COMUNE DI SANT ANDREA SULLO IONIO

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Elena Bernardini
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2 REGIONE CALABRIA COMUNE DI SANT ANDREA SULLO IONIO PROVINCIA DI CATANZARO COMPLETAMENTO DEGLI INTERVENTI DI RESTAURO DI BENI STORICO- ARTISTICI DELLA CHIESA DI SANT ANDREA APOSTOLO (POR CALABRIA 2007/ OBIETTIVO OPERATIVO RELAZIONE SPECIALISTICA PER IL RESTAURO DI SUPERFICI DIPINTE. 1. INTRODUZIONE La presente relazione tecnica, integrata da documentazione fotografica, riguardante i lavori di Completamento degli interventi di restauro di beni storico- artistici della chiesa di San Andrea Apostolo redatta a seguito dell'incarico conferito dal Comune di Sant Andrea dello Ionio, ha lo scopo di fornire informazioni sull'utilizzo delle tecniche di restauro adottate per contrastare le condizioni di degrado cui versa l'oggetto soggetto dei lavori. 2. CONTESTO L oggetto soggetto del presente intervento, riguarda il restauro pittorico dei dipinti murali all interno della Chiesa di Sant Andrea e prevalentemente, le tre scene di martirio per parete e più precisamente: sulla parete destra le tre scene raffiguranti il Martirio dei cristiani nell area dei leoni, Martirio di San Tarcisio e Crocefissione di San Pietro; sull altra, invece, Martirio di San Sebastiano, Martirio di Una Santa vergine e Decapitazione dei Martiri di Ceuta (Marocco) Inoltre va considerato anche il restauro pittorico degli elementi architettonici della stessa Chiesa ovvero delle lesene, delle cornici e dei capitelli. E in ultimo dell affresco sulla lunetta nella parete dell abside raffigurante angeli e putti alati che sorreggono corone di fiori. Gli affreschi di cui in oggetto possono farsi risalire al 1922 ad opera degli artisti vibonesi Carmelo Zimatore e Diego Grillo.

3 3. ANALISI DEI DEGRADI Per quanto riguarda lo stato di conservazione dei dipinti murali, dell affresco nella lunetta dell abside delle cornici e dei capitelli non sembrano individuarsi gravi situazioni di degrado, in quanto l intervento oggetto del progetto, si inserisce in un contesto di completamento di restauro già avviato in precedenza. Da una prima analisi visiva sugli affreschi delle pareti, si individuano riprese pittoriche in parti mancanti e operazioni di riadesione di particelle di pellicola pittorica in stato di caduta, in porzioni comunque limitate. In questo caso però sono state individuati residui di adesivi per l adesione delle particelle usati nel precedente restauro non opportunamente puliti e che andranno asportati. In linea generale quindi la pellicola pittorica sempre essersi ben conservata tanto da non presentare grave distacco di particelle; altrettanto i colori non sembrano particolarmente se non ricoperti da una sottile patina di polvere. Da una prima verifica superficiale sono anche stati rilevati parti di distacco tra il supporto murario e l'intonaco del dipinto murario in porzioni comunque limitate. La parte più importante interessa invece la parte inferiore degli affreschi, ovvero il basamento, alcune porzioni delle lesene e in particolar modo l affresco della lunetta nella abside. Queste zone interessate parte da fenomeni di risalita di umidità (nel basamento), vedi foto 1-2, parte da umidità di infiltrazione (nella lunetta dell abside), vedi foto 3 dovuta alla presenza all esterno della vasca di raccolta acque della palma in mattoni, che nell insieme provocano sulle superfici efflorescenze saline con fenomeni di ricarbonatazione, con perdite sempre più diffuse di pellicola pittorica, indebolimento dell intonaco, erosione della superficie di supporto con manifestazione di disgregazione vedi foto Non sono presenti gravi crepe se non una lesione muraria nella parte dell abside ma che non compromette la staticità della parete; sono invece da individuarsi come degrado vecchie stuccature di parti mancanti, non livellate con la superfice dell affresco e non velate ad acquerello opportunamente, foto 8 Infine cornici e capitelli, non sembrano particolarmente danneggiati, se non per elementi mancanti e in particolar modo nei capitelli la foglia d oro di cui erano rivestiti risulta abbastanza abrasa, foto 9.

4 4. METODOLOGIE DI INTERVENTO Nella indicazione degli interventi di restauro si è adottata una metodologia che distingue e caratterizza le fasi di intervento per categorie. Owero si sono distinte e classificate le seguenti fasi operative: 1) fase preliminare al consolidamento e alla pulitura, 2) operazione di consolidamento del substrato. 3) operazione di pulitura, 4) rimozione di stuccature ed elementi inidonei. 5) operazioni di stuccatura, 6) operazione di protezione superficiale. L'operazione preliminare verrà eseguita su tutta la superficie dell'oggetto: con pennelli a setola morbida verranno rimosse le polveri superficiali sull'affresco, laddove sono presenti sollevamenti di pellicola pittorica, verranno effettuati interventi di preconsolidamento mediante bendaggio con garza e applicazione di prodotto consolidante, quale resina acrilica in emulsione a bassa concentrazione. Nella fase di consolidamento e quindi di adesione tra il supporto murario ed intonaco del dipinto si eseguiranno iniezioni di malta destalinizzata tipo Ledan Tb1 o PLM. Per i fori di ingresso verranno sfruttate lacune esistenti o verranno praticati forellini con trapano a mano. Le superfici in cui sono stati rilevati attacchi biologici verranno disinfestate con impacchi di battericida (Desogen) La pulitura da eventuali depositi poco aderenti verrà effettuata tramite una pulitura di tipo meccanico con gomme sintetiche (gomme Wishab) e dove necessario con piccole puliture con prodotti tensioattivi in soluzione acquosa. Nel caso in cui i residui si presenteno più compatti e molto aderenti verranno effettuati applicazione di compresse di polpa di cellulosa imbevuta con miscela di sali organici. Successivamente verrà effettuato un risciacquo con acqua distillata per l'estrazione di sali solubili e di sali organici residui utilizzati per l'operazione di pulitura. Le procedure di intervento relativi alla pulitura sono da considerarsi indicativi in quanto vanno eseguiti previa esecuzione di saggi preliminari con sostanze chimiche nella misura in cui le caratteristiche tecniche del dipinto originale ne consentono l uso. La rimozione di stuccature ed elementi inidonei, eseguite durante interventi precedenti, verrà effettuata meccanicamente con lame e bisturi e/o impacchi con polpa di cellulosa imbevuta con soluzione

5 di sali inorganici anch essi da considerarsi solo previa campagna di saggi. Le stuccature delle lacune e il rifacimento plastico delle parti architettoniche mancanti verranno realizzate a livello con malta di grassello di calce, polvere di marmo di granulometria e cromia idonea. La reintegrazione pittorica verrà eseguita a velatura ad acquerello al fine di restituire unità di lettura cromatica. In particolar modo sui capitelli verrà effettuata il ripristino della doratura nelle parti abrase. Laddove sono presenti lesioni di piccole entità, verrà eseguita a bisturi una scarnitura delle stesse, successiva pulitura con alcool e risarcimento son stucco a base di cellulosa e revisione cromatica dei bordi. In ultimo, uno strato protettivo di resina acrilica in soluzione a bassa percentuale verrà esteso su tutta la superficie per garantire durata all'intervento di conservazione. Nella logica di un progetto di conservazione della Chiesa quale importante monumento del patrimonio architettonico, storico e culturale di Sant Andrea, lavori di restauro sono previsti anche all esterno in facciata e in particolar modo tutte quelle operazioni atti ad eliminare stati di degrado dovuti ai fenomeni di umidità e di ruscellamento delle acque meteoriche con conseguenti fenomeni di attacchi biologici quali licheni che interessano principalmente le cornici della facciata principale vedi foto 10. In questo caso è previsto un lavaggio della stessa con successivo passaggio a spruzzo di battericida e rimozione meccanica dei licheni. Nel portale e nella finestra, elementi di pregio architettonico che arricchiscono la facciata, verrano rimosse le stuccature in cemento lungo i giunti e riconfigurati con malta a base di calce idonea sia per colorazione che per granulometria rispetto al materiale lapideo composito. In ultimo, lungo la facciata est, l elemento architettonico raffigurante una palma costituita in laterizio, presenta una notevole frattura che si estende per tutta l altezza ; l intervento in questo caso prevede una risarcitura della lesione tramite imperniatura con bacchete in vetroresina ancorate con resina epossidica e riempimento con malta a base di calce idraulica. La stessa palma, presenta nella parte sommitale una zona cava, intesa come vasca di raccolta delle acque meteoriche; ciò comporta verso l interno fenomeni di infiltrazioni di umidità che stanno danneggiato gli affreschi della lunetta nella parte absidale. Per arrestare tale fenomeno, è prevista una impermeabilizzazione della vasca.

6 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

7 foto 1 foto 2

8 foto 3 foto 4

9 foto 5 foto 6 foto 7 foto 8

10 foto 9

11 foto 10

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