La rilevazione del radon

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La rilevazione del radon"

Transcript

1 La rilevazione del radon Concettina Giovani ARPA Friuli Venezia Giulia Diego Cauz Università di Udine

2 Premessa L esperienza di misurazione del radon è stata inserita nel programma di fisica con la riforma dell ordinamento del 2008/09 Nel 2006, su incarico dell allora vice-preside, professoressa Soramel, e con l aiuto del personale dell ARPA del FVG, ho ideato un progetto di misura basato sull uso di due strumenti con caratteristiche complementari Per mancanza di fondi, dovuti al taglio dei finanziamenti universitari, è stato possibile acquistare soltanto uno dei due strumenti Il progetto risulta quindi presentemente incompleto

3 Avvertenza Il seguente materiale è tratto per la gran parte dal seminario che la dottoressa Giovani ha tenuto in questa sede il 23/05/2006 Eventuali errori o manchevolezze di questa presentazione non le sono attribuibili

4 Cos è il radon Il radon è l elemento con numero atomico 86 è un gas nobile radioattivo

5 Organizzazione Mondiale per la Sanità Il gas radon è uno dei 75 agenti di cui è sicuramente riconosciuta la cancerogenicità per l uomo Si valuta che nel nostro Paese siano attribuibili al radon 4000 casi di tumore polmonare ogni anno, contro i degli Stati Uniti, i 2000 dell Inghilterra ed i 900 della Svezia È considerato il contaminante radioattivo più pericoloso negli ambienti chiusi e, a livello mondiale, si stima che sia responsabile di quasi il 50 per cento dell esposizione media della popolazione alle sorgenti naturali di radiazione

6 Tipi di radon Rn 222 (radon) è un anello della famiglia dell U 238 Rn 220 (thoron) è un anello della famiglia del Th 232 Rn 219 (actinion) è un anello della famiglia dell U 235 Solo il primo e in parte il secondo sono rilevanti

7 Famiglie radioattive

8 Numero e peso atomico Z: numero atomico. Numero di cariche elettriche elementari nel nucleo A: peso atomico espresso in uma N: numero di nucleoni nel nucleo Z X A = 86 Rn 222 Decadimento alfa: Z X A -> Z-2 Y A He 4 Decadimento beta: Z X A -> Z+1 Y A + e - Z X A -> Z-1 Y A + e +

9 Protagonisti Atomi e ioni: radon, polonio, bismuto, piombo Particelle: alfa, sono nuclei di elio con carica q=-2e beta, sono elettroni (q=e) o positroni (q=-e) gamma, sono quanti neutri e.m. (come la luce)

10 Energia L energia si misura in joule (J) nel sistema internazionale Per fenomeni microscopici è più conveniente usare l elettronvolt (ev) o suoi multipli (kev, MeV) L elettronvolt è l energia che una carica e assume su una ddp di 1 volt La relazione tra ev e J è: 1 ev = 1.6 x J

11 Una nuova grandezza Attività (A): si usa in fenomeni in cui sono studiati materiali radioattivi, soggetti a decadimento è il numero di disintegrazioni per unità di tempo Nel Sistema Internazionale (SI) si misura in bequerel (Bq): 1 Bq = 1 disintegrazione al secondo Sostituisce la vecchia unità, il curie (Ci) 1 Ci = Bq 1 pci/l = 37 Bq/m 3 (attività specifica)

12 Decadimento radioattivo (2 livelli) Il primo livello ha una perdita di materia verso il secondo livello N 1 (t) 1 2 è retto dalla legge seguente: t N1( t) = N1( 0) exp τ τ è la vita media N 2 (t) t Il tempo di dimezzamento T è il tempo necessario affinché la quantità di materia iniziale si dimezzi: T N0 N( T ) = N0 exp Relazione tra τ e T: τ 2 T =τ log 2 t

13 Decadimento radioattivo (più livelli) è complicato dal fatto che ogni livello (tranne il primo) ha un entrata di materia dal livello precedente e un uscita di materia (tranne l ultimo) al livello seguente n-1 n n+1

14 Azione delle particelle sulla materia Nell attraversamento della materia, le particelle cariche agiscono in due modi sugli atomi (o molecole) costituenti: Ionizzandoli, cioè strappando uno o più elettroni agli atomi. Sono cosí prodotti ioni positivi e elettroni (negativi) Eccitandoli, cioè spostando uno o più elettroni in uno stato atomico ad energia più alta. Lo stato eccitato decade nello stato più basso emettendo l energia di eccitazione sotto forma di quanti di luce Anche particelle neutre come i neutroni e i raggi gamma devono prima produrre particelle intermedie cariche, per poter essere rivelati In tutti i casi c è un trasferimento di energia al materiale attraversato

15 Altre nuove grandezze: dose assorbita L entità dell esposizione alla radiazione è specificata in termini della dose di radiazione. Ci sono due importanti categorie di dose. La dose assorbita (o fisica) D, definita come la quantità di energia depositata nell unità di massa di corpo umano o di altro materiale. L unità di misura nel SI è il gray (Gy). originariamente si usava il rad 1 Gy = 1 J/kg 1 rad = 100 erg/g 1 Gy=100 rad

16 Altre nuove grandezze: dose equivalente La dose equivalente (o biologica) H, misurata in sievert (Sv) nel SI (in rem nel vecchio sistema). Sv rem 1 Sv = 100 rem Questa grandezza riflette il fatto che il danno biologico causato da una particella dipende non solo dall energia totale depositata, ma anche dall energia depositata per unità di distanza percorsa dalla particella (o linear energy transfer). Per esempio, le particelle alfa (alto LET) causano assai più danno (a parità di energia totale depositata) degli elettroni (basso LET) e questo perché depositano in ogni cellula attraversata una maggior quantità di energia e la probabilità di danneggiare la cellula ne è conseguentemente aumentata. Questo effetto può essere rappresentatao schematicamente da un fattore di qualità Q. Su un ampio intervallo di energie, Q è assunto uguale a 1 per gli elettroni (e per i raggi X e gamma, che producono entrambi elettroni) e 20 per le particelle alfa. Per i neutroni il fattore di qualità adottato varia da 5 a 20, in funzione della loro energia.

17 Impatto biologico L impatto biologico è specificato dalla dose equivalente H, che è il prodotto della dose assorbita D e del fattore di qualità Q. H = QD cellula β, basso LET α, alto LET

18 Non è ancora la fine della storia I diversi organi e tessuti del corpo umano hanno diversa radiosensibilità Per tener conto di questo si usa la dose efficace, E, espressa, di nuovo, in sievert o rem) è la somma delle dosi equivalenti nei diversi organi o tessuti (H T ), ciascuna moltiplicata per un fattore peso (w T ) che tiene conto della diversa radiosensibilità degli organi irraggiati

19 Attività e dose equivalente Gli strumenti misurano l attività (A) del radon Ai fini della radioprotezione interessa però la dose equivalente (H) Le misure di attività e la stima della dose equivalente devono essere fatte dall esperto qualificato Alla fin fine è la dose la grandezza che interessa e questa è legata all energia rilasciata dalle particelle

20 Come misurarne l energia L unico mezzo è raccogliere: gli ioni ed elettroni prodotti nella ionizzazione e misurarne la carica la luce prodotta nella diseccitazione e misurarne la quantità Con tecniche opportune si può poi risalire all energia delle particelle incidenti

21 Sorgenti di radiazione Naturale Artificiale

22 Z Progenie del radon Rn giorni α 5.49 MeV Po µs Po min α 7.69 MeV Pb anni β Bi min β Pb min α 6.00 MeV N

23 Z Progenie del thoron Rn s Pb 208 stabile α 8.78 MeV β Tl min Po µs β (2/3) α (1/3) 6.05 MeV Bi min β Pb ore α 6.78 MeV Po s α 6.29 MeV N

24 Azione del radon sull organismo Le sostanze più pericolose per la salute sono i prodotti di decadimento del radon (Po, Bi). Queste sostanze vivono per tempi molto brevi, minuti o secondi Al contrario del radon, queste sostanze sono chimicamente ed elettricamente reattive, e possono essere introdotte all interno dell organismo attraverso il pulviscolo atmosferico e il vapore acqueo a cui si legano

25 Azione del radon sull organismo Trasportati all interno dell apparato respiratorio, il radon e la sua progenie raggiungono i polmoni, dove decadono emettendo radiazioni dannose per i tessuti (beta, gamma, ma principalmente alfa) Quindi l inalazione dei prodotti di decadimento del radon comporta il rischio di tumore ai polmoni e ai bronchi a causa dell energia ivi rilasciata dalle radiazioni emesse nel decadimento Anche se il rischio è più legato ai prodotti di decadimento è uso comune riferire il rischio direttamente al radon

26 Provenienza Il radon nel terreno e nelle rocce si mescola all aria e risale in superficie Le concentrazioni all aria aperta sono molto basse Negli ambienti chiusi si possono raggiungere concentrazioni molto elevate Distribuzione

27 Variabilità del radon Effetto della copertura nevosa o di asfalto Nella stagione invernale il ghiaccio impedisce la fuoriuscita del gas dal terreno che si indirizza verso l'abitazione per effetto della depressione creata dal fabbricato. L'effetto dell'asfalto o del cemento è naturalmente identico.

28 Variabilità del radon Effetto della pioggia La pioggia occlude il suolo e forza il gas verso l'abitazione.

29 Variabilità del radon Effetto del vento Il lato del fabbricato sottovento è in depressione. Il lato del fabbricato sopravvento è in pressione. Gli effetti sono evidenti sia sul fabbricato che sul suolo

30 Variabilità della concentrazione nel tempo

31 La normativa Il decreto 241/2000, che recepisce una direttiva della Comunità Europea (Direttiva 96/29/Euratom Capo VII) ed è entrato in vigore il 1 gennaio 2001, fissa i limiti di concentrazione media annuale di radon per i luoghi di lavoro (fra essi sono naturalmente compresi istituti scolastici ed asili nido) Livello di Azione = 500 Bq/m 3

32 Misure - Tipologia di campionamento Istantaneo: durata < 1h Caratterizzazione puntuale delle vie d accesso o di riflusso dell aria Continuo: serie di campionamenti istantanei Valutazione delle variazioni temporali delle grandezze in osservazione Integrato: senza soluzione di continuità temporale (periodi compresi tra qualche giorno e diversi mesi) Valore medio della grandezza rilevate

33 Misure - Modalità di campionamento Attivo: Il campione viene prelevato mediante pompe o aspiratori Passivo: Il prelievo del campione avviene per fenomeni collegati alle variazioni ambientali (ad esempio diffusione spontanea)

34 Due sistemi di misura (1) Sistema Rad7 sistema a campionamento attivo continuo. Basato su di un rivelatore a silicio, rivela la componente alfa e ne fa lo spettro. Permette di individuare i contributi dei diversi discendenti del Radon 222 e del Thoron. Sistema adatto a monitoraggio ambientale singolo di valori istantanei di concentrazione.

35 Cos è uno spettro è un istogramma Sull asse x: energia Sull asse y: conteggi

36 Non memorizzabile in Rad7

37 Due sistemi di misura (2) Non ancora disponibile Sistema E-Perm: sistema a campionamento passivo integrale. Basato su di una camera a ionizzazione polarizzata elettricamente da un elettrete Questo svolge anche la funzione di rivelatore della carica prodotta nella camera dal decadimento del radon e dei suoi discendenti Dalla differenza tra il potenziale dell elettrete a fine misura e quello a inizio misura si risale, tramite opportuni coefficienti di calibrazione, all attività del radon presente in aria Posizione inattiva Variatore di volume attivo Posizione attiva elettrete

38 E-perm Sistema di uso pratico: semplice e adatto a monitoraggi ambientali multipli di valori medi di concentrazione.

39 Rad7 Misura separatamente la concentrazione di radon e thoron, facendone lo spettro è un sistema a campionamento continuo, adatto quindi a misurare la variazione temporale della concentrazione è un sistema a campionamento attivo: l aria viene convogliata nel volume attivo tramite una pompa

40 Configurazione di lavoro entrata aria drystick scambio umidità Gesso anidro con tracciante uscita aria Rad7

41 Rad7 Rileva di proposito solo particelle alfa: è difficile misurare beta e gamma con alta sensibilità e basso fondo Usa un rivelatore alfa a stato solido (silicio). Può misurare l energia di ogni singola alfa (spettrometria) è così possibile sapere quale tipo di isotopo ha prodotto ciascuna particella alfa

42 Rad7 La cella di misura interna è un emisfera di 0.7 l, rivestita di una pellicola conduttrice. Un rivelatore alfa di silicio è posto al centro dell emisfera. Usa un filtro all entrata dell aria: Il radon è un gas inerte e quindi passa attraverso il filtro ed entra nella cella di misura. I discendenti del radon invece si fermano nel filtro.

43 Rad7 Un circuito opportuno crea una ddp di circa 2.5 kv tra l emisfera e il rivelatore Il campo elettrico risultante ha verso tale da portare gli ioni positivi verso il rivelatore _ +

44 Rad7 Un atomo di radon che decade nella cella, produce un atomo di polonio ionizzato positivamente Lo ione è portato dal campo elettrico sulla superficie del rivelatore, ove aderisce + Po + _ Po silicio

45 Rad7 Quando il nucleo del polonio decade, l alfa emessa ha il 50% di probabilità di entrare nel rivelatore Decadimenti successivi del nucleo producono beta (non rilevate) o alfa. Anche per esse c è la stessa probabilità di entrare nel rivelatore Po Pb alfa _ silicio

46 Rad7 Isotopi diversi producono alfa di energia diversa e quindi segnali di ampiezza diversa nel rivelatore L alfa emessa direttamente dal Rn non appare nello spettro, perché è prodotta in aria, non alla superficie del rivelatore Po 218 Po 214 Po 216

47 Rad7 Nonostante Rad7 rilevi la progenie del radon, esso misura la concentrazione del radon (non della sua progenie) Concentrazione del radon in aria: è dell ordine di 5-50Bq/m 3 Misura l energia delle particelle alfa da 0 a 10 MeV. Questo intervallo è suddiviso in 200 canali di 0.05 MeV ciascuno Ogniqualvolta rileva un alfa, il contenuto di uno di questi 200 canali è incrementato di una unità

48 Radon e Thoron Può accadere che i due gas siano presenti contemporaneamente La possibilità di separarli sullo spettro ha un importante vantaggio La breve vita media del thoron implica infatti che esso possa essere rivelato solo in prossimità dei punti di entrata dei gas nell ambiente La rilevazione del thoron permette dunque di individuare tali punti Po 218 Po 214 Po 216

49 Finestre dello spettro I 200 canali dello spettro sono raggruppati in 8 opportuni intervalli di energia (finestre). Ecco il contenuto delle quattro finestre più rilevanti: A (Radon+Thoron): conteggio totale delle alfa di 6 MeV del decadimento del Po 218, più le alfa di 6.05 MeV del decadimento del Bi 212 B (Thoron): conteggio totale delle alfa di 6.78 MeV del decadimento del Po 216 C (Radon): conteggio totale delle alfa di 7.69 MeV del decadimento del Po 214. D (Thoron): conteggio totale delle alfa di 8.78 MeV del decadimento del Po 212

50 Rn g Po min Nuovo Radon A B C D Pb min Bi min Po µs Radon in equilibrio A B C D MeV Vecchio Radon A B C D A: Po MeV C: Po MeV α 7.69 MeV Pb anni Po µs β MeV Bi min β Pb min α 6.00 MeV α 5.49 MeV Po min Rn giorni MeV

51 Rn s Po s Nuovo Thoron A B C D Pb ore Bi min Thoron in equilibrio A B C D Pb ore Bi min Po µs MeV Vecchio Thoron A B C D MeV B: Po MeV A: Bi MeV D: Po MeV Pb 208 stabile α 8.78 MeV β Tl min MeV Po µs β (2/3) Bi min β α (1/3) 6.05 MeV Pb ore Po s α 6.78 MeV Rn s α 6.29 MeV

52 Nuovo Radon + nuovo Thoron A B C D Radon in equilibrio + nuovo Thoron A B C D MeV MeV Radon + Thoron in equilibrio A B C D A: Po MeV + Bi MeV B: Po MeV C: Po MeV D: Po MeV MeV

53 Radon in equilibrio + vecchio Thoron A B C D Vecchio Radon + vecchio Thoron A B C D MeV MeV Nuovo Radon + vecchio Thoron A B C D Vecchio Radon + nuovo Thoron A B C D MeV MeV

54 Attività sperimentale Vista l incompletezza del sistema quel che faremo si limiterà a Scaricare i dati dal Rad7 Formattarli in un foglio excel Tracciare il grafico dei dati di concentrazione in funzione del tempo Calcolare la media su tutto il periodo e sui diversi giorni di presa-dati Evidenziale la variabilità della concentrazione all interno del giorno e della settimana

Decadimento a. E tipico dei radioisotopi con Z > 82 (Pb), nei quali il rapporto tra il numero dei neutroni e quello dei protoni è troppo basso.

Decadimento a. E tipico dei radioisotopi con Z > 82 (Pb), nei quali il rapporto tra il numero dei neutroni e quello dei protoni è troppo basso. Decadimento a Nel decadimento vengono emesse particelle formate da 2 protoni e 2 neutroni ( = nuclei di 4He) aventi velocità molto elevate (5-7% della velocità della luce) E tipico dei radioisotopi con

Dettagli

La Radioattività. da:ispra istituto superiore per la ricerca e protezione ambientale

La Radioattività. da:ispra istituto superiore per la ricerca e protezione ambientale La Radioattività da:ispra istituto superiore per la ricerca e protezione ambientale Isotopi: Nuclei diversi del medesimo elemento chimico Vi sono elementi con atomi che, a parità di numero di protoni,

Dettagli

RaDON. Giuseppe Scielzo (Fisico) Filippo Grillo Ruggieri (Medico) Salvatore Melluso (Geologo)

RaDON. Giuseppe Scielzo (Fisico) Filippo Grillo Ruggieri (Medico) Salvatore Melluso (Geologo) RaDON Giuseppe Scielzo (Fisico) Filippo Grillo Ruggieri (Medico) Salvatore Melluso (Geologo) INDICE COS E p. 5 DA DOVE PROVIENE 11 COME ENTRA NEGLI AMBIENTI 15 CONSEGUENZE SULLA SALUTE 23 INTERVENTO DI

Dettagli

DOSE DI RADIAZIONE IONIZZANTE PERICOLO DA RADIAZIONI IONIZZANTI DOSE ASSORBITA D =!E AREA CONTROLLATA. energia assorbita nell'unità di massa

DOSE DI RADIAZIONE IONIZZANTE PERICOLO DA RADIAZIONI IONIZZANTI DOSE ASSORBITA D =!E AREA CONTROLLATA. energia assorbita nell'unità di massa DOSE DI RADIAZIONE IONIZZANTE PERICOLO DA RADIAZIONI IONIZZANTI DOSE ASSORBITA AREA CONTROLLATA D =!E!m energia assorbita nell'unità di massa 2 UNITA' DI MISURA dose assorbita D =!E!m dimensioni [D] =

Dettagli

La radioattività. La radioattività è il fenomeno per cui alcuni nuclei si trasformano in altri emettendo particelle e/ radiazioneni elettromagnetiche.

La radioattività. La radioattività è il fenomeno per cui alcuni nuclei si trasformano in altri emettendo particelle e/ radiazioneni elettromagnetiche. La radioattività La radioattività è il fenomeno per cui alcuni nuclei si trasformano in altri emettendo particelle e/ radiazioneni elettromagnetiche. La radioattività: isotopi. Il numero totale di protoni

Dettagli

L unità di misura della dose nel S.I. è il Gray

L unità di misura della dose nel S.I. è il Gray LA LA DOSE DOSE DA DA RADIAZIONE Le radiazioni (particelle, raggi gamma ) quando interagiscono con un mezzo cedono (tutta o parte) della loro energia al mezzo stesso. Si definisce allora la dose assorbita

Dettagli

Interazione radiazione materia Dott.ssa Alessandra Bernardini

Interazione radiazione materia Dott.ssa Alessandra Bernardini Interazione radiazione materia Dott.ssa Alessandra Bernardini 1 Un po di storia Lo studio delle radiazioni ionizzanti come materia di interesse nasce nel novembre del 1895 ad opera del fisico tedesco Wilhelm

Dettagli

INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA

INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA M. Marengo INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA Servizio di Fisica Sanitaria Ospedale Policlinico S.Orsola - Malpighi, Bologna mario.marengo@unibo.it Si definiscono radiazioni ionizzanti tutte le

Dettagli

Camera a Ioni. Misure di Radon. Sistema Theremino Rev.1. Sistema Theremino IonChamber_ITA - 22/06/2015 Pag. 1

Camera a Ioni. Misure di Radon. Sistema Theremino Rev.1. Sistema Theremino IonChamber_ITA - 22/06/2015 Pag. 1 Camera a Ioni Misure di Radon Sistema Theremino Rev.1 Sistema Theremino IonChamber_ITA - 22/06/2015 Pag. 1 Sommario Misure con Camera a Ioni... 3 Teoria... 3 Apparecchiature... 3 Radon in abitazione -

Dettagli

Radiazione: propagazione di energia senza che vi sia né. Radiazioni ionizzanti radiazioni che hanno energia sufficiente per produrre la ionizzazione.

Radiazione: propagazione di energia senza che vi sia né. Radiazioni ionizzanti radiazioni che hanno energia sufficiente per produrre la ionizzazione. Radiazioni Radiazione: propagazione di energia senza che vi sia né trasporto di quantità macroscopiche di materia, né necessità di un substrato materiale per la propagazione. L energia viene ceduta quando

Dettagli

La radioattività può avere un origine sia artificiale che naturale.

La radioattività può avere un origine sia artificiale che naturale. http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/radioattivita-e-radiazioni/ radioattivita/radioattivita-naturale-e-artificiale La radioattività può avere un origine sia artificiale che naturale. La radioattività

Dettagli

RADIAZIONI IONIZZANTI

RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI IONIZZANTI PREMESSA Le radiazioni ionizzanti sono quelle radiazioni dotate di sufficiente energia da poter ionizzare gli atomi (o le molecole) con i quali vengono a contatto. La caratteristica

Dettagli

Distaccamento Volontari Caselle Torinese 5) RADIOATTIVITA. Testi, immagini ed argomenti trattati a cura del Comando Provinciale di Torino

Distaccamento Volontari Caselle Torinese 5) RADIOATTIVITA. Testi, immagini ed argomenti trattati a cura del Comando Provinciale di Torino 5) RADIOATTIVITA 5.1 Radioattività Parlando di radioattività bisogna partire dai concetti introduttivi di fisica nucleare. 5.1.1 L atomo L atomo può essere definito la più piccola parte di un elemento

Dettagli

RADON e SALUTE. MARANO VIC. 17 gennaio 2012

RADON e SALUTE. MARANO VIC. 17 gennaio 2012 RADON e SALUTE dr. EDOARDO CHIESA Servizio Igiene e Sanità Pubblica Dipartimento di Prevenzione AULSS 4 Alto Vicentino - THIENE MARANO VIC. 17 gennaio 2012 1 I Determinanti della salute Non modificabili

Dettagli

Esercizi su Chimica Nucleare e Nucleogenesi

Esercizi su Chimica Nucleare e Nucleogenesi Insegnamento di Chimica Generale 083424 - CCS CHI e MAT A.A. 2015/2016 (I Semestre) Esercizi su Chimica Nucleare e Nucleogenesi Prof. Dipartimento CMIC Giulio Natta http://chimicaverde.vosi.org/citterio/it//

Dettagli

Cenni di fisica moderna

Cenni di fisica moderna Cenni di fisica moderna 1 fisica e salute la fisica delle radiazioni è molto utilizzata in campo medico esistono applicazioni delle radiazioni non ionizzanti nella terapia e nella diagnosi (laser per applicazioni

Dettagli

RIFERIMENTI NORMATIVI E LINEE GUIDA NAZIONALI PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI

RIFERIMENTI NORMATIVI E LINEE GUIDA NAZIONALI PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI RIFERIMENTI NORMATIVI E LINEE GUIDA NAZIONALI PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI Elena Caldognetto Osservatorio Agenti Fisici ARPAV Verona LA RADIOATTIVITÀ NELLE ACQUE POTABILI DEL VENETO

Dettagli

Il numero di protoni presenti in un atomo si chiama numero atomico = Z elemento differisce per il numero Z. H deuterio (6000 volte abbondante)

Il numero di protoni presenti in un atomo si chiama numero atomico = Z elemento differisce per il numero Z. H deuterio (6000 volte abbondante) Il numero di protoni presenti in un atomo si chiama numero atomico = Z elemento differisce per il numero Z ogni ISOTOPI atomi di uno stesso elemento ma con un N di neutroni x es. 14 C e 12 C l H ha 3 isotopi:

Dettagli

Il Nucleo. Dimensioni del nucleo dell'ordine di 10. m Il raggio nucleare R = R 0 -15

Il Nucleo. Dimensioni del nucleo dell'ordine di 10. m Il raggio nucleare R = R 0 -15 Il Nucleo Nucleo e' costituito da nucleoni (protoni e neutroni). Mentre i neutroni liberi sono abbastanza instabili tendono a decadere in un protone ed un elettrone (t 1/2 circa 900 s), i protoni sono

Dettagli

04/05/2009 DEFINIZIONE DI RADIAZIONI. Corso di Igiene. Igiene delle radiazioni ionizzanti e non

04/05/2009 DEFINIZIONE DI RADIAZIONI. Corso di Igiene. Igiene delle radiazioni ionizzanti e non UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO Corso di Igiene Igiene delle radiazioni ionizzanti e non Prof. P. Cavallo 1 DEFINIZIONE DI RADIAZIONI In fisica: particolare forma di energia, o di materia corpuscolare,

Dettagli

Radioattivita (radiazioni ionizzanti) e salute. 1a parte

Radioattivita (radiazioni ionizzanti) e salute. 1a parte Radioattivita (radiazioni ionizzanti) e salute Cristiana Peroni Dipartimento di Fisica Sperimentale dell Universita di Torine e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare 1a parte 4/11/2005 C.Peroni 1 Che cosa

Dettagli

Il nucleare non è il diavolo

Il nucleare non è il diavolo 05 Anno Mondiale della Fisica Il nucleare non è il diavolo Progetto di monitoraggio della radioattività ambientale nelle scuole Sezione di Torino dell INFN e Dipartimenti di Fisica dell Università di Torino

Dettagli

Radioattività. 1. Massa dei nuclei. 2. Decadimenti nucleari. 3. Legge del decadimento XVI - 0. A. Contin - Fisica Generale Avanzata

Radioattività. 1. Massa dei nuclei. 2. Decadimenti nucleari. 3. Legge del decadimento XVI - 0. A. Contin - Fisica Generale Avanzata Radioattività 1. Massa dei nuclei 2. Decadimenti nucleari 3. Legge del decadimento XVI - 0 Nucleoni Protoni e neutroni sono chiamati, indifferentemente, nucleoni. Il numero di protoni (e quindi di elettroni

Dettagli

Principi della RadioDatazione

Principi della RadioDatazione Principi della RadioDatazione Datazione di un manufatto contenente Smalto a base di Ossido di Uranio Lodovico Lappetito RadioDatazione - 14/07/2015 Pag. 1 Sommario Uranio... 3 RadioDatazione mediante confronto

Dettagli

ELEMENTI di CHIMICA NUCLEARE. La FISSIONE NUCLEARE

ELEMENTI di CHIMICA NUCLEARE. La FISSIONE NUCLEARE ELEMENTI di CHIMICA NUCLEARE La FISSIONE NUCLEARE Lo scienziato Otto Hahn nel 938 scoprì che l'uranio 35 9U è fissile. La fissione è una rottura dei nuclei pesanti e può avvenire quando un neutrone lento

Dettagli

Tecniche di misura del Radon e dei suoi prodotti di decadimento

Tecniche di misura del Radon e dei suoi prodotti di decadimento V WORKSHOP INTERDISCIPLINARE FIRR Seconda Università degli Studi di Napoli Aula Magna 28 Novembre 2014 Tecniche di misura del Radon e dei suoi prodotti di decadimento Rn 222 86 Francesco Cardellini ENEA

Dettagli

Capitolo 3 LA RADIOATTIVITA AMBIENTALE

Capitolo 3 LA RADIOATTIVITA AMBIENTALE Capitolo 3 LA RADIOATTIVITA AMBIENTALE La radioattività (o decadimento radioattivo) Ogni elemento X viene rappresentato dal numero atomico Z, pari al numero di protoni, e dal numero di massa A, uguale

Dettagli

Attività di una sorgente: Esposizione:

Attività di una sorgente: Esposizione: !""#$%&''#$($ ) Attività di una sorgente: velocità di diminuzione del numero di nuclei radioattivi presenti. N(t) = N 0 exp (-t) A(t) = -dn(t)/dt = N(t) dove è la costante di decadimento. Può essere misurata

Dettagli

Un po' di fisica nucleare: La radioattività

Un po' di fisica nucleare: La radioattività Un po' di fisica nucleare: La radioattività at e ve de n d o.. = La radioattività La radioattività è il fenomeno per cui alcuni nuclei si trasformano in altri emettendo particelle. La radioattività non

Dettagli

Unità didattica 10. Decima unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia

Unità didattica 10. Decima unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia Unità didattica 10 Radioattività... 2 L atomo... 3 Emissione di raggi x... 4 Decadimenti nucleari. 6 Il decadimento alfa.... 7 Il decadimento beta... 8 Il decadimento gamma...... 9 Interazione dei fotoni

Dettagli

DATAZIONI PER PER LUMINESCENZA

DATAZIONI PER PER LUMINESCENZA Stima della dose annua: La dose annua è dovuta alle particelle alfa, beta, ai raggi gamma e ai raggi cosmici. Mentre il contributo delle particelle alfa è interamente dovuto ai radionuclidi delle serie

Dettagli

I rivelatori. Osservare il microcosmo. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta

I rivelatori. Osservare il microcosmo. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta I rivelatori Osservare il microcosmo Cose prima mai viste L occhio umano non riesce a distinguere oggetti con dimensioni inferiori a 0,1 mm (10-4 m). I primi microscopi vennero prodotti in Olanda alla

Dettagli

CAPITOLO 20 LA CHIMICA NUCLEARE

CAPITOLO 20 LA CHIMICA NUCLEARE CAPITOLO 20 LA CHIMICA NUCLEARE 20.5 (a) La soma dei numeri atomici e la somma dei numeri di massa, da entrambi i lati dell equazione nucleare, deve coincidere. Dalla parte sinistra di questa equazione

Dettagli

STATISTICA COL GEIGER. Rilievo del conteggio della radioattività di fondo con un contatore Geiger

STATISTICA COL GEIGER. Rilievo del conteggio della radioattività di fondo con un contatore Geiger STATISTICA COL GEIGER Rilievo del conteggio della radioattività di fondo con un contatore Geiger Premessa: la distribuzione di Poisson. Cos hanno in comune i numeri seguenti: il numero di telefonate ricevute

Dettagli

Parte I - LE RADIAZIONI IONIZZANTI E LE GRANDEZZE FISICHE DI INTERESSE IN DOSIMETRIA

Parte I - LE RADIAZIONI IONIZZANTI E LE GRANDEZZE FISICHE DI INTERESSE IN DOSIMETRIA INDICE Parte I - LE RADIAZIONI IONIZZANTI E LE GRANDEZZE FISICHE DI INTERESSE IN DOSIMETRIA Capitolo 1 Le radiazioni ionizzanti 19 1.1 Introduzione 19 1.2 Il fondo naturale di radiazione 21 1.2.1 La radiazione

Dettagli

Il modello strutturale dell atomo

Il modello strutturale dell atomo Il modello strutturale dell atomo Gli atomi sono costituiti dal nucleo e dagli elettroni Proprietà dell atomo dipendono dal nucleo (fisica nucleare) e dagli elettroni (chimica). Il nucleo contiene protoni

Dettagli

Fisica delle Apparecchiature per Radioterapia, lez. III RADIOTERAPIA M. Ruspa 1

Fisica delle Apparecchiature per Radioterapia, lez. III RADIOTERAPIA M. Ruspa 1 RADIOTERAPIA 14.01.11 M. Ruspa 1 Con il termine RADIOTERAPIA si intende l uso di radiazioni ionizzanti altamente energetiche (fotoni X o gamma, elettroni, protoni) nel trattamento dei tumori. La radiazione

Dettagli

CAPACITA DI PENETRAZIONE DELLA RADIAZIONE PERCORSO MASSIMO (RANGE) PER PARTICELLE CARICHE E SPESSORE EMIVALENTE PER FOTONI E NEUTRONI

CAPACITA DI PENETRAZIONE DELLA RADIAZIONE PERCORSO MASSIMO (RANGE) PER PARTICELLE CARICHE E SPESSORE EMIVALENTE PER FOTONI E NEUTRONI CAPACITA DI PENETRAZIONE DELLA RADIAZIONE NELLA MATERIA: PERCORSO MASSIMO (RANGE) PER PARTICELLE CARICHE E SPESSORE EMIVALENTE PER FOTONI E NEUTRONI Polvani pp 50-57 Particelle cariche Tessuti molli considerati

Dettagli

Radon. Effetti sulla salute e stima dei rischi in Toscana. Francesco Cipriani, Daniela Nuvolone

Radon. Effetti sulla salute e stima dei rischi in Toscana. Francesco Cipriani, Daniela Nuvolone Radon Effetti sulla salute e stima dei rischi in Toscana Francesco Cipriani, Daniela Nuvolone Osservatorio di Epidemiologia Agenzia Regionale di Sanità della Toscana 24 Ottobre 2011 Seminario di aggiornamento:

Dettagli

LA FISICA DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI

LA FISICA DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI LA FISICA DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI MINISTERO DELL INTERNO Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Ispettorato Nazionale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana

Dettagli

Esploriamo la chimica

Esploriamo la chimica 1 Valitutti, Tifi, Gentile Esploriamo la chimica Seconda edizione di Chimica: molecole in movimento Capitolo 7 Le particelle dell atomo 1. La natura elettrica della materia 2. Le particelle fondamentali

Dettagli

Radioattività e dosimetria

Radioattività e dosimetria Radioattività e dosimetria Un nucleo atomico è caratterizzato da: IL IL NUCLEO ATOMICO numero atomico (Z) che indica il numero di protoni numero di massa (A) che rappresenta il numero totale di nucleoni

Dettagli

Radioattività artificiale Origine e impieghi

Radioattività artificiale Origine e impieghi ORIGIE DELL RDIOTTIVIT Radioattività naturale Raggi cosmici (primari e secondari) Radionuclidi primordiali (isolati) Famiglie radioattive naturali Radioattività artificiale Origine e impieghi L L RDIOTTIVIT

Dettagli

Uomo, ambiente e radiazioni

Uomo, ambiente e radiazioni Uomo, ambiente e radiazioni Natura delle radiazioni 76 Le radiazioni di cui si tratta parlando di tecnologia nucleare sono le radiazioni ionizzanti Natura delle radiazioni Cosa sono le radiazioni ionizzanti?

Dettagli

INTERAZIONE DELLA RADIAZIONE CON CON LA LA MATERIA. Dal punto di vista dell interazione con la materia le radiazioni IONIZZANTI si classificano in:

INTERAZIONE DELLA RADIAZIONE CON CON LA LA MATERIA. Dal punto di vista dell interazione con la materia le radiazioni IONIZZANTI si classificano in: INTERAZIONE DELLA RADIAZIONE CON CON LA LA MATERIA Dal punto di vista dell interazione con la materia le radiazioni IONIZZANTI si classificano in: DIRETTAMENTE IONIZZANTI INDIRETTAMENTE IONIZZANTI Le radiazioni

Dettagli

Esercitazioni di Elementi di Chimica. Modulo 2 Struttura della Materia

Esercitazioni di Elementi di Chimica. Modulo 2 Struttura della Materia Esercitazioni di Elementi di Chimica Modulo 2 Struttura della Materia Esempi di quiz a risposta multipla e questionari a completamento L esame finale sarà composto da problemi simili Qual è lo stato fisico

Dettagli

MISURA DELLA MASSA DELL ELETTRONE

MISURA DELLA MASSA DELL ELETTRONE MISURA DELLA MASSA DELL ELETTRONE di Arianna Carbone, Giorgia Fortuna, Nicolò Spagnolo Liceo Scientifico Farnesina Roma Interazioni tra elettroni e fotoni Per misurare la massa dell elettrone abbiamo sfruttato

Dettagli

Prof. Luisa Ferronato 1

Prof. Luisa Ferronato 1 Prof. Luisa Ferronato 1 L atomo e l antichitl antichità Forse venticinque secoli fa, sulle rive del mare divino, dove il canto degli aedi si era appena spento, qualche filosofo insegnava già che la mutevole

Dettagli

Esercizio8: il lavoro di estrazione per il tungsteno é 4.49 ev. Calcolare la lunghezza d onda massima per ottenere effetto fotoelettrico [275.6 nm].

Esercizio8: il lavoro di estrazione per il tungsteno é 4.49 ev. Calcolare la lunghezza d onda massima per ottenere effetto fotoelettrico [275.6 nm]. Esercizio8: il lavoro di estrazione per il tungsteno é 4.49 ev. Calcolare la lunghezza d onda massima per ottenere effetto fotoelettrico [275.6 nm]. Esercizio9: un fotone gamma sparisce formando una coppia

Dettagli

IL RADON. Prof. Giovanni Buccolieri Università del Salento.

IL RADON. Prof. Giovanni Buccolieri Università del Salento. IL RADON Prof. Giovanni Buccolieri Università del Salento e-mail: giovanni.buccolieri@unisalento.it 1 IL RADON 86 Rn Radon 222 2 Radon Gas nobile monoatomico, inodore, incolore 3 isotopi radioattivi Rn-222

Dettagli

Preparazione di radiofarmaci PET e per terapia radionuclidica: aree critiche per l operatore

Preparazione di radiofarmaci PET e per terapia radionuclidica: aree critiche per l operatore Preparazione di radiofarmaci PET e per terapia radionuclidica: aree critiche per l operatore Marco Chianelli, MD, PhD Unità Operativa di Endocrinologia Ospedale Regina Apostolorum, Albano Roma II WORKSHOP

Dettagli

Rischi alla salute dovuti alle sostanze radioattive, alle onde elettromagnetiche e al radon. Claudio Cazzato Fisico Medico

Rischi alla salute dovuti alle sostanze radioattive, alle onde elettromagnetiche e al radon. Claudio Cazzato Fisico Medico Rischi alla salute dovuti alle sostanze radioattive, alle onde elettromagnetiche e al radon Claudio Cazzato Fisico Medico Gli atomi R atomo = 10.000 R nucleo M nucleo = 4000 M atomo 10-8 cm sfere da un

Dettagli

FORMULE DI USO CORRENTE PER I CALCOLI NEGLI INTERVENTI IN PRESENZA DI SOSTANZE RADIOATTIVE

FORMULE DI USO CORRENTE PER I CALCOLI NEGLI INTERVENTI IN PRESENZA DI SOSTANZE RADIOATTIVE FORMULE DI USO CORRENTE PER I CALCOLI NEGLI INTERVENTI IN PRESENZA DI SOSTANZE RADIOATTIVE Misura dell'attività della sorgente L'attività della sorgente si valuta mediante il numero di disintegrazioni

Dettagli

NATURA, ORIGINE E DIFFUSIONE, EFFETTI DEL RADON SULLA SALUTE UMANA

NATURA, ORIGINE E DIFFUSIONE, EFFETTI DEL RADON SULLA SALUTE UMANA LINEE GUIDA PER UNA CORRETTA PROGETTAZIONE CONSAPEVOLE UN NEMICO INVISIBILE: IL GAS RADON Dr.ssa Lucia Leonardi NATURA, ORIGINE E DIFFUSIONE, EFFETTI DEL RADON SULLA SALUTE UMANA LUNEDI 1 DICEMBRE 2014

Dettagli

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PADOVA

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PADOVA Fisica Sanitaria Interazione di raggi X con la materia (diffusione, effetto compton, fotoelettrico, produzione di coppie, fotodisintegrazione). Spessore emivalente, decivalente. Interazione delle particelle

Dettagli

Studio della qualità di misure di spettroscopia gamma per il monitoraggio della radioattività in situ

Studio della qualità di misure di spettroscopia gamma per il monitoraggio della radioattività in situ CGT Centro di GeoTecnologie Università degli Studi di Siena Studio della qualità di misure di spettroscopia gamma per il monitoraggio della radioattività in situ Relatore Dott. Fabio Mantovani Masterista

Dettagli

Radon: rischi fisici

Radon: rischi fisici Radon: rischi fisici Corso rischi fisici Azienda Ospedaliera Complesso Ospedaliero San Giovanni Addolorata Roma, 8 giugno 2010 Dott.ssa Alessandra Petrocchi S.C. Fisica Sanitaria Sommario Che cos è il

Dettagli

CORSO DI PERFEZIONAMENTO

CORSO DI PERFEZIONAMENTO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI FISICA CORSO DI PERFEZIONAMENTO PERCORSI DIDATTICI DI FISICA E MATEMATICA: MODELLI, VERIFICHE SPERIMENTALI, STATISTICA ATOMI E CARICA ELETTRICA: PROPOSTA

Dettagli

Università degli Studi della Calabria

Università degli Studi della Calabria Università degli Studi della Calabria FACOLTA DI FARMACIA E SCIENZE DELLA NUTRIZIONE E DELLA SALUTE Corso di Laurea in Tossicologia dell Ambiente TESI DI LAUREA Tossicità del Radon Relatore Candidata Ch.mo

Dettagli

Interazione radiazione-materia. Dott. Elisa Grassi S.C. Fisica Medica ASMN-IRCCS Reggio Emilia

Interazione radiazione-materia. Dott. Elisa Grassi S.C. Fisica Medica ASMN-IRCCS Reggio Emilia Interazione radiazione-materia Dott. Elisa Grassi S.C. Fisica Medica ASMN-IRCCS Reggio Emilia Struttura dell atomo L atomo schematicamente è costituito da un nucleo centrale e da un certo numero di elettroni

Dettagli

LA SICUREZZA NEI CANTIERI NASCE A SCUOLA

LA SICUREZZA NEI CANTIERI NASCE A SCUOLA LA SICUREZZA NEI CANTIERI NASCE A SCUOLA Da Studente a RSPP Progetto sperimentale per gli Istituti superiori per Geometri della Provincia di Modena Il rischio da radiazioni ionizzanti Modulo A Lezione

Dettagli

SPECT (Gamma Camera)

SPECT (Gamma Camera) SPECT-PET Nella tomografia a raggi-x si usa la misura del coefficiente di attenuazione del tessuti per dedurre informazioni diagnostiche sul paziente. La tomografia ad emissione d altra parte utilizza

Dettagli

SPETTROMETRIA GAMMA SPETTROMETRIA GAMMA

SPETTROMETRIA GAMMA SPETTROMETRIA GAMMA La spettrometria gamma è un metodo di analisi che consente la determinazione qualitativa e quantitativa dei radionuclidi gamma-emettitori presenti in un campione di interesse. Il successo di questo metodo

Dettagli

Esercizio8: il lavoro di estrazione per il tungsteno é 4.49 ev. Calcolare la lunghezza d onda massima per ottenere effetto fotoelettrico [275.6 nm].

Esercizio8: il lavoro di estrazione per il tungsteno é 4.49 ev. Calcolare la lunghezza d onda massima per ottenere effetto fotoelettrico [275.6 nm]. Esercizio8: il lavoro di estrazione per il tungsteno é 4.49 ev. Calcolare la lunghezza d onda massima per ottenere effetto fotoelettrico [275.6 nm]. Esercizio9: un fotone gamma sparisce formando una coppia

Dettagli

Sommario della lezione 4. Proprietà periodiche. Massa atomica e massa molecolare. Concetto di mole. Prime esercitazioni

Sommario della lezione 4. Proprietà periodiche. Massa atomica e massa molecolare. Concetto di mole. Prime esercitazioni Sommario della lezione 4 Proprietà periodiche Massa atomica e massa molecolare Concetto di mole Prime esercitazioni Proprietà periodiche Il raggio atomico è definito come la metà della distanza minima

Dettagli

Questo progetto è cofinanziato dalla Unione europea (TEN-T) Ce projet est cofinancé par l Union européenne (RTE-T)

Questo progetto è cofinanziato dalla Unione europea (TEN-T) Ce projet est cofinancé par l Union européenne (RTE-T) Questo progetto è cofinanziato dalla Unione europea (TEN-T) Ce projet est cofinancé par l Union européenne (RTE-T) MONITORAGGIO AMBIENTALE FASE: Mandataria R.T.I. ANTE OPERAM COMPONENTE AMBIENTALE / PARAMETRO:

Dettagli

VALUTAZIONE DEL RISCHIO RADON

VALUTAZIONE DEL RISCHIO RADON Pagina 1 di 12 Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo economico sostenibile ENEA Centro Ricerche BRINDISI Dipartimenti SSPT, DTE, FSN e Unità Centrale ISER S. S. 7 Appia km

Dettagli

ESERCIZI W X Y Z. Numero di massa Neutroni nel nucleo Soluzione

ESERCIZI W X Y Z. Numero di massa Neutroni nel nucleo Soluzione ESERCIZI 1) La massa di un elettrone, rispetto a quella di un protone, è: a. uguale b. 1850 volte più piccola c. 100 volte più piccola d. 18,5 volte più piccola 2) I raggi catodici sono: a. radiazioni

Dettagli

Radon negli impianti di distribuzione dell acqua Misure a tutela dei lavoratori

Radon negli impianti di distribuzione dell acqua Misure a tutela dei lavoratori Radon negli impianti di distribuzione dell acqua Misure a tutela dei lavoratori In alcuni impianti di distribuzione dell acqua la concentrazione di radon può raggiungere picchi elevati e anche una breve

Dettagli

RADIOBIOLOGIA CELLULE, RADIAZIONI E STUDI DEGLI EFFETTI BIOLOGICI INDOTTI DALLE RADIAZIONI IONIZZANTI

RADIOBIOLOGIA CELLULE, RADIAZIONI E STUDI DEGLI EFFETTI BIOLOGICI INDOTTI DALLE RADIAZIONI IONIZZANTI RADIOBIOLOGIA CELLULE, RADIAZIONI E STUDI DEGLI EFFETTI BIOLOGICI INDOTTI DALLE RADIAZIONI IONIZZANTI Maria Pachera Andrea Reffo Eugenio Saletta Kawarpreet Singh Tutor: R. Cherubini, V. De Nadal LNL 26

Dettagli

Fisica delle Radiazioni Ionizzanti. Dott. Mirco Amici Esperto Qualificato U.O.C Medicina Legale e Gestione del Rischio

Fisica delle Radiazioni Ionizzanti. Dott. Mirco Amici Esperto Qualificato U.O.C Medicina Legale e Gestione del Rischio Fisica delle Radiazioni Ionizzanti Dott. Mirco Amici Esperto Qualificato U.O.C Medicina Legale e Gestione del Rischio 1 Fisica delle Radiazioni Ionizzanti Cosa sono le radiazioni ionizzanti Tipi di radiazioni

Dettagli

ATOMI E MOLECOLE. Tutte le varie forme di materia esistenti sono costituite da sostanze semplici (elementi) e da sostanze composte (composti).

ATOMI E MOLECOLE. Tutte le varie forme di materia esistenti sono costituite da sostanze semplici (elementi) e da sostanze composte (composti). 1 ATOMI E MOLECOLE Tutte le varie forme di materia esistenti sono costituite da sostanze semplici (elementi) e da sostanze composte (composti). Un elemento (es. il mercurio) è una sostanza che non può

Dettagli

Radiazione elettromagnetica

Radiazione elettromagnetica Radiazione elettromagnetica Si tratta di un fenomeno ondulatorio dato dalla propagazione in fase del campo elettrico e del campo magnetico, oscillanti in piani tra loro ortogonali e ortogonali alla direzione

Dettagli

A N IL IL NUCLEO ATOMICO. Un nucleo atomico è caratterizzato da:

A N IL IL NUCLEO ATOMICO. Un nucleo atomico è caratterizzato da: Un nucleo atomico è caratterizzato da: IL IL NUCLEO ATOMICO numero atomico (Z) che indica il numero di protoni numero di massa (A) che rappresenta il numero totale di nucleoni presenti nel nucleo atomico.

Dettagli

Le particelle dell atomo

Le particelle dell atomo La carica elettrica I fenomeni elettrici sono noti fin dall antichità: gli antichi Greci usavano la parola elektron per spiegare il fenomeno dell elettrizzazione dell ambra. I Greci sapevano che strofinando

Dettagli

Effetti biologici delle radiazioni

Effetti biologici delle radiazioni Trieste 20 Maggio 2011, Caffè San Marco Effetti biologici delle radiazioni Mara Severgnini Esperto in fisica medica e Esperto Qualificato Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Trieste Radiazioni

Dettagli

La fisica del XX secolo ovvero la tecnologia consente di eseguire esperimenti sempre più spinti e. tutto deve essere messo in discussione

La fisica del XX secolo ovvero la tecnologia consente di eseguire esperimenti sempre più spinti e. tutto deve essere messo in discussione ovvero la tecnologia consente di eseguire esperimenti sempre più spinti e. tutto deve essere messo in discussione The fundamental cause of the trouble is that in the modern world the stupid are cocksure

Dettagli

GAS RADON: TECNICHE DI MISURA

GAS RADON: TECNICHE DI MISURA Conferenza con il dottor Antonio Parravicini GAS RADON: TECNICHE DI MISURA I.I.S.S. Greppi, Progetto Scuola e casa a misura di radon Il dott. Antonio Parravicini Nella scuola superiore A. Greppi è in piena

Dettagli

La limitazione del fabbisogno energetico e la protezione dai gas radioattivi (RADON) come valore aggiunto nelle costruzioni

La limitazione del fabbisogno energetico e la protezione dai gas radioattivi (RADON) come valore aggiunto nelle costruzioni La limitazione del fabbisogno energetico e la protezione dai gas radioattivi (RADON) come valore aggiunto nelle costruzioni arch. Cornaggia Alessandro Comitato tecnico scientifico: Il radon è un gas Naturale

Dettagli

RADIAZIONI IONIZZANTI

RADIAZIONI IONIZZANTI Liceo Scientifico Statale R.L. Satriani di Petilia Policastro (KR) Progetto Nazionale SeT progetto nazionale per l educazione scientifica e tecnologica - Annualità 2004 Monitoriamo l ambiente del Parco

Dettagli

Elementi sistemati nella TAVOLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI in base al numero atomico crescente O, H, N, C (+ del 96% della materia vivente)

Elementi sistemati nella TAVOLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI in base al numero atomico crescente O, H, N, C (+ del 96% della materia vivente) OVERVIEW Atomo: più piccola porzione di un elemento che mantiene le proprietà chimiche dello stesso Teoria atomica e tavola periodica Legami e interazioni degli atomi Acqua e le sue proprietà Acidi e basi

Dettagli

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile Chimica concetti e modelli.blu 2 Capitolo 7 Le particelle dell atomo 3 Sommario (I) 1. La natura elettrica della materia 2. La scoperta delle proprietà elettriche 3. Le

Dettagli

Chimica Nucleare. Copyright The McGraw-Hill Companies, Inc. Permission required for reproduction or display.

Chimica Nucleare. Copyright The McGraw-Hill Companies, Inc. Permission required for reproduction or display. Chimica Nucleare Copyright The McGraw-Hill Companies, Inc. Permission required for reproduction or display. 1 Riassunto Numero Atomico (Z) = numero di protoni nel nucleo Numero di Massa (A) = numero di

Dettagli

Radiazione cosmica Radionuclidi primordiali e cosmogenici Equilibri radioattivi. Radioattività nel corpo umano. Datazione archeologica

Radiazione cosmica Radionuclidi primordiali e cosmogenici Equilibri radioattivi. Radioattività nel corpo umano. Datazione archeologica RADIOATTIVITA NATURALE Radiazione cosmica Radionuclidi primordiali e cosmogenici Equilibri radioattivi Famiglie radioattive i naturali Radioattività nel corpo umano Radon Datazione archeologica pag.1 Raggi

Dettagli

Atomi. Negli atomi, il numero di protoni é uguale al numero di elettroni, così che l'atomo é elettricamente neutro.

Atomi. Negli atomi, il numero di protoni é uguale al numero di elettroni, così che l'atomo é elettricamente neutro. Atomi Combinations of 26 letters make up every word in the English language. Similarly, all material things in the world are composed of different combinations of about 100 different elements. La materia

Dettagli

Misura del coefficiente di assorbimento di vari materiali in funzione dell'energia del fascio dei fotoni incidenti

Misura del coefficiente di assorbimento di vari materiali in funzione dell'energia del fascio dei fotoni incidenti materiali in funzione dell'energia del fascio dei fotoni Esperto Qualificato LNF - INFN Interazioni delle particelle indirettamente ionizzanti con la materia Le particelle indirettamente ionizzanti, principalmente

Dettagli

Sono gli atomi indivisibili?

Sono gli atomi indivisibili? Sono gli atomi indivisibili? L atomo è la particella più piccola di un elemento che possiede tutte le caratteristiche chimiche dell elemento stesso. Sono noti 112 elementi o specie atomiche diverse (90

Dettagli

DISTRIBUZIONI DISTRIBUZIONE DI GAUSS

DISTRIBUZIONI DISTRIBUZIONE DI GAUSS DISTRIBUZIONI ESPERIENZA a: DISTRIBUZIONE DI GAUSS SCOPO: Costruzione di una distribuzione di Gauss dai valori di una grandezza fisica ottenuti da una misura dominata da errori casuali. Studio dell influenza

Dettagli

IL RADON NEL FRIULI VENEZIA GIULIA

IL RADON NEL FRIULI VENEZIA GIULIA IL RADON NEL FRIULI VENEZIA GIULIA Giovani C. S O S Centro Regionale per la Radioprotezione - ARPA FVG INDICE Che cos è il radon e come si diffonde negli edifici Entità del problema radon in Friuli Venezia

Dettagli

Lo strofinio di qualsiasi oggetto provoca la comparsa su di esso di una carica elettrica che può attrarre piccoli oggetti.

Lo strofinio di qualsiasi oggetto provoca la comparsa su di esso di una carica elettrica che può attrarre piccoli oggetti. 1. La natura elettrica della materia Lo strofinio di qualsiasi oggetto provoca la comparsa su di esso di una carica elettrica che può attrarre piccoli oggetti. La carica elettrica può essere positiva o

Dettagli

A 2 Z A 2 Z. PROTONI: carica +e, massa 1840 m e NEUTRONI: carica nulla, massa 1842 m e

A 2 Z A 2 Z. PROTONI: carica +e, massa 1840 m e NEUTRONI: carica nulla, massa 1842 m e PROTONI: carica +e, massa 1840 m e NEUTRONI: carica nulla, massa 184 m e Z = numero atomico = numero dei protoni (elettroni) proprietà chimiche A = numero di massa = numero dei protoni + neutroni massa

Dettagli

Il problema radon Enrico Chiaberto Dipartimento Radiazioni ARPA Piemonte Cenni storici

Il problema radon Enrico Chiaberto Dipartimento Radiazioni ARPA Piemonte Cenni storici 1 Il problema radon Enrico Chiaberto Dipartimento Radiazioni ARPA Piemonte Scoperto da Dorn nel 1900 Cenni storici Friedrich Ernst Dorn (1848 1916) 2 È un elemento chimico Simbolo: Rn Il suo nucleo è formato

Dettagli

INTERAZIONE RADIAZIONE MATERIA

INTERAZIONE RADIAZIONE MATERIA INTERAZIONE RADIAZIONE MATERIA Grandezze pertinenti e relative unità di misura (S.I. o pratiche) E fotone = energia di un fotone X N = numero di fotoni X Ex = N E fotone = energia trasportata da N fotoni

Dettagli

La separazione elettrolitica di un metallo. Scheda di Laboratorio

La separazione elettrolitica di un metallo. Scheda di Laboratorio La separazione elettrolitica di un metallo Scheda di Laboratorio Premessa Destinatari: classe seconda di un istituto tecnico commerciale, nell insegnamento di scienze della materia. Argomento proposto:

Dettagli

Rischio Radioattivo. Misure di Prevenzione Incendi. Utilizzo sostanze radioattive Dott. Ing. Giovanni Carella

Rischio Radioattivo. Misure di Prevenzione Incendi. Utilizzo sostanze radioattive Dott. Ing. Giovanni Carella Rischio Radioattivo Misure di Prevenzione Incendi 1 Tre tipologie di rischio connesso alle sostanze: rischio RADIOLOGICO - rischio BIOLOGICO - rischio CHIMICO 2 I rischi legati alla presenza di sostanze

Dettagli

Spettro elettromagnetico

Spettro elettromagnetico Spettro elettromagnetico Sorgenti Finestre Tipo Oggetti rilevabili Raggi γ ev Raggi X Lunghezza d onda E hc = hν = = λ 12. 39 λ( A o ) Visibile Infrarosso icro onde Onde-radio Dimensione degli oggetti

Dettagli

P. Sapia Università della Calabria. a.a. 2009/10

P. Sapia Università della Calabria. a.a. 2009/10 FISICA PER I BENI CULTURALI Ii MATERIA E INTERAZIONE CON LA RADIAZIONE P. Sapia Università della Calabria a.a. 2009/10 Interazioni fondamentali Gravitazionale Debolmente attrattiva, tra tutte le particelle

Dettagli

www.fisiokinesiterapia.biz RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE IN MEDICINA - SPETTRO ELETTROMAGNETICO - RADIAZIONI TERMICHE: MICROONDE E INFRAROSSI - RADIAZIONI IONIZZANTI: ULTRAVIOLETTI, X E GAMMA RADIAZIONE

Dettagli

Spettro elettromagnetico Radiazioni termiche: microonde infrarossi Radiazioni ionizzanti: ultravioletti raggi X raggi gamma

Spettro elettromagnetico Radiazioni termiche: microonde infrarossi Radiazioni ionizzanti: ultravioletti raggi X raggi gamma LE RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE IN BIOLOGIA Spettro elettromagnetico Radiazioni termiche: microonde infrarossi Radiazioni ionizzanti: ultravioletti raggi X raggi gamma SPETTRO ELETTROMAGNETICO (fermi)

Dettagli

Davide Faranda- Caratterizzazione di traccianti atmosferici stabili e radioattivi presso la stazione GAW di Mt. Cimone

Davide Faranda- Caratterizzazione di traccianti atmosferici stabili e radioattivi presso la stazione GAW di Mt. Cimone Sommario I traccianti atmosferici Il ²²²Rn Lo strumento per la misura del ²²²Rn Il sito di Mt. Cimone Analisi Dati: -Caratterizzazione statica generale -Analisi armonica e di correlazione -Episodi di trasporto

Dettagli