Regione Puglia Programma Operativo Regionale Misura Azione b)

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1 Comuni di: Alberobello Castellana Grotte Locorotondo Martina Franca, Monopoli Noci, Putignano Amministrazioni provinciali di: Bari e Taranto PROGETTO SETTORE AGRO-ALIMENTARE A SOSTEGNO DEI PROCESSI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ELABORAZIONE: GIUGNO/2006

2 Progetto Settore Agro-Alimentare a sostegno dei processi di Internazionalizzazione delle imprese del territorio del PIT della VALLE D ITRIA Paesi esteri di destinazione: RUSSIA e GIAPPONE Promosso dal PIT n. 5 Valle d Itria a valere sulla Promozione dell Internazionalizzazione P.O.R. PUGLIA Giugno 2006 Ufficio Unico del PIT n. 5 Project Manager PIT n. 5 Avv. Giuseppe Salvatore Alemanno prusstmf@libero.it Progetto redatto dall Assistenza Tecnica Dott.ssa ANGELA SCIANATICO Arch. MICHELE SGOBBA

3 INDICE 1. ANAGRAFICA PROGETTO NOME SETTORE DI INTERVENTO PAESE OBIETTIVO EXSECUTIVE SUMMARY PIT PROPONENTE OBIETTIVI ED INDIRIZZI STRATEGICI DEL PROGETTO SETTORE OBIETTIVI STRATEGICI LA VALENZA STRATEGICA DEL PROGETTO SETTORE SETTORE D INTERVENTO MERCATI DI DESTINAZIONE ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO SETTORE AGRO ALIMENTARE FASE 0: ATTIVITÀ PROPEDEUTICHE FASE 1: AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE FASE 2: AZIONI DI APPROFONDIMENTO, STUDI ED INDAGINI FASE 3: PROGRAMMA DI INIZIATIVE PROMOZIONALI ALL ESTERO FASE 4: AZIONI DI FOLLOW-UP E VALUTAZIONE DEI RISULTATI DI PROGETTO CRONOPROGRAMMA PIANO DI FINANZIAMENTO NOTA METODOLOGICA ATTUATIVA 62 INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 3 di 63

4 1. ANAGRAFICA PROGETTO 1.1. Nome Progetto Settore Agro-Alimentare 1.2. Settore di intervento Il settore d intervento è quello della produzione agricola e agro-alimentare: il territorio in esame ha bisogno di una politica agricola più attenta allo sviluppo attraverso misure verticali indirizzate ai comparti produttivi tradizionali più sviluppati (viticoltura, olivicoltura, ortofrutticoltura) Paese obiettivo MERCATO OBIETTIVO: RUSSIA La scelta della Russia come area-mercato obiettivo dei prodotti agricoli e agro-alimentari dell area del PIT 5 deriva dall aver verificato che questo Paese, con i suoi quasi 150 milioni di abitanti, con un territorio sconfinato quanto la sua ricchezza ed il suo potenziale di crescita, rappresenta un interessante mercato di sbocco per i prodotti agricoli e agro-alimentari italiani e quindi pugliesi. La sua crescita, legata allo sfruttamento delle immense ricchezze del territorio e al desiderio collettivo della società di recuperare il tempo perduto, assicura un potenziale di consumi impetuoso già nel breve periodo. INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 4 di 63

5 MERCATO OBIETTIVO: GIAPPONE Il Giappone rappresenta un area molto interessante per l export alimentare italiano: le esportazioni di alimenti e bevande Made in Italy sono cresciute nel 2004 del 14,9%, passando dai 504 milioni di dollari del 2002 ai 579 milioni del Il successo dei prodotti alimentari italiani è confermato dalle quote commerciali conquistate sul mercato nipponico: le conserve di pomodoro coprono l 81,6% delle importazioni nipponiche, l olio d oliva è al di sopra del 64%, la pasta al 73,2%. Pasta, vino, salumi e olio d oliva italiani piacciono sempre più ai consumatori giapponesi, diventando i prodotti di punta per la conquista di un mercato, quello dell Estremo Oriente, dalle potenzialità immense. In generale, nel 2004, le esportazioni italiane verso il Giappone sono aumentate del 5,4 per cento (745,7 miliardi di yen pari a 5,556 miliardi di euro) mentre le importazioni sono salite del 9,8 per cento (698 miliardi di yen pari a 5,200 miliardi di euro). L Italia registra dunque per il quarto anno consecutivo un avanzo della bilancia commerciale, pari a 47,6 miliardi di yen (circa 356 milioni di euro). Per cogliere le nuove opportunità offerte dal Giappone sarà necessario che le imprese del PIT affrontino più attivamente questo mercato - anche attraverso la costituzione di consorzi territoriali e azioni di sistema che valorizzino l intero distretto - creando maggiori opportunità d incontro con gli operatori nipponici del settore per promuovere i loro prodotti di eccellenza. INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 5 di 63

6 1.4. Exsecutive summary Nel complesso tema dell internazionalizzazione delle imprese, obiettivo del PIT 5 è quello di assumere un ruolo di facilitatore supportando le imprese del territorio per favorirne i processi d internazionalizzazione. Ben consci delle difficoltà del tema, il PIT intende orientare le risorse essenzialmente verso tre direttrici operative d intervento: I DIRETTRICE Azioni di sensibilizzazione - Informazione. II DIRETTRICE Azioni di approfondimento dei mercati - Orientamento. III DIRETTRICE Programma di iniziative promozionali, che comprendono: Iniziative promozionali all ESTERO Iniziative promozionali sul territorio del PIT. Tali direttrici operative trovano applicazione nelle fasi di seguito enunciate: FASE 0 - ATTIVITÀ PROPEDEUTICHE E DI GESTIONE DEL PROGETTO In questa fase propedeutica, l Ufficio del PIT 5 predisporrà le procedure e le modalità interne relative all attività di coordinamento, monitoraggio e gestione tecnico-amministrativa del Progetto Settore. Inoltre, in questa fase si procederà all attivazione della procedura di gara di appalto pubblico per la realizzazione delle attività promozionali inserite nel Progetto Settore. FASE 1 - AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE - INFORMAZIONE L attività di sensibilizzazione, mirerà, attraverso la divulgazione di materiale informativo, seminari ed incontri con le associazioni di categoria e gli imprenditori del settore, a fornire un intervento informativo di base sulle problematiche connesse al processo di internazionalizzazione del territorio, sugli obiettivi e contenuti del Progetto Settore, nonché sulle opportunità e modalità di internazionalizzazione, con particolare riferimento ai mercati giapponese e russo. Inoltre, le attività di informazione ed animazione saranno finalizzate a favorire la condivisione delle conoscenze sulle problematiche del Settore nella realtà locale e ad approfondire i reali fabbisogni d internazionalizzazione del sistema produttivo in quest Area. Nell ambito del Progetto Settore relativo al settore agro-alimentare, si intendono realizzare sei workshop con le imprese, le associazioni di categoria e i soggetti pubblici coinvolti nel PIT, oltre alla pubblicazione di materiale informativo che illustri obiettivi, attività e risultati attesi relativi alle diverse azioni previste dal Progetto Settore. INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 6 di 63

7 Tra gli strumenti di comunicazione che si intendono utilizzare ci sono anche un sito internet 1 in diverse lingue, una brochure di presentazione del progetto e una guida che illustri le potenzialità dei mercati considerati nel Progetto Settore agli operatori locali. FASE 2 - AZIONI DI APPROFONDIMENTO, STUDI ED INDAGINI Si prevede la realizzazione di uno studio-indagine sulle potenzialità di internazionalizzazione del territorio del PIT 5 finalizzato ad una corretta programmazione delle politiche di intervento per l internazionalizzazione delle imprese, in particolare nei mercati del Giappone e della Russia. Per la realizzazione di quest azione verrà avviata una attività di analisi approfondita del territorio attraverso il confronto con le aziende e un ampia concertazione con il partenariato locale al fine di verificare i reali fabbisogni delle aziende in materia di internazionalizzazione e procedere ad una corretta individuazione degli obiettivi e delle strategie per favorire l internazionalizzazione delle imprese. Si tratterà di uno studio teso ad individuare le potenzialità, ma anche le criticità delle imprese del Settore al fine di fornire informazioni utili a definire gli strumenti più adeguati per favorire l internazionalizzazione delle stesse nei Paesi di riferimento. Alla luce dei risultati emersi sui fabbisogni delle aziende agro-alimentari del territorio in materia di internazionalizzazione, si punterà a realizzare una indagine relativa al mercato russo e al mercato giapponese per analizzare le opportunità che le aziende del PIT 5 potrebbero cogliere in questi due Paesi, le migliori modalità di approccio a questi mercati, gli strumenti per cercare e selezionare i potenziali partner, le strategie per superare ostacoli che le imprese dell Area territorio possono incontrare nell approcciarsi ai due mercati scelti quale riferimento.. FASE 3 - PROGRAMMA DI INIZIATIVE PROMOZIONALI ALL ESTERO PROGRAMMA DI INIZIATIVE PROMOZIONALI SUL TERRITORIO DEL PIT Le missioni economiche e le azioni promozionali coordinate saranno volte ad assicurare, a breve-medio termine, il rafforzamento della presenza delle imprese del PIT 5 nei Paesi individuati dal Progetto Settore adottando strategie differenziate per questi due mercati che presentano caratteristiche molto diverse. 1 Il presente Progetto Settore presenta forti correlazioni con il Progetto Itria2Net, finanziato attraverso la Misura 6.2 del POR e con il Progetto Itria@MKTG - in contemporanea presentazione - che attiene alla Misura 6.2 Azione C PIT e fa riferimento specifico all innovazione tecnologica. Pertanto, anche se la formulazione tecnica è affidata a format differenziati, di fatto gli stessi sono da considerare sinergici in quanto alle azioni di promozione diretta del territorio per il tramite di eventi e missioni in loco o all estero, sarà collegata la possibilità di far conoscere lo stesso in remoto sfruttando le opportunità di comunicazione offerte dalle nuove tecnologie e di facilitarvi l accesso (conoscenza delle normative, degli incentivi, dei siti localizzativi, ecc), al fine di poter ampliare le possibilità di business e favorire quindi lo sviluppo. INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 7 di 63

8 Nel corso della missione out-going - degli operatori pugliesi in Russia - e della missione in-coming che vedranno l attenzione rivolta in particolare, anche se non in maniera esclusiva, ai buyer giapponesi nei Comuni del PIT 5, saranno realizzate iniziative di promozione istituzionale, economica e culturale, necessarie ad assicurare nel medio periodo la stabilizzazione dei rapporti istituzionali ed economici del PIT 5 con i sistemi geo-economici esterni considerati. Durante le missioni verranno organizzati incontri con le Associazioni di categoria, Camere di commercio, Istituzioni locali, Associazioni di rappresentanza della cooperazione. In particolare le missioni all estero del Progetto Settore prevederanno: un adeguata attività di programmazione e organizzazione della missione attraverso un attività di affiancamento alle imprese (con incontri tematici e il supporto di documentazione sui Paesi esteri) al fine di garantire la preparazione dei partecipanti a cogliere le opportunità derivanti dalla missione; la predisposizione di materiale promozionale tradotto in lingua russa, giapponese e inglese; la promozione della missione in Giappone e in Russia attraverso un adeguata campagna di comunicazione per far conoscere l iniziativa agli operatori esteri potenzialmente interessati; l organizzazione di workshop, visite aziendali e incontri bilaterali con gli operatori esteri e rappresentanti delle istituzioni nell ambito delle missioni; la realizzazione di eventi di promozione che facciano leva sul patrimonio storico-culturale pugliese e sui legami (già esistenti o potenziali) tra la Puglia e il Paese estero al fine di accrescere la notorietà dell area e far conoscere le risorse economiche e imprenditoriali presenti nel territorio dei Comuni del PIT5. Inoltre, è prevista l organizzazione di un evento sul territorio del PIT, che prenderà spunto dalle radici storiche e dalla lunga tradizione agro-alimentare ed enogastronomica presente nei Comuni della Valle d Itria per valorizzare la qualità dei prodotti realizzati dalle aziende agro-alimentari locali. Infatti, anche il settore agro-alimentare, come molti altri comparti artigianali ed industriali pugliesi, pur avendo alle spalle una storia ricca di tradizione ed esperienza e pur essendo importante nell economia regionale, presenta ancora numerose lacune che non ne consentono a pieno la valorizzazione. Si intende pertanto, partendo dalla storia di Vincenzo Corrado, grande cuoco della metà del 1700 nato in Puglia e utilizzando le sue opere, dove molte ricette attingono alla tradizione gastronomica delle Puglie, realizzare alcune Tavole allestite dal vero secondo i dettami corradiani, attingendo sia al Trattato del Cibo Pitagorico, fondato sulla cucina vegetariana, che dal Credenziere di Buon Gusto, trattato che lo rese famoso in tutta l Europa settecentesca. Si tenderà quindi a realizzare percorso espositivo partendo dalle radici, dalla storia giungendo sino ai nostri giorni, mostrando le numerose potenzialità di sviluppo di un mercato sempre in via di espansione ma mai veramente decollato e riconosciuto. INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 8 di 63

9 L esposizione rappresenterà l evento catalizzatore dell attenzione dei media e della comunità imprenditoriale, istituzionale, non solo regionale, per i giorni in cui avranno luogo momenti di confronto, conferenza stampa e workshop, sulle dinamiche e le prospettive dei settori interessati, con il pieno coinvolgimento del tessuto imprenditoriale locale e la presenza di testimonial appositamente invitati, provenienti da tutto il mondo e portatori di innesti creativi, esigenze, istanze, potenzialità di mercato, ecc.. Nell organizzazione degli eventi sarà coinvolto l intero territorio interessato. Il Target della manifestazione è composito, al fine di rispondere al complessivo obiettivo di incrementare la conoscenza generale e specifica del settore agroalimentare. Pertanto sono in programma : azioni rivolte ad operatori esteri; azioni rivolte al tessuto imprenditoriale locale; azioni rivolte al mercato locale. I buyer partecipanti alla missione in-coming nella Valle d Itria e gli operatori del settore invitati nei giorni di permanenza visiteranno l esposizione, e parteciperanno a convegni sul settore unitamente agli imprenditori pugliesi. Inoltre sarà organizzata una conferenza stampa di presentazione dell evento alla presenza delle autorità interessate, con attivazione di un ufficio stampa che coordini le attività e consenta di ottenere ampi spazi redazionali sulle riviste di settore e servizi particolari sull iniziativa e sui progetti futuri. FASE 4 AZIONI DI FOLLOW-UP Gli interventi di follow-up, monitoraggio e valutazione dei risultati si prefiggono di verificare il raggiungimento degli obiettivi dell attività progettuale e l efficacia delle azioni realizzate attraverso incontri con gli imprenditori coinvolti al fine di garantire una reale crescita delle imprese nel processo di internazionalizzazione. INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 9 di 63

10 1.5. PIT PROPONENTE DENOMINAZIONE PIT N. 5 VALLE D ITRIA TERRITORIO DI RIFERIMENTO L area di riferimento del presente Progetto Integrato Territoriale n. 5 Valle d Itria comprende 7 comuni, tutti della provincia di Bari, tranne Martina Franca che ricade nella provincia di Taranto. In particolare sono interessati i territorio dei comuni di:alberobello, Castellana Grotte, Locorotondo, Martina Franca, Monopoli, Noci e Putignano COMUNE CAPOFILA Martina Franca PROJECT MANAGER Avv. Giuseppe Salvatore ALEMANNO RIFERIMENTI DEL PIT Pit. N CODICE FISCALE Comune di Martina Franca: DURATA 18 mesi COSTO TOTALE DEL PROGETTO Costo totale del Progetto ,00 INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 10 di 63

11 INTERNAZIONALIZZAZIONE COSTO DEL PROGETTO (importi al lordo di IVA ed altri oneri previdenziali e assicurativi) FASE costi previsti per le singole attività Promozione dell'internazionalizzazione (misura azione b - POR PUGLIA ) Progetto settore AGRO ALIMENTARE - Valle d'itria costo attività costo fase COSTO TOTALE ,00 COSTO complessivo progetto ,00 note metodologia operativa: scelta dei soggetti attuatori/realizzatori COSTI INTERNI SPESE GENERALI COSTI DI CONSULENZA viaggi e soggiorni per contatti e/o controlli da parte dell'ufficio Unico PIT (previsti rimborsi a piè di lista e/o diarie in linea con il vigente C.C.N.L.) viaggi e soggiorni per rappresentanti istituzionali (previsti rimborsi a piè di lista ) preparazione e pubblicazione "bandi" per ricerca soggetti attuatori progetto settore Commissione per valutazione soggetti e progetti presentati notifica a vincitore/i e altri partecipanti , , , , ,00 500,00 altre spese generali , ,00 predisposizione progetto/i esecutivo azioni di studio da parte di esperti (per l'intero periodo si stimano 45 giorni/uomo per tali valutazioni) esperti per rendicontazione in itinere e finale (si stimano 30 giorni/uomo per tale attività) consulenti/assistenza per l'intero periodo di attuazione del progetto (18 mesi, pari a giorni/uomo 90) , , , , ,00 personale designato dall'ufficio Unico del PIT rappresentanti delle Istituzioni locali e provinciali acquisto di "pacchetti" da agenzie già convenzionate ovvero individuate a mezzo avviso pubblico. acquisto di "pacchetti" da agenzie già convenzionate ovvero individuate a mezzo avviso pubblico. utilizzo di "risorse" interne laddove possibile ovvero da "lista" esperti. utilizzo di "risorse" interne lintegrate da esperti individuati da "lista". utilizzo di "risorse" interne laddove possibile ovvero da "lista" esperti. individuato soggetto esperto da parte dell'assemblea dei Comuni. da "lista" di esperti da formare in base ad avviso pubblico da "lista" di esperti da formare in base ad avviso pubblico individuazione di società esperta nella comunicazione mediante avviso pubblico INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 11 di 63

12 INTERNAZIONALIZZAZIONE COSTO DEL PROGETTO (importi al lordo di IVA ed altri oneri previdenziali e assicurativi) FASE costi previsti per le singole attività Promozione dell'internazionalizzazione (misura azione b - POR PUGLIA ) Progetto settore AGRO ALIMENTARE - Valle d'itria costo attività costo fase COSTO TOTALE ,00 COSTO complessivo progetto ,00 note metodologia operativa: scelta dei soggetti attuatori/realizzatori COSTI PER SERVIZI VARI MISSIONE IN RUSSIA Progettazione, produzione e distribuzione di strumenti di comunicazione (televisiva, radiofonica e su organi di stampa) Produzione e distribuzione di strumenti di presentazione generale delle attività progettuali previste dal Progetto Settore. studio sulle potenzialità di internazionalizzazione e criticità delle aziende del settore agro alimentare nel PIT 5 divulgazione dello studio e dei risultati campagna pubblicitaria in Russia Partecipazione a evento/fiera specializzata Organizzazione incontri bilaterali con gli operatori esteri e rappresentanti delle istituzioni locali nell ambito della missione Organizzazione di evento in Russia cui presentare ad operatori, stampa, opinion leader ecc. del paese la "produzione" delle imprese operanti nel settore Agro Alimentare della Valle d'itria , , , , , , , , , ,00 (campagne stampa, brochure, pagine pubblicitarie, pagine web, video, newsletter elettronica e/o cartacea) (brochure e materiale vario in due lingue, ecc.) (locazione spazi e relativo allestimento; brochure e materiale vario in due lingue, ecc.) (brochure e materiale vario in due lingue; affitto locali; viaggi e soggiorni per esperti e personale PIT 5; hostess, tecnici ed interpreti; oneri per animazione ed incontri, ecc.) da "lista" di esperti da formare in base ad avviso pubblico individuazione di società esperta nella comunicazione mediante avviso pubblico INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 12 di 63

13 INTERNAZIONALIZZAZIONE COSTO DEL PROGETTO (importi al lordo di IVA ed altri oneri previdenziali e assicurativi) FASE costi previsti per le singole attività Promozione dell'internazionalizzazione (misura azione b - POR PUGLIA ) Progetto settore AGRO ALIMENTARE - Valle d'itria costo attività costo fase COSTO TOTALE ,00 COSTO complessivo progetto ,00 note metodologia operativa: scelta dei soggetti attuatori/realizzatori selezione opinion leaders 7.500,00 nei settori dei media, del mondo imprenditoriale ecc. con particolare riferimento al GIAPPONE individuazione mediante gara pubblica, di società esperta in "incontri ed eventi di carattere internazionale" che predisponga il progetto esecutivo dell'evento, ne curi la realizzazione e provveda alla necessaria rendicontazione di tutte le attività. campagna di comunicazione , EVENTO in "VALLE D'ITRIA" predisposizione di materiale informativo tradotto in lingue straniere attività di sensibilizzazione degli imprenditori locali attività di progettazione dell'evento-promozione attività di comunicazione dell'evento definizione del programma di incontri previsti della missione organizzazione e realizzazione della missione organizzazione e realizzazione assaggi prodotti agroalimentari locali organizzazione dell'evento sul territorio PIT , , , , , , , ,00 con rappresentanti delle Istituzioni locali e regionali; con associazioni ed imprese ecc. soggiorno, visite seminari ecc. viaggi, guidate, abbinamento con spettacoli ecc. monitoraggio dell'evento/promozione 4.500, ,00 INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 13 di 63

14 INTERNAZIONALIZZAZIONE COSTO DEL PROGETTO (importi al lordo di IVA ed altri oneri previdenziali e assicurativi) Promozione dell'internazionalizzazione (misura azione b - POR PUGLIA ) Progetto settore AGRO ALIMENTARE - Valle d'itria COSTO complessivo progetto ,00 FASE costi previsti per le singole attività costo attività costo fase COSTO TOTALE ,00 note metodologia operativa: scelta dei soggetti attuatori/realizzatori progettazione attività di sensibilizzazione e informazione 3.000,00 da "lista" di esperti da formare in base ad avviso pubblico comunicazione delle attività di sensibilizzazione e informazione 6.000,00 individuazione di società esperta nella comunicazione mediante avviso pubblico COMUNICAZIONE workshop (almeno 6) con imprese, soggetti pubblici e privati programmazione degli incontri per il follow-up , ,00 individuazione di società esperta nella comunicazione mediante avviso pubblico attività di comunicazione sugli incontri di follow-up ,00 incontri con imprese ed istituzioni locali (almeno 7) , , ALTRI partecipazione del territorio a manifestazioni ed eventi promossi da province e/o regione in tema di internazionalizzazione , ,00 somme a disposizione del PIT 5 per la partecipazione attiva del territorio a manifestazioni e/o eventi di natura trasversale ma coerenti con il progetto di internazionalizzazione, promossi da province e/o regione. In linea con le procedure predisposte da Province e/o Regione sia per l'individuazione dei soggetti attuatori che per la rendicontazione delle spese. INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 14 di 63

15 2. OBIETTIVI ED INDIRIZZI STRATEGICI DEL PROGETTO SETTORE 2.1. Obiettivi strategici Lo scenario competitivo nel quale le imprese italiane e quindi quelle pugliesi e della Valle d Itria, sono sempre più frequentemente chiamate ad operare, è interessato da cambiamenti pervasivi e di struttura che richiedono grandi capacità di adattamento. Uno dei fattori che caratterizza queste fasi è l internazionalizzazione dei mercati. Gli approfondimenti operati attraverso azioni di partenariato con riferimento al territorio della Valle d Itria precisano come l adattamento ai mercati internazionali da parte delle imprese necessiti di livelli di competitività sempre maggiori. Concorrenza, costi e qualità rappresentano i fattori indicati dalle stesse imprese come strategici e che individuano le coordinate per essere competitivi. Puntare su una maggiore efficienza delle imprese attraverso una migliore informatizzazione ed una crescente capacità di unire le forze tesa anche alla diffusione dei prodotti sia in termini di qualità che di immagine e presenza, rappresentano fattori imprescindibili per favorire l accesso ai mercati internazionali. In tale prospettiva la creazione di consorzi può rappresentare una forma importante per affrontare la globalizzazione economica. Infatti, un maggior ricorso a tale forma aggregativi favorirebbe soprattutto l accesso delle piccole e piccolissime imprese a nuovi mercati permettendo un dialogo diverso con le istituzioni nazionali che operano all estero, la possibilità di orientare risorse verso innovazione e ricerca ed un aumento della massa critica delle imprese locali internazionalizzate. Attraverso il Progetto Settore Agroalimentare si intende supportare le imprese del territorio ad espandere le loro relazioni economiche all estero (in particolare nel mercato giapponese e in quello russo) puntando sulla qualità dei loro prodotti per supportare il loro posizionamento su segmenti più elevati e rendendoli così più competitivi. Inoltre, si punta a instaurare rapporti proficui con istituzioni governative ed enti di supporto allo sviluppo economico. Per raggiungere questo obiettivo generale è necessario costruire strategie integrate di internazionalizzazione, fornendo agli operatori tutti gli strumenti a disposizione per aprirsi al panorama estero, ed individuando, attraverso il lavoro con le imprese, i percorsi più vantaggiosi per le produzioni locali, le opportunità da cogliere, le capacità di far sistema rispetto alla dimensione concorrenziale dei sistemi esterni. Le strategie e le azioni che si adotteranno per sviluppare una rete di PMI locali a livello internazionale sono: promozione imprenditoriale, assistenza tecnica, servizi avanzati, divulgazione dei risultati raggiunti. INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 15 di 63

16 La selezione dei mercati di riferimento (Russia e Giappone), ha tenuto conto delle considerazioni espresse dal sistema delle istituzioni, di rappresentanza delle imprese, dalle imprese stesse nel corso degli incontri di partenariato che hanno espresso un forte interesse verso un mercato tradizionale come quello nipponico e una forte attenzione verso un mercato emergente come quello russo. Rispetto a tali mercati si rende opportuno sviluppare strategie di approccio differenziate che possono essere così sintetizzate: rafforzamento per il Giappone: si rende necessario aumentare gli sforzi promozionali rispetto al mercato nipponico che negli ultimi anni ha conosciuto un rallentamento della presenza dei prodotti italiani per effetto delle dinamiche valutarie; sviluppo per la Russia: in un Paese emergente come la Russia, caratterizzato da livelli di crescita economica piuttosto marcati e che può ritenersi mercato di sbocco potenzialmente interessante per i prodotti/servizi pugliesi, si reputa opportuna una strategia di sviluppo delle iniziative promozionali finalizzate alla migliore e crescente penetrazione commerciale dei prodotti delle aziende del PIT 5. Le dinamiche economiche di questi mercati, l andamento delle esportazioni, insieme agli orientamenti delle imprese di questo settore e alle considerazioni sulla struttura del tessuto produttivo del PIT 5, inducono a definire questi obiettivi strategici nella definizione delle azioni del Progetto settore: rafforzamento dell immagine del territorio del PIT 5, quale elemento motore per la promozione delle imprese del territorio: la promozione del sistema territoriale diventa in tale logica un elemento trainante, in grado di attribuire valore aggiunto all offerta degli operatori; aumento della capacità di penetrazione commerciale attraverso strategie e iniziative differenziate per mercati con diverse caratteristiche; sviluppo di iniziative promozionali utili al sistema territoriale e alle molteplici tipologie di imprese fra loro differenziate rispetto ad alcune variabili chiave come la dimensione e la modalità prevalente di approccio al mercato; affermazione di nuove logiche di mercato centrate su principi di maggiore qualità del prodotto e idonee a supportare il posizionamento del prodotto su segmenti più elevati: ciò può essere realizzato agendo sulla valorizzazione dei tratti di qualità, tipicità e sicurezza delle produzioni delle aziende agricole e agro-alimentari presenti nel territorio del PIT 5. INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 16 di 63

17 2.2. La valenza strategica del Progetto Settore La scelta strategica del agro-alimentare per gli interventi promozionali previsti dal Progetto Settore deriva dalla consapevolezza che il complesso problema dell affermazione sul mercato globale dei prodotti agricoli e agro-alimentari di questa area del PIT non può essere affrontato da una somma di soluzioni eterogenee e fra loro scollegate, ma attraverso l elaborazione e la messa a punto di una precisa strategia di sistema che tenga conto del nuovo contesto internazionale e definisca il ruolo del territorio nell ambito degli interventi a carattere regionale. Sono infatti le caratteristiche di questo mercato ad aprire un importante serie di prospettive anche per i prodotti tipici che nascono e crescono inizialmente soprattutto sul mercato locale, ma che sul mercato internazionale possono trovare sviluppi un tempo impensabili. Il legame verticale tra produzione, trasformazione, distribuzione e consumatore, che in passato era un dato strutturale della filiera, oggi grazie alle nuove tecnologie e ai modelli organizzativi di imprese e mercati è diventato meno essenziale. In altre parole, se in passato la concorrenza tra prodotti agricoli e agro-alimentari si svolgeva su di un piano prettamente locale e solo per taluni prodotti finiti ampliava i propri confini geografici, oggi la filiera si è segmentata originando mercati distinti per materie prime, per semilavorati e per prodotti finiti, con livelli della concorrenza e dimensioni geografiche crescenti, da locali a regionali, da nazionali fino alla dimensione comunitaria e internazionale. Questa tendenza è il frutto dell azione delle nuove tecnologie a livello dei trasporti, della distribuzione e della conservazione dei beni alimentari, della comunicazione -, e delle nuove politiche di gestione del commercio mondiale, orientate alla progressiva apertura dei mercati e alla liberalizzazione degli scambi. A tale proposito è emblematico sottolineare come il volume del commercio mondiale di beni agro-alimentari negli ultimi 30 anni è complessivamente aumentato di ben 2,5 volte. Questo trend è destinato ad aumentare anche nel prossimo futuro sotto la spinta delle richieste di liberalizzazione dei mercati da parte dei Paesi in via di sviluppo da un lato e di quelli occidentali con eccedenze di materie prime dall altro. Esempi eclatanti in tal senso si legano, ad esempio, al boom della produzione lattiero casearia in Oceania ed in particolare in Nuova Zelanda, alle produzioni zootecniche dell America del Sud, agli ortofrutticoli del Nord Africa, del Sud Africa e ancora dell America del Sud. Collegato al tema della globalizzazione vi è dunque quello della ulteriore riforma della politica agricola comunitaria. In questo nuovo scenario si modificheranno rapidamente le politiche di approvvigionamento delle materie prime agricole da parte dell industria alimentare e della distribuzione commerciale, con la tendenza a gestire gli acquisti su scala geografica sempre più ampia per ottenere il migliore rapporto qualità/prezzo dell offerta. INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 17 di 63

18 In definitiva l offerta agricola e agro-alimentare della Puglia, e dell area del PIT 5 in particolare, è destinata a sopportare una concorrenza sempre più ampia ed agguerrita da parte di nuove imprese ed aree di produzione; i primi segnali di questa concorrenza già si possono cogliere sia direttamente, a livello del mercato dei beni agricoli, come nel caso dei cereali e dei semi oleosi statunitensi e del Sud America, degli agrumi del Marocco o delle patate dell Egitto, sia anche indirettamente attraverso la concorrenza di prodotti finiti, e quindi di intere filiere di produzione, a partire da quella già sperimentata operata dal latte tedesco per giungere a quella dei vini cileni e del Sud Africa o della frutta sudamericana. Nello stesso tempo, se l offerta agricola e agro-alimentare locale riesce a trovare la strada per conseguire una sua competitività, fondata su uno specifico mix tra necessari requisiti qualitativi e costo di produzione, può oggi puntare a differenza del passato anche a mercati lontani, con capacità di spesa e volumi d acquisto che divengono sempre più interessanti. Nell ambito di un mercato non più locale ma globale, le dimensioni ridotte della nostra agricoltura offrono la possibilità di ricercare spazi specifici di crescita attraverso la differenziazione dell offerta e la segmentazione dei mercati al consumo. Opportunità che possono concretizzarsi, tuttavia, solo in base alla capacità dell offerta di proporsi in modalità adeguate nei mercati internazionali (volumi d offerta, prezzo, marketing, organizzazione logistica) e contenuti apprezzati dal consumatore (attributi materiali ed immateriali, caratteristiche organolettiche, certificazione, metodi di produzione, provenienza geografica). Gli interventi che verranno attuati, nel rispetto degli obiettivi suddetti, sono orientati a produrre alcuni importanti risultati di ordine quantitativo: una maggiore partecipazione da parte degli operatori economici e degli attori del territorio alle iniziative promozionali; una maggiore compartecipazione e collaborazione di attori diversi del territorio alla realizzazione degli interventi promozionali all insegna di una crescente integrazione. In aggiunta ai risultati di ordine quantitativo, ci si attende che le azioni del Progetto settore, in coerenza degli obiettivi precedentemente delineati, possano contribuire ad indurre anche alcuni effetti virtuosi di ordine qualitativo, fra i quali si citano: una più chiara conoscenza dei mercati esteri, in particolare quello russo e giapponese; un maggiore avvicinamento a questi mercati da parte delle imprese del territorio che avranno la possibilità di cogliere opportunità di collaborazione con operatori dei Paesi esteri considerati; una migliore immagine complessiva del territorio del PIT 5 e della Puglia all estero, non solo legata all iconografia più caratteristica e tradizionale della Regione, ma anche all originalità dei processi e delle caratteriche che contraddistinguono specifici territori; la possibilità che il sistema economico del territorio del PIT 5 trovi delle occasioni per costruire una rete di relazioni internazionali e, attraverso di esse, un aumento delle opportunità di sviluppo. INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 18 di 63

19 2.3. Settore di intervento La concentrazione della produzione agro-alimentare nel territorio del PIT 5 è abbastanza elevata ma si ha difficoltà a proporsi adeguatamente sul mercato nazionale e, soprattutto, internazionale, per la dimensione estremamente ridotta e parcellizzata delle strutture. E interessante operare con interventi promozionali nell ambito del Progetto Settore per la valorizzazione dei prodotti e la loro commercializzazione, specie per quelli più a rischio (ciliegio, mandorlo, olio d oliva, ecc.) e puntare con alta priorità sulla valorizzazione dei prodotti tipici locali che mostrano elevato gradimento da parte dei mercati anche internazionale, e che garantiscono un buon reddito e mantengono inalterate le tradizioni agricole locali. Il territorio agricolo del comprensorio del PIT 5 è caratterizzato da diverse tipologie di colture, che si differenziano per fasce territoriali spostandosi dalla costa verso l entroterra. In particolare, sulla costa si trovano impianti di colture protette, ortaggi in pieno campo e uliveti. Spostandosi di qualche chilometro dalla costa verso l interno si trovano, tra le colture prevalenti, quelle del mandorlo, del ciliegio e ancora l ulivo. Nella fascia di territorio più interna si trova ancora il ciliegio e il mandorlo, molto meno uliveto, che cede il posto a pascolo, bosco e prato. Il territorio è molto eterogeneo, ma è necessario conservare le peculiarità agricole delle diverse zone delle quali è composto. In quest area il settore agricolo e agro-alimentare è visto non solo quale fonte di produzione di beni alimentari, o materie prime industriali, ma anche con la funzione di conservazione del paesaggio e del mondo rurale ricco di cultura, arte, storia, gastronomia: il prodotto agricolo si eleva, così, da bene alimentare a bene culturale. La presenza di 25 vini Doc, di cui tre nella Murgia dei Trulli (Primitivo di Gioia del Colle, Bianco Locorotondo, Bianco Martina Franca), dimostra che tutta la Puglia è una regione vocata alla produzione di uva da vino: la Valle d Itria, in particolare, lo è per la produzione di vini bianchi e negli ultimi anni si assiste al recupero di vitigni autoctoni. Ai 25 vini Doc si affiancano i 6 vini pugliesi Igt (Daunia, Murgia, Puglia, Salento, Tarantino e Valle d Itria) ed altri prodotti tipici agro-alimentari quali i 4 olii extravergini Dop (Collina di Brindisi, Dauno, Terra di Bari e Terra d Otranto) e i due formaggi Dop (Canestrato Pugliese e Caciocavallo Silano). La tradizione olivicola della Terra di Bari risale al neolitico (5000 a.c.): documenti storici attestano come l olivicoltura fosse una delle attività agricole predominanti nella Terra di Bari fin da questa lontana epoca. La zona di produzione dell olio Dop della Terra di Bari comprende l intero territorio della provincia di Bari ed è caratterizzata da 3 sottodenominazioni corrispondenti a distinte aree di produzione: Castel del Monte, Bitonto, Murgia dei Trulli e delle Grotte (che è quello presente nell area del PIT 5). INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 19 di 63

20 Notevole è anche la produzione casearia: il Caciocavallo Silano è un formaggio semiduro a pasta filata di forma ovale o troncoconica che viene prodotto con latte vaccino stagionato almeno quindici giorni; il Canestrato Pugliese è un formaggio di vecchie tradizioni perché legato alle antiche pratiche della transumanza (intere famiglie vivevano sull organizzazione del commercio e dei traffici che ruotavano intorno al passaggio dei pastori). Oltre a queste produzioni tipiche, il decreto 167/2002 del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha inserito nell apposito Elenco Nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (istituito ai sensi dell art. 8 del decreto legislativo n. 173/98), numerosi prodotti che hanno origine e continuano ad essere prodotti in quest area: in particolare, tra i formaggi di quest area che hanno ottenuto un riconoscimento come prodotti tradizionali, possiamo annoverare la burrata, il cacio, il caciocavallo, il cacioricotta, la giuncata, la manteca, la mozzarella, il pecorino, la ricotta, la ricotta forte e la scamorza. La zootecnia è uno dei settori più importanti nella zona della Valle d Itria come emerge anche dalla definizione del Maranelli di questo territorio: un oasi zootecnica nel cuore della Puglia alberata e cerealicola. Il settore zootecnico, orientato prevalentemente alla produzione di latte, è rappresentato prevalentemente dall allevamento di bovini ed è strettamente connesso alla presenza di seminativi, le cui superfici costituiscono la base su cui si impianta l azienda zootecnica: infatti, nella Valle d Itria i seminativi rappresentano il 50% circa della superficie agricola utilizzata. In questa parte della Murgia si è sviluppato e consolidato, attraverso i secoli, uno dei migliori modelli di allevamento zootecnico in aree asciutte, che hanno dato vita ad una intensa attività casearia tanto da poter essere individuato come un vero distretto lattiero caseario. La passione e la professionalità degli allevatori, oltre a conseguire, con la pratica della selezione, la presenza dei migliori allevamenti di bovini da latte di razza bruna e frisona esistenti in Italia, hanno permesso di conservare gelosamente la purezza della vacca podolica, del cavallo murgese e dell asino di Martina Franca. In questo territorio l agricoltura e la zootecnia hanno sempre rappresentato una componente importante per lo sviluppo economico e sociale della Valle d Itria: da luogo di rendita della vecchia borghesia agricola, la Valle d Itria è diventata un luogo di intenso sviluppo socio economico, agricolo e zootecnico, che ha influenzato positivamente tutta l economia locale. Molto significativa, in tutta questa area geografica, è la presenza di importanti industrie casearie locali che, con i loro marchi aziendali e le produzioni tipiche di qualità, hanno da tempo valicato il mercato regionale e si sono stabilmente affermate nei mercati del nord Italia, di diversi Paesi comunitari e del nord America. Non mancano, comunque, le attenzioni di gruppi nazionali e multinazionali del settore caseario. L interesse di questi grandi gruppi verso questo territorio è dovuto sia al mercato di consumo regionale appuro-lucano, che alla bontà del latte della zona: il latte fresco e quello di alta qualità, per essere apprezzato dai consumatori, non può essere prodotto da latte stanco o di dubbia provenienza, ma solo da quello fresco, locale e di alta qualità com è appunto quello della Murgia. INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 20 di 63

21 2.4. Paese/Area-mercato di destinazione MERCATO OBIETTIVO: RUSSIA Contrariamente a quello che accade in molti Paesi dell Occidente industrializzato, saturi di consumi e già in decrescita, in Russia il consumo di prodotti alimentari di qualità pregiata è solo all inizio con un Made in Italy alimentare di alta qualità che già gode di buona fama nelle grandi città del Paese. I ristoranti più famosi di Mosca sono italiani e stanno generando un immagine alta del nostro prodotto alimentare e della cucina italiana. Ma il cammino per la conquista di quel grande mercato ancora lungo. Un obiettivo strategico è quello di far conoscere i prodotti italiani a tutti i consumatori di quel Paese, non solo alla ristretta élite che frequenta i grandi ristoranti. L'andamento dell'economia in Russia continua ad essere favorevole con un aumento costante del salario e del PIL. Evoluzione salario medio mensile in Russia (in dollari USA eqiovalenti al cambio medio dell'anno e di fine anno) fonte:elaborazione D&E su dati Goskomstat della F.R., gennaio 2004 INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 21 di 63

22 Previsioni di crescita del Pil al 2010 fonte: Aton Capital Importazione dei generi alimentari in Russia Il settore dei prodotti alimentari occupa il secondo posto nelle grandi categorie di prodotti importati in Russia. INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 22 di 63

23 Valore del mercato russo dei prodotti agroalimentari nel biennio 2002/2003 (miliardi di dollari) fonte:elaborazione D&E su dati Goskomstat della F.R. Comitato Statale della Dogana russo, gennaio 2004 Vendita dei principali prodotti alimentari nei primi undici mesi del 2003 rispetto allo stesso periodo del 2002 (% calcolata sul valore in tonnellate) fonte: elaborazione D&E su dati Goskomstat della F.R., gennaio 2004 Le vendite complessive dei generi alimentari hanno continuato a crescere con un andamento stabile ed omogeneo. Il mercato russo oggi rappresenta un'opportunità enorme per il Made in Italy, soprattutto nel settore dell'agro-alimentare. INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 23 di 63

24 I consumatori russi di fascia medio alta sono molto esigenti, guardano alla qualità, e sono disposti a pagarla, ma vogliono prodotti che garantiscano qualità e sicurezza alimentare. Apprezzatissima anche la ristorazione italiana: a Mosca ci sono 15 ristoranti a conduzione italiana e ben 150 ristoranti gestiti da russi ma con chef italiani, tutti di ottimo livello. Decisamente bassa, invece, la presenza dei prodotti italiani nella grande distribuzione: un comparto dove gli spazi sono notevoli, ma che richiede un interlocutore organizzato e dalle idee chiare. Il mercato alimentare ha risentito della congiuntura favorevole, generata dalla ripresa generale di tutta l economia russa e quindi anche della aumentata capacità d acquisto della popolazione. Negli ultimi cinque anni, si sono aperti numerosi supermarket alimentari e di beni di consumo, (vedi catena Ramstore), e si prevede l ulteriore apertura di nuovi spazi commerciali. Il numero dei negozi specializzati, anche non grandi, nel settore alimentare, è aumentato in modo palpabile. Inoltre, è stata avviata un opera di ristrutturazione e modernizzazione anche della struttura dei mercati cittadini e rionali, con spazi più modernamente attrezzati e rispondenti alle esigenze commerciali e sanitarie moderne. Per ora la produzione russa media di prodotti alimentari non è ancora ai livelli qualitativi ed economici (in termini di struttura dei costi) dell UE. Questo appare evidente soprattutto in taluni settori alimentari, come la produzione di carne e parzialmente di salumi, nonchè quella di formaggi, etc.. Da un lato però, essa soddisfa la fascia di consumi medio-bassa, ma non più quella decisamente media, che ricerca prodotti migliori. D altra parte, una serie di imprese alimentari russe ha incominciato o ripreso a fabbricare prodotti di qualità, dopo un corrispondente miglioramento tecnologico degli impianti, diventando concorrenziale. Nello stesso tempo, si vanno definendo sempre più chiaramente per il futuro le fasce definite e differenziate di consumi e di tipologia di concorrenza tra i vari produttori. La concorrenza sul mercato si sta facendo sempre più forte e si possono rilevare tre principali fasce di consumatori con relativo predominio di questa o quella nazione nelle relazioni commerciali. La prima fascia di alta qualità e prezzo corrispondente, rimane predominio delle importazioni soprattutto dai paesi più industrializzati, con maggiore tradizione culinaria-alimentare e con maggiore esperienza tecnologico-produttiva e finanziaria-commerciale, come Germania, Francia, Italia, Gran Bretagna, Danimarca. In questa fascia incomincia però ad operare anche un numero molto ristretto di imprese russe che producono sfruttando le tecnologie occidentali, insieme a determinate tradizioni e ricette alimentari di gusto locale. La seconda fascia, di qualità media, sta conoscendo una crescente concorrenza tra: i nuovi importatori e produttori dell Europa Orientale (Polonia, Repubblica Ceca), e della Bielorussia, e in minor misura, di paesi asiatici, che offrono determinati prodotti di qualità accettabile a prezzi abbastanza contenuti; INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 24 di 63

25 alcune imprese europee e occidentali che incominciano a produrre beni alimentari per il consumo di massa avviando nuovi stabilimenti direttamente in territorio russo; le nuove imprese russe che si sono ristrutturate e ammodernate spesso con tecnologie straniere, e sono in grado di produrre già ora a un buon livello concorrenziale, anche non ancora di qualità da prima fascia. La terza fascia o fascia medio-bassa e bassa, è occupata principalmente dai produttori russi, dagli importatori di paesi CSI e dai prodotti di qualità inferiore e basso costo provenienti da paesi asiatici etc. Più che sulla qualità e l estetica del prodotto (tipo di imballaggio e confezionamento) si mira al basso costo e alla praticità immediata per il soddisfacimento dei fabbisogni alimentari più basilari. Occorre però dire che tale fascia di consumi viene immediatamente abbandonata dal consumatore russo non appena possibile sul piano del potere d acquisto. Non a caso, negli ultimi anni si nota nel consumatore russo, insieme all aumento del potere d acquisto, anche una maggiore propensione a curare meglio la propria la propria famiglia e l alimentazione, aiutato in questo sia dalla persistente pubblicità televisiva di prodotti alimentari, sia dalla lettura delle varie riviste specializzate per la casa e la cucina che escono ora in Russia. E questo anche se non si può dire che esistano in Russia riviste o giornali ad alta tiratura che si concentrino specificamente sull alimentazione, sia dal punto di vista commerciale, che da quello della valutazione della qualità dei prodotti, del loro valore nutritivo e igienico, etc.. In questo, senso, qualsiasi iniziativa che sponsorizzasse una pubblicazione del genere potrebbe incontrare un forte successo, nell ambito di una formula editoriale adatta al gusto e al mercato russo. Non dimentichiamo che buona parte del gusto alimentare russo, soprattutto a livello medio, rimane ancora piuttosto semplice ed ancorata a pochi alimenti di base tradizionali, senza una grande immaginazione o varietà. È necessario prendere atto che la posizione di mercato italiana è lontana dall essere soddisfacente e non corrisponde affatto, tranne poche eccezioni, alle effettive potenzialità sia del Paese che del prodotto. Il caso più tipico è quello del vino, che si ripete anche per frutta, prosciutto, etc. In tal caso, tenendo conto dell esperienza e dell immagine nel settore alimentare detenuta anche in Russia da paesi come la Francia, varrebbe probabilmente la pena di valutare una serie di iniziative coordinate e straordinarie, di adeguato impegno ed alto profilo pubblicitario e di sponsorizzazione, per promuovere la cucina e l alimentazione italiana. Per quanto riguarda poi l aspetto della distribuzione dei prodotti alimentari, malgrado determinati progressi finora compiuti, la realtà è che in Russia non esiste ancora un numero adeguato di vere grandi catene di negozi e supermarket alimentari a livello interregionale o nazionale, come negli Stati Uniti o in Europa. A questo fatto corrisponde evidentemente la mancanza di una rete di distribuzione e di grossisti veramente organizzata su tutto il territorio nazionale. Anche per i prodotti alimentari, come per gran parte dei beni durevoli, si può dire che Mosca e in misura minore San Pietroburgo vedono concentrato tutto il mercato (benchè INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: Russia e Giappone Pagina 25 di 63

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