Il sistema di valutazione
|
|
- Gabriela Meli
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il sistema di valutazione Si propone di: Esaminare il lavoro svolto e valutarlo Favorire la crescita professionale migliorando le prestazioni Pianificare il lavoro da svolgere coinvolgendo i dipendenti Raccogliere informazioni per la gestione delle risorse umane
2 La valutazione nel processo di gestione del personale ANALISI Compiti Posizioni Mansioni REQUISITI del ruolo CARATTERI- STICHE della persona VALUTAZIONE della prestazione INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA RECLUTAMENTO SELEZIONE FORMAZIONE POLITICA RETRIBUTIVA GESTIONE DEL PERSONALE
3 La costruzione del sistema valutativo (1) Qualità Qualitàcompetitiva dell impresa dell impresa Qualità Qualitàdella prestazione prestazione Risorse umane La valutazione ha spostato il focus dalla PERSONA alla PRESTAZIONE come è come fa CAPACITA COMPORTAMENTO significativi ai fini della efficienza operativa
4 La costruzione del sistema valutativo (2) La valutazione è strettamente collegata alla PIANIFICAZIONE STRATEGICA AZIENDALE poichè lo STANDARD di misurazione della efficienza è l adeguamento delle prestazioni agli obiettivi strategici aziendali (MBO=Management By Objectives)
5 La costruzione del sistema valutativo (3) Fasi: definizione degli obiettivi strategici specificazione degli obiettivi individuali verifica periodica in corso d opera misurazione dei risultati conseguiti giudizio manageriale (del superiore gerarchico) piano di miglioramento sistema premiante(incentivi correlati agli obiettivi)
6 La costruzione del sistema valutativo (4) Problemi metodologici MISURAZIONE: individuazione dei dei fattori significativi (quantità e qualità) osservabili (intangibilità...) VALUTAZIONE: costruzione di di una una scala definizione della prestazione media misurazione di di una una gradazione unica
7 La costruzione del sistema valutativo (5) Le caratteristiche da osservare Requisiti professionali Caratteristiche della personalità (Il modello Big Five ) Fisici Culturali Comportamentali Tecnico-professionali Esperienze Energia Socialità Coscienziosità Stabilità emotiva Apertura mentale
8 La valutazione ed il senso del processo organizzativo Con la valutazione viene attribuita di ciascun obiettivo individuale l importanza relativa ( peso ) nella pianificazione strategica generale A ciascuno viene detto cosa deve fare concretamente per raggiungere gli obiettivi aziendali
9 Il colloquio di valutazione come strumento gestionale IL DIPENDENTE (VALUTATO) Ricostruisce e comprende il senso della sua esperienza lavorativa nel contesto organizzativo globale. IL RESPONSABILE (VALUTATORE) Trasferisce informazioni organizzative (quale è il comportamento organizzativo corretto richiesto al collaboratore) Motiva il collaboratore ad agire nella direzione pianificata
10 Nel colloquio di valutazione occorre fare attenzione a NON giudicare POSITIVI i i comportamenti solamente perché conformi a procedure, norme e valori usuali NON giudicare NEGATIVI i comportamenti solamente perché sembrano minaccianti per il funzionamento delle strutture organizzative esistenti Si deve poter cogliere la positività di un comportamento non previsto che offra più efficace adattamento della organizzazione all ambiente esterno
11 La valutazione delle capacità potenziali Caratteristiche personali manifeste ed utilizzate possedute ma latenti da scoprire e sviluppare gerarchico professionale Due punti di vista Persona adatta a coprire una posizione più elevata dell attuale Capacità (possibilità) di svolgere un compito più difficile dell attuale
12 La valutazione come sviluppo delle capacità potenziali CAPACITA POTENZIALI OBIETTIVI ELEVATI SPECIFICI PRESTAZIONI PIU ELEVATE
13 La valutazione come programma di miglioramento Individuazione di aree-chiave ( critiche per la strategia aziendale) indicatori del risultato Assegnazione di obiettivi specifici e condivisi per ciascun collaboratore in relazione a sue potenzialità esigenze del mercato priorità gestionali Verifica periodica Piano di sviluppo futuro Sistema di incentivi (riconoscimento del livello raggiunto)
14 L uso distorto del sistema di valutazione (1) Valutazione come STRUMENTO DI POTERE Individui Sottogruppi Gruppi Valutazione basata su CRITERI NON RAZIONALI Emozionalità (premiare e punire) Modelli interiorizzati (figure genitoriali, scolastiche, controllori sociali...) Vanno contro ai criteri di base: meritocrazia efficienza nella logica del MBO
15 L uso distorto del sistema di valutazione (2) Difficoltà culturali ad applicare un sistema di valutazione strategica: allontanamento non assumersi la responsabilità diretta mimetismo applicazione apparente degli elementi formali, mantenendo in sostanza i vecchi criteri di giudizio integrazione superficiale l applicazione di criteri nuovi senza cambiare la cultura gestionale provoca dissonanza e crisi
16 L uso distorto del sistema di valutazione (3) Occorre procedere in positivo a livello di organizzazione valorizzare gli aspetti culturali del MBO già presenti nella cultura aziendale esistente a livello personale saper dare una valutazione negativa senza perdere costruttività e fiducia nei confronti del collaboratore. (ottica di miglioramento)
17 Valutazione delle prestazioni - le fasi Preparazione della valutazione Aspetti logistici Il colloquio di valutazione Il follow up
18 Valutazione delle prestazioni - La preparazione Raccogliere le informazioni necessarie Cosa maggiormente mi ha colpito favorevolmente Cosa mi è meno piaciuto Quali le aree problematiche e le possibili soluzioni Ho commesso errori come manager Ho esempi per illustrare le mie valutazioni Quale è il tema centrale del colloquio Come intendo aprire il colloquio Quali i nuovi obiettivi per l anno a venire Come parlare degli obiettivi non raggiunti / ne conosco le ragioni
19 Valutazione delle prestazioni - Aspetti logistici Fissare con debito anticipo l appuntamento di norma personalmente Invitare il collaboratore a riflettere sull incontro e sui contenuti Prevedere un tempo sufficientemente ampio Scegliere un luogo riservato senza interferenze e disturbi esterni Creare la giusta atmosfera Avere a disposizione tutti i documenti necessari
20 Valutazione delle prestazioni - Il colloquio di valutazione C l i m a F a v o r e v o l e Ripercorrere obiettivi, responsabilità e risultati ottenuti Analisi congiunta delle cause dei successi e degli insuccessi Modalità e qualità dei rapporti con il Capo Aree di forza ed aree di miglioramento Obiettivi ed aspettative del collaboratore La leadership del Capo Definire gli obiettivi per il futuro, le priorità, i criteri di misurazione Responsabilità e delega Aperta discussione su aspetti comportamentali critici
21 Valutazione delle prestazioni - Il follow up La valutazione delle prestazioni è un fattore strutturale della attività del management che ha momenti formali di confronto e discussione: Verificare periodicamente ( ogni 2/3 mesi ) il progress degli obiettivi Ritornare sulle aree di criticità Intervenire tempestivamente ove si notino distonie o devianze serie Mantenere la tensione costante sugli obiettivi Essere disponibili al confronto ed all ascolto
Manuale di valutazione delle prestazioni del personale Apicale (Direttori/Posizioni Organizzative)
Manuale di valutazione delle prestazioni del personale Apicale (Direttori/Posizioni Organizzative) Finalità della valutazione Il sistema di valutazione della prestazione degli Apicali (Direttori non dirigenti/posizioni
DettagliSISTEMA DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEI RISULTATI DEI DIRIGENTI
SISTEMA DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEI RISULTATI DEI DIRIGENTI IN RIFERIMENTO ALL ART. 14 DEL C.C.N.L. DEL 23 DICEMBRE 1999 ANNO 2003 1 PRINCIPI GENERALI Il sistema di valutazione si pone come obiettivo
DettagliSistema di valutazione del Direttore Generale dell Università degli Studi di Teramo
Sistema di valutazione del Direttore Generale dell Università degli Studi di Teramo Approvato nelle sedute di Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione del 24 giugno 2015 1 Indice 1. Principi generali
DettagliSISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DEL DIRETTORE GENERALE
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DEL DIRETTORE GENERALE Approvato con Decreto Deliberativo Presidenziale n. 63 del 29.7.2016 1 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance
DettagliLa funzione manageriale ed il modello delle competenze
Corte dei conti Corso di formazione La funzione manageriale ed il modello delle competenze PREMESSA Il programma didattico, di seguito presentato, origina da un lavoro di condivisione dei contenuti cui
DettagliIndagine sul Benessere Organizzativo. Dicembre 2013
Indagine sul Benessere Organizzativo Dicembre 2013 Indagine sul Benessere Organizzativo Aspetti metodologici Tecnica di indagine: CAWI (Computer Assisted Web Interview) Software utilizzato: ID Monitor
DettagliINDICE. Prefazione di Giuseppe Varchetta Prefazione alla prima edizione di Caterina Ricciuti Introduzione
INDICE Prefazione di Giuseppe Varchetta Prefazione alla prima edizione di Caterina Ricciuti Introduzione XV XXIII XXV CAPITOLO I LA VALENZA STRATEGICA DELLE RISORSE UMANE 1.1. I nuovi paradigmi economici
DettagliLA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI E DELLE POSIZIONI COME SUPPORTO GESTIONALE PER LA VALORIZZAZIONE DEGLI INDIVIDUI E LO SVILUPPO DELL ORGANIZZAZIONE
Università degli Studi di Firenze Facoltà di Psicologia Dipartimento di Psicologia Laboratorio di Psicologia per la Ricerca sull Imprenditorialità, Innovazione, Integrazione (LA.PS.R.I3) Prof. Carlo Odoardi
DettagliIl significato della valutazione individuale nelle Aziende Sanitarie. Marzia Cavazza Direttore Amministrativo AOU S. Orsola Malpighi - Bologna
Il significato della valutazione individuale nelle Aziende Sanitarie Marzia Cavazza Direttore Amministrativo AOU S. Orsola Malpighi - Bologna 1 Sistemi di Valutazione valutazione della performance delle
DettagliVALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE
VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Pagina 1 di 6 Il presente sistema di valutazione è finalizzato allo sviluppo ed al miglioramento della gestione della risorsa rappresentata dalle
DettagliQuestionario Benessere Organizzativo
1 PREMESSA Nelle domande che seguono viene richiesto di esprimere la propria valutazione attraverso una scala sempre identica che impiega 6 classi in ordine crescente. L intervistato per ogni domanda e/o
DettagliLa valutazione delle Competenze. Giampaolo Vannutelli
La valutazione delle Competenze Giampaolo Vannutelli Sessione dedicata al tema della valutazione delle competenze Obiettivi Definire il concetto di «Competenza» Riflettere sul senso e sulle finalità di
DettagliLa Gestione della Prestazione
La Gestione della Prestazione 1 La gestione della prestazione 3 1.1 Come è possibile individuare correttamente gli obiettivi per i singoli ruoli? 3 1.2 Come si possono valutare le capacità in modo oggettivo?
DettagliLeadership, Team e Motivazione. Brescia, 9 febbraio Milano, 9 marzo
CICLO DI MANAGEMENT Tre giornate per aumentare la consapevolezza e il governo delle competenze di gestione e sviluppo delle risorse umane La Gestione delle Risorse e il Ciclo del Management Brescia, 19
DettagliMASTER IN SELEZIONE, GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE
Organizzazione PERSeO S.r.l. Personale MODULI E ARGOMENTI XXVII EDIZIONE MASTER IN SELEZIONE, GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE Edizione 2016 Moduli e argomenti trattati nell area: selezione e valutazione
DettagliIntroduzione. L evoluzione delle organizzazioni dall inizio del secolo a oggi 3 Il dirigente nei vari tipi di organizzazione 12
00 Calamandrei romane 16-07-2002 16:26 Pagina V Indice Introduzione XI PARTE PRIMA Il contesto: l ambiente organizzativo, la legislazione, i modelli 1 organizzativi CAPITOLO 1 Generalità sulle organizzazioni,
DettagliProfilo professionale: RESPONSABILE STRUTTURA
Allegato 4 Schede di valutazione dei responsabili e dei singoli dipendenti Valutato Profilo professionale: RESPONSABILE STRUTTURA Categoria Struttura/Unità Operativa: Area Valutatore Punteggio Ambito delle
DettagliLa Valutazione della Performance del Gruppo Ferrero anno (PAR Population)
La Valutazione della Performance del Gruppo Ferrero anno 2013 (PAR Population) Sommario 1. PREMESSA E OBIETTIVI... 3 2. LA POPOLAZIONE TARGET... 3 3. LA SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE... 4 4.
DettagliAccount manager. Percorso. Percorsi. Industrial Management School. Interpretare in modo nuovo la relazione con il cliente
Industrial Management School Account manager Interpretare in modo nuovo la relazione con il cliente Percorsi area Marketing & Sales nei mercati industriali Account manager Una volta si diceva: impara l
DettagliComune di Quartu S.Elena (CA)
Comune di Quartu S.Elena (CA) Progetto per la revisione del sistema di valutazione delle prestazioni dei dipendenti ed agganci al sistema professionale Presentazione A cura di Nicoletta Ornano, Dirigente
DettagliFONDIMPRESA - P.I.S.T.E. CATALOGO DEI CORSI DI FORMAZIONE GRATUITA. Area tematica: SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE * INDICE DEI CORSI
FONDIMPRESA - P.I.S.T.E. CATALOGO DEI CORSI DI FORMAZIONE GRATUITA Area tematica: SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE * INDICE DEI CORSI Corso base in human resources management (Istud) 2 Dal management alla
DettagliIL RUOLO DEL CAPO IN FABBRICA. Genova, 20 Ottobre "Una giornata in Fabbrica"
IL RUOLO DEL CAPO IN FABBRICA Genova, 20 Ottobre 2012 XXIII Incontro di gemellaggio AIDP - ANDRH "Una giornata in Fabbrica" SE VUOI ARRIVARE PRIMO, CORRI DA SOLO SE VUOI ARRIVARE LONTANO CORRI INSIEME
DettagliIl processo di inserimento nell Agenzia del Demanio Ente Pubblico Economico
Selezione e Inserimento nelle Amministrazioni Pubbliche Il processo di inserimento nell Agenzia del Demanio Ente Pubblico Economico FORUM P.A. 2007 Nuova Fiera di Roma 23 maggio 2007 Antonio Ronza Direttore
DettagliLa gestione delle risorse umane
Corso di Economia e gestione delle imprese e Marketing A.A. 2015-2016 Lezione 7 La gestione delle risorse umane La collocazione della funzione «Direzione del Personale» Funzione aziendale (allo stesso
DettagliIL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA
1 IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA Il Modello CAF - Struttura 2 2 Il Modello CAF Lo sviluppo negli elementi di dettaglio 3 Le nove caselle rappresentano i criteri in base ai quali valutare il percorso
DettagliCORSO PAA PER ASSISTENTI DI VOLO SYLLABUS
CORSO PAA PER ASSISTENTI DI VOLO SYLLABUS I PRINCIPI BASILARI DELLA COMUNICAZIONE: - elementi della comunicazione o mittente, messaggio, ricevente o la pragmatica della comunicazione - fattori di inefficacie
DettagliRisorse umane e Diversity Management nelle PMI
Risorse umane e Diversity Management nelle PMI Gestione delle risorse umane Matrice nord americana Evoluzione negli ultimi 10 anni: Operativo Teorico Dott.ssa Maria Zifaro 2 Gestione delle risorse umane
DettagliA - Sicurezza e salute sul luogo di lavoro e stress lavoro correlato
- CISA RIVOLI SETTORE AMMINISTRATIVO A) Sicurezza e salute sul luogo di lavoro e stress lavoro correlato Media ponderata Il mio luogo di lavoro è sicuro (impianti elettrici, misure antincendio e A.,7 di
Dettagli1. Glossario. 2. Valutazione della clinical competence. 3. Conclusioni
L AUTOMONITORAGGIO GLICEMICO (SMBG) COME VALUTAZIONE E APPLICAZIONE DI UNA TECNOLOGIA SANITARIA Un opportunità di miglioramento della clinical competence per il diabetologo, attraverso la valorizzazione
DettagliREGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, VALUTAZIONE E TRASPARENZA DELLA PERFOMANCE. ADEGUAMENTO AL D. LGS. 150/2009. TITOLO I: PRINCIPI GENERALI
Allegato A) alla delibera di giunta n. 195 del 29/12/2010 REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, VALUTAZIONE E TRASPARENZA DELLA PERFOMANCE. ADEGUAMENTO AL D. LGS. 150/2009. TITOLO I: PRINCIPI GENERALI
DettagliProgetto di analisi di clima e benessere organizzativo. Ing. Giuseppe Galvan
Progetto di analisi di clima e benessere organizzativo Ing. Giuseppe Galvan Rischio Lavorativo R = M x P Probabilità Bassa Media Alta Magnitudo Lieve 1 2 3 Grave 2 4 6 Gravissima 3 6 9 Il Clima Organizzativo
DettagliBENESSERE ORGANIZZATIVO LA RICERCA IN OLTRE 200 AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ITALIANE
BENESSERE ORGANIZZATIVO LA RICERCA IN OLTRE 200 AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ITALIANE Francesco Minchillo DAL LABORATORIO AL KIT SUL BENESSERE INIZIATIVA ANNO PARTECIPANTI LABORATORIO 2002 11 amministrazioni
DettagliRESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE CURE INTERMEDIE
PROTOCOLLO: Sistema per la valutazione degli obiettivi, delle attività e dei risultati del programma annuale 1. Elenco emissioni/approvazioni/revisioni Data prima emissione Elaborata da Approvata dai Coordinatori
DettagliScheda Dirigente VALUTAZIONE PERFORMANCE INDIVIDUALE ANNO
Scheda Dirigente VALUTAZIONE PERFORMANCE INDIVIDUALE ANNO Cognome e Nome Area Profilo professionale Periodo spettanza* Percentuale *in caso di assunzione/cessazione in corso d'anno specificare SCHEDA_DIR
DettagliLe aziende e la gestione delle risorse senior: AGeMap50+ e AGeMap50+ HealthCare
Convegno: LAVORO E FORMAZIONE PER TUTTE LE ETA Le aziende e la gestione delle risorse senior: AGeMap50+ e AGeMap50+ HealthCare Brescia, 11 maggio 2016 Benessere Organizzativo: di cosa si tratta? Definito
DettagliAllegato A. Indagini sul personale dipendente
Allegato A Indice Questionario sul benessere organizzativo ------------------------------------------------------------------- 2 A - Sicurezza e salute sul luogo di lavoro e stress lavoro correlato ---------------------------------------
DettagliSeminario regionale Senigallia 15 aprile 2015
Progettare per sviluppare competenze trasversali. Quale processo valutativo attivare? RENDERE OPERATIVO IL PROTOCOLLO D INTESA: verso le scuole che promuovono salute. Seminario regionale Senigallia 15
DettagliMISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA E INDIVIDUALE
MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA E INDIVIDUALE CAPITOLO 1 _ FINALITÀ E DEFINIZIONI 1) Finalità La performance è misurata e valutata con riferimento all Azienda nel suo complesso,
DettagliISO 14001:2015 NUOVI APPROCCI DELL AUDIT DI CERTIFICAZIONE
NUOVI APPROCCI DELL AUDIT DI CERTIFICAZIONE Stefano Aldini Milano, 6 ottobre 2015 CONFORMA La mission Promuovere la qualità, la sicurezza e la protezione dell ambiente attraverso certificazioni, prove
DettagliLA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Scheda didattica a cura di Laura Limido 1 LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Il concetto di gestione di risorse umane (HRM Human Resource Management) è stato a lungo discusso
DettagliARGOMENTI IN TEMA DI INFEZIONI
ARGOMENTI IN TEMA DI INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA SALA CONFERENZE POLO DIDATTICO INTEGRATO c/o Villaggio del Ragazzo 18 settembre 2015 S.Giroldi ELEMENTI STRATEGICI DEL COORDINATORE NEL CONTROLLO
DettagliMetodologia per la valutazione della Prestazione dei Dirigenti / Personale Responsabile di Unità Organizzativa in posizione di autonomia
Metodologia per la valutazione della Prestazione dei Dirigenti / Personale Responsabile di Unità Organizzativa in posizione di autonomia Obiettivi della valutazione Il sistema di valutazione delle prestazioni
DettagliAllegato 3 - Sistema di misurazione e valutazione IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Allegato 3 - Sistema di misurazione e valutazione IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE Titolo 1 - LA VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI
DettagliA. OBIETTIVO ASSEGNATO: Valori di fase
SCHEDA 1. VALUTAZIONE DEL PERSONALE DI AREA III^ DATI ANAGRAFICI NOME COGNOME DATA DI NASCITA / / DATI PROFESSIONALI AREA FUNZIONALE UFFICIO DI APPARTENENZA INCARICO RICOPERTO PROFILO FASCIA RETRIBUTIVA
DettagliPON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E
PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA 2007-2013 - ASSE E Progetto Performance PA Ambito B - Linea 2 Modelli e strumenti per il miglioramento dei processi di gestione del personale Seminario Il sistema di
DettagliSOMMARIO. 1. Ruolo delle Pmi nella storia dell industria italiana. 2. La continuità imprenditoriale. 3. Il capitalismo familiare
SOMMARIO 1. Ruolo delle Pmi nella storia dell industria italiana 1.1. Le Pmi, spina dorsale della nostra economia... 3 1.2. Lo spirito d impresa... 4 1.2.1 I distretti industriali... 5 1.2.2 Natura ed
DettagliISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA
ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Termini e definizioni 4 Contesto dell organizzazione 5 Leadership
DettagliValutazione Dirigenti Anno. Università degli Studi di Napoli Federico II. Modello_autovalutazione 1
PESO: 5% DELLA RETRIBUZIONE DI RISULTATO COMPLESSIVA, PARI A (1) : A B C D E F G Comportamenti Peso (%) Indicatori Domande di controllo Peso Relativo (%) Auto (*) Valutazione (*) H ponderato: [(B*E/1)*G]
DettagliPROGRAMMA DEL PERCORSO FORMATIVO SPERIMENTALE PER I VALUTATORI DEL SISTEMA DI STRUTTURE/SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI AI FINI DELL ACCREDITAMENTO
Formazione valutatori accreditamento sociosanitario PROGRAMMA DEL PERCORSO FORMATIVO SPERIMENTALE PER I VALUTATORI DEL SISTEMA DI STRUTTURE/SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI AI FINI DELL ACCREDITAMENTO Regione
DettagliOggetto: progetto Benessere, prevenzione e gestione rischio stress lavoro-correlato. Comune di Scandicci. 1. PREMESSA
Oggetto: progetto Benessere, prevenzione e gestione rischio stress lavoro-correlato. Comune di Scandicci. 1. PREMESSA In considerazione dei risultati emersi dalla valutazione del rischio stress lavoro-correlato
DettagliL area vasta nel Veneto
L area vasta nel Veneto Orientamento dei Progetti di Area Vasta PROCESSO ACQUISTI Le Aree vaste si stanno orientando alla creazione: nel breve termine di modelli di governance di dipartimenti interaziendali
DettagliDall organizzazione alle competenze Il caso PoliMi
Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Dall organizzazione alle competenze Il caso PoliMi Dott. Antonio Marcato Area Risorse Umane e Organizzazione Il
DettagliIl sistema di misurazione e di valutazione della Performance dell Università Parthenope del personale responsabile e non di Unità Organizzative
Il sistema di misurazione e di valutazione della Performance dell Università Parthenope del personale responsabile e non di Unità Organizzative Analisi del contesto interno Personale diviso per area di
DettagliPARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1
Indice Autori Introduzione XV XVII PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1 CAPITOLO 1 Generalità sulle organizzazioni e principali teorie organizzative 3 Introduzione 3 L evoluzione
DettagliPsicologia della comunicazione organizzativa
Psicologia della comunicazione organizzativa AA 2014-15 ESERCITAZIONE - M. Mura Psicologia della comunicazione organizzativa MODELLO MULTIDIMENSIONALE DI ANALISI ORGANIZZATIVA (Francescato, Ghirelli, 1988)
DettagliArt. 1. Definizione di posizione organizzativa e di alta Professionalità
Art. 1 Definizione di posizione organizzativa e di alta Professionalità Il presente regolamento disciplina i criteri per l individuazione, il conferimento, la valutazione e la revoca degli incarichi di
DettagliUniversità degli Studi di Bergamo. Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità
Università degli Studi di Bergamo Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità Management e leadership delle strutture sanitarie: nuovi scenari
DettagliMODULO 2 ex D.Lgs. n.231/2001 MODELLO ORGANIZZATIVO
MODULO 2 ex D.Lgs. n.231/2001 MODELLO ORGANIZZATIVO 1 1 Il D. Lgs. 8 giugno 2001, n. 231 in materia di responsabilità delle imprese per reati commessi da dipendenti, amministratori o collaboratori 2 2
DettagliPANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione
UNITA DI APPRENDIMENTO DENOMINAZIONE PANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione COMPITO E PRODOTTO FINALE - Realizzazione di un impasto di frumento salato (pane comune, focaccia, focaccia
DettagliPREVENZIONE. Linee Guida Regionali 2007
PREVENZIONE Linee Guida Regionali 2007 Bla bla bla si parla sempre di prevenzione..ma.. Non sempre è chiara la definizione di cosa esattamente si voglia/debba prevenire Di chi lo debba fare E che ruolo
DettagliQuadri e Alte professionalità. Tendenze e opportunità nella contrattazione collettiva
Femca Cisl, 27 ottobre 2016 Quadri e Alte professionalità. Tendenze e opportunità nella contrattazione collettiva Davide Mosca Dottorando di ricerca, Università di Bergamo @Dav_Mosca Outline 1. Un (breve)
Dettagli13 - INDICE DELLA MATERIA MANAGEMENT
13 - INDICE DELLA MATERIA MANAGEMENT M139 Master in management della Pubblica Amministrazione...pag. 2 B504 L esercizio di ruoli di responsabilità nelle organizzazioni pubbliche...pag. 4 B505 Competenze
DettagliIL PROCESSO DI FORMAZIONE IN AZIENDA: DALL ANALISI DEL FABBISOGNO ALLA VALUTAZIONE DELLA RICADUTA FORMATIVA
IL PROCESSO DI FORMAZIONE IN AZIENDA: DALL ANALISI DEL FABBISOGNO ALLA VALUTAZIONE DELLA RICADUTA FORMATIVA 4 febbraio 2011 Paola Vandelli Servizio Formazione e Aggiornamento AOU di Modena La formazione
DettagliCORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A. A
Prof.ssa Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Lezione 9 L orientamento strategico della gestione. I percorsi di sviluppo aziendale CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE
DettagliAREA DI COMPETENZA: COMMUNICATION SKILLS
AREA DI COMPETENZA: COMMUNICATION SKILLS 1. COMUNICAZIONE a. La comunicazione e il galateo dell accoglienza Marketing, professionisti che seguono progetti di promozione aziendale e/o promozione prodotti
DettagliTecnico specializzato in organizzazione e sviluppo delle risorse umane
Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Professioni NUP/ISTAT correlate Tecnico specializzato in organizzazione e sviluppo delle risorse umane 2.5.1.3.1 - Specialisti in risorse umane 2.5.1.3.2 - Specialisti
DettagliMANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING
MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING ISTITUTO COMPRENSIVO Emanuele Falcetti Apice (Benevento) a. s. 2009/2010 MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009
DettagliPROVINCIA DI CAMPOBASSO
PROVINCIA DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO DELL ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE Approvato dalla Giunta Provinciale in data 7 dicembre 2010 con deliberazione n. 297 - oo - Indice Art. 1 Oggetto del Regolamento
DettagliVALUTAZIONE DELLE RISPOSTE SUDDIVISE PER GENERE: uomini donne
A.01 - Il mio luogo di lavoro è sicuro (impianti elettrici, misure antincendio e di emergenza, ecc.) A.02 - Ho ricevuto informazione e formazione appropriate sui rischi connessi alla mia attività lavorativa
DettagliCorso di Laurea in Economia Aziendale e Management (triennale classe L-18)
Insegnamento Livello e corso di studio Settore scientifico disciplinare (SSD) ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Corso di Laurea in Economia Aziendale e Management (triennale classe L-18) SECS-P/08 Anno
DettagliSyllabus Start rev. 1.03
Syllabus Start rev. 1.03 Modulo 1 Concetti di base della qualità e della soddisfazione del cliente Il seguente Syllabus è relativo al Modulo 1 di EQDL Start, Concetti di base della qualità e della soddisfazione
DettagliCAPITOLO CAPIT 0 Cultura organizzativa e valori ganizza etici
CAPITOLO 10 Cultura organizzativa e valori etici Agenda Cultura organizzativa Cultura e progettazione Cultura e performance Valori etici nelle organizzazioni Responsabilità sociale d impresa Formare cultura
DettagliCurricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola
Curricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola Paolo Seclì Università di Modena e Reggio Emilia Dip. di Educazione e Scienze Umane
DettagliSISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEI DIRIGENTI METODOLOGIA E PROCEDURE
SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEI DIRIGENTI METODOLOGIA E PROCEDURE A cura della Direzione Pianificazione Strategica, Smart City e Statistica 1 INDICE PREMESSA 3 OGGETTO DELLA VALUTAZIONE 3
DettagliCAPITOLO 2. Strategia, Progettazione Organizzativa ed Efficacia
CAPITOLO 2 Strategia, Progettazione Organizzativa ed Efficacia Agenda Il Management Strategico Il progetto strategico Gli obiettivi operativi Strategia e struttura Fattori contingenti Misurare l efficacia
DettagliSISTEMA DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE NON DIRIGENTE
SISTEMA DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE NON DIRIGENTE Allegato a deliberazione della Giunta Comunale n. 2 del 10 gennaio 2007 22/11/2006 1 SISTEMA INCENTIVANTE L Ente Locale dispone oggi di diversi strumenti
DettagliBenessere organizzativo, pari opportunità e miglioramento della performance delle Organizzazioni Pubbliche
Benessere organizzativo, pari opportunità e miglioramento della performance delle Organizzazioni Pubbliche Luca Marchesi Vice Direttore Generale ARPA Lombardia Presidente OIV ARPA Calabria e Puglia Ancona,
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Servizi di educazione, formazione e lavoro Processo Servizi per il lavoro, apprendimento e formazione
DettagliOrganizzazione aziendale Lezione 18 Ingegneria dei processi. Ing. Marco Greco Tel
Organizzazione aziendale Lezione 18 Ingegneria dei processi Ing. Marco Greco m.greco@unicas.it Tel.0776.299.3641 UMC Congratulazioni ad Andrea Amicizia, Gianmarco Pantano e Simone Corsi (SAG) per la vittoria
DettagliLa selezione cambia volto:
Roma, 11 maggio 2004 La selezione cambia volto: l Agenzia delle Entrate valuta sul campo le nuove leve con il tirocinio teorico-pratico e i contratti di formazione e lavoro Situazione del personale 35.000
DettagliComune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000
Comune Fabriano Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Formazione per auditor interni 25 maggio 2009 1 SOMMARIO Il significato
DettagliSVILUPPARE VALORE PER IL CITTADINO VALORIZZANDO IL CAPITALE UMANO
SVILUPPARE VALORE PER IL CITTADINO VALORIZZANDO IL CAPITALE UMANO 1 LE PAROLE CHIAVE 2 ESIGENZA DI TROVARE CONTESTUALMENTE EQUILIBRIO TRA: Differenziazione equità CONTESTUALMENTE meritocrazia RISPETTO
DettagliALTIS. per la Pubblica Amministrazione
ALTIS per la Pubblica Amministrazione La divisione Public Management La Divisione "Public Management" si pone come un centro di ricerca e di studio su temi gestionali di forte rilevanza ed attualità per
DettagliScheda di valutazione annuale Area Dirigenza Dirigenti responsabili di struttura
Scheda di valutazione annuale dei Dirigenti responsabili di struttura Scheda di valutazione annuale Area Dirigenza Dirigenti responsabili di struttura Macrostruttura : Unità operativa complessa : Periodo
DettagliPiano annuale di formazione e sviluppo triennio
Piano annuale di formazione 2014 e sviluppo triennio 2014 2016 Premessa L introduzione di sistemi di valutazione della performance delle strutture amministrative e del personale, così come la previsione
DettagliMONITORAGGIO COOPERATIVE, SUBAPPALTATORI E FORNITORI
Soc. Coop MONITORAGGIO COOPERATIVE, SUBAPPALTATORI E FORNITORI Procedura per la gestione delle cooperative, dei subappaltatori e dei fornitori in relazione alla responsabilità sociale secondo lo standard
DettagliAutovalutazione di Istituto a.s. 2014/2015
VARIE FASI Fase 1-1 anno Autovalutazione di Istituto a.s. 2014/2015 Fase 2-2 anno Miglioramento a.s. 2015/2016 Fase 3-3 anno Rendicontazione sociale a.s. 2016/2017 Fase di valutazione esterna, su un primo
DettagliTecnico commerciale delle vendite. Standard della Figura nazionale
Tecnico commerciale delle vendite Standard della Figura nazionale Denominazione della figura TECNICO COMMERCIALE DELLE VENDITE Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche
Dettagli"Organizzazione del lavoro, Responsabilità amministrativa degli enti ed efficacia esimente ai sensi dell'art. 30 dlgs 81/08: l'importanza
Unindustria Bologna, 11 Febbraio 2015 "Organizzazione del lavoro, Responsabilità amministrativa degli enti ed efficacia esimente ai sensi dell'art. 30 dlgs 81/08: l'importanza dell'integrazione tra sistema
DettagliCOMUNE DI LANZO TORINESE Provincia di Torino
COMUNE DI LANZO TORINESE Provincia di Torino Allegato alla delibera di Giunta Comunale n. 195 del 20 DICEMBRE 2012 Attuazione dei principi contenuti nel Decreto Legislativo n. 150 del 27/10/2009 e s.m.i.
DettagliLezione 1. Il sistema di pianificazione e controllo
Lezione 1 Il sistema di pianificazione e controllo Partiamo dall esperienza comune Mission: Conseguire la laurea Pianificazione (obiettivi di lungo periodo) - Facoltà - Corso di laurea - Piano di studi
DettagliEvoluzione del modello organizzativo di Poste Italiane. 27 Luglio 2005
Evoluzione del modello organizzativo di Poste Italiane 27 Luglio 2005 2 AGENDA Collegamento tra piano triennale e organizzazione Principali driver del cambiamento organizzativo Focalizzazione sui processi
DettagliScuola Romana di Psicologia del Lavoro e dell Organizzazione
Scuola Romana di Psicologia del Lavoro e dell Organizzazione www.psicologia-del-lavoro.it CORSO DI SPECIALIZZAZIONE ESPERtO DI SvILuPPO DELLE RISORSE umane Laboratori di: Comportamento Organizzativo -
DettagliBANDO FORMAZIONE CONTINUA ANNO 2015/16 IV^ FINESTRA
BANDO FORMAZIONE CONTINUA ANNO 2015/16 IV^ FINESTRA TITOLO CORSO: LE NOVITA' DELLA NUOVA EDIZIONE DELLA NORMA ISO 9001:2015 OBIETTIVI: Il corso si propone di illustrare la versione definitiva dello standard
DettagliMetodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA
Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Prof. Guido CAPALDO Roma, 21 maggio 2013 Sala Polifunzionale PCM Come è stata costruita la metodologia Messa
DettagliLE COMPETENZE MANAGERIALI PER LO SVILUPPO DEL RUOLO DEL CAPO INTERMEDIO
LE COMPETENZE MANAGERIALI PER LO SVILUPPO DEL RUOLO DEL CAPO INTERMEDIO La qualità è una predisposizione della mente 1. Lo scenario Gli scenari all interno dei quali navigano le aziende richiedono una
DettagliAZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI ALLA PERSONA BENIAMINO FORLINI Casa di Riposo Residenza Protetta Centro Diurno OFFIDA
CRITERI PER L EROGAZIONE DELLA RETRIBUZIONE DI RISULTATO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Metodologia approvata con deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell ASP B. Forlini n. 1 del 28.1.15, ai
DettagliResponsabilità della Direzione INDICE SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE RIFERIMENTI NORMATIVI FIGURE E RESPONSABILITÀ...
PROCEDURA GESTIONALE Pro231_02 Pagina 1 di 6 INDICE INDICE... 1 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3 RIFERIMENTI NORMATIVI... 2 4 FIGURE E RESPONSABILITÀ... 2 5 DEFINIZIONI... 2 6 MODALITÀ OPERATIVE...
DettagliCorso di Revisione Aziendale
Facoltà di Economia Università del Salento Corso di Revisione Aziendale Prof. Carmine VIOLA Anno Accademico 2014/2015 Introduzione alla revisione aziendale 1 Oggetto e finalità della revisione Il concetto
DettagliValutazione dei sistemi educativi Prof. Giovanni Arduini
Valutazione dei sistemi educativi Prof. Giovanni Arduini Lezione n.5 Anno Accademico 2015/2016 1 Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2001 per la valutazione della qualità
Dettagli