LE TERRE I TERRENI. se estratte dal terreno. se sono in sito. In laboratorio ho sempre terre!!
|
|
- Marta Sofia Piccolo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 I TERRENI LE TERRE se sono in sito se estratte dal terreno In laboratorio ho sempre terre!!
2 Le Terre Prof. Pasquale Colonna A.A L estrazione di rocce sabbie e ghiaia rappresenta, in percentuale, la più cospicua a livello mondiale
3 Le Terre Due requisiti importantissimi per realizzare un opera efficiente e duratura sono: QUALITA DEL MATERIALE QUALITA DELLA MESSA IN OPERA Per essere utilizzato per la costruzione di un rilevato o di un generico piano di posa il materiale deve essere: IDONEO MESSO IN OPERA CORRETTAMENTE In passato i materiali erano facilmente classificabili; attualmente con le nuove tecnologie si utilizzano sempre nuovi materiali, ad esempio per i conglomerati bituminosi si utilizzano additivi; in ogni caso l impresa deve garantire la messa in opera corretta.
4 Classificazione delle terre ASPETTO DIMENSIONALE (assortimento delle dimensioni) Terre sabbiose SUSCETTIBILITA ALL ACQUA (come reagiscono alla presenza di acqua) Terre argillose Rispetto alle sabbie: numero maggiore di vuoti area del singolo poro minore presenza di micropori all interno del singolo poro. Ciò è importante ai fini della suscettibilità all acqua.
5 Classificazione delle terre Terre naturali si trovano in natura ed hanno spigoli arrotondati Le fonti di approvvigionamento maggiori sono i fiumi e i laghi. Es. sabbia o ghiaia o graniglia di fiume Terre frantumate provengono dalla frantumazione di rocce estratte da cave Hanno spigoli vivi che provocano un attrito intergranulare molto rilevante Graniglia lavica Ghiaia di fiume
6 Terre frantumate In cantiere i materiali solitamente si classificano nel seguente modo
7 Classificazione delle terre Analisi granulometrica granulometrica: si effettua in laboratorio utilizzando, per materiali grossi (fino a qualche frazione di millimetro), vagliatura tramite setacci o crivelli. Setacci Crivelli Maglie quadrate Maglie rotonde
8 Classificazione delle terre Serie standard con relative dimensioni dei vagli
9 Classificazione delle terre Prima di fare l analisi granulometrica il materiale deve essere preventivamente lavato ed essiccato, se così non fosse si avrebbero grumi e la dimensione di un grano coinciderebbe con la dimensione di un grumo. Lavando il materiale si sciolgono i grumi anche se la particelle più piccole vanno via Dopo il lavaggio il materiale è pieno di acqua (la pellicola d acqua su un granulo piccolo è percentualmente maggiore della percentuale d acqua su un granulo più grande), e viene fatto essiccare (in stufa alla temperatura di 105 C).
10 Classificazione delle terre Pesando il materiale trattenuto da ogni vaglio, si costruisce la prima parte della curva granulometrica che correla le percentuali cumulate in peso del passante alla dimensione delle maglie dei setacci o dei crivelli. Costruzione di una curva granulometrica Il materiale trattenuto dal fondello sarà sottoposto ad analisi diverse per il completamento della curva granulometrica. La curva di Fuller è quella corrispondente alla massima densità, il materiale è costituito da granulometrie tali da riempire tutti i vuoti, il materiale è ottimo e si avrebbero pochi cedimenti nella messa in opera.
11 Classificazione delle terre Il passante dal vaglio 200 A.S.T.M. rappresenta i limi e le argille (d < 0,074) Per completare la curva granulometrica lo si analizza attraverso prove aerometriche, sfruttando la legge di Stokes. Si inseriscono le particelle in un contenitore tarato e riempito di liquido, si agita la miscela, e conoscendo il tempo in cui i frammenti più grossi si depositano (quindi la velocità) è possibile conoscere il diametro dei grani e la curva granulometrica. D = 1800ηv 1 γ γ v = velocità in cm/s D = diametro delle particelle in mm γ = peso specifico dei grani in g/cm 2 γ 1 = peso specifico del liquido in g/cm 2 η = viscosità in g p s/cm 2 Perché ci interessano le percentuali e la composizione del materiale più fino? Perché questa parte dà la maggiore sensibilità alle terre: granuli più piccoli sono relativi a superfici specifiche maggiori l interazione fra i granuli è maggiore. La più importante proprietà legata alla composizione del fino è la SUSCETTIBILITA ALL ACQUA
12 Classificazione delle terre Unendo i risultati delle due analisi si ottiene la curva granulometrica completa della terra esaminata (non sempre i risultati combaciano per la netta differenza delle due prove)
13 Classificazione delle terre Nella seguente figura sono rappresentati alcuni esempi di curve granulometriche in scala logaritmica. a) rappresenta una curva continua poiché le dimensioni dei granuli sono distribuite in tutto il campo con una certa variabilità b) c) si riferiscono a terre che hanno notevole percentuale di granuli con dimensioni specifiche In particolare nella (b) prevalgono gli elementi grossi (praticamente sabbia), nella (c) gli elementi fini (praticamente si tratta di un limo argilloso) d) rappresenta la curva di una terra a granulometria discontinua, non uniforme: il tratto quasi orizzontale rappresenta la mancanza di granuli aventi dimensioni comprese fra le ascisse stabilite dai limiti di quel tratto
14 Classificazione delle terre In base alla dimensione dei grani le terre vengono classificate con diversi indici : TERRE NATURALI ciottoli ghiaia ghiaietto ghiaino sabbia MATERIALE FRANTUMATO [e relativi indici di classificazione] Di solito non si ha materiale grosso frantumato, non c è quindi la denominazione corrispondente! Ф>30mm- indice [4-7] pietrisco [indice3] - (Ф ~30mm) pietrischetto [indice2] - (Ф ~ 20 mm) graniglia [indice1] - (Ф ~10 mm) sabbia (frantumata) - (Ф ~ qualche mm ) limi - (Ф ~ 0,06 mm ) argille - (Ф ~ 0,002 mm )
15 Classificazione delle terre Fenomeni legati alla suscettibilità all acqua CAPILLARITA La più importante proprietà legata alla composizione del fino è la SUSCETTIBILITA ALL ACQUA. Granuli più piccoli hanno superfici specifiche maggiori: l interazione fra i granuli è maggiore. Nel terreno ci sono tensioni superficiali che dipendono dalla forma dei grani e dai canalicoli dovuti alla presenza di vuoti tra i grani. Per la presenza delle tensioni superficiali l acqua per pressione sale (fenomeni di capillarità) e l altezza di risalita è la seguente: H = 0,3 D [cm] H [cm] 100 argille limi sabbie D = diametro del canalicolo (cm). 0,001 0,01 0,1 D [mm] Per D < 0,01 mm i canalicoli diventano sempre più piccoli e l acqua non riesce a risalire impermeabilità
16 Classificazione delle terre PERMEABILITA E la velocità di filtrazione dell acqua nella terra, misurata in [cm/sec], in corrispondenza di una cadente piezometrica =1. I valori variano da 1cm/sec (per sabbie grosse) a 10-7 cm/sec per argille.
17 Classificazione delle terre Suscettibilità dei terreni all acqua: acqua: Rappresenta la più importante fra le proprietà meccaniche delle terre e indica il livello di interazione fra granuli ed acqua. Le terre prese in considerazione sono quelle sottili, che hanno dunque suscettibilità all acqua, [passante al 40 ASTM (Ф < 0.42 mm)]. Per lo studio di questa proprietà si utilizzano i LIMITI DI ATTERBERG che a loro volta sono determinati con prove empiriche. solido acqua aria Supponiamo di avere una terra secca, aggiungendo poca acqua non cambiano le sue caratteristiche, almeno macroscopicamente. Aumentando il quantitativo di acqua inizia una variazione di volume, di consistenza, si ottiene il passaggio: MATERIALE SOLIDO MATERIALE SEMISOLIDO Questo passaggio è dato dal LIMITE DI RITIRO ed è la percentuale di acqua da aggiungere perché si abbia tale variazione. Continuando ad aggiungere acqua la miscela assume caratteristiche di plasticità, si assiste al passaggio fra MATERIALE SEMISOLIDO MATERIALE PLASTICO fissato dal LIMITE DI PLASTICITA [%acqua]. Continuando ad aggiungere acqua si ha l ultimo passaggio fra MATERIALE PLASTICO MATERIALE FLUIDO, fissato dal LIMITE DI LIQUIDITA [%acqua] I valori dei limiti di Atterberg variano a seconda della suscettività all acqua che presenta il materiale.
18 Aumento del volume in funzione della percentuale d acqua con relativi limiti (liquido, plastico e di ritiro). Intervallo di plasticità. Andamento sforzi - deformazioni (τ, γ) per % acqua differenti.
19 Dal grafico si nota che aumentando la percentuale di acqua il volume rimane costante fino al limite di ritiro (SL) quando cioè l acqua ha riempito tutti i vuoti; se ne aggiungo altra, il volume inizia ad aumentare. Il limite di ritiro rappresenta dunque: il passaggio dallo stato solido allo stato semisolido. il punto in cui aumenta il volume del terreno. Definiamo inoltre i seguenti indici: IP = LL- LP (INDICE DI PLASTICITÀ) IL = (W- LP)/ IP IC = (LL- W)/ IP Dopo aver costruito un rilevato stradale il terreno deve trovarsi allo stato solido, dobbiamo evitare pertanto che ci sia infiltrazione d acqua che può provocare il raggiungimento del limite di ritiro e quindi l aumento di volume. Se il terreno è limoso (più capillare rispetto ad altri) si interpone alla base del rilevato, per evitare fenomeni di risalita, uno strato di sabbia (50-60 cm). La parte superiore del rilevato è protetta dalla pavimentazione che è impermeabile. Dai grafici (3) si nota che le curve sforzi deformazioni del terreno variano al variare della percentuale di acqua del terreno, le curve si abbassano con il passaggio del materiale dallo stato solido a quello plastico e a quello liquido.
20 Limite di liquidità (LL): Si determina con l apparecchio di Casagande rappresentato in figura. Si riempie il cucchiaio di terra dopo averla lavorata con un certo quantitativo di acqua, si crea un solco di 2 mm con un coltello standardizzato e si conta il numero dei colpi necessari al ricongiungimento del solco (per ogni giro di manovella si ha un colpo!). Si ripete la prova per varie percentuali di acqua e si costruisce la retta di liquidità. La percentuale di acqua è riferita al solo secco, pertanto il materiale si inserisce in stufa e se ne misura il peso prima (P1) e dopo (P2), risulta w = (P2-P1)/P2 La percentuale w LL. corrispondente a 25 colpi sarà il
21 Limite di plasticità (LP): Si determina calcolando il contenuto d acqua di un cilindretto di terra ottenuto attraverso una stenditura manuale su di un vetro con carta assorbente fino a notare screpolature sulla sua superficie. Infatti sfregando la mano sui cilindretti l acqua poco alla volta evapora, fino a quando non si apre una fessura. La percentuale di acqua che il cilindro contiene in tale fase di rottura (riferita sempre al secco, come visto per il LL) si chiama LP.
22 Indice di plasticità (IP): I limiti di plasticità e di liquidità definiscono l intervallo in cui un determinato tipo di terra possa essere ritenuto plastico. Si definisce così l indice di plasticità (IP) come differenza fra LL ed LP: IP = LL LP. Indice di gruppo (IG): L indice di plasticità e la percentuale di passante al 200 ASTM, rappresentano i due numeri che, inseriti in un algoritmo, forniscono l INDICE DI GRUPPO (con valori che vanno da 0 a 20, valori bassi si riferiscono a terre ottime per utilizzi stradali). L INDICE DI GRUPPO si calcola con la formula seguente: IG = 0,2 a + 0,005 a c + 0,01 b d ove a = passante al setaccio 200 ASTM 35 b = passante al setaccio 200 ASTM 15 c = LL 40 d = IP 10 L IG fornisce una classificazione delle terre anche se non completa, visto che terre diverse possono dare lo stesso valore numerico dell IG.
23 Valori tipici di IG: Terreno buono: IG = 0 Terreno mediocre: IG = 1-10 Terreno cattivo o pessimo: IG = 10-20
24 Classificazione dell Highway Research Board (HRB) (adottata dal CNR-UNI)
25 La classificazione dell Highway Research Board (HRB) Per la realizzazione di rilevati, sono Buoni i terreni A 1, A 2-4, A 2-5, A 3 Mediocri i terreni A 4, A 2-6, A 2-7, A 5 Scadenti e pessimi i terreni A 6 e A 7 Da scartare i terreni A 8
26 Grandezze utili allo studio delle terre peso d' acqua G Percentual e d' acqua = % w = = peso del secco G volume d' acqua V Grado di saturazione = Sr = = volume dei vuoti V w s w v *100 Il grado di saturazione varia nel seguente intervallo: 1< Sr <0 ; se Vw = Vv il materiale è saturo ed ho S = 1 L indice dei vuoti indica quanto vuoto c è rispetto al solo solido Indice dei vuoti = e = volume volume dei del vuoti solido = V V v + s Va Vw = Vs La porosità indica quanto vuoto c è rispetto al volume totale Porosità = n = Vv V = Va + Vw Va + Vw + Vs La percentuale di vuoti indica invece il volume dei vuoti relativamente al peso del materiale, è una grandezza disomogenea pari a: Vv G Va + Vw = Ga + Gw + Gs
27 peso dei granuli Peso specifico = γ = = volume dei granuli Gs V s Si riferisce al granulo, costituito da cavità al suo interno. Il peso specifico assoluto del materiale (depurato dai vuoti) è pari invece al rapporto tra il peso del materiale e il volume depurato dai vuoti. peso totale Densità apparente = γ app = = volume totale La densità apparente si riferisce alla terra (costituita da secco, aria, acqua) e non al granulo! TOT TOT peso del secco G Densità del secco = γ d = ds = = volume totale V G V s TOT È una grandezza utilizzata molto nelle costruzioni stradali perché descrive la possibilità dei granuli a modificare la loro posizione, e di occupare e quindi ridurre i vuoti della struttura. È una misura direttamente sfruttabile nella realtà. Il livello di compattazione infatti prescinde dalla presenza o meno di acqua ma è definita solo dallo scheletro dei granuli.
28 Stato fisico delle terre Dopo aver visto la classificazione delle terre (quindi la loro qualità), vediamo come metterle in opera (compattazione). In natura le terre sono composte da granuli di diversa dimensione. Con il tempo i granuli più piccoli tendono ad occupare i vuoti intergranulari di quelli dimensionalmente più grandi. In una terra assestata (dalla forza di gravità protratta nel tempo o da un energia compattatrice), la percentuale dei vuoti è certamente minore di quella relativa ad una terra smossa o frantumata. Altro fattore diversificante per lo stato fisico e quindi per le proprietà fisico-meccaniche delle terre è la percentuale di acqua contenuta nelle terre stesse: Se i vuoti sono parzialmente occupati da acqua TERRA PARZIALMENTE SATURATA Se i vuoti sono completamente occupati da acqua TERRA SATURA Se vi è completa assenza di acqua TERRA SECCA
29 Costipamento Nella costruzione di un rilevato o di uno strato di pavimentazione è fondamentale procedere alla compattazione del materiale in modo da conferirgli un elevata densità. La finalità del costipamento è infatti la riduzione dei vuoti intergranulari. L iter da seguire per l esecuzione di un opera in terra si può così sintetizzare: studio preliminare dei terreni da utilizzare e delle percentuale d acqua ideale scelta del mezzo con cui eseguire la compattazione, numero di passaggi e spessore strati Disposizione dei granuli di un terreno ipotetico, costituito da elementi sferici di ugual diametro, che comporta il minor volume dei vuoti esecuzione dell opera con controlli da fare in sito e in laboratorio accertamento della rispondenza dell opera eseguita ai dati di progetto Quanto dovrà essere compattato un rilevato? Disposizione di granuli sferici di ugual diametro che comporta il massimo volume dei vuoti dipenderà dal tipo di terra utilizzata e dall entità dei carichi previsti durante la vita utile dell opera
30 Costipamento Perché compattare il materiale? 1. affinché i cedimenti dovuti al traffico non superino valori limiti, garantendo confort e sicurezza. 2. per evitare cedimenti differenziali in fase d esercizio dell opera 3. per aumentare le resistenze al taglio (sia per le maggiori σ che per maggior attrito) 4. per aumentare la resistività all acqua (riducendo i vuoti si aumenta l impermeabilità) Se non si compatta in maniera opportuna il materiale, la percentuale dei vuoti sarà tale da permettere infiltrazioni d acqua. Questi elementi fini però proverranno da zone dell opera (magari compattate eccellentemente) più vicine alla pavimentazione e quindi gli effetti saranno col tempo visibili ad occhio nudo. L acqua tenderà a trasportare con se i granuli più fini e potrà riempire i vuoti lasciati da una cattiva compattazione. La compattazione quindi dovrà riguardate tutti gli strati dell opera in terra.
31 Prova Proctor Per verificare l esecuzione dell opera in sito, è necessario riprodurre in laboratorio, il più fedelmente possibile, le stesse condizioni determinate sul terreno dai mezzi di costipamento. La prova più diffusa è la prova Proctor che consiste nel compattare, con data energia, un campione di terra in un contenitore cilindrico (fustella) di diametro di c.a.10cm e nel determinare la variazione della quantità di terra contenuta (come peso del secco riferito al volume della fustella = D secco = γ d ) in funzione dell umidità della terra stessa. La prova Proctor serve quindi per misurare l efficacia della compattazione e non la portanza delle terre (effettiva capacità di sopportare dei carichi) La terra passante al setaccio 4 ASTM (4.76 mm) viene posta nella fustella in tre strati, ognuno dei quali compattato da un pestello lasciato cadere da un altezza standardizzata un determinato numero di volte, su tutta l estensione della superficie. La curva Proctor non riflette la situazione reale perché spesso in cantiere il materiale ha pezzatura superiore ai 4.76 mm.
32 Prova Proctor La scelta granolumetria passante al setaccio 4 ASTM viene giustificata dal fatto che le superfici di contatto dei granuli con la fustella devono essere poco significative rispetto a quelle intergranulari, altrimenti la prova non sarebbe rispondente alla realtà (l attrito con la fustella deve essere un effetto trascurabile). Se l opera in terra è costituita da pezzatura maggiore di 5 mm dovrebbe essere effettuata la prova Proctor gigante, ma per costi e problemi pratici viene effettuata solo per grandi opere quali dighe. In genere in questi casi si deve essere abili nell interpretare la prova. L A.S.T.M. prescrive due gruppi di prove (standard e standard modificata come in figura) ciascuna suddivisa in 4 metodi. La prova modificata è stata introdotta per adeguarsi alla maggiore energia generata dalle moderne macchine di compattazione e ad i maggiori carichi trasmessi dal più elevato e ingente flusso veicolare.
33 Prova Proctor Cambiando le modalità della prova si ottengono risultati differenti. Utilizzando la stessa energia di costipamento si ripete la prova più volte con diverse percentuali di umidità (ma su campioni diversi dello stesso materiale perché la granulometria cambia in seguito ai colpi!). Per ciascuna prova il materiale poi viene essiccato per ricavarne la densità dei granuli. Conoscendo la γ d e la %w, ogni prova sarà rappresentata da un punto nell omonimo piano. Interpolando i punti si ottiene cosi la curva Proctor e quindi il valore massimo della densità del secco e il relativo contenuto d acqua. All aumentare dell energia di costipamento le curve si innalzano ed i punti di massimo si spostano verso l asse delle ordinate.
34 Materiali per costipamento Con la compattazione il materiale si può rompere, assumendo una diversa granulometria, quindi la curva da considerare dovrebbe essere una curva più bassa di quella ipotizzata. Bisogna considerare anche l effetto relativo alla presenza di grumi (materiali argillosi) che tende a far andare la prova su di una curva più alta. Spesso si utilizzano materiali molto grossi (d > 5mm, ovvero blocchi), tuttavia in questo caso non si possono controllare i vuoti che sicuramente si verranno a creare nelle loro vicinanze. Per queste ragioni, Si sconsiglia di utilizzare materiale utilizzato in passato per la costruzione di un altro rilevato. Si tende ad evitare l utilizzo di materiali teneri o argillosi. Sono da evitare materiali che presentano grossi blocchi. Si può utilizzare loppa d altoforno per la realizzazioni di rilevati stradali? SI, però bisogna tener conto dei seguenti problemi connessi: Catalizzatori Compattazione attenta per gli strati inferiori
35 Costipamento- prescrizioni dei capitolati A cosa servono i risultati della prova? Li dobbiamo comparare con quelli che si avranno in sito, quelli di laboratorio devono rappresentare l obiettivo per verificare che in sito si abbiano gli stessi valori. Attraverso la curva Proctor si è in possesso della W ott (quello che sa raggiungere l impresa) e della γ s OTT (importante per la direzione lavori). La γ s OTT infatti serve per verificare che l effettiva situazione in cantiere corrisponda a quella prescritta dal progetto. In realtà si richiede all impresa di raggiungere il 95% della γ s OTT ricavata dalla prova Proctor per gli strati superiori, mentre per quelli più profondi si accetta il 90%. Questo implica che anche la percentuale d acqua accettabile non è più un singolo valore bensì un range di valori (più facilmente ottenibile per l impresa) es. in figura si passa da un 13% ad un intervallo [11.5%, 14.5%]. 95% ρ d MAX
36 Verifiche di costipamento Come fa il direttore dei lavori ad essere certo che l impresa abbia raggiunto la compattazione prevista? volumometro a sabbia, dopo aver fissato al suolo un piatto metallico dotato di un apertura cilindrica si effettua un buco dalla stessa prelevando il materiale compattato. Si versa poi nella cavità sabbia granulare da un recipiende graduato. Attraverso la conoscenza del volume e calcolando in laboratorio la percentuale d acqua del campione si trova il punto effettivo che occupa la nostra terra nel piano γ s, w%. gammadensimetro, apparecchio che misura la densità attraverso l emissione di raggi γ, oggi in disuso per questioni di sicurezza
37 Le macchine per compattare I costipatori si possono suddividere in tre categorie: ad azione statica (rulli lisci, rulli a piede di montone), ad azione dinamica (battente, vibrante, combinata)con cui si vince l attrito tra i grani, ad azione combinata (rulli lisci muniti di vibratore). La rullatura statica è meno costosa ma necessita di strati meno spessi perché a differenza di quella dinamica non si propaga molto verso il basso Rulli a piede di montone
38 Le macchine per compattare Compressori pneumatici Rulli lisci In figura è mostrato l effetto del costipamento in un rilevato con diversi mezzi compattanti, in funzione del numero di passaggi.
39 Le macchine per compattare La scelta della metodologia di costipamento dipende da fattori quali la natura del terreno e lo spessore considerato. In generale gli apparecchi vibranti risultano più efficaci per terreni sciolti, sabbiosi e sabbio-limosi, mentre per i terreni coerenti sono da preferirsi i rulli statici.
40 CARICO SU PIASTRA (esclusivamente in sito) Prove di portanza La portanza è un dato che ci interessa per avere un dato sintetico sull effettiva capacità di un terreno di resistere all azione dei carichi. Forniscono l andamento dei cedimenti in funzione dei carichi applicati. PROVA C.B.R. (in laboratorio) Fornisce informazioni su come il materiale è stato messo in opera Fornisce informazioni sulla natura del materiale
41 Portanza delle terre Si indica come portanza o capacità portante di un terreno il carico specifico, ricavabile da un dato tipo di prova e con modalità ben definite, che determina un prestabilito cedimento. Le prove di portanza valutano i cedimenti provocati da carichi Si possono usare due procedure: 1. carichi costanti, misuriamo i cedimenti 2. cedimenti costanti, misuriamo i carichi che li determinano Vengono effettuate su: materiale su cui verrà costruito il rilevato qualunque livello interno al rilevato materiale sul quale si posa la sede stradale strato di fondazione della pavimentazione (interfaccia fondazione non bitumata-pavimentazione bitumata) Bisogna ricordare che il rilevato e la fondazione sono costituiti da MATERIALI SCIOLTI, gli altri strati della pavimentazione invece sono costituiti da MATERIALI LEGATI.
42 Prove di carico su piastra Si effettua appoggiando sul piano di posa una piastra di acciaio di forma quadrata o circolare, su di essa si adatta un martinetto che contrasta con un carico fisso. Azionando il martinetto, attraverso la lettura della pressione del fluido in esso contenuto si determina il carico che agisce su di esso. I cedimenti sono letti direttamente su comparatori fissati su traversa poggiante sul terreno a distanza opportuna dal terreno sotto carico (affinchè non ci siano influenzamenti che distorcerebbero la lettura). In figura è mostrato l andamento delle isobare relativamente a due piastra di diversa misura. La dimensione della piastra da adottare va scelta in base agli strati del materiale da esaminare. Generalmente si adottano piastre di 30 cm di diametro.
43 Prove di carico su piastra La formula utilizzata nell esperienza è quella del MODULO DI DEFORMAZIONE: Dove: M D = Δp Δs D Δp è la variazione della pressione [ kg/cm 2 ] SUPPOTO MICROMETRI Δs è la variazione del cedimento D è il diametro della piastra POMPA CON MANOMETRI MICROMETRI MARTINETTO IDRAULICO PIASTRA Poiché il materiale non è elastico è importante capire a quale comportamento corrisponde il nostro intervallo di carico. Si usano Δp elevati per esaminare pavimentazioni PIANTA si usano Δp minori per esaminare la base su cui poggerà un rilevato I cedimenti si misurano ogni minuto e si interrompe la prova quando Δs risulta minore di 0.02 mm.
44 Prove di carico su piastra Per la misura dei cedimenti bisogna fare stazione in punti non influenzati dal cedimento stesso. I comparatori sono posti 3 e disposti a 120, in questa maniera servono anche a misurare le inclinazioni, il Δs preso per la misura è la media delle tre letture. Il martinetto ha dimensioni naturalmente inferiori alla piastra ma non tanto da poterla inflettere, per questo motivo spesso si utilizza una seconda piastra più piccola da interporre fra piastra e martinetto. Il mezzo di contrasto generalmente è dato da un camion. Bisogna fare attenzione al momento in cui il camion si avvicina alla piastra: le ruote devono essere sufficientemente lontane, altrimenti si deformerebbero i risultati. Come si sviluppa la prova?
45 Prove di carico su piastra Al principio si fornisce una pressione di assestamento (0.1, 0.2 kg/cm 2 ) misurandone gli effetti. Si riporta a zero la pressione e si ricomincia a caricare. Ora abbiamo una superficie liscia e assestata pronta per la prova! Δs Facendo un ciclo carico/scarico (p1 è stabilito dalla normativa) si può misurare il cedimento plastico: cedimento residuo dopo lo scarico tensionale. Si possono ripetere i cicli di carico (prove di carico a cicli ripetuti), il cedimento plastico varia da ciclo a ciclo e si ottiene una legge di variazione dei cedimenti plastici. Si procede nell applicazione dei carichi fino a quando si ritiene che il cedimento sia stabile, cioè quando tra un carico e il successivo ci sono variazioni di cedimento di max 2 centesimi di millimetro. Si calcola il modulo di deformazione nella parte elastica del grafico, i valori tipici per i capitolati sono: valori minimi: 150~300 kg/cm 2 per rilevati valori discreti: 500~800 kg/cm 2 per rilevati 1000 kg/cm 2 per fondazioni di pavimentazioni Questa prova è molto importante per le piste d atterraggio, in quanto sono soggette a carichi notevoli Δp
46 Prova CBR (California Bearing Ratio) Il metodo C.B.R. ha assunto una particolare importanza per la relativa facilità di esecuzione. È una prova di laboratorio, quindi si intuisce che il materiale sul quale viene effettuata non rappresenta le stesse condizioni in cui lo stesso si trova in sito (risulta essere rimaneggiato). La standardizzazione delle modalità della prova e il confronto con i risultati dati da un terreno prestabilito però, danno valenza ai risultati della prova. Consiste in una prova di punzonamento effettuata a mezzo di apposito pistone di dimensioni prestabilite (diametro di circa 5cm) su un terreno preventivamente compattato in un contenitore cilindrico (diametro 152mm e altezza di 178mm) Si calcola la pressione esercitata dal pistone corrispondente agli affondamenti di 2.5 e 5 mm (carico/superficie pistone) e lo si rapporta alle analoghe pressioni relative al terreno di riferimento, ottenendo così gli indici CBR
47 CBR 2.5 = 100* P2.5/70 CBR 5 = 100 *P5/105 Prova CBR 70 e 105 (kg/cm 2 ) sono le pressioni ricavate, per gli stessi affondamenti, sul materiale di riferimento americano che è pietrisco frantumato. Se il nostro materiale è un buon pietrisco otterremo un valore, relativo all affondamento di 2.5cm, vicino ai 70 kg/cm 2, stessa cosa avviene per l affondamento di 5 mm. Durante la prova il pistone avanza con velocità costante, quindi indipendentemente dalla resistenza che incontra (teoricamente). LIVELLI DI ACCETTAZIONE: 50% - 80% per materiali di fondazioni stradali 30% - 40% per i rilevati 50% per materiali calcarei
48 Prova CBR Diagrammando le pressioni in funzione dell affondamento si ottiene un grafico simile a quello mostrato in figura. La curva B si riferisce ad un terreno non assestato perfettamente (la presenza di un flesso indica un comportamento anomalo). In questo caso si deve correggere la curva e leggere gli spostamenti dalla nuova origine. Si ottiene così l indice CBR corretto. La natura del terreno sul quale si effettua la prova fa variare l andamento della curva. In figura è mostrato l esempio di un terreno granulare (curva a) e di un terreno limo-argilloso plastico (curva b).
49 Prova CBR Per saper interpretare la prova CBR è fondamentale conoscere i parametri da realizzare nella costruzione del rilevato, quali: il contenuto d acqua la densità del secco l energia di costipamento In laboratorio si deve effettuare prima la prova Proctor e poi la CBR. Quali caratteristiche deve avere il campione su cui si misura il CBR? Quelle vicine all ottimo della prova Proctor 2 CBR 1 CBR 3 CBR
50 Prova CBR Il contenuto d acqua (% H 2 o in sito) deve essere corrispondente, più o meno, alla percentuale ottima della prova Proctor. Obiettivo costruttivo Può accadere che nel tempo o nel corso della realizzazione dell opera in terra il materiale diventi saturo (forti piogge o per terreni in trincea nei pressi di falde). Cosa accade? Per stabilire gli effetti di questa evenienza richiedo la PROVA CBR A SATURAZIONE Dopo aver effettuato la prova CBR normale, si prende la fustella con il terreno e la si immerge in acqua per 48 ore, in modo tale che l acqua abbia la possibilità di penetrare in tutti i vuoti. Dopo si misura l eventuale rigonfiamento del provino che successivamente viene rigirato e sottoposto nuovamente alla prova CBR. Se le differenze fra gli indici CBR sono cospicue il materiale non dovrebbe essere utilizzato per costruzioni di opere stradali. Purtroppo questa prova non è sempre richiesta perché non è obbligatoria!!
51 Per realizzare un rilevato Nella costruzione dei rilevati, bisogna considerare Piano di posa Deve essere idoneo a sopportare il peso dell opera Se non lo è si può pensare di migliorarne la qualità (eventualmente con drenaggi) o di sostituirlo; se ciò è irrealizzabile per motivi economici, bisogna cambiare il tracciato Deve essere scarificato (se serve) e compattato Se ha pendenza trasversale superiore al 20-25% 25% è consigliabile la sistemazione a gradoni Materiale Vanno bene i terreni A1 e A2, si possono usare A3 (difficili da costipare), A4 e A5 A6 e A7 vanno evitati, soprattutto per rilevati più alti di m; se utilizzati (strade secondarie) bisogna adottare particolari accorgimenti per r la protezione dall acqua acqua Sistemazione delle scarpate Per le strade di grande traffico e rilevati alti è opportuno l inerbimentol Per migliorare la stabilità,, si possono interrompere le scarpate con l inserimento di tratti orizzontali Compattazione La densità da raggiungere dipende dalla profondità dello strato Le prescrizioni sono contenute nel capitolato speciale d appaltod
52 Materiali innovativi e capitolati prestazionali Oggi, per costruzione di rilevati, si punta sull utilizzo di materiali innovativi, diversi da quelli canonici, che provengono da altre lavorazioni e che hanno la necessità di essere smaltiti. Per materiali standard si utilizzano i capitolati tradizionali, per quelli non standard si usano capitolati prestazionali in cui non si bada ai materiali o alle metodologia di messa in opera utilizzate, bensì solamente al risultato finale, che naturalmente deve rispondere alle funzionalità progettuali. Per la riuscita di un progetto stradale, la scelta dei materiali deve essere seguita da un perfetta messa in opera degli stessi. L impresa tenderà ad utilizzare le caratteristiche minime imposte dal progettista, perché naturalmente corrispondono alla soluzione economicamente meno cara. Si deve tener presente che la messa in opera non rappresenta il lato produttivo dell impresa (cioè le quantità messe in gioco), non è una fase economica ma una fase tecnica.
Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie
Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Opere in terra Caratteristiche di un terreno Compressibilità e costipamento delle terre Portanza sottofondi e fondazioni stradali Instabilità del corpo
DettagliUniversità degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria
Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Geotecnica e Tecnica delle Fondazioni ESERCITAZIONE Docente: Daniela Giretti Studenti: Monica Bianchi Gabriele Gazzaniga Gabriele Ravizza Lorenzo
DettagliSCELTA E DIMENSIONAMENTO DELLA SOVRASTRUTTURA
PREMESSA La presente relazione riguarda il dimensionamento della sovrastruttura che andrà a costituire la pavimentazione del piazzale da adibire a deposito dei mezzi ARST. S.p.A da realizzare nella zona
DettagliSTABILIZZAZIONE DELLE TERRE A CALCE STUDIO DI LABORATORIO DELLA MISCELA TERRA CALCE
STUDIO DI LABORATORIO DELLA MISCELA TERRA CALCE INTERAZIONE CALCE TERRENO L aggiunta di calce in un terreno argilloso provoca: 1) la sostituzione degli ioni Na2+, K+, H+ con ioni Ca2+ (scambio ionico);
DettagliNormative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento
UNI EN 12208 La tenuta all acqua di un serramento, descrive la sua capacità di essere impermeabile sotto l azione di pioggia battente e in presenza di una determinata velocità del vento. La norma, la UNI
DettagliIl concetto di valore medio in generale
Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo
DettagliIl calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza
MICHELE VINCI Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza Collana Calcolo di edifici in muratura (www.edificiinmuratura.it) Articolo 2 Ottobre 2013 Bibliografia:
DettagliProva penetrometrica dinamica: SPT (Standard Penetration Test)
PROVE IN SITO Prova penetrometrica dinamica: SPT (Standard Penetration Test) Durante le fasi di perforazione si possono eseguire, oltre al prelievo di campioni indisturbati, prove SPT (Standard Penetration
DettagliCAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)
CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il
DettagliAnalisi e diagramma di Pareto
Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo
DettagliTECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI
LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni
Dettagli23 CAPITOLO 2: RELAZIONI TRA LE DIVERSE FASI DI UN CAMPIONE DI TERRENO
v 23 CAPITOLO 2: RELAZIONI TRA LE DIERSE FASI DI UN CAMPIONE DI TERRENO CAPITOLO 2: RELAZIONI TRA LE DIERSE FASI DI UN CAMPIONE DI TERRENO Un campione di terreno viene considerato come un sistema multifase,
DettagliSTABILIZZAZIONE TERRENI e RICICLAGGIO A FREDDO CONGLOMERATI BITUMINOSI
Pag 1 www.pavi-italia.it - info@pavi-italia.it Loc. Moano - 06037 Sant Eraclio di Foligno (PG) - Tel +39 0742 391025 Fax +39 0742 67183 STABILIZZAZIONE TERRENI e RICICLAGGIO A FREDDO CONGLOMERATI BITUMINOSI
DettagliVILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse
LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:
DettagliNUOVA TIPOLOGIA ANTISISMICA DI EDIFICI INDUSTRIALI
ARCHITETTONICO NUOVA TIPOLOGIA ANTISISMICA DI EDIFICI INDUSTRIALI STRUTTURALE Pagina 1 di 9 Sommario SOLUZIONE TIPO :... 3 VANTAGGI RISPETTO AL SISTEMA USUALE DI CAPANNONI PREFABBRICATI :... 6 SCELTA TIPOLOGIA
DettagliTAVOLA TECNICA SUGLI SCAVI. Art. 100 comma 1 del D. Lgs. 81/2008
TAVOLA TECNICA SUGLI SCAVI Art. 100 comma 1 del D. Lgs. 81/2008 D. Lgs. 81/2008: Art. 100 Piano di Sicurezza e Coordinamento comma 1: il Piano di Sicurezza e Coordinamento è corredato..da una tavola tecnica
DettagliForze come grandezze vettoriali
Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due
Dettagli13. Campi vettoriali
13. Campi vettoriali 1 Il campo di velocità di un fluido Il concetto di campo in fisica non è limitato ai fenomeni elettrici. In generale il valore di una grandezza fisica assegnato per ogni punto dello
DettagliV= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.
LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro
DettagliEsercitazione 5 Dinamica del punto materiale
Problema 1 Un corpo puntiforme di massa m = 1.0 kg viene lanciato lungo la superficie di un cuneo avente un inclinazione θ = 40 rispetto all orizzontale e altezza h = 80 cm. Il corpo viene lanciato dal
Dettagli165 CAPITOLO 13: PROVE MECCANICHE IN SITO
165 Introduzione Rispetto alle prove eseguite in laboratorio, quelle in sito presentano sia dei vantaggi che degli svantaggi. 1. Tra i vantaggi delle prove in sito di può dire che queste sono più rapide
DettagliEsame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica
Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica OGGETVO: Brevettazione dl un perfezionamento riguardante I pressatori per mescolatori dl gomma Egregio dottore, Le invio una breve relazione
DettagliI processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo
I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo diverse metodologie. 1 La tempra termica (o fisica) si basa
DettagliLa distribuzione Normale. La distribuzione Normale
La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una
DettagliTARIFFARIO PROVE CONTO TERZI
Seconda Università degli Studi di Napoli DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, DESIGN, EDILIZIA E AMBIENTE TARIFFARIO PROVE CONTO TERZI (Approvato dal C.d.A. con delibera n 28 del 07/06/2002) Laboratorio
DettagliA.A. 2014-2015 03.11.2014. Determinazione della resistenza dei terreni
Determinazione della resistenza dei terreni RESISTENZA = MASSIMO VALORE DELLO SFORZO DI TAGLIO CHE IL TERRENO PUÒ SOSTENERE Le caratteristiche di resistenza di un terreno sono studiate sperimentalmente
DettagliSPC e distribuzione normale con Access
SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,
DettagliCapitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore
Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:
DettagliProve associate al percorso INVESTIGAZIONI SUL MODELLO PARTICELLARE
Titolo: Prove associate al percorso INVESTIGAZIONI SUL MODELLO PARTICELLARE Autore: Elisabetta Caroti Percorsi didattici associati: 1. Investigazioni sul modello particellare AVVERTENZA: Le domande che
DettagliTubi di Drenaggio. con flangiatura elicoidale continua sull intera lunghezza.
Tubi di Drenaggio DRENAGGIO dei TERRENI L adozione dei tubi Spirodrain è la miglior soluzione per risolvere qualsiasi problema di drenaggio dei terreni e di raccolta delle acque sotterranee. I tubi Spirodrain
DettagliLE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO
LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone
DettagliInternational Textil Education. Machinery Division. Manuale per la stampa a trasferimento termico
Machinery Division Manuale per la stampa a trasferimento termico Manuale per la stampa a trasferimento termico STAMPA A TRASFERIMENTO TERMICO.....4 Principio di funzionamento.4 SRUTTURA INTERNA...5 Testina
DettagliIdrogeologia. Velocità media v (m/s): nel moto permanente è inversamente proporzionale alla superficie della sezione. V = Q [m 3 /s] / A [m 2 ]
Idrogeologia Oltre alle proprietà indici del terreno che servono a classificarlo e che costituiscono le basi per utilizzare con facilità l esperienza raccolta nei vari problemi geotecnici, è necessario
Dettaglib. Discontinue o isolate zattere
Ordinarie o continue a.continue travi rovesce platee FONDAZIONI DIRETTE SUPERFICIALI plinti b. Discontinue o isolate zattere a.1 CONTINUE Quando il carico da trasmettere al terreno non è elevato e la struttura
DettagliIl mercato di monopolio
Il monopolio Il mercato di monopolio Il monopolio è una struttura di mercato caratterizzata da 1. Un unico venditore di un prodotto non sostituibile. Non ci sono altre imprese che possano competere con
DettagliTrasportatori a nastro
Trasportatori a nastro Realizzano un trasporto di tipo continuo, in orizzontale o in pendenza, di materiali alla rinfusa e di carichi concentrati leggeri. incastellatura di sostegno Trasporti interni 1
DettagliCOME SI RISOLVE IL PROBLEMA DELL UMIDITA DI RISALITA DAL TERRENO
COME SI RISOLVE IL PROBLEMA DELL UMIDITA DI RISALITA DAL TERRENO Un problema, di qualsiasi natura esso sia, per poter essere risolto in modo definitivo deve essere affrontato alla sua base. Ovvero una
DettagliLINEA MURI DI CONTENIMENTO
LINEA MURI DI CONTENIMENTO Costruisce il futuro Sistemi di contenimento dei pendii - Tipologie: I muri ottenuti tramite la posa in opera dei blocchi di contenimento della MA.CE.VI. in condizioni di : -
DettagliUn po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica
Un po di statistica Christian Ferrari Laboratorio di Matematica 1 Introduzione La statistica è una parte della matematica applicata che si occupa della raccolta, dell analisi e dell interpretazione di
DettagliVerbale prove di carico Effettuate in data 02/09/2009
Piano di Lottizzazione Pegaso in località Vado. Permesso a costruire n. 2/U/2006 rilasciato in data 12.09.2006 prot. n. 3453/05 Inizio lavori del 20.07.2007 comunicato in data 23.07.2007 con prot. n. 7182
DettagliIL COLLAUDO DI ACCETTAZIONE
IL COLLAUDO DI ACCETTAZIONE Il collaudo di accettazione 1 Popolazione Campione Dati MISURA Processo Lotto Campione DATI CAMPIONAMENTO INTERVENTO MISURA Lotto Campione DATI CAMPIONAMENTO INTERVENTO Il collaudo
DettagliSTRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS Lezione 2
STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS Lezione 2 I SISTEMI DI CONNESSIONE Tipologie di connettori Calcolo della sollecitazione nei connettori Connettori a totale ripristino di resistenza Connettori a parziale ripristino
DettagliEpoca k Rata Rk Capitale Ck interessi Ik residuo Dk Ek 0 S 0 1 C1 Ik=i*S Dk=S-C1. n 0 S
L AMMORTAMENTO Gli ammortamenti sono un altra apllicazione delle rendite. Il prestito è un operazione finanziaria caratterizzata da un flusso di cassa positivo (mi prendo i soldi in prestito) seguito da
DettagliUsando il pendolo reversibile di Kater
Usando il pendolo reversibile di Kater Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile L accelerazione di gravità
DettagliPolitecnico di Bari I Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica ENERGIA EOLICA
Politecnico di Bari I Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica ENERGIA EOLICA turbine eoliche ad asse verticale VAWT A.A. 2008/09 Energie Alternative Prof.B.Fortunato
DettagliALLEGATO A. RELAZIONE TECNICA Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
ALLEGATO A RELAZIONE TECNICA Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia 1 Prove sperimentali sull efficacia di supporti in polipropilene per piastrelle Nella presente relazione tecnica si riportano
DettagliGrazie ai mezzi maneggevoli, si possono produrre pali inclinati in quasi ogni inclinazione e direzione.
Battitura di pali duttili Generalità: Grazie agli escavatori idraulici leggeri e maneggevoli, i lavori per fondazioni di pali possono essere eseguiti anche in condizioni difficili oppure quando lo spazio
DettagliScheda tecnica scavo piscina 8x4 prefabbricata con scala romana e realizzazione soletta
Scheda tecnica scavo piscina 8x4 prefabbricata con scala romana e realizzazione soletta Caratteristiche principali piscina: Dimensioni vasca: come da disegno Perimetro totale: 25,14 m (22 m dritto - 3,14m
DettagliEsercitazione di Laboratorio - Leve di 1-2 - 3 genere TITOLO ESERCITAZIONE: VERIFICA DELLE LEGGI DELLE LEVE
TITOLO ESERCITAZIONE: VERIFICA DELLE LEGGI DELLE LEVE PREREQUISITI RICHIESTI PER LO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITÀ DI LABORATORIO L alunno deve conoscere la definizione di forza, la definizione di momento.
DettagliUniversità di Roma Tor Vergata
Università di oma Tor Vergata Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Industriale Corso di: TEMOTECNIC 1 IMPINTI DI ISCLDMENTO D CQU: DIMENSIONMENTO Ing. G. Bovesecchi gianluigi.bovesecchi@gmail.com
DettagliPensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla
Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Maggio 2015 Più si va avanti e più si allontana l accesso alla pensione degli italiani. Col passare degli anni, infatti, aumenta l età
DettagliAppunti sul galleggiamento
Appunti sul galleggiamento Prof.sa Enrica Giordano Corso di Didattica della fisica 1B a.a. 2006/7 Ad uso esclusivo degli studenti frequentanti, non diffondere senza l autorizzazione della professoressa
DettagliCalcolo del Valore Attuale Netto (VAN)
Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di
DettagliPROFESSIONE EOLOGO. Notiziario dell Ordine dei Geologi del Lazio. Professione Geologo n.33
PROFESSIONE EOLOGO Notiziario dell Ordine dei Geologi del Lazio Gottobre 2012 numero 33 Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (cov. in L27/02/2004 n. 46) art. 1, comma
DettagliRischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni.
Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni. Premessa Purtroppo, durante gli eventi calamitosi che si verificano durante le emergenze idrogeologiche, succede spesso che le barriere
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e
DettagliESERCITAZIONE Scrittura di un programma CNC per la fresatura di un componente dato
ESERCITAZIONE Scrittura di un programma CNC per la fresatura di un componente dato Nella presente esercitazione si redige il programma CNC per la fresatura del pezzo illustrato nelle Figure 1 e 2. Figura
DettagliProgettaz. e sviluppo Data Base
Progettaz. e sviluppo Data Base! Progettazione Basi Dati: Metodologie e modelli!modello Entita -Relazione Progettazione Base Dati Introduzione alla Progettazione: Il ciclo di vita di un Sist. Informativo
DettagliIL TRASFORMATORE Prof. S. Giannitto Il trasformatore è una macchina in grado di operare solo in corrente alternata, perché sfrutta i principi dell'elettromagnetismo legati ai flussi variabili. Il trasformatore
DettagliREGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE
30.11.2011 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 317/17 REGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE del 29 novembre 2011 recante modifica del regolamento (CE) n. 1222/2009 del Parlamento europeo
Dettagli11. Criteri di analisi e di verifica
11. Criteri di analisi e di verifica Il progetto dell edificio esistente riflette naturalmente lo stato delle conoscenze al tempo della costruzione e può contenere difetti di impostazione e di realizzazione,
DettagliLA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1
LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1 I CODICI 1 IL CODICE BCD 1 Somma in BCD 2 Sottrazione BCD 5 IL CODICE ECCESSO 3 20 La trasmissione delle informazioni Quarta Parte I codici Il codice BCD
DettagliCONSIDERAZIONI GENERALI
CONSIDERAZIONI GENERALI FUNZIONI DELLE FONDAZIONI La funzione delle fondazioni è quella di trasferire i carichi provenienti dalla struttura in elevazione al terreno sul quale l edificio poggia. La scelta
DettagliCREPE NEI MURI? CON SYSTAB ELIMINO IL PROBLEMA ALLA BASE CONSOLIDANDO TERRENO E FONDAZIONE.
www.systab.it CREPE NEI MURI? CON SYSTAB ELIMINO IL PROBLEMA ALLA BASE CONSOLIDANDO TERRENO E FONDAZIONE. Le crepe nei muri sono un sintomo da non trascurare, spesso legato ad un cedimento del terreno
DettagliSCHEMA TIPICO DEL CONTROLLO DI TEMPERATURA TIPO ON/OFF.
file:controllo ON-OFF.doc Appunti Sistemi Elettrici Automatici Pagina 1 di 6 SCHEMA TIPICO DEL CONTROLLO DI TEMPERATURA TIPO ON/OFF. (fig 1) Ta Vr Ve Vc RESISTENZA ELETTRICA P T Tint RT V Condizionatore
DettagliCALCESTRUZZI CIPICCIA SPA UNITÀ PRODUTTIVA DI MARATTA NARNI (TR)
Pag. 1 di 6 CALCESTRUZZI CIPICCIA SPA UNITÀ PRODUTTIVA DI MARATTA NARNI (TR) DESCRIZIONE DEL LABORATORIO: PROVE EFFETTUATE ED SOMMARIO 1. LABORATORIO CALCESTRUZZI ED INERTI 3 2. PROVE EFFETTUATE 4 2.1.
DettagliVisione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ
Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ Che cos è la corrente elettrica? Nei conduttori metallici la corrente è un flusso di elettroni. L intensità della corrente è il rapporto tra la quantità
DettagliLAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08)
146 LAVORI SPECIALI (Articolo 148 D.Lgs 81/08) Prima di procedere alla esecuzione di lavori su lucernari, tetti, coperture e simili, fermo restando l obbligo di predisporre misure di protezione collettiva,
DettagliLA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA
LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA La geometria operativa, contrariamente a quella descrittiva basata sulle regole per la rappresentazione delle forme geometriche, prende in considerazione lo spazio racchiuso
Dettagliwww.rodacciai.it PROVA DI TRAZIONE L 0 = 5.65 S 0 PROVE MECCANICHE
PROVA DI TRAZIONE La prova, eseguita a temperatura ambiente o più raramente a temperature superiori o inferiori, consiste nel sottoporre una provetta a rottura per mezzo di uno sforzo di trazione generato
DettagliINDICE. Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti Infrastrutture funiviarie
INDICE 1 CARATTERISTICHE GENERALI DEGLI IMPIANTI A FUNE... 2 1.1 Definizione di impianto a fune... 2 1.2 Tipologie di impianto... 3 1.3 Funzionamento degli impianti a fune... 6 1.4 Normativa per la costruzione
DettagliAmplificatori Audio di Potenza
Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso
Dettaglicondizioni per la posa su massetto riscaldante
condizioni per la posa su massetto riscaldante Parchettificio Toscano s.r.l. - 56024 Corazzano - S. Miniato (PI) Italia - Tel. (0039) 0571 46.29.26 Fax (0039) 0571 46.29.39 info@parchettificiotoscano.it
DettagliISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE INTERRATA DEI SERBATOI IN POLIETILENE
ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE INTERRATA DEI SERBATOI IN POLIETILENE (rev. 20140217) 1. Prima dell installazione deve essere verificata l idoneità tecnica del suolo dal punto di vista strutturale, eventuali
DettagliLA CORRENTE ELETTRICA
L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso
DettagliLE VALVOLE TERMOSTATICHE
LE VALVOLE TERMOSTATICHE Per classificare ed individuare le valvole termostatiche si deve valutare che cosa si vuole ottenere dal loro funzionamento. Per raggiungere un risparmio energetico (cosa per la
DettagliAutomazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it
Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione
DettagliLa propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile
Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul
DettagliROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato
Articolo pubblicato sul n 22 / 2004 di Amministrazione e Finanza edito da Ipsoa. ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Premessa
DettagliLe graniglie sono classificabili, secondo il materiale di cui sono composte, come segue :
Cos è la graniglia? L utensile della granigliatrice : la graniglia La graniglia è praticamente l utensile della granigliatrice: si presenta come una polvere costituita da un gran numero di particelle aventi
DettagliGUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL
GUIDA RAPIDA BOZZA 23/07/2008 INDICE 1. PERCHÉ UNA NUOVA VERSIONE DEI MODULI DI RACCOLTA DATI... 3 2. INDICAZIONI GENERALI... 4 2.1. Non modificare la struttura dei fogli di lavoro... 4 2.2. Cosa significano
DettagliIL CALIBRO A CORSOIO
di Tecnologia Meccanica IL CALIBRO A CORSOIO A cura dei proff. Morotti Giovanni e Santoriello Sergio IL CALIBRO A CORSOIO Il calibro a corsoio è lo strumento di misura lineare più impiegato in officina.
DettagliI documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE
I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono
DettagliCapitolo 4. Elasticità. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke. Copyright 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl
Capitolo 4 Elasticità In questa lezione introdurremo il concetto di elasticità: un indicatore dell entità con cui domanda e offerta reagiscono a variazioni di prezzo, reddito ed altri elementi. Nella lezione
DettagliDimensione di uno Spazio vettoriale
Capitolo 4 Dimensione di uno Spazio vettoriale 4.1 Introduzione Dedichiamo questo capitolo ad un concetto fondamentale in algebra lineare: la dimensione di uno spazio vettoriale. Daremo una definizione
DettagliLINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA
LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA Le domande di autorizzazione e di concessione per la costruzione di un pozzo devono essere corredate da un progetto preliminare
DettagliDeterminare la grandezza della sottorete
Determinare la grandezza della sottorete Ogni rete IP possiede due indirizzi non assegnabili direttamente agli host l indirizzo della rete a cui appartiene e l'indirizzo di broadcast. Quando si creano
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE Il Responsabile Scientifico Dott. Ing. Fausto Mistretta Il
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
DettagliLa preparazione per le gare brevi
I documenti di www.mistermanager.it La preparazione per le gare brevi La maggior parte delle competizioni su cui si cimentano i podisti, sono le gare su strada, le cui lunghezze solitamente sono intorno
DettagliMilano, 24 aprile 2008 Prot. SC/gm/ n. 975/08 Lettera Circolare
Milano, 24 aprile 2008 Prot. SC/gm/ n. 975/08 Lettera Circolare Oggetto: Linee guida per le dichiarazioni di rispondenza degli impianti elettrici ed elettronici esistenti - ai sensi del DM 37/08 art. 7
DettagliLE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI MULTIVARIANTE
LE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI MULTIVARIANTE Che cosa sono e a cosa servono le caratteristiche? Oltre a descrivere le qualità di un prodotto con un testo generico (descrizione) è possibile dettagliare
DettagliInsegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie
Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Territorio ed infrastrutture di trasporto La meccanica della locomozione: questioni generali Il fenomeno dell aderenza e l equazione generale del moto
DettagliEquivalenza economica
Equivalenza economica Calcolo dell equivalenza economica [Thuesen, Economia per ingegneri, capitolo 4] Negli studi tecnico-economici molti calcoli richiedono che le entrate e le uscite previste per due
Dettagli~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE
STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.
DettagliLEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante
IDRAULICA LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante 2 LEGGE DI STEVIN Z = ALTEZZA GEODETICA ENERGIA POTENZIALE PER UNITA DI PESO p /
DettagliCALCOLO DELLA TRASMITTANZA DI UN PANNELLO IN EPS CON GRAFITE CLASSE DI RIFERIMENTO 100/150
CALCOLO DELLA TRASMITTANZA DI UN PANNELLO IN EPS CON GRAFITE CLASSE DI RIFERIMENTO 100/150 V2.0 del 10-05-2011 1 Riferimenti normativi Il calcolo della trasmittanza è eseguito in conformità della EN ISO
DettagliTUBI PEAD CORRUGATI Per Fognatura Per Fognatura con rete di rinforzo Per drenaggio
Listino Prezzi DEPOSITO DI BARI 70027 PALO DEL COLLE BARI - S.S. 96 Km. 113+200 TEL. 080 627580 - FAX 080 629648 e-mail: appa.commerciale@tiscali.it www.appartubi.it TUBI PEAD CORRUGATI Per Fognatura Per
DettagliResistenza, drenabilità e sostenibilità ambientale. SENZA COMPROMESSI
Resistenza, drenabilità e sostenibilità ambientale. SENZA COMPROMESSI B R E V E T TAT O Calcestruzzo drenante e fonoassorbente a elevate prestazioni, ideale per la realizzazione di pavimentazioni DrainBeton
Dettagli