Regione Calabria LE ATTIVITA DELLA REGIONE CALABRIA PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO SISMICO

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1 LA PREVENZIONE DEL RISCHIO SISMICO IN ITALIA ED IN CALABRIA Microzonazione sismica ed adeguamento del patrimonioedilizio: un valido sistema per la prevenzione del rischio sismico (L.77/2009) CATANZARO Auditorium Casalinuovo Ottobre 2012 LE ATTIVITA DELLA REGIONE CALABRIA PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO SISMICO Dirigente Generale Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici

2 Pericolosità MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICO AREE DI INTERVENTO E possibile approfondire il livello di conoscenza nelle specifiche aree territoriali, attraverso indagine e studi mirati (microzonazione sismica), pur non potendo evidentemente t intervenire i sull intensità ità e la frequenza dit dei terremoti, ti né prevederne l accadimento. Vulnerabilità E possibile ridurre il danno atteso alle costruzioni migliorandone le caratteristiche strutturali e non strutturali. Esposizione E possibile progettare l uso del territorio incidendo sulla distribuzione e densità abitativa, sulle infrastrutture, sulle destinazioni d uso; è possibile proteggere il patrimonio storico, artistico e culturale; è possibile incrementare i livelli di protezione aumentando la consapevolezza della popolazione nei confronti del rischio sismico, migliorandone i comportamenti in caso di terremoto.

3 PERICOLOSITA SISMICA La pericolosità sismica di un territorio è funzione della frequenza e dell intensità dei terremoti che lo interessano

4 PERICOLOSITA SISMICA Confronto con altre Regioni CALABRIA Zona sismica 1 Comuni 261 Zona sismica 2 Comuni 148 CAMPANIA Zona sismica 1 Comuni 129 Zona sismica 2 Comuni 360 Zona sismica i 3 Comuni i62 SICILIA Zona sismica 1 Comuni 27 Zona sismica 2 Comuni 329 Zona sismica 3 Comuni 5 Zona sismica 4 Comuni 29

5 NORMATIVE: OPCM 3274/2003 NTC 2008 ASPETTI INNOVATIVI NUOVA CLASSIFICAZIONE SISMICA DEL TERRITORIO NAZIONALE APPROCCIO PROGETTUALE DI TIPO PRESTAZIONALE NUOVA DEFINIZIONE DELLE AZIONI DI PROGETTO NUOVE PROCEDURE DI PROGETTAZIONE ANALISI E VERIFICA VOLTE AL CONTROLLO DELLA RISPOSTA ANELASTICA DELLE STRUTTURE CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI EDIFICI ESISTENTI NORME DI PROGETTAZIONE DELLE STRUTTURE

6 COMUNI IN ZONA SISMICA NELLE DIVERSE CLASSIFICAZIONI

7 VULNERABILITA SISMICA La vulnerabilità sismica dei beni esposti è la propensione degli stessi a subire danneggiamenti per effetto degli eventi sismici. TIPOLOGIE DI DANNEGGIAMENTO

8 LA SITUAZIONE DELL EDILIZIA ABITATIVA Al 1991, solo il 14% delle abitazioni presenti in Italia era stato costruito dopo la classificazione sismica Nel 2021, solo il 18% delle abitazioni presenti in Italia sarebbe stato antisismico, con al nuova classificazione sarà il 24% (fonte: D.P.C.) PC ) Una parte consistente del territorio nazionale è stata riconosciuta sismica solo all inizio degli anni 80, quindi gran parte dell edificato è non protetto sismicamente. Il patrimonio edilizio in muratura rappresentava al 1991 poco meno della metà del totale, il resto era sostanzialmente in cemento armato. La vulnerabilità dell esistenteè il fattorediscriminantesucui intervenire.

9 VULNERABILITA EDIFICI PUBBLICI In esito al Censimento di vulnerabilità degli edifici pubblici, strategici e speciali elaborato negli anni 90 dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile con la collaborazione dell allora Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti, in sette Regioni dell Italia Meridionale, tra cui la Calabria oltre 1750 edifici sono classificati ad alta vulnerabilità sismica ed oltre 1900 a vulnerabilità medio alta. Questi numeri danno la misura delle dimensioni del problema, peraltro, con esclusivo riferimento all edilizia pubblica. E in atto l aggiornamento del studio di vulnerabilità degli edifici pubblici strategici in Calabria, attraverso la compilazione, da parte degli enti territoriali, della scheda di I livello, elaborata di intesa con il Dipartimento nazionale di Protezione Civile.

10 POLITICHE DI RIDUZIONE DEL RISCHIO Si attuano: Aggiornandolaclassificazione sismica e normativa Livello: nazionalee regionale; Riducendo la vulnerabilità dell edilizia più vetusta e ottimizzando le risorse che ogni anno vengono spese nel recupero e nella riqualificazione del patrimonio edilizio Livello: nazionale e regionale; contrastando il fenomeno dell edilizia edilizia illegale Livello: comunale; ricercando negli incentivi fiscali e nelle risorse assicurative uno strumento per premiare il raggiungimento di più elevati standard di sicurezza e per ridurre l impatto economico della ricostruzione post evento Livello: nazionale;

11 POLITICHE DI RIDUZIONE DEL RISCHIO Si attuano: Utilizzando al meglio gli strumenti ordinari di pianificazione per conseguire nel tempo un riassetto del territorio chetengacontodelrischiosismico Livello: regionale; Intervenendo sulla popolazione con una costante e incisiva azione di informazione e sensibilizzazione propedeutica nei confronti dell avvio di una diffusa iniziativa di riduzione i dl del rischiosismico i i Livello:nazionalee i l regionale; Migliorando l operatività e lo standard di gestione dell emergenza post terremoto Livello: nazionaleeregionale. i l

12 LEGGE REGIONALE N. 35 DEL

13 DAL DEPOSITO ALL AUTORIZZAZIONE Con sentenza n. 182 del la Corte Costituzionale ha ribadito, in materia di vigilanza sulle costruzioni nelle zone sismiche, la necessità del regime autorizzativo a salvaguardia della pubblica e privata incolumità e dei principifondamentaliinmateriadi p governo del territorio e protezione civile eliminando quindi il sistema del controllo a campione introdotto dalle varie leggi regionali. L art. 2, comma 3 e 4 dell Ordinanza PCM 3274/2003 fa obbligo di procedere a verifica, ai sensi delle norme allegate all Ordinanza Ordinanza, sia degli edifici strategici che delle opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale ai fini di protezione civile o che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso. LEGGE REGIONALE N.35 DEL

14 LEGGE REGIONALE N. 35 DEL Oggetto ed obiettivi i i OGGETTO Procedure per la denuncia, il deposito e l autorizzazione di interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in prospettiva sismica OBIETTIVI Maggiore tutela della pubblica incolumità attraverso: il riordino delle funzioni in materia sismica la riorganizzazione delle strutture tecniche competenti la disciplinai dl del procedimento per la vigilanza il sulle costruzioni

15 LEGGE REGIONALE N. 35 DEL Dati principali p Data di entrata in vigore 1 luglio 2012 Innovazione fondamentale Denuncia e trasmissione dei progetti per via telematica Regolamento del 28/06/2012 Graduale estensione della legge a tutte le classi di opere

16 LEGGE REGIONALE N. 35 DEL L entrata Lentrata in vigore della Legge Regionale n.35 è parte fondamentale di una strategia più complessiva di riduzionedel rischio sismico che si realizza attraverso: maggiore controllo sui progetti di nuove costruzioni e sugli interventi su costruzioni esistenti informatizzazione completa del processo autorizzativo attuazione del programma nazionale di riduzione del rischio

17 LEGGE REGIONALE N. 35 DEL Informatizzazione completa del processo autorizzativo Si Erc: database della documentazione progettuale di tutti gli interventi edilizi, di tipo strutturale, da realizzarsi in Calabria Bando per la progettazione e la realizzazione del sistema di catalogazione del rischio sismico per gli edifici strategici e rilevanti in caso di collasso e per la sua integrazione nel sistema informativo regionale

18 IL NUOVO SISTEMA OBIETTIVO PRINCIPALE Informatizzare la fase di gestione e trasmissione dei progetti con l obiettivo di migliorare il servizio all utenza, ma soprattutto di snellirne l istruttoria, almeno nella parte formale, da parte degli uffici regionali preposti. Ciò consentirà di poter ddi dedicare le risorse umane presenti nell organico regionale prevalentemente all attività di controllo sostanziale e, quindi, di migliorare l efficacia dell attività in termini di prevenzione del rischio sismico. CONSENTIRA INOLTRE Il completamento ed l aggiornamento del censimento della vulnerabilità di edifici strategicierilevantiincasodicollasso alla protezione civile regionale di avere sempre on line i dati relativi agli edifici strategici, non solo in termini di censimento statico degli stessi, ma anche dati relativi agli interventi strutturali eseguiti snellimento della burocrazia regionale nella direzione della dematerializzazione riduzione dei costi di gestione e miglioramento dell efficienza attraverso l eliminazione degli archivi cartacei.

19 IL NUOVO SISTEMA SUPPORTO ALLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED AI PROFESSIONISTI La Regione sta supportando le amministrazioni comunali nel percorso di adeguamento delle procedure interne per il rilascio dei permessi di costruire alla nuova normativa, anche in vista della definitiva iti e capillare diffusione, i a livelloll comunale, dello Sportello Unico dell Edilizia. Il supporto è, altresì, esteso ai professionisti incaricati delle attività di progettazione, direzione lavori e collaudo per gli aspetti più propriamente tecnici. COINVOLGIMENTO DEGLI ORDINI PROFESSIONALI Il Sistema, implementato nell ambito di una collaborazione con Eucentre, ha evidenziato la necessità di integrazioni ai fini della piena funzionalità dello stesso. A tal fine, la Regione ha isituito un gruppo di lavoro, a cui partecipano rappresentanti degli Ordini professionali degli ingegneri, architetti, geologi, geometri e periti, dedicato all analisi delle problematiche emerse in fase di utilizzo e delle proposte di integrazione al sistema Si erc ed alla normativa regionale.

20 ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA NAZIONALE DI RIDUZIONE DEL RISCHIO

21 Attuazione del Programma Nazionale di riduzione del rischio L attuazione dell art. 11 del Decreto Legge n.39/2009, convertito con modificazioni, dalla Leggen.77/ /2009consentiràtra tra laltro l altro diapprofondire l analisi di pericolosita sismica di base mediante gli Studi di Microzonazione Sismica del Territorio D.G.R. n. 64/2011 ATTUAZIONE OPCM n.3907/2010 STANZIATI ,45 euro 19 INTERVENTI SU EDIFICI STRATEGICI 86 INDAGINI DI MICROZONAZIONE SISMICA ,52 euro ,00 euro D.G.R. n. 263/2012 ATTUAZIONE OPCM n.4007/2012 STANZIATI ,20 euro Interventi su edifici pubblici ,41 euro Interventi su edifici privati ,28 euro Indagini di microzonazione sismica ,51 euro

22 ATTUAZIONE OPCM 3907/2010 STANZIATI ,45 euro INDAGINI DI EDIFICI PUBBLICI MICROZONAZIONE SISMICA PERVENUTE PERVENUTE 130 richieste per 136 richieste per 51milioni di euro 1 milione di euro FINANZIATI 19 interventi per 5 milioni di euro FINANZIATI 85 studi per 600 mila euro

23 ATTUAZIONE OPCM 4007/2012 STANZIATI euro ,20 EDIFICI PUBBLICI ,41 INDAGINI DI MICROZONAZIONE SISMICA ,51 80 richieste 237 richieste pervenute per pervenute per più 35 milioni di euro di 2 milioni di euro EDIFICI PRIVATI ,28 E in corso una manifestazione di interesse alla quale attualmente hanno aderito 296 comuni su 402

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