COMUNE DI NEMBRO PROVINCIA DI BERGAMO. P.A. ATr1 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE EDIZIONE B. Allegato B

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1 COMUNE DI NEMBRO PROVINCIA DI BERGAMO P.A. ATr1 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE EDIZIONE B Allegato B Committente: Opera Pia Claudio Zilioli Albino,

2 INDICE Art.1 Campo di applicazione delle norme tecniche Art.2 Durata del Piano Attuativo Art.3 Elaborati del Piano Attuativo ATr1 OPERATIVITA DEL PIANO Art.4 Disposizione planivolumetrica Art.5 Massimo inviluppo edificabile Art.6 Rapporto di copertura Art.7 Distanze degli edifici Art.8 Altezza degli edifici, Volume degli edifici e Superficie Lorda di Pavimento Art.9 Esclusione dal calcolo del volume Art.10 Tipologia Art.11 Destinazioni d uso: interventi ammissibili Art.12Materiali e finiture Art.13 Autorimesse Art.14 Recinzioni Art.15 Aree esterne URBANIZZAZIONE PRIMARIA DEL COMPARTO Art.16 Opere di urbanizzazione primaria Art.17 Viabilità Art.18 Parcheggio pubblico Art.19 Sterri e riporti, verde pubblico. Art.20 Rete di fognatura Art.21 Impianto di illuminazione pubblica Art.22 Impianti tecnologici di servizio Art.23 Convenzionamento degli interventi URBANIZZAZIONE SECONDARIA DELL AMBITO DI TRASFORMAZIONE CESSIONE AREE DI DECOLLO Art.24 Opere di urbanizzazione secondaria Art.25 Sterri e riporti, orti urbani pubblici. Art.26 Opere di compensazione: realizzazione nuova Scuola dell Infanzia Art.27 Cessione aree di decollo Art.28 Convenzionamento degli interventi ELENCO DELLE ESSENZE ABACO DELLE RECINZIONI ABACO DELLE OPERE DI CONTENIMENTO DEL TERRENO 2

3 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL PIANO ATTUATIVO ATr1 NORME GENERALI Art.1 Campo di applicazione delle norme tecniche Il presente Piano attuativo si applica all ambito urbanistico delimitato con apposito segno grafico negli elaborati di progetto (vedi tav.006c). Qualsiasi intervento di trasformazione edilizia e urbanistica all interno di tale ambito è assoggettato al rispetto delle indicazioni e delle prescrizioni contenute nelle presenti Norme. Per quanto non espressamente previsto, e non in contrasto, si deve far riferimento: - al Piano delle Regole del P.G.T. e successive varianti, nonché al Regolamento edilizio vigenti nel comune di Nembro. - Alla legislazione nazionale e regionale vigente in materia. Art.2 Durata del Piano Attuativo Come determinato dalla Legge 17 agosto 1942 n.1150 e successive modificazioni ed integrazioni, l approvazione del Piano Attuativo equivale a dichiarazione di pubblica utilità delle opere in esso previste. Il Piano sarà attuato nel termine di dieci anni rinnovabili come previsto dalla convenzione (Allegato C) Art.3 Elaborati del Piano Attuativo ATr1 - Allegato A: relazione tecnico ambientale - Allegato B: NTA - Allegato C: schema di convenzione - Allegato D: computo metrico estimativo delle opere di urbanizzazione - Allegato E: Relazione geologica - Allegato F: Relazione ai sensi dell art. 6.1 delle NTA del PdR - Tavola 001A: Inquadramento ed estratti - Tavola 002A: rilievo stato di fatto e documentazione fotografica - Tavola 003B: Stato di fatto: sezioni A-A, B-B, C-C, D-D - Tavola 004B: Stato di fatto: sezioni E-E, F-F, G-G, H-H, I-I, L-L, M-M - Tavola 005C: Planivolumetrico e render - Tavola 006C: Definizione delle aree a standard e verifica volumetrica - Tavola 007C: Opere di urbanizzazione (rete fognaria, rete smaltimento acque meteoriche, illuminazione pubblica, gas metano, enel, telefonia, illuminazione pubblica) dettagli. - Tavola 008B: Progetto: sezioni B-B, C-C, D-D - Tavola 009B: Progetto: sezioni E-E, F-F, I-I, A-A, L-L, M-M - Tavola 010aB: Sezioni con indicazione degli sterri e dei riporti - Tavola 010bB: Sezioni con indicazione degli sterri e dei riporti - Tavola 011A: Planimetrie indicative dei piani interrati e terra - Tavola 012A: Planimetrie indicative dei piani primo e copertura - Tavola 014A: Progetto di massima della strada di progetto - Tavola 015A: Planimetria di comparazione - Tavola 016A: Prospetti indicativi - Tavola 017B: Progetto del verde pubblico - Tavola 018A: Dimostrazione grafica e analitica degli indici urbanistici - Tavola 019A: Dimostrazione grafica e analitica degli standard - Estratto mappa con individuazione delle aree da cedere 3

4 OPERATIVITA DEL PIANO Art.4 Disposizione planivolumetrica La disposizione planivolumetrica riportata sulla Planimetria di progetto (tav. 006C) deve intendersi: - prescrittiva per quanto attiene l impianto urbanistico generale, ed in particolare per quanto attiene l ubicazione e la conformazione delle aree di urbanizzazione pubbliche, dei tracciati dei percorsi, del posizionamento delle aree a bosco nonché del perimetro esterno dei comparti edificabili; - indicativa per quanto attiene la conformazione delle strutture edilizie, le quali potranno essere modificate morfologicamente, rispettando comunque il massimo inviluppo edificabile, le distanze e le restanti prescrizioni di cui ai successivi articoli. Art.5 Massimo inviluppo edificabile Il progetto individua con apposita simbologia le aree di massimo inviluppo edificabile, evidenziando sette lotti di carattere residenziale: A, B, C, D, E, F, G nell ambito dei quali è consentito sviluppare planimetricamente gli edifici. Le volumetrie e le superfici lorde di pavimento previste per ogni lotto sono riportate sulla tavola 006C. E consentito, previo parere favorevole dell Amministrazione Comunale, il trasferimento di quote volumetriche o di superficie lorda di pavimento tra diversi lotti, fermo restando che non potrà variare la volumetria complessiva edificatoria dell intero Piano Attuativo. I posti auto e i box privati dovranno essere realizzati a quota completamente interrata anche a confine di proprietà. Art.6 Rapporto di copertura La copertura prevista nella totalità dell intervento dovrà essere non superiore al 35% dell intera area d intervento. Art.7 Distanze degli edifici Le distanze degli edifici dalle strade, dai confini di proprietà e dagli altri edifici sono determinate dal limite di massimo inviluppo edificabile.. Art.8 Altezza degli edifici, Volume degli edifici e Superficie Lorda di Pavimento L altezza massima degli edifici è indicata sulle tavole 008C e 009C e non può superare i 6,00 m fuori terra, computata secondo l art 6 delle NTA del PdR del PGT vigente. Per volume dei fabbricati si intende quello dei corpi di fabbrica emergenti, computato dal piano di spiccato all estradosso dell ultimo piano abitabile calcolato secondo le previsioni dell art 6 comma 9) delle NTA del PdR del PGT vigente Per superficie lorda di pavimento s'intende la somma delle superfici dei singoli piani compresi entro il profilo esterno delle pareti fuori terra, calcolato secondo le previsioni dell art 6 comma 8a) delle NTA del PdR del PGT vigente Per tutti gli altri indici non riportati dalle presenti norme si fa riferimento alle NTA del PGT vigente Art.9 Esclusione dal calcolo del volume Si applicano le norme di esclusione del calcolo del volume ai sensi della normativa regionale vigente in tema di risparmio energetico (L.R. 26/95). E esclusa l applicazione le norme del cosiddetto nuovo Piano Casa Regionale sia in termini di incentivi volumetrici che in tema di recupero dei sottotetti. Art.10 Tipologia Le tipologie dei fabbricati comprenderanno tipologie in duplex opportunamente abbinate in schiere o bifamiliari, nonché tipologie unifamiliari. Art.11 Destinazioni d uso: interventi ammissibili La destinazione ammissibile nel presente Piano Attuativo è la residenza. Sono ammessi altresì le destinazioni d uso compatibili previste dalle Norme Tecniche del Piano delle Regole vigente 4

5 Art. 12 Materiali e finiture I progetti edilizi, considerata la peculiare valenza ambientale del luogo, dovranno tendere alla realizzazione di strutture qualitativamente adeguate, determinando la nascita di un quartiere omogeneo e qualificato sotto il profilo ambientale, urbanistico e architettonico, dovranno comunque essere seguite le prescrizioni comprese nelle presenti norme. Nella finitura esterna degli edifici dovranno essere impiegati i seguenti materiali : - Le pareti di completamento dell involucro edilizio saranno del tipo ventilato, realizzati con materiali quali: 1) doghe in legno di cedro e/o tipologia similare; 2) vetrate termoisolanti 3) lastra metallica tipo rheinzink, rame, cortèn 4) rivestimenti lapidei e/o vetrosi Sono esclusi i materiali plastici. Ognuna delle tipologie di finiture potrà essere applicata in misura non superiore al 50% dell intero intervento previsto dal piano attuativo, seguendo il più possibile le indicazioni di progetto (vedi tav. 011A). - I serramenti saranno in legno naturale verniciato o in alluminio del tipo a taglio termico e avranno colorazioni finali da individuare tra le seguenti tonalità di grigio: Ral 7003, Ral 7005, Ral 7033, Ral 7023, Ral Il sistema oscurante sarà ad antoni di legno del tipo scorrevole in facciata, o in avvolgibili, con tipologia unificata per ogni blocco edilizio. Art. 13 Autorimesse Per ogni unità abitativa dovranno essere ricavati almeno due posti auto secondo le previsioni e le modalità del Piano dei Servizi vigente. Art. 14 Recinzioni Eventuali recinzioni interne dovranno essere in paletti e rete metallica con altezza massima di mt 1,00. Eventuali recinzioni sui limiti esterni dell ATR potranno essere realizzate mediante una recinzione perimetrale per proteggere il comparto residenziale dagli animali selvatici. La stessa potrà essere realizzata mediante staccionate in legno, senza l uso di rete metallica, secondo l abaco allegato in calce, di altezza massima pari a mt. 1,20 eventualmente mascherata da essenze arbustive escludendo la formazione di siepi compatte sempreverdi. È vietata la realizzazione di recinzioni costituite da muretti in calcestruzzo e sovrastante inferriata. Art. 15 Aree esterne Le aree libere dalle costruzioni, dai percorsi, dagli accessi e dai camminamenti saranno in parte destinate a prato e in parte dovranno essere piantumate con essenze autoctone al fine di formare zone boscate in grado di garantire la continuità ecologica con il contesto. Le piantumazioni di tipo autoctono andranno scelte tra quelle riportate nell apposito elenco delle essenze arboree in allegato o dall elenco delle essenze di cui al regolamento edilizio vigente. Il progetto degli spazi verdi andrà allegato alle richieste del permesso di costruire e dovrà seguire la logica degli schemi tradizionali preservando le radure e formando delle aggregazioni arboree tipiche della collina e del fondo valle. 5

6 URBANIZZAZIONE PRIMARIA DEL COMPARTO Art.16 Opere di urbanizzazione primaria Le opere di urbanizzazione primaria, così come definite dal P.G.T. e meglio individuate nelle tavola 006A e dai successivi articoli, verranno scomputate dagli oneri di urbanizzazione primaria secondo quanto stabilito dalla convenzione. Art.17 Viabilità La viabilità carrale del Piano Attuativo è rappresentata dalla nuova rotatoria di distribuzione inserita all incrocio tra la via De Nicola, la via Puccini e la nuova strada di accesso all ambito di trasformazione. Quest ultima avrà lo scopo di raggiungere il parcheggio pubblico e i corselli privati posizionati lungo l asse viario di lottizzazione. La rotonda sarà in asfalto con anello carrale in porfido e parte centrale inerbita, la nuova strada sarà in asfalto e dotata di marciapiedi sul lato interno. Per quanto riguarda i percorsi pedonali è previsto un unico percorso pubblico che con partenza dalla via Puccini corre lungo la valletta esistente fino a raccordarsi con la strada privata di accesso all area in cessione. Questo percorso sarà in stabilizzato opportunamente costipato. I percorsi pedonali interni all ambito di trasformazione per la distribuzione ai vari alloggi saranno privati e verranno pavimentati in acciottolato con testata in granito o legno. Art.18 Parcheggio pubblico Le aree destinate a parcheggio pubblico sono individuate sulla tavola 006C La superficie di usura del parcheggio dovrà essere realizzata secondo le specifiche contenute nell art. 4 della convenzione urbanistica mentre gli stalli verranno individuati mediante il posizionamento di essenze arboree che contribuiscano all ombreggiamento e al mascheramento dello stesso. Art.19 Sterri e riporti, verde pubblico. Sono consentiti in fase di urbanizzazione, sterri e riporti nell entità sufficiente ad ottenere la modellazione del terreno proposta dal progetto. Le opere di contenimento del terreno modellato dovranno rifarsi alle tecniche di ingegneria naturalistiche riportate nell abaco allegato in calce alle presenti nta. Le aree a verde pubblico organizzate come riportato nella tavola 006C saranno piantumate. Le piantumazioni andranno scelte tra quelle riportate nell apposito elenco delle essenze arboree in allegato o all elenco di cui al regolamento edilizio vigente. Il progetto degli spazi verdi andrà allegato alla richiesta di permesso di costruire. Art.20 Rete di fognatura Sarà costituita da un sistema separato per la raccolta delle acque chiare e nere. Tutte le reti di collettamento delle acque nere e grigie verranno convogliate alla rete si scarico prevista lungo la nuova strada previo trattamento in fossa settica e de grassatore. Le acque meteoriche dovranno essere raccolte in cisterna per il successivo riutilizzo per l irrigazione e solo il troppo pieno verrà convogliato nella rete di scarico delle acque meteoriche stradali. Le tubazioni delle condotte orizzontali saranno in PVC a diametri variabili, considerando che la pendenza della conduttura non deve essere inferiore all 1%. I condotti saranno dotati di pozzetti di ispezione con interasse fra i ml. 20 e 25, i pozzetti di presa stradale del tipo a caditoia,saranno formati da elementi quadrati prefabbricati, con mezzo sifone incorporato e forate in ghisa lamellare. In ogni caso è necessario fare riferimento al Regolamento Regionale 3/2006 ed alle autorizzazioni, da ottenere preventivamente, del gestore Uniacque spa. Art. 21 Impianto di illuminazione pubblica L impianto di illuminazione pubblica della nuova viabilità stradale farà capo ad un nuovo quadro generale, ubicato nei pressi della nuova rotonda di distribuzione. 6

7 L impianto nel suo complesso rispetterà tutte le norme antinquinamento luminoso regionali ed in particolare le previsioni del Piano Regolatore Generale dell Illuminazione Pubblica vigente nel Comune di Nembro anche sulle parti private. Si utilizzeranno lampade a vapori di sodio ad alta pressione come quelle già presenti nelle vie limitrofe. Non è prevista illuminazione lungo il percorso pedonale pubblico nel bosco, per l illuminazione dei percorsi privati di accesso ai vari edifici vari edifici, si utilizzeranno sorgenti luminose a ioduri metallici,a luce bianca (tonalità calda), in modo da caratterizzarne la diversa funzione rispetto alle strade carrabili, illuminate con luce gialla (sodio ad alta pressione). Gli apparecchi illuminanti individuati sono di alto livello qualitativo e con design moderno al fine di valorizzare al meglio gli spazi in cui sono inseriti e svolgere contestualmente una funzione di richiamo. In linea generale la tipologia degli apparecchi illuminanti prescelti è la seguente : Strada e parcheggio - Pali in acciaio inox di altezza 4,7 m con un corpo illuminante con sorgenti luminose da 70 o 150 W HQI Percorsi pedonali privati di distribuzione - Faretti cilindrici da terra con lampada da 35 W HQI - Faretti ad incasso nelle murature in pietra Art. 22 Impianti tecnologici di servizio Gli impianti tecnologici di servizio (acquedotto, Enel, Telecom, Gas-metano), saranno eseguiti, in base alle previsioni del Piano Attuativo, in analogia alle reti di distribuzione esistenti, e comunque secondo le indicazioni impartite dagli enti gestori, previe le necessarie autorizzazioni delle società erogatrici. E in ogni caso ammessa la realizzazione di cisterne per la raccolta delle acque piovane in conformità alle previsioni dell art. 70 del Regolamento Edilizio finalizzata all irrigazione di coltivazioni e del verde di pertinenza è sempre autorizzata la realizzazione di cisterne interrate, fatti salvi i vincoli di natura ambientale e idrogeologica. La cisterna deve essere dotata di sfioratore sifonato collegato al sistema di smaltimento delle acque reflue dell edificio o a corso d acqua superficiale per smaltire l acqua in eccesso. Art. 23 Convenzionamento degli interventi La realizzazione da parte di privati degli interventi di urbanizzazione ed edilizi previsti dal Piano Attuativo è regolata dalla sottoscrizione della convenzione urbanistica tra gli operatori e l Amministrazione Comunale. La convenzione definisce le modalità di gestione e manutenzione delle opere di urbanizzazione e delle aree pubbliche. La convenzione determina i tempi di realizzazione delle opere di urbanizzazione, anche in considerazione che dovranno essere realizzate successivamente alla realizzazione degli interrati. URBANIZZAZIONE SECONDARIA DELL AMBITO DI TRASFORMAZIONE CESSIONE AREE DI DECOLLO Art. 24 Opere di urbanizzazione secondaria Le opere di urbanizzazione secondaria, così come definite dal P.G.T. e dai successivi articoli, verranno scomputate dagli oneri di urbanizzazione secondaria secondo quanto stabilito dalla convenzione. Art.25 Sterri e riporti, orti urbani pubblici. Le aree destinate ad orti sono organizzati come riportato nella tavola 006C e avranno le caratteristiche descritte nella convenzione urbanistica. Una diversa modalità di suddivisione degli orti sarà valutata in sede di progetto esecutivo. Le eventuali piantumazioni andranno scelte tra quelle riportate nell apposito elenco delle essenze arboree in allegato o all elenco di cui al regolamento edilizio vigente. 7

8 Art. 26 Opere di compensazione: realizzazione nuova Scuola dell Infanzia Il Piano Attuativo prevede la realizzazione della nuova Scuola dell Infanzia già realizzata. La cessione al comune dell area su cui sorgerà al scuola genera una volumetria pari a 5100 mc già inserita negli ambiti edificabili del presente piano. Art. 27 Cessione aree di decollo Il Piano attuativo prevede la cessione di aree di decollo come definite sulla tavola 006C, la cessione di tali superfici genera una volumetria pari a 2400 mc già inserita negli ambiti edificabili del presente piano. Art. 28 Convenzionamento degli interventi La realizzazione da parte di privati degli interventi di urbanizzazione ed edilizi previsti dal Piano Attuativo è regolata dalla sottoscrizione della convenzione urbanistica tra gli operatori e l Amministrazione Comunale La convenzione provvede a determinare i tempi di realizzazione delle opere di urbanizzazione secondaria. 8

9 ELENCO DELLE ESSENZE Specie arboree Specie arbustive Acer campestre Amelanchier ovalis Acer platanoides Berberis vulgaris Acer pseudoplatanus Cytisus scoparius Alnus glutinosa Cornus mas Betula alba (sin.= verrucosa), B. Pendula Cornus sanguinea Carpinus betulus Coronilla emerus Castanea sativa Corylus avellana Celtis australis Crataegus monogyna Fagus sylvatica Daphne mezereum, D. laureola Fraxinus excelsior Euonymus europaeus Fraxinus ornus Ficus carica (*) Ilex aquifolium Frangula alnus Juglans regia (*) Hedera helix Morus alba, Morus nigra (*) Hippophae rhamnoides Ostrja carpinifolia Ilex aquifolium Platanus x acerifolia (*) J uniperus communis Populus alba Laburnum anagyroides Populus canescens Ligustrum vulgare Populus nigra Lonicera caprifolium e L. xylosteum Populus nigra Italica Malus sylvestris Populus tremula Pyrus pyraster Prunus avium Prunus padus Prunus padus Prunus spinosa Quercus cerris Rhamnus catharticus Quercus petraea Rosa canina Quercus pubescens Rubus idaeus, Rubus fruticosus (*) Quercus robur Ruscus aculeatus Salix alba Salix caprea Sorbus aria, Sorbus torminalis Salix cinerea Sorbus aucuparia (*) Salix eleagnos Taxus baccata Sambucus nigra Tilia cordata Spartium junceum Tilia plathyphyllos Viburnum lantana Ulmus minor Viburnum opulus (*) specie tradizionali ammissibili in zona rurale (in aree protette il loro impiego è subordinato ad autorizzazione dell Ente del parco o Ente gestore) 9

10 SCHEDE TIPOLOGICHE DELLE RECINZIONI Tipologie ammesse per recinzioni al limite dell ATr1 hmax 1,20 m Recinzioni in legno 10

11 Tipologia ammessa per recinzioni interne hmax 1,00 m Particolare recinzione interne in legno e rete metallica 11

12 ABACO DELLE OPERE DI CONTENIMENTO 12

13 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 1

14 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 1.1

15 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 2

16 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 2.1

17 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 3

18 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 3.1

19 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 3.2

20 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 4

21 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 4.1

22 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 4.2

23 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 4.3

24 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 5

25 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 5.1

26 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 6

27 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 6.1

28 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 6.2

29 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 6.3

30 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 7

31 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 7.1

32 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 8

33 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 8.1

34 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 8.2

35 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 8.3

36 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 9

37 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 9.1

38 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 10

39 SCHEDA TECNICA INGEGNERIA NATURALISTICA n. 10.1

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