Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE

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1 Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE Anna Rossi Struttura Paesaggio

2 La Convenzione europea per il paesaggio impone l attenzione paesaggistica su tutto il territorio considerandone aspetti naturali, culturali e percezione sociale. Il territorio è però in continua trasformazione. Letture e politiche paesaggistiche sono chiamate a cogliere le dinamiche del paesaggio e a considerarne le opportunità per salvaguardare i caratteri identitari che differenziano i diversi contesti, riqualificare i paesaggi degradati assegnando loro nuovi significati, gestire le trasformazioni cogliendone implicazioni e potenzialità paesaggistiche. Strategie paesaggistiche e governo del territorio devono quindi procedere in modo integrato verso scenari e configurazioni paesaggistiche condivisi

3 Piano Paesaggistico Il Piano Paesaggistico conferma e dà nuovo sviluppo al Piano del paesaggio Lombardo introdotto dal PTPR del 2001 Vale a dire il sistema di atti e piani che, a diverso livello, concorrono al raggiungimento degli obiettivi della pianificazione paesaggistica regionale Il Piano Paesaggistico conferma quindi il sistema di pianificazione paesaggistica su più livelli e vuole: migliorare l integrazione tra Pianificazione Territoriale e Urbanistica e Politiche di tutela, valorizzazione e riqualificazione del paesaggio fornire nuovi strumenti per far crescere la consapevolezza diffusa rispetto ai valori del paesaggio

4 Piano Paesaggistico Principi base: Il paesaggio è un valore diffuso Non vi è tutela efficace senza cultura del paesaggio La tutela del paesaggio non si esaurisce in un attento sistema di pianificazione, necessità di attenzione in politiche di settore e progetti Obiettivi della Pianificazione paesaggistica: conservazione dei caratteri che definiscono l identità e la leggibilità dei paesaggi della Lombardia miglioramento della qualità paesaggistica e architettonica degli interventi di trasformazione del territorio diffusione della consapevolezza dei valori paesistici e loro fruizione

5 Assunto del piano Ogni intervento che trasforma il territorio è anche un intervento di trasformazione del paesaggio. Il paesaggio è strutturato e percepito come sistemi di relazione. E un sistema complesso. E in continua evoluzione. Il miglioramento della qualità paesaggistica non è definibile a priori, si costruisce base della conoscenza, del confronto dei saperi, della condivisione degli obiettivi.

6 Piano Paesaggistico Agisce tramite un apparato conoscitivo, d indirizzo e normativo volto a: - Riconoscere e salvaguardare connotazioni e peculiarità specifiche dei diversi contesti regionali Unità tipologiche e ambiti geografici - Individuare e salvaguardare elementi e sistemi di particolare connotazione e di elevato valore paesaggistico e identitario - Riconoscere, tutelare e valorizzare la struttura insediativa storica nel suo complesso- centri e nuclei, infrastrutture e tracciati.. - Preservare i caratteri di naturalità residua e favorire la costruzione di più incisive relazioni ambientali - Contenere il consumo di suolo e tutelare il paesaggio agrario - Riconoscere le dinamiche di trasformazione e individuare i fenomeni di degrado del paesaggio in essere e potenziali, promuovere azioni e politiche per la riqualificazione paesaggistica e il contenimento dei processi di degrado - Individuare e salvaguardare i beni paesaggistici tutelati per legge

7 PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE RELAZIONE GENERALE QUADRO DI RIFERIMENTO PAESAGGISTICO CONTENUTI DISPOSITIVI E DI INDIRIZZO CARTOGRAFIA ANALISI DELLE TRASFORMAZIONI RECENTI I PAESAGGI DELLA LOMBARDIA: AMBITI E CARATTERI TIPOLOGICI L IMMAGINE DELLA LOMBARDIA OSSERVATORIO PAESAGGI LOMBARDI PRINCIPALI FENOMENI DI DEGRADO ABACO PER COMUNE DELLE INFORMAZIONI PAESAGGISTICHE NORMATIVA INDIRIZZI Indirizzi di tutela Piani di sistema Tavola A Tavola B Tavola C Tavola D Tavole D1 Tavola E Tavola F Tavola G Tavola H Tavole I Parte prima Parte seconda Parte terza Parte quarta Infrastrutture rete Tracciati base

8 Quadro di riferimento

9 Quadro di riferimento

10 Quadro di riferimento

11 Quadro di riferimento

12 Piano Paesaggistico indirizzi e normativa di Piano ricercano idonee modalità di : - Integrazione con politiche urbanistiche e territoriali - Piano territoriale regionale - Piani territoriali di Parchi e Province - Piani di governo del territorio - Integrazione con politiche infrastrutturali - progettazione paesaggistica delle reti tecnologiche - progettazione paesaggistica del sistema della mobilità - Integrazione con politiche ambientali e di difesa del suolo - Sistema delle aree protette naturali - Schema di rete ecologica - Tutela della rete idrografica - Sistema di geositi - Integrazione con politiche agricole

13 Principali cause di degrado e compromissione paesaggistica

14 Indirizzi per la riqualificazione paesaggistica Gli indirizzi Parte IV Riqualificazione paesaggistica e contenimento dei potenziali fenomeni di degrado, organizzati per categorie di fenomeni, sono strutturati su quattro colonne: descrizione del fenomeno criticità paesaggistiche indirizzi di riqualificazione degli ambiti già degradati indirizzi di contenimento e prevenzione dei rischi di degrado Gli indirizzi evidenziano il livello più appropriato ed efficace per la messa in campo delle azioni di riqualificazione e di prevenzione indicate: Politiche e piani di settore, PTCP o PGT, progetti..

15 Indirizzi Linee guida Progettazione paesaggistica infrastrutture mobilità

16 Normativa migliorare l efficacia della pianificazione paesaggistica e delle azioni locali rispetto a: salvaguardia e valorizzazione di aree, elementi e sistemi di maggiore connotazione identitaria, delle zone di preservazione ambientale (laghi, fiumi, navigli, geositi..) e dei siti UNESCO sviluppo di proposte per la valorizzazione dei percorsi e degli insediamenti di interesse paesistico, e per la ricomposizione dei paesaggi rurali, urbani e rurali tramite le reti verdi di diverso livello definizione di strategie di governo delle trasformazioni e inserimento paesistico degli interventi correlate ad obiettivi di riqualificazione delle situazioni di degrado e di contenimento dei rischi di compromissione dei paesaggi regionali. Vengono anche precisati i compiti paesaggistici dei diversi livelli di Pianificazione: PTC provinciali e di parco, PGT e Piani Attuativi

17 Normativa tavole D

18 Normativa Definisce direttamente a livello regionale disciplina e indicazioni per specifici ambiti ed elementi: - Disciplina degli Ambiti di elevata naturalità della Montagna (orientamento della Pianificazione locale verso la salvaguardia dei caratteri di naturalità e dei valori paesaggistici correlati alla struttura insediativa e agricola tradizionale valorizzazione del turismo sostenibile e riqualificazione delle situazioni di degrado) - Indirizzi e prescrizioni per la tutela della viabilità storica e d interesse paesistico (individuazione elementi regionali di attenzione Indicazioni specifiche per recupero strade Spluga, Stelvio e Gardesana occ. promozione viabilità panoramica e di fruizione ambientale, attenzioni per interventi su grande viabilità) - Criteri di individuazione e tutela dei Centri e nuclei storici (Individuazione e tutela con specifica attenzione agli insediamenti rurali storico-tradizionali e alle componenti urbane ed edilizie della prima metà del 900)

19 Normativa - Prescrizioni generali per i beni paesaggistici (Vengono declinate prescrizioni e indicazioni generali direttamente incidenti sui beni paesaggistici, distinte per: Beni di cui all art. 142 del D. Lgs. 42/2004 (ex Galasso) Bellezze individue: Bellezze d insieme) - Geositi (Individuazione dei geositi di rilevanza regionale (264) e identificazione dell ambito dell Oltrepò pavese come territorio di particolare attenzione. Classificazione dei siti e distinzione delle norme in base all interesse prevalente, con riferimento al progetto Conservazione del patrimonio geologico italiano ; disposizioni di tutela da specificare tramite i PTC provinciali e di parco). - Siti Unesco (raccordo con specifici piani di gestione) - Belvedere, visuali sensibili e punti di osservazione (riconoscimento, individuazione e indicazioni di tutela)

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21 Osservatorio: Belvedere Sasso del Ferro

22 Normativa Definisce un quadro di Indicazioni e Prescrizioni regionali per la tutela della rete idrografica - I laghi - Norme generali per la tutela dei laghi presenti in Lombardia - Disposizioni specifiche per i laghi di Mantova - Disposizioni specifiche per i sei grandi laghi - Maggiore Ceresio Como - Idro Iseo Garda: - AMBITO DI SALVAGUARDIA DELLO SCENARIO LACUALE indicazioni per pianificazione locale - AMBITO DI SPECIFICA TUTELA - Fascia di 300 m con limitazioni generali e salvaguardia temporanea. Controllo PGT in Regione - SPECIFICITA di ciascun lago

23 Normativa tavole D

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25 Normativa - Rete Idrografica naturale Rete Idrografica naturale riconoscimento del ruolo paesaggistico della rete idrografica naturale e dei sistemi fluviali, indirizzi generali di tutela e indicazioni per valorizzare i processi di pianificazione integrata dei singoli corsi d acqua Per il fiume PO si individuano due ambiti: 1. di specifica tutela paesaggistica (fino a 150 m dall argine maestro) con estensione delle disposizioni di limitazione degli interventi e indirizzi per valorizzazione del sistema fluviale tenendo anche conto di programmi di sviluppo turistico. 2. di tutela paesaggistica del sistema vallivo (fascia C del PAI) - Indirizzi per la pianificazione locale con riferimento al contenimento del consumo di suolo, al potenziamento della rete verde, alla valorizzazione beni culturali e paesaggistici

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27 Normativa - Infrastruttura idrografica artificiale Infrastruttura idrografica artificiale individuazione e definizione disposizioni di tutela Navigli storici, canali di bonifica e irrigazione, rete irrigua. Specifiche attenzioni per: - NAVIGLIO GRANDE E NAVIGLIO di PAVIA (coordinamento criteri di intervento su naviglio e alzaie per l intera asta fascia di salvaguardia temporanea di 100m., fascia di 10 m. inedificabile per valorizzazione e gestione) - NAVIGLIO MARTESANA (si rimanda alla dichiarazione di notevole interesse pubblico) - ALTRI NAVIGLI E PRINCIPALI CANALI DI BONIFICA E IRRIGAZIONE (coordinamento dei criteri di intervento su navigli, canali e alzaie per l intera asta fascia di salvaguardia temporanea di m. 50. Una fascia di 10 m. inedificabile per valorizzazione e gestione) - RETE IRRIGUA (indicazioni per salvaguardia e per coordinamento tra piani territoriali e piani di settore) - FONTANILI (tutela ecosistemica simbolica culturale)

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29 Normativa Definisce strategie, prescrizioni e indicazioni regionali per la riqualificazione e la ricomposizione dei paesaggi regionali - Riqualificazione paesaggistica di aree e ambiti degradati o compromessi - Introduce i concetti di degrado paesaggistico, compromissione paesaggistica e rischio di degrado/compromissione, Indica le aree di prioritaria attenzione e i compiti della pianificazione locale anche in correlazione con quanto contenuto nello specifico capitolo degli Indirizzi di tutela, Indirizza verso una maggiore attenzione progettuale gli interventi inerenti il recupero di ambiti o aree degradati al fine di elevarne l efficacia migliorativa del paesaggio Individua alcune cautele in merito a specifiche tipologie di intervento (recupero aree dimesse, piani cave, nuovi impianti rifiuti, infrastrutture a rete e impianti tecnologici ecc) al fine di prevenire future forme di degrado

30 Normativa - Rete verde Rete verde Riconoscimento della Rete Verde Regionale come sistema di ricomposizione paesaggistica del territorio coordinato con lo schema di Rete Ecologica Regionale: individuazione ambiti regionali prioritari di riferimento e definizione delle finalità della rete, compiti dei Piani Territoriali di Coordinamento di parco e provinciale e articolazione delle diverse componenti della rete verde provinciale, individuazione dei piani e dei progetti che contribuiscono alla sua costruzione, possibilità della Giunta regionale di individuare e disciplinare specifici ambiti di rilevanza regionale, compiti dei Piani di Governo del Territorio comunale.

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32 Grazie per l attenzione!

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