UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA
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1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA Dipartimento di Scienze della terra e dell ambiente Corso di laurea triennale in Scienze e Tecnologie per la Natura Uso delle aree aperte da parte di medio mammiferi nel Parco Regionale Campo dei Fiori Esperienza di fototrappolaggio Relatore: Prof. Giuseppe Bogliani Tesi sperimentale di laurea di Alice Costanzo Anno Accademico Matricola
2 2. Aree di studio 2.1. Versante nord del massiccio Immagine 2.1 Carta GIS aree di studio versante nord Selva castanile Brinzio: raggiungibile attraverso un tratto di mulattiera del sentiero 18 con possibilità d imbocco dal comune di Brinzio; zona aperta di coltivazione di castagno con strato inferiore costituito da erba da taglio e contornata da faggete con cerri e roverelle. La selva presa in esame è una proprietà privata che, in quanto tale, viene sottoposta a periodica manutenzione con almeno due sfalci dell erba nella stagione estiva; conseguenza di questa ripulitura cadenzata, l area presenta una bassissima tendenza alla chiusura. 3. Metodi Le indagini sono state svolte con l utilizzo di fototrappole dotate di sensori di rilevamento capaci di far scattare in autonomia la macchina al passaggio di un animale. I sensori presenti nell attrezzatura sono di tipo passivo volumetrico, consentendo una maggiore durata delle batterie, con conseguente aumento dell autonomia dello strumento; le macchine scattano con masse di dimensioni pari a quelle di un piccolo carnivoro (Gagliardi e Tosi, 2012).
3 La strumentazione è stata da me tarata su video con tempo di registrazione di 20 secondi e pausa tra una attivazione e la successiva di 1 minuto. L attrezzatura è rimasta in ognuna delle aree oggetto di studio per circa 40 giorni (variabili a seconda dei risultati ottenuti e dei parametri che meritavano un ulteriore approfondimento) mentre i dati sono stati scaricati con intervalli fissi di 10 giorni. Le fototrappole sono state posizionate su alberi ad un altezza media di 2 metri circa (spostate più in basso o in alto a seconda della copertura della vegetazione o all inclinazione del versante), lontane il più possibile da fonti di disturbo per la fauna quali strade, centri abitati o altre fonti di interferenza. Lo studio ha previsto l utilizzo di una macchina per ogni postazione ma tutte le fototrappole sono state messe in loco in modo da coprire la stessa stagione. Per la realizzazione delle carte è stato utilizzato un programma GIS. 4. Risultati Immagine 3.1 Modelli di foto trappole utilizzate Selva castanile Brinzio: lo studio è stato effettuato a ridosso del primo stagionale che ha contribuito ad arricchire i dati e a formulare nuove ipotesi; inoltre, per una osservazione più completa, la strumentazione è stata spostata in un secondo momento in un area maggiormente limitrofa al bosco per verificare se le influenze sul pascolo della fauna potessero cambiare. La fototrappola è rimasta in loco per 59 notti, così ripartite sulla base dello e del successione spostamento: Prima dello Dopo lo Nuova postazione Selva castanile Brinzio 31 notti 10 notti 18 notti Le specie rilevate presenti nell area sono riportate nelle seguente tabella (con valori ponderati in relazione al n individui/giorno/trappola) e relativo grafico:
4 Tabella 4.2 Avvistamenti Selva castanile Brinzio nelle tre diverse situazioni analizzate. I valori indicano il numero di individui/giorno/trappola. Selva castanile Brinzio prima dello dopo lo nuova posizione Capreolus capreolus L. 0,81 0,20 0,44 Sus scrofa L. 0,03 1,60 1,83 Cervus elaphus Vulpes vulpes L ,06 Martes Lepus europaeus P Totale avvistamenti 0,84 1,80 2,33 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 prima dello dopo lo nuova posizione Selva castanile Brinzio Lepus europaeus P. Martes Vulpes vulpes L. Cervus elaphus Sus scrofa L. Capreolus capreolus L. Figura 4.2 Specie avvistate nelle Selva castanile di Brinzio Nella prima postazione e prima dello, si può notare una dominanza esclusiva del capriolo. Dopo il taglio, si osserva una drastica riduzione di questi ultimi probabilmente per la minor possibilità di mimetizzarsi nell erba alta; si moltiplica in maniera rilevante la presenza del cinghiale. Nella seconda postazione, più limitrofa al bosco e quindi con maggiore possibilità di ritrarsi in caso di pericolo, predomina il cinghiale seguito da caprioli e dalla comparsa della volpe. La presenza massiccia del cinghiale è stata riscontrata anche per il rilevamento di segni di grufolamento sul terreno; inoltre ho effettuato anche una osservazione diretta di esemplari di capriolo. 5. Discussione Selva castanile Brinzio: molto sfruttata per gli spostamenti; risulta quindi veritiera l ipotesi che la fascia di selve, che si dispongono a formare un anello intorno all intero massiccio, funzioni come rete ecologica che garantisce il passaggi degli individui da una zona all altra del Parco
5 (Raimondi2010). L utilizzo maggiore di questa area risulta essere però a scopo di alimentazione in quanto qui trovano erba e germogli di cui nutrirsi. In conclusione possiamo affermare che le aree aperte, inframmezzate a blocchi di formazioni forestali estese, sono necessarie per permettere lo spostamento degli individui da un area all altra, anche dentro e fuori dal Parco.Le aree con una tendenza più elevata alla chiusura riducono in breve tempo la loro utilità, facendo perdere così alla macro fauna del Parco parte dell habitat idoneo, necessario per lo svolgimento di diverse funzioni fondamentali del ciclo vitale; per tornare quindi alla loro originaria importanza devono essere sottoposte a manutenzioni più ravvicinate nel tempo.
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