Il Dottore Agronomo / Dottore Forestale e l'ecologia del Paesaggio
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1 Il Dottore Agronomo / Dottore Forestale e l'ecologia del Paesaggio
2 Il cammino dell uomo si riflette nel proprio paesaggio Rainer Maria Rilke
3 Competenze del Dottore Agronomo e Dottore Forestale
4 b) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la liquidazione, la misura, la stima, la contabilità ed il collaudo delle opere di trasformazione e di miglioramento fondiario, nonché delle opere di bonifica e delle opere di sistemazione idraulica e forestale, di utilizzazione e regimazione delle acque e di difesa e conservazione del suolo agrario, sempre ché queste ultime, per la loro natura prevalentemente extra agricola o per le diverse implicazioni professionali, non richiedano anche la specifica competenza di professionisti di altra estrazione;
5 c) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la liquidazione, la misura, la stima, la contabilità ed il collaudo di opere inerenti ai rimboschimenti, alle utilizzazioni forestali, alle piste da sci ed attrezzature connesse, alla conservazione della natura, alla tutela del paesaggio ed all'assestamento forestale;
6 l) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la liquidazione, la misura, la stima, la contabilità ed il collaudo dei lavori relativi alla tutela del suolo, delle acque e dell'atmosfera, ivi compresi i piani per lo sfruttamento ed il recupero di torbiere e di cave a cielo aperto, le opere attinenti all'utilizzazione ed allo smaltimento sul suolo agricolo di sottoprodotti agro-industriali e di rifiuti urbani, nonché la realizzazione di barriere vegetali antirumore;
7 q) gli studi di assetto territoriale ed i piani zonali, urbanistici e paesaggistici; la programmazione, per quanto attiene alle componenti agricolo-forestali ed ai rapporti città-campagna; i piani di sviluppo di settore e la redazione nei piani regolatori di specifici studi per la classificazione del territorio rurale, agricolo e forestale; r) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la misura, la stima, la contabilità ed il collaudo di lavori inerenti alla pianificazione territoriale ed ai piani ecologici per la tutela dell'ambiente; la valutazione di impatto ambientale ed il successivo monitoraggio per quanto attiene agli effetti sulla flora e la fauna; i piani paesaggistici e ambientali per lo sviluppo degli ambiti naturali, urbani ed extraurbani; i piani ecologici e i rilevamenti del patrimonio agricolo e forestale;
8 z) il recupero paesaggistico e naturalistico; la conservazione di territori rurali, agricoli e forestali; il recupero di cave e discariche nonché di ambienti naturali;
9 v) la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la liquidazione, la misura, la contabilità ed il collaudo di lavori relativi al verde pubblico, anche sportivo, e privato, ai parchi naturali urbani ed extraurbani, nonché ai giardini e alle opere a verde in generale;
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12 L Ecologia del Paesaggio Il termine Landscape ecology nasce con il geografo tedesco Troll (1939) in relazione a studi vegetazionali a carattere geografico, usando per la prima volta foto aeree per la descrizione del territorio. Ancora oggi esistono molte definizioni, anche a causa delle due componenti base che danno adito a molte interpretazioni, soprattutto il termine paesaggio. Naveh nel 1982 la definì una scienza transdisciplinare che considera l uomo come parte integrante della natura e non solo come artefice d impatto.
13 La Landscape Ecology è una scienza applicata, nata come interfaccia tra geografia ed ecologia. La Landscape Ecology studia il paesaggio, inteso come «sistema di unità spaziali ecologicamente diverse, fra loro interrelate, cioè come sistema di ecosistemi, o metaecosistema» (V. Ingegnoli). Si tratta quindi di uno strumento fondamentale per superare gli approcci settoriali caratteristici della pianificazione avvenuta in passato, poiché permette di analizzare tutti i processi che nell insieme danno forma al sistema paesistico.
14 Approccio spaziale - geografia - Approccio funzionale - ecologia - Ecologia del paesaggio Dottori Dottori Agronomi Agronomi ee Dottori Dottori Forestali Forestali
15 I DA e DF e l EdP Le scienze agrarie e forestali sono tra le discipline che si incrociano con l'edp. I percorsi di laurea e gli approfondimenti possibili determinano però una eterogeneità formativa che deve essere compensata successivamente. Di seguito si riporta ad esempio il percorso accademico del corso di laurea magistrale e nella successiva del corso di laurea triennale in Scienze e Tecnologie dei sistemi forestali a Firenze.
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18 Quindi: Diverso approccio formativo tra gli ordinamenti accademici degli ultimi 15 anni Diverso livello di conoscenza alla fine del percorso accademico Possibilità di svolgere un'ampia gamma di attività professionali GAP Formazione/approfondimento
19 Ampliare i concetti Nel 2000 viene sottoscritta a Firenze la Convenzione Europea del Paesaggio in cui il paesaggio è una porzione di territorio, così come percepita dalla popolazione, i cui caratteri sono il risultato dell azione e dell interazione di fattori naturali e/o antropici. Tutto il territorio può essere considerato paesaggio, ed è fondamentale adottare misure specifiche per la salvaguardia, la pianificazione e la gestione dello stesso.
20 Pochi anni dopo il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs 42/2004 e ss.mm.ii) recepisce e applica a livello nazionale quelle che sono le disposizioni della Comunità europea e le indicazioni della CEP, introducendo alcune importanti definizioni: Art per paesaggio si intende il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni. Art. 135 Pianificazione Paesaggistica: Lo Stato e le regioni assicurano che tutto il territorio sia adeguatamente conosciuto, salvaguardato, pianificato e gestito in ragione dei differenti valori espressi dai diversi contesti che lo costituiscono.
21 Apposite prescrizioni e previsioni sono ordinate in particolare: a) alla conservazione degli elementi costitutivi e delle morfologie dei beni paesaggistici sottoposti a tutela, tenuto conto anche delle tipologie architettoniche, delle tecniche e dei materiali costruttivi, nonché delle esigenze di ripristino dei valori paesaggistici; b) alla riqualificazione delle aree compromesse o degradate;
22 c) alla salvaguardia delle caratteristiche paesaggistiche degli altri ambiti territoriali, assicurando, al contempo, il minor consumo del territorio; d) alla individuazione delle linee di sviluppo urbanistico ed edilizio, in funzione della loro compatibilità con i diversi valori paesaggistici riconosciuti e tutelati, con particolare attenzione alla salvaguardia dei paesaggi rurali e dei siti inseriti nella lista del patrimonio mondiale dell'unesco.
23 Quindi: Paesaggio agrario Paesaggio periurbano e Paesaggio urbano
24 Ecologia del Paesaggio Valore del Paesaggio Un altro aspetto importante è quello del Valore del Paesaggio: per entrambi I termini ci sono un'infinità di significati. L'UNESCO, nella Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale, culturale e naturale dell'umanità (1972), attribuisce al paesaggio un valore culturale, sia a quello naturale che a quello antropizzato, in quanto patrimoni naturali e culturali ancora esistenti, costituiscono una testimonianza di notevole valore storico e umano, del passato legame fra uomo e natura: MEMORIA STORICA PER LA COLLETTIVITA.
25 Anche la Convenzione Europea del Paesaggio attribuisce indirettamente un valore economico al paesaggio, riconoscendo che svolge importanti funzioni di interesse generale, ( ) e costituisce una risorsa favorevole all'attività economica e, se salvaguardato, gestito e pianificato in modo adeguato, può contribuire alla creazione di posti di lavoro. Ma gli riconosce anche un valore culturale (coopera all'elaborazione delle culture locali e rappresenta una componente fondamentale del patrimonio culturale e naturale dell'europa) e sociale (è in ogni luogo un elemento importante della qualità della vita delle popolazioni).
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28 Sintesi L'EdP è una scienza applicata E' in continua evoluzione E' riuscita a codificare indicatori ambientali atti a organizzare l'approccio della dinamica del paesaggio (DPSIR) Esistono studi territoriali che si possono impiegare come modelli che si basano sull'edp
29 Cosa manca Un legame stabile con le procedure di VAS che potrebbero attingere molto bene ai principi di EdP traendone beneficio Un approfondimento sulle applicazioni possibili riguardo alle funzioni del paesaggio, i flussi (idrici, energetici,...), l'influenza delle trasformazioni antropiche sul paesaggio agrario e forestale su diverse scale temporali, l'influenza delle trasformazioni infrastrutturali necessarie a rendere fruibile il paesaggio Un rapporto con le opere di rinaturalizzazione, di conservazione della biodiversità, che vengono fatte ancora oggi senza tenere in considerazione la dimensione di paesaggio, ma occupandosi ed agendo sempre e solo a livello puntiforme Puntualizzare la differenza tra il concetto di disturbo e il danno, per la corretta definizione delle misure mitigative e compensative.
30 Come agire Sensibilizzare amministrazioni e cittadini in ambito urbano (legge 10/2013) Sensibilizzare amministrazioni e cittadini al valore del paesaggio (PES) Agire in concerto con le professioni tecniche per sensibilizzare le istituzioni Condividere con le professioni tecniche percorsi formativi che contribuiscano ad accrescere la conoscenza dell'importanza dell'edp nella pianificazione
31 Grazie dell'attenzione SABRINA DIAMANTI Consiglio dell Ordine Nazionale Dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali Via Po, Roma sabrina.diamanti@conaf.it
Dott. Agr. Edoardo Corbucci Presidente dell Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Roma
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