2. STORIA DEL PRO ARTE PRO DEO MUSEUM

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2 RELAZIONE TECNICA 1. PREMESSA La presente viene redatta su richiesta del PRO ARTE PRO DEO MUSEUM della Parrocchia Maria SS. Assunta con sede in Monteroni di Lecce Piazza Falconieri - C.F , rappresentata dal Parroco pro tempore Don Adolfo Putignano domiciliato per le proprie funzioni presso la sede della Parrocchia, in qualità di proponente dell intervento di ristrutturazione del complesso edilizio sito nel Comune di Monteroni di Lecce in via Alessandro Pino n , riportato in Catasto al Foglio n. 6 part.lle 563 e 568 sub , per la realizzazione di un museo di arte contemporanea. La Parrocchia Maria SS. Assunta risulta proprietaria del complesso edilizio sopra richiamato e del patrimonio artistico contenuto in parte nella Chiesa di S. Giovanni Battista di via Solazzo e parte nella Chiesa Maria SS. Assunta di Piazza Falconieri. Il patrimonio artistico viene custodito e valorizzato attraverso la Pro Arte Pro Deo Museum della stessa Parrocchia, con sede presso la Chiesa di San Giovanni Battista in via Solazzo nel Comune di Monteroni di Lecce. Con il presente progetto, si intende ristrutturare il complesso edilizio di via Alessandro Pino, per ospitare il patrimonio artistico del PRO ARTE PRO DEO MUSEUM, attualmente custodito nei diversi ambienti delle chiese Parrocchiali. Trattandosi di intervento in linea con il recente Bando Regionale P.O. FESR Puglia , Asse IV Linea 4.2 Tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio culturale Azione Attività D Riqualificazione e valorizzazione del sistema museale, sarà candidato ai finanziamenti previsti nel bando. I lavori di ristrutturazione da eseguire sull immobile, sono stati autorizzati dal Comune di Monteroni di Lecce con Permesso di Costruire n. 10 del 26/02/2010, a seguito del rilascio del Nulla Osta preventivo da parte della Soprintendenza ai BB.AA. di Lecce in data 23/08/2009. In data 14/02/2011, giusta comunicazione al comune in pari data, sono iniziati i lavori di messa in sicurezza dei solai pericolanti a primo piano del fabbricato. Attualmente i lavori sono fermi per l assenza di fondi a disposizione. I lavori eseguiti consistono nel puntellamento dei solai a primo piano del fabbricato. In data 15/03/2012 è stata inoltrata presso il comune di Monteroni di Lecce la richiesta di variante in corso d opera per la esecuzione dei lavori necessari al cambio di destinazione d uso del complesso edilizio per la realizzazione di un museo di arte contemporanea. I lavori necessari per il cambio di destinazione d uso a museo di arte contemporanea, riportati negli elaborati allegati alla presente, sono immediatamente cantierabili relativamente al recupero strutturale dell immobile. I lavori di completamento e le forniture necessarie per il conseguimento della nuova destinazione d uso, saranno autorizzati nel corso dei lavori previsti nel permesso di costruire e saranno eseguiti con continuità lavorativa e senza sospensioni. 2. STORIA DEL PRO ARTE PRO DEO MUSEUM L organizzazione della Rassegna Pro Arte Pro Deo da parte della Parrocchia Maria SS. Assunta di Monteroni di Lecce è un momento importante per la realizzazione di un evento che ha consentito: l esposizione di opere d arte realizzate da artisti salentini, la valorizzazione artistica, il recupero di dipinti e sculture delle nostre chiese e la realizzazione del PRO ARTE PRO DEO MUSEUM. L iniziativa, lanciata con passione da mons. Adolfo Putignano e dal prof. Giulio Caprioli e sostenuta negli anni dall intera comunità locale e dalla fattiva collaborazione dell Istituto Statale d Arte di Lecce, dall Università del Salento, dall Accademia di Belle Arti di Lecce, oltre che dagli Istituti d Arte dislocati in tutto il Salento, venne subito interpretata come una sfida non facile, ma sicuramente importante.

3 Una sfida che ha registrato la partecipazione di gran parte dei docenti degli istituti d istruzione artistica salentini, che si sono confrontati col sacro nelle diverse espressioni artistiche; coloro che quotidianamente sperimentano nuove tecniche e che, a partire dagli anni Sessanta hanno forgiato intere generazioni di operatori artistici. Gli stessi, poi, hanno donato alcune opere presentate in occasione dell esposizione col duplice fine di documentare il loro lavoro e di dare testimonianza dei risultati raggiunti esponendoli nel PRO ARTE PRO DEO MUSEUM. La donazione delle opere ha reso possibile la costituzione di una importante collezione, che documenta il ruolo rivestito dalla fede nel campo artistico e i fermenti culturali esistenti nel Salento ed in Puglia nell ultimo trentennio. Determinante a tal fine, a partire dal 1998, è stata la qualificata presenza dell indimenticata professoressa Luciana Palmieri, docente dell Istituto Statale d Arte di Lecce, recentemente scomparsa, e quello del professore Lucio Galante dell Università del Salento, che grazie ai loro saggi critici hanno illuminato il percorso di questa manifestazione, facendole varcare i confini regionali. Dal 2008 la Rassegna Pro Arte Pro Deo si è avvalsa, anche, della collaborazione di Massimiliano Cesari e Letizia Molfetta, giovani ricercatori e critici d arte operanti nell Università del Salento. Nell arco delle XXIV Edizioni fin qui portate a termine si sono esplorate tutte le tecniche ed espressioni artistiche conosciute, dalla scultura (Marcello Gennari, Nicola De Marini, Vitale Paiano, Danilo Pastore, Cesare Martina, Antonio Sodo, Vito Russo, Antonio Miglietta, Aldo Mogavero, Giampiero Quarta, Salvatore Sava, Giovanni Scupola, Salvatore Spedicato, Giuseppe Corrado, Giuseppe Marzano, Giovanni Valletta, Pietro Palmisano) alla pittura (Giovanni Corallo, Luigi De Mitri, Bruno Leo, Antonio Tafuro, Piero Toma, Marisa Romano, Pietro Liaci, Lionello Mandorino, Vittorio Paradisi, Tonino Gicante, Roberto Buttazzo, Auro Salvaneschi, Antonio Zinzanella, Gigi Specchia, Rita Tondo, Salvatore Carbone, Ercole Pignatelli, Raffaele Spada), dagli smalti su rame e argento (Orlando Sparaventi) agli sbalzi (Silvano Cataldi, Piero Rizzo), dalla grafica (Salvatore Fanciano, Sergio Sebaste, Giancarlo Moscara) alle impronte frattili (Antonio Massari), dalla fotografia (Marcello Moscara) al plotter con intervento su tela (Romano Sambati, Giovanni Dell Anna) ed alla decorazione (Marco Riccardo Intra Sidola). La rassegna monteronese ha interagito con l Università del Salento, sollecitandola ad assegnare alcune tesi di laurea che avevano per tema lo studio delle opere di artisti salentini, quali Giuseppe Marzano e Pietro Guida, oltre a realizzare alcune retrospettive di artisti recentemente scomparsi grazie anche alla disponibilità degli eredi, come Nullo D Amato e Oronzo Castelluccio. Il Museo annovera opere di importanti artisti pugliesi, tra i quali: Vittorio Paradisi, Antonio Massari, Giovanni Corallo, Marcello Gennari, Orlando Sparaventi, Luigi De Mitri, Sergio Sebaste, Vito Russo, Lionello Mandorino, Rita Tondo, Ercole Pignatelli, Salvatore Sava, Giuseppe Marzano, Romano Sambati, Raffaele Spada, Zinzanella ed altri. La notevole mole di opere acquisite negli anni di rassegna di arte sacra, ha indotto la Parrocchia ad individuare nella chiesa di San Giovanni Battista una sede permanente dove custodire ed esporre parte delle opere in dotazione. La chiesa di San Giovanni Battista di via Solazzo fu adibita in museo di arte sacra contemporanea nel Attualmente la chiesa assolve alla duplice funzione di: sede permanente della rassegna di arte sacra PRO ARTE PRO DEO MUSEUM e luogo di culto dove si svolgono le dovute funzioni religiose. Il Museo nella chiesa di San Giovanni Battista rappresenta un unicum nel territorio salentino; attualmente conserva circa settanta opere raccolte dal C.I.C. (Comitato Iniziative Culturali) nel corso della Rassegna di Arte Sacra "Pro Arte Pro Deo" a partire dal Il cursus della manifestazione, che nel 2012 festeggia la XXV Edizione, è stato ricco di soddisfazioni. L esposizione rappresenta un appuntamento importante per la crescita culturale di Monteroni, del Salento e della Puglia; una realtà, questa, che può essere affermata al fronte della

4 raccolta permanente di arte sacra contemporanea costituita nel corso delle edizioni, che ha favorito la tutela dell arte e della fede nel contesto cittadino. Una minima parte del patrimonio artistico accumulato negli anni, viene esposto nella Chiesa di San Giovanni Battista, attuale sede del museo, il resto delle opere viene custodito all interno dei locali parrocchiali della Chiesa Maria SS. Assunta di Piazza Falconieri. Appare evidente la necessità di avere al più presto una sede idonea dove potere esporre le opere in possesso dell istituzione museale parrocchiale ed allo stesso tempo avere gli spazi necessari per consentire la informazione, esposizione e custodia del patrimonio artistico in possesso. Il trasferimento del PRO ARTE PRO DEO MUSEUM all interno dei locali di via Pino, consentirebbe la effettiva attivazione di un museo di arte contemporanea della Parrocchia. 4. OPERE DEL PRO ARTE PRO DEO MUSEUM Di seguito viene riportato l elenco del patrimonio artistico accumulato nel corso degli anni di rassegna Pro Arte Pro Deo. DIPINTI 1. BIANCO CARLA, Ecce Homo, olio su tela, 1996, Chiesa Maria SS. 2. BUTTAZZO ROBERTO, Interno fuori n. 1, olio su tela, cm. 100 x 70, 1999, Chiesa S. 3. BUTTAZZO ROBERTO, Spirituale, olio su faesite, cm. 70 x 50, 1983, Chiesa S. Giovanni 4. CANO RAMOUS MARIA VITTORIA, Crocifissione, olio su tela, cm. 100 x 100, 1997, Chiesa Maria SS. 5. CARBONE SALVATORE, Battesimo di Gesu', acrilico su tela, cm. 100 x 80, 2009, Chiesa S. 6. CORALLO GIOVANNI, Madonna dell'abbondanza, acrilico su tela, cm. 70 x 100, 1991, Chiesa S. 7. DE CARLO MARCELLA, Nella storia, olio su tela e cartapesta, cm. 70 x 100, 1988, Chiesa Maria SS. 8. DE MITRI LUIGI, Crocifissione n 1, tecnica mista su tela, cm. 88 x 73, 1996, Chiesa S. 9. DELL'ANNA GIOVANNI, Sindone, plotter con intervento su tela, cm. 64 x 90, 1997, Chiesa S. 10. GIGANTE ANTONIO, Non sei solo, olio su tela, cm. 150 x 100, 1992, Chiesa S. Giovanni 11. GOFFREDO ANDREINA, Eucarestia, acrilico su tela, cm. 60 x 50, 2011, Chiesa Maria SS. 12. INTRA SIDOLA MARCO RICCARDO, Mistero della fede, trompe l'oeil su faesite, cm. 120 x 90, 1992, Chiesa S. 13. LEO BRUNO, Pozzo della samaritana, acrilico su tela, cm. 70 x 50, 1996, Chiesa S. Giovanni 14. LIACI PIETRO, Madonna col Bambino, olio su tela, cm. 90 x 70, 1997, Chiesa S. Giovanni 15. MANDORINO LIONELLO, Dalla Apocalisse alle guerre degli uomini, olio su faesite, cm. 100 x 70, 1995, Chiesa S. 16. PARADISI VITTORIO, Ecco l'uomo, olio su tela, cm. 100 x 120, 1994, Chiesa S. Giovanni 17. PARADISI VITTORIO, Ultima cena, olio su tela, cm. 50 x 60, 1994, Chiesa Maria SS.

5 18. QUARTA PINA, Crocifissione, acrilico su compensato, cm. 124 x 120, 2010, Chiesa Maria SS. 19. PUNZI CLAUDIA, Sorgente di vita, olio su tela, cm. 40 x 50, 2011, Chiesa Maria SS. 20. ROMANO MARISA, Sancta Crux, olio su tela, cm. 70 x 70, 1983, Chiesa S. 21. ROMANO MARISA, Sancta Crux (2), olio su tela, cm. 70 x 70, 1983, Chiesa Maria SS. 22. SALVANESCHI AURO,...Luce ancora piu' luce, tempera e olio su masonite, cm. 70 x 50, 1994, Chiesa S. 23. SAMBATI ROMANO, Noli me tangere, tecnica mista su tela, cm. 120 x 100, 2000, Chiesa S. 24. SCHIRINZI ANTONELLA, Crocifissione, olio su tela, cm. 120 x 210, 2000, Chiesa Maria SS. 25. SPADA RAFFAELE, Paesaggio salentino riflesso nel cielo, tecnica mista su tela, cm. 50 x 40, 2011, Chiesa S. 26. SPECCHIA GIGI, Annunciazione, polvere di tufo, calce, vinavil, ecoline su tela di juta, cm. 144 x 108, 2002, Chiesa S. 27. TAFURO ANTONIO, La Madonna dell'assunta nelle antiche scritture, acrilico su tela, cm. 80 x 60, 1989, Chiesa S. 28. TONDO RITA, Immagine, 1997, smalto acrilico e foglia d'oro su tela, cm. 108 x 108, 1997, Chiesa S. 29. TONDO RITA,, Immagine, 1999, pigmento puro su tela, cm. 185 x 100, 1999, Chiesa Maria SS. 30. TORNESE GIUSEPPE, Il volto del Cristo, olio su tela, cm. 30 x 50, 1989, Chiesa Maria SS. 31. ZINZANELLA ANTONIO (ZINZA), Crocifissione, olio su tela con impasto misto di pastelli ad olio e vernice sintetica, cm. 78 x 40, 1994, Chiesa S. SCULTURE 1. BISCONTI SALVATORE, San Giuseppe da Copertino, legno di ulivo, 1991, Chiesa Maria SS. 2. DE MARINI NICOLA, Annunciazione, noce nazionale, cm. 59 x 44 x 15, 1992, Chiesa S. 3. DE MARINI NICOLA, Ecce me, altorilievo in terracotta, cm. 30 x 40, 1992, Chiesa Maria SS. 4. GENNARI MARCELLO, Angelo annunciante, pietra leccese, cm. 63 x 8 x 10, 1992, Chiesa S. 5. GUIDA PIETRO, Deposizione, cemento patinato, cm. 80 x 40, 1997, Chiesa S. Giovanni 6. LIACI PIETRO, Preghiera, marmo nero del belgio, marmo rosso di verona, legno laccato, cm. 46 x 36, 2005, Chiesa S. 7. MALECORE UGO, Sacra Famiglia (omaggio a Raffaello), terracotta, cm. 62 x 62, 1942, Chiesa Maria SS. 8. MARTINA CESARE, Cristo, legno di ulivo, cm. 167 x 56 x 19, 1999, Chiesa S. Giovanni 9. MARTINA CESARE, Maddalena, legno di ulivo, cm. 85 x 19 x 10, 1999, Chiesa Maria SS. 10. MARZANO GIUSEPPE, Il prigione, bronzo, cm. 30 x 27 x 27, 2008, Chiesa S. Giovanni 11. MIGLIETTA ANTONIO, Ecce Homo, legno di ulivo, cm. 118 x 18 x 28, 1980, Chiesa S.

6 12. MOGAVERO ALDO, Crocifissione, resina bronzata, cm. 55 x 60, 1988, Chiesa S. Giovanni 13. PAIANO VITALE, Cristo, ottone fuso, cm. 66 x 7 x 7, 1993, Chiesa S. 14. PALMISANO PIETRO, La resurrezione della carne, terracotta patinata, cm. 38 x 46,5 x 12,5, 1987, Chiesa S. 15. PASTORE DANILO, Maternita', pietra leccese, cm. 103 x 19 x 24, 1988, Chiesa S. Giovanni 16. QUARTA GIAMPIERO, Questo e' il mio corpo, pietra leccese, cm. 65 x 24 x 6, 2006, Chiesa S. 17. RUSSO VITO, Il cardinale, legno di ulivo, cm. 61 x 12 x 15, 1996, Chiesa S. 18. SAVA SALVATORE, Santa Lucia, cemento, cm. 52 x 40 x 36, 2005, Chiesa S. Giovanni 19. SCUPOLA GIOVANNI, Maddalena, pietra calcarea, cm. 91 x 30 x 24, 2001, Chiesa S. 20. SODO ANTONIO, Padre Eterno, terracotta bronzata, cm. 80 x 48 x 24, 2001, Chiesa S. 21. SPEDICATO SALVATORE, Cristo Risorto, bassorilievo in terracotta e smalto a fuoco su supporto liegneo, cm. 38 x 30, 1998, Chiesa S. 22. TOMA PIERO, Pieta', legno di ulivo, cm. 36 x 36 x 28, 1988, Chiesa S. 23. TORNESE GIUSEPPE, Maternita', gesso patinato, cm. 92 x 70, 1990, Chiesa S. Giovanni GRAFICA 1. CASTELLUCCIO ORONZO, Crocifissione, matita, cm. 51 x 35, 1982, Chiesa S. Giovanni 2. D'AMATO NULLO, Santa Croce 1, linoleum, cm. 50 x 70, 1982, Chiesa S. 3. FANCIANO SALVATORE, Iconografia sacra 2, acrilico su carta, cm. 70 x 90, 1990, Chiesa S. 4. GUIDA PIETRO, Pieta', china, cm. 50 x 35, 1974, Chiesa Maria SS. 5. GUIDA PIETRO, Deposizione, tempera, 50 x 35, 1974, Chiesa Maria SS. 6. MANCA GIUSEPPE, Facciata della Chiesa Matrice (vista da via Pino), china, cm. 40 x 50, 2009, Chiesa Maria SS. 7. MANDORINO LIONELLO, Passione, matita, cm. 40 x 35, 1989, Chiesa Maria SS. 8. MASSARI ANTONIO, N 1 le carte di Teodora - Sant'Apollinare, impronte frattili, cm. 70 x 50, 1991, Chiesa S. 9. MASSARI ANTONIO, N 2 le carte di Teodora - Sant'Apollinare, impronte frattili, cm. 70 x 50, 1991, Chiesa Maria SS. 10. MOSCARA GIANCARLO, Senza titolo, acquerello su carta intrecciata, cm. 120 x 90, 1991, Chiesa S. 11. PIGNATELLI ERCOLE, Senza titolo, tecnica mista su carta, cm. 27 x 19, 1998, Chiesa S. 12. RIZZELLO SANTINA, Processione a Padova, tempera e olio su carta, cm. 50 x 35, 1989, Chiesa Maria SS. 13. SEBASTE SERGIO, In processione, tecnica mista a rilievo su carta, cm. 60 x 50, 1995, Chiesa S. 14. TOMA PIERO, Crocifissione, disegno, 1989, Municipio di Monteroni. 15. URSO PASQUALE, La processione del santo, acquaforte, cm. 78 x 55, 1991, Chiesa Maria SS.

7 ARTI APPLICATE - FOTOGRAFIA 1. CATALDI SILVANO, Crocifissione, sbalzo e cesello su rame, cm. 29 x 57, 1989, Chiesa S. 2. MOSCARA MARCELLO, Senza titolo, stampa lambda montata su carta forex (edizione 1/3), cm. 80 x 63, 2001, Chiesa S. 3. RIZZO PIERO, Ascensione, sbalzo e cesello su argento, cm. 10,5 x 13,7, 1993, Chiesa S. 4. SPARAVENTI ORLANDO, Crocifissione, miniatura su argento con fondo inciso su rame, cm. 20 x 16, 1993, Chiesa S. 5. UBICAZIONE E DESCRIZIONE DEL COMPLESSO EDILIZIO Con atto di donazione di rep del 28 gennaio 2000 a cura del Notaio Antonio Pallara la Parrocchia Maria SS. Assunta divenne proprietaria dell immobile sito in Monteroni di Lecce via Alessandro Pino n L immobile risulta censito al foglio 6 p.lla 568 sub dell urbano e foglio 6 part.lla 563 dei terreni (giardino retrostante di superficie di circa mq.1.600). Il fabbricato si articola su due livelli: piano terra e piano primo. a) Piano terra Misura circa 305 mq. di superficie coperta utile, mq. 106 di superficie scoperta annessa (atrio di ingresso e di servizio) e mq. di giardino (aranceto). Comprende undici vani con servizi annessi, aventi ingresso attraverso l atrio principale da via Pino. Lungo via Pino esistono altri quattro locali, parzialmente dotati di servizi annessi. Il retro del fabbricato confina con il giardino della stessa proprietà, destinato principalmente ad aranceto, fatta eccezione per una piccola quota (atrio di servizio) a servizio della vecchia stalla per gli animali. b) Piano primo Misura circa 140 mq. di superficie coperta utile e 72 mq. di terrazza praticabile. Comprende tre piccoli alloggi, il primo con quattro vani e servizi, il secondo e terzo con tre vani e servizi esterni comuni. L accesso al primo piano avviene da via Pino attraverso una scala a rampa unica che conduce sulla terrazza e quindi agli alloggi. 6. INQUADRAMENTO URBANISTICO L edificio che fu l abitazione di Alessandro Pino, patriota risorgimentale e primo sindaco Monteronese con l unità d Italia, fa parte del centro storico del Comune di Monteroni di Lecce con ingresso dalla via Alessandro Pino. Il centro storico del Comune di Monteroni di Lecce è caratterizzato da abitazioni ad uno e a due livelli con corte di ingresso e giardino privato retrostante. L immobile ricade in zona omogenea A1 - Centro Antico, dove il P.R.G. persegue la tutela del patrimonio artistico, storico, tipologico ed ambientale attraverso la conservazione e la valorizzazione sia dei monumenti singoli e degli insiemi monumentali (vincolati o vincolabili ai sensi della L. n. 1089/1939), sia degli edifici e degli insiemi edilizi d interesse ambientale. Le aree C.S. del P.R.G. sono oggetto di un Piano Attuativo (Piano di recupero con valenza di P.P.) già approvato dal Comune. Per le aree ricadenti nel P.D.R. approvato dal Comune, valgono le previsioni e le prescrizioni ivi contenute sostituendo la normativa delle N.T.A. del P.R.G..

8 Con la redazione del P.D.R. da parte del Comune, il centro storico è stato suddiviso in dieci comparti (vedi stralcio allegato). Il nostro fabbricato ricade nel comparto n.8, delimitato dalle vie A. Pino, Piazza Falconieri, via Lopez, via Enrico e parte di via Spacciante. All interno del comparto vengono evidenziate due unità immobiliari come Residenze gentilizie o nobiliari, una destinata a sede Municipale e l altra denominata Casa Pino di proprietà della Parrocchia Maria SS. Assunta di Monteroni, attualmente disabitata. Le norme tecniche di attuazione del P.D.R. prevedono destinazioni di zone e interventi, così come indicati negli elaborati grafici del piano. Le norme prevedono in particolare: Riqualificazione degli spazi a verde retrostanti gli edifici; Riqualificazione dei fronti posteriori gli edifici; Rimozione, per una riqualificazione cromatica, delle parti che sono state alterate per effetto di tinteggiature inidonee, rivestimenti in ceramica, marmi o altri materiali, di infissi in alluminio, avvolgibili, ecc.; Rimozione di qualsiasi tipo di insegna luminosa e di vetrine aggettanti sulla strada; Riqualificazione degli spazi delle due corti più grandi; Rimozione di tutte le superfetazioni ai piani superiori; Accurato recupero di casa Pino e del verde retrostante con possibilità di pubblica destinazione: biblioteca, asilo nido, scuola materna, attività culturali, ecc.; Recupero dell edificio al n. 13 di vico Errico; Possibilità di completare a due piani, l angolo di via Pino con via Spacciante con il rispetto delle caratteristiche architettoniche ambientali, destinazione a residenza del piano superiore. 7. INQUADRAMENTO STORICO Casa Pino Questa dimora, di notevole interesse storico, è tra gli edifici residenziali più rappresentativi dell architettura urbana del settecento Monteronese. Fu edificata verso la fine del XVIII secolo dalla famiglia Pino che l abitò fino a pochi anni fa; questa residenza, semplice nell impianto, risulta alterata da sovrastrutture edificate in tempi recenti. Diversi interventi, effettuati in tempi diversi, non hanno alterato nel complesso la volumetria originale e l impianto dell edificio. L edificio è edificato in arretrato rispetto al filo stradale ed è caratterizzato da un ampio e comodo atrio scoperto. Elemento di congiunzione tra lo spazio esterno e quello interno è un ampio portale ottocentesco; questo elemento di notevole importanza è caratterizzato dalla classica linearità e dalla compostezza del disegno. Sulla parte retrostante dell edificio esiste un ampio giardino (circa 1600 mq.), caratterizzato da percorsi, delimitati da elementi in pietra locale lavorata, sotto ai percorsi esiste una canalizzazione di fogna bianca per la raccolta delle acque meteoriche. All interno del giardino troviamo una piantagione di agrumi di vario tipo. Alessandro Pino Alessandro Pino nacque il 29 giugno 1808 da Giovanni, figlio di Carmine e di Bonaventura Pico, e da Francesca Falconieri, figlia del doctor phisicus Giovanni Donato di Lecce e di Vincenza Lazari di Galatina. Il padre era originario di Borgagne, mentre la madre era Monteronese. Il nonno materno era fratello di Ignazio Falconieri, martire dei moti rivoluzionari che sconvolsero Napoli nel 1799.

9 Il battesimo, celebrato nella Chiesa Matrice dall arciprete D. Nicola Greco, fu particolarmente solenne; padrini furono l arcivescovo di Palermo e Monreale Filippo Lopez y Royo, rappresentato per procura dal sacerdote D. Giuseppe Tafuro di Lecce e D. Francesca Capece, dei duchi di Taurisano. Alessandro Pino si formò culturalmente prima a Lecce e poi a Napoli, dove si laureò in giurisprudenza. Impegnato a caldeggiare il liberalismo, fece parte del Circolo patriottico salentino, un centro rivoluzionario sorto a Lecce il 29 giugno Fu arrestato alla fine del 1848, dopo essere sfuggito più volte ai gendarmi: prima di essere preso, dette non poco filo da torcere alla gendarmeria: egli trovò modo di nascondersi ora in casa di Filippo Gala, ora nel Palazzo Baronale Lopez, ora nelle masserie di Melendugno, ora nel casino D Arpe, fra Monteroni ed Arnesano. Nell istruttoria del processo, a lui, come agli altri membri del circolo, furono mosse le stesse accuse addebitate a Gennaro Simini, altro patriota monteronese che si distinse nei moti rivoluzionari che interessarono la Terra d Otranto nel 1848: attentato al legittimo governo e diffusione mediante la stampa di idee contrarie al dominio regio. Egli fu uno dei 64 imputati politici, i quali nel marzo 1849 attendevano in stato di arresto di essere giudicati dalla Gran Corte Criminale. Dopo il processo fece sentire sempre più la sua influenza sulla vita amministrativa: l 11 ottobre 1856 egli firmò, insieme con il sindaco Antonio Errico, un contratto per il rifacimento di una campana della Chiesa Matrice. Dopo essere stato regolarmente eletto consigliere, fu il primo sindaco monteronese dell Italia Unita e prestò giuramento il 20 agosto Negli anni seguenti svolse anche altri incarichi nell amministrazione comunale, come quello di assessore nella giunta approvata dal prefetto l 8 gennaio 1864, anche se poi da quella carica si dimise con una lettera qualche tempo dopo. Morì il 23 febbraio A lui Nicola Bernardini dedicò un articolo in cui espresse valutazioni molto positive sul suo impiego sociale e politico. Anche Nicola Vacca si interessò alla sua opera, ma il suo impegno risorgimentale è documentato soprattutto nel volume del Bernardini sui movimenti insurrezionali del Note su Alessandro Pino tratte dal testo Monteroni vicende Feudali e Comunali di Adolfo Putignano. 8. DESTINAZIONE D USO MUSEO Per l'importanza storica, la centralità e la presenza delle numerose sale il fabbricato a piano terra, con affaccio sul cortile e sul giardino retrostante, potrà essere destinato, secondo le previsioni urbanistiche, ad attività culturali di tipo religioso o ricreative quali, mostre, biblioteche, sale riunioni o dibattiti e/o altre attività similari di interesse religioso e sociale. Rimanendo in linea con le previsioni urbanistiche, si intende destinare il complesso edilizio di via Pino a sede del museo di arte contemporanea PRO ARTE PRO DEO MUSEUM. Il museo da realizzare nel complesso edilizio di via Pino, interesserà l intero immobile attraverso la individuazione di attività e spazi che garantiscono una offerta culturale al territorio locale e consentano di interfacciarsi con una utenza più ampia attraverso i mezzi di comunicazione disponibili. All interno del museo sono previste le seguenti attività culturali: piano terra mostra permanente della collezione di arte sacra contemporanea; mostre temporanee di collezioni locali; attività di ricezione dei visitatori; officina multimediale sulle arti applicate;

10 conferenze e convegni sulle attività culturali; primo piano officina didattica sulle arti applicate e sul restauro; punto ristoro con spazio commerciale; uffici, direzione ed amministrazione. Le attività legate alle mostre permanente e temporanee, saranno supportate da una organizzazione interna che consentirà la individuazione di tre percorsi distinti a seconda della proposta culturale che si intende fornire ai visitatori. I percorsi forniranno proposte culturali differenziate per età e livello culturale di interesse e saranno in grado di fornire una chiave di lettura delle opere esposte e di illustrare anche la storia del territorio e dell edificio. La struttura sarà attrezzata per fornire accoglienza ai visitatori ed una immediata informazione sui contenuti del museo e delle opere esposte, attraverso dispositivi multimediali in dotazione al museo. La previsione di una officina multimediale sulle arti applicate è stata concepita per fornire un servizio del territorio. All interno dell officina saranno promosse iniziative legate al trattamento di testi, audio, animazione e video, attraverso il linguaggio audiovisivo e multimediale delle nuove tecnologie della comunicazione e dell informazione (creazione siti web, produzione cortometraggi, ecc.). Tale iniziativa sarà finalizzata alla promozione del territorio attraverso la produzione di documentazione sul territorio, la sua storia, le sue tradizioni, l economia e l ambiente, costruendo un archivio della memoria collettiva per immagini. La presenza di una piccola sala conferenze consentirà lo svolgimento di convegni, rassegne cinematografiche e performances musicali. L officina didattica sulle arti applicate e sul restauro, attraverso convenzioni che si andranno a sottoscrivere con gli istituti scolastici ed associazioni territoriali, consentirà lo svolgimento di corsi finalizzati allo studio della lavorazione della pietra locale, del ferro battuto, della cartapesta, della ceramica e del ricamo, tipiche dell artigianato locale. A servizio di tutte le attività culturali previste nel museo, sarà realizzato un punto ristoro che prevede al suo interno un bar con servizio di buffet e consumazione di pasti veloci, la possibilità di aree per il consumo di colazione al sacco in occasione di visite di scolaresche, la vendita di prodotti slow-food con le tipicità enogastronomiche del Salento. All interno si prevede anche la presenza di un bookshop dove poter acquistare testi, prodotti di cartoleria, abbigliamento e accessori (t-shirt o felpa con logo, shopping bag, tazze, ecc.). Il punto ristoro prevede l utilizzo di spazi all aperto a primo piano e a piano terra per serate di gala. Per il corretto funzionamento del museo sono previsti gli uffici, la direzione e l amministrazione dove si svolgono le attività scientifiche di ricerca, di programmazione e gestione del museo. L intervento progettuale, interessa la ristrutturazione dell intero complesso edilizio esistente, e tiene conto delle attività culturali da svolgere al suo interno, così come descritte ai punti precedenti. A seguito dell intervento di ristrutturazione, il fabbricato avrà le seguenti caratteristiche distributive interne: piano terra n.4 ambienti nella parte centrale, adibiti a mostra permanente della collezione di arte sacra contemporanea; n.7 ambienti su due percorsi distinti, disposti ai lati della pianta del fabbricato, destinati a mostre temporanee di collezioni locali; n.1 ambiente destinato alla ricezione dei visitatori. All interno dell ingresso saranno ricavati i servizi igienici del museo, attrezzati anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria;

11 n.2 ambienti dedicati alla officina multimediale sulle arti applicate; n.1 ambiente per lo svolgimento delle conferenze e convegni sulle attività culturali; n.1 atrio con ingresso da via Pino, che consente l accesso al museo e lo svolgimento di conferenze e convegni all aperto durante la stagione estiva; n.1 atrio sul retro che consente il collegamento del fabbricato con il giardino di pertinenza; n.2 vani tecnici sul retro del fabbricato; n.1 locale deposito con accesso dall atrio retrostante; piano primo officina didattica sulle arti applicate e sul restauro, comprensiva di due locali per lo svolgimento delle rispettive attività e dei servizi igienici divisi per sesso; punto ristoro con spazio commerciale, comprensivo di ampio locale e servizi igienici divisi per sesso ed attrezzati anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria. A servizio del punto ristoro esiste un ampia terrazza che consente di godere della vista sul giardino retrostante e attraverso una scala esterna, di nuova realizzazione, collega direttamente il primo piano con il giardino attraverso l atrio retrostante; n.3 locali destinati agli uffici, direzione ed amministrazione, con annessi due blocchi di servizi igienici per il personale e per gli ospiti in riunione; ampia terrazza che serve da disimpegno di piano. L accesso al primo piano avviene da via Pino attraverso il vano scala esistente che conduce al primo piano sulla terrazza comune. Per consentire l accesso al primo piano in condizioni di sicurezza e nel rispetto dei parametri geometrici previsti dalla norma, l attuale scala di accesso sarà oggetto di adeguamento funzionale. Tenendo conto del notevole dislivello esistente tra i piani (circa 6,00 m), la scala sarà modificata per ottenere tre rampe parallele, una delle quali da realizzare all interno dell atrio di ingresso al piano terra. La rampa che si sviluppa nell atrio sarà scoperta e con struttura portante in muratura, nel rispetto della tipologia delle scale esterne presenti nelle corti del centro storico del paese. Per consentire il superamento delle barriere architettoniche e praticare la visitabilità dei locali a primo piano, secondo le disposizione della Legge 13/1989, all interno del cortile sarà installato un ascensore adatto ai soggetti con ridotta o impedita capacità motoria. Il collegamento diretto tra i locali a primo piano ed il giardino di pertinenza sul retro del fabbricato sarà assicurato dalla costruzione di una nuova scala esterna a vista. La scala, con struttura portante in muratura e rampe parallele, sarà realizzata nell atrio retrostante il fabbricato e consentirà il collegamento diretto con la terrazza del primo piano. Con la costruzione di una seconda scala sarà garantita una rapida evacuazione delle persone presenti al primo piano in caso di incendio o calamità naturale. Gli interventi previsti ai due piani, nel rispetto della L. 13/89, consentono l adeguamento del fabbricato alle esigenze dei soggetti con ridotta o impedita capacità motoria. 9. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI PREVISTI La ristrutturazione e adeguamento del fabbricato, prevede gli interventi necessari per il conseguimento degli obiettivi proposti e precisamente: consolidamento statico dell immobile; adeguamento funzionale degli ambienti alla nuova destinazione d uso; accessibilità dell immobile, con particolare riferimento agli standards della L. 13/89 relativi ai soggetti con ridotta o impedita capacità motoria; rispetto dei criteri di sostenibilità edilizia ecocompatibile ad alta efficienza energetica;

12 capacità di interagire con l ambiente esterno e con altri musei. Il palazzo, richiede preliminarmente interventi di consolidamento statico, dovuto al cattivo stato manutentivo dell immobile, con particolare riferimento al primo piano, dove a causa delle notevoli infiltrazioni di acque meteoriche, i solai di copertura non garantiscono la necessaria resistenza statica. Tale situazione allo stato attuale non consente l abitabilità dei locali. Al piano terra si denotano alcune lesioni isolate nella muratura portante, dovute ad assestamenti delle fondazione e lesioni concentrate sulla coperture di alcuni ambienti esposti ad infiltrazioni di acqua dalle terrazze del primo piano. Il progetto prevede il consolidamento strutturale ed il recupero dell intero complesso edilizio. Al primo piano saranno eseguiti gli interventi strutturali necessari a garantire la stabilità dell immobile, quali: rifacimento dei solai di copertura in latero-cemento spessore H=(20+5) cm, cordoli in c.a. sulle murature, consolidamento all estradosso delle volte del piano terra, rifacimento dei balconi lungo il prospetto di via Pino, costruzione del solaio di calpestio della terrazza per consentire il livellamento con la zona di arrivo al piano da via Pino, demolizione e ricostruzione della scala di accesso al primo piano per garantire una corretta pendenza nel rispetto dei rapporti pedata-alzata. Costruzione di una nuova scala che consente il collegamento della terrazza del primo piano con il giardino attraverso l atrio retrostante al fabbricato. Al piano terra è previsto il consolidamento delle fondazioni a mezzo di cordoli di sottomurazione in c.a., la demolizione e ricostruzione dei solai di copertura di alcuni ambienti fortemente degradati, a mezzo di nuovi solai in latero-cemento spessore H=(20+5) cm ancorati sulla muratura a mezzo di cordoli in c.a., il consolidamento della muratura mediante la risarcitura locale delle lesioni presenti e la ricucitura delle stesse mediante iniezioni di cemento e armatura nei fori. Tale tipo di intervento si rende necessario in corrispondenza di alcuni vani con copertura a volte in muratura dove esistono forti spinte alla quota di imposta della volte. La muratura a piano terra risulta interessata da forti problemi di umidità da risalita, pertanto si prevede la esecuzione di un vespaio areato impiegando elementi tipo cupolex e la realizzazione di una barriera alla risalita capillare mediante iniezioni di miscela impermeabile alla base della muratura. Tutti i locali saranno completati nelle rifiniture quali: intonaci interni ed esterni del tipo civile a tre strati con relativa pitturazione, pavimenti e rivestimenti interni, infissi interni ed esterni in legno. La pavimentazione solare sarà realizzata in lastre di pietra di Cursi posate su sottofondo in tufo e strato coibente in argilla espansa e/o cemento cellulare sistemato a pendio e impermeabilizzato con guaina in poliestere. Oltre alla completa ristrutturazione dei piani, è prevista la manutenzione dei prospetti con integrazione dell intonaco mancante, la tinteggiatura delle pareti, il restauro del portale di accesso al piano terra e degli elementi lapidei di pregio presenti nei prospetti. Il complesso edilizio, sarà dotato di impianti tecnologici necessari per la nuova destinazione d uso e precisamente: impianto idrico-sanitario; impianto elettrico e di illuminazione; impianto di climatizzazione estiva ed invernale; impianto di informatizzazione, trasmissione dati e telefonia; impianto di videosorveglianza e anti-intrusione; Gli impianti saranno realizzati secondo le specifiche normative di riferimento e per una dettagliata analisi degli stessi si rimanda alle relazioni specialistiche ed agli elaborati progettuali specifici.

13 L attività museale che si andrà ad insediare rientra tra le attività normate al punto 72 del D.P.R. 01/08/2011 n. 151 pertanto occorre procedere ad acquisire il parere preventivo dei VV.F. sulle misure antincendio previste nel progetto di ristrutturazione. Le misure antincendio previste per il tipo di attività da svolgere, tenuto conto del carico insediativo, consistono in: presidi antincendio mobili, estintori portatili; segnaletica di sicurezza, individuazione vie di esodo; illuminazione di emergenza degli ambienti e percorsi di esodo; uscite di sicurezza in numero adeguato e dotate di maniglione antipanico; dotazione dei percorsi e delle uscite necessarie per l affollamento previsto. Per maggiori dettagli si rimanda agli elaborati specifici allegati al progetto. L adeguamento funzionale del fabbricato, comporta la realizzazione dei locali e dei servizi previsti in progetto, tenuto conto della nuova destinazione d uso, il tutto con le caratteristiche dimensionali descritte in precedenza. L accessibilità dell immobile, secondo le indicazioni riportate nella Legge 13/1989 e nel regolamento di attuazione D.M. 236/89 prescrizioni tecniche necessarie a garantire l accessibilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell eliminazione delle barriere architettoniche, viene conseguita mediante la esecuzione dei seguenti lavori: installazione di un ascensore che consente l accesso al primo piano; realizzazione di bagni idonei anche alle persone con ridotta o impedita capacità motoria ai piani; realizzazione di tutti i terminali degli impianti nei bagni secondo le prescrizioni normative; adeguamento dell apertura dei vani delle porte ai minimi normativi; tutti i pavimenti saranno a livello. Il D.Lgs 192/2005 recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al contenimento energetico in edilizia, e successivi decreti attuativi, fissano i parametri energetici da rispettare nel caso di ristrutturazione degli edifici. Nel caso specifico andranno rispettati i parametri di applicazione in vigore dal primo gennaio La L.R. Puglia del 10/06/2008 n. 13 norme per abitare sostenibile, promuove e incentiva la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico sia nelle trasformazioni territoriali e urbane sia nella realizzazione delle opere edilizie, pubbliche e private. Il progetto di ristrutturazione dell immobile, allo scopo di rispettare i dettami della normativa nazionale in materia di contenimento energetico e conseguire gli incentivi della normativa regionale, prevede le opere necessarie per il conseguimento di tale obiettivo e di seguito elencate: isolamento termico in copertura a mezzo di materiali isolanti in grado di garantire la trasmittanza prevista dalla norma in vigore; isolamento termico del pavimento a piano terra mediante la realizzazione di un vespaio aerato con elementi del tipo cupolex; sostituzione degli infissi esterni con nuovi infissi in legno e vetro camera, con caratteristiche rispondenti ai parametri di legge; climatizzazione invernale ed estiva all interno dei locali a mezzo di condizionatori a pompa di calore ad alto rendimento energetico. La capacità di interagire con l ambiente esterno e con altri musei risulta un elemento fondamentale per la vita delle attività previste nel museo e descritte ai punti precedenti.

14 Il conseguimento di tale obiettivo sarà raggiunto attraverso la realizzazione di un portale Internet/Intranet che possa contenere i dati relativi alle opere in dotazione del museo e le renda consultabili sia dall esterno utilizzando il web che dall interno utilizzando appositi totem interattivi presenti nella struttura museale. La struttura di rete sarà in grado di gestire lo streaming di contenuti multimediali sia in tempo reale durante le manifestazioni che gli eventi organizzati attraverso la gestione dei contenuti multimediali schedati all interno di determinate aree del portale. Il portale sarà dotato di interfacce personalizzabili per la visualizzazione dei contenuti attraverso i totem, con possibilità di modifica dell interfaccia in funzione del grado di istruzione dei visitatori. Il portale sarà dotato inoltre di: sistema amministrativo della struttura museale; agenda per la gestione degli eventi; integrazione con il sistema di videosorveglianza per la pubblicazione dei contenuti on-line; area relativa allo studio delle opere; sistema di accesso multilivello; planimetria interattiva del museo; area per la gestione delle iscrizioni a corsi ed eventi; area di consultazione del materiale inerente l evento organizzato; inserimento all interno dei circuiti di settore; collegamento ai principali social network; gestione mailing-list per il marketing. Il museo sarà dotato di arredamento idoneo allo svolgimento delle attività previste e precisamente: piano terra arredo per la mostra permanente della collezione di arte sacra contemporanea; arredo per le mostre temporanee di collezioni locali; arredo della zona ricezione dei visitatori; arredo dell officina multimediale sulle arti applicate; arredo della sala conferenze e convegni sulle attività culturali; primo piano arredo officina didattica sulle arti applicate e sul restauro; arredo del punto ristoro con spazio commerciale; arredo uffici, direzione ed amministrazione. Per una dettagliata descrizione degli arredi si rimanda ai capitolati e tavole grafiche allegate alla presente relazione Per ogni altro dettaglio non contenuto nella presente relazione si rimanda agli elaborati grafici e tecnici allegati. 10. QUADRO ECONOMICO Per la realizzazione dei lavori sopra descritti, necessari per la ristrutturazione del complesso edilizio in via A. Pino n per la realizzazione di un museo di arte contemporanea, necessita la somma complessiva di euro ,00. Per la stima dei lavori, sono stati utilizzati i prezzi del tariffario della Regione Puglia anno 2010, e per i prezzi mancanti sono state eseguite le opportune analisi, assumendo a base di calcolo i prezzi del mercato locale. Di seguito viene riportato, il quadro economico riassuntivo redatto in conformità al D.Lgs 163/2006 e al D.P.R. 207/2010 e con le voci di spesa previste dal bando Regionale.

15 QUDRO ECONOMICO A-LAVORI art. 5-lett.a bando 1 Lavori a misura (art. 5-lett.a bando) ,00 2 Oneri per la sicurezza diretti compresi nell'importo dei lavori ,89 3 Oneri per la sicurezza speciali 0,00 4 Sommano gli oneri per la sicurezza (2)+(3) ,89 5 Lavori soggetti a ribasso (1)-(2) ,11 6 Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso (4) ,89 7 TOTALE LAVORI (1)+(3) ,00 B-ULTERIORI SPESE FINANZIABILI art. 5-lett.b-c-d-e-f bando 8 Spese per il potenziamento ed il miglioramento dei servizi di fruizione ecc. (art. 5-lett.b bando) ,39 9 Spese per attrezzature, impianti, beni strumentali, ecc. (art. 5-lett.c bando) ,00 10 IVA sui lavori a misura 10% di (7) (art. 5-lett.f bando) ,00 11 IVA su spese 21% di (8)+(9) (art. 5-lett.f bando) ,61 12 TOTALE ULTERIORI SPESE (8)+(9)+(10)+(11) ,00 13 TOTALE SPESA AMMISSIBILE A FINANZIAMENTO (7)+(12) ,00 C-SOMME A CARICO DEL PROPONENTE 14 Spese tecniche (progettazione, collaudo, coordinatore sicurezza, cassa) ,00 15 IVA sulle spese tecniche 21% di (14) ,00 16 Spese per consulenza economica ,00 17 IVA sulle spese per consulenza 21% di (16) 3 150,00 18 TOTALE SOMME A CARICO DEL PROPONENTE ,00 TOTALE PROGETTO ,00 Monteroni di Lecce, 15-Marzo-2012 Il Tecnici Società S.A.Q. S.r.l. (Arch. A.M.C. Lefons) (Ing.Francesco Pacella)

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