SCHEDA INFORMATIVA PER PROCEDURE ANESTESIOLOGICHE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "SCHEDA INFORMATIVA PER PROCEDURE ANESTESIOLOGICHE"

Transcript

1 Pagina 1 di 5 SCHEDA PER PROCEDURE ANESTESIOLOGICHE Atto Sanitario proposto Per non farle sentire dolore e per assisterla nella maniera più appropriata esistono diverse tecniche di anestesia. Il medico anestesista farà la scelta in base al Suo stato di salute, alle Sue particolari caratteristiche fisiche e psicologiche, al tipo di intervento a cui deve sottoporsi e, quando possibile, alle Sue eventuali preferenze. Riportiamo di seguito le principali tecniche da noi adottate, dandone una sintetica descrizione e riportando i principali effetti collaterali e complicanze possibili. Ricordando che l anestesia moderna è una pratica medica attualmente molto sicura, tuttavia, come per tutte le altre discipline mediche, anche se attuata con diligenza, prudenza e perizia, può comportare ancora oggi, in rarissimi casi, complicanze mortali o gravi danni permanenti, in particolare di tipo neurologico. Elementi descrittivi generali La Sedazione è una tecnica che comporta l uso di farmaci ipnotici che causano una perdita della coscienza (cioè una specie di sonno). Spesso vengono somministrati insieme anche farmaci per diminuire o annullare il dolore. Spesso la sedazione condotta dall anestesista si associa ad una anestesia locale praticata dal chirurgo. L Anestesia locale consiste in più iniezioni di liquido anestetico intorno alla zona del corpo che deve essere operata, causando la perdita di sensibilità della parte, senza alterare lo stato di coscienza. Essa è generalmente effettuata dal chirurgo. L'Anestesia loco-regionale consiste nella iniezione di liquido anestetico vicino a nervi periferici piccoli o grandi posti a distanza dalla sede dell intervento causando la perdita della sensibilità della parte del corpo su cui si interviene. In genere è utilizzata per interventi su braccia, gambe, viso, piede, mano, ma anche addome e organi genitali. Le tecniche di anestesia loco-regionale sono molteplici e generalmente provocano paralisi temporanea delle parti del corpo interessate: si usano medicinali più leggeri, non si causa paralisi muscolare. a) anestesia tronculare o plessica. Iniezione intorno ad un tronco o a un plesso nervoso, garantendo un'area di insensibilità ampia, come ad esempio l'anestesia di un intero arto; b) anestesia spinale o subaracnoidea. Iniezione nel liquido spinale, all interno della colonna vertebrale; c) anestesia peridurale. Iniezione nello spazio posto intorno al liquido spinale, all interno della colonna vertebrale. In questi due ultimi casi l area di anestesia è ampia, interessando una gamba o entrambe le gambe e parte del busto e degli organi genitali. Anche con questi tipi di anestesia si causa una paralisi muscolare degli arti interessati che però è di breve durata. In più con la puntura peridurale è possibile mettere un cateterino (un piccolo tubicino flessibile nella sede della puntura) attraverso il quale vengono somministrati farmaci analgesici al fine di ottenere il controllo del dolore nel periodo post operatorio. Il catetere peridurale viene usato anche solo al fine di praticare la terapia del dolore, senza che esso serva a ottenere l anestesia in sala operatoria; in questo caso, poiché L'Anestesia generale è ottenuta con l uso di farmaci somministrati per via endovenosa o respiratoria. Produce una totale perdita della coscienza e l'assenza di dolore, oltre al completo rilasciamento muscolare, se necessario. L'anestesia generale spesso richiede l'introduzione di un piccolo tubo sterile nelle vie respiratorie all interno dei polmoni (attraverso naso o bocca) per garantire un adeguata ossigenazione e l assistenza nella respirazione mediante un apparecchio chiamato respiratore

2 Pagina 2 di 5 automatico. Se l anestesia è di breve durata, può essere sufficiente l uso di una maschera facciale (su naso e bocca) o laringea (in gola, ma non nei polmoni). Valutazione di Rischio di Eventi Avversi Perioperatori Le condizioni generali di salute del paziente, anche e soprattutto quelle non direttamente correlate con l intervento chirurgico o diagnostico previsto, vengono valutate dall anestesista durante la visita. Questa valutazione viene sintetizzata in un punteggio secondo una classificazione internazionale chiamato punteggio ASA (American Society of Anesthesiology Physical Status). Esso serve ad inquadrare il paziente in una classe di rischio, in base alla possibilità che si verifichino complicanze legate all intervento. Il rischio è tanto più elevato quanto maggiore è il punteggio (da 1 a 5). Di seguito è riportata la tabella utilizzata per la classificazione. 1 Normale, in buona salute, nessun disturbo organico, fisiologico, biochimico o psichiatrico. La malattia per la quale viene effettuato l'intervento è localizzata e non può ingenerare disturbi sistemici. 2 Paziente con malattia sistemica da lieve a moderata, causata sia dalla condizione morbosa per la quale viene effettuato l'intervento che da altre patologie. Ipertensione arteriosa ben controllata, storia di asma, anemia, uso di sigarette, diabete ben controllato, obesità lieve, età < 1 anno >70 anni, gravidanza 3 Paziente con disturbo sistemico severo o malattia di qualunque natura, anche se non è possibile definirne con certezza la gravità Angina, stato post-infartuale, ipertensione arteriosa non controllata, malattia respiratoria sintomatica (asma, BPCO = bronco- pneumopatia cronica -ostruttiva) 4 Paziente con disturbo sistemico severo che lo pone in pericolo di vita, non sempre correggibile dall'intervento quando la causa è la malattia per la quale viene operato Angina instabile, insufficienza cardiaca congestizia, malattia respiratoria debilitante, insufficienza epatica e/o renale 5 Paziente moribondo che ha poche possibilità di sopravvivenza, ma viene comunque sottoposto ad intervento per un estremo tentativo In caso di intervento in urgenza al punteggio ASA del paziente viene aggiunta la lettera E (Emergenza). Ogni paziente, appartenente ad una qualsiasi classe ASA, che venga operato in emergenza ha un ulteriore aumento del rischio di mortalità o di complicanze. Nonostante la sua apparente semplicità l ASA resta una delle classificazioni più usate per valutare il rischio dell anestesia. Comunque non tiene conto di tutti gli aspetti del rischio anestesiologico e non considera, se non in maniera semplice, alcuni fattori come l età e le possibili difficoltà nel posizionamento del tubo nelle vie aeree. E però estremamente utile e applicabile a tutti i pazienti, al punto da essere universalmente utilizzato, anche al di fuori del campo anestesiologico. In base alla classe ASA il rischio, in percentuale, di complicanze dopo anestesia e intervento chirurgico è il seguente: ASA % ASA % ASA % ASA % ASA % ( classificazione secondo Aitkenhead ) L anestesista che la visiterà le comunicherà la sua classificazione secondo il punteggio ASA.

3 Pagina 3 di 5 POSSIBILI COMPLICANZE ANESTESIA ED EFFETTI COLLATERALI DELLE TECNICHE DI In seguito all anestesia si possono verificare dei disturbi che in genere scompaiono dopo un breve periodo di tempo e che chiamiamo effetti collaterali perché, anche se non voluti, possono accadere con una certa frequenza. Se alcuni di questi disturbi sono di più lunga durata, o magari sono disturbi più gravi e che normalmente non accadono li chiamiamo complicanze. I principali effetti collaterali e complicanze in corso di anestesia sono di seguito elencate. Tutte le anestesie loco-regionali, ed in particolare i blocchi tronculari o plessici (cioè l iniezione di anestetico vicino ai nervi), possono causare (in 1,9 casi su anestesie effettuate) (6) lesioni dei nervi con conseguenti alterazioni prolungate della sensibilità nell area interessata (formicolio, dolore, assenza di sensibilità, paralisi muscolare). Una durata dell effetto dell anestesia per qualche ora, anche sino al mattino seguente, è invece un evento possibile. Ciò più frequentemente accade quando si usa il catetere peridurale per l analgesia continua per il controllo del dolore, ma termina con la sospensione o la riduzione della terapia. Le anestesie spinale e peridurale si associano spesso a calo della pressione arteriosa (in 33 casi su 100), riduzione della frequenza cardiaca (in 13 casi su 100), nausea (in 18 casi su 100). Il mal di testa si verificava in 3,9 casi su 100) (6,7,8) è una complicanza fastidiosa, ma il più delle volte transitoria. La frequenza del mal di testa si è ridotta negli ultimi anni (7) grazie all uso di aghi più piccoli e meno traumatici. Con queste anestesie, raramente, anche la vescica può rimanere addormentata, cioè si perde la capacità di urinare spontaneamente e, in questo caso, si mette temporaneamente un catetere vescicale per fare uscire l urina. La complicanza più grave, l ematoma peridurale (sanguinamento intorno al midollo), si può manifestare in 1 caso su anestesie peridurali (9) e dà, come conseguenza della compressione del midollo spinale, alterazioni della funzione della vescica, della sensibilità e della forza muscolare agli arti inferiori. Per questo è indispensabile che il paziente abbia una buona funzione della coagulazione e delle piastrine, se si vogliono praticare questi tipi di anestesia e che ci escluda malattie in atto o pregresse del sangue. L anestesia generale può raramente comportare conseguenze di varia gravità. Fra gli effetti collaterali meno gravi, la nausea ed il vomito si manifestano con una frequenza che cambia in relazione al tipo di intervento e alla parte del corpo operata (da 1 caso su 10 a 1 caso su 100) (1). Altre complicanze possono essere: cardiocircolatorie (es. calo della pressione arteriosa, aritmie cardiache più o meno gravi, insufficienza cardiaca sino all edema polmonare, infarto cardiaco, arresto cardiocircolatorio); oppure legate alla necessità di intubazione tracheale ed all impiego di ventilazione meccanica (es. lesioni ai denti, difficoltà respiratorie, traumi alle vie aeree); oppure metaboliche (es. disturbi della glicemia, alterazioni elettrolitiche); o, molto raramente, neurologiche (es. danni cerebrali come conseguenza di gravi abbassamenti di pressione del sangue o difficoltà alla ossigenazione o intubazione). Reazioni allergiche gravi e impreviste sono possibili, ma fortunatamente rare. La possibilità del verificarsi delle complicanze più gravi causata dalla sola anestesia varia tra 1,5 e 5 ogni anestesie (2), ma risulta più alta nei casi in cui i pazienti abbiano altre malattie, ad esempio cardiache, oltre a quella per cui vengono operati e/o se l intervento è complicato (3). Durante l anestesia generale o la sedazione, anche se correttamente eseguite, possono raramente accadere risvegli intraoperatori che causano nel paziente la percezione di suoni o voci durante l intervento. Nel periodo postoperatorio può rimanere il ricordo, spesso spiacevole, di ciò. Tale fenomeno ha una frequenza di 0,2-0,4 % casi su 100 anestesie. (4). A volte, se per l intervento che il paziente deve affrontare, sono previste grosse perdite di sangue, e/o le vene sono piccole e difficili da prendere, può essere necessario inserire un piccolo catetere nei grossi vasi venosi al collo o al torace o all inguine. Queste pratiche vengono effettuate in fase preoperatoria (cioè in sala operatoria prima dell intervento) ma con paziente cosciente (cioè prima di effettuare l anestesia prevista per l intervento chirurgico) e per evitare il dolore viene praticata un anestesia locale. Anche le tecniche di posizionamento delle vene centrali possono causare complicanze quali ematomi, pneumotorace (aria nel torace), traumi al tessuto polmonare, infezioni, con una frequenza che oscilla tra 2 e 15 casi su 100. (5).

4 Pagina 4 di 5 Talvolta l intervento chirurgico è seguito da un ricovero in Terapia Intensiva al fine di ridurre il rischio per la vita o di complicanze. Il trasferimento in Terapia Intensiva può essere programmato (ad esempio in caso di interventi molto complessi in cui si stabilisce in precedenza che il periodo postoperatorio potrà essere particolarmente difficile) o di necessità (cioè nel caso in cui durante o dopo l intervento si verifichino delle condizioni per cui il paziente necessita di assistenza continua e intensiva). La Terapia Intensiva e un reparto che consente la cura di persone affette da malattie gravi che possono mettere a rischio la vita. In questo reparto, con la cura di personale qualificato e apparecchi che controllano continuamente le funzioni vitali, come la respirazione e il battito cardiaco, e possibile superare problemi e difficoltà inerenti al tipo di intervento oppure a malattie precedenti. Nel caso in cui per il suo intervento sia previsto il trasferimento in Terapia Intensiva l anestesista provvederà a comunicarglielo durante l incontro che avrà con Lei. Altri compiti del Medico Anestesista Fra i compiti dell'anestesista vi è anche quello di controllare le perdite di sangue che si verificano durante l'intervento, ed intervenire con liquidi artificiali, dalla composizione simile al plasma umano ed eventuali trasfusioni di sangue e plasma. Per quanto la trasfusione di sangue oggi possa essere praticata con elevati livelli di sicurezza, è buona politica ricorrervi solo quando e se è necessario. Nel nostro ospedale, seguendo una politica del buon uso del sangue, si mettono in pratica tecniche finalizzate a ridurre la necessità di trasfusioni da donatore. Queste sono le metodiche in grado di ridurre il ricorso alle trasfusioni di sangue omologo (da donatore): il predeposito o autodonazione, il recupero intraoperatorio e postoperatorio del sangue, l emodiluizione normovolemica Con il predeposito è possibile, in tempi diversi, e comunque in genere nel corso del mese precedente l intervento, prelevare e mettere da parte sino a un massimo di circa un litro e mezzo del proprio sangue, che verrà raccolto e conservato in sacche e trasfuso (trasfusione autologa) nel caso la perdita di sangue intra e postoperatoria lo richieda. Il prelievo di sangue per il predeposito si inizia in genere la mattina, subito dopo la visita anestesiologica. La legge prevede che in nessun caso l autodeposito possa essere usato per altri malati. Il predeposito viene effettuato solo in preparazione di quegli interventi in cui è prevedibile, sia intra che post operatoriamente, la perdita di una elevata quantità di sangue. Tuttavia non in tutti i casi è possibile effettuarlo. la possibilità di effettuare il predeposito e quindi anche la quantità di sangue prelevabile dipende dai valori basali di emoglobina e dalle condizioni fisiche del paziente Alcune condizioni di salute già presenti nel paziente prima dell intervento controindicano il predeposito. Per questo un altro medico, diverso dall anestesista, cioè il medico del Centro Trasfusionale, che è il responsabile della procedura di prelievo e della conservazione del sangue, effettua una valutazione preventiva sul malato al fine di verificarne l idoneità. Il recupero del sangue consiste nel raccogliere, lavare e trasfondere il sangue che esce dalla ferita chirurgica usando un apposita macchina sotto il controllo dell anestesista e di personale infermieristico specializzato. Questa metodica non si può eseguire se la parte del corpo da operare è sede di un tumore maligno o di una infezione. L emodiluizione normovolemica è oggi una metodica poco usata, riservata in genere a casi particolari. Essa consiste nel prelievo di elevate quantità di sangue del paziente, direttamente in sala operatoria, sostituendolo con liquidi artificiali, dalla composizione simile al plasma umano. Alla fine dell intervento il sangue auto donato viene ridato al paziente.

5 Pagina 5 di 5 Indicazioni bibliografiche 1) Van Vlymen JM, White PF. Cap 65 in: Anesthesia di R.D.Miller, ) Tikkanen J and Hovi-Viander M. Acta Anesth Scand 1995,262,39 3) Lunn JN, Devlin HB. Lancet 1987,2,1384 4) Domino K.B. Anesthesiology 2004,100, ) McGee DC and Gould MK. New England J Med 2003,348,1123 6) Carpenter et al. Anesthesiology 1992,76,90 7) Auroy Y et al. Anesthesiology 2002,97,1274 8) Pan PH et al. South Med J 2004,97,359 9) Colò et al. Minerva Anestesiol 2003, Data Firma del Medico che informa. Firma Paziente (o genitori in caso di minore o legale rappresentante in caso di incapace) (*).. (*) in tal caso allegare alla cartella clinica copia del provvedimento di nomina del tutore o dell amministratore di sostegno dal quale deriva il potere per il soggetto di prestare il consenso in nome e per conto dell incapace.

GENERALE LOCOREGIONALE. Anestesia subaracnoidea. Endovenosa. Anestesia peridurale. inalatoria. Anestesia dei nervi.

GENERALE LOCOREGIONALE. Anestesia subaracnoidea. Endovenosa. Anestesia peridurale. inalatoria. Anestesia dei nervi. Tutti i pazienti sottoposti ad intervento chirurgico vengono sottoposti ad ANESTESIA sia essa: GENERALE Endovenosa inalatoria LOCOREGIONALE Anestesia subaracnoidea Anestesia peridurale Anestesia dei nervi

Dettagli

Servizio di Anestesia e Rianimazione

Servizio di Anestesia e Rianimazione Servizio di Anestesia e Rianimazione Sede Operativa Verbania Tel. 0323/541206 Fax 0323/541205 e-mail: carlo.maestrone@aslvco.it Sede Operativa Domodossola Tel. 0324/491216 Fax 0324/491524 e-mail:carlo.maestrone@aslvco.it

Dettagli

Per un Consenso Informato e Consapevole

Per un Consenso Informato e Consapevole Pag. 1 di 5 ANESTESIA Per un Consenso Informato e Consapevole Questo opuscolo informativo è stato redatto in accordo ad alcune indicazioni della Società Italiana di Anestesiologia (SIAARTI), della American

Dettagli

ANESTESIOLOGICHE: OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI PEDIATRICI

ANESTESIOLOGICHE: OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI PEDIATRICI U.O.C. ANESTESIA E RIANIMAZIONE Direttore: Dott. Giovanni Maria Pittoni PROCEDURE ANESTESIOLOGICHE: OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI PEDIATRICI SEDE: 3 PIANO MONOBLOCCO MIO FIGLIO DOVRA FARE UN ANESTESIA

Dettagli

collaborazione fra di loro.

collaborazione fra di loro. Il ruolo dell infermiere in una struttura chirurgica L infermiere esercita diverse funzioni come infermiere di sala strumentista, infermiere di anestesia e, dove presenti sale di cure post-anestesiologiche

Dettagli

ASSISTENZA PERIOPERATORIA

ASSISTENZA PERIOPERATORIA ASSISTENZA PERIOPERATORIA Fattori che influiscono sull assistenza La malattia e la risposta Intervento chirurgico Aspetti sociali e personali Interventi dei medici e infermieri FATTORE UMANO TIPI DI INTERVENTI

Dettagli

Anestesia nella Chirurgia della Spalla

Anestesia nella Chirurgia della Spalla Anestesia nella Chirurgia della Spalla Daniele Battelli UOC Anestesia, Terapia Intensiva e Medicina del Dolore Ospedale di Stato della Repubblica di San Marino 2 Congresso Nazionale AISO Rimini, 8-9 Aprile

Dettagli

Problematiche anestesiologiche

Problematiche anestesiologiche LE LABIOPALATOSCHISI E LE MALFORMAZIONI CONGENITE ESTERNE Andrea Sansevero 14 Aprile 2007 Centro Maccarrone (Pisa) IL BAMBINO NON PUÒ ESSERE CONSIDERATO UN ADULTO IN MINIATURA numerose differenze strutturali

Dettagli

paura senza 2 Anestesia Che cos è l anestesia?

paura senza 2 Anestesia Che cos è l anestesia? per la vostra Salute GUIDE PRATICHE Centro Unico di Prenotazione (CUP): tel. 02 86 87 88 89 Dal Lunedì al Venerdì, dalle 8.00 alle 17.30 Sabato dalle 8.00 alle 12.00 Ospedale San Giuseppe Via S. Vittore,

Dettagli

RICOVERI ASSISTENZA ANESTESIOLOGICA Codice Descrizione Tariffa Limiti Documentazione Note

RICOVERI ASSISTENZA ANESTESIOLOGICA Codice Descrizione Tariffa Limiti Documentazione Note RICOVERI ASSISTENZA ANESTESIOLOGICA '01030020 ANESTESIA PLESSICA Onorario pari al 20% dell'importo per il chirurgo operatore Minimo euro 74.00 Compenso comprensivo della visita pre operatoria '01030014

Dettagli

vita. Scopo della visita sarà quello di identificare e valutare le Sue condizioni cliniche,

vita. Scopo della visita sarà quello di identificare e valutare le Sue condizioni cliniche, Gentile Signora/e, prima di essere sottoposta/o ad una anestesia, Lei sarà visitata/o dal medico anestesista che Le farà semplici domande relative alle Sue condizioni di salute ed alle Sue abitudini di

Dettagli

L ANESTESIA per il BAMBINO. Guida per i genitori

L ANESTESIA per il BAMBINO. Guida per i genitori L ANESTESIA per il BAMBINO Guida per i genitori Cari Genitori, con questo opuscolo desideriamo darvi informazioni sulle procedure anestesiologiche a cui vostro figlio sarà sottoposto; l opuscolo non vuole

Dettagli

L'anestesia dei piccoli pazienti. Dott. Andrea Sansevero Dott.ssa Beate Kuppers

L'anestesia dei piccoli pazienti. Dott. Andrea Sansevero Dott.ssa Beate Kuppers L'anestesia dei piccoli pazienti Dott. Andrea Sansevero Dott.ssa Beate Kuppers Il bambino e l'anestesia suscitano non pochi timori ed incertezze I momenti dell anestesia Valutazione preoperatoria Tecnica

Dettagli

LE TAPPE CHIRURGICHE ED IL POST OPERATORIO. Andrea Sansevero

LE TAPPE CHIRURGICHE ED IL POST OPERATORIO. Andrea Sansevero LE TAPPE CHIRURGICHE ED IL POST OPERATORIO Andrea Sansevero Plastica di cheilognatopalatoschisi GENERALITÀ Valutazione preoperatoria Consenso informato Digiuno pre intervento Plastica di labioschisi RISCHI

Dettagli

Heart Team: Inter-Agiamo

Heart Team: Inter-Agiamo Heart Team: Inter-Agiamo Stefano Milletich (inf. spec. Anestesia) Mariela Vanini (strumentista TSO) Mario Ferrara (cardiotecnico) Chiara Lucchesi (inf. Cardiologia interventistica) Nurse MTE 2014, Palazzo

Dettagli

Anestesia loco-regionale

Anestesia loco-regionale Anestesia loco-regionale Anestesia Peridurale Dr.ssa Rusconi Maria Grazia UTE Novate 9 aprile 2015 Introduzione È un tipo di anestesia che limita la propria azione soltanto alla parte corporea che verrà

Dettagli

INFORMAZIONI. Orientarsi n. 54 SULL ANESTESIA. Per un Consenso Informato e Consapevole

INFORMAZIONI. Orientarsi n. 54 SULL ANESTESIA. Per un Consenso Informato e Consapevole INFORMAZIONI SULL ANESTESIA Per un Consenso Informato e Consapevole Orientarsi n. 54 Supplemento d informazione a Diario di Bordo - Reg.Tribunale di Bologna n. 6759 del 31/12/97 Gentile Signora/Signore,

Dettagli

Anestesia Generale. Dr.ssa Rusconi Maria Grazia UTE Novate 5 marzo 2015

Anestesia Generale. Dr.ssa Rusconi Maria Grazia UTE Novate 5 marzo 2015 Anestesia Generale Dr.ssa Rusconi Maria Grazia UTE Novate 5 marzo 2015 Anestesia generale Fasi dell AG - valutazione preoperatoria - preanestesia - induzione - intubazione tracheale - mantenimento - risveglio

Dettagli

Informazione e consenso all anestesia

Informazione e consenso all anestesia Procedure invasive: dalla comunicazione medico-paziente al consenso informato Informazione e consenso all anestesia Roberto Zoppellari Direttore UO Anestesia e Rianimazione Ospedaliera roberto.zoppellari@unife.it

Dettagli

La fase post-operatoria

La fase post-operatoria GESTIONE DEL PAZIENTE NEL POST-OPERATORIO OPERATORIO immediato La fase post-operatoria Si intende la fase successiva ad un intervento chirurgico, e si può suddividere in vari fasi: Post operatorio immediato:

Dettagli

Anestetici locali : Danno anestesia senza dare amnesia o perdita della coscienza

Anestetici locali : Danno anestesia senza dare amnesia o perdita della coscienza Anestetici locali : Danno anestesia senza dare amnesia o perdita della coscienza STRUTTURA E PROPRIETA DEGLI ANESTETICI: Anestetici TIPO ESTERE Anestetici- TIPO AMIDE Anestetici locali tipo ESTERE Vengono

Dettagli

Caratteristiche dei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva

Caratteristiche dei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva Caratteristiche dei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva Elementi per valutare l appropriatezza del ricovero in Terapia Intensiva 1. Gravità 2. Reversibilità 3. Condizioni premorbose 4. Consenso

Dettagli

A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO. Ospedale Molinette ANESTESIA E RIANIMAZIONE 2 UNITA DI NEURORIANIMAZIONE

A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO. Ospedale Molinette ANESTESIA E RIANIMAZIONE 2 UNITA DI NEURORIANIMAZIONE A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Ospedale Molinette ANESTESIA E RIANIMAZIONE 2 UNITA DI NEURORIANIMAZIONE FINALITA DEL SERVIZIO E TIPOLOGIA DELL UTENZA L Unita operativa di Neurorianimazione si occupa

Dettagli

CAPITOLO 5. LA CARDIOLOGIA RIABILITATIvA

CAPITOLO 5. LA CARDIOLOGIA RIABILITATIvA CAPITOLO 5 LA CARDIOLOGIA RIABILITATIvA Che cos è la cardiologia riabilitativa? Un tempo la cura dell infarto miocardico comprendeva periodi prolungati di riposo a letto e di ricovero in ospedale. Il recupero

Dettagli

CPAP-scafandro post operatoria nei pazienti cardiochirurgici. Confronto tra pazienti trattati e storico pazienti non trattati

CPAP-scafandro post operatoria nei pazienti cardiochirurgici. Confronto tra pazienti trattati e storico pazienti non trattati CPAP-scafandro post operatoria nei pazienti cardiochirurgici. Confronto tra pazienti trattati e storico pazienti non trattati Inf. Barletta Claudia Inf. Annoni Alice Dipartimento di Medicina Perioperatoria

Dettagli

a cura della dott.ssa E. Orlando

a cura della dott.ssa E. Orlando a cura della dott.ssa E. Orlando CHE COS E? Il Mammotome è uno strumento diagnostico, alternativo alla biopsia chirurgica, utilizzato per effettuare biopsie di lesioni non palpabili della mammella in maniera

Dettagli

CAPITOLO 1 L AREA CRITICA: EVOLUZIONE E COMPLESSITÀ ASSISTENZIALE 1

CAPITOLO 1 L AREA CRITICA: EVOLUZIONE E COMPLESSITÀ ASSISTENZIALE 1 Indice I AUTORI PREFAZIONE GUIDA ALLA LETTURA xiii xvii xix CAPITOLO 1 L AREA CRITICA: EVOLUZIONE E COMPLESSITÀ ASSISTENZIALE 1 L area critica nell attuale scenario sanitario e organizzativo 1 Il concetto

Dettagli

Per un Consenso Informato e Consapevole

Per un Consenso Informato e Consapevole Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare e di Area Critica Anestesia e Rianimazione Dott. Antonino Pistilli - Direttore INFO ORMAZIONI O I SULL ANESTESIA L A S E S A Per un Consenso Informato e Consapevole

Dettagli

CATETERISMO CARDIACO, CORONAROGRAFIA, ANGIOGRAFIA PERIFERICA CONSENSO INFORMATO CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA PER EMODINAMICA E

CATETERISMO CARDIACO, CORONAROGRAFIA, ANGIOGRAFIA PERIFERICA CONSENSO INFORMATO CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA PER EMODINAMICA E Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare e Area Critica Cardiologia Interventistica Dott. Antonio Manari - Direttore CONSENSO INFORMATO PER EMODINAMICA E CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA CATETERISMO CARDIACO, CORONAROGRAFIA,

Dettagli

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITA OPERATIVA SEMPLICE DI ONCOLOGIA RICHIESTA/CONSENSO INFORMATO PER INSERIMENTO DI PICC E MIDLINE

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITA OPERATIVA SEMPLICE DI ONCOLOGIA RICHIESTA/CONSENSO INFORMATO PER INSERIMENTO DI PICC E MIDLINE DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITA OPERATIVA SEMPLICE DI ONCOLOGIA RICHIESTA/CONSENSO INFORMATO PER INSERIMENTO DI PICC E MIDLINE Istruzioni per la compilazione Per la corretta esecuzione della manovra e per

Dettagli

PROFILASSI ANTITROMBOTICA IN CHIRURGIA GENERALE

PROFILASSI ANTITROMBOTICA IN CHIRURGIA GENERALE CHIRURGIA GENERALE MAGGIORE (tutti gli interventi di durata > 30 minuti o di chirurgia addominale) TIPO DI PATOLOGIA TIPO DI CHIRURGIA MIRE (tutti gli interventi di durata < 30 minuti, esclusa la chirurgia

Dettagli

COSCIENZA COMA COSCIENZA COMA STATO VEGETATIVO STATO VEGETATIVO

COSCIENZA COMA COSCIENZA COMA STATO VEGETATIVO STATO VEGETATIVO Non esiste al momento alcuna definizione universalmente condivisa di coscienza. Attualmente inoltre la coscienza non può essere misurata da alcuna indagine strumentale. La definizione più accettata è di

Dettagli

Anestesia Generale. Dr.ssa Rusconi Maria Grazia UTE Novate 19 marzo 2015

Anestesia Generale. Dr.ssa Rusconi Maria Grazia UTE Novate 19 marzo 2015 Anestesia Generale Dr.ssa Rusconi Maria Grazia UTE Novate 19 marzo 2015 Anestesia generale Fasi dell AG - valutazione preoperatoria - preanestesia - induzione - intubazione tracheale - mantenimento - risveglio

Dettagli

CORSO BASE PER OPERATORI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE

CORSO BASE PER OPERATORI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE CORSO BASE PER OPERATORI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE Comitato Locale di Varese - I SERVIZI SANITARI IN EMERGENZA - LA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE -LA CHIAMATA AL 118 IN QUESTA LEZIONE SI PARLERA DI primo

Dettagli

L ANALGESIA PERIDURALE IN TRAVAGLIO DI PARTO

L ANALGESIA PERIDURALE IN TRAVAGLIO DI PARTO S.C.D.U. ANESTESIA E RIANIMAZIONE Direttore: professor Francesco Della Corte L ANALGESIA PERIDURALE IN TRAVAGLIO DI PARTO GUIDA INFORMATIVA www.novaranestesia.net Introduzione INTRODUZIONE La maggior parte

Dettagli

( ) %'!"#$%!&'(!)*%%+!,-.$%!$/ $%!&.$%!*# 0 # $, $%!-'(!)"$& +1 (( (!)*%%!"(!!($%!&(

( ) %'!#$%!&'(!)*%%+!,-.$%!$/ $%!&.$%!*# 0 # $, $%!-'(!)$& +1 (( (!)*%%!(!!($%!&( !"##"$!"!" %""!&"' ) %'!"#$%!&'!)*%%+!,-.$%!$/ $%!&.$%!*# 0 # $, $%!-'!)"$& +1!)*%%!"!!$%!&!,-.$%!$/ $%!&.$%!*# 2*+## $!!"!"! ""!&"*#,-!*! 1/3 4 56 78!9#7 # 6 1#/ 3 ' *,,!:%"$%!- 6 / #6,*)$!*;$:%"$%!-'

Dettagli

POLO MATERNO INFANTILE STRUTTURA SEMPLICE DI ANESTESIA OSTETRICA GINECOLOGICA E PEDIATRICA PRESENTAZIONE

POLO MATERNO INFANTILE STRUTTURA SEMPLICE DI ANESTESIA OSTETRICA GINECOLOGICA E PEDIATRICA PRESENTAZIONE POLO MATERNO INFANTILE I SERVIZIO DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE STRUTTURA SEMPLICE DI ANESTESIA OSTETRICA GINECOLOGICA E PEDIATRICA PRESENTAZIONE Il Servizio di anestesia pediatrica fa capo al I Servizio

Dettagli

Corso di Laurea in TECNICHE DI FISIOPATOLOGIA CARDIOCIRCOLATORIA E PERFUSIONE CARDIOVASCOLARE

Corso di Laurea in TECNICHE DI FISIOPATOLOGIA CARDIOCIRCOLATORIA E PERFUSIONE CARDIOVASCOLARE Corso di Laurea in TECNICHE DI FISIOPATOLOGIA CARDIOCIRCOLATORIA Disciplina: SCIENZE INFERMIERISTICHE Docente: Prof.ssa Valeria GHIRINGHELLI Acquisire conoscenze riguardo le modalità di lavaggio delle

Dettagli

Scheda Valutativa Tirocinio. Formativo

Scheda Valutativa Tirocinio. Formativo Scheda Valutativa Tirocinio Formativo PER STUDENTI ISCRITTI AL 2 ANNO CdL in MEDICINA E CHIRURGIA Data inizio tirocinio: Data conclusione tirocinio:.. Studente Tutor clinico (nome e cognome) (qualifica

Dettagli

IL RESPIRO E IL CIRCOLO

IL RESPIRO E IL CIRCOLO Corso per Operatori P.S.T.I. della CROCE ROSSA ITALIANA IL RESPIRO E IL CIRCOLO OBIETTIVO DELLA LEZIONE Saper riconoscere le situazioni di sofferenza del respiro e del circolo Saper trattare le situazioni

Dettagli

Ematoma Sottodurale Cronico

Ematoma Sottodurale Cronico Ematoma Sottodurale Cronico CHE COSA È UN EMATOMA SOTTODURALE CRONICO L Ematoma Sottodurale Cronico è una patologia benigna, tipica dell anziano, caratterizzata da una raccolta di fluido, generalmente

Dettagli

In questi casi il parto cesareo viene effettuato in elezione fra la 38 e la 39 settimana.

In questi casi il parto cesareo viene effettuato in elezione fra la 38 e la 39 settimana. Nei Paesi industrializzati, la moderna ostetricia consente di ridurre l incidenza e la gravità delle complicanze che un tempo accompagnavano la realizzazione del parto cesareo. Tuttavia non bisogna dimenticare

Dettagli

IldocumentoGOLD completo(w ORKSHOPREPORTS)èconsultabilesulsitowww.goldcopd.it

IldocumentoGOLD completo(w ORKSHOPREPORTS)èconsultabilesulsitowww.goldcopd.it GUIDA RAPIDA PER LA GESTIONE AMBULATORIALE DELLA BPCO Basatasuprogettoglobaleperladiagnosi,gestionee prevenzionebpco (Aggiornamento2007) IldocumentoGOLD completo(w ORKSHOPREPORTS)èconsultabilesulsitowww.goldcopd.it

Dettagli

PATOLOGIE DELL AORTA

PATOLOGIE DELL AORTA PATOLOGIE DELL AORTA LE ISCHEMIE MESENTERICHE EMBOLIA: Occlusione acuta soprattutto in pazienti cardiopatici con disturbi del ritmo o alterazioni valvolari reumatiche. L'EMBOLO si arresta dove il calibro

Dettagli

INFORMAZIONI. SULL ANESTESIA in età pediatrica PER UN CONSENSO INFORMATO E CONSAPEVOLE

INFORMAZIONI. SULL ANESTESIA in età pediatrica PER UN CONSENSO INFORMATO E CONSAPEVOLE INFORMAZIONI SULL ANESTESIA in età pediatrica PER UN CONSENSO INFORMATO E CONSAPEVOLE Orientarsi n. 57 Supplemento d informazione a Diario di Bordo - Reg.Tribunale di Bologna n. 6759 del 31/12/97 Gentili

Dettagli

INFORMAZIONE ALL ANESTESIA

INFORMAZIONE ALL ANESTESIA Arcispedale S. Anna via Aldo Moro 8, Cona (Ferrara) Dipartimento di Emergenza Direttore: Prof. Leo Massari INFORMAZIONE ALL ANESTESIA Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Universitaria (UOARU) Direttore:

Dettagli

OPERATORIA ALLA DONNA SOTTOPOSTA A TAGLIO CESAREO D URGENZA E D ELEZIONE PO.AFMI.11

OPERATORIA ALLA DONNA SOTTOPOSTA A TAGLIO CESAREO D URGENZA E D ELEZIONE PO.AFMI.11 Pag.: 1 di 7 PROTOCOLLO OPERATIVO PER LA SORVEGLIANZA POST-OPERATORIA ALLA DONNA SOTTOPOSTA A TAGLIO REFERENTI DEL DOCUMENTO Roberta Leonetti Melissa Selmi- Lucia Carignani Rossella Peruzzi- Leandro Barontini

Dettagli

ANESTESIOLOGICHE: OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI ADULTI

ANESTESIOLOGICHE: OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI ADULTI U.O.C. ANESTEA E RIANIMAZIONE Direttore: Dott. Giovanni Maria Pittoni PROCEDURE ANESTEOLOGICHE: OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI ADULTI SEDE: 3 PIA MOBLOCCO 1 Gentile Signora/e, questo opuscolo ha lo

Dettagli

1. L INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC)

1. L INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) 1. L INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) L insufficienza renale cronica (IRC) è caratterizzata dalla perdita progressiva ed irreversibile della funzione renale in conseguenza della riduzione di tessuto

Dettagli

LA SINCOPE: COS È? È un disturbo frequente? Quali sono le cause?

LA SINCOPE: COS È? È un disturbo frequente? Quali sono le cause? LA SINCOPE: COS È? È un disturbo frequente? Quali sono le cause? La sincope o svenimento è una temporanea perdita della coscienza in genere a risoluzione spontanea e della durata di pochi minuti. È dovuta

Dettagli

OPUSCOLO INFORMATIVO. Informazioni sulla partoanalgesia

OPUSCOLO INFORMATIVO. Informazioni sulla partoanalgesia OPUSCOLO INFORMATIVO Informazioni sulla partoanalgesia A cura del personale delle Unità Operative Anestesia e Rianimazione e Ginecologia e Ostetricia Ospedale Civile di Imola S. Maria della Scaletta Dicembre

Dettagli

L ANESTESIA. Cos è ed a cosa serve. Notizie utili per il paziente. Presentazione

L ANESTESIA. Cos è ed a cosa serve. Notizie utili per il paziente. Presentazione Provincia Autonoma di Trento Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari via Degasperi, 79-38100 - Trento Dipartimento Anestesia e Rianimazione Direttore: dr. Edoardo Geat U.O. Anestesia e Rianimazione

Dettagli

Impatto sugli accessi al pronto soccorso e sulle ospedalizzazioni.

Impatto sugli accessi al pronto soccorso e sulle ospedalizzazioni. Impatto sugli accessi al pronto soccorso e sulle ospedalizzazioni paolo.francesconi@ars.toscana.it L Ospedalizzazione in regime ordinario in reparti per acuti Le conferme Diabete: tra gli assistiti di

Dettagli

INFORMAZIONI SULL'ANESTESIA

INFORMAZIONI SULL'ANESTESIA OPUSCOLO INFORMATIVO ALL'ANESTESIA INFORMAZIONI SULL'ANESTESIA è stato redatto in accordo ad alcune indicazioni della Società Italiana di Anestesiologia (SIAARTI), della American Society of Anesthesiologists

Dettagli

La chirurgia maggiore e le complicanze (respiratorie)

La chirurgia maggiore e le complicanze (respiratorie) La chirurgia maggiore e le complicanze (respiratorie) Paolo Taccone Terapia Intensiva Postoperatoria Dipartimento di Anestesia e rianimazione Ospedale policlinico di Milano Anche la più piccola complicanza

Dettagli

Dr. Mentasti Riccardo

Dr. Mentasti Riccardo APPARATO RESPIRATORIO Anatomia, fisiologia, patologia Dr. Mentasti Riccardo Obiettivi Apprendere concetti di anatomia e fisiologia dell apparato respiratorio Principi di trattamento della difficoltà respiratoria

Dettagli

INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: CORONAROGRAFIA

INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: CORONAROGRAFIA INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: CORONAROGRAFIA Per la diagnosi ed il trattamento delle seguenti patologie è indicato effettuare un esame coronarografico: o Cardiopatia ischemica cronica

Dettagli

Ansia e dolore: attese del paziente ed aspetti medico-legali. L anestesista

Ansia e dolore: attese del paziente ed aspetti medico-legali. L anestesista Ansia e dolore: attese del paziente ed aspetti medico-legali L anestesista Roberto Zoppellari Direttore UO di Anestesia e Rianimazione Ospedaliera Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara Ruolo dell

Dettagli

ASO S CROCE E CARLO CUNEO TERAPIA INTENSIVA CARDIOVASCOLARE Dott Alessandro Locatelli BASI FISIOPATOLOGICHE NELL USO DELLA CPAP

ASO S CROCE E CARLO CUNEO TERAPIA INTENSIVA CARDIOVASCOLARE Dott Alessandro Locatelli BASI FISIOPATOLOGICHE NELL USO DELLA CPAP ASO S CROCE E CARLO CUNEO TERAPIA INTENSIVA CARDIOVASCOLARE Dott Alessandro Locatelli BASI FISIOPATOLOGICHE NELL USO DELLA CPAP 29 APRILE 2008 Andrea Rossi OBIETTIVI DELLA PRESENTAZIONE 1. CHE COS E LA

Dettagli

ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO

ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO CPS infermiera AIROLDI BARBARA CPS infermiera MONICA ZANI CARDIOCHIRURGIA TERAPIA INTENSIVA AOU NOVARA NURSING DEL PZ CONTROPULSATO ASSISTENZA INFERMIERISTICA

Dettagli

TRAUMI DEL TORACE Strutture potenzialmente interessate

TRAUMI DEL TORACE Strutture potenzialmente interessate I TRAUMI DEL TORACE TRAUMI DEL TORACE Il 25% della mortalità da cause traumatiche è dovuta a traumi del torace Il 66% dei decessi per trauma toracico avviene dopo il ricovero in ospedale L 85% dei pazienti

Dettagli

Assistenza al paziente con insufficienza cardiaca acuta nel laboratorio di emodinamica

Assistenza al paziente con insufficienza cardiaca acuta nel laboratorio di emodinamica Assistenza al paziente con insufficienza cardiaca acuta nel laboratorio di emodinamica Monica Alvarez Brunella Trapletti Infermiere anestesiste CCT Vincenzo Mandile Infermiere di emodinamica CCT 19 novembre

Dettagli

La Chirurgia Flebologica in Day-Surgery

La Chirurgia Flebologica in Day-Surgery La Chirurgia Flebologica in Day-Surgery Day-surgery e Chirurgia Ambulatoriale... La parola Day-Surgery viene utilizzata per indicare la possibilità di eseguire interventi chirurgici o procedimenti diagnostici

Dettagli

PREMESSA MATERIALE E METODO

PREMESSA MATERIALE E METODO Istituto Ortopedico "F. Faggiana" di Reggio Calabria Direttore: Prof. Luciano Novellino NOSTRA ESPERIENZA NELLA CHIRURGIA ORTOPEDICA DELL'ARTO INFERIORE ESEGUITA IN TRIBLOC CON E.N.S. di F. CAMINITI S.

Dettagli

Corso di Primo Soccorso. Il Sistema e il Soccorritore Occasionale

Corso di Primo Soccorso. Il Sistema e il Soccorritore Occasionale Corso di Primo Soccorso Il Sistema 1-1-8 e il Soccorritore Occasionale Primo Soccorso Primo Soccorso Evento Linea del Tempo Soccorso Qualificato Scuola di Formazione Blu Soccorso 2 Urgenza e Gravità URGENZA:

Dettagli

Controllo sanitario Questionario anamnestico

Controllo sanitario Questionario anamnestico Controllo sanitario Questionario anamnestico Nome Cognome data di nascita Indirizzo Città Prov Telefono Cellulare altezza (cm) peso (kg) professione attuale Medico curante dott. Fuma? Se si quante sigarette

Dettagli

Parto Analgesia Dr.ssa M.Grazia Rusconi

Parto Analgesia Dr.ssa M.Grazia Rusconi Parto Analgesia Dr.ssa M.Grazia Rusconi UTE Novate 16 aprile 2015 Introduzione Secondo il Comitato Nazionale Italiano di Bioetica Per molte donne il dolore del parto è un grosso scoglio da superare, un

Dettagli

Per quali motivi potrei risultare non idoneo a diventare donatore o essere escluso dalla donazion

Per quali motivi potrei risultare non idoneo a diventare donatore o essere escluso dalla donazion Per quale motivo dovrei donare il mio sangue? Il sangue umano è un prodotto naturale, non riproducibile artificialmente e indispensabile alla vita. Dona A me non importa nulla: se ho bisogno, il sangue

Dettagli

Modulo 4. Manifestazioni cliniche e possibili complicanze dell'asma allergico

Modulo 4. Manifestazioni cliniche e possibili complicanze dell'asma allergico Modulo 4 Manifestazioni cliniche e possibili complicanze dell'asma allergico Classificazione di gravità prima dell inizio del trattamento STEP 4 Grave persistente STEP 3 Moderato persistente STEP 2 Lieve

Dettagli

Termine generale che indica qualsiasi lesione ai danni del cranio e del cervello

Termine generale che indica qualsiasi lesione ai danni del cranio e del cervello Termine generale che indica qualsiasi lesione ai danni del cranio e del cervello LESIONI ESTERNE CONTUSIONE DEL CUOIO CAPELLUTO TUMEFAZIONE (BERNOCCOLO) FERITA La gestione di queste lesioni sono identiche

Dettagli

ELENCO MODALITA ACCADIMENTO DELL EVENTO ICD9 CM 2007

ELENCO MODALITA ACCADIMENTO DELL EVENTO ICD9 CM 2007 ELENCO MODALITA ACCADIMENTO DELL EVENTO DA CLASSIFICAZIOONE DELLE MALATTIE E DEI TRAUMATISMI DEGLI INTERVENTI CHIRURGICI E DELLE PROCEDURE DIAGNOSTICHE E TERAPEUTICHE ICD9 CM 2007 Allegato alla banca dati

Dettagli

Regione Piemonte - Azienda Sanitaria Locale V.C.O. Presidio Ospedaliero di Domodossola S.C. OCULISTICA Direttore Dr. Renzo BORDIN

Regione Piemonte - Azienda Sanitaria Locale V.C.O. Presidio Ospedaliero di Domodossola S.C. OCULISTICA Direttore Dr. Renzo BORDIN Presidio Ospedaliero di Domodossola S.C. OCULISTICA Direttore Dr. Renzo BORDIN MODULO N. 01 L ANGIOGRAFIA IN FLUORESCENZA (FLUORESCEINA) E AL VERDE D INDOCIANINA Gentile Signore / a L esame a cui sarà

Dettagli

duemila13 - qualità e comunicazione AO G. Salvini

duemila13 - qualità e comunicazione AO G. Salvini P.O. di BOLLATE, GARBAGNATE, PASSIRANA e RHO DIPARTIMENTO di ANESTESIA, RIANIMAZIONE, TERAPIA del DOLORE e CURE PALLIATIVE Direttore: Dr. G. MASSIMO VAGHI Telefoni e fax 02/99430.2130 02/99430.2108 e.mail:

Dettagli

Traumi multipli CADUTE DALL ALTO - SCHIACCIAMENTO SE VOMITA

Traumi multipli CADUTE DALL ALTO - SCHIACCIAMENTO SE VOMITA Traumi multipli CADUTE DALL ALTO - SCHIACCIAMENTO 1 SE VOMITA 1.Immobilizzare la testa 2.Tranquillizzare l infortunato 3.Coprire l infortunato con il telo COSA NON FARE Non tamponare sangue o liquido da

Dettagli

La gestione delle emergenze: il Piano di Primo Soccorso CORSO DI FORMAZIONE REFERENTI DI PLESSO PER LA SICUREZZA. Unità didattica 3.

La gestione delle emergenze: il Piano di Primo Soccorso CORSO DI FORMAZIONE REFERENTI DI PLESSO PER LA SICUREZZA. Unità didattica 3. La gestione delle emergenze: il Piano di Primo Soccorso Unità didattica CORSO DI FORMAZIONE REFERENTI DI PLESSO PER LA SICUREZZA 3.1 COMPITI ADDETTO PS valutare l adeguatezza delle proprie conoscenze e

Dettagli

Il paziente in dialisi

Il paziente in dialisi CROCE ROSSA ITALIANA Volontari del Soccorso di Terme Euganee Il paziente in dialisi A cura di Vds Davide Bolognin Istruttore di Pronto Soccorso etrasporto Infermi cos'è l'emodialisi ARGOMENTI: problematiche

Dettagli

REQUISITI MINIMI STRUTTURALI E TECNOLOGICI DELLA SALA RISVEGLIO Ospedale Buccheri La Ferla di Palermo

REQUISITI MINIMI STRUTTURALI E TECNOLOGICI DELLA SALA RISVEGLIO Ospedale Buccheri La Ferla di Palermo Dott. NICOLA TORINA Coordinatore Infermieristico - UTIR Ospedale Buccheri La Ferla FBF Palermo REQUISITI MINIMI STRUTTURALI E TECNOLOGICI DELLA SALA RISVEGLIO Ospedale Buccheri La Ferla di Palermo 1 Secondo

Dettagli

TRAUMA TORACICO ADDOMINALE CRANIO VERTEBRALE

TRAUMA TORACICO ADDOMINALE CRANIO VERTEBRALE Corso per Operatori P.S.T.I. della CROCE ROSSA ITALIANA TRAUMA TORACICO ADDOMINALE CRANIO VERTEBRALE OBIETTIVO DELLA LEZIONE Riconoscere i traumi, cranio-vertebrali e toraco-addominali Saper rilevare i

Dettagli

FOGLIO INFORMATIVO E CONSENSO INFORMATO PER GASTROSCOPIA DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA.

FOGLIO INFORMATIVO E CONSENSO INFORMATO PER GASTROSCOPIA DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA. FOGLIO INFORMATIVO E CONSENSO INFORMATO PER GASTROSCOPIA DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA. Gentile Paziente, La gastroscopia è un esame endoscopico che permette la visualizzazione della mucosa dell esofago, dello

Dettagli

Regolamento. Allegato 1. Requisiti psicofisici per la certificazione medica dei paracadutisti (PARA)

Regolamento. Allegato 1. Requisiti psicofisici per la certificazione medica dei paracadutisti (PARA) Edizione 2 Pagina 33 di 43 Allegato 1 Requisiti psicofisici per la certificazione medica dei paracadutisti (PARA) PARA.010 - Sistema cardiovascolare a) Visita medica Polso, pressione arteriosa ed elettrocardiogramma

Dettagli

Il Triage. Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave LE FASI DEL PROCESSO DI TRIAGE

Il Triage. Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave LE FASI DEL PROCESSO DI TRIAGE Il Triage Roberto Caronna Dipartimento di Scienze Chirurgiche UOC Chirurgia Generale N Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave roberto.caronna@uniroma1.it

Dettagli

MODELLO INFORMATIVO. Informazioni relative all esame diagnostico HEAD-UP TILT TEST

MODELLO INFORMATIVO. Informazioni relative all esame diagnostico HEAD-UP TILT TEST MODELLO INFORMATIVO Informazioni relative all esame diagnostico HEAD-UP TILT TEST Io sottoscritto/a nato/a. il. dichiaro di essere stato/a informato/a in data dal dr.. DI ESSERE AFFETTO DALLA SEGUENTE

Dettagli

Eventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio.

Eventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio. Eventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio. - Definizione Per struttura di ricovero o area di residenza: proporzione di eventi

Dettagli

ifting regione mediale delle cosce

ifting regione mediale delle cosce ifting regione mediale delle cosce 1 IL LIFTING DELLA REGIONE MEDIALE DELLE COSCE E' un procedimento chirurgico che si propone di "stirare" la cute di questa regione anatomica. Consiste nella rimozione

Dettagli

FONDAZIONE CA' D INDUSTRIA O.N.L.U.S.

FONDAZIONE CA' D INDUSTRIA O.N.L.U.S. Pagina 1 di 6 CERTIFICATO MEDICO DI RICOVERO IN CASA ALBERGO o CENTRO DIURNO INTEGRATO (COMPILAZIONE A CURA DEL MEDICO DI BASE O DI REPARTO) Reparto di Degenza Via Brambilla Rebbio Le Camelie Casa Albergo

Dettagli

ALLEGATO 1 alla Deliberazione Disciplina delle prestazioni di cataratta e liberazione del tunnel carpale in regime ambulatoriale

ALLEGATO 1 alla Deliberazione Disciplina delle prestazioni di cataratta e liberazione del tunnel carpale in regime ambulatoriale ALLEGATO 1 alla Deliberazione Disciplina delle prestazioni di cataratta e liberazione del tunnel carpale in regime ambulatoriale DISCIPLINARE TECNICO REGIONALE PER L INTERVENTO DI LIBERAZIONE DEL TUNNEL

Dettagli

SEDAZIONE in ETA PEDIATRICA

SEDAZIONE in ETA PEDIATRICA SEDAZIONE in ETA PEDIATRICA La sedazione dei bambini differisce da quella degli adulti Sedazione cosciente profonda minimizzare l impatto traumatico procedure invasive dolorose recuperare velocemente l

Dettagli

perchè vengono, quali sono, come possiamo evitarle Lingua Italiana

perchè vengono, quali sono, come possiamo evitarle Lingua Italiana Le complicanze perchè vengono, quali sono, come possiamo evitarle Lilly Le cause delle complicanze Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da elevati valori di zucchero nel sangue, elevata glicemia,

Dettagli

QUESTIONARIO EDUCAZIONALE

QUESTIONARIO EDUCAZIONALE QUESTIONARIO EDUCAZIONALE 1) Che cos è la BPCO? Una malattia dovuta alla bronchite cronica ed a ripetute infezioni polmonari Una malattia causata dalla formazioni di cicatrici dovute a ripetute bronchiti

Dettagli

IL PARTO INDOLORE NEL PUNTO NASCITA DI VIZZOLO

IL PARTO INDOLORE NEL PUNTO NASCITA DI VIZZOLO IL PARTO INDOLORE NEL PUNTO NASCITA DI VIZZOLO Anestesista Ginecologo Pediatra PUNTO NASCITA Ostetrica Infermiere Dolore del parto naturale Il dolore del parto può essere definito come un esperienza multifattoriale

Dettagli

Croce Rossa Italiana BLS. Rianimazione cardiopolmonare di base B L S. (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2010)

Croce Rossa Italiana BLS. Rianimazione cardiopolmonare di base B L S. (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2010) Croce Rossa Italiana BLS Rianimazione cardiopolmonare di base (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2010) 1 Obiettivi lezione Conoscenze teoriche Le cause di arresto cardiaco Le manifestazioni dell arresto

Dettagli

LIPOTIMIA o PRE-SINCOPE (Svenimento)

LIPOTIMIA o PRE-SINCOPE (Svenimento) SINCOPE SHOCK INFARTO MIOCARDICO EDEMA POLMONARE LIPOTIMIA o PRE-SINCOPE (Svenimento) Definizione: temporanea, fugace perdita di sensi: diminuito afflusso di sangue al cervello per calo di pressione, carenza

Dettagli

Anestesia e manovre di reclutamento

Anestesia e manovre di reclutamento Anestesia e manovre di reclutamento Dr.ssa Angela Cristofaro Clinica di Anestesia e Rianimazione (Dir. Prof. G. Della Rocca) Azienda Ospedaliero Universitaria Università degli Studi di Udine Aumento shunt

Dettagli

Infortunio muscolare tendineo Infortunio articolare distorsioni lussazioni Fratture PRINCIPALI TIPI DI INFORTUNIO

Infortunio muscolare tendineo Infortunio articolare distorsioni lussazioni Fratture PRINCIPALI TIPI DI INFORTUNIO Infortunio muscolare tendineo Infortunio articolare distorsioni lussazioni Fratture PRINCIPALI TIPI DI INFORTUNIO INFORTUNIO MUSCOLARE Lesioni muscolari con trauma diretto (contatto fisico, caduta, ) Lesioni

Dettagli

Calendario didattico. Master in scienze infermieristiche di Anestesia e Terapia intensiva - AA 2016/2017

Calendario didattico. Master in scienze infermieristiche di Anestesia e Terapia intensiva - AA 2016/2017 Master in scienze infermieristiche di Anestesia e Terapia intensiva - AA 2016/2017 Calendario didattico sede aule : Azienda Ospedaliera San Gerardo, via Pergolesi 33-20900 Monza data lezione giornata ore

Dettagli

OSSIGENO C.P.S. ANDREA CAPEZZALI

OSSIGENO C.P.S. ANDREA CAPEZZALI OSSIGENO è un gas semplice, inodore, insapore e incolore, altamente infiammabile, costituisce l elemento primario dell aria ed è indispensabile alla vita organica LA VITa organica L ossigeno è l unico

Dettagli

LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON ICTUS IN TERAPIA SUBINTENSIVA INFERM IERA SEBASTIANELLI ANTONELLA

LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON ICTUS IN TERAPIA SUBINTENSIVA INFERM IERA SEBASTIANELLI ANTONELLA LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON ICTUS IN TERAPIA SUBINTENSIVA INFERM IERA SEBASTIANELLI ANTONELLA STRUTTURA SUBINTENSIVA RIANIMAZIONE o 4 posti posti letto letto REPARTO Personale dedicato

Dettagli

Nuovo documento jm

Nuovo documento jm Definizioni e codici Cronistoria delle modifiche Versione Valida e vincolante dal Adeguata senza modifica di versione Descrizione, osservazione (dell autri / tore) Visto (sigla) autri / tore 01 01.07.14

Dettagli

Dott.ssa M.L. Sperlinga Sig. R. Conforti Dott.ssa S. Dallaturca

Dott.ssa M.L. Sperlinga Sig. R. Conforti Dott.ssa S. Dallaturca + Dott.ssa M.L. Sperlinga Sig. R. Conforti Dott.ssa S. Dallaturca Gestione del rischio clinico nelle Sale Operatorie Istituto Giannina Gaslini Genova + Istituto GianninaGaslini 2004 accreditamento regionale

Dettagli

Dr. R.Faccini Dr. A.F.Cervini COME PREPARARSI ALL INTERVENTO DI ARTROPROTESI DI GINOCCHIO.

Dr. R.Faccini Dr. A.F.Cervini COME PREPARARSI ALL INTERVENTO DI ARTROPROTESI DI GINOCCHIO. Dr. R.Faccini Dr. A.F.Cervini COME PREPARARSI ALL INTERVENTO DI ARTROPROTESI DI GINOCCHIO. Prima dell intervento chirurgico vengono eseguiti degli esami di laboratorio, e strumentali (ECG, Rx Torace ecc.)

Dettagli