Trasmissione orizzontale: da un segmento all altro della popolazione, nell ambito della stessa generazione. Raffaella Baldelli DSPVPA
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1 Trasmissione verticale: da una generazione ad un altra Trasmissione orizzontale: da un segmento all altro della popolazione, nell ambito della stessa generazione Trasmissione verticale genetica/ereditaria per alterazioni del genoma di uno dei due genitori virus endogeni congenita acquisita in utero (mammiferi) o in ovo (volatili), mediante: - per infezione di cellule germinali uovo negli uccelli salmonellosi - sangue (via transplacentare) malattie abortigene - durante il parto (via transuterina) inf. da Chlamydia trachomatis - transovarica e transtadiale negli artropodi secondo alcuni anche la trasmissione alla progenie attraverso il colostro e il latte è da considerarsi verticale (brucellosi) 1
2 Trasmissione orizzontale per: contatto diretto fisico con ospite infetto o suoi secreti ed escreti contatto indiretto mediato da oggetti o materiali (veicoli) e/o da animali (vettori) contatto diretto si realizza attraverso: morso/lambitura graffio coito contatto cutaneo inalazione (a distanza ravvicinata) ingestione rabbia malattia da graffio di gatto malattie a trasmissione sessuale rogne, dermatomicosi clamidiosi clamidiosi 2
3 contatto indiretto si realizza attraverso: Veicolo (inanimato): oggetto o materiale che serve da tramite al passaggio di un agente da un ospite ad un altro alimenti H 2 O infetti o contaminati aerosol o polveri (a lunga distanza) suolo fomites (oggetti per il governo e il trasporto degli animali) strumentario medico/veterinario (trasmissione iatrogena) contatto indiretto veicolo resistenza dell A.E. nel veicolo moltiplicazione /sviluppo dell A.E. nel veicolo trasmissione meccanica, passiva trasmissione con propagazione H 2 O: leptospirosi alimenti: salmonellosi, listeriosi trasmissione con ciclo biologico attivo (malattie parassitarie) suolo: toxoplasmosi H 2 O: anisakiosi 3
4 Ciclo biologico di Toxocara canis Anisakiosi: ciclo biologico 4
5 contatto indiretto vettore Vettore (animato): artropodi o altri invertebrati. Trasmissione mediante puntura o deposizione di materiale infetto su cute, mucose, alimenti, ecc.. Vettore meccanico (passivo): trasporta l A.E. senza che esso replichi o si sviluppi. mosche: malattie a ciclo oro-fecale zanzare ( ago volante ): mixomatosi (animali e uomo = trasmettitori passivi) contatto indiretto vettore Vettore biologico (attivo): ospite in cui l agente replica o si sviluppa prima di essere trasmesso; può garantire la persistenza dell A.E. nell ambiente anche in assenza di ospiti recettivi. con ciclo di sviluppo dell A.E. (malattie parassitarie) leishmaniosi con propagazione dell A.E. febbre gialla malattia di West Nile blue tongue malattia di Lyme (malattie virali e batteriche) 5
6 Vie di infezione La sede o le sedi attraverso le quali un agente penetra nell'ospite Vie di infezione orale cutanea mucosale malattie da alimenti, m. a ciclo oro-fecale penetrazione dell A.E. a livelli dell apparato digerente dermatomicosi, rabbia, tetano, m. trasmesse da artropodi spesso necessarie soluzioni di continuo/ferite (congiuntivale, genitourinaria ) brucellosi, leptospirosi, m. a trasmissione sessuale a volte necessarie soluzioni di continuo/ferite respiratoria m. respiratorie, febbre Q, clamidiosi, afta epizootica tramite aerosol o polveri contaminate anche quando l A.E. non si localizza a livello dell app. respiratorio 6
7 Vie di eliminazione Dipendono dalla localizzazione dell infezione respiratoria: colpi di tosse, sternuti aerosol orale: saliva morso/lambimento o contaminazione di veicoli fecale: malattie gastro-intestinali urogenitale: urine, sperma/secrezioni vaginali coito mammaria: latte attrezzi di mungitura transplacentare: feto prodotti del parto o aborto, placenta, invogli fetali ematica: artropodi vettori, iatrogena Vie di trasmissione 7
8 Una singola malattia può avere diverse modalità di trasmissione Per le zoonosi le modalità di trasmissione possono essere diverse tra gli animali e dagli animali all uomo Febbre Q (Coxiella burnetii) via aerogena tramite zecche via orale (latte uomo) Psittacosi/Ornitosi (Chlamydophila psittaci) via orale/aerogena negli animali via aerogena dagli animali all uomo Toxoplasmosi (Toxoplasma gondii) via transplacentare (trofozoiti) uomo, pecora via orale tramite alimenti infetti (cisti) carnivorismo/predazione tramite alimenti/h 2 O/mani contaminate (oocisti) 8
9 Un parassita, per poter sopravvivere come specie deve: penetrare nell organismo ospite attraverso una via naturale sopravvivere nell ambiente esterno per il tempo sufficiente a raggiungere un nuovo ospite raggiungere gli organi bersaglio e permanervi per il tempo necessario alla sua replicazione uscire dall ospite (quadrilatero di Theobald Smith) STRATEGIE DI MANTENIMENTO DELL A.E. 9
10 STRATEGIE DI MANTENIMENTO DELL A.E. Mancato passaggio nell ambiente esterno trasmissione verticale, venerea, per carnivorismo, tramite vettori Forme di resistenza spore, antibiotico-resistenza, cisti, uova Passaggio rapido da un ospite ad un altro rapida diffusione e rapida estinzione Persistenza nell ospite latenza, parassitismo intracellulare, immunosoppressione, immunotolleranza, variazione antigenica, replicazione in siti inaccessibili alla risposta immunitaria Allargamento dello spettro d ospite EFFICIENZA DEL CONTATTO condizioni che facilitano l'instaurarsi dell'infezione nel singolo animale e la sua diffusione a livello di popolazione. 10
da protozoi criptosporidiosi, leishmaniosi, sarcosporidiosi, toxoplasmosi, tripanosomosi.
in base all agente eziologico Batteriche: borreliosi di Lyme, brucellosi, carbonchio, clamidiosi, febbre bottonosa, febbre Q, leptospirosi, listeriosi, salmonellosi, tbc, tularemia... Virali: coriomeningite
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