INFORMAZIONI DELLA DIFESA 3/ 2013

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2 CENTOQUARANT ANNI IN NOME DI CAVOUR di Stefania Elena Carnemolla Il 6 dicembre 2012 nella Sala Vespucci dell Arsenale Marittimo di La Spezia si è svolta, alla presenza di autorità civili e militari, la cerimonia di chiusura della mostra Da Cavour alla Cavour, 140 anni di sviluppo della tecnologia navale in Italia organizzata dalla Facoltà di Ingegneria dell Università di Genova, nonché dalla Marina Militare e da ATENA, l associazione italiana di tecnica navale. La cerimonia è stata anche l occasione, con interventi del Contrammiraglio Marco Manfredini, direttore dell Arsenale Militare di La Spezia, Aristide Massardo, preside della Scuola Politecnica di Genova, del Contrammiraglio Claudio Boccalatte, presidente della sezione ATENA di La Spezia, Silvia Pierdicca e Giuliano Bonanno della Biblioteca della Scuola Politecnica di Genova, dell ingegner Giuliano Vernengo della Facoltà di Ingegneria di Genova, per parlare di storia della Regia Scuola Superiore Navale, evoluzione della progettazione navale, e della didattica, dal 1871 ai nostri giorni, nonché di patrimonio storico, scientifico e didattico della Scuola Politecnica di Genova. La mostra era stata inaugurata il 17 dicembre 2011 con allestimento, nei locali dell Arsenale di La Spezia, di un percorso espositivo con modelli storici, disegni d epoca, schede tecniche, macchinari originali, foto e filmati, notizie di personaggi illustri, Camillo Benso Conte di Cavour, Domenico Chiodo, Benedetto Brin, Edoardo Masdea, Giacinto Pullino, Benedetto Brin, Nicolò Costanzi, Antonio Agostino Capocaccia, Vittorio Emilio Cuniberti, Cesare Laurenti, Sergio Marsich, Umberto Pugliese, Giuseppe Rota, Angelo Scribanti. L Arsenale di La Spezia, simbolo della potenza militare dell Italia che nasceva, voluto da Cavour, fu progettato da Domenico Chiodo, ingegnere e ufficiale del Genio Militare. Un primo progetto, nel 1849, era stato quello di Damiano Sauli del Genio Militare, quindi, nel 1854, quello dell ingegnere inglese James Meadows Rendel, cui Cavour, primo ministro dal 1852, aveva chiesto di voler verificare fra due ipotesi, fra l ampliamento, cioè, del porto militare di Genova e la edificazione di una nuova e moderna struttura a La Spezia, progetto poi abbandonato a causa della guerra di Crimea. Il 4 luglio 1857 il parlamento sabaudo approvò la legge, fortemente voluta da Cavour, per il trasferimento dal- A sinistra, la locandina della mostra FORZE ARMATE E SOCIETÀ 39

3 Incrociatore Giuseppe Garibaldi all varo (1983) - Archivio storico-fotografico Monfalcone la Regia Marina da Genova a La Spezia: nel 1859 il Ministro della Guerra, Alfonso La Marmora, poteva così ordinare a una commissione di tecnici del Genio Militare e della Regia Marina, guidata dal maggiore Domenico Chiodo, una revisione dei progetti per la costruzione di un arsenale. Archiviato il progetto di James Meadows Rendel, s impose quello di Domenico Chiodo, poi nominato, nell estate del 1861, direttore della sezione del Genio Militare di La Spezia, con promozione, il 20 novembre di quell anno, a colonnello. Il 6 giugno 2012, durante il periodo di apertura della mostra, si è tenuto, con la partecipazione di relatori civili e militari, un convegno sulla storia, i progetti e la tecnologia delle portaerei italiane organizzato dalla sezione ATENA di La Spezia in collaborazione con la Marina Militare e la Facoltà di Ingegneria dell Università di Genova. Durante il convegno è stato tracciato il percorso storico della progettazione delle portaerei italiane, dai primi studi durante la prima Guerra Mondiale alle prime realizzazioni degli anni Trenta fino alle più recenti navi entrate in servizio per la Marina Militare, come l incrociatore portaeromobili Giuseppe Garibaldi e la portaerei Cavour. Progettata negli anni Settanta come naturale evoluzione degli incrociatori Andrea Doria e Vittorio Veneto e pensata come fulcro di una squadra navale capace di assicurare una difesa bilanciata contro minacce navali, aeree e subacquee, nave Garibaldi è stata costruita a Monfalcone, dove è stata varata nel 1983, con configurazione finale con sky jump per una migliore tenuta a mare e l imbarco, oltre che di elicotteri, di velivoli ad ala fissa, quindi concepita per il supporto a operazioni anfibie e interventi umanitari in assistenza a civili colpiti da calamità naturali come terremoti, inondazioni, nonché come unità d impiego in aree di crisi, sede di comando della Squadra Navale e per attività 40 INFORMAZIONI DELLA DIFESA 3/ 2013

4 Portaerei Classe Cavour in missione umanitaria di addestramento e rappresentanza nel Mediterraneo e oltreoceano. La Cavour, costruita negli stabilimenti Fincantieri del Muggiano e Riva Trigoso, in Liguria, e consegnata alla Marina Militare il 27 marzo 2008, è la più grande e prestigiosa unità navale militare italiana. Portaerei e nave ospedale, unità di comando e controllo con piattaforma logistica e anfibia, può imbarcare elicotteri e velivoli ad ala fissa, mezzi su gomma o cingolo destinati ad operazioni terrestri ad ampio raggio. Come nave ospedale è provvista di venti posti letto, elevatore MEDEVAC, unità di rianimazione, sala ustionati, due sale operatorie, unità di terapia intensiva, area di primo intervento, unità radiologica, farmacia, laboratorio di analisi. Può imbarcare, oltre all equipaggio, componenti di volo, staff nazionali e internazionali civili e militari, truppe, forze di Polizia, ONG. Nave pensata con prerogative diverse d impiego strategico così Stefano Ferraris e Antonio Tufano ingegneri Fincantieri durante il convegno con il passaggio da un concetto essenzialmente difensivo, come quello di nave Garibaldi, a uno di sicurezza collettiva (internazionale), pensando alla nave come strumento di gestione di crisi e di garanzia del ripristino delle condizioni di sicurezza, in caso di situazioni di difficoltà sul piano diplomatico e militare, operando nell ambito di operazioni interforze. La componente ospedaliera di nave Cavour, ad esempio, è stata pensata anche per assicurare un supporto adeguato in casi d interventi di disaster relief, come durante l operazione interforze White Crane, prima missione della Cavour in acque internazionali, in soccorso alla popolazione di Haiti colpita dal sisma del 12 gennaio Dell assistenza sanitaria e umanitaria delle Forze Armate italiane ad Haiti, partite in missione per l isola caraibica il 19 gennaio 2010, ha parlato, durante il convegno del 6 giugno 2012, il Capitano di Fregata (SAN) Fabrizio Bambagioni del DMML di La Spezia, ricordando i principali obiettivi della missione e quindi, ripristino delle aree danneggiate, trasporto e consegna di aiuti umanitari, aiuto sanitario alla popolazione civile, con questi risultati, ricoveri ospedalieri, interventi chirugico-traumatologici, attività di diagnostica per immagine e di laboratorio, visite Logo Missione White Crane FORZE ARMATE E SOCIETÀ 41

5 mediche, supporto psicologico, ossigenoterapia iperbarica, evacuazione medica mediante elicottero, prestazione di servizi farmaceutici, veterinari e di telemedicina, attività di Pronto Soccorso. E ancora dodicimila metri cubi di macerie e detriti rimossi, undici cantieri aperti e chiusi, distribuzione di dodicimila tonnellate di generi alimentari, centosettantasei tonnellate di farmaci e medicature, trentaseimila litri di acqua potabile, centotrentacinque tonnellate di tende e nuclei abitativi, cinquemila metri cubi di ghiaia stesa, duecentocinquanta metri di muro edificato. Quasi novecento i militari italiani imbarcatisi, fra cui seicentocinquanta marinai (fra i Schema di nave Cavour membri dell equipaggio di nave Cavour fucilieri di Marina del Reggimento San Marco, piloti e tecnici elicotteristi con quattro SH3D e due EH101, specialisti del Gruppo Operativo Subacqueo della Marina Militare con camera iperbarica per il trattamento delle patologie da schiacciamento); centottantacinque militari dell Esercito, in gran parte provenienti dal 2 Reggimento Guastatori della Brigata Alpina Julia (la Brigata si è occupata di viabilità, potabilizzazione dell acqua, sgombero delle macerie, ripristino, sull isola, di luce e comunicazioni); personale dell Aeronautica Militare (la Forza Armata ha svolto compiti di Force Protection, partecipando, altresì, a operazioni di evacuazione medica) del 16 Stormo del Battaglione Fucilieri dell Aria, più un team per il coordinamento delle attività dell aeroporto di Haiti; un nucleo di sei uomini, con due Discovery e con compiti di Polizia Militare, dell Arma dei Carabinieri (la Forza Armata 42 INFORMAZIONI DELLA DIFESA 3/ 2013

6 Interno della mostra ha svolto, in questa veste, attività informativa e di consulenza legale per il Comandante del Contingente); otto infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana; personale sanitario, per un totale di trentasette unità, fra medici e paramedici, appartenenti a tutte e quattro le Forze Armate (sono partiti alla volta di Haiti medici, infermieri, personale tecnico, chirurghi, anestesisti, ortopedici, radiologi, dermatologi, un veterinario, un ostetrico, una psicologa). Su nave Cavour sono stati inoltre imbarcati mezzi militari della Task Force Genio, fra cui diciotto veicoli per il trasporto del personale, ventinove autocarri per trasporto materiali, una gru, otto pale caricatrici ruotate, due escavatori, un apripista cingolato per ripristino della viabilità stradale, sgombero macerie e demolizione di strutture pericolanti, un autobotte per il trasporto dell acqua potabile, un apparato per la potabilizzazione dell acqua, uno shelter frigo per la conservazione dei generi alimentari, due cucine da campo e un apparato per la disinfestazione. La nave, al comando del capitano di vascello Gianluigi Reversi e che durante il viaggio di andata ha fatto rotta verso il Brasile per poter imbarcare personale medico delle Forze Armate brasiliane, ha costituito, una volta ad Haiti, la piattaforma di comando per il coordinamento delle Forze italiane presenti sull isola. Voglio delle navi così Cavour, in Parlamento, all indomani dell istituzione del Ministero della Marina tali da servire in tutto il Mediterraneo capaci di portare le più potenti artiglierie, di possedere la massima velocità, di contenere una grande quantità di combustibile. La grande nave militare italiana, che oggi porta il suo nome, è stata, con la sua missione al di là del mare, portatrice di pace. FORZE ARMATE E SOCIETÀ 43