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1 All. A) Direzione Generale COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE Area di Coordinamento Cultura PIANO INTEGRATO DELLA CULTURA (L.R. 27/06) Progetti di iniziativa regionale: IL TEATRO IN CARCERE IL TEATRO SOCIALE Attuazione anno

2 PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE Il Teatro in carcere Annualità 2012 SETTORE COMPETENTE: Spettacolo Dirigente responsabile: Ilaria Fabbri 1. OBIETTIVI DEL PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE IL TEATRO IN CARCERE Il Piano Integrato della cultura ha individuato al paragrafo 6.4 gli obiettivi specifici relativi all ambito settoriale della L.R. n. 45/2000 Norme in materia di promozione delle attivitànel settore dello spettacolo. In particolare il Progetto di iniziativa regionale Il Teatro in carcere si pone come strumento operativo per il raggiungimento del seguente obiettivo specifico fra quelli individuati: a. promozione di attività di ricerca e sperimentazione di linguaggi innovativi nel settore dello spettacolo, favorendo il ricambio generazionale e l utilizzo dei linguaggi dello spettacolo come strumenti di socializzazione e di recupero del disagio giovanile. Tale obiettivo specifico è stato declinato nel Piano in due linee di azione, delle quali il presente Progetto definisce i contenuti e le modalità degli interventi per l annualità DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI ATTUATIVI PER L ANNO 2012 Le linee di azione correlate nel PIC all obiettivo specifico indicato al punto 1. vengono declinate per l anno 2012 nei seguenti interventi attuativi: Linea di azione Sostegno alle attività di produzione teatrale di qualità nelle realtà carcerarie e per la valorizzazione del teatro come strumento di socializzazione della popolazione detenuta INTERVENTI La Regione Toscana, anche in attuazione del Protocollo Operativo Regionale tra la Regione Toscana, Provveditorato dell Amministrazione Penitenziaria e Centro di Giustizia Minorile sottoscritto in data 27 gennaio 2010, sostiene attività culturali, con specifico riferimento alle arti sceniche (Teatro in carcere), finalizzate alla socializzazione della popolazione detenuta attraverso la conoscenza dei linguaggi teatrali e musicali e realizzate con il coinvolgimento del maggior numero degli Istituti penitenziari e dei soggetti qualificati del sistema dello spettacolo dal vivo, tra i quali anche i sottoscrittori, nel 2004, del protocollo d intesa con l amministrazione regionale volto a consolidare e coordinare gli interventi nelle realtà dei penitenziari e delle case circondariali. Si sostengono inoltre attività di sensibilizzazione delle comunità locali sulle problematiche legate alle pene detentive e alternative e al reinserimento sociale dei soggetti ad esse sottoposte. Linea di azione Promozione della conoscenza dell esperienza di teatro in carcere in Toscana, fuori dal carcere, anche attraverso la realizzazione di specifiche pubblicazioni che ne illustrano l attività INTERVENTI La Regione Toscana sostiene iniziative di promozione della rete toscana del teatro in carcere attraverso attività volte al confronto, all approfondimento e a favorire lo scambio di esperienze con altre realtà di livello nazionale ed internazionale e che contribuiscono ad affermare e valorizzare le finalità sociali dello spettacolo dal vivo, quale strumento di intervento nei luoghi di detenzione. Requisiti dei soggetti beneficiari 2

3 I soggetti che svolgono attività riferite agli interventi sopra descritti e che intendono avvalersi del contributo regionale devono essere in possesso dei seguenti requisiti: 1. assenza di fini di lucro; 2. sede operativa nel territorio della Regione Toscana; 3. attività continuativa svolta da almeno tre anni nel settore dello spettacolo dal vivo; 4. autorizzazione della competente autorità carceraria a realizzare le attività per cui è richiesto il contributo; 5. se beneficiari di contributo regionale nell anno precedente, aver ottemperato agli adempimenti previsti. Valutazione e ammissione al contributo La valutazione dei progetti, l ammissione al contributo e la determinazione del suo ammontare è effettuata dal settore regionale competente tenendo conto: 1. della mission del soggetto richiedente, ovvero delle caratteristiche soggettive del soggetto richiedente, e del carattere di continuità delle attività di teatro in carcere realizzate; 2. del rapporto consolidato del soggetto con l Istituto penitenziario in cui è svolta l attività; 3. delle attività di Teatro in Carcere realizzate nell anno precedente quello per il quale è richiesto il contributo; 4. della qualità culturale, della coerenza e dell efficacia del progetto medesimo con le finalità del Progetto di iniziativa regionale, specificate dalle relative linee di azione e definite, per i contenuti e le modalità di attuazione negli interventi per l annualità 2012; 5. della struttura del progetto e delle attività previste: laboratori che utilizzano le arti dello spettacolo dal vivo come strumento di conoscenza e crescita dell individuo e di socializzazione della popolazione detenuta; attività finalizzata ad offrire percorsi di formazione professionale e occasioni lavorative ai detenuti; azioni e attività (messa in scena, produzioni) con la partecipazione dei destinatari dei percorsi laboratoriali/formativi; azioni e attività collegate ai percorsi laboratoriali/formativi; convegni, incontri, rassegne, mostre, raccolta materiale documentario; collaborazioni con Università e scuole; iniziative e relazioni con la comunità di riferimento della struttura carceraria; collaborazioni/integrazioni rispetto ad altre iniziative locali, regionali, nazionali; documentazione e diffusione del progetto; ore complessive delle attività di laboratorio e/o di formazione, del numero dei detenuti, dei docenti, del personale artistico e tecnico, dei collaboratori organizzativi; 6. della fattibilità e congruità dal punto di vista economico ed organizzativo; Procedure di attuazione Le modalità di presentazione dell istanza di contributo e la relativa modulistica sono disciplinate con successivo atto dirigenziale. Il contributo della Regione Toscana è assegnato ai soggetti in possesso dei requisiti a seguito della valutazione del progetto di attività ed erogato per il 70% alla presentazione da parte del soggetto beneficiario della dichiarazione di inizio attività riferita al progetto per cui si riceve il contributo per l annualità 2011, e per il restante 30% a presentazione del rendiconto e della relazione dettagliata dell attività svolta con allegata nota del responsabile del progetto dell amministrazione penitenziaria. Il contributo non può eccedere il pareggio tra entrate ed uscite dei preventivi e consuntivi del soggetto beneficiario. 3

4 3. QUADRO FINANZIARIO COMPLESSIVO DEL PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE Nel Box 1 è riportata la copertura finanziaria nel bilancio regionale per l anno 2012 destinata al Progetto di iniziativa regionale. Tali risorse provengono dal Piano Sanitario regionale , il quale presenta in riferimento agli interventi attivati dai progetti del PIC alcune azione sinergiche con il PISR , i cui fondi sono inclusi nel quadro di riferimento finanziario del Piano integrato della cultura , in un ottica di integrazione e di coordinamento delle politiche e delle risorse. Fonte UPB Capitoli Importo Regione ,00 Box 1 4. RACCORDI E SINERGIE DEL PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE CON ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE. L attuazione dell annualità 2012 del Progetto di iniziativa regionale Teatro in carcere è coerente con il quadro di programmazione regionale elaborato nella presente legislatura e definitivo nel PRS , nonché nella Proposta finale di Piano della Cultura , approvato dalla giunta regionale con PDCR n. 11 del 9 gennaio In particolare gli interventi del Progetto sono coerenti con le azioni del Piano Sanitario regionale , con riferimento all obiettivo salute mentale e carcere. 5. MONITORAGGIO DEL PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE. Ai fini della predisposizione del Rapporto di monitoraggio del Piano integrato della cultura , di cui al comma 4) art. 6 L.R. 27/2006 si individuano i seguenti indicatori di realizzazione degli interventi attuativi del Progetto, in quanto esplicativi degli obiettivi prefissati: OBIETTIVI GENERALI INTEGRATI Ob. 1 Incremento dei livelli di fruizione da parte di tutti i cittadini e le cittadine. Ob.5 Innovazione gestionale e di prodotto nel settore della cultura. OBIETTIVI SPECIFICI 1.3 Promozione di azioni volte alla formazione del pubblico ed alla diffusione dello spettacolo presso le generazioni più giovani e le fasce di pubblico con minori opportunità di fruizione. 5.4 Promozione di attività di ricerca e sperimentazione di linguaggi innovativi nel settore dello spettacolo, favorendo il ricambio LINEE D AZIONE P.I.R./P.L Promozione della conoscenza dell esperienza del teatro in carcere in Toscana, fuori dal carcere, anche attraverso la realizzazione di specifiche pubblicazioni che ne illustrano l attività Sostegno alle attività di produzione teatrale di qualità nelle realtà carcerarie e per la valorizzazione del teatro come strumento di socializzazione della popolazione detenuta. INDICATORI - Attività di comunicazione e di sensibilizzazione sulle attività e l identità del teatro in carcere indirizzate al mondo della scuola, dell università, della cultura e della collettività - Ampliamento della rete dei penitenziari e delle case circondariali con laboratori teatrali in essere, anche frutto della 4

5 generazionale e l utilizzo dei linguaggi dello spettacolo come strumenti di socializzazione e di recupero del disagio giovanile. collaborazione tra più operatori - Realizzazione di spettacoli, di materiali e di attività comuni, con aperture anche interregionali ed internazionali, che rafforzino l identità della rete e la collaborazione tra gli operatori Box 3 5

6 PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE Il Teatrosociale Annualità 2012 SETTORE COMPETENTE: Spettacolo Dirigente responsabile: Ilaria Fabbri 1. OBIETTIVI DEL PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE IL TEATROSOCIALE Il Piano Integrato della cultura ha individuato al paragrafo 6.4 gli obiettivi specifici relativi all ambito settoriale della L.R. n. 45/2000 Norme in materia di promozione delle attività nel settore dello spettacolo. In particolare il Progetto di iniziativa regionale Il Teatro Sociale si pone come strumento operativo per il raggiungimento del seguente obiettivo specifico fra quelli individuati: a. promozione di attività di ricerca e sperimentazione di linguaggi innovativi nel settore dello spettacolo, favorendo il ricambio generazionale e l utilizzo dei linguaggi dello spettacolo come strumenti di socializzazione e di recupero del disagio giovanile. Tale obiettivo specifico è stato declinato nel Piano in due linee di azione, delle quali il presente Progetto definisce i contenuti e le modalità degli interventi per l annualità DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI ATTUATIVI PER L ANNO 2012 Le linee di azione correlate nel PIC all obiettivo specifico indicato al punto 1. vengono declinate per l anno 2012 nei seguenti interventi attuativi: Linea di azione Sostegno alle iniziative di spettacolo di qualità, che sono parte di più complessivi progetti locali, contro il disagio giovanile. INTERVENTI La Regione Toscana, con il duplice obiettivo di valorizzare il teatro e le arti dello spettacolo quali elementi di crescita civile e sociale di ogni cittadino e di promuovere iniziative che utilizzano il teatro quale strumento di intervento di prevenzione e di contrasto del disagio in diversi contesti sociali ed in particolare rivolto alle giovani generazioni, sostiene: attività che utilizzano il linguaggio teatrale come strumento educativo, di conoscenza e di sviluppo di capacità relazionali al fine di migliorare gli stili di vita, prevenire il disagio, contrastare situazioni di marginalità e facilitare l inserimento sociale; attività, afferenti alle diverse discipline dello spettacolo dal vivo, volte a favorire processi, generazioni e problematiche familiari, multiculturalità, razzismo, diritti umani, la cultura della legalità. Linea di azione Sostegno a progetti che, nell ambito di più complessivi progetti contro il disagio fisico e psichico, utilizzano le arti dello spettacolo con valenza terapeutica INTERVENTI La Regione Toscana, con l obiettivo di promuovere e consolidare iniziative volte a diffondere la cultura del ben-essere e favorire processi d integrazione, momenti di socializzazione e partecipazione attiva alla vita sociale di soggetti con disagio psichico e fisico, sostiene: attività di spettacolo che, facendo riferimento al potenziale terapeutico dell arte, sviluppano percorsi di autonomia, del prendersi cura di sé e degli altri con l obiettivo di dare risposte a 6

7 bisogni, dimensioni emotive e a problematiche espresse da persone in condizioni di disagio e malessere sociale; attività di ricerca, formazione, documentazione e comunicazione sulle forme di applicazione dell arte al disagio; iniziative rivolte a sviluppare azioni di collegamento e di relazione dei diversi contesti sociali di un territorio in grado di incidere sulle dinamiche di convivenza civile e di realizzazione del diritto di cittadinanza di ciascuno. Requisiti dei soggetti beneficiari I soggetti che svolgono attività riferite agli interventi sopra descritti e che intendono avvalersi del contributo regionale devono essere in possesso dei seguenti requisiti: 6. assenza di fini di lucro; 7. sede operativa nel territorio della Regione Toscana; 8. attività culturale continuativa svolta da almeno tre anni; 9. se beneficiari di contributo regionale nell anno precedente, aver ottemperato agli adempimenti previsti. Valutazione e ammissione al contributo La valutazione dei progetti, l ammissione al contributo e la determinazione del suo ammontare è effettuata dal settore regionale competente tenendo conto: 6. della mission del soggetto richiedente, ovvero delle caratteristiche soggettive del soggetto richiedente, e del carattere di continuità delle attività di teatro sociale realizzate; 7. delle attività di Teatro Sociale realizzate nell anno precedente quello per il quale è richiesto il contributo; 8. della qualità culturale, della coerenza e dell efficacia del progetto medesimo con le finalità del Progetto di iniziativa regionale, specificate dalle relative linee di azione e definite, per i contenuti e le modalità di attuazione negli interventi per l annualità 2012; 9. della struttura del progetto e delle attività previste: laboratori che utilizzano le arti dello spettacolo dal vivo come strumento di conoscenza e crescita dell individuo e di contrasto alla emarginazione sociale; attività finalizzata ad offrire percorsi di formazione professionale e inserimenti lavorativi, nelle produzioni di spettacoli, per operatori e soggetti diversamente abili; azioni e attività (messa in scena, produzioni) con la partecipazione dei destinatari dei percorsi laboratoriali/formativi; rappresentazione di spettacoli; di studio, ricerca, incontri, convegni sul teatro sociale; collaborazioni con Università, Scuole, Aziende Sanitarie; iniziative e relazioni con la comunità in cui opera il soggetto richiedente; collaborazioni/integrazioni rispetto ad altre iniziative locali, regionali, nazionali; attività di documentazione e diffusione del progetto; ore complessive delle attività di laboratorio e/o di formazione, del numero dei destinatari dell attività, dei docenti, del personale artistico e tecnico, dei collaboratori organizzativi; 5. della fattibilità e congruità dal punto di vista economico ed organizzativo; Procedure di attuazione Le modalità di presentazione dell istanza di contributo e la relativa modulistica sono disciplinate con successivo atto dirigenziale. Il contributo della Regione Toscana è assegnato ai soggetti in possesso dei requisiti a seguito della valutazione del progetto di attività ed erogato per il 50% con decreto dirigenziale che assegna ed 7

8 impegna le risorse e per il restante 50% a presentazione del rendiconto e della relazione dettagliata dell attività svolta, secondo le modalità previste. La concessione del contributo regionale, soggetta alla condizione che il progetto sia cofinanziato con risorse proprie del soggetto beneficiario di norma per almeno il 30%, avverrà con apposito atto del dirigente responsabile della struttura organizzativa competente per la gestione del relativo capitolo di spesa. Il contributo non può eccedere il pareggio tra entrate ed uscite dei preventivi e consuntivi del soggetto beneficiario. 3. QUADRO FINANZIARIO COMPLESSIVO DEL PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE Nel Box 1 è riportata la copertura finanziaria nel bilancio regionale per l anno 2012 destinata al Progetto di iniziativa regionale. Tali risorse provengono dal Piano Sanitario regionale , il quale presenta in riferimento agli interventi attivati dai progetti del PIC alcune azione sinergiche con il PISR , i cui fondi sono inclusi nel quadro di riferimento finanziario del Piano integrato della cultura , in un ottica di integrazione e di coordinamento delle politiche e delle risorse. Fonte UPB Capitoli Importo Regione ,00 Box 1 4. RACCORDI E SINERGIE DEL PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE CON ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE. L attuazione dell annualità 2012 del Progetto di iniziativa regionale Teatro Sociale è coerente con il quadro di programmazione regionale elaborato nella presente legislatura e definitivo nel PRS , nonché nella Proposta finale di Piano della Cultura , approvato con PDCR n. 11 del 9 gennaio In particolare gli interventi del Progetto sono coerenti con le azioni del Piano Sanitario regionale ,. con riferimento tematico a quanto indicato nel punto (La promozione della salute mentale nell infanzia e nell adolescenza ) relativamente agli interventi di promozione del benessere psicofisico nell infanzia e nell adolescenza, dato atto che i giovani si collocano tra le aree di popolazione particolarmente a rischio di disadattamento biopsicosociale. 5. MONITORAGGIO DEL PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE. Ai fini della predisposizione del Rapporto di monitoraggio del Piano integrato della cultura , di cui al comma 4) art. 6 L.R. 27/2006 si individuano i seguenti indicatori di realizzazione degli interventi attuativi del Progetto, in quanto esplicativi degli obiettivi prefissati: OBIETTIVI GENERALI INTEGRATI Ob.5 Innovazione gestionale e di nel prodotto settore OBIETTIVI SPECIFICI 5.4: Promozione di attività di ricerca e sperimentazione di linguaggi innovativi nel settore dello spettacolo, favorendo LINEE D AZIONE P.I.R./P.L Sostegno alle iniziative di spettacolo di qualità, che sono parte di più complessivi progetti locali contro il disagio giovanile; Sostegno a progetti che, nell ambito di più complessivi progetti contro il disagio fisico e psichico, utilizzano le arti dello INDICATORI - Esperienze di aggregazione educativa e di formazione rivolte ad adolescenti e 8

9 della cultura. il ricambio generazionale e l utilizzo dei linguaggi dello spettacolo come strumenti di socializzazione e di recupero del disagio giovanile. spettacolo con valenza terapeutica. giovani attraverso le potenzialità comunicative del teatro - Attività di ricerca e di laboratori finalizzati a favorire, nell utente, la consapevolezza della propria diversità come risorsa - Esperienze di approfondimento volte ad utilizzare il teatro come processo di acquisizione della coscienza individuale e collettiva Box 3 9

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