Requisiti di sicurezza per impianti di distribuzione dei segnali televisivi, controlli a distanza, segnali sonori e servizi interattivi

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1 905 Requisiti di sicurezza per impianti di distribuzione dei segnali televisivi, controlli a distanza, segnali sonori e servizi interattivi

2 Al giorno d'oggi le normali antenne terrestri e satellitari sono installate quasi esclusivamente sui tetti degli edifici. Pertanto la norma CEI EN (CEI ) prescrive misure di messa a terra oltre al collegamento equipotenziale e all'equipotenzialità antifulmini del cavo di rete (schermature dei cavi). Questa norma si applica tipicamente a impianti e dispositivi fissi. Gli impianti mobili (per esempio le roulotte) sono anch'essi trattati nella norma, ma non nel presente documento. Inoltre, la presente soluzione pratica non descrive le misure di messa a terra per gli impianti d'antenna installati in luoghi dove il rischio di fulminazione è basso nè il collegamento equipotenziale in caso di correnti di soglia passanti 3,5 ma, che non sono richiesti. Antenne realizzate secondo questa norma non aumentano la probabilità di fulminazione, e i pali di sostegno delle antenne collegati a terra non potranno sostituire un sistema di protezione contro i fulmini. Impianto Un impianto può comprendere un dispersore di fondazione, due dispersori orizzontali (nastri ) lunghi 2,5 m posti ad un angolo > 60 tra loro, un dispersore verticale (dispersore di profondità) lungo 2,5 m o due dispersori verticali lunghi 1,5 m ciascuno a distanza di 3 m (Figura 9.5.1). Bisogna osservare che i sistemi di messa a terra devono essere collegati alla barra principale di messa a terra (MEB). Il dispersore deve avere una sezione minima di 50 mm 2 (rame) o 90 mm 2 (acciaio zincato o inossidabile) (di solito: piatto 30 x 35 mm; sezione 105 mm 2 ). Collegamento equipotenziale Per assicurare la protezione delle persone e dei beni, la rete cablata deve essere integrata nel collegamento equipotenziale dell'edificio. Se i cavi sono installati con/senza protezione meccanica, la sezione minima deve essere almeno 2,5 mm 2 / 4 1 m dispersore di fondazione 1 m 2.5 m dispersore verticale 3 m 1.5 m 1.5 m dispersore verticale 1 m 0.5 m profondità generale del dispersore: > 0,5 m (profondità gelo) α > 60 dispersore orizzontale 2.5 m α 2.5 m struttura portante in acciaio fondazioni Figura Esempi di dispersori ammessi 298 GUIDA ALLA PROTEZIONE CONTRO I FULMINI

3 del dispositivo di captazione isolato all'lps esterno del dispositivo di captazione isolato all'lps esterno morsetto PE HES guida metallica DIN Figura Collegamento equipotenziale di protezione dell'impianto di distribuzione del segnale e dei dispositivi MEB mm 2 (rame). Questa misura è richiesta a causa delle correnti di scarica lato rete che si infiltrano dai dispositivi verso l'impianto di distribuzione del segnale. Per questo motivo tutti i cavi che entrano nell'edificio (Figura 9.5.2) vanno connessi al collegamento equipotenziale di protezione (ad eccezione dell'isolamento galvanico del conduttore interno ed esterno). Se vengono rimossi dei dispositivi attivi e passivi (per esempio amplificatori e splitter), le schermature dei rispettivi cavi vanno collegate tra loro prima di rimuovere i dispositivi, mentre i conduttori interni vanno isolati. Bisogna prestare particolare attenzione ai dispositivi di protezione in classe I alimentati dalla rete elettrica e collegati all'impianto di distribuzione del segnale. Se non è installato un sistema TN-S integrato, lo sbilanciamento e l'accumulo della terza armonica può provocare correnti nelle schermature, che a loro volta possono provocare guasti e incendi. Protezione contro i fulmini interna Una protezione contro i fulmini interna protegge il contenuto di un edificio, specialmente il sistema elettrico e i dispositivi elettronici. La funzione principale di una protezione contro i fulmini interna è di stabilire un collegamento equipotenziale per mezzo di conduttori in rame da 4 mm 2 e tramite l'installazione di dispositivi di protezione contro le sovratensioni tra il conduttore interno ed esterno, per evitare la formazioni di scariche. Figura Sistema d'antenna con collegamento equipotenziale al punto più basso dell'installazione e dispositivi di protezione contro le sovratensioni. Protezione dalle sovratensioni L'obiettivo dei dispositivi di protezione dalle sovratensioni all'apparecchio terminale descritto nella norma si applica anche alle installazioni equivalenti (Figura 9.5.3). I dispositivi di protezione contro le sovratensioni, anch'essi descritti dalla norma, offrono la protezione contro gli accoppiamenti induttivi e sono utilizzabili anche per il collegamento all'interno dei condomini secondo quanto prescritto dalla nota riportata nella norma. Antenne collocate all'interno degli edifici o sotto il tetto I sistemi d'antenna posti all'interno di un edificio e quelli collocati ad almeno 2 metri sotto il tetto e che non sporgono più di 1,5 metri dal muro (Figura 9.5.4) non devono necessariamente essere collegati a terra attraverso un apposito conduttore. GUIDA ALLA PROTEZIONE CONTRO I FULMINI 299

4 2 m angolo di protezione s max. 1.5 m Figura Antenne che non necessitano di un collegamento a terra Tuttavia bisogna predisporre una barra equipotenziale come descritto in precedenza. angolo di protezione distanziatori in vetroresina s Figura Antenne situate all'interno del volume protetto di un sistema di captatori Edifici con sistemi di protezione contro i fulmini Le considerazioni seguenti sono state effettuate in conformità con gli obiettivi di protezione antifulmine della norma CEI EN (CEI 81-10/3) e delle soluzioni migliori disponibili nella normativa sulle antenne. Se gli edifici sono dotati di una protezione antifulmine, l'impianto d'antenna va posto all'interno del volume protetto dai captatori esistenti (Figura 9.5.5) oppure protetto da un'asta di captazione isolata con un distanziatore DEHNiso (Figura 9.5.6) o da una soluzione DEHNcon-H (Figura 9.5.7). Oltre a stabilire un collegamento equipotenziale come descritto in precedenza, in tutti questi casi il punto più basso della schermatura dei cavi va collegato alla barra principale tramite conduttori equipotenziali di rame con una sezione minima di 4 mm 2 per ridurre il rischio collegato alla formazione di spire induttive (Figura 9.5.3). Edifici privi di sistemi di protezione contro i fulmini La messa a terra delle antenne non garantisce affatto la protezione antifulmine degli edifici o di altre strutture. Se gli edifici non sono dotati di un sistema di protezione antifulmine bisogna collegare a terra il palo di sostegno dell'antenna. Il conduttore va installato verticalmente, in linea retta, e deve avere una sezione di almeno 16 mm 2 (rame), DEHNcon H* p.es. Art (rispettare le istruzioni di installazione) angolo di protezione Distanziatore DEHNiso p.es. con collare di messa a terra per tubi Art Figura Antenna con asta di captazione e distanziatori DEHNiso (tratto isolato in vetroresina) Figura Antenna con calata DEHNcon-H isolata e resistente alle alte tensioni 300 GUIDA ALLA PROTEZIONE CONTRO I FULMINI

5 collegamento collegamento EB 4 mm 2 Cu 16 mm 2 Cu DEHNcon-H morsetto PE morsetto PE guida metallica DIN MEB guida metallica DIN DEHNgate DGA GFF TV MEB Figura Antenna con dispositivi di protezione contro le sovratensioni Figura Antenna con calata DEHNcon-H resistente alle alte tensioni e dispositivi di protezione contro le sovratensioni GUIDA ALLA PROTEZIONE CONTRO I FULMINI 301

6 25 mm 2 (alluminio isolato) or 50 mm 2 (acciaio) (Figura 9.5.8). I collegamenti al conduttore equipotenziale, per esempio ai morsetti per tubi e alle barre equipotenziali, vanno dimensionati in funzione delle correnti di fulmine e devono essere collaudati secondo le prescrizioni della norma CEI EN (CEI 81-24). Il conduttore equipotenziale va installato il più lontano possibile dai conduttori e dai sistemi, poiché in caso di fulminazione si verificano le stesse interazioni fisiche che richiedono di mantenere una data distanza di isolamento in un sistema antifulmine esterno. In aggiunta si possono usare anche i componenti naturali dell'edificio o dell'installazione come conduttori, se consentito, se sono buoni conduttori, e se hanno le dimensioni richieste per i normali conduttori. Anche in questo caso il collegamento equipotenziale va stabilito come descritto in precedenza, tuttavia, senza collegare il punto più basso delle schermature dei cavi alla barra principale (Figura 9.5.8). La soluzione DEHNcon-H, nella quale la calata isolata e resistente alle alte tensioni raggiunge direttamente l'impianto, offre una protezione più efficace nei confronti degli effetti dei fulmini, rispetto alla messa a terra del palo di sostegno dell'antenna. Il collegamento al palo dell'antenna viene effettuato attraverso il conduttore di protezione esistente (Figura 9.5.9). Edificio dotato di cavo di a banda larga Se una cavo a banda larga entra nell'edificio, sono probabili delle fulminazioni. Pertanto si impiegano solo i dispositivi di protezione contro le sovratensioni in grado di trasportare le correnti di fulmine, come DEHNgate GFF TV (Figura ). punto di consegna HES... amplificatore morsetti DEHNgate DGA GFF TV Figura Connessione cavo a banda larga con dispositivi di protezione contro le sovratensioni 302 GUIDA ALLA PROTEZIONE CONTRO I FULMINI

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