Una crisi storica. Giuseppe Marotta Università di Modena e Reggio Emilia e Cefin Modena 26/03/2012

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1 Una crisi storica Giuseppe Marotta Università di Modena e Reggio Emilia e Cefin Modena 26/03/2012

2 Schema della presentazione 1. Dove siamo: confronto crisi attuale con quella anni 30 (slides 3 6) 2. Sfide per i paesi avanzati a fronte di mutamenti strutturali socio economici: Riduzione del debito e protrarsi di una crescita bassa (slides 7 8) Diseguaglianza dei redditi socialmente insostenibile (slides 9 11) Sovranità nazionale o democrazia o integrazione internazionale (slide 12) 3. Prospettive per l Italia (slides 13 23) Marotta CEFIN/BPER 26/03/2012 2

3 A che punto della crisi? Equilibrio precario Marotta CEFIN/BPER 26/03/2012 3

4 Mondo: Confronto tra le due grandi crisi e rischio 1937 (Eichengreen e Rourke 2012) Produzione industriale mondiale Rischio 1937 Commercio mondiale in volume Marotta CEFIN/BPER 26/03/2012 4

5 Europa (anni 30) e UE 15 confronto tra le due crisi (da Krugman 2012) Marotta CEFIN/BPER 26/03/2012 5

6 Italia: confronto tra due crisi (da Confindustria 2012) Marotta CEFIN/BPER 26/03/2012 6

7 Riduzione appena iniziata del debito totale, pubblico +privato Marotta CEFIN/BPER 26/03/2012 7

8 La crescita è bassa in una fase di riduzione del debito Marotta CEFIN/BPER 26/03/2012 8

9 Diseguaglianza dei redditi socialmente accettabile? USA 1. Marotta CEFIN/BPER 26/03/2012 9

10 Diseguaglianza dei redditi socialmente accettabile? USA 2. Marotta CEFIN/BPER 26/03/

11 Diseguaglianza dei redditi socialmente accettabile? USA 3. Marotta CEFIN/BPER 26/03/

12 Meno sovranità nazionale o meno democrazia? Trilemma di Rodrik sulla governance mondiale/eurozona Marotta CEFIN/BPER 26/03/

13 Prospettive per l Italia per Confindustria (marzo 2012) e ruolo degli imprenditori «A posteriori, non si può che concludere che la mancata somministrazione di tali droghe sarebbe stata salutare, anche se politicamente sediziosa, perché avrebbe costretto potere esecutivo, potere legislativo e potere sindacale ad assumersi responsabilità da vera classe dirigente, anziché inseguire il consenso rinviando il momento in cui i problemi sarebbero stati affrontati» (p. 8). «Le difficoltà di adattamento dell Italia ai mutamenti interni ed esterni vanno considerate come un fallimento dello Stato, più che del mercato.» (p. 10) curiosità 1: Confindustria non si considera classe dirigente, e dunque nessuna responsabilità? curiosità 2: un esercizio contabile sulla crescita è tutto quello che Confindustria è in grado di proporre? Marotta CEFIN/BPER 26/03/

14 Prospettive per l Italia: qualità dell occupazione In un paese «anziano» occorre che si lavori di più, in più e più a lungo (Ignazio Visco, BdI, marzo 2012). Con la riforma pensionistica Fornero si è raggiunto il terzo obiettivo, ma senza garanzie di sostenibilità sociale delle pensioni. Questo dipende dal raggiungimento degli altri due obiettivi. Le sfide per il primo obiettivo : Aumentare tasso di occupazione, in particolare femminile Ridurre i due milioni di giovani NEET, di cui 1,2 donne Inserimento immigrati Le sfide per il secondo obiettivo : Valorizzare l istruzione in occupazioni più qualificate Conciliare lavoro e famiglia Percorsi lavorativi con minore incertezza sui redditi da lavoro Marotta CEFIN/BPER 26/03/

15 Conflitto generazionale nei redditi Marotta CEFIN/BPER 26/03/

16 Donne più istruite e Marotta CEFIN/BPER 26/03/

17 minore differenziale uomo/donna tra i laureati Marotta CEFIN/BPER 26/03/

18 Ma cade il premio della laurea Marotta CEFIN/BPER 26/03/

19 peggiora la qualità dell occupazione Marotta CEFIN/BPER 26/03/

20 Pochi laureati e pochi lavori specializzati Marotta CEFIN/BPER 26/03/

21 Crescono i laureati occupati ma non in occupazioni ad alta specializzazione Marotta CEFIN/BPER 26/03/

22 Credito bancario alle imprese difficile in un economia che non cresce Banca d Italia (2012): La capacità delle banche italiane di alimentare il capitale attraverso l autofinanziamento trova però un limite in modesti margini reddituali, a cui contribuiscono in misura significativa le perdite sui crediti. Tra il 2008 e il 2011, i prestiti in condizioni di anomalia (che includono, oltre a quelli in sofferenza e in situazione di incaglio anche quelli ristrutturati e scaduti o sconfinanti) sono aumentati da 85 a 192 miliardi. Costituiscono oggi il 10,8 per cento del totale; per i finanziamenti alle imprese la quota è pari al 14,9 per cento, per quelli alle aziende con meno di 20 addetti è del 15,8. Nel biennio le perdite e gli accantonamenti determinati dal deterioramento della qualità del credito sono stati pari a più di 26 miliardi, la metà del reddito operativo. I tassi di insolvenza permangono elevati. Marotta CEFIN/BPER 26/03/

23 E quindi? Sfida: scommessa a favore delle nuove generazioni conferendo ricchezza privata in investimenti per produzioni che aumentino esportazioni di beni e servizi (es. turismo) e/o riducano importazioni, aumentando la domanda di lavoro qualificato Una condizione necessaria: assunzione di responsabilità di una classe dirigente del paese credibile innanzitutto perché accetta una riduzione dei propri benefici di status economico e adotta una visione di lungo periodo, da condividere con i cittadini elettori. Marotta CEFIN/BPER 26/03/

24

25 Altri grafici e tabelle Marotta CEFIN/BPER 26/03/

26 Composizione degli occupati Marotta CEFIN/BPER 26/03/

27 Composizione degli occupati in Italia Marotta CEFIN/BPER 26/03/

28 Marotta CEFIN/BPER 26/03/

29 Marotta CEFIN/BPER 26/03/

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