Domande a scelta multipla

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1 Domande a scelta multipla Capitolo 1 La macroeconomia come scienza 1. La macroeconomia studia tutti i seguenti problemi ECCETTO: (a) Le determinanti dell inflazione. (b) Le quote di mercato di General Motors e Ford. (c) La crescita della produzione negli Stati Uniti. (d) Le importazioni e le esportazioni tra Stati Uniti e Giappone. 2. Quali tra i seguenti è un esempio di un esperimento controllato? (a) Astronomi che formulano una teoria del «bigbang» delle origini dell universo sulla base di osservazioni condotte per mezzo del telescopio Hubble. (b) Economisti che analizzano gli effetti di un aumento dell offerta di moneta sul livello di produzione, il tasso di interesse e il tasso di inflazione. (c) Biologi che modificano la teoria evoluzionista di Darwin in seguito all esame di fossili di nuova scoperta. (d) Medici che studiano gli effetti dell aspirina sull incidenza delle malattie cardiache seguendo due gruppi di individui che differiscono solamente nelle quantità di aspirina assunta. 3. In un modello economico che studia il livello di produzione di una piccola impresa, operante in un settore di grandi dimensioni, la variabile più verosimilmente esogena è: (a) La quantità prodotta dall impresa. (b) I prezzi dei fattori di produzione. (c) Il numero di lavoratori impiegati dall impresa. (d) L ammontare di macchinari installati e utilizzati. 4. Tutte le seguenti affermanzioni che spiegano la rigidità di salari e/o prezzi nel breve periodo sono vere ECCETTO: (a) I contratti di lavoro a lungo termine spesso fissano i salari per periodi fino a tre anni. (b) Le imprese non variano i prezzi per non perdere clienti abituali. (c) La stampa di nuovi listini dei prezzi e la pubblicità di frequenti cambiamenti dei prezzi risultano onerose per le imprese. (d) Le imprese impongono il prezzo più elevato che i consumatori sono disposti a pagare, dunque la variazione dei prezzi non è necessaria per massimizzare i profitti. 5. L ipotesi di mercati sempre in equilibrio (market clearing) sembra essere MENO applicabile al mercato: (a) azionario (b) del grano (c) del lavoro (d) delle obbligazioni emesse dallo stato (BOT). Capitolo 2 I dati della macroeconomia 1. Le seguenti variabili rappresentano grandezze di flusso, ECCETTO: (a) il reddito disponibile (b) il consumo (c) la ricchezza (d) il prodotto interno lordo (PIL). 2. Nei periodi di elevata inflazione: (a) PIL reale e nominale crescono allo stesso tasso (b) il tasso di crescita del PIL nominale è superiore al tasso di crescita del PIL reale

2 2 Domande a scelta multipla X (c) il tasso di crescita del PIL nominale è inferiore a quello del PIL reale (d) non è possibile trarre conclusioni sui tassi di crescita relativi di PIL nominale e reale. 3. Supponete che nel 2000 le scorte di magazzino della General Motors abbiano subito un forte aumento. Allora nel 2000: (a) il reddito totale è più elevato della spesa totale per beni e servizi (b) il reddito totale è inferiore alla spesa totale per beni e servizi (c) il reddito totale è uguale alla spesa totale per beni e servizi, poiché l aumento delle scorte è contabilizzato sia come reddito sia come spesa (d) gli investimenti di General Motors sono negativi. 4. Supponete che la Fiat acquisti acciaio per un valore di 5000 euro da usare per la produzione di 1 auto. L auto viene venduta a un concessionario per 17 mila euro, e a sua volta acquistata da una famiglia al prezzo di 20 mila euro. Di conseguenza il PIL ha subito un aumento pari a: (a) 42 mila euro (b) 37 mila euro (c) 20 mila euro (d) 17 mila euro 5. Il valore aggiunto di una impresa è uguale a: (a) le vendite (b) i profitti (c) le vendite al netto del costo di beni intermedi (d) zero nel lungo periodo. 6. Supponete di acquistare una nuova abitazione per 150 mila euro. Nella contabilità del reddito nazionale i consumi: (a) aumentano di 150 mila euro (b) aumentano di 150 mila euro diviso per il numero di anni che prevedete di vivere in quell abitazione (c) aumentano di una somma pari al canone di locazione di mercato (d) non variano. 7. Il deflatore del PIL è definito come: (a) PIL nominale/pil reale. (b) PIL nominale PIL reale. (c) PIL nominale PIL reale. (d) PIL nominale + PIL reale. 8. Occasionalmente, a un aumento del deflatore del PIL si associa una diminuzione del PIL reale. Quando un simile fenomeno si verifica, il PIL nominale: (a) aumenta (b) diminuisce (c) rimane costante (d) può aumentare, diminuire, o rimanere costante. 9. Quale delle seguenti transazioni NON è contabilizzata come investimenti dalla contabilità del reddito nazionale? (a) l acquisto di nuovi impianti e macchinari (b) l acquisto di azioni in Borsa (c) l acquisto di nuove abitazioni (d) la variazione delle scorte. 10. Le seguenti spese sono contabilizzate come spesa pubblica, EC- CETTO: (a) l acquisto di un aereo militare (b) la pensione mensile pagata a un pensionato (c) la costruzione di una diga (d) l assunzione di un ufficiale di Polizia. 11. La componente più rilevante del PIL in Italia è: (a) il consumo (b) gli investimenti. (c) la spesa pubblica (d) le esportazioni nette. 12. Una ipotetica forte riduzione del prezzo alle importazioni di greggio determinerebbe: (a) una diminuzione allo stesso tasso del deflatore del PIL e dell indice dei prezzi al consumo (IPC) (b) una diminuzione del deflatore del PIL a un tasso superiore a quello dell IPC (c) una diminuzione dell IPC a un tasso superiore a quello del deflatore del PIL (d) nessuna conseguenza, né sul deflatore del PIL né sull IPC. 13. Tutte le seguenti cause determinano una riduzione del tasso di disoccupazione, ECCETTO: (a) la riduzione del numero di disoccupati (b) un aumento degli occupati (c) la riduzione della forza lavoro, non accompagnata da variazioni del numero di disoccupati (d) un aumento del numero di persone che hanno rinunciato alla ricerca di un lavoro. 14. La legge di Okun descrive una relazione tra: (a) la variazione percentuale del PIL reale e la variazione del tasso di disoccupazione (b) la variazione percentuale del PIL nominale e la variazione della forza lavoro (c) la variazione assoluta del PIL reale e la variazione percentuale del tasso di disoccupazione (d) la variazione assoluta del PIL reale e la variazione percentuale del deflatore del PIL. 15. Supponete che il tasso di disoccupazione all inizio dell anno sia pari al 5%. In base alla legge di Okun, quale tra le seguenti affermazioni è FALSA? (a) Se il tasso di disoccupazione rimane costante nel corso dell anno, il PIL reale tende a crescere del 3%. (b) Se il tasso di disoccupazione medio annuo sale al 7%, il PIL reale si riduce dell 1%. (c) Se il tasso di disoccupazione medio annuo si riduce al 3%, il PIL reale cresce al 7%. (d) Se il tasso di disoccupazione medio annuo rimane stabile al 5%, il PIL reale non subisce variazioni. 16. Il reddito percepito da un cittadino italiano, impiegato presso un impresa italiana, che lavora in Brasile è contabilizzato come: (a) parte del PIL italiano e del prodotto nazionale lordo (PNL) brasiliano (b) parte del PIL italiano e del PIL brasiliano (c) parte del PNL italiano e del PNL brasiliano (d) parte del PNL italiano e del PIL brasiliano. 17. Se in un anno il deflatore del PIL cresce del 4% e il PIL reale cresce del 3%, allora il PIL nominale: (a) cresce dell 1% (b) si riduce dell 1% (c) cresce del 7% (d) cresce a un tasso compreso tra l 1 e il 7%, a seconda del livello iniziale del PIL. 18. Una riduzione della produttività media del lavoro /L è determinata da: (a) una riduzione del prodotto (b) un aumento del fattore lavoro L

3 X Domande a scelta multipla 3 (c) una variazione percentuale di L inferiore alla variazione percentuale di (d) una variazione percentuale di L superiore alla variazione percentuale di. 19. Per mantenere invariato il tenore di vita dei pensionati, la variazione percentuale annua della pensione dovrebbe essere: (a) uguale alla variazione percentuale dell IPC (b) inferiore alla variazione percentuale dell IPC (c) superiore alla variazione percentuale dell IPC (d) uguale alla variazione percentuale del deflatore del PIL. 20. Variazioni percentuali dell IPC tendono a sovrastimare l inflazione poiché: (a) i consumatori sostituiscono i beni il cui prezzo è cresciuto con beni meno costosi (b) la continua immissione sul mercato di nuovi beni aumenta il benessere dei consumatori anche se i prezzi non si riducono (c) le agenzie governative tendono a sottostimare i miglioramenti della qualità dei prodotti (d) per tutte le ragioni precedenti. (d) la produttività marginale di lavoro e capitale è costante. 7. Quale dei seguenti grafici rappresenta una funzione di produzione con produttività marginale del lavoro decrescente? (a) (c) F(K, L) (b) 0 L 0 1 (d) F(K, L) F(K, L) F(K, L) L Capitolo 3 Il reddito nazionale: da dove viene e dove va 0 L 0 L 1. La funzione di produzione è una legge matematica che: (a) descrive la relazione tra prezzi e domanda di fattori di produzione (b) descrive la relazione tra i prezzi e il prodotto marginale dei fattori di produzione (c) descrive la relazione tra fattori di produzione e quantità prodotta (d) è sempre caratterizzata da rendimenti costanti. 2. Nella funzione di produzione, il fattore fisso è: (a) la quantità di lavoro (b) la produzione (c) la quantità di capitale (d) la tecnologia. 3. Il reddito aggregato di una economia è pari a: (a) il reddito totale da lavoro (b) il prodotto aggregato (c) il profitto dei produttori (d) la rendita percepita dai detentori del capitale. 4. Per una impresa concorrenziale: (a) il prezzo del prodotto è dato, ma non il prezzo dei fattori (b) il prezzo dei fattori di produzione è dato, ma non il prezzo del prodotto (c) sia il prezzo dei fattori sia il prezzo del prodotto sono dati (d) né il prezzo dei fattori, né il prezzo del prodotto sono dati. 5. Il profitto si definisce come: (a) ricavo totale meno costo totale (b) il prezzo del prodotto meno il prezzo del fattore di produzione (c) i dividendi pagati dall impresa agli azionisti (d) gli stipendi dei manager. 6. Una funzione di produzione ha rendimenti di scala costanti se: (a) la produzione raddoppia in seguito a un raddoppio della quantità impiegata di tutti i fattori produttivi (b) la produzione rimane costante nel tempo (c) la produttività marginale del lavoro eguaglia la produttività marginale del capitale 8. Una impresa che massimizza il profitto impiegherà una quantità di fattore lavoro tale per cui: (a) la produttività marginale del lavoro eguagli la produttività marginale del capitale (b) la produttività marginale del lavoro eguagli il salario reale (c) i ricavi marginali siano uguali a zero (d) il salario reale eguagli la rendita del capitale. 9. Quale tra le seguenti affermazioni è FALSA? (a) Il rendimento aggiuntivo derivante dall impiego di una unità aggiuntiva di capitale eguaglia la produttività marginale del capitale moltiplicata per il prezzo del prodotto. (b) Il rendimento aggiuntivo derivante dall impiego di una unità aggiuntiva di lavoro eguaglia la produttività marginale del lavoro moltiplicata per il salario. (c) La curva di domanda di lavoro di un impresa concorrenziale coincide con la curva della produttività marginale del lavoro, PML. (d) Rendimenti di scala costanti e la massimizzazione del profitto implicano che i profitti siano uguali a zero. 10. Il teorema di Eulero stabilisce che la somma delle remunerazioni dei fattori di produzione sarà uguale al prodotto totale, se ciascun fattore è remunerato alla sua produttività marginale, e se: (a) la funzione di produzione ha rendimenti di scala costanti. (b) la funzione di produzione ha produttività marginali decrescenti. (c) le quantità di lavoro e capitale impiegate sono uguali. (d) l impresa massimizza il profitto. 11. Quale delle seguenti transazioni è contabilizzata alla voce investimenti dalla contabilità del reddito nazionale? (a) l acquisto di 100 azioni della Apple (b) l acquisto di un computer Macintosh da parte di uno studente di economia (c) la costruzione di un nuovo stabilimento per la produzione di computer da parte della Apple (d) l acquisto e il consumo di una mela

4 4 Domande a scelta multipla X 12. Quale delle seguenti transazioni è contabilizzata alla voce investimenti dalla contabilità del reddito nazionale? (a) Voi acquistate 1000 euro di Buoni del Tesoro (b) Giuseppe, un falegname, costruisce una capanna per sé (c) La Galleria d Arte Moderna compra un quadro di Picasso per 20 milioni di euro (d) La tua famiglia acquista una nuova abitazione. 13. Il tasso di interesse su un prestito dipende da: (a) la durata del prestito (b) la rischiosità del prestito (c) il trattamento fiscale del prestito (d) tutti gli elementi precedenti. 14. Quale delle seguenti affermazioni sul risparmio nazionale è FAL- SA? (a) Il risparmio nazionale è dato dalla somma dei depositi a risparmio bancari. (b) Il risparmio nazionale è la somma di risparmio privato e risparmio pubblico. (c) Il risparmio nazionale è uguale al prodotto residuo, dopo che la domanda pubblica e privata di beni di consumo è stata soddisfatta. (d) Il risparmio nazionale eguaglia gli investimenti al tasso di interesse di equilibrio. 15. Se il livello di prodotto è fisso e il risparmio nazionale non dipende dal tasso di interesse, un aumento della spesa pubblica fa crescere: (a) il risparmio nazionale (b) il risparmio pubblico (c) il tasso di interesse di equilibrio (d) il risparmio privato. 16. Se il livello di prodotto è fisso e il risparmio nazionale non dipende dal tasso di interesse, un aumento della tassazione determina: (a) uno spostamento a sinistra della curva verticale di risparmio (b) una diminuzione degli investimenti (c) una crescita dei consumi (d) una diminuzione del tasso di interesse di equilibrio e un aumento degli investimenti. 17. Se il risparmio nazionale dipende positivamente dal tasso di interesse, un miglioramento tecnologico che determini un aumento della domanda di investimenti: (a) non ha alcun effetto sul risparmio nazionale (b) sposta a sinistra la curva di domanda di investimenti (c) porta a un aumento sia degli investimenti sia del tasso di interesse di equilibrio (d) non ha effetti sul consumo. 18. Il risparmio pubblico è pari a: (a) tassazione più trasferimenti meno spesa pubblica (b) tassazione meno trasferimenti meno spesa pubblica (c) tassazione più trasferimenti più spesa pubblica (d) il deficit del bilancio dello Stato. 19. Se il tasso di interesse nominale è pari all 8% e i prezzi crescono a un tasso del 5% annuo, il tasso di interesse reale è: (a) 8% (b) 3% (c) 13% (d) 3%. 20. Supponete che la funzione di consumo sia data da C = ,8( T ), il reddito disponibile sia uguale a 1000, e = Allora la propensione marginale al consumo è: (a) 0,5 (b) 900 (c) 0,8 (d) 0,9 21. Una funzione di produzione Cobb-Douglas è caratterizzata da tutte le seguenti proprietà, ECCETTO: (a) rendimenti di scala costanti (b) produttività marginale del lavoro decrescente (c) produttività marginale del capitale costante (d) un rapporto costante tra reddito da lavoro e reddito da capitale. Capitolo 4 Moneta e inflazione 1. La moneta è: (a) lo stock di beni usati nelle transazioni (b) gli euro nelle mani del pubblico (c) una riserva di valore, una unità di conto e un mezzo di scambio (d) tutte le risposte precedenti. 2. Le economie di baratto sono caratterizzate da: (a) l utilizzo di moneta a corso legale (moneta fiat). (b) l utilizzo di moneta merce. (c) la convergenza di volontà tra gli agenti economici in occasione di ogni scambio (d) l uso della moneta come riserva di valore, ma non come mezzo di scambio. 3. La moneta a corso legale (moneta fiat): (a) è convertibile in oro (b) prende il nome da una industria automobilistica italiana (c) include le banconote e l oro conservati nelle casseforti delle banche (d) non ha valore intrinseco. 4. L offerta di moneta cresce se: (a) la spesa pubblica aumenta (b) la banca centrale acquista Buoni del Tesoro dal pubblico (c) un privato cittadino acquista un obbligazione emessa da Fiat (d) l IBM vende azioni al pubblico per finanziare la costruzione di un nuovo impianto. 5. Tutte le seguenti grandezze sono incluse in M1, ECCETTO: (a) il circolante (b) i depositi in conto corrente (c) i depositi a risparmio (d) i travelers check. 6. Nell equazione di Fisher il tasso di interesse nominale: (a) è dato dalla somma di tasso di interesse reale e tasso di inflazione (b) eguaglia il tasso di interesse reale meno il tasso di inflazione (c) è sempre maggiore del tasso di interesse reale (d) è costante. 7. Secondo l effetto Fisher, un aumento del tasso di inflazione conduce a: (a) un aumento dello stock reale di moneta (b) un aumento del tasso di interesse nominale (c) un aumento del tasso di interesse reale (d) tutte le risposte precedenti.

5 X Domande a scelta multipla 5 8. Se l inflazione diminuisce dal 6% al 4%, a parità di altre condizioni, allora l effetto Fisher stabilisce che: (a) tasso di interesse reale e nominale diminuiscono entrambi del 2% (b) non ci sono variazioni né del tasso di interesse nominale né del tasso di interesse reale (c) il tasso di interesse nominale diminuisce del 2%, mentre il tasso di interesse reale rimane invariato (d) il tasso di interesse reale diminuisce del 2%, mentre il tasso di interesse nominale rimane invariato. 9. L inflazione danneggia: (a) i detentori di moneta (b) le persone che percepiscono un reddito nominale fissato quando l inflazione era inattesa (c) i proprietari di ristoranti (d) tutte le risposte precedenti. 10. Supponete che le patate siano l unico bene prodotto dell economia, e che in un anno 1000 kg di patate siano venduti a un prezzo di 0,15 euro al kg. La quantità di moneta presente nell economia è pari a 50 euro. La velocità di circolazione della moneta è quindi data da: (a) 5 (b) 3 (c) 1,5 (d) 0, Supponete che l offerta di moneta nominale cresca del 6%, il livello dei prezzi aumenti del 4%, e il prodotto aumenti del 3%. Allora, l equazione quantitativa della moneta stabilisce che la velocità di circolazione della moneta aumenti del: (a) 13% (b) 7% (c) 3% (d) 1% 12. Supponete che, in un dato anno, l offerta di moneta aumenti dell 1%, e che rimanga costante al nuovo livello negli anni successivi. Secondo la teoria quantitativa della moneta il tasso di inflazione: (a) è pari all 1% sia nel primo anno sia in quelli successivi. (b) cresce dell 1% nel primo anno e rimane costante al livello più elevato negli anni successivi (c) cresce dell 1% nel primo anno e ritorna al suo livello precedente in seguito (d) rimane invariato. 13. Supponete che il tasso di interesse nominale sia pari a 9%, che il tasso di inflazione atteso sia il 5%, e che l inflazione effettiva sia al 3%. In questo caso: (a) il tasso di interesse reale ex-ante è pari al 4% (b) il tasso di interesse reale ex-post è pari al 4% (c) il tasso di interesse reale ex-ante è pari al 6% (d) il tasso di interesse reale ex-post è pari al 2%. 14. Durante periodi di inflazione il costo di detenere moneta eguaglia: (a) il tasso di interesse nominale (b) l interesse reale ex-ante più il tasso atteso di inflazione (c) sia la risposta (a) sia la risposta (b) (d) il tasso di interesse reale ex-post. 15. La domanda di moneta reale dipende da: (a) il tasso di interesse reale ex-ante (b) il tasso di interesse nominale (c) il reddito reale (d) sia la risposta (b) sia la risposta (c). 16. Se l inflazione effettiva è più elevata di quella attesa, il creditore subisce effetti negativi e il debitore guadagna perché: (a) il tasso di interesse reale ex-post è maggiore del tasso di interesse reale ex-ante (b) il tasso di interesse reale ex-post è minore del tasso di interesse reale ex-ante (c) il tasso di interesse reale diminuisce (d) il tasso di interesse nominale diminuisce. 17. Alla fine di un periodo di iperinflazione, la quantità reale di moneta aumenta perché: (a) la banca centrale elimina il fenomeno dell iperinflazione emettendo moneta (b) la riduzione dell inflazione attesa fa diminuire il tasso di interesse nominale, e questo a sua volta accresce la domanda di moneta reale. Ciò consente la stabilizzazione dei prezzi anche in presenza di un aumento dell offerta di moneta reale (c) la riduzione dell inflazione determina una diminuzione del tasso di interesse reale atteso, che a sua volta aumenta la domanda di moneta (d) il tasso di interesse reale aumenta, così gli agenti investono i beni di proprietà in moneta. 18. Se l offerta di moneta è data dall equazione (M/P) d = 0,4, allora: (a) la velocità di circolazione della moneta rispetto al reddito è costante (b) la domanda di moneta non dipende dal tasso di interesse (c) la velocità di circolazione della moneta è pari a 2,5 19. Secondo la dicotomia classica: (a) l offerta di moneta non ha effetti sulle variabili reali (b) il livello dei prezzi e di tutte le altre variabili nominali sono determinati dall equilibrio sul mercato monetario (c) la moneta è neutrale 20. Gli economisti concordano sulla maggiore rilevanza del modello classico nel dibattito riguardante: (a) i periodi di recessione (b) il breve periodo (c) il lungo periodo (d) i periodi di ripresa economica. Capitolo 5 L economia aperta 1. Secondo l identità contabile del reddito nazionale, la spesa totale in produzione nazionale è la somma di: (a) consumo di beni e servizi nazionali, investimenti in beni e servizi nazionali, spesa pubblica per beni e servizi nazionali, ed esportazioni di beni e servizi (b) consumo, investimenti, spesa pubblica ed esportazioni nette (c) sia la risposta (a) sia la risposta (b) (d) spesa nazionale per beni esteri e spesa per importazioni. 2. Se il prodotto nazionale è pari a 1000, e la spesa interna per beni e servizi di produzione sia estera sia nazionale è pari a 900, le esportazioni nette saranno pari a: (a) 100 (b) 100

6 6 Domande a scelta multipla X (c) 1900 (d) Tra le seguenti affermazioni, quella FALSA è: (a) il flusso netto di capitali è pari all eccesso di risparmio interno sull investimento interno (b) avanzo delle partite correnti e flusso netto di capitali devono essere entrambi nulli (c) secondo l identità contabile del reddito nazionale il flusso netto di capitali deve eguagliare le esportazioni nette (d) secondo l identità contabile del reddito nazionale il flusso netto di capitali deve eguagliare l avanzo delle partite correnti (o il saldo delle partite correnti). 4. Se gli investimenti superano il risparmio interno, si osservano: (a) flusso netto di capitali negativo (b) disavanzo del bilancio pubblico (c) disavanzo delle partite correnti (d) sia la risposta (a) sia la risposta (b) sono corrette. 5. Se il tasso di interesse mondiale è costante, una riduzione della tassazione in una piccola economia aperta caratterizzata da pieno impiego e pareggio delle partite correnti, determina: (a) disavanzo delle partite correnti (b) riduzione del risparmio (c) flusso netto di capitali negativo 6. Supponete che alcune economie estere di grandi dimensioni riducano la spesa pubblica, determinando una diminuzione del tasso di interesse mondiale. Quale delle seguenti conseguenze è più probabile che si osservi in una piccola economia aperta? (a) una diminuzione del risparmio (b) una diminuzione degli investimenti (c) una diminuzione del disavanzo delle partite correnti (o una riduzione dell avanzo) (d) un aumento del flusso netto di capitali. 7. Se un computer costa 5000 dollari negli Stati Uniti, quanto costerà in Italia se il tasso di cambio nominale è pari a 2 euro per dollaro? (a) 5000 euro (b) 2500 euro (c) euro (d) 5002 euro. 8. Supponete che un computer (o qualsiasi altro bene) costi 5000 dollari negli Stati Uniti e 20 mila euro in Italia. Se il tasso di cambio nominale è pari a 2 euro per dollaro, allora il tasso di cambio reale del dollaro (vale a dire, il numero di computer italiani che possono essere scambiati per un computer statunitense) è pari a: (a) 8 (b) 4 (c) 2 (d) 0,5. 9. Se il tasso di cambio reale del dollaro aumenta: (a) i beni esteri diventano meno cari per i consumatori statunitensi (b) le esportazioni nette degli Stati Uniti diminuiscono (c) l avanzo delle partite correnti degli Stati Uniti diminuisce 10. Tra i seguenti grafici, quello che descrive correttamente la relazione tra esportazioni nette NX, l eccesso di risparmio sugli investimenti (S I), e il tasso di cambio reale, è: (a) (c) (b) 0 S I, NX 0 0 S I NX NX S I S I, NX (d) S I, NX S I, NX 11. Se il governo di una piccola economia aperta decide di aumentare le imposte personali sul reddito, allora quel paese sperimenterà: (a) un aumento delle sue esportazioni nette (b) un aumento degli investimenti (c) la crescita del tasso di cambio reale di equilibrio (d) la crescita dei consumi. 12. Se i governi di alcune grandi economie estere decidono di aumentare la tassazione: (a) il tasso di interesse mondiale crescerà (b) l avanzo delle partite correnti degli Stati Uniti crescerà (c) il tasso di cambio reale del dollaro aumenterà (d) le esportazioni nette degli Stati Uniti cresceranno. 13. Se la domanda di investimenti di una piccola economia aperta diminuisce: (a) il tasso di cambio reale di equilibrio aumenta (b) le esportazioni nette aumentano (c) il risparmio nazionale aumenta (d) il flusso netto di capitali si riduce 14. Nel lungo periodo, se il governo tedesco impone elevate tariffe sulle importazioni: (a) le esportazioni nette tedesche aumentano (b) il tasso di cambio reale estero della Germania aumenta (c) il flusso netto di capitali si riduce 15. Una crescita più lenta dell offerta di moneta in Giappone conduce a: (a) un aumento dell inflazione in Giappone (b) una diminuzione dell inflazione negli Stati Uniti (c) un deprezzamento del dollaro rispetto allo yen 16. Secondo la legge della parità dei poteri d acquisto, se un televisore viene venduto per 500 dollari negli Stati Uniti e per 2000 yuan in Cina, il tasso di cambio nominale espresso in yuan per dollaro è pari a: (a) 2,5 (b) 10 (c) 4 (d) 1. 0 S I S I NX NX

7 X Domande a scelta multipla Un aumento della spesa pubblica, oppure un taglio delle imposte, di una grande economia aperta determina: (a) un aumento del tasso di interesse reale (b) una riduzione del flusso netto di capitali (c) un aumento del tasso di cambio reale. 18. In una grande economia aperta un aumento del credito di imposta sugli investimenti, che incentiva la domanda di investimenti, determina: (a) un aumento del tasso di interesse reale (b) una riduzione del flusso netto di capitali (c) una diminuzione delle esportazioni nette Capitolo 6 La disoccupazione 1. Un tasso di disoccupazione pari allo 0% è irrealistico, e forse indesiderabile, per tutti i seguenti motivi, ECCETTO: (a) l occupazione dei posti di lavoro vacanti da parte dei lavoratori in cerca di occupazione richiede tempo (b) sarebbe inumano costringere al lavoro persone anziane (c) le leggi sul salario minimo riducono le opportunità di impiego (d) alcuni disoccupati non sono disposti ad accettare tutte le offerte di lavoro che si presentano loro. 2. Il tasso naturale di disoccupazione è principalmente determinato da: (a) il tasso di separazione dal lavoro e il tasso di ottenimento di lavoro (b) la durata media del periodo di disoccupazione (c) la dimensione della forza lavoro (d) il tasso di separazione dal lavoro 3. Sia L la forza lavoro, O il numero degli occupati, e D il numero dei disoccupati. Il tasso di disoccupazione è dato da: (a) (L O)/L (b) D/L (c) 1 (O/L) 4. Sia s il tasso di separazione dal lavoro e o il tasso di ottenimento di lavoro. Se il mercato del lavoro si trova in stato stazionario, il tasso naturale di disoccupazione è pari a: (a) 1/s (b) 1/(s + o) (c) s/(s + o) (d) o/(s + o). 5. La disoccupazione frizionale aumenta in seguito a una politica pubblica volta: (a) ad ampliare i programmi di formazione professionale (b) ad aumentare il sussidio di disoccupazione (c) a ridurre il salario minimo (d) a disseminare informazioni sui posti di lavoro vacanti. 6. I seguenti fenomeni generano disoccupazione frizionale, EC- CETTO: (a) gli spostamenti intersettoriali (b) il fallimento di alcune imprese (c) lavoratori che abbandonano il posto di lavoro per cercare una nuova occupazione (d) lavoratori che abbandonano il posto di lavoro e rinunciano alla ricerca di una nuova occupazione. 7. Si ha disoccupazione strutturale quando: (a) i salari sono perfettamente flessibili (b) i posti di lavoro sono razionati (c) al salario corrente, la domanda di lavoro è più elevata dell offerta di lavoro (d) il mercato del lavoro è perfettamente concorrenziale. 8. Gli economisti ritengono che la rigidità dei salari sia causata dall esistenza di: (a) sindacati (b) leggi che impongono un salario minimo (c) salari di efficienza 9. Le teorie basate sui salari di efficienza affermano che salari più elevati accrescono la produttività dei lavoratori per tutte le seguenti motivazioni, ECCETTO: (a) salari più elevati consentono ai lavoratori una migliore alimentazione (b) salari più elevati attraggono i lavoratori migliori (c) salari più elevati intensificano lo sforzo lavorativo, perché aumentano il costo di perdere il lavoro (d) salari più elevati sono soggetti ad aliquote fiscali più elevate, di conseguenza i lavoratori devono lavorare di più per ottenere lo stesso reddito al netto della tassazione. 10. Una tra le seguenti affermazioni sulla disoccupazione è FALSA: (a) la maggioranza dei disoccupati rimane tale per meno di sei settimane (b) individui caratterizzati dalla permanenza in una condizione di disoccupazione per periodi più lunghi di due mesi sperimentano la maggioranza delle settimane totali di disoccupazione (c) gli adolescenti e i lavoratori neri adulti tendono a essere caratterizzati da tassi di disoccupazione più elevati dei lavoratori bianchi e adulti (d) la popolazione femminile adulta è caratterizzata da tassi di disoccupazione più elevati rispetto agli uomini adulti. Capitolo 7 La crescita economica, I 1. La funzione di produzione = F(K, L) gode della proprietà dei rendimenti di scala costanti se: (a) z = F(zK, zl) (b) = F(zK, zl) (c) = zf(k, L) (d) F(K + 1, L + 1) F(K, L) = 1 2. Se la funzione di produzione = F(K, L) ha rendimenti di scala costanti, allora: (a) z = F(zK, zl) (b) F(K/L, 1) = /L (c) y = f (k) dove y è il prodotto pro capite e k il capitale per lavoratore 3. Tutte le seguenti affermazioni circa il prodotto marginale del capitale PMK sono vere, ECCETTO: (a) PMK = f (k + 1) f (k) (b) PMK tende a diminuire al crescere di k (c) quando il livello di capitale è basso, PMK è molto piccola (d) PMK ha uguale pendenza della funzione di produzione y = f (k). 4. La variazione dello stock di capitale è pari a:

8 8 Domande a scelta multipla X (a) investimenti + ammortamento (b) investimenti ammortamento (c) investimenti ammortamento (d) investimenti ammortamento. 5. Se il capitale ha una durata media di 50 anni, il tasso di ammortamento è pari a: (a) 50%, o 0,5 annuo (b) 2%, o 0,02 annuo (c) 0,50%, o 0,005 annuo (d) 0,02%, o 0,0002 annuo. 6. In assenza di crescita della forza lavoro, lo stato stazionario del modello di Solow è caratterizzato da: (a) una quantità di capitale per lavoratore costante nel tempo (b) l uguaglianza di investimenti per lavoratore e ammortamento per lavoratore (c) l uguaglianza di risparmio per lavoratore e ammortamento per lavoratore 7. In assenza di crescita della forza lavoro il livello di capitale per lavoratore di stato stazionario del modello di Solow aumenta se: (a) l ammontare di investimenti per lavoratore diminuisce (b) il tasso di ammortamento aumenta (c) il tasso di risparmio aumenta 8. Se y = k 1/2, s = 0,4, e il tasso di ammortamento è pari a = 20, allora lo stock di capitale per lavoratore di stato stazionario è uguale a: (a) 4 (b) 8 (c) 2 (d) Nello stato stazionario descritto nella domanda 8, risparmio e investimenti per lavoratore sono pari a: (a) 0,8 (b) 1,6 (c) 10 (d) Supponete che un paese che si trovi in stato stazionario attui delle politiche volte ad aumentare il tasso di risparmio. Nel nuovo stato stazionario: (a) il prodotto per lavoratore cresce più rapidamente di prima (b) il livello di prodotto per lavoratore è più elevato di prima (c) la quantità di capitale per lavoratore rimane costante 11. Il livello di capitale della regola aurea k* gold denota quello stato stazionario caratterizzato dal maggiore: (a) livello di consumo per lavoratore (b) livello di prodotto per lavoratore (c) tasso di crescita del consumo per lavoratore (d) tasso di crescita del prodotto per lavoratore. 12. Escludendo la crescita della forza lavoro, se lo stock di capitale è pari al livello di regola aurea: (a) f (k* gold ) = k* gold. (b) PMK = (c) f (k) ha un massimo 13. Supponi che y = k 1/2, = 0,5, e che il livello di capitale della regola aurea sia pari a k* gold = 100. Allora, il tasso di risparmio associato a tali valori è: (a) 5%, o 0,05 (b) 10%, o 0,10 (c) 20%, o 0,20 (d) 50%, o 0, Supponete che l economia si trovi in stato stazionario. Se il livello di capitale per lavoratore è inferiore al livello della regola aurea, e il governo attua una politica di aumento del tasso di risparmio, il consumo per lavoratore: (a) cade a un livello inferiore a quello iniziale, per poi aumentare fino a raggiungere un livello superiore (b) aumenta costantemente a un livello superiore a quello iniziale (c) inizialmente cresce a un livello superiore a quello di partenza, per poi gradualmente diminuire fino a ritornare al livello iniziale (d) diminuisce costantemente sotto il livello iniziale. 15. Nel modello di Solow, con tasso di crescita della forza lavoro pari a n, la variazione del capitale per lavoratore è pari a: (a) sf (k) + ( + n)k (b) sf (k) + ( n)k (c) sf (k) ( + n)k (d) sf (k) ( n)k. 16. Un aumento del tasso di crescita della popolazione: (a) fa aumentare il livello di capitale per lavoratore di stato stazionario (b) fa diminuire il livello di capitale per lavoratore di stato stazionario (c) non ha effetti sul livello di capitale per lavoratore di stato stazionario (d) fa diminuire il livello di capitale per lavoratore di stato stazionario se < n, e lo fa aumentare se > n. 17. Il modello di crescita di Solow prevede che economie caratterizzate da tassi di crescita della popolazione più elevati siano caratterizzata da: (a) un prodotto per lavoratore più basso (b) inferiori tassi di crescita del prodotto per lavoratore in stato stazionario (c) le risposte (a) e (b) sono entrambe corrette (d) più elevati tassi di crescita del prodotto per lavoratore. Capitolo 8 La crescita economica, II 1. Nel modello di crescita di Solow, paesi a tasso di crescita della popolazione più elevato sono caratterizzati da: (a) più bassi livelli di stato stazionario di prodotto per lavoratore (b) più bassi tassi di crescita di stato stazionario del prodotto per lavoratore (c) sia la risposta (a) sia la risposta (b) sono corrette (d) più elevati tassi di crescita di stato stazionario del prodotto per lavoratore. 2. Nel modello di crescita di Solow, con tasso di crescita della popolazione n e progresso tecnologico g, la variazione nel capitale per unità di lavoro effettivo è pari a: (a) sf (k) + ( + n + g)k (b) sf (k) + ( n g)k (c) sf (k) ( + n + g)k (d) sf (k) ( n g)k 3. Nel modello di Solow, con crescita della popolazione e progresso

9 X Domande a scelta multipla 9 tecnologico, il tasso di crescita di stato stazionario del prodotto per unità di lavoro effettivo è pari a: (a) zero (b) il tasso di progresso tecnologico g (c) il tasso di crescita della popolazione n più il tasso di progresso tecnologico g (d) il tasso di risparmio s. 4. Nel modello di crescita di Solow, con crescita della popolazione e progresso tecnologico, il tasso di crescita di stato stazionario del prodotto per lavoratore è pari a: (a) zero (b) il tasso di progresso tecnologico g (c) il tasso di crescita della popolazione n più il tasso di progresso tecnologico g (d) il tasso di risparmio s. 5. Nel modello di crescita di Solow il continuo miglioramento del tenore di vita è dovuto al: (a) progresso tecnologico, che determina la crescita sostenuta del prodotto pro capite (b) un elevato tasso di risparmio, che determina elevati tassi di crescita (c) un elevato tasso di crescita della popolazione, che amplia la forza lavoro 6. Lo stock di capitale dell economia degli Stati Uniti è al di sotto del livello della regola aurea, perché il prodotto marginale netto del capitale è: (a) maggiore del tasso di crescita di lungo periodo del PIL reale (b) maggiore della somma di tasso di crescita della popolazione di lungo periodo e progresso tecnologico (c) sia la risposta (a) sia la risposta (b) sono corrette (d) nessuna delle risposte precedenti è corretta. 7. Un paese, il cui stock di capitale è inizialmente al di sotto del livello della regola aurea, può raggiungere lo stato stazionario della regola aurea operando nel seguente modo: (a) aumentando il tasso di risparmio (b) riducendo la spesa pubblica (c) introducendo incentivi fiscali a nuovi investimenti (d) nessuna delle risposte precedenti è corretta. 8. Il progresso tecnologico è incentivato da: (a) un sistema di brevetti (b) incentivi fiscali per le spese rivolte a ricerca e sviluppo (c) sussidi governativi alla ricerca 9. Il rallentamento globale della crescita economica, verificatosi tra il 1972 e il 1995, potrebbe essere spiegato da: (a) l entrata dei baby-boomer nella forza lavoro (un ampliamento eccessivo della forza lavoro), che ha abbassato il livello medio di esperienza lavorativa (b) l impoverimento delle risorse naturali dal pianeta (c) il declino del prezzo del greggio negli anni Dal 1995, con l eccezione di Germania e Giappone, i tassi di crescita delle economie dei paesi industrializzati: (a) hanno continuato il rallentamento iniziato nel 1972 (b) sono stati i più elevati mai registratisi dopo la seconda guerra mondiale (c) hanno superato il rallentamento verificatosi tra il 1972 e il 1995 (d) sono stati vicini allo zero. 11. L evidenza empirica sulla convergenza del tenore di vita di diversi paesi indica che: (a) i redditi pro capite (non aggiustati) non convergono (b) il reddito pro capite di paesi che attuano politiche analoghe e appartengono allo stesso ambito culturale convergono (c) paesi caratterizzati da tassi di risparmio, tassi crescita della popolazione e livelli di educazione diversi sembrano convergere verso stati stazionari diversi 12. In equilibrio di stato stazionario: (a) i salari reali crescono al tasso di progresso tecnologico (b) il tasso di rendimento reale del capitale cresce al tasso di progresso tecnologico (c) il lavoro effettivo cresce al tasso di progresso tecnologico 13. Quale delle seguenti ragioni giustificherebbe da un punto di vista teorico una politica governativa volta a incoraggiare gli investimenti: (a) un declino del tasso di investimento (b) l identificazione e la misurazione di esternalità tecnologiche dell accumulazione di capitale (c) un declino del tasso di interesse reale 14. Nel modello di crescita di Solow il tasso di progresso tecnologico è: (a) esogeno (b) endogeno (c) 3% (d) 0%. 15. La teoria della crescita endogena implica che: (a) investimenti e risparmio addizionali conducono a una crescita persistente (b) il capitale può non essere soggetto a rendimenti decrescenti, se la conoscenza è vista come un tipo di capitale (c) il tasso di crescita tecnologica è endogeno (d) tutte le risposte precedenti sono corrette 16. La ricerca empirica indica che il tasso di rendimento sociale degli investimenti nella ricerca è: (a) inferiore al tasso di rendimento privato degli investimenti in capitale fisico (b) approssimativamente uguale al tasso di rendimento privato degli investimenti in capitale fisico (c) maggiore del tasso di rendimento privato degli investimenti in capitale fisico (d) inferiore al tasso di rendimento privato degli investimenti in capitale umano. 17. Il residuo di Solow è: (a) la variazione nella produttività totale dei fattori (b) la variazione del prodotto che non è spiegata da variazioni dei fattori produttivi (c) una popolare misura del progresso tecnologico 18. Studi empirici indicano che i tassi di crescita eccezionalmente elevati di Hong Kong, Singapore, Corea del Sud e Taiwan, tra il 1966 e il 1990, erano dovuti a forti e inusuali aumenti di tutti i seguenti fattori, ECCETTO: (a) la partecipazione alla forza lavoro (b) lo stock di capitale

10 10 Domande a scelta multipla X (c) la produttività totale dei fattori (d) il raggiungimento di elevati livelli di istruzione. Capitolo 9 Introduzione alle fluttuazioni economiche 1. L affermazione FALSA sulle fluttuazioni economiche è: (a) il PIL reale degli Stati Uniti ha subito un aumento nel corso del tempo, sebbene fluttui intorno al suo tasso di crescita medio (b) gli economisti talvolta definiscono le fluttuazioni di prodotto e occupazione come ciclo economico (c) le fluttuazioni di prodotto e occupazione sono regolari e prevedibili (d) durante la recessione del 1982 il PIL reale ha subito un crollo e il tasso di disoccupazione un aumento. 2. Gli economisti ritengono che: (a) salari e prezzi siano flessibili nel lungo periodo (b) salari e prezzi siano rigidi nel breve periodo (c) nel lungo periodo il prodotto si muova verso il livello di pieno impiego (d) tutte le affermazioni precedenti siano esatte. 3. L affermazione FALSA sulla curva di domanda aggregata è: (a) dato un livello fisso dell offerta di moneta, l equazione quantitativa implica una relazione negativa tra livello dei prezzi P e prodotto (b) la curva di domanda aggregata ha pendenza negativa (c) in seguito a un aumento dell offerta di moneta, l economia si muove lungo la curva di domanda aggregata, e si verifica un aumento del prodotto reale e una riduzione del livello dei prezzi (d) su una curva di domanda aggregata l offerta di moneta è costante. 4. Il grafico che descrive gli effetti di una contrazione dell offerta di moneta è: (a) P (b) P (b) un aumento del livello del prodotto, ma nessuna variazione del livello dei prezzi (c) un aumento sia del livello dei prezzi sia del prodotto (d) sia il prodotto sia il livello dei prezzi rimangono invariati. 6. Se prezzi e salari sono fissi nel breve periodo, ma perfettamente flessibili nel lungo periodo, allora: (a) la curva di offerta aggregata di lungo periodo è verticale (b) la curva di offerta aggregata di breve periodo è orizzontale (c) variazioni dell offerta di moneta nel lungo periodo determinano variazioni del prodotto nel breve periodo, ma non nel lungo periodo (d) tutte le affermazioni precedenti sono corrette. 7. Supponete che nel breve periodo i prezzi siano fissi. Gli effetti di breve periodo di una riduzione dell offerta di moneta sono descritti nel grafico: (a) P (c) P OABP OABP (b) P (d) P OABP OABP 8. Il sentiero percorso da una economia che, trovandosi inizialmente in equilibrio di lungo periodo, subisce uno spostamento della curva di domanda aggregata verso sinistra, è descritto nel grafico: (a) P OALP (b) P OALP OABP OABP (c) P DA2 (d) P (c) P OALP (d) P OALP 5. Un aumento dell offerta di moneta determina i seguenti effetti di lungo periodo: (a) un aumento del livello dei prezzi, ma nessuna variazione del prodotto OABP OABP

11 X Domande a scelta multipla L introduzione delle carte di credito determina i seguenti effetti, ECCETTO: (a) un aumento della domanda di moneta (b) un aumento della velocità della moneta (c) uno spostamento a sinistra della curva di domanda aggregata (d) un aumento di breve periodo del prodotto. 10. In seguito a una raccolta eccezionale e a una conseguente caduta del prezzo dei beni alimentari, sperimenteremo: (a) uno shock negativo di offerta (b) uno spostamento verso l alto della curva di offerta di breve periodo (c) un aumento del prodotto e una diminuzione del livello dei prezzi (d) una variazione della curva di domanda aggregata. 11. Supponete che la banca centrale attui una politica di stabilizzazione per compensare il declino del prodotto verificatosi in seguito a uno shock di offerta. Il punto del seguente grafico nel quale l economia si stabilizzerà è: P B OALP (a) A (b) B (c) C (d) D. 12. Durante la recessione dei primi anni 1980 la velocità di circolazione della moneta: (a) è aumentata (b) è diminuita (c) non ha subito variazioni (d) era indeterminata. Capitolo 10 La domanda aggregata, I A C OABP 2 OABP 1 1. Se investimenti, tassazione e spesa pubblica sono costanti, la curva di spesa programmata: (a) ha pendenza positiva, con pendenza pari al PMC (b) ha pendenza negativa, con pendenza pari a PMC (c) è una retta a 45 (d) è una retta verticale. 2. Nel modello della croce keynesiana la retta a 45 indica che: (a) il PIL aumenta al crescere del consumo (b) la spesa effettiva è sempre uguale al reddito (c) il livello del reddito di equilibrio cresce al crescere del reddito effettivo 3. Al livello di equilibrio del reddito: (a) l accumulazione involontaria di scorte è uguale a zero D (b) la spesa programmata è uguale alla spesa effettiva (c) il PIL non varia 4. Se il reddito eccede la spesa programmata, le imprese taglieranno la produzione, poiché l involontaria accumulazione di scorte sarà: (a) positiva (b) negativa (c) zero (d) indeterminata. 5. Se la funzione del consumo è data da C = ,8( T), il moltiplicatore della spesa pubblica sarà pari a: (a) 0,8 (b) 1,25 (c) 4 (d) Se la funzione del consumo è data da C = ,8( T), e la tassazione aumenta di 1 euro, il livello di equilibrio del reddito: (a) diminuirà di 5 euro (b) diminuirà di 4 euro (c) aumenterà di 5 euro (d) aumenterà di 4 euro 7. Se la funzione del consumo è data da C = ,8( T), e sia la tassazione sia la spesa pubblica aumentano di 1 euro, il livello di equilibrio del reddito: (a) rimane invariato (b) aumenta di 3 euro (c) aumenta di 1 euro (d) diminuisce di 4 euro. 8. L affermazione FALSA è: (a) la diminuzione del tasso di interesse determina una diminuzione degli investimenti programmati (b) la diminuzione del tasso di interesse determina uno spostamento verso l alto della curva di domanda programmata (c) la diminuzione del tasso di interesse determina uno spostamento verso destra della curva IS (d) in seguito a una caduta del tasso di interesse, la spesa programmata eguaglia la spesa effettiva a un livello di reddito più elevato. 9. Un aumento della spesa pubblica di 1 euro determina: (a) uno spostamento verso l alto della curva di spesa programmata pari a 1 euro (b) uno spostamento verso destra della curva IS pari a 1/(1 PMC) euro (c) nessuna variazione della curva LM 10. Secondo l interpretazione della curva IS dal punto di vista dei fondi mutuabili: (a) le imprese vogliono accrescere gli investimenti al crescere del loro reddito (b) le banche vogliono accrescere i prestiti al crescere del tasso di interesse (c) l aumento del reddito fa aumentare il risparmio e diminuire il tasso di interesse che garantisce l equilibrio del mercato dei fondi mutuabili 11. Una diminuzione della tassazione determina uno spostamento della curva di spesa programmata e della curva IS verso :

12 12 Domande a scelta multipla X (a) verso l alto; sinistra (b) verso l alto; destra (c) verso il basso; sinistra (d) verso il basso; destra. 12. La seguente affermazione sulla curva LM è VERA: (a) la curva LM ha pendenza positiva, ed è tracciata per un livello di reddito dato (b) la curva LM ha pendenza negativa, e un aumento dei prezzi ne determina uno spostamento verso l alto (c) la curva LM ha pendenza positiva, ed è tracciata per un livello dell offerta di moneta reale dato (d) sulla curva LM la spesa effettiva è pari alla spesa programmata. 13. Un aumento dell offerta di moneta determina uno spostamento: (a) verso l alto (verso sinistra) della curva LM (b) verso il basso (verso destra) della curva LM (c) verso destra della curva IS (d) versi sinistra della curva IS. 14. Secondo l equazione quantitativa MV = P. Se la velocità è costante, allora: (a) la curva LM avrà pendenza positiva. (b) la curva LM avrà pendenza negativa. (c) la curva LM sarà orizzontale (d) la curva LM sarà verticale. 15. L usuale curva LM può essere derivata dall equazione quantitativa assumendo che: (a) un tasso di interesse più elevato riduca la domanda di moneta e aumenti la velocità (b) un tasso di interesse più elevato riduca sia la domanda di moneta sia la velocità (c) la velocità sia costante (d) il livello dei prezzi sia costante. 16. Nel punto di intersezione della curva IS e LM: (a) la spesa effettiva è pari alla spesa programmata (b) l offerta reale di moneta è pari alla domanda reale di moneta (c) i livelli di e r soddisfano sia la condizione di equilibrio sul mercato dei beni, sia la condizione di equilibrio sul mercato della moneta. Capitolo 11 La domanda aggregata, II 1. Un aumento della spesa pubblica determina: (a) uno spostamento verso sinistra della curva IS e una diminuzione sia del tasso di interesse sia del reddito (b) uno spostamento verso destra della curva IS e un aumento sia del tasso di interesse sia del reddito (c) uno spostamento verso destra della curva IS, un aumento del livello del reddito e una diminuzione del tasso di interesse (d) uno spostamento verso il basso (verso destra) della curva LM, un aumento del livello del reddito e una riduzione del tasso di interesse. 2. Un aumento della tassazione sposta: (a) verso sinistra la curva IS, e riduce sia il tasso di interesse sia il livello del reddito (b) verso destra la curva IS, e aumenta sia il tasso di interesse sia il livello del reddito (c) verso destra la curva IS, riduce il tasso di interesse e aumenta il livello del reddito (d) verso il basso (verso destra) la curva LM, aumenta il livello del reddito e diminuisce il tasso di interesse. 3. Un aumento dell offerta di moneta sposta: (a) verso sinistra la curva IS, e riduce sia il tasso di interesse sia il livello del reddito (b) verso il basso (verso destra) la curva LM, e aumenta sia il livello del reddito sia il tasso di interesse (c) verso destra la curva IS, riduce il tasso di interesse e aumenta il livello del reddito (d) verso il basso (verso destra) la curva LM, aumenta il livello del reddito e diminuisce il tasso di interesse. 4. Se, in conseguenza di un aumento della spesa pubblica, il reddito reale aumenta e il tasso di interesse si riduce, allora: (a) la curva IS deve essere verticale (b) la curva LM deve essere verticale (c) la banca centrale deve aver contemporaneamente aumentato l offerta di moneta (d) la banca centrale deve aver contemporaneamente diminuito l offerta di moneta. 5. Se la banca centrale aumenta l offerta di moneta contemporaneamente a un aumento della tassazione, allora: (a) il tasso di interesse crescerà (b) il tasso di interesse diminuirà (c) il livello del reddito di equilibrio aumenterà (d) il livello del reddito di equilibrio diminuirà. 6. La curva IS subisce uno spostamento verso destra se: (a) la fiducia dei consumatori nell andamento dell economia migliora (b) le imprese divengono più ottimiste sull andamento dell economia e decidono di aumentare gli investimenti per ogni livello del tasso di interesse (c) il governo aumenta i trasferimenti 7. Se gli agenti decidono di detenere più moneta per ogni livello del tasso di interesse: (a) la curva di domanda di moneta si sposterà verso destra (b) la curva LM si muoverà verso l alto (verso destra) (c) il reddito reale diminuirà 8. Quale delle seguenti affermazioni spiega la pendenza negativa della curva di domanda aggregata? (a) Un abbassamento del livello dei prezzi aumenta la quantità di moneta reale. Di conseguenza la curva LM si muove verso il basso (a destra) e il livello del reddito aumenta. (b) Un abbassamento del livello dei prezzi induce la banca centrale ad aumentare l offerta di moneta. Di conseguenza la curva LM si muove verso il basso (a destra) e il livello del reddito aumenta. (c) Un abbassamento del livello dei prezzi induce il governo a ridurre la tassazione. Di conseguenza la curva IS si muove verso destra e il livello del reddito aumenta. (d) Tutte le risposte precedenti sono corrette. 9. Nello spostamento lungo una curva di domanda aggregata, il fattore che si mantiene costante è: (a) il reddito reale (b) il livello dei prezzi (c) l offerta di moneta (nominale) (d) il livello dei saldi monetari.

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