ias00]. L Informatica Giuridica risulta una delle materie più interessanti e più studiate anche perché sono previsti ampi margini di sviluppo in una civiltà profondamente tecnologica come quella odierna. Attualmente molte sono le discipline che si stanno sviluppando in questo ambito, alcune delle quali verranno trattate nel paragrafo 1.2. Non solo la dottrina, ma anche la legislazione e la giurisprudenza negli ultimi anni hanno dovuto tener conto delle considerevoli implicazioni di carattere giuridico che l ingresso del computer e della rete hanno comportato in tutte le principali attività dell uomo. Tali tecnologie sono quindi divenute parte integrante di molti rami del diritto come quello civile, commerciale, penale, processuale civile e processuale penale. Nei sotto paragrafi successivi verranno ripercorse le tappe che hanno condotto all introduzione dei vari termini storicamente usati nel contesto del- 2

17 Informatica Giuridica Le origini dell Informatica Giuridica l Informatica Giuridica e che sono schematizzate, in ordine cronologico, in figura 1.1. Giurimetria 1949 Lee Loevinger Giuscibernetica 1968 Mario G. Losano Giuritecnica Informatica Giuridica 1975 Vittorio Frosini 1962 Philippe Dreyfus Figura 1.1: Termini storici usati per descrivere l Informatica Giuridica Giurimetria La finalità delle applicazioni elettroniche, nella prima metà del Novecento, era quella di agevolare i processi industriali o comunque di intervenire in ambiti legati al contesto delle scienze esatte 1 ; non si era ancora pensato di estendere tale utilizzo ad aree tradizionalmente umanistiche. Il primo a proporre una possibile applicazione dell elettronica in campo giuridico fu Norbert Wiener nel 1946, il fondatore della cibernetica 2. In effetti però la vera e propria data di nascita di questa disciplina è fissata convenzionalmente nel 1949 quando il giurista-manager americano Lee Loevinger pubblica su una rivista giuridica del Minnesota un articolo intitolato Jurimetrics: The Next Step Forward [Loe49]. Loevinger conia quindi il termine giurimetria per indicare una disciplina che utilizza i metodi della scienza nell ambito del diritto e da allora le applicazioni dell informatica al diritto si sono sviluppate, e stanno continuando a farlo, in modo massiccio e in molteplici direzioni che saranno illustrate, in dettaglio, nel paragrafo Tradizionalmente le scienze esatte sono quelle che utilizzano la matematica come linguaggio essenziale per descrivere i risultati ottenuti. 2 La cibernetica è la scienza che studia e progetta macchine capaci di autoregolarsi. 3

18 Informatica Giuridica Le origini dell Informatica Giuridica Inizialmente la giurimetria non coinvolge tutto il dominio giuridico ma si concentra prevalentemente su tre ambiti individuati nel 1963, dal giurista Hans Wolfgang Baade [Baa63]: informativo, riguarda l archiviazione e il reperimento elettronico delle informazioni giuridiche e prenderà il nome di legal information retrieval; logico, è collegato alla previsione delle decisioni giuridiche sulla base di analisi comportamentali e prenderà il nome di legal expert system; behavioristico-decisionale, riguarda la formazione del diritto e della scienza giuridica mediante la logica simbolica e prenderà il nome di judicial predicting. Queste tre discipline hanno in comune la necessità di fare ricorso alla tecnologia informatica: il calcolatore elettronico risulta infatti il migliore strumento capace di archiviare e gestire una notevole quantità di documenti legislativi e di eseguire calcoli complessi per l analisi delle probabilità. I primi due approcci, quello informativo relativo all applicazione dei modelli logici a norme giuridiche e quello logico relativo all applicazione dell elaboratore all attività giuridica, avranno larga fortuna in Europa dove l inflazione legislativa ha reso arduo compiere una distinzione tra il diritto vigente e quello non vigente. Il terzo approccio, quello behavioristico-decisionale legato alla previsione delle future sentenze giuridiche, invece non troverà alcun seguito nei sistemi continentali di civil law ma resterà confinato in ambiente americano e britannico dove è fondamentale il principio del precedente vincolante che è alla base del sistema common law. La caratteristica fondamentale dei paesi di civil law, può essere individuata nel fatto che il giudice trae la propria decisione da un interpretazione sistematica delle norme di legge [CS96]. In pratica nell interpretazione della norma da applicare alla fattispecie concreta egli è libero di non adeguarsi all opinione espressa da altri giudici, potendo discostarsi dalla loro interpretazione. Gli ordinamenti di common law non sono basati, a differenza di quelli di civil law, su un sistema di norme raccolte in codici bensì sul principio giurisprudenziale dello stare decisi, vale a dire sulla vincolatività del precedente giudiziario. Questo non significa che in tali sistemi manchino le 4

19 Informatica Giuridica Le origini dell Informatica Giuridica leggi scritte: esistono e sono conosciute come Acts of Parliaments o Statutes e si affiancano al diritto di origine giurisprudenziale basato sui precedenti giudiziari ( case law ) ma non hanno un ruolo sovraordinato rispetto ad esso. Conseguentemente nella tradizione del common law, il diritto si forma principalmente per effetto di una sorta di processo di accumulazione di pronunce giudiziali che divengono giurisprudenza. Nei paesi in cui vige il common law è quindi più semplice prevedere, facendo uso di opportuni metodi statistici e appoggiandosi a tecniche relative all intelligenza artificiale, il comportamento del giudice relativamente ad alcuni casi giuridici. Per questo motivo in tale ambito è stato dato maggior spazio all approccio behavioristico-decisionale che vede come suo massimo sviluppo futuro la creazione di un giudice elettronico in grado di svolgere una funzione sostitutiva o almeno di appoggio al giudice. Al contrario, nei Paesi in cui è in atto il civil law, la giurimetria si specializza nella costruzione di banche dati e di sistemi di formalizzazione delle norme giuridiche piuttosto che nella progettazione di sistemi per la decisione del caso concreto Giuscibernetica I risultati ottenuti sul campo della giurimetria di tipo behavioristicodecisionale risultarono scarsi e fecero sì che in Europa gli studi puramente empirici di tipo Loevingeriano fossero accostati a studi tipicamente teorici legati sia alla logica formale applicata al diritto, sia a lavori che in qualche modo riguardassero norme giuridiche [Dav03]. Questa fusione di discipline finì per trasformarsi in un guazzabuglio giuridico. Per cercare di mettere un po d ordine in questo caos Mario G. Losano, nel 1968, propose di abbandonare l ormai superata denominazione di giurimetria e preferì parlare di giuscibernetica ponendo l accento sulle conseguenze di carattere sociale che comportava l uso dell elaboratore, sull applicazione al diritto della logica tipica dei linguaggi di programmazione e sui possibili usi dell elaboratore nel mondo del diritto Giuritecnica Nel 1975 Vittorio Frosini passa dalla giuscibernetica alla giuritecnica, terminologia contratta di tecnologia giuridica, intesa come un modello logico- 5

20 Informatica Giuridica Le origini dell Informatica Giuridica operativo derivante dal trattamento tecnicizzato e automatizzato dei dati giuridici. L adozione di questo metodo ha determinato un mutamento di mentalità dello studioso e dell operatore del diritto, costretti a staccarsi dagli schemi fondamentali del formalismo giuridico a cui erano abituati. Il diritto veniva infatti considerato come un universo scritto sui codici e la cultura giuridica era ritenuta prevalentemente umanistica. L innovazione tecnologica assume quindi un ruolo sempre più importante e determina un profondo cambiamento di mentalità, di approccio e di modus operandi anche nel campo del diritto Informatica Giuridica Attualmente il termine in uso per indicare questa disciplina è Informatica Giuridica ed è stato proposto nel 1962 dallo scienziato francese Philippe Dreyfus, direttore generale del Centre d Analyse et Programmation (CAP) in Francia, in una seduta dell Association Francaise de Calcul et Traitment de l Information. Il termine Informatique, per assonanza con termini quali mathematique e physique, nacque infatti a partire dalla contrazione delle due parole Information e Automatique. Ad oggi, con Informatica Giuridica (I.G.) si intende l uso dei calcolatori elettronici nel campo del diritto [Elm00]. Il termine in esame può essere usato anche per indicare un fenomeno più ampio che riguarda l insieme di rapporti tra il diritto e le scienze formali in generale; tale accezione risulta però meno significativa in questa trattazione, pertanto verrà fatto riferimento alla precedente. Lo sviluppo dell Informatica Giuridica può essere scandito secondo due profili: uno tecnologico ed uno funzionale. Secondo il punto di vista tecnologico si delineano tre fasi che si distinguono in base allo sviluppo delle tecnologie informatiche di riferimento: fase concentrata si colloca tra gli anni 60 e 70 del secolo scorso, si sviluppa grazie all uso dei mainframe 3 e porta alla nascita dei grandi sistemi di documentazione giuridica automatica che hanno il compito di 3 Un mainframe è un computer di notevoli dimensioni fisiche e dotato di elevata capacità di elaborazione, in grado di supportare l utilizzo contemporaneo da parte di centinaia o addirittura migliaia di utenti il cui accesso avviene di solito mediante un terminale. 6

21 Informatica Giuridica Tipologie di classificazione dell Informatica Giuridica catalogare, organizzare e facilitare il reperimento delle fonti informative giuridiche; fase individuale si colloca tra gli anni 70 e 80 del XX secolo, epoca in cui si ha l avvento del personal computer. Si affiancano così ai sistemi centralizzati di documentazione, strumenti di produzione e gestione dell informazione ed i primi sistemi di aiuto alla decisione giuridica destinati all attività individuale d ufficio; fase integrata, è quella attuale nella quale ci si può servire di reti globali: sono in uso infatti architetture distribuite nate per consentire l utilizzo di risorse di calcolo e di storage provenienti da un numero indistinto di calcolatori interconnessi da una rete (solitamente, ma non necessariamente, Internet). Questi strumenti hanno fatto sì che i sistemi di archiviazione e reperimento delle informazioni si siano integrati con i sistemi informatici destinati ad un uso personale. Il criterio funzionale esegue una distinzione tra le varie discipline che si collocano all interno dell Informatica Giuridica in base alle metodologie e funzioni svolte da esse. È inoltre possibile effettuare un ulteriore classificazione in base ai settori di applicazione. 1.2 Tipologie di classificazione dell Informatica Giuridica Di seguito verrà riportata la descrizione di alcune discipline relative all Informatica Giuridica, che verranno classificate grazie a due principali metodi di analisi: uno effettuato in base alle funzioni che ogni disciplina svolge e l altro relativamente ai settori di applicazione, riportati in figura 1.2. È importante osservare che i confini tra un settore e l altro non sono necessariamente netti, pertanto alcune discipline possono essere inquadrate nel contesto di categorie diverse. Ad esempio si parla di Informatica Giuridica Redazionale applicata alla Pubblica Amministrazione per indicare la disciplina che si occupa della redazione di atti relativi alla P.A. mediante l utilizzo di strumenti informatici. 7

22 Informatica Giuridica Tipologie di classificazione dell Informatica Giuridica Classificazione effettuata in base a metodologie e funzioni Classificazione effettuata in base ai settori di applicazione I.G. Documentale I.G. Metadocumentale o Cognitiva I.G. Gestionale o Manageriale I.G. Redazionale I.G. Didattica I.G. Legislativa o Legimatica I.G. Amministrativa I.G. Giudiziaria I.G. per le Professioni Legali I.G. per la Didattica Giuridica Figura 1.2: Metodi di classificazione e relative discipline Metodologie e funzioni Come anticipato, una prima classificazione delle discipline che appartengono all Informatica Giuridica è effettuata in base alla funzione o al fine che esse si propongono di ottenere. Si parla allora di Informatica Giuridica Documentale, Metadocumentale o Cognitiva, Gestionale o Manageriale, Redazionale, Didattica. Tali discipline saranno, di seguito, analizzate singolarmente. I.G. Documentale L Informatica Giuridica Documentale studia la classificazione, la memorizzazione e il reperimento automatico delle informazioni tramite strumenti elettronici. In particolare si occupa della progettazione, costruzione e gestione di archivi o di banche dati elettroniche contenenti leggi, sentenze, dottrina o altri documenti giuridici e quindi dei sistemi di selezione, organizzazione e reperimento delle informazioni giuridiche contenute. È stato l ambito nel quale si sono sviluppate le prime applicazioni informatiche al servizio dell attività giuridica. 8

23 Informatica Giuridica Tipologie di classificazione dell Informatica Giuridica A partire dagli anni 50 del XX secolo alcuni giuristi americani cominciarono a fare uso degli elaboratori elettronici di cui già disponevano per memorizzare articoli, avvalendosi di un sistema che prevedeva l uso delle parole chiave. In pratica i documenti potevano essere reperiti solo attraverso un numero limitato di elementi di descrizione e per questo si parlò di indicizzazione parziale. Questo criterio di indicizzazione risulta scarsamente efficiente ma, all epoca, anche l unica scelta possibile in quanto i calcolatori erano dotati di capacità di memoria, calcolo e velocità di accesso ai dispositivi, limitate e non sarebbe stato possibile memorizzare tutte le informazioni da archiviare, pertanto i ricercatori furono costretti a rappresentare i documenti solo attraverso pochi termini denominati, appunto, parole chiave. Si pensi ad esempio ad uno schedario bibliografico tradizionale dove gli elementi per ricercare un documento sono l autore oppure la materia trattata. In questo caso l accesso alle informazioni può avvenire solo attraverso i nomi degli autori ed i termini utilizzati per descrivere il contenuto del documento [Elm05]. In Italia, verso la fine degli anni 60 del XX secolo, un gruppo di magistrati dell Ufficio massimario della Corte di Cassazione diede inizio allo sviluppo del sistema di information retrieval 4 denominato Italgiure-Find. Il Centro Elettronico di Documentazione (CED) della Corte di Cassazione 5 venne ufficialmente inaugurato nel 1973 con un congresso nazionale. Da allora in poi i collegamenti con i vari uffici giudiziari aumentarono e così pure si ampliò la massa di documentazione normativa, giurisprudenziale e dottrinale [Cri98]. Le prime banche dati, o banche dati tradizionali, erano costituite da due moduli, generalmente residenti nello stesso luogo fisico: un archivio unitario ed un indice di ricerca contenente le parole chiave. Attualmente le banche dati sono di tipo globale o ipertestuale e presentano un archivio diffuso in luoghi fisici diversi ed un indice centralizzato unitario mediante il quale si può arrivare ai singoli documenti. Le moderne tecnologie informatiche hanno permesso il passaggio da un indicizzazione parziale alla indicizzazione totale, sono infatti stati progettati 4 Un sistema di information retrieval può essere definito come quel vasto insieme di tecniche utilizzate per il recupero mirato dell informazione in formato elettronico. 5 Il CED, in oggetto, offre un servizio di consultazione telematica di testi di interesse giuridico raccolti e organizzati in apposite banche dati on-line. 9

24 Informatica Giuridica Tipologie di classificazione dell Informatica Giuridica dei motori di ricerca 6 che consentono di ritrovare un documento attraverso tutti gli elementi che lo costituiscono, le parole chiave per la ricerca di un documento sono cioè tutti i termini in esso contenuti. Le strategie di ricerca si suddividono in due categorie: tecniche di espansione e tecniche di restrizione. Le prime hanno lo scopo di fornire come risultato di una ricerca tutti i documenti pertinenti contenuti in un archivio. Le tecniche di restrizione sono orientate invece ad aumentare la proprietà selettiva del sistema che è tanto più efficace quanto più è in grado di richiamare solo i documenti pertinenti. Una buona strategia di ricerca è quindi in grado di individuare la maggior parte dei documenti pertinenti senza segnalare un numero eccessivo di falsi positivi (elementi non pertinenti ma catalogati come tali in fase di ricerca). La bontà di una strategia di ricerca può essere valutata tramite i seguenti indici di prestazione [Elm00]: precisione (precision), è la capacità di ottenere come risultato della ricerca solo i documenti pertinenti. Esprime il rapporto tra i documenti pertinenti reperiti e tutti i documenti reperiti; richiamo (recall), indica la capacità del sistema di ricercare tutti i documenti pertinenti contenuti nell archivio. È il rapporto tra i documenti pertinenti reperiti e quelli pertinenti contenuti nell archivio; silenzio (silence), è la caratteristica di non reperire i documenti pertinenti. È dato dal rapporto tra i documenti pertinenti non reperiti ed i documenti pertinenti contenuti nell archivio; rumore (noise), indica la capacità di reperire i documenti non pertinenti. È il rapporto tra i documenti non pertinenti reperiti ed i documenti reperiti. Possiamo allora dire che le tecniche di espansione hanno lo scopo di aumentare il richiamo ma comportano il rischio di un aumento del rumore; le tecniche di restrizione sono progettate in modo da incrementare la precisione andando incontro però ad un probabile aumento anche del silenzio. 6 Un motore di ricerca è un sistema software che analizza un insieme di dati e crea un indice dei contenuti disponibili classificandoli in base a formule matematiche che ne indichino il grado di rilevanza data una determinata chiave di ricerca. Uno dei campi in cui i motori di ricerca trovano maggiore utilizzo è quello dell Information Retrieval e nel web. 10

25 Informatica Giuridica Tipologie di classificazione dell Informatica Giuridica Le strategie di ricerca che aumentano la precisione diminuiscono il richiamo e viceversa; quindi occorre, caso per caso, operare delle scelte ed utilizzare con attenzione gli strumenti disponibili per ottenere ciò che è più utile in ogni specifico contesto. In genere si privilegiano le ricerche effettuate tramite le tecniche di espansione, rassegnandosi ad una precisione non ottimale, cioè al rumore costituito da una serie, più o meno ampia, di documenti non pertinenti (si accettano falsi positivi a patto di ottenere il più alto numero possibile di documenti pertinenti). In ogni caso la tecnica è tanto migliore quanto più alti risultano essere gli indici di precision e recall. Oggi non solo esistono banche dati utilizzate dagli operatori del diritto, ma tutta l attività giuridico-amministrativa si serve quotidianamente di basi di dati [Mer02]. Le banche dati giuridiche più note sono: Lexis (nata nel 1973 e divenuta LexisNexis nel 1979) e Juris (1974) negli Stati Uniti; QuickLaw in Canada; Cedij (1992), Iretij, Cridon e Juris Data in Francia; Italgiure-Find (1973), il sistema di documentazione della Corte di Cassazione, la banca dati della Camera dei Deputati e l archivio in linea del Poligrafico dello Stato in Italia. I.G. Metadocumentale o Cognitiva L Informatica Giuridica documentale tende ad organizzare, catalogare, raccogliere e ricercare informazioni. L Informatica Giuridica metadocumentale vuole invece superare il momento puramente informativo per occuparsi di raccogliere, organizzare ed elaborare informazioni con lo scopo di produrre conoscenza. È importante sottolineare la differenza tra informazione e conoscenza. In generale l informazione è una qualunque notizia, racconto, comunicazione scritta od orale; la conoscenza è invece l autocoscienza del possesso di informazioni connesse tra di loro e che altrimenti, prese singolarmente, hanno un valore e un utilità inferiori. È possibile classificare i sistemi documentali come isomorfi e quelli metadocumentali come eteromorfi. Per comprendere meglio questa classificazione, si faccia riferimento alla figura 1.3, in cui è rappresentato un sistema che prende in ingresso un informazione, la elabora e la trasforma in un nuovo dato in uscita: la distinzione tra le due categorie di sistemi avviene in base al tipo di cambiamento effettuato su tale informazione. 11

26 Informatica Giuridica Tipologie di classificazione dell Informatica Giuridica Nella sezione a) si nota che l informazione in ingresso (x A) e quella in uscita (y B) al sistema sono dello stesso tipo ovvero appartengono ad una stessa categoria od insieme (A = B), in tal caso si parla di sistema isomorfo: la I.G. documentale infatti raccoglie, cataloga e infine restituisce un preciso insieme di informazioni. Se ad esempio in una base di dati di una biblioteca vengono catalogati i libri memorizzando per ciascuno di essi, autore, titolo e posizione, quando l utente interrogherà il sistema questo potrà fornire al massimo una scheda per ogni libro contenente i dati che gli sono stati forniti e niente di più. Al contrario, nella sezione b), è stato riportato un sistema eteromorfo, cioè tale che i dati in ingresso (x A) e quelli in uscita (z C) sono diversi tra loro (A C): la I.G. metadocumentale raccoglie, organizza informazioni e le elabora fornendo soluzioni, pareri, consulenze che non fanno parte dell insieme di informazioni di partenza. Un esempio che appartiene a questa categoria è il futuro giudice elettronico: teoricamente esso accetta in ingresso informazioni quali leggi generali e fatti accaduti e fornisce in uscita un parere che non può essere catalogato né come legge né come fatto accaduto ma che appartiene ad una nuova tipologia di dati che rappresentano la sentenza. a) x Sistema isomorfo y x A f : A B, con A=B f x = y B b) x Sistema eteromorfo z x A g : A C, con A C g x =z C Figura 1.3: Sistemi isomorfo ed eteromorfo. I sistemi cognitivi fondano le proprie basi principalmente sull intelligenza artificiale, termine che viene utilizzato per la prima volta da John McCarthy 12

27 Informatica Giuridica Tipologie di classificazione dell Informatica Giuridica nel 1956, durante un congresso in cui si ritrovarono insieme informatici, filosofi e psicologi con l intento di creare un metodo interdisciplinare per studiare la possibilità di riprodurre, attraverso i calcolatori, le attività intellettuali proprie dell uomo. Fu stabilita una vera e propria struttura dei sistemi cognitivi che risulta attualmente in uso e che è caratterizzata dai tre moduli seguenti: l interfaccia con l utente; la base di conoscenza; il motore di inferenza. L interfaccia con l utente, permette al sistema di dialogare con l utente le cui esigenze vengono prese in considerazione per l individuazione della risposta più adeguata. La base di conoscenza, è l insieme delle informazioni che dovrebbe mettere il sistema in grado di competere con l esperto umano su un determinato argomento. Il primo compito di un sistema informatico cognitivo è infatti quello di stabilire l ambito della conoscenza giuridica ossia il dominio di base da prendere in considerazione per avere una conoscenza completa su un determinato settore giuridico. Alcuni sistemi si fondano sulle norme giuridiche vigenti (sistemi basati sulle regole), altri prendono in considerazione sia le norme che i precedenti giurisdizionali (sistemi misti), altri ancora solo i precedenti giurisdizionali (sistemi basati sui casi). Se il sistema cognitivo deve operare in un ambiente in cui vige il civil law, per individuare la base di conoscenza si deve tenere conto del fatto che, solitamente, il ruolo della legge è nettamente prevalente rispetto a quello della giurisdizione 7. Al contrario, se il sistema cognitivo è allestito per il common law, il metodo per selezionare la base di conoscenza deve essere progettato tenendo presente che la tendenza è prevalentemente quella di dare maggiore rilevanza ai precedenti giudiziari piuttosto che alle norme codificate. Il motore inferenziale è il modulo che utilizza la base di conoscenza con lo scopo di giungere alla soluzione del problema proposto e di fornire spiegazioni 7 Per giurisdizione si intende la potestà, attribuita ai giudici, di applicare la legge interpretandone la portata e rendendola operante nel caso concreto. 13

28 Informatica Giuridica Tipologie di classificazione dell Informatica Giuridica in merito alle scelte effettuate. È costituito da un insieme di regole, dette regole di produzione o inferenze, il cui scopo non è quello di trovare una serie di decisioni possibili e di quantificarne il grado di validità, ma quello di dedurre, tra molte opzioni, una conclusione univoca. La conoscenza giuridica è espressa in un linguaggio naturale molto lontano da quello degli elaboratori, pertanto prima di poter analizzare il dominio per mezzo delle regole di produzione, è necessario esaminare due livelli di formalizzazione che possono essere schematizzati nel modo seguente [Elm00]: analitico, consiste nel ridurre il linguaggio giuridico in proposizioni elementari o atomiche di significato univoco che possono essere vere o false; sintetico combinatorio, consiste nel combinare le proposizioni atomiche attraverso connettivi logici. Un connettivo logico è un operazione che instaura fra due proposizioni A e B una relazione che genera una terza proposizione C che può essere vera o falsa in base ai valori di A e B ed alla tipologia di connettivo utilizzato [RN02]. I principali connettivi logici sono: la congiunzione logica e (in inglese and, in latino et ), indicata con il simbolo ; la disgiunzione inclusiva o (in inglese or, in latino vel ), indicata con il simbolo ; la disgiunzione esclusiva o (in inglese xor, in latino aut ), indicata dal simbolo ; l implicazione materiale se... allora..., indicata con il simbolo ; la doppia implicazione se e solo se, indicata con il simbolo. Spesso si annovera inoltre fra i connettivi logici la negazione logica non, indicata con il simbolo la quale agisce però su un unica proposizione. Si giunge così ad un ultimo livello di formalizzazione, detto sintetico deduttivo, che consiste nel costruire inferenze tra proposizioni o gruppi di proposizioni attraverso l implicazione logica. In pratica l inferenza è il processo con il quale da una proposizione accolta come vera, si passa ad una proposizione la cui verità è considerata contenuta nella prima. 14

29 Informatica Giuridica Tipologie di classificazione dell Informatica Giuridica Le regole di produzione sono un meccanismo logico che riduce la conoscenza ad un insieme di enunciati condizionali costituiti da una premessa e da una conclusione. Un esempio di regola di produzione è il seguente: Se Mario è maggiorenne and non è coniugato and non è interdetto allora Mario può contrarre matrimonio. Ovviamente i limiti di una rappresentazione effettuata attraverso questo metodo sono molti, il principale è l impossibilità di ridurre tutte le norme giuridiche nella forma se... allora.... I sistemi esperti non possono coprire quindi tutto il diritto. Un altro limite è il fatto che i sistemi esperti si basano fondamentalmente sulla possibilità di riuscire a stabilire se un affermazione è vera o falsa, pertanto il loro funzionamento è corretto solo in presenza di informazioni binarie. Le informazioni binarie possono infatti assumere solo due valori possibili, pertanto può avere senso affermare che queste possono essere considerate o vere o false in modo esclusivo (se un affermazione non è falsa allora è vera e viceversa). Una volta rappresentato un settore del diritto attraverso le regole di produzione, è necessario predisporre un criterio per analizzarle che consiste nel verificare tali inferenze con un ordine ben determinato. Esistono due metodi per effettuare la verifica delle regole: in avanti (forward chaining) o guidata dall antecedente, si parte dalla verifica delle premesse o dai dati conosciuti per giungere poi alle conclusioni; all indietro (backward chaining), in questo caso si procede riducendo l obiettivo principale (goal) in sottoproblemi e, all indietro, si verifica la verità o la falsità delle premesse. Il motore inferenziale ha quindi, oltre al compito di scegliere quale conoscenza utilizzare nel processo risolutivo, il dovere di selezionare le regole che possono essere applicate nella particolare situazione (matching). Quest ultimo lavoro si divide in due fasi: 15

30 Informatica Giuridica Tipologie di classificazione dell Informatica Giuridica selezione di una delle regole; esecuzione della regola scelta nella fase precedente. Concludendo, mentre le banche dati non producono nuova conoscenza se non nel senso che forniscono come risultato un sottoinsieme della conoscenza di partenza, i sistemi cognitivi forniscono una conoscenza qualitativamente diversa rispetto alle informazioni di base a disposizione. Si tratta di una conoscenza nuova ma limitata dalla quantità e dalla qualità delle informazioni che vengono date in ingresso al sistema stesso che trae conclusioni in base alla propria esperienza, costituita appunto dalla base di conoscenza fornitagli (vedi pagina 13). Per questo motivo quanto maggiore sarà la quantità di dati che vengono organizzati e immagazzinati nel sistema tanto maggiore risulterà la sua esperienza e migliori saranno le prestazioni. I.G. Gestionale o Manageriale Con Informatica Giuridica Gestionale o manageriale si intende quel settore di applicazioni dirette ad automatizzare l organizzazione del lavoro di un ufficio. Si parla di informatica giudiziaria quando l oggetto dell automazione è costituito dagli uffici dei giudici, di informatica legale nel caso di informatizzazione degli studi professionali degli avvocati e dei notai e di informatica amministrativa se l ambito di applicazione è quello della pubblica amministrazione. Rientrano nell Informatica Giuridica Gestionale tutte le operazioni ausiliarie di processi decisionali svolte dai giudici, dai notai, dagli avvocati e in generale dal personale addetto agli uffici. Ad esempio in campo giudiziario [Elm00], vengono gestite le seguenti funzioni: l agenda degli impegni del giudice, la formazione del ruolo di udienza, la tenuta dei registri, l attività di udienza, il monitoraggio di tutta l attività del giudice, l assegnazione dei processi ai vari giudici, la formazione del ruolo delle cause. Lo studio di queste attività appartiene ad un settore di ricerca multidisciplinare denominato Computer-Supported Cooperative Work (CSCW). Le tecnologie e gli strumenti che facilitano la collaborazione ad un gruppo di individui sono indicate con la parola groupware [ESG91]. 16

31 Informatica Giuridica Tipologie di classificazione dell Informatica Giuridica L informatica gestionale giudiziaria ha quindi come oggetto le attività amministrative svolte dai giudici e dai cancellieri e si occupa di informatizzare il funzionamento dell ufficio degli operatori di giustizia; restano fuori dall ambito gestionale-giudiziario tutte le attività giurisdizionali, ovvero le operazioni intellettuali che conducono alla decisione. I.G. Redazionale L Informatica Giuridica Redazionale ha come obiettivo la formulazione automatica di atti giuridici, conseguentemente lo sviluppo di questa disciplina è strettamente legato all evoluzione degli editor di testo. I sistemi redazionali sono costituiti quindi da editor integrati da funzioni specifiche per la redazione degli atti giuridici. Tutti gli atti giuridici (come ad esempio norme, sentenze, negozi giuridici 8 o articoli scientifici) presentano due componenti fisse: una linguistica ed una strutturale [Elm00]. Gli strumenti informatici, come descritto in [MR05], progettati per queste specifiche applicazioni sono dotati quindi di: funzioni linguistiche, che agiscono sulla correttezza ortografica, sullo stile, sulla leggibilità e sull esattezza terminologica ed incidono quindi sulla morfologia, sulla sintassi e, in parte, anche sulla semantica del testo; funzioni strutturali, aiutano il redattore a costruire correttamente l atto sia dal punto di vista della struttura formale che della struttura funzionale. Con struttura formale, si intende una suddivisione di un atto effettuata in base alle componenti formali che questo deve contenere: una legge, ad esempio, deve essere costituita da intestazione o titolo, articoli, commi e così via; una sentenza invece si divide in fatto, motivazione, dispositivo e infine un documento scientifico o un semplice libro contengono capitoli, paragrafi o sotto paragrafi. Con struttura funzionale di un atto, si intende una divisione secondo le componenti di contenuto di cui deve essere costituito: una legge, ad esempio, presenta una parte o disposizione definitoria, una parte o disposizione sostanziale, una parte o disposizione procedurale, una parte o disposizione sanzionatoria, una parte o disposizione transitoria, una parte 8 Con il termine negozio giuridico si intende un atto di autonomia privata ovvero una dichiarazione di volontà. 17

32 Informatica Giuridica Tipologie di classificazione dell Informatica Giuridica o disposizione destinata ai collegamenti con altri atti (nessi normativi); per quanto riguarda le sentenze si evidenziano elementi che, anche se più generali, coincidono con quelli elencati per la struttura formale: si parla nuovamente di fatto, motivazione, dispositivo. Queste due funzionalità possono essere utilizzate sia in parallelo che in modo indipendente l una dall altra: nel primo caso si parla di funzioni che hanno lo scopo di revisionare e controllare la produzione dell atto, nel secondo si parla di funzioni che creano l atto stesso. In questa ottica i sistemi redazionali possono essere suddivisi in revisori, generativi o misti. L ambito di applicazione in cui l Informatica Giuridica Redazionale ha avuto più spazio è stato la legimatica ovvero la disciplina che si occupa della legislazione o della produzione normativa, argomento che verrà approfondito nei paragrafi successivi. Alcuni dei sistemi redazionali italiani più conoscuti sono: Lexedit, Lexeditor, Iri-Al, Norma System, Leda [Mas01]. I.G. Didattica L Informatica Giuridica Didattica ha come obiettivo l insegnamento del diritto attraverso strumenti informatici. I primi esperimenti in questo settore sono stati svolti presso l istituto del CNRS francese, l Iretij di Montpellier. L avvento delle tecniche ipertestuali e multimediali ha impresso una forte accelerazione delle applicazioni didattiche. Specialmente nel mondo anglosassone sono in atto numerosi progetti di sistemi per la legal education, si tratta di software in grado di fornire un supporto all insegnamento Settori di applicazione In base al settore dell attività giuridica nel quale si applicano le tecnologie dell informazione si distinguono le seguenti categorie: Informatica Giuridica Legislativa o Legimatica, Amministrativa, Giudiziaria, per le Professioni Legali, per la Didattica Giuridica. In ognuno di questi settori le applicazioni informatiche si servono di metodologie documentarie e metadocumentarie per funzioni informative, cognitive, gestionali e redazionali, collegando e integrando tecniche e funzioni [Mer02]. 18

33 Informatica Giuridica Tipologie di classificazione dell Informatica Giuridica I.G. Legislativa o Legimatica Il termine legimatica è un neologismo che deriva dai due termini legislazione e informatica, è una disciplina che si occupa della modellizzazione del ragionamento e delle procedure relative alla produzione legislativa utilizzando metodologie logiche, linguistiche e pragmatiche per l analisi dei testi normativi ed è finalizzata all informatizzazione delle conoscenze elaborate dalle tecniche legislative. Come anticipato nel paragrafo 1.2.1, alcuni dei sistemi redazionali italiani più recenti sono: Lexedit, Lexeditor, Iri-Al, Norma System, Leda [Mas01], NIR. Lexedit è stato realizzato nel 1998 presso l Istituto per la Documentazione Giuridica (IDG) 9 del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Firenze, in particolare da due ricercatori: Pietro Mercatali e Carlo Biagioli. Si tratta di un programma la cui funzione è quella di controllare il rispetto delle regole di scrittura delle leggi secondo i principi del manuale denominato Regole e suggerimenti per la redazione dei testi normativi, approvato nel 1992 dalla Conferenza dei presidenti dell assemblea, dei consigli regionali e delle province autonome [Int92], elaborato da un gruppo di lavoro coordinato dall Osservatorio Legislativo Interregionale (OLI) 10 ed aggiornato nel Il sistema Lexeditor è stato realizzato dal Laboratorio Progetti Speciali dell INSIEL, Informatica per il Sistema degli Enti Locali, con sede a Gorizia, per conto della Regione Friuli Venezia Giulia 11. È un programma che offre funzioni analoghe a Lexedit, a cui si è chiaramente ispirato, e permette anche la gestione contemporanea del testo del provvedimento modificante e di quello modificato. Il Centro Interdipartimentale di Ricerca in Informatica Filosofia e Diritto (CIRFID) di Bologna ha realizzato i sistemi: Iri-Al (in collaborazione con esperti della Regione Emilia Romagna) e Norma System. Quest ultimo risulta molto interessante e si compone di cinque prodotti integrati: Norma Manuale, un codice di regole per la redazione dei testi 9 Attualmente l IDG di Firenze con il Centro per gli studi sul diritto romano ed i sistemi giuridici di Roma sono stati accorpati nell ITTIG, Istituto di Teoria e Tecniche dell Informazione Giuridica. 10 OLI nasce nel 1979 come strumento di collegamento e formazione tra gli uffici legislativi dell Assemblea, dei Consigli e delle Giunte regionali e provinciali. 11 È una S.p.A. che opera sul territorio italiano da oltre trent anni progettando soluzioni nell ambito dell Information Tecnology di avanguardia per le pubbliche amministrazioni centrali e locali, la sanità e le imprese. 19

34 Informatica Giuridica Tipologie di classificazione dell Informatica Giuridica normativi; Norma Editor, un software per la redazione dei testi normativi; Norma Database, un software per l archiviazione e l interrogazione dei testi normativi; Norma Consolidamento, un software per la consolidazione semi automatica del testo vigente, tenendo conto di tutte le modifiche e abrogazioni eventualmente intervenute; Norma Internet, un software per la diffusione dei testi normativi attraverso Internet. Il sistema Leda è un prototipo realizzato presso l Università di Tilburg ed adottato in via sperimentale dal Ministero della giustizia olandese. Presenta quattro funzioni principali: supporto metodologico, supporto al drafting 12 e all assemblaggio dei documenti, attività d information retrieval, consulenza legislativa. Ognuno di questi quattro sistemi approfondisce aspetti diversi proponendo soluzioni originali. Infine il NiR, Norme in Rete, è un progetto intersettoriale avviato nel Gennaio 1999, proposto dal Ministero della Giustizia, coordinato e finanziato dall Autorità per l Informatica nella Pubblica Amministrazione (AIPA ora CNIPA, pagina 22). L obiettivo principale di Norme in Rete è quello di migliorare l efficacia dei servizi di informazione normativa per i cittadini offrendo un punto di accesso unitario alla documentazione legislativa e giuridica inserita sul web dalle istituzioni pubbliche; a tale scopo è stata infatti pubblicata, nel Maggio 2001, una prima versione del catalogo delle norme che è stata successivamente aggiornata (Aprile 2003). Un secondo scopo del progetto è quello di favorire la cooperazione tra le Pubbliche Amministrazioni, senza interferire con la loro autonomia, mediante l offerta di metodologie, servizi e strumenti software di supporto all automazione dei processi lavorativi legati alla produzione e alla pubblicazione dei documenti normativi. Il software realizzato da Norme in Rete viene distribuito insieme al relativo codice sorgente (opensource) in modo che possa essere modificato, e adattato alle singole esigenze delle Amministrazioni che aderiscono al progetto. I.G. Amministrativa L Informatica Giuridica Amministrativa o applicata alle pubbliche amministrazioni è costituita da sistemi che servono a rendere più efficienti le attività della Pubblica Amministrazione (P.A.) tramite strumenti informatici. 12 Il drafting consiste nella progettazione di un testo legislativo realizzata attraverso opportune tecniche di redazione. 20

35 Informatica Giuridica Tipologie di classificazione dell Informatica Giuridica Una P.A. informatizzata produce effetti di semplificazione e razionalizzazione delle procedure, di riordino organizzativo e si orienta sempre più a vedere il cittadino come un cliente anziché come un utente cercando di stabilire con quest ultimo un colloquio di tipo telematico. L informatizzazione di una procedura richiede un analisi rigorosa di ogni suo segmento favorendo in questo modo la scoperta di eventuali punti critici e della inutilità di alcune fasi procedurali. L automazione comporta inoltre una migliore conoscenza reciproca tra le varie P.A. e favorisce il coordinamento di risorse fisiche e finanziarie. In Italia, in data 1 gennaio 2006, è entrato in vigore il Codice dell Amministrazione digitale, che è stato redatto in collaborazione con le amministrazioni statali interessate e con le Regioni e le autonomie locali, con il contributo di esperti del mondo universitario, imprenditoriale, organi professionali e associazioni di categoria [Ita06]. Tale Codice ha come obiettivo quello di realizzare una P.A. che sia più efficiente, elimini gli sprechi e costi meno, offrendo ai cittadini e alle imprese il diritto di interagire sempre, ovunque e verso qualunque amministrazione attraverso la Rete. I principali vantaggi introdotti dal Codice sono: azzeramento dei certificati. La P.A. digitale azzererà il numero dei certificati attraverso la trasmissione telematica dei documenti tra amministrazioni e la condivisione dei database; uso della posta elettronica. Il Codice, riconoscendo piena validità giuridica alle comunicazioni per via telematica, pone le basi per un incremento del loro numero e, soprattutto, per una sostituzione quasi totale della vecchia trasmissione cartacea; archivi digitali. Tutti gli atti, i dati, i documenti, le scritture contabili e la corrispondenza prodotti o riprodotti in maniera digitale, secondo le regole che garantiscono la conformità agli originali, hanno la stessa validità giuridica di documenti cartacei e devono essere conservati in archivi informatici, grazie ai quali si riducono tempi e costi di ricerca dei documenti, ma anche quelli di gestione e di manutenzione degli archivi: processi più veloci, risparmi di spesa per le amministrazioni, enorme recupero di spazi (spesso presi in locazione) prima occupati da ingombranti archivi cartacei; 21

36 Informatica Giuridica Tipologie di classificazione dell Informatica Giuridica conferenze dei servizi on-line. Quando un qualsiasi procedimento pubblico (una licenza, una nuova opera o un generico evento) coinvolge più amministrazioni, per semplificare e rendere più rapido il suo svolgimento viene indetta una conferenza dei servizi a cui partecipano i responsabili di tutti gli enti interessati. Si prevede la possibilità che le conferenze si svolgano on-line (evitando viaggi, spese di trasferta o perdite di tempo) con notevole risparmio di denaro e maggiore velocità; banca del riuso delle tecnologie. È una banca dati dei programmi informatici riutilizzabili, un elenco di programmi applicativi di proprietà pubblica presso il Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA) 13. Prima di acquisire nuove applicazioni tecnologiche, le P.A. devono verificare se sono disponibili soluzioni riutilizzabili, cedute in maniera gratuita dalle amministrazioni titolari; sportelli unici per le imprese (telematici). Devono riorganizzarsi per gestire i procedimenti e le attività interne in maniera informatica, acquisire istanze da parte delle imprese ed erogare i servizi attraverso internet e posta elettronica. I.G. Giudiziaria L Informatica Giudiziaria riguarda le applicazioni a supporto del giudice e dell amministrazione della giustizia. Vi si possono distinguere più settori che riguardano: le procedure informatiche di supporto amministrativo agli uffici giudiziari e alla gestione del personale; l organizzazione e la gestione dei procedimenti giurisdizionali; la creazione e la gestione di banche dati; il supporto alla soluzione dei problemi giuridici connessi al processo; la redazione delle sentenze e degli altri atti giudiziari. I.G. per le Professioni Legali L informatica per le Professioni Legali si occupa dell insieme dei programmi informatici destinati ad automatizzare la gestione di studi professionali 13 Il CNIPA ha l obiettivo primario di dare supporto alla pubblica amministrazione nell utilizzo efficace dell informatica per migliorare la qualità dei servizi e contenere i costi dell azione amministrativa, è nata nel 2003 sostituendo l Autorità per l Informatica nella Pubblica Amministrazione (AIPA). 22

37 Informatica Giuridica Tipologie di classificazione dell Informatica Giuridica come quelli di avvocati, notai, commercialisti, tributaristi o giuristi d impresa. In particolare tali strumenti vengono utilizzati per la gestione dell agenda dell avvocato e dei tariffari forensi, per il calcolo degli interessi legali e dei risarcimenti legati a danni da infortunistica stradale. Inoltre nel campo dell Informatica Giuridica per le Professioni Legali vi sono strumenti analoghi a quelli dell Informatica Giuridica Giudiziaria, per la gestione dell agenda dell avvocato, per la gestione dei tariffari forensi per il calcolo degli interessi legali e dei risarcimenti danni da infortunistica stradale. I.G. per la Didattica Giuridica L Informatica Giuridica per la Didattica Giuridica ha come obiettivo la produzione di programmi di supporto all apprendimento del diritto, sia per l autoapprendimento, sia come ausilio all attività dei docenti (ulteriori informazioni sono riportate a pagina 18). 23

38 Capitolo 2 Il concetto di documento In generale con il termine documento si intende un qualsiasi oggetto portatore di significato; tale concetto non è necessariamente legato alla forma scritta ma piuttosto alla capacità del lettore di ricavare da esso informazioni. I soggetti che ruotano attorno ad un documento sono fondamente tre ed è possibile classificarli nel modo seguente: produttore, è colui che crea il documento; lettore, è colui che interpreta il documento e che fa uso dei concetti in esso presenti; mediatore, è colui che fornisce una rappresentazione del documento attraverso un linguaggio simbolico su un determinato supporto fisico. Nel corso della storia molte sono state le tipologie di linguaggi, di scritture e di supporti utilizzati per descrivere e trasmettere le informazioni. La dottrina giuridica, nell illustrare il concetto di documento scritto (nella sua accezione più ampia), riconosce come scrittura un qualunque segno (come ad esempio quelli arabici, numerici, stenografici o crittografici) espresso in un qualsiasi linguaggio, purché comprensibile [Car99]. Un esempio di segno in tale senso, viene fornito dai graffiti presenti sulle pareti di una caverna. Tuttavia, in assenza di un linguaggio di riferimento,

39 Il concetto di documento Il documento in ambito giuridico tali segni non risultano comprensibili e quindi non costituiscono scrittura. Diversa è la situazione relativa ai geroglifici riportati su una stele, perché la scrittura geroglifica è da tempo interpretabile (almeno agli esperti). Per quanto riguarda i mezzi documentali, sicuramente il più diffuso è la carta a scapito di molti altri materiali adottati nel corso della storia quali pietra, tavolette di argilla o papiri. Tale diffusione è senza dubbio dovuta a caratteristiche che ne privilegiano la praticità. Risulta infatti un materiale maneggevole, leggero, flessibile, piacevole al tatto, poco costoso, dotato di una buona resistenza nel tempo (se conservato in modo opportuno), resistente ai liquidi e pertanto capace di ricevere bene l inchiostro, può essere confezionato in diverse pezzature e consistenze risultando pertanto notevolmente versatile (non si usa solo per la scrittura ma anche in ambito domestico o come materiale per imballaggio). Fino ad oggi, quindi, il documento è stato essenzialmente costituito da un mezzo cartaceo scritto con inchiostro e questo ha avuto come conseguenza il fatto che, nell uso comune, termini come scrittura e carta siano stati usati come sinonimi. L evoluzione tecnologica sta cambiando questa associazione infatti mentre la scrittura è considerata ancora uno dei fondamentali metodi di rappresentazione dell informazione, altrettanto non si può dire per la carta che è stata affiancata, e in alcuni casi sostituita, dai supporti digitali. Nei paragrafi successivi si procede prima con l analisi delle varie tipologie di documento presenti in ambito giuridico italiano, con l intento di delinearne le caratteristiche dal punto di vista del giurista, in un secondo paragrafo si affronterà lo stesso tema ma in campo informatico-telematico quindi si effettueranno le opportune comparazioni tra i due differenti punti di vista. 2.1 Il documento in ambito giuridico Nell introduzione di questo capitolo è stata data la definizione di documento nella sua accezione più generale, in realtà è interessante valutare quali siano le caratteristiche che un atto deve rispettare al fine di poter essere considerato valido dal punto di vista legale. È utile sottolineare che esistono molte tipologie di atti che rientrano nella categoria prova documentale determinata dal Codice Civile (Cod.Civ.) 1 1 Con precisione tali tipologie di atti sono elencate nel Libro VI riguardante la tutela dei diritti. 25

40 Il concetto di documento Il documento in ambito giuridico ognuna delle quali è regolata in modo differente. Per la trattazione del presente lavoro di tesi, risultano di maggiore interesse i seguenti atti: la scrittura privata; le riproduzioni meccaniche; l atto pubblico; le copie degli atti. Tali tipologie di documento, individuate nelle leggi italiane, verranno riprese, e quindi descritte ed analizzate, nel seguito del presente capitolo Il documento giuridico In generale un documento giuridico è un qualsiasi atto scritto, attestato, certificato, adatto a provare o a convalidare qualcosa in ambito giuridico ovvero, come riportato in [BPP01], è una cosa idonea a rappresentare un fatto giuridicamente rilevante. Le componenti che definiscono un documento in senso giuridico sono tradizionalmente individuate nell autografia e nella sottoscrizione [Mon04]. Infatti nel Codice Civile è presente la seguente definzione: la scrittura privata fa piena prova fino a querela di falso della provenienza delle dichiarazioni da chi l ha sottoscritta, se colui contro il quale la scrittura è prodotta ne riconosce la sottoscrizione ovvero se questa è legalmente considerata come riconosciuta (art. 2702). Dunque se la scrittura privata contiene una dichiarazione scritta proveniente dai soggetti interessati ed è firmata da questi ultimi, essa costituisce piena prova della provenienza delle dichiarazioni da parte di chi l ha sottoscritta, una volta accertata l autenticità delle firme [Mer02]. L autenticità delle firme si accerta in tre modi: con previo accertamento dell identità dei sottoscrittori, fatto da notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato, che autentichi la firma nel momento della sottoscrizione (art del Codice Civile); con il riconoscimento da parte di colui contro il quale si invoca la scrittura, che può essere epresso o tacito; 26

41 Il concetto di documento Il documento in ambito giuridico con l accertamento giudiziale qualora il dichiarante neghi di aver sottoscritto (procedimento di verificazione della scrittura). Prima di proseguire, è utile cercare di capire il significato della sottoscrizione e la relazione tra sottoscrizione e firma. La sottoscrizione consiste nell apposizione autografa del nome e cognome in calce 2 al documento da parte di colui che intende assumere la paternità delle dichiarazioni ivi contenute. Le funzioni principali assolte dalla sottoscrizione e che tendono a garantire la sicurezza e l autenticità del documento giuridico sono le seguenti: indicativa, consente di identificare l autore del documento e quindi la paternità dello scritto; dichiarativa, permette l assunzione della paternità del contenuto del documento; probatoria, fornisce il mezzo per costituire la prova del contenuto. Affinché tali funzioni siano soddisfatte, la sottoscrizione deve rispondere ai seguenti requisiti: autografia, deve essere scritta di pugno dal suo autore; nominatività, deve indicare il nome e il cognome dell autore; leggibilità, deve identificare inequivocabilmente l autore; unicità e riconoscibilità, deve essere in grado di determinare l imputazione del documento, caratteristica che deriva fondamentalmente dall autografia; non riutilizzabilità, non può essere duplicata o separata dal documento in cui è originariamente apposta al fine di autenticare un documento diverso; validità illimitata nel tempo, non ha scadenza; apposizione in calce al documento, ha la funzione di chiudere il documento ad un certo punto del foglio. 2 Porre la firma in calce ad un documento cartaceo, significa apporre una firma al termine dello stesso. 27

42 Il concetto di documento Il documento in ambito giuridico Questi requisiti sono stati individuati per un corretto svolgimento delle tre funzioni tipiche della sottoscrizione descritte precedentemente. La sottoscrizione, che rispetta tali caratteristiche e assolve alle tre funzioni elencate, attribuisce al documento rilevanza giuridica di scrittura privata. A questo punto è utile sottolineare che la sottoscrizione si differenzia dalla firma sia da un punto di vista lessicale che giuridico, anche se si tratta di due termini che spesso sono usati indifferentemente. Si definisce firma quell impronta di segni alfabetici formanti il nome e il cognome di un individuo, resi mediante autografia. La sottoscrizione, come è stato già detto, consiste nella firma apposta nella fase finale e definitiva di un documento scritto e, in quanto tale, viene interpretata come manifestazione di volontà ovvero come la volontà di aderire al testo che la precede e di farlo proprio. La firma acquista quindi efficacia giuridica quando diviene sottoscrizione assolvendo, in tal modo, alla funzione di individuare la provenienza e la paternità del documento Il documento informatico Le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie dell informatica e delle telecomunicazioni hanno evidenziato l utilità di sostituire il tradizionale documento cartaceo con il suo equivalente informatico [Mon98]. L utilizzo del documento informatico rappresenta in generale uno strumento in grado di innovare processi economici e sociali, offrendo l opportunità di realizzare per via telematica servizi di tipo amministrativo, commerciale e finanziario. La prima possibilità che si apre con l adozione delle nuove tecnologie è quella di gestire in maniera omogenea il ciclo di vita dei documenti, detto anche workflow: dalla loro generazione al loro inoltro, dalla loro archiviazione al loro reperimento. Un secondo importante aspetto è l incremento ottenibile, nella velocità di trattamento e di trasmissione, delle informazioni: dai tempi dell ordine di giorni o di ore tipici dei documenti cartacei, si passa a quelli di minuti o secondi dei documenti elettronici. Come anticipato, con l affermarsi delle nuove tecnologie dell informazione il supporto cartaceo è stato sostituito, soprattutto per le esigenze di archiviazione di grandi masse di informazioni, dai supporti elettronici e magne- 28

43 Il concetto di documento Il documento in ambito giuridico to/ottici. Si può parlare di una vera e propria smaterializzazione del classico documento, nel senso che le informazioni contenute in un documento informatico hanno un proprio valore indipendentemente dal mezzo con cui vengono conservate o trasportate. In ogni caso il risultato non cambia: il documento è comunque caratterizzato da un informazione diretta all altrui conoscenza e da un supporto (il mediatore) costituito dall elemento fisico destinato a memorizzare l informazione in modo persistente 3 ed a rappresentarla in una forma percepibile dai sensi [Buo04]. In Italia il primo testo normativo che ha riportato una vera e propria definizione di documento informatico è stato il Decreto del Presidente della Repubblica (D.P.R.) n. 513/97 [dr97], secondo il quale il documento informatico risulta la rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti. Tale decreto, che ha determinato un vero e proprio cambiamento delle disposizioni sul valore giuridico e sull efficacia probatoria del documento informatico con firma digitale e con firma elettronica, è stato modificato successivamente ben quattro volte 4 anche in seguito alla direttiva europea 1999/93/CE [edd99]. In questo ambito infatti sono necessari continui aggiornamenti a causa del forte legame con l evoluzione delle tecnologie informatiche che generano nuove possibili applicazioni dell informatica al diritto, che devono necessariamente essere regolate tramite opportune normative. Il legislatore ha quindi dovuto escogitare nuove regole per ridefinire il concetto stesso di documento; in altre parole ha dovuto elaborare una definizione di documento informatico che offrisse le stesse garanzie del documento cartaceo. Sono stati affrontati e risolti molti problemi per fare in modo che il documento informatico potesse aspirare a divenire un vero e proprio sostituto del documento giuridico cartaceo. Una delle questioni tecnico-giuridiche più importanti è quella dell autenticazione dell integrità e della paternità di un documento. L esigenza di autenticazione, già caratteristica del documento cartaceo, è ancora più sentita nel caso elettronico in cui le comunicazioni sono affidate a canali insicuri. 3 Nessuna informazione può essere conservata in eterno, ma per permetterne l utilizzo è necessario che le caratteristiche di persistenza nel tempo siano adeguate al contesto applicativo in esame. 4 Gli aggiornamenti risultano: D.P.R. 445/2000, Decreto Legislativo (D.Lgs) 10/2002, D.P.R. 137/2003, D.Lgs 82/

44 Il concetto di documento Il documento in ambito giuridico Per fronteggiare attacchi di intercettazione e di falsificazione portati da intrusi, le tecniche di comunicazione su reti insicure devono garantire [Mon98]: autenticazione del destinatario e avvenuta ricezione di un messaggio. Un utente deve poter essere certo di aver inoltrato il messaggio proprio al destinatario con cui intende comunicare; autenticazione del mittente e del contenuto del messaggio. Un utente che riceve un messaggio deve essere in grado di identificarne il mittente e di accertarne l integrità. Quando il messaggio è un documento a validità legale occorre inoltre l identificazione dell autore, cioè l individuazione certa di chi si deve assumere la responsabilità del contenuto. Riassumendo, l introduzione e l uso del documento elettronico richiedono la disponibilità di uno strumento informatico atto a fornire: l autenticazione del firmatario, l autenticazione del documento e la non disconoscibilità dell atto, cioè il non ripudio di averlo predisposto o approvato. La tecnologia che risponde a tali requisiti è un particolare tipo di firma elettronica chiamata firma digitale. La firma digitale, effettuando l autenticazione del firmatario, individua il responsabile del documento informatico: mentre per un documento cartaceo è colui che lo sottoscrive con la firma autografa, per quanto riguarda il documento informatico svolge lo stesso ruolo colui che utilizza la propria firma digitale per convalidare un documento. Esistono varie tipologie di firma elettronica ognuna delle quali, affiancata ad un documento informatico, svolge una funzione ben precisa, innanzi tutto è necessario effettuare un distinzione tra firma elettronica debole o leggera e firma elettronica forte o avanzata (in cui rientra la firma digitale). Ad oggi, la disciplina che regola le firme elettroniche è contenuta nel Codice dell Amministrazione Digitale (CAD) [dr05] 5. In base alla presenza o assenza di tali firme, nell art. 10 del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa (DPR 445/2000) [dr00] e nell art. 6 del D.Lgs 10/2002 n. 10 [Gov02], si delineano fondamentamente tre tipologie di documento: 5 Un aggiornamento del CAD (D.Lgs 82/2005) è stato effettuato attraverso il D.Lgs 159/2006 [dr06]. 30

45 Il concetto di documento Il documento in ambito giuridico privo di un qualsiasi tipo di sottoscrizione elettronica, in questo caso ha lo stesso valore probatorio delle riproduzioni fotografiche o dei fax ovvero, come riportato nel Codice Civile, fa piena prova dei fatti ed atti rappresentati se colui contro il quale sono prodotti non ne disconosce la conformità ai fatti o alle cose medesime (art. 2712); sottoscritto con firma elettronica leggera, soddisfa il requisito legale della forma scritta. Sul piano probatorio il documento stesso è liberamente valutabile, tenuto conto delle sue caratteristiche oggettive di qualità e sicurezza (D.Lgs 10/2002, art. 6). sottoscritto con firma avanzata, in tal caso se la firma è basata su di un certificato qualificato ed è generata mediante un dispositivo per la creazione di una firma sicura, fa piena prova, fino a querela di falso, della provenienza delle dichiarazioni da chi l ha sottoscritto (D.Lgs 10/2002, art. 6). Un certificato qualificato, per essere considerato valido, deve rispondere ai requisiti elencati nella direttiva europea 1999/93/CE (Allegato I) [edd99] tra i quali deve riportare: la firma elettronica avanzata del prestatore di servizi di certificazione che ha rilasciato il certificato ovvero deve essere firmato da una Autorità di Certificazione riconosciuta (le cui caratteristiche sono regolate nella stessa direttiva 1999/93/CE, Allegato II), il nome del firmatario del certificato o uno pseudonimo identificato come tale, un indicazione dell inizio e del termine del periodo di validità del certificato, il proprio codice di identificazione. La differenza sostanziale tra firma elettronica leggera e avanzata è la seguente, come previsto dalla Direttiva del CNIPA su Le linee guida per l utilizzo della firma digitale [plnpa04]: la firma elettronica leggera è un insieme di dati in forma elettronica, allegati oppure connessi tramite associazione logica ad altri dati elettronici, utilizzati come metodo di autenticazione informatica. Può essere realizzata con un qualsiasi strumento in grado di conferire un certo livello di autenticazione a dati elettronici, come ad esempio password, PIN, digitalizzazione della firma autografa, tecniche biometriche; la firma elettronica avanzata, è più sofisticata ed è ottenuta attraverso una procedura informatica che garantisce la connessione univoca al 31

46 Il concetto di documento Il documento in ambito giuridico firmatario e la sua univoca identificazione, creata con mezzi sui quali il firmatario può conservare un controllo esclusivo e collegata ai dati ai quali si riferisce in modo da consentire di rilevare se i dati stessi siano stati successivamente modificati. A questa categoria appartiene la firma elettronica qualificata che risulta un tipo di firma elettronica avanzata basata su un certificato qualificato[edd99]. La firma digitale, infine, è un particolare tipo di firma elettronica qualificata basata su un sistema di chiavi asimmetriche a coppia, una pubblica ed una privata, che consente al titolare tramite la chiave privata e al destinatario tramite la chiave pubblica, rispettivamente, di rendere manifesta e di verificare la provenienza e l integrità di un documento informatico o di un insieme di documenti informatici. Uno schema delle tipologie di firme elettroniche di cui si è appena parlato, è riportato in figura 2.1, in ogni caso da quanto detto si comprende che la firma elettronica più importante da un punto di vista legale risulta quella digitale poiché equivale alla sottoscrizione autografa di un documento cartaceo. Firma elettronica Firma elettronica debole o leggera Firma elettronica forte o avanzata Firma elettronica qualificata Firma digitale Figura 2.1: Tipologie di firma elettronica. Il processo di firma digitale richiede che l utente effettui una serie di azioni preliminari necessarie alla predisposizione delle chiavi utilizzate dal sistema di crittografia su cui il meccanismo di firma si basa. In particolare, sono necessarie le seguenti operazioni: 32

47 Il concetto di documento Il documento in ambito giuridico l utente deve essere registrato presso un Autorità di Certificazione autorizzata ad emettere il certificato qualificato; deve essere generata un coppia di chiavi: una chiave privata, che deve essere conosciuta solo dal titolare, ed una chiave pubblica che il titolare deve divulgare; deve essere effettuata la certificazione della chiave pubblica; deve essere effettuata la registrazione della chiave pubblica rivolgendosi ad una delle Autorità di certificazione presenti. L Autorità di Certificazione deve essere iscritta nell elenco pubblico dei certificatori mantenuto dal CNIPA 6, come previsto dal Decreto ministeriale del 2 Luglio 2004 [plelt04]. Tale Autorità di Certificazione provvede a rilasciare all utente un dispositivo di firma che, considerando la A.C. Infocamere, è costituito da una smart card 7 ovvero da un apparato elettronico in grado di conservare in modo protetto le chiavi private del titolare e di generare al suo interno la firma digitale. Una volta espletate tali operazioni, per tutta la durata del periodo di validità della certificazione della chiave pubblica, l utente è in grado di firmare elettronicamente un numero qualsiasi di documenti. Tale periodo può essere interrotto prima del suo termine naturale dalla revoca della certificazione, che, di norma, viene effettuata su richiesta del proprietario qualora egli ritenga che la segretezza della sua chiave privata sia stata compromessa, ma che potrebbe avvenire anche per iniziativa della autorità di certificazione, ad esempio perché l utente non ha più titolo per l uso della chiave. Il procedimento di cui ci si avvale in tutti gli algoritmi di firma elettronica è illustrato in figura 2.2 e comprende le seguenti operazioni [Glo06]: l utente, partendo dal documento che intende modificare, genera, grazie all utilizzo di una funzione one-way hash, una stringa detta digest. La funzione hash [Sta03] è strutturata in modo che ogni cambiamento al 6 Si ricorda che il CNIPA è il Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione. 7 Le smart card sono dispositivi di dimensioni limitate che contengono un processore incorporato e sono programmabili. Dispongono di un sistema di archiviazione protetta per i dati, che nel caso in esame sono la chiave privata e il certificato con chiave pubblica ad essa associato. 33

48 Il concetto di documento Il documento in ambito giuridico Figura 2.2: Utilizzo della firma digitale. messaggio originale si rifletta sul valore della stringa (generalmente le stringhe usate sono di 128 bit o di multipli di 128 bit), inoltre è one-way o a senso unico ovvero dalla stringa è pressoché impossibile ottenere nuovamente il testo originario; il digest viene crittografato 8 utilizzando la chiave privata del mittente e ottenendo così la firma digitale 9 ; la firma digitale può adesso essere allegata in chiaro al messaggio che 8 La crittografia è la scienza che studia i sistemi per rendere le informazioni segrete e leggibili solo a chi possiede la chiave per decifrarle, oggi è fondata quasi esclusivamente sull impiego di sistemi informatici e di algoritmi che svolgono operazioni matematiche molto complesse dal punto di vista computazionale. 9 I principali algoritmi di crittografia utilizzati per la firma digitale sono RSA [Bar01] e DSA. 34

49 Il concetto di documento Il documento in ambito giuridico può essere inviato al destinatario; il destinatario, una volta ottenuto il messaggio, ricava il message digest decriptando la firma digitale e lo confronta con quello che si è calcolato in modo autonomo dal messaggio. Se le due stringhe coincidono, allora il destinatario del messaggio è sicuro delle seguenti caratteristiche relative messaggio che gli è stato inviato: integrità, il messaggio non è stato manomesso; autenticazione del mittente, chi ha spedito il messaggio è veramente chi dice di essere perché è la sola persona che conosce la chiave privata corrispondente alla chiave pubblica con cui il destinatario ha decriptato il messaggio; non ripudio del messaggio, il mittente è la sola persona che ha potuto firmare il messaggio quindi non potrà ripudiare quanto firmato. La firma digitale quindi non è altro che il risultato di un calcolo matematico applicato al contenuto informativo di un documento [Gia02] e non al suo supporto. È, insomma, un informazione che viene aggiunta ad un documento informatico secondo un particolare sistema che serve a garantirne l integrità, l autenticità, il non ripudio. Il documento informatico non è necessariamente in formato testuale in quanto può essere costituito anche da un immagine, da un file audio o video e la firma digitale viene applicata allo stesso modo. È possibile utilizzare la firma digitale anche per garantire la segretezza del messaggio da trasmettere, risultato raggiungibile semplicemente invertendo l ordine di cifratura delle chiavi. Supponendo che nell esempio precedente il destinatario fosse il sig.a e il mittente il sig.b, il sig.b può inviare al sig.a un messaggio criptato utilizzando la chiave pubblica di A per cifrare il proprio messaggio. In tal modo B è sicuro che solo A ha la possibilità di leggere in chiaro il messaggio poiché solo A ha a disposizione la chiave privata complementare a quella pubblica utilizzata per criptare il messaggio. Analizzando tale trasmissione del messaggio da un punto di vista tecnico [Spi04], è necessario tenere presente che entrambe le parti (sig.a e sig.b) sono dotate di una coppia di chiavi: < K b ; K b 1 >, < K a ; K a 1 > 35

50 Il concetto di documento Il documento in ambito giuridico Le chiavi K b e K a sono pubbliche ed accessibili a tutti, mentre le chiavi K 1 b e Ka 1 sono private e conosciute solo, rispettivamente dal sig.b e dal sig.a. Quando il sig.b trasmette il messaggio M b, si avvale della chiave pubblica K a del destinatario A per cifrare il messaggio in chiaro. A questo punto il sig.b invia ad A il messaggio cifrato C a = M bkb che solo A potrà decifrare grazie alla propria chiave privata K 1 a, ottenendo M b = C bka 1 = {{M b } Ka } Ka 1. Il tallone d Achille del delineato sistema a chiave asimmetrica attiene alla sicurezza, ovvero all autenticità della chiave pubblica; in particolare alla garanzia che questa appartenga effettivamente proprio al soggetto titolare della chiave privata, ed è proprio per questo che è necessaria, come è stato già detto a pagina 33, la registrazione degli utenti presso un Autorità di Certificazione. Conseguentemente risulta agevole per il sig.b, che ha ricevuto un messaggio del sig.a, consultare un registro telematico per ottenere il certificato del sig.a, recuperare la chiave pubblica dello stesso, e decifrare quindi il testo ricevuto con la sicurezza che a quella chiave corrisponda davvero il sig.a. Concludendo, la firma digitale apre nuovi scenari: il flusso documentale cartaceo può essere sostituito dal flusso documentale informatico. Il ciclo di vita dei documenti elettronici può quindi essere completamente gestito in maniera elettronica con conseguenti vantaggi sia in termini di incremento della velocità di trattamento delle informazioni sia economici. Gli operatori nel campo della Tecnologia dell Informazione si trovano ora impegnati nella progettazione di sistemi per la gestione sicura dei servizi di firma e in generale per la gestione sicura dei documenti elettronici Il documento amministrativo L atto amministrativo, esso è definito nel D.P.R. 445/2000 [dr00], come ogni rappresentazione, comunque formata, del contenuto di atti, anche interni, delle pubbliche amministrazioni o, comunque, utilizzati ai fini dell attività amministrativa (art.1). Il processo di innovazione del sistema amministrativo pubblico è cominciato agli inizi degli anni 90 del secolo scorso e continua ad evolversi tuttora L informatizzazione della P.A. è cominciata con la legge 241/1990 [Gov90] e con il D.lgs. 29/1993 [Gov93]. 36

51 Il concetto di documento Il documento in ambito giuridico Attualmente lo Stato promuove la realizzazione e l utilizzo di reti telematiche come strumento di interazione tra le pubbliche amministrazioni ed i privati [Gov05]. Le Pubbliche Amministrazioni devono quindi utilizzare le tecnologie dell informazione e della comunicazione con lo scopo di garantire, nel rispetto delle vigenti normative, l accesso alla consultazione, la circolazione e lo scambio di dati e di informazioni, l interoperabilità dei sistemi e l integrazione dei processi di servizio fra le diverse amministrazioni. L informatizzazione delle P.A. è avvenuta anche grazie al documento informatico che ha consentito il passaggio da un flusso documentale cartaceo e di complessa amministrazione ad uno informatico di più semplice gestione. Infatti è utile ricordare che, come riportato nel DPR 513/1997 [dr97], gli atti formati con strumenti informatici, i dati e i documenti informatici delle pubbliche amministrazioni, costituiscono informazione primaria ed originale da cui è possibile effettuare, su diversi tipi di supporto, riproduzioni e copie per gli usi consentiti dalla legge (art.18). Ovviamente tali atti devono avere una specifica struttura al fine di poter essere considerati validi giuridicamente: ad esempio devono essere indicati e resi facilmente individuabili sia i dati relativi alle amministrazioni interessate sia il soggetto che ha effettuato l operazione (art. 18). Inoltre la Pubblica Amministrazione deve sottostare alle regole tecniche in materia di formazione e conservazione di documenti informatici delle pubbliche amministrazioni che sono definite dall Autorità per l informatica nella pubblica amministrazione, d intesa con l amministrazione degli archivi di Stato e, per il materiale classificato, con le Amministrazioni della difesa, dell interno e delle finanze, rispettivamente competenti (art. 18). Per quanto riguarda la sottoscrizione dei documenti si ricorre alla firma digitale che svolge un compito importante, infatti in tutti i documenti informatici delle pubbliche amministrazioni la firma autografa, o la sottoscrizione comunque prevista, è sostituita dalla firma digitale. L uso della firma digitale integra e sostituisce ad ogni fine di legge l apposizione di sigilli, punzoni, timbri, contrassegni e marchi comunque previsti (art.19) Le copie dei documenti Il concetto di copia di un atto e il ruolo che essa può assumere risultano di notevole importanza in campo giuridico. Infatti il Codice Civile prevede precise disposizioni a tal riguardo e stabilisce la validità delle copie dei do- 37

52 Il concetto di documento Il documento in ambito giuridico cumenti cartacei in base all ambito di applicazione dei documenti originali, alcune di esse sono le seguenti: se si tratta di un atto pubblico, risulta che le copie di atti pubblici spedite nelle forme prescritte da depositari pubblici autorizzati, fanno fede come l originale. La stessa fede fanno le copie di copie di atti pubblici originali, spedite da depositari pubblici di esse, a ciò autorizzati (art C.C.); se si tratta di scritture private depositate, le copie delle scritture private depositate presso pubblici uffici e spedite da pubblici depositari autorizzati hanno la stessa efficacia della scrittura originale da cui sono estratte (art C.C.). Con l utilizzo del documento informatico in ambito giuridico, si sono rese necessarie delle regolamentazioni realizzate in base alle caratteristiche di questo nuovo strumento. È stato quindi necessario introdurre il concetto di copia di atti informatici riportata nell art. 23 del Codice dell Amministrazione Digitale [Gov05]. In generale, in base a tali direttive si può dedurre che i documenti informatici o le copie degli stessi hanno piena efficacia se ad essi è apposta o associata, da parte di colui che li spedisce o li rilascia, una firma digitale o altra firma elettronica qualificata. La firma digitale che accompagna il documento deve essere quella del responsabile del documento: in caso di documenti privati sarà del firmatario, in caso di documenti pubblici sarà di un funzionario della Pubblica Amministrazione o nel caso di contratti stipulati sotto il controllo di un notaio sarà quella del notaio stesso, accompagnata dalla firma di tutte le parti coinvolte nell atto 11. È importante sottolineare quindi il ruolo fondamentale che la firma digitale riveste anche in questo ambito: senza di essa le copie dei documenti informatici non potrebbero essere equivalenti, da un punto di vista legale, agli originali. 11 Nel caso di un atto privato firmato in presenza di un notaio, questo non viene visto come responsabile unico dell atto. Semplicemente il notaio sarà responsabile di come l atto è stato formulato (nel rispetto della legge), mentre la responsabilità sul contenuto dell atto resta dei firmatari. 38

53 Il concetto di documento Il documento in ambito informatico 2.2 Il documento in ambito informatico L analisi in ambito giuridico ci ha condotto al concetto che un documento in tale campo è più o meno rilevante in base alla validità legale che gli viene attribuita. In ambito informatico invece le finalità sono quelle di raccogliere informazioni e dati e di codificarli per renderli trattabili e manipolabili da elaboratori elettronici. È inoltre rilevante il contesto in cui tali dati si localizzano, in base ad esso infatti vengono fissate condizioni al contorno che vincolano le scelte effettuate per la codifica ed il trattamento dei dati in modo da massimizzare i benefici nello specifico contesto. In questo ambito si utilizza il termine documento o documento digitale solo quando si ha la necessità di digitalizzare un documento appartenente al mondo reale, quando si sente cioè l esigenza di utilizzare il computer, come mezzo di memorizzazione, trasporto nelle reti di telecomunicazione e gestione dell informazione, in sostituzione della carta. Le principali caratteristiche del documento digitale sono le seguenti: flessibilità, consente di effettuare modifiche in modo semplice e inoltre permette di integrare in un unico documento qualsiasi tipo di materiale; simulazione, permette di instaurare un esatta corrispondenza tra originale e copia. La simulazione digitale è sempre reversibile e consente ad un documento di essere formalmente manipolato, tagliato e combinato in modi diversi, senza che si perda mai la possibilità di mantenere inalterato l originale; riproducibilità esatta, consente ad un documento elettronico di sopravvivere nel tempo e di essere conservato, anche se i dati registrati su un supporto elettronico sono ad alto rischio di cancellazione ad esempio a causa di un errore dell utente o di un alterazione del supporto utilizzato; trasmissibilità, consiste nel trasmettere i bit che compongono il messaggio dal mittente al ricevente in modo che la sequenza di arrivo sia uguale a quella originaria; interattività, i documenti digitali non sono indipendenti ma possono essere collocati all interno di un sistema ipertestuale aperto verso l e- 39

54 Il concetto di documento Il documento in ambito informatico sterno e arricchito così dal valore aggiunto eventualmente apportato dai lettori e da contenuti dinamici. I documenti digitali spesso vengono memorizzati in file che rappresentano il supporto logico delle informazioni in essi contenute (esistono anche altre tipologie di supporti logici, come ad esempio le basi di dati). In ogni caso è importante effettuare una distinzione tra il concetto di documento digitale e di file, spesso tali termini vengono associati ad una stessa entità ma indicano concetti ben diversi. Un file è un insieme di informazioni codificate ed organizzate come una sequenza di byte 12, immagazzinate come un singolo elemento su una memoria di massa. Documento Word Documento pdf file documento digitale File eseguibile Pagina web dinamica Figura 2.3: Concetto di file e di documento digitale. In figura 2.3 è illustrata la relazione esistente tra i due concetti appena esaminati: si hanno file, come quelli eseguibili, che non possono essere considerati documenti digitali; si hanno file, come quelli generati da Word o pdf, ai quali viene attribuito anche il significato di documento digitale; infine esistono informazioni che rientrano nella definizione di documento digitale ma che non sono associabili a singoli file. 12 Un bit rappresenta una cifra binaria, è però un unità di informazione troppo piccola per poter essere elaborata in modo efficiente. I bit sono pertanto trattati a gruppi, uno dei quali è il byte. Un byte è un insieme di 8 bit usato per la codifica di un carattere. I dati sono raggruppati in byte in molti dei supporti di ingresso, di uscita e di memoria [FFG93]. 40

55 Il concetto di documento Il documento in ambito informatico I documenti digitali vengono memorizzati all interno del calcolatore in vari formati alcuni dei quali sono detti human readable in quanto sono direttamente leggibili ed interpretabili dall uomo senza l ausilio di applicazioni ad hoc che interpretano la codifica del formato e rendono il documento fruibile all uomo. In contrapposizione ad essi, i formati non human readable contengono informazioni codificate in file binari, ovvero comprensibili soltanto dal calcolatore. Un ulteriore caratteristica dei formati, legata a quella di essere human readable, risulta l appartenenza o meno ad uno standard di tipo proprietario o aperto. Un formato proprietario viene generalmente sviluppato da un azienda di software per codificare i dati di una specifica applicazione che essa produce: solo i prodotti di questa azienda potranno leggere correttamente e completamente i dati contenuti in un file di questo tipo. I formati proprietari non sono pubblici e spesso protetti da brevetti e possono imporre il versamento di royalty a chi ne fa uso. Un formato è aperto se la sua specifica è di pubblico dominio. Si tratta generalmente (ma non esclusivamente) di standard fissati da autorità pubbliche e/o istituzioni internazionali il cui scopo è quello di fissare norme che assicurino l interoperabilità tra software. Non mancano tuttavia casi di formati aperti promossi da aziende, che hanno deciso di rendere pubblica la specifica dei propri formati. Si noti che un formato aperto può essere tanto codificato in modo human readable quanto in formato binario (non leggibile in un editor di testo, ma trasparente alla luce della sua specifica pubblica: è il caso di formati aperti come il pdf o il png). Alla luce di queste considerazioni è necessario tenere presente che l uso di formati proprietari può condurre al rischio di archiviare, nel tempo, una mole di informazioni che potrebbe divenire inutile nel caso in cui il software usato per realizzarla non venisse più sviluppato e distribuito dal produttore. Si pensi ad un word processor di vecchia generazione non più in commercio da tempo e del quale l utente ha smarrito i supporti di installazione (per non parlare di eventuali incompatibilità che il software obsoleto può avere con i sistemi recenti); i documenti con esso creati, non possono più essere utilizzati dall utente. Viceversa con i formati aperti l utente può, in un qualsiasi momento, pagare uno sviluppatore di software per realizzare un nuovo applicativo ad hoc in grado di gestire correttamente tutti i dati di cui esso dispone. Si noti come il mantenimento nel tempo delle informazioni risulti di particolare 41

56 Il concetto di documento Il documento in ambito informatico interesse in ambito giuridico sostanzialmente perché i dati trattati: 1. risultano di particolare rilievo, si pensi ad esempio ad atti legati ad un procedimento penale; 2. devono poter essere disponibili per un tempo non prevedibile e quindi arbitrariamente lungo; sono noti infatti procedimenti civili e penali che hanno richiesto decenni per il raggiungimento di una conclusione definitiva. Nei sotto paragrafi seguenti verranno introdotti ed analizzati alcuni dei principali formati utilizzati per la codifica digitale delle informazioni che possono essere costituite da semplice testo oppure da entità diverse (come immagini o filmati) I principali formati testuali La categoria relativa ai formati testuali risulta quella di maggiore interesse per l attuale trattazione in quanto è la più utilizzata in ambito giuridico per realizzare il citato documento informatico (di cui si è parlato nel paragrafo 2.1.2). In generale quando si considerano più informazioni contenute in un documento, si può notare che il contenuto informativo della somma è maggiore della somma delle singole informazioni [Chi05]. Questo perché in un documento è possibile individuare dei dati aggiuntivi rispetto a quelli relativi alla sola scrittura come ad esempio le connessioni tra i vari dati. Tale tipo di analisi evidenzia la necessità di definire una vera e propria struttura del testo. Al fine di determinare le caratteristiche che un formato testuale deve soddisfare in modo da poter essere considerato strutturato è necessario tenere presente che, per raggiungere tale scopo, uno dei requisiti fondamentali è l uso di parole chiave che permettano un elaborazione del testo stesso e che vengono chiamate anche marcatori, identificatori o tag. Tali parole chiave sono necessarie per descrivere un documento, in particolare si distinguono in base al tipo di struttura a cui si riferiscono: logica o fisica [Pag04]. I marcatori legati alla struttura logica, individuano gli elementi che compongono il documento e le relazioni che intercorrono tra di essi, gestiscono 42

57 Il concetto di documento Il documento in ambito informatico la presenza di link o riferimenti: ad esempio riconoscono le parti di testo che appartengono ad un titolo, ad un capitolo o ad un paragrafo. I marcatori legati alla struttura fisica, servono per stabilire le modalità di visualizzazione di un documento: descrivono ad esempio la formattazione delle pagine, il tipo o la dimensione del carattere usato. In funzione della presenza o meno di tali tag nel testo ed alla loro struttura e funzionalità, si parla di formati testuali strutturati e non strutturati. I formati strutturati sono definiti come tali se la struttura fisica è nettamente separabile da quella logica [EA04] mentre nei formati non strutturati tali entità risultano mescolate e, in alcuni casi, anche difficilmente individuabili e distinguibili le une dalle altre. Salvataggio in HTML struttura fisica e logica relativa al formato HTML Salvataggio in pdf struttura fisica e logica relativa al formato pdf Figura 2.4: Formato non strutturato. Due rappresentazioni in formati diversi, non strutturati, dello stesso documento risultano di fatto due entità completamente scorrelate. Questo significa che la conversione da un formato all altro, compatibilmente alle specifiche dei singoli formati, pur essendo un operazione possibile, trasforma irreversibilmente il documento dal formato di partenza in quello di arrivo. Ad esempio se si vuole convertire una pagina web in un file di testo, tale operazione è possibile a patto che si eliminino tutte le entità che non sono testo (immagini, suoni, etc.). Il risultato è quindi scorrelato dall originale e la conversione è ovviamente non reversibile in quanto, una volta eliminate delle informazioni, non è più possibile recuperarle, come è possibile vedere in figura

58 Il concetto di documento Il documento in ambito informatico Salvataggio in HTML Struttura logica Salvataggio in pdf struttura fisica relativa al formato HTML struttura fisica relativa al formato pdf Figura 2.5: Formato strutturato. Il formato strutturato, in figura 2.5, invece permette di separare completamente i contenuti dalla presentazione in modo che questi possano essere gestiti e variati indipendentemente. Questo significa che la struttura logica del documento possiede una validità intrinseca, pertanto può essere riutilizzata in modo autonomo rispetto alla presentazione. Per esempio un documento che rappresenta una fattura commerciale può essere manipolato senza nessuna perdita di informazione e mostrato all utente in formato HTML tramite il suo browser web per una visione agevole su monitor oppure può essere inoltrato al cliente in formato pdf per una semplice stampa. In base a quanto detto, la definizione di formato strutturato risulta piuttosto restrittiva; pertanto rientrano nella categoria dei non strutturati molti formati, alcuni dei quali si possono classificare come semi-strutturati e verranno analizzati con maggiore dettaglio nei paragrafi successivi. Le relazioni tra formati non strutturati, semi-strutturati e strutturati sono riportate in figura

59 Il concetto di documento Il documento in ambito informatico Formati non strutturati Formati semi-strutturati Formati strutturati Figura 2.6: Relazioni presenti tra i formati testuali. Formati non strutturati In questa categoria, come si è già accennato, rientrano tutti i formati che fondono il contenuto vero e proprio del documento (struttura logica) con gli aspetti legati alla presentazione (struttura fisica) in modo da non permettere che tali entità vengano trattate indipendentemente l una dall altra. In particolare rispondono a tale descrizione tutti i formati testuali che memorizzano solo testo senza dare importanza ad altre caratteristiche. Un file di questo tipo è costituito da una sequenza di caratteri alfanumerici (uno o più byte, dipendentemente dalla codifica) che vengono mostrati all utente così come compaiono nel file stesso: il txt è il più leggero dei formati esistenti, la sua caratteristica fondamentale è la semplicità che gli permette di essere supportato dalla quasi totalità delle applicazioni esistenti, comprese quelle dei palmari, ma che contemporaneamente pone dei limiti alle operazioni consentite: ad esempio non è possibile definire stili o applicare formattazioni. Formati semi-strutturati. Alcuni dei formati non strutturati possono essere classificati come semi-strutturati in quanto non possiedono tutte le caratteristiche proprie dei formati strutturati ma realizzano buona parte di essi. In particolare fanno uso di tag, ognuno dei quali spesso è classificabile come relativo alla struttura logica o a quella fisica ma tali marcatori compaiono nel testo gli uni di seguito agli altri indipendentemente alla categoria a cui appartengono. Si dice che i tag vengono utilizzati in ordine lineare: quando l autore del documento sente l esigenza di descrivere un tipo di carattere o di posizionare un paragrafo, utilizza i tag opportuni, mentre nel caso dei do- 45

60 Il concetto di documento Il documento in ambito informatico cumenti strutturati prima viene effettuata la stesura della struttura logica e solo in seguito decisa la modalità di visualizzazione che può essere cambiata in base al contesto applicativo. Per comprendere meglio questi concetti, si faccia riferimento al seguente testo semi-strutturato: {\rtf Ciao!\par Ecco del testo in {\b grassetto}.\par } Un word processor in grado di interpretare i comandi RTF, visualizzerà il testo nel modo seguente: Ciao! Ecco del testo in grassetto. Appare chiaro come i tag relativi alla struttura fisica (\b) e quelli relativi alla struttura logica (\par) risultino annidati l uno dentro l altro e non separati. La presenza del simbolo di barra rovesciata (\) indica l inizio di un codice di comando RTF. Il comando \par introduce una nuova riga e \b attiva il testo in grassetto. Le parentesi graffe ({... }) definiscono tutte le parole contenute al loro interno come un gruppo; l esempio di codice precedente utilizza un gruppo per limitare il raggio d azione del comando \b. Tutto il resto viene trattato come testo semplice o da formattare. Un documento RTF valido è a sua volta un gruppo il cui primo comando è \rtf. Si procede ora con la descrizione di alcuni formati che si possono definire semi-strutturati: Rich Text Format (RTF), è un formato per documenti multipiattaforma, sviluppato da Microsoft sin dal 1987 [Wik06c]. La maggior parte degli editor di testo e dei word processor disponibili per Windows, Macintosh e Linux sono in grado di leggere e scrivere documenti RTF. Si tratta di file ASCII con stringhe di comandi speciali in grado di controllare le informazioni riguardanti la formattazione del testo: il tipo di carattere e il colore, i margini e i bordi del documento. Come si può constatare dall esempio riportato in precedenza (a pagina 46), è di tipo human readable. 46

61 Il concetto di documento Il documento in ambito informatico formato di PostScript (PS), è un formato vettoriale creato per la stampa; permette di descrivere in modo vettoriale, con una notevole precisione e scalabilità, uno o più caratteri (qualsiasi testo), un riempimento o un immagine. Molte stampanti sono in grado di interpretare direttamente questo formato. È di tipo human readable, anche se molto complesso. Hyper Text Mark-Up Language (HTML), è un linguaggio usato per descrivere i documenti ipertestuali disponibili nel Web ed è stato sviluppato da Tim Berners-Lee al CERN di Ginevra [Wik06a]. È un linguaggio che deriva dall SGML (descritto nel prossimo paragrafo), è di pubblico dominio e la sua sintassi è stabilita dal World Wide Web Consortium (W3C); prevede tag specifici per fornire molte funzionalità, come la visualizzazione di immagini e filmati, l accompagnamento audio della pagina, la visualizzazione di tabelle o liste, la gestione delle informazioni da passare ai motori di ricerca, l aspetto grafico del documento. L HTML è stato sviluppato con l idea che ogni tipo di dispositivo dovrebbe essere in grado di utilizzare le informazioni presenti sul Web: i PC con schermi grafici di varie risoluzioni e profondità del colore, i telefoni cellulari, i palmari, i sintetizzatori vocali, i computer dotati di connessioni veloci e quelli con connessioni lente, e così via [W3C99]. Attualmente i documenti HTML incorporano molte tecnologie, che offrono la possibilità di aggiungere al documento ipertestuale delle animazioni interattive o degli effetti particolari 13. Anche questo formato è di tipo human readable. OpenDocument (ODF), abbreviazione di OASIS Open Document Format for Office Applications (Formato OASIS Open Document per Applicazioni da Ufficio), è un formato aperto utilizzato prevalentemente per il salvataggio e lo scambio di documenti, per la produttività di ufficio e per realizzare presentazioni [Wik06b]. Nasce con lo scopo di fornire un alternativa aperta a formati proprietari tra cui DOC, XLS, PPT e Microsoft Office Open XML. La validità di questo standard è stata ampiamente riconosciuta a livello Europeo: OpenDocument è stato sottoscritto dalla Commissione Europea ed è stato raccomandato dall Unione Europea come base per formati di file standard e per 13 Si tratta di linguaggi come CSS, JavaScript o Java, o di altre applicazioni multimediali di animazione vettoriale o di streaming audio. 47

62 Il concetto di documento Il documento in ambito informatico lo scambio di documenti. È da tempo uno standard OASIS ed è stato recentemente approvato anche come standard ISO 14 (International Organization for Standardization) 15. Il formato Open Document supporta un set di metadata prestabiliti concedendo all utente la possibilità di crearne di nuovi. I metadata sono informazioni relative ad un documento, strutturate e scandite in campi e sono utilizzate per permettere un archiviazione ed organizzazione più efficiente del documento stesso. Un file OpenDocument è costituito da un archivio Jar 16 che, decompresso, include i dati prevalentemente in file XML facilmente modificabili dall uomo, pertanto anche questo formato può essere classificato come human readable. L A TEX 2ε, è al tempo stesso un formato di documento e un linguaggio di programmazione, inizialmente è stato progettato per la formattazione di documenti matematici e oggi risulta utilizzato nei campi più diversi 17. Portable Document Format (PDF), è stato sviluppato da Adobe a partire dal 1991, può contenere in un unico file una o più pagine di testo, font, grafica raster e vettoriale, elementi multimediali (audio e video) e molte altre informazioni. È un formato utilizzato in molti ambiti, tra i quali pubblicazioni di documenti su Internet, creazione di documentazione elettronica che sostituisce quella stampata (per l uso negli uffici e anche per usi legali, con firma digitale); creazione di slide (anche con elementi multimediali, audio e video). È un formato di tipo aperto e pertanto risulta presente in tutte le piattaforme. formato di Word, è il formato proprietario di Microsoft Word, il software di scrittura (word processor) incluso nella suite Microsoft Office. Serve per il salvataggio di documenti ed è di tipo non human readable. 14 L Organizzazione Internazionale per le Standardizzazioni (ISO) è un organismo internazionale per la definizione degli standard, composto da rappresentanze di organi nazionali, che produce standard industriali e commerciali a livello mondiale. 15 OASIS ha approvato OpenDocument come uno standard OASIS il 1 Maggio 2005, ISO ha accettato OpenDocument in data 1 maggio Un file Jar è un archivio compresso contenente un numero arbitrario di file ed una directory speciale usata per memorizzare informazioni aggiuntive relative al file stesso. 17 La presente tesi di laurea è stata realizzata con questo strumento. 48

63 Il concetto di documento Il documento in ambito informatico Formati strutturati Fondamentalmente i documenti strutturati si basano sulla descrizione delle relazioni logiche presenti tra le varie parti che compongono il documento indipendentemente dalla loro posizione nel testo o dalla modalità di visualizzazione (struttura fisica), che viene decisa solo in seguito. Notizia Data = 02/09/2006 Titolo della notizia Notizie Notizia Data = 01/09/2006 Titolo della notizia Notizia Data = 31/08/2006 Titolo della notizia Figura 2.7: Struttura logica di un formato strutturato. Per comprendere maggiormente le caratteristiche di questo tipo di formati, si faccia riferimento alla figura 2.7 in cui viene schematizzato il contenuto logico di un documento. I principali formati testuali strutturati risultano i seguenti: Standard Generalized Markup Language (SGML), è un linguaggio di marcatura fortemente orientato alla struttura logica del documento, estremamente ricco ma non facile da imparare ed utilizzare. Si tratta di uno standard ISO da cui sono derivati altri linguaggi (come HTML e XML). Sgml non definisce in concreto una particolare serie di marcatori, ma prescrive delle regole astratte per creare degli insiemi di marcatori adatti ad esigenze specifiche. Ogni insieme di tag e delle reciproche relazioni costituisce un Document Type Definition (DTD). I documenti codificati in SGML sono esportabili in ogni ambiente, dato che sono costituiti 49

64 Il concetto di documento Il documento in ambito informatico da un semplice file di caratteri Ascii, e consentono di incorporare nel documento stesso numerose informazioni aggiuntive utili per effettuare ricerche. Extensible Markup Language (XML), è stato formato sotto l egida del World Wide Web Consortium (W3C) nel 1996 ed è stato presieduto da Jon Bosak, della Sun Microsystems [W3C04]. XML è stato progettato per una facile implementazione e per l interoperabilità sia con SGML che con HTML. XML è un insieme di raccomandazioni utilizzate per descrivere in formato testuale un informazione di tipo strutturato ricorrendo all uso di tag. Utilizzando semplici ed essenziali regole, l utente ha la possibilità di creare un nuovo linguaggio definendo i tag e gli attributi più appropriati a memorizzare l informazione che vuole trattare. Essendo un formato testuale favorisce inoltre l interoperabilità tra piattaforme differenti sia da un punto di vista hardware che software. XML si occupa in una prima fase del contenuto dell informazione e non della sua rappresentazione che può essere scelta in seguito. Partendo dallo stesso file XML è possibile infatti rappresentare una stessa informazione in modi differenti, come ad esempio in HTML o in altri formati (si faccia riferimento alla figura 2.5). Si tratta di un formato human readable. Tornando all esempio visto in figura 2.7, nel caso di linguaggio XML, la stessa struttura logica viene realizzata nel modo seguente: <notizie> <notizia data="02/09/2003"> </notizia> <notizia data="01/09/2003"> </notizia> <notizia data="31/08/2003"> </notizia> </notizie> Titolo della notizia X Titolo della notizia Y Titolo della notizia Z Si noti che i tag devono essere prima aperti (< notizia... >) e poi chiusi (< \notizia... >), in tal modo definiscono tutte le parole contenute al loro interno (T itolo della notizia) come appartenenti ad un elemento di cui verrà stabilita, a posteriori, la presentazione. 50

65 Il concetto di documento Il documento in ambito informatico I principali vantaggi legati all uso dei documenti strutturati sono la possibilità di riutilizzare il contenuto informativo di un documento per produrre presentazioni differenti in base all ambito di applicazione; la portabilità, la garanzia che i dati archiviati potranno essere sempre rileggibili ed interpretabili [Lab04]. Tutto questo a scapito però di un notevole aumento della complessità che si ripercuote sui costi e sui tempi di realizzazione del documento. Quindi la scelta di utilizzare un tipo di linguaggio strutturato o meno, deve senza dubbio avvenire in base alla finalità che l utente intende raggiungere Principali formati non testuali In generale i file utilizzati per lo scambio o la conservazione delle informazioni non sono legati solo alla scrittura, ma coinvolgono anche altri contesti applicativi come immagini, audio o video. Un aspetto di notevole importanza risulta la capacità di manipolare i file in modo da poter ridurre lo spazio di memorizzazione da essi occupato. Tale operazione è detta compressione ed ha il compito di trasformare un immagine (oppure un qualsiasi altro file) in modo da diminuire il numero di byte utilizzati per codificarla con conseguenti vantaggi di conservabilità e trasmissibilità. Solitamente quando si parla di compressione, vengono coivolte due entità: codec e formato. Il codec, compressore-decompressore, è un programma che implementa l algoritmo necessario per comprimere le immagini o i file audio e video; il formato è una sorta di scatola che contiene il codec e lo integra con il sistema, come è schematizzato in figura 2.8. I codec esistenti sono molti al contrario dei formati che spesso sono strettamente legati al sistema operativo sul quale sono stati creati. I metodi di compressione si dividono in due principali categorie: Lossy e Lossless. I primi sono quelli che, per comprimere il più possibile i dati, scartano alcune delle informazioni proprie dell originale. Sono metodi molto vantaggiosi per aumentare al massimo la velocità di trasmissione in rete e per diminuire lo spazio necessario per la memorizzazione, ma irreversibili: ogni volta che un file viene salvato in un formato lossy, vengono perse alcune 51

66 Il concetto di documento Il documento in ambito informatico Formato Codec video Codec audio immagini tracce Figura 2.8: Relazione tra formato e codec. informazioni che non sono più recuperabili. Tuttavia, nonostante la perdita di dati, i file prodotti da questi formati risultano qualitativamente accettabili. I metodi Lossless invece non hanno perdita di informazione, risultano pertanto meno efficaci in termini di fattore di compressione dei dati, ma hanno il grande pregio di non alterare le informazioni contenute nell originale. Formati per le immagini La tecnica più semplice per memorizzare un immagine è quella di tipo bitmap, a colori o in bianco e nero, che consiste nel memorizzare ogni pixel 18 che la costituisce. Un immagine di questo tipo viene chiamata raster. Il grosso difetto di questa tecnica è che richiede una grande quantità di memoria che risulta tanto più elevata quanto più le immagini sono ad alta risoluzione e con molte sfumature di colore. L altra tecnica di memorizzazione risulta quella relativa alle immagini vettoriali che consiste nel descrivere le singole linee e figure geometriche che costituiscono l immagine attraverso algoritmi matematici. L immagine, per essere visualizzata o stampata, viene ricostruita in base alla descrizione presente nel file. Si conclude quindi che le immagini raster sono più pesanti e più difficili da modificare; al contrario le immagini vettoriali sono più leggere, completa- 18 Un pixel, abbreviazione inglese di picture element, è uno dei punti che compongono la rappresentazione di un immagine nella memoria di un computer. 52

67 Il concetto di documento Il documento in ambito informatico mente modificabili senza perdere la qualità dell immagine e di facile e veloce gestione. Alcuni dei formati di memorizzazione più noti ed usati risultano i seguenti: Graphics Interchange Format (GIF) [Inc90], è un formato per immagini di tipo bitmap molto usato nel World Wide Web, sia per immagini fisse che per animazioni. È stato introdotto nel 1987 da CompuServe per fornire un formato adatto alle immagini a colori, si è diffuso perché utilizza l algoritmo di compressione LZW 19 di tipo lossless. L algoritmo LZW è infatti molto più efficiente del RLE e, durante la fase di compressione, consiste nel sostituire le sequenze di byte del file con dei semplici codici [AS00]. Può esportare immagini che contengono al massimo 256 colori quindi se l immagine originale ne contiene di più, può produrre una significativa perdita di qualità. Per questo motivo, i file GIF sono indicati per immagini con pochi colori o per immagini con aree molto estese di un singolo colore. La caratteristica vincente di questo formato è il supporto della trasparenza: ogni pixel che costituisce l immagine può essere uno dei 256 colori oppure trasparente. In quest ultimo caso viene visualizzato ciò che si trova al di sotto dell immagine (pensando ad un immagine posizionata in una pagina web, si vede lo sfondo della pagina stessa). GIF permette anche di creare brevi sequenze dinamiche e supporta il metodo interlacciato, consente cioè di visualizzare un anteprima meno dettagliata dell immagine completa mentre si sta caricando l immagine stessa. Questa caratteristica permette di ottenere notevoli vantaggi per la visualizzazione di immagini nel Web. Joint Photographic Experts Group (JPEG) [jpe], questo standard definisce due metodi di compressione di base: uno fondato sull uso della Discrete Cosine Transform 20 (DCT) con compressione di tipo lossy, l altro sull uso di un metodo predittivo con compressione di tipo lossless. Il formato JPEG supporta colori fino a 24 bit (16,8 milioni di colori) e attualmente è lo standard più utilizzato per la compressione di immagini fotografiche o immagini con sfumature leggere e continue. 19 La sigla LZW deriva dai nomi dei suoi tre autori: Lempel, Ziv e Welch. 20 La DCT utilizza una serie di operazioni matematiche che trasformano i valori di luminosità e colore di ogni pixel preso in esame in altrettanti valori di frequenza. 53

68 Il concetto di documento Il documento in ambito informatico Non è adatto per il trattamento di immagini vettoriali o contenenti testo e non supporta le trasparenze. Portable Network Graphics (PNG) [W3C06], utilizza l algoritmo di compressione LZ77 21 di tipo lossless. Il formato PNG, come il JPEG, supporta il metodo interlacciato permettendo di visualizzare l anteprima con una velocità maggiore rispetto a quella consentita dal GIF inoltre supporta colori fino a 24 bit (16,8 milioni di colori) ma in più permette di utilizzare fino a 256 livelli di trasparenza. Quest ultimo aspetto risulta particolarmente importante in quanto la trasparenza ad 1 bit utilizzata nel formato GIF non permette di gestire efficientemente la sovrapposizione di immagini con molte sfumature di colore. Figura 2.9: Trasparenza nei formati GIF e PNG. La figura 2.9 evidenzia i vantaggi del PNG rispetto al GIF: il quadrilatero di sinistra ha un proprio sfondo grigio, ben messo in evidenza dalla sovrapposizione ed è quindi privo di trasparenza; il quadrilatero centrale è in formato GIF con trasparenza, quindi, ad 1 bit; il quadrilatero di destra è in formato PNG ed ha una trasparenza a più livelli. Osservando attentamente la figura è evidente come il risultato della sovrapposizione nel caso del PNG sia più naturale rispetto a quella del GIF che presenta un brusco passaggio dal colore di sfondo a quello dell immagine provocando uno sgradevole effetto di seghettatura (aliasing). 21 Algoritmo sviluppato nel 1977 da Jacob Ziv che ha costituito la base, insieme all algoritmo LZ78 di Abraham Lempel, dell algoritmo LZW usato nel formato GIF. 54

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