ITTIOCOMPATIBILITA DELLE CENTRALI IDROELETTRICHE
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- Adelaide Giordano
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1 ITTIOCOMPATIBILITA DELLE CENTRALI IDROELETTRICHE Fabrizio Merati* Consulta Pesca Regione Lombardia Rappresentante associazioni ambientaliste
2 LA PRODUZIONE IDROELETTRICA
3 PREMESSA Come fonte di energia rinnovabile il giudizio di base in merito a questo tipo di produzione è positivo ma condizionato dalla messa in atto di tutti gli interventi connessi con la compatibilità ambientale delle opere e del loro funzionamento. Esaminiamo gli aspetti inerenti le comunità ittiche
4 COME FUNZIONA
5 LIMITI ALTIMETRICI DELLA DISTRIBUZIONE DELL ITTIOFAUNA E ormai generalmente riconosciuto dalla comunità scientifica che la presenza naturale di ittiofauna nei corsi idrici presenti un limite di distribuzione rappresentato da una quota altimetrica differente per singolo corso idrico. Al di sopra ti tale altitudine che generalmente si colloca attorno ai m s.l.m. l ittiofauna è generalmente assente o presente con popolazioni esotiche a seguito di immissione a scopo alieutico. Individuato il limite altimetrico di un corpo idrico centrali idroelettriche localizzate a quota superiore non comportano o comportano danni estremamente limitati nei confronti dell ittiofauna nativa. *Studio Idrobiologico s.r.l. Gaggiano (Mi), Via Einstein, 24
6 Derivazioni e centrali rispetto a limiti altimetrici dell'ittiofauna 0
7 Tratti di torrente con assenza naturale di ittiofauna (salti insuperabili)
8 Tratti di torrente con assenza naturale di ittiofauna (quote elevate)
9 CENTRALI A BACINO
10 Funzionamento e problematiche Nel caso dei bacini digati un primo problema ambientale riguarda la così detta situazione di idropeaking che comporta ampie fluttuazioni giornaliere della portata del corso idrico in cui le acque vengono riversate dopo la turbinazione Una seconda problematica riguarda la fase di eliminazione dei sedimenti accumulati nel bacino. Tale attività comporta se non correttamente gestita un impressionante aumento dei solidi sospesi e sedimentabili con alterazione dei substrati e soffocamento degli organismi acquatici.
11 Hydropeaking
12 Hydropeaking
13 Variazione di livello giornaliero su scala settimanale
14 Impatti Hydropeaking Alterazioni fisiche Alterazione del flusso idrico Introduzione/sottrazzione diretta di calore Alterazione parametri Alterazione trasporto solidi /corazzamento, clogging Alterazioni ecologiche Alterazione comunità macrobentoniche Alterazione della vegetazione riparia e acquatica Spiaggiamento fauna ittica Gravi interferenze sui cicli biologici della fauna ittica
15 Ittiofauna spiaggiata al termine di una fase di Hydropeaking
16 Svasi ciclici dei sedimenti Nei bacini digati si verifica il progressivo interramento dovuto al trasporto solido da monte. Tale situazione comporta la perdita del volume del bacino. Il bacino recupera il suo volume attraverso lo scarico a valle dei sedimenti accumulati (svaso)
17 IMPATTO A differenza dell Hydropeaking il cui impatto si ripete su scala ciclica quotidiana e intraquotidiana lo svaso si realizza ad intervalli pluriennali L impatto sulle comunità ittiche a valle del bacino è di due tipi. Immediato Dilunga durata
18 Svaso sedimenti (interno diga)
19 Svaso sedimenti (a valle diga) *Studio Studio Idrobiologico Idrobiologico s.r.l. s.r.l. Gaggiano Gaggiano (Mi), (Mi), Via Via Einstein, 24 Einstein, 24
20 Svaso sedimenti (Picco di solidi sospesi e sedimentabili)
21 Recupero di ittiofauna al termine dello svaso
22 Morie ittiche per soffocamento
23 Morie ittiche
24 Morie ittiche
25 Intasamento dei substrati originari
26 CENTRALI AD ACQUA FLUENTE Nel caso delle centrali idroelettriche ad acqua fluente non esiste un bacino di accumulo In questo tipo di centrali l acqua derivata a monte del corpo idrico viene restituita in modo costante previa turbinazione. Le componenti principali sono costituite da: Opera di derivazione Condotta forzata Centrale di produzione
27 Opera di presa
28 Condotta forzata
29 Restituzione acqua turbinata
30 VANTAGGI E PROBLEMI Hydropeaking solo occasionale Assenza rilascio improvviso di sedimenti Alterazione regime di portata nel tratto sotteso dalla derivazione Ostacolo allo spostamento dell ittiofauna
31 ALTERAZIONE DEL REGIME DI PORTATA A MONTE DELLA DERIVAZIONE A VALLE DELLA DERIVAZIONE
32 Ostacolo allo spostamento dell ittiofauna
33 La fase di scaduta dell ittiofauna un enorme problematica troppo spesso trascurata
34 Dove passeranno i pesci? PPP
35 UN PROBLEMA AGGIUNTIVO LA TURBINAZIONE DEL DMV Nel caso di impianti su corsi di notevole dimensione (Po) sono nate nuove richieste per turbinale la quota di DMV non necessario alle scale di monta. Poiché il DMV è mediamente pari al 10% della portata e le scale di risalita necessitano di meno dell1% della portata, in questa circostanza la frazione turbinata può raggiungere il 99% della portata complessiva del corso idrico.
36 Turbinazione del DMV La richiesta di turbinazione del DMV viene attualmente avanzata in caso di derivazioni idriche a scopo irriguo. In questo caso il 90% della portata viene deviata E il 90% di quella rilasciata a valle viene turbinata
37 Turbina Pelton: 100% mortalità
38 Turbina Kaplan: 5 20% mortalità
39 Turbina a coclea: mortalità 0% se adeguatamente dimensionata
40
41 PRODUZIONE IDROELETTRICA E TUTELA DELL ITTIOFAUNA RICETTA WWF
42 CENTRALI A BACINO HYDROPEAKING Modulazione del rilascio Attenta programmazione della fase di programmazione del riempimento e svuotamento del bacino in base al ciclo annuale delle precipitazioni Mantenimento DMV
43 SVASO SEDIMENTI Riduzione tempi tra due svasi successivi Svaso in fase di morbida per massimizzare l effetto di diluizione Svaso in più riprese per frammentare il carico di solidi Monitoraggio durante fase di svaso
44 CENTRALI AD ACQUA FLUENTE Centrali a monte dei limiti altimetrici di distribuzione dell ittiofauna Nessuna limitazione Derivazione a monte centrale a valle limite altimetrico di distribuzione ittiofauna DMV
45 DERIVAZIONI AL DI SOTTO DEL LIMITE DI PRESENZA ITTIOFAUNA AUTOCTONA CONTINUUM FLUVIALE DMV PASSAGGI PER ITTIOFAUNA
46 SCADUTA Turbine Pelton Messa in opera di dispositivi atti ad impedire l ingresso di ittiofauna nella condotta Turbine a coclea OK se correttamente dimensionate Turbine Kaplan previa verifica ittiocompatibilità DMV turbinabile solo mediante sistemi a impatto 0 sull ittiofauna in scaduta
47 Applicazione DMV
48 DMV e PPP su torrente di montagna
49 Griglia fine per limitare ingresso ittiofauna in scaduta
50 Morbida estiva: derivazione in funzione Misuratore portata PPP Scivolo grigliato
51 TURBINA A COCLEA IN FUZIONE
52 CONCLUSIONI Le centrali idroelettriche sono una fonte di energia di elevato valore strategico Gli impatti sulle comunità biologiche, e sull ittiofauna in particolare, possono essere elevatissimi Esistono conoscenze in ambito tecnico e biologico che, se applicate, sono in grado di contenere entro limiti ragionevoli i possibili impatti
53 E A QUESTO PUNTO, FONDAMENTALE RIPORTARE LA DISCUSSIONE SULL IDROELETTRICO ALL INTERNO DI UNA CORNICE PRAGMATICA INTERROMPENDO OGNI FASE DI STALLO CAUSATA DALL IRRIGIDIMENTO SU POSIZIONI APRIORISTICHE ED EMOZIONALI DA PARTE DEI COMPARTI AMBIENTALISTI E PRODUTTIVI
Inquadramento ittiofaunistico
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