Rischio Radioattivo. Misure di Prevenzione Incendi. Utilizzo sostanze radioattive Dott. Ing. Giovanni Carella
|
|
- Valerio Bello
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Rischio Radioattivo Misure di Prevenzione Incendi 1
2 Tre tipologie di rischio connesso alle sostanze: rischio RADIOLOGICO - rischio BIOLOGICO - rischio CHIMICO 2
3 I rischi legati alla presenza di sostanze pericolose possono essere di tipo CONVENZIONALE di tipo NON CONVENZIONALE 3
4 Il rischio si definisce convenzionale quando la contaminazione dell ambiente ad opera di un agente chimico (C), radioattivo (N/R) o biologico (B) in grado di recare danno alla salute pubblica o di rendere inaccessibili/inutilizzabili luoghi è dovuto ad un incidente, di norma in attività industriali/commerciali o di trasporto. 4
5 Il rischio si definisce non convenzionale quando il rischio è connesso alle ipotesi di dispersione volontaria di agenti contaminanti. 5
6 Rischio RADIOLOGICO Il rischio radiologico R è rappresentato dall emissione in ambiente di radiazioni ionizzanti da parte di una sorgente radioattiva sigillata (irraggiamento) o di una sostanza o polvere radioattiva (contaminazione ambientale) 6
7 Per radioattività si intende la proprietà di alcune sostanze di emettere radiazioni corpuscolari (radiazioni formate da particelle atomiche dotate di massa, carica e velocità, note con il nome di particelle alfa e beta) ed elettromagnetiche (raggi gamma e raggi X). 7
8 Le radiazioni ionizzanti inducono danni sulla materia vivente a livello di molecole, cellule, tessuti ed organi. 8 8
9 Le radiazioni si dividono in 3 tipologie: Particelle alfa α Particelle beta β Particelle gamma γ 9
10 Decadimento α Particelle composte da due protoni e due neutroni Nuclei di elio 10
11 Particelle α Le particelle alfa non penetrano nella pelle dell uomo e sono facilmente bloccate dai normali indumenti. Le particelle alfa sono bloccate da 5 cm di aria o da uno strato sottile di carta, acqua, tessuto o polvere: non penetrano i tessuti antifiamma. I materiali radioattivi α emettitori sono molto pericolosi qualora siano inghiottiti, inalati, o entrino nel flusso sanguigno attraverso ferite aperte. 11
12 Decadimento radioattivo dell uranio 12
13 Decadimento β elettroni o positroni ad alta energia, espulsi da un nucleo atomico 13
14 Particelle β Le particelle beta hanno modesta capacità penetrante, sufficiente comunque a lasciare dose alla pelle nel caso di contaminazione superficiale Le particelle beta penetrano nel compensato o in acqua per alcuni millimetri, mentre in aria percorrono alcuni metri. I materiali radioattivi β emettitori sono pericolosi se ingeriti o inalati. 14
15 Decadimento radioattivo Thorio ed azoto 15
16 Decadimento γ Sono una forma di radiazione appartenente allo spettro elettromagnetico 16
17 Particelle γ I raggi γ sono in grado di penetrare per molti centimetri nei tessuti dell uomo e possono quindi impartire dose a tutti gli organi del corpo I raggi γ percorrono fino a migliaia di metri in aria e vari metri nel calcestruzzo. I raggi γ vengono emessi da nuclei di atomi radioattivi I materiali che emettono raggi gamma sono pericolosi sia come sorgenti esterne sia in caso di inalazione ed ingestione. I raggi X hanno caratteristiche di penetrazione simili ai raggi γ e vengono generati da speciali apparecchiature elettroniche 17
18 Legge del decadimento N(t)= N o e -λt N(t)= nuclei materiale radioattivo all istante t N o = nuclei materiale radioattivo all istante 0 λ= costante di disintegrazione Tempo di dimezzamento T 1/2 : intervallo di tempo necessario perché il numero di nuclei iniziali si riduca della metà T 1/2 = ln2/λ=0,693/λ 18
19 Tempo di dimezzameto Elemento Nuclide Tempo di dimezzamento Tipo decadimento Calcio Ca 164 giorni Beta Carbonio 14 6 Ca 5730 giorni Beta Cesio Cs 30 anni Beta, gamma Thorio Th 8*10 4 anni Alfa, gamma Uranio U 4,51*10 9 Alfa 19
20 Esposizione esterna 20
21 L esposizione ad una sostanza radioattiva può essere di due tipi: 21
22 Esposizione esterna Sorgente sigillata, fuoriesce dall involucro che normalmente la contiene l evento ha come conseguenza la permanenza di campi di radiazioni ; in questo caso all interno del campo occorre adottare cautele quali tenersi a distanza dalla sorgente, servirsi eventualmente di schermi protettivi, limitare il tempo di esposizione. Quando si esce dal campo cessa il pericolo. 22
23 Esposizione interna assai più grave della precedente e pone in essere un rischio di introduzione accidentale della sorgente radioattiva nel corpo umano (contaminazione). La contaminazione può essere prodotta da sorgenti non sigillate, e può tuttavia essere prodotta anche da sorgenti sigillate allorché vengano coinvolte in un incendio o da azioni meccaniche che danneggino l involucro 23
24 Dose Dose assorbita: energia assorbita per unita' di massa pari all energia media ceduta dalle radiazioni ionizzanti alla materia in un elemento volumetrico Dose equivalente: Dose assorbita media in un tessuto o organo, ponderata in base al tipo e alla qualita' della radiazione Dose efficace : somma delle dosi equivalenti nei diversi organi o tessuti 23/10/
25 Unità di misura Grandezza Unità misura Significato Altra unità Conversione Attività: Becquerel 1 transizione al secondo Curie 1 Ci = 3,7*10 10 Bq Bq = 2,7027 Ci Dose assorbita Gray Energia assorbita per unità di massa [J/kg] Rad 1 Gy = 100 rad 1 rad = 0,01 Gy Dose efficace Sievert Dose assorbita per organo ponderata [J/kg] rem 1 Sv = 100 rem 1 rem = 0,01 Sv 25
26 Disposizioni legislative Legge 469/61 - Rete nazionale rilevamento radioattività D. Lgs. 230/95 Sicurezza nucleare degli impianti nucleari Legge 421/96 - Rete e portali valichi di frontiera D. Lgs. 241/00 Protezione dei lavoratori dalle radiazioni ionizzanti D.Lgs 52/ 2007 Controllo delle sorgenti radioattive sigillate ad alta attività e delle sorgenti orfane 26
27 D.Lgs. 230/95 Nuovi concetti di pratica e di intervento Pratica: attività umana che implica un rischio da radiazioni ionizzanti provenienti da una sorgente artificiale (produzione, trattamento, manipolazione, detenzione, ecc.) o da radionuclidi naturali. Intervento: attività che mira a prevenire e/o limitare l esposizione di persone derivante da sorgenti che non fanno parte di una pratica o sono fuori controllo a seguito di incidente. 27
28 D.Lgs. 230/95 Disciplina i provvedimenti autorizzativi in funzione del tipo sorgente radiogena Capi V, VI e VII 28
29 D.Lgs. 230/95 Trasporto materie radioattive ( art. 21) Effettuato da un vettore appositamente autorizzato con decreto del ministero delle Attività produttive, sentiti il Ministero dei Trasporti, il ministero dell Interno e l Apat 29
30 D.Lgs. 230/95 Detenzione sostanze radioattive ( art. 22- Allegato VII, punto 3) Semplice comunicazione (VVF, ARPA, USL, ecc.) da inoltrare 30 giorni prima di intraprendere una pratica (art. 22 D.Lgs. 230/95 e ss.mm.ii.) Obbligo di comunicazione di cessazione entro 30 gg. 30
31 D.Lgs. 230/95 Perdita e/o ritrovamento sostanze radioattive (art. 25) Il detentore, nell'ipotesi di smarrimento o di perdita di materie radioattive, deve darne immediatamente comunicazione a ASL, VVF, PS, etc. Il ritrovamento di materie radioattive disperse (proprietario o no) va comunicato a PS 31
32 D.Lgs. 230/95 Impiego di sostanze radioattive (art. 27 Allegato IX) A seconda dell importanza della sorgente l impiego si suddivide in due categorie Impiego di categoria A Impiego di categorie B Impiego esente (rischio radiologico elevato) (rischio radiologici medio) (rischio basso) 32
33 D.Lgs. 230/95 Categoria A: Nulla osta preventivo a livello centrale (art. 28) Ministero dello Sviluppo Economico di concerto Ministero dell Ambiente Ministero dell Interno Ministero del Lavoro e Prev. Sociale ISPRA Regioni 33
34 D.Lgs. 230/95 Categoria B autorizzazione a livello locale (Prefettura/UTG) (art. 29) Sentiti: Comando Provinciale Vigili del Fuoco Direzione Provinciale del Lavoro Servizio di Prevenzione dei Rischi di Radiazioni Ionizzanti della Regione Organismo Tecnico Impiego Radiazioni Ionizzanti 34
35 D.Lgs. 230/95 Il Nulla Osta all impiego, per entrambe le categorie, oltre alla condizioni di esercizio, prove e manutenzione, nonché eventuale disattivazione degli impianti, può prevedere prescrizioni relative alle costruzioni o alle stesse norme comportamentali. 35
36 D.Lgs. 230/95 Depositi e smaltimento rifiuto radioattive (art. 33) La costruzione e l'esercizio delle installazioni per il deposito, il trattamento,lo smaltimento nell'ambiente, di rifiuti radioattivi sono soggette a nulla osta preventivo del Ministero delle Attività produttive, di concerto con i Ministeri dell'ambiente, dell Interno, del Lavoro e della Previdenza Sociale e della Sanita', sentite la regione o la provincia autonoma interessata e l ISPRA. 36
37 D.Lgs. 230/95 Reattori di ricerca di potenza maggiore di 100 KW termici (art. 51) Autorizzazione o nulla osta del Ministero Attività produttive previo parere dell ISPRA, sentita la Commissione tecnica. 37
38 D.Lgs. 230/95 Deposito nucleari sottocritici (art. 52) Materie fissili speciali, combustibili nucleari dei complessi nucleari sottocritici Autorizzazione del Ministero Attività produttive, di intesa con i Ministri dell'interno, del lavoro e della sanita', previo parere dell ISPRA sentita la Commissione tecnica se si tratta di combustibili nucleari irradiati. Nel decreto di autorizzazione possono essere stabilite speciali prescrizioni. 38
39 D.Lgs. 230/95 Sorveglianza radioattività ambientale (art. 54) Il titolare dell'autorizzazione o del nulla osta e l'esercente sono tenuti alla sorveglianza permanente del grado di radioattività dell'atmosfera, delle acque, del suolo e degli alimenti nelle zone sorvegliate e nelle zone limitrofe ed alle relative determinazioni 39
40 D.Lgs. 230/95 Disattivazione impianti nucleari (art. 55) La disattivazione di un impianto nucleare è soggetta ad autorizzazione preventiva da parte del Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato, sentiti i Ministeri dell'ambiente, dell'interno, del lavoro e della previdenza sociale e della sanità, la regione o provincia autonoma interessata e l'anpa, su istanza del titolare della licenza. Autorizzazione rilasciata, ove necessario, per singole fasi intermedie rispetto allostato ultimo previsto 40
41 Attività soggette al DPR 151 Attività 58 (ex 75 e 76 DM ) Pratiche di cui al D.Lgs. 17/3/1995, n. 230 e s.m.i. soggette a provvedimenti autorizzativi (art. 27 D.Lgs. 17/3/1995, n. 230 ed art. 13 L. 31/12/1962, n. 1860) Categoria di rischio B Nulla Osta impiego (cat. B - art.29- D.Lgs 230) Categoria di rischio C Nulla Osta impiego (cat. A - art.28 D.Lsg 230) 41
42 Attività soggette al DPR 151/11 Attività 59 (ex 77 DM ) Autorimesse adibite al ricovero di mezzi utilizzati per il trasporto di materie fissili speciali e di materie radioattive (art. 5 della legge 31/12/1962, n. 1860, sostituito dall'art. 2 del DPR 30/12/ 1965, n. 1704; art. 21 del D.Lgs. 17 marzo 1995, n. 230) Categoria di rischio C tutte 42
43 Attività soggette al DPR 151 Attività 60 (ex 78 DM ) Impianti di deposito delle materie nucleari ed attività assoggettate agli articoli 33 (rifiuti) e 52 (depositi sottocritici) del D.Lgs 17 marzo 1995, n. 230 e s.m.i, con esclusione dei depositi in corso di spedizione. Categoria di rischio C tutte 43
44 Attività soggette al DPR 151 Attività 61 (ex 79 DM ) Impianti nei quali siano detenuti combustibili nucleari o prodotti o residui radioattivi [art. 1, lettera b) della legge 31 dicembre 1962, n. 1860] Categoria di rischio C tutte 44
45 Attività soggette al DPR 151 Attività 62 (ex 80 DM ) Impianti relativi all'impiego pacifico dell'energia nucleare ed attività che comportano pericoli di radiazioni ionizzanti derivanti dal predetto impiego: impianti nucleari; reattori nucleari, eccettuati quelli che facciano parte di un mezzo di trasporto; impianti per la preparazione o fabbricazione delle materie nucleari; impianti per la separazione degli isotopi; impianti per il trattamento dei combustibili nucleari irradianti; attività di cui agli articoli 36 e 51 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230 e s.m.i. Categoria di rischio C tutte 45
46 Strategia antincendio Nelle attività con presenza di materie radioattive e macchine radiogene, la strategia antincendio contempla: la valutazione del rischio incendio lo studio della radioprotezione dei lavoratori e della popolazione prevenzione e protezione dagli incendi le attività di soccorso (operatori e VV. F) la decontaminazione e il ripristino della sicurezza 46
47 Valutazione del rischio Rischi connessi con incendio molto elevati Difficoltà adozione misure di protezione assolutamente efficaci Importanza della prevenzione 47
48 Misure di prevenzione Norme di buona tecnica per gli impianti e le apparecchiature elettriche (CEI 64-8, CEI 11-1, ecc.) Sistemi di messa in sicurezza delle sorgenti e degli impianti Divieti di fumo ed utilizzo fiamme libere Sicurezze alternative (deroghe). 48
49 Misure di protezione Compartimentazioni antincendi. Sistemi di rilevazione incendio Impianti di estinzione incendi. Sistemi di aerazione e ventilazione 49
50 Gestione dell emergenza Sistemi di aerazione e ventilazione. Sistemi di messa in sicurezza delle sorgenti e degli impianti Compartimentazioni antincendi. Piano di emergenza e di evacuazione. Sistemi di rilevamento e di estinzione incendi. 50
51 Conclusioni In un attività con presenza di sostanze radiogene, la sicurezza antincendio è principalmente basata sulla riduzione della probabilità di accadimento dell evento e quindi sulla prevenzione dell innesco. A completamento della strategia, non mancano, tuttavia, tutte le misure di mitigazione degli effetti, atti a limitare la dispersione delle sostanze radioattive nell ambiente. 51
DEPOSITO ED UTILIZZO DI SOSTANZE RADIOGENE
DEPOSITO ED UTILIZZO DI SOSTANZE RADIOGENE Marco Frezza Pisa 23 maggio 2015 Attività 58 Pratiche di cui al decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230 e s.m.i. soggette a provvedimenti autorizzativi (art.
DettagliDecadimento a. E tipico dei radioisotopi con Z > 82 (Pb), nei quali il rapporto tra il numero dei neutroni e quello dei protoni è troppo basso.
Decadimento a Nel decadimento vengono emesse particelle formate da 2 protoni e 2 neutroni ( = nuclei di 4He) aventi velocità molto elevate (5-7% della velocità della luce) E tipico dei radioisotopi con
DettagliLa Radioattività. da:ispra istituto superiore per la ricerca e protezione ambientale
La Radioattività da:ispra istituto superiore per la ricerca e protezione ambientale Isotopi: Nuclei diversi del medesimo elemento chimico Vi sono elementi con atomi che, a parità di numero di protoni,
DettagliRADIAZIONI IONIZZANTI
RADIAZIONI IONIZZANTI PREMESSA Le radiazioni ionizzanti sono quelle radiazioni dotate di sufficiente energia da poter ionizzare gli atomi (o le molecole) con i quali vengono a contatto. La caratteristica
DettagliUomo, ambiente e radiazioni
Uomo, ambiente e radiazioni Natura delle radiazioni 76 Le radiazioni di cui si tratta parlando di tecnologia nucleare sono le radiazioni ionizzanti Natura delle radiazioni Cosa sono le radiazioni ionizzanti?
DettagliLa radioattività può avere un origine sia artificiale che naturale.
http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/radioattivita-e-radiazioni/ radioattivita/radioattivita-naturale-e-artificiale La radioattività può avere un origine sia artificiale che naturale. La radioattività
DettagliIl numero di protoni presenti in un atomo si chiama numero atomico = Z elemento differisce per il numero Z. H deuterio (6000 volte abbondante)
Il numero di protoni presenti in un atomo si chiama numero atomico = Z elemento differisce per il numero Z ogni ISOTOPI atomi di uno stesso elemento ma con un N di neutroni x es. 14 C e 12 C l H ha 3 isotopi:
DettagliL unità di misura della dose nel S.I. è il Gray
LA LA DOSE DOSE DA DA RADIAZIONE Le radiazioni (particelle, raggi gamma ) quando interagiscono con un mezzo cedono (tutta o parte) della loro energia al mezzo stesso. Si definisce allora la dose assorbita
DettagliRadiazione: propagazione di energia senza che vi sia né. Radiazioni ionizzanti radiazioni che hanno energia sufficiente per produrre la ionizzazione.
Radiazioni Radiazione: propagazione di energia senza che vi sia né trasporto di quantità macroscopiche di materia, né necessità di un substrato materiale per la propagazione. L energia viene ceduta quando
DettagliDOSE DI RADIAZIONE IONIZZANTE PERICOLO DA RADIAZIONI IONIZZANTI DOSE ASSORBITA D =!E AREA CONTROLLATA. energia assorbita nell'unità di massa
DOSE DI RADIAZIONE IONIZZANTE PERICOLO DA RADIAZIONI IONIZZANTI DOSE ASSORBITA AREA CONTROLLATA D =!E!m energia assorbita nell'unità di massa 2 UNITA' DI MISURA dose assorbita D =!E!m dimensioni [D] =
DettagliLa radioattività. La radioattività è il fenomeno per cui alcuni nuclei si trasformano in altri emettendo particelle e/ radiazioneni elettromagnetiche.
La radioattività La radioattività è il fenomeno per cui alcuni nuclei si trasformano in altri emettendo particelle e/ radiazioneni elettromagnetiche. La radioattività: isotopi. Il numero totale di protoni
DettagliLA SICUREZZA NEI CANTIERI NASCE A SCUOLA
LA SICUREZZA NEI CANTIERI NASCE A SCUOLA Da Studente a RSPP Progetto sperimentale per gli Istituti superiori per Geometri della Provincia di Modena Il rischio da radiazioni ionizzanti Modulo A Lezione
DettagliCapitolo 3 LA RADIOATTIVITA AMBIENTALE
Capitolo 3 LA RADIOATTIVITA AMBIENTALE La radioattività (o decadimento radioattivo) Ogni elemento X viene rappresentato dal numero atomico Z, pari al numero di protoni, e dal numero di massa A, uguale
DettagliRIFERIMENTI NORMATIVI E LINEE GUIDA NAZIONALI PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI
RIFERIMENTI NORMATIVI E LINEE GUIDA NAZIONALI PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI Elena Caldognetto Osservatorio Agenti Fisici ARPAV Verona LA RADIOATTIVITÀ NELLE ACQUE POTABILI DEL VENETO
DettagliVista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata nella riunione del 18 febbraio 2000;
Attuazione della direttiva 96/29/EURATOM in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti. TESTO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Dettaglivista la legge regionale 4 settembre 2001, n. 18 Approvazione del piano socio-sanitario regionale per il triennio 2002/2004 ;
LA GIUNTA REGIONALE visto il D.P.R 13 febbraio 1964, n. 185 Sicurezza degli impianti e protezione sanitaria dei lavoratori e delle popolazioni contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti derivanti dall
DettagliIl Nucleo. Dimensioni del nucleo dell'ordine di 10. m Il raggio nucleare R = R 0 -15
Il Nucleo Nucleo e' costituito da nucleoni (protoni e neutroni). Mentre i neutroni liberi sono abbastanza instabili tendono a decadere in un protone ed un elettrone (t 1/2 circa 900 s), i protoni sono
DettagliDistaccamento Volontari Caselle Torinese 5) RADIOATTIVITA. Testi, immagini ed argomenti trattati a cura del Comando Provinciale di Torino
5) RADIOATTIVITA 5.1 Radioattività Parlando di radioattività bisogna partire dai concetti introduttivi di fisica nucleare. 5.1.1 L atomo L atomo può essere definito la più piccola parte di un elemento
DettagliLivello massimo ammissibile ( Bq kg -1 o Bq l -1 ) Prodotti lattiero caseari Isotopi dello Stronzio
Tabella A3.3. Livelli massimi ammissibili di radioattività per i prodotti alimentari in caso di emergenze nucleari e radiologiche (CCE 1989a; CCE 1989b) Radionuclide Alimenti per lattanti Livello massimo
DettagliRadioattività: i servizi al cittadino di ARPA Lombardia
Radioattività: i servizi al cittadino di ARPA Lombardia Maria Teresa Cazzaniga Dipartimento di Milano U.O. Agenti Fisici «Le attività di ARPA in materia di sicurezza e gestione dei rischi per l ambiente»
DettagliRADIAZIONI IONIZZANTI
Liceo Scientifico Statale R.L. Satriani di Petilia Policastro (KR) Progetto Nazionale SeT progetto nazionale per l educazione scientifica e tecnologica - Annualità 2004 Monitoriamo l ambiente del Parco
DettagliCenni di fisica moderna
Cenni di fisica moderna 1 fisica e salute la fisica delle radiazioni è molto utilizzata in campo medico esistono applicazioni delle radiazioni non ionizzanti nella terapia e nella diagnosi (laser per applicazioni
DettagliPreparazione di radiofarmaci PET e per terapia radionuclidica: aree critiche per l operatore
Preparazione di radiofarmaci PET e per terapia radionuclidica: aree critiche per l operatore Marco Chianelli, MD, PhD Unità Operativa di Endocrinologia Ospedale Regina Apostolorum, Albano Roma II WORKSHOP
DettagliChimica Nucleare. Copyright The McGraw-Hill Companies, Inc. Permission required for reproduction or display.
Chimica Nucleare Copyright The McGraw-Hill Companies, Inc. Permission required for reproduction or display. 1 Riassunto Numero Atomico (Z) = numero di protoni nel nucleo Numero di Massa (A) = numero di
DettagliProgramma di addestramento raccomandato per l esame di Radiografia di 2 livello secondo EN 473
Programma di addestramento raccomandato per l esame di Radiografia di 2 livello secondo EN 473 0 0 0 Parte 1 - Principi del controllo radiografico 1.1 - Scopo e limitazioni del metodo di controllo radiografico
DettagliInterazione radiazione materia Dott.ssa Alessandra Bernardini
Interazione radiazione materia Dott.ssa Alessandra Bernardini 1 Un po di storia Lo studio delle radiazioni ionizzanti come materia di interesse nasce nel novembre del 1895 ad opera del fisico tedesco Wilhelm
DettagliUn po' di fisica nucleare: La radioattività
Un po' di fisica nucleare: La radioattività at e ve de n d o.. = La radioattività La radioattività è il fenomeno per cui alcuni nuclei si trasformano in altri emettendo particelle. La radioattività non
DettagliLA FISICA DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI
LA FISICA DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI MINISTERO DELL INTERNO Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Ispettorato Nazionale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana
DettagliUNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PADOVA
Fisica Sanitaria Interazione di raggi X con la materia (diffusione, effetto compton, fotoelettrico, produzione di coppie, fotodisintegrazione). Spessore emivalente, decivalente. Interazione delle particelle
DettagliELEMENTI di CHIMICA NUCLEARE. La FISSIONE NUCLEARE
ELEMENTI di CHIMICA NUCLEARE La FISSIONE NUCLEARE Lo scienziato Otto Hahn nel 938 scoprì che l'uranio 35 9U è fissile. La fissione è una rottura dei nuclei pesanti e può avvenire quando un neutrone lento
DettagliRischio professionale da radiazioni ionizzanti. Nicola Magnavita
Rischio professionale da radiazioni ionizzanti Nicola Magnavita Radiazioni elettromagnetiche Onde radio Onde radar Microonde Raggi infrarossi Luce visibile Raggi ultravioletti Raggi X Raggi gamma Dose
DettagliIstituto di Radioprotezione. Laboratorio sorveglianza fisica ed ambientale di radioprotezione (IRP-SFA) dell'enea
Istituto di Radioprotezione Laboratorio sorveglianza fisica ed ambientale di radioprotezione (IRP-SFA) dell'enea 8 ottobre 2013 ENEA Centro Ricerche Casaccia Enrico Borra ENEA - Istituto di Radioprotezione
DettagliRadioattività. 1. Massa dei nuclei. 2. Decadimenti nucleari. 3. Legge del decadimento XVI - 0. A. Contin - Fisica Generale Avanzata
Radioattività 1. Massa dei nuclei 2. Decadimenti nucleari 3. Legge del decadimento XVI - 0 Nucleoni Protoni e neutroni sono chiamati, indifferentemente, nucleoni. Il numero di protoni (e quindi di elettroni
DettagliEsercizi su Chimica Nucleare e Nucleogenesi
Insegnamento di Chimica Generale 083424 - CCS CHI e MAT A.A. 2015/2016 (I Semestre) Esercizi su Chimica Nucleare e Nucleogenesi Prof. Dipartimento CMIC Giulio Natta http://chimicaverde.vosi.org/citterio/it//
DettagliInterazione radiazione-materia. Dott. Elisa Grassi S.C. Fisica Medica ASMN-IRCCS Reggio Emilia
Interazione radiazione-materia Dott. Elisa Grassi S.C. Fisica Medica ASMN-IRCCS Reggio Emilia Struttura dell atomo L atomo schematicamente è costituito da un nucleo centrale e da un certo numero di elettroni
DettagliEsploriamo la chimica
1 Valitutti, Tifi, Gentile Esploriamo la chimica Seconda edizione di Chimica: molecole in movimento Capitolo 7 Le particelle dell atomo 1. La natura elettrica della materia 2. Le particelle fondamentali
DettagliRadioattivita (radiazioni ionizzanti) e salute. 1a parte
Radioattivita (radiazioni ionizzanti) e salute Cristiana Peroni Dipartimento di Fisica Sperimentale dell Universita di Torine e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare 1a parte 4/11/2005 C.Peroni 1 Che cosa
DettagliA 2 Z A 2 Z. PROTONI: carica +e, massa 1840 m e NEUTRONI: carica nulla, massa 1842 m e
PROTONI: carica +e, massa 1840 m e NEUTRONI: carica nulla, massa 184 m e Z = numero atomico = numero dei protoni (elettroni) proprietà chimiche A = numero di massa = numero dei protoni + neutroni massa
DettagliALLEGATO 2 LA NORMATIVA ITALIANA VIGENTE SULLA SICUREZZA E L IGIENE DEL LAVORO
ALLEGATO 2 Riferimento alla Specifica: 2.7 LA NORMATIVA ITALIANA VIGENTE SULLA SICUREZZA E L IGIENE DEL LAVORO Elenco delle principali disposizioni legislative in materia di Sicurezza e Salute sul lavoro
DettagliValitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu
Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile Chimica concetti e modelli.blu 2 Capitolo 7 Le particelle dell atomo 3 Sommario (I) 1. La natura elettrica della materia 2. La scoperta delle proprietà elettriche 3. Le
DettagliUniversità degli Studi della Calabria
Università degli Studi della Calabria FACOLTA DI FARMACIA E SCIENZE DELLA NUTRIZIONE E DELLA SALUTE Corso di Laurea in Tossicologia dell Ambiente TESI DI LAUREA Tossicità del Radon Relatore Candidata Ch.mo
DettagliCOMUNE DI SIENA DIREZIONE SERVIZI
COMUNE DI SIENA DIREZIONE SERVIZI REGOLAMENTO SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO PER IL RILASCIO DEL NULLA OSTA PREVENTIVO CLASSIFICATO DI CAT. B PER L'IMPIEGO DI SORGENTI DI RADIAZIONI IONIZZANTI RIGUARDANTI
Dettagliqualificata gamma di servizi di consulenza e formazione. La Eco System srl- org ha
CHI SIAMO : La ECO SYSTEM S.R.L. - Org è una società che si avvale di personale esperto e opera nel settore della sicurezza sui luoghi di lavoro, dell igiene industriale, della medicina del lavoro, dell
DettagliUnità didattica 10. Decima unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia
Unità didattica 10 Radioattività... 2 L atomo... 3 Emissione di raggi x... 4 Decadimenti nucleari. 6 Il decadimento alfa.... 7 Il decadimento beta... 8 Il decadimento gamma...... 9 Interazione dei fotoni
DettagliSalute e sicurezza sul lavoro, elemento determinante per la competitività delle imprese
Ferrara, 29 giugno 2015 Salute e sicurezza sul lavoro, elemento determinante per la competitività delle imprese La Prevenzione Incendi nei luoghi di lavoro Ing. Massimo Fratti Corpo Nazionale Vigili del
DettagliRadiazioni Ionizzanti D.lgs 230/95. Attuazione delle direttive 89/618/Euratom, 90/641 Euratom, 92/3/Euratom, 96/29/Euratom,
Radiazioni Ionizzanti D.lgs 230/95 Attuazione delle direttive 89/618/Euratom, 90/641 Euratom, 92/3/Euratom, 96/29/Euratom, In materia di radiazioni ionizzanti Generalità Il termine radiazione è usato in
DettagliCAPACITA DI PENETRAZIONE DELLA RADIAZIONE PERCORSO MASSIMO (RANGE) PER PARTICELLE CARICHE E SPESSORE EMIVALENTE PER FOTONI E NEUTRONI
CAPACITA DI PENETRAZIONE DELLA RADIAZIONE NELLA MATERIA: PERCORSO MASSIMO (RANGE) PER PARTICELLE CARICHE E SPESSORE EMIVALENTE PER FOTONI E NEUTRONI Polvani pp 50-57 Particelle cariche Tessuti molli considerati
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 9 maggio 2001, n. 257
DECRETO LEGISLATIVO 9 maggio 2001, n. 257 Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 241, recante attuazione della direttiva 96/29/Euratom in materia di protezione
DettagliVALUTAZIONE DEL RISCHIO RADON
Pagina 1 di 12 Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo economico sostenibile ENEA Centro Ricerche BRINDISI Dipartimenti SSPT, DTE, FSN e Unità Centrale ISER S. S. 7 Appia km
Dettagli5. DAP - AREA FISICA. 5.1 Onde Meccaniche Rumore Ultrasuoni. Analisi statistica sul campo (con presenza operatore):
Versione 2002 - aggiornamento 8 gennaio 2002 20 5. DAP - AREA FISICA 5.1 Onde Meccaniche 5.1.1 Rumore 5.1.01.01 Misura di livello sonoro con fonometro 52,00 5.1.01.02 Determinazione dei tempi di riverbero
DettagliI concetti di rischio e pericolo
I concetti di rischio e pericolo Durata: 12 26 La valutazione del rischio D.Lgs. 81/2008 Articolo 15 - Misure generali di tutela Nelle misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori
DettagliRaDON. Giuseppe Scielzo (Fisico) Filippo Grillo Ruggieri (Medico) Salvatore Melluso (Geologo)
RaDON Giuseppe Scielzo (Fisico) Filippo Grillo Ruggieri (Medico) Salvatore Melluso (Geologo) INDICE COS E p. 5 DA DOVE PROVIENE 11 COME ENTRA NEGLI AMBIENTI 15 CONSEGUENZE SULLA SALUTE 23 INTERVENTO DI
Dettagliwww.fisiokinesiterapia.biz RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE IN MEDICINA - SPETTRO ELETTROMAGNETICO - RADIAZIONI TERMICHE: MICROONDE E INFRAROSSI - RADIAZIONI IONIZZANTI: ULTRAVIOLETTI, X E GAMMA RADIAZIONE
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO. Comune di Pisa
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DEL D. Lgs. 9 aprile 2008, n 81 D.M. 10 marzo 1998 D.P.R. 151 11 agosto 2011 Comune di Pisa Tipografia - Ospedaletto Il tecnico
DettagliD.Lgs. 17 Marzo 1995, n. 230 ( Gazz. Uff. n giugno 1995 )
D.Lgs. 17 Marzo 1995, n. 230 ( Gazz. Uff. n. 136 13 giugno 1995 ) Attuazione delle direttive EURATOM 80 / 836, 84 / 467, 84 / 466, 89 / 618, 90 / 641 e 92 / 3 in materia di radiazioni ionizzanti IL PRESIDENTE
DettagliRadioattività e dosimetria
Radioattività e dosimetria Un nucleo atomico è caratterizzato da: IL IL NUCLEO ATOMICO numero atomico (Z) che indica il numero di protoni numero di massa (A) che rappresenta il numero totale di nucleoni
DettagliAtomi. Negli atomi, il numero di protoni é uguale al numero di elettroni, così che l'atomo é elettricamente neutro.
Atomi Combinations of 26 letters make up every word in the English language. Similarly, all material things in the world are composed of different combinations of about 100 different elements. La materia
DettagliLa fisica del XX secolo ovvero la tecnologia consente di eseguire esperimenti sempre più spinti e. tutto deve essere messo in discussione
ovvero la tecnologia consente di eseguire esperimenti sempre più spinti e. tutto deve essere messo in discussione The fundamental cause of the trouble is that in the modern world the stupid are cocksure
DettagliCAPITOLO 20 LA CHIMICA NUCLEARE
CAPITOLO 20 LA CHIMICA NUCLEARE 20.5 (a) La soma dei numeri atomici e la somma dei numeri di massa, da entrambi i lati dell equazione nucleare, deve coincidere. Dalla parte sinistra di questa equazione
DettagliRADIOATTIVITA. 1. Introduzione
RADIOATTIVITA 1. Introduzione Radioattività Proprietà di alcuni nuclei atomici di subire trasformazioni spontanee mediante l emissione di particelle subatomiche o di onde elettromagnetiche estremamente
DettagliIntegrazioni allo Studio di Impatto Ambientale e Sociale Allegato 17 Elenco delle autorizzazioni di cui al comma 2 dell art. 23 del D.
Integrazioni allo Studio di Impatto Ambientale e Sociale Allegato 17 Elenco delle autorizzazioni di cui al comma 2 dell art. 23 del D.Lgs 152/06 e s.m.i Allegato 17 Autorizzazioni, intese, concessioni,
DettagliLo strofinio di qualsiasi oggetto provoca la comparsa su di esso di una carica elettrica che può attrarre piccoli oggetti.
1. La natura elettrica della materia Lo strofinio di qualsiasi oggetto provoca la comparsa su di esso di una carica elettrica che può attrarre piccoli oggetti. La carica elettrica può essere positiva o
DettagliRischio Chimico. Definizioni
Rischio Chimico Definizioni a) agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come
DettagliARPA Piemonte - AIRP Convegno Agenti Fisici Alessandria, 6-8 giugno 2016
ARPA Piemonte - AIRP Convegno Agenti Fisici Alessandria, 6-8 giugno 2016 L'integrazione delle disposizioni del D.Lgs. n. 230/1995 e s.m.i. nei procedimenti di autorizzazione ambientale ai sensi del D.Lgs.
DettagliEffetti biologici delle radiazioni
Trieste 20 Maggio 2011, Caffè San Marco Effetti biologici delle radiazioni Mara Severgnini Esperto in fisica medica e Esperto Qualificato Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Trieste Radiazioni
DettagliINTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA
M. Marengo INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA Servizio di Fisica Sanitaria Ospedale Policlinico S.Orsola - Malpighi, Bologna mario.marengo@unibo.it Si definiscono radiazioni ionizzanti tutte le
DettagliCORSO PER RSPP - ASPP MODULO B
CORSO PER RSPP - ASPP MODULO B Il modulo B di specializzazione è relativo al corso di formazione che tratta la natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro, correlati alle specifiche attività lavorative.
DettagliPROGRAMMA MINIMO DI BASE PER CORSO PER ADDETTO ANTINCENDIO IN ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCENDIO BASSO (DURATA 4 ORE)
PROGRAMMA MINIMO DI BASE PER CORSO PER ADDETTO ANTINCENDIO IN ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCENDIO BASSO (DURATA 4 ORE) 1) INCENDIO (1 ora) principi della combustione prodotti della combustione sostanze estinguenti
DettagliL ATTIVITA DI FORMAZIONE DEL CNVVF FINALIZZATA A FRONTEGGIARE IL RISCHIO NUCLEARE E RADIOLOGICO
L ATTIVITA DI FORMAZIONE DEL CNVVF FINALIZZATA A FRONTEGGIARE IL RISCHIO NUCLEARE E RADIOLOGICO Ing. Clara MODESTO Direzione Centrale per la Formazione Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Obiettivo: creazione
DettagliEsercizi. 1. Fotoni, elettroni. 2. Struttura della materia. 3. Nuclei, radioattività. 4. Produzione e consumo di energia E-X - 0
Esercizi 1. Fotoni, elettroni 2. Struttura della materia 3. Nuclei, radioattività 4. Produzione e consumo di energia E-X - 0 Calcolare il flusso di fotoni supposti monocromatici a lunghezza d onda di 450
Dettagli04/05/2009 DEFINIZIONE DI RADIAZIONI. Corso di Igiene. Igiene delle radiazioni ionizzanti e non
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO Corso di Igiene Igiene delle radiazioni ionizzanti e non Prof. P. Cavallo 1 DEFINIZIONE DI RADIAZIONI In fisica: particolare forma di energia, o di materia corpuscolare,
DettagliCorso 818 Ordine architetti Napoli. Principi e metodi generali per la valutazione del rischio incendio nei luoghi di lavoro
Principi e metodi generali per la valutazione del rischio incendio nei luoghi di lavoro 1 Criteri generali di sicurezza antincendio A) VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO B) MISURE GENERALI DI PREVENZIONE
DettagliAspetti connessi con la gestione della sicurezza
Ministero dell Interno LE NUOVE NORME ANTINCENDIO PER LE STRUTTURE SANITARIE Convegno Nazionale Istituto Superiore Antincendi Roma 25 marzo 2015 Aspetti connessi con la gestione della sicurezza Ing. Claudio
DettagliControlli e sanzioni in materia di Prevenzione Incendi
CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO CASERTA Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Controlli e sanzioni in materia di Prevenzione
DettagliIL SISTEMA TARIFFARIO DEL NUOVO REGOLAMENTO
Regolamento di semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi D.P.R. 1 agosto 2011 n. 151 IL SISTEMA TARIFFARIO DEL NUOVO REGOLAMENTO Ing. Francesco Notaro, Nucleo
DettagliLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO SANITARIO. Stefano De Crescenzo A.S.S.T. Niguarda - D.G. Welfare Regione Lombardia
LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO SANITARIO Stefano De Crescenzo A.S.S.T. Niguarda - D.G. Welfare Regione Lombardia Obiettivi intervento fornire: alcune semplici indicazioni sugli effetti delle basse dosi alcuni
DettagliPRINCIPI FISICI DELLE RADIAZIONI E RADIOPROTEZIONE INTERAZIONE RADIAZIONE MATERIA
PRINCIPI FISICI DELLE RADIAZIONI E RADIOPROTEZIONE INTERAZIONE RADIAZIONE MATERIA Le radiazioni Con il termine radiazione si usa descrivere tutta una serie di fenomeni di emissione e propagazione di energia
DettagliSPETTROMETRIA GAMMA SPETTROMETRIA GAMMA
La spettrometria gamma è un metodo di analisi che consente la determinazione qualitativa e quantitativa dei radionuclidi gamma-emettitori presenti in un campione di interesse. Il successo di questo metodo
DettagliLA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA
LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA IL RISCHIO CHIMICO protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico
DettagliFisica delle Apparecchiature per Radioterapia, lez. III RADIOTERAPIA M. Ruspa 1
RADIOTERAPIA 14.01.11 M. Ruspa 1 Con il termine RADIOTERAPIA si intende l uso di radiazioni ionizzanti altamente energetiche (fotoni X o gamma, elettroni, protoni) nel trattamento dei tumori. La radiazione
DettagliSicurezza nel Laboratorio: Radiazioni ionizzanti
Sicurezza nel Laboratorio: Radiazioni ionizzanti Per questo corso non si consiglia nessun libro di testo t pertanto t il file contiene sia pagine didattiche sia pagine di approfondimento messe a punto
DettagliPaola Angelini. Servizio Sanità pubblica
Paola Angelini Servizio Sanità pubblica Modena, 1 aprile 2011 D.Lgs. 230/95 e s.m.i. detenzione = impiego comunicazione preventiva nulla osta all'impiego Categoria B Categoria A LIMITI LIMITI INFERIORI
DettagliLE RADIAZIONI RADIAZIONI CORPUSCOLATE RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE RADIAZIONI TRASPORTO DI ENERGIA ATTRAVERSO IL VUOTOE/O UN MEZZO QUALSIASI
LE RADIAZIONI RADIAZIONI TRASPORTO DI ENERGIA ATTRAVERSO IL VUOTOE/O UN MEZZO QUALSIASI L ENERGIA PUO SPOSTARSI SIA ASSOCIATA A MATERIA SIA INDIPENDENTE DA QUESTA ENERGIA CINETICA RADIAZIONI CORPUSCOLATE
DettagliSi applica. Non si applica
NORMATIVE ABROGATE NORMATIVA ATTUALE 13 articoli in tutto dal 222 al 232 art. 233: campo applicazione art. 234: definizioni art. 235: sostituzione e riduzione art. 236: valutazione del rischio art. 237:
DettagliAllegato 2 - Check-list per la registrazione EMAS di un'impresa
Organizzazione/Sito : Sede legale: Sito Produttivo: Responsabile legale: Allegato 2 - Check-list per la registrazione EMAS di un'impresa Accertamento relativo alla verìfica di conformità legislativa ai
DettagliRADIOATTIVITA ED EFFETTI. A) Introduzione. B) Atomi. C) Isotopi. Prof. Enrico Maria Bruti - Radioattività
RADIOATTIVITA ED EFFETTI A) Introduzione Si definisce radioattività la proprietà che hanno gli atomi di alcuni elementi di emettere spontaneamente radiazioni ionizzanti. La radioattività non é stata inventata
DettagliELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE
ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE 1. autorizzazioni edilizie planimetrie aggiornate (sede dell impresa) certificato di Licenza d Uso o Agibilità (sede dell
DettagliParte I - LE RADIAZIONI IONIZZANTI E LE GRANDEZZE FISICHE DI INTERESSE IN DOSIMETRIA
INDICE Parte I - LE RADIAZIONI IONIZZANTI E LE GRANDEZZE FISICHE DI INTERESSE IN DOSIMETRIA Capitolo 1 Le radiazioni ionizzanti 19 1.1 Introduzione 19 1.2 Il fondo naturale di radiazione 21 1.2.1 La radiazione
DettagliEffetti della radioattività
Effetti della radioattività Il concetto di dose Le radiazioni prodotte dai radioisotopi interagiscono con la materia con cui vengono a contatto, trasferendovi energia. Tale apporto di energia, negli organismi
DettagliSicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti
Workshop Aggiornamento delle Linee guida per la redazione dei piani regolatori portuali 16 dicembre 2014 Roma Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti Salvatore Fiadini Premessa: - tutte le
DettagliIl nucleare non è il diavolo
05 Anno Mondiale della Fisica Il nucleare non è il diavolo Progetto di monitoraggio della radioattività ambientale nelle scuole Sezione di Torino dell INFN e Dipartimenti di Fisica dell Università di Torino
DettagliChe cosa è la luce? 1
Che cosa è la luce? 1 CAMPO ELETTROMAGNETICO 2 Onde Che cosa è un onda? Un onda è una perturbazione di un mezzo, dove il mezzo può essere un campo (es: il campo gravitazionale) o di una sostanza materiale
DettagliRadiazioni ionizzanti
Radiazioni ionizzanti Radiazioni ionizzanti interagiscono con la materia determinando fenomeni di ionizzazione sia direttamente (elettroni, protoni, particelle alfa) che indirettamente (neutroni) cedendo
DettagliLA RADIOPROTEZIONE OPERATIVA ALLA LUCE DEL DLGS 241/200
LA RADIOPROTEZIONE OPERATIVA ALLA LUCE DEL DLGS 241/200 Prof. Claudio Manfredotti Servizio Centralizzato di Esperto Qualificato Università degli Studi di Torino 1 SOMMARIO I nuovi concetti di legge Le
DettagliSommario PARTE I - T.U. N. 81/2008
XI Presentazione... Profili Autori... V VII PARTE I - T.U. N. 81/2008 CAPITOLO 1 TITOLO I T.U. - PRINCIPI COMUNI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI... 1 Il lavoratore... 6 Il datore di lavoro... 8 Il dirigente...
DettagliEsercizio8: il lavoro di estrazione per il tungsteno é 4.49 ev. Calcolare la lunghezza d onda massima per ottenere effetto fotoelettrico [275.6 nm].
Esercizio8: il lavoro di estrazione per il tungsteno é 4.49 ev. Calcolare la lunghezza d onda massima per ottenere effetto fotoelettrico [275.6 nm]. Esercizio9: un fotone gamma sparisce formando una coppia
DettagliSpettro elettromagnetico Radiazioni termiche: microonde infrarossi Radiazioni ionizzanti: ultravioletti raggi X raggi gamma
LE RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE IN BIOLOGIA Spettro elettromagnetico Radiazioni termiche: microonde infrarossi Radiazioni ionizzanti: ultravioletti raggi X raggi gamma SPETTRO ELETTROMAGNETICO (fermi)
DettagliUniversità degli Studi di Siena CUPreL Servizio Prevenzione e Protezione 1
Università degli Studi di Siena CUPreL Servizio Prevenzione e Protezione 1 D.Lgs. 17 marzo 1995, n. 230, Attuazione delle direttive Euratom 80/836, 84/467, 84/466, 89/618, 90/64, 92/3 in materia di radiazioni
Dettagli(Campo di applicazione) (Macchine radiogene) DECRETO PRESIDENTE REPUBBLICA 13 febbraio 1964, n. 185
DECRETO PRESIDENTE REPUBBLICA 13 febbraio 1964, n. 185 Sicurezza degli impianti e protezione sanitaria dei lavoratori e delle popolazioni contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti derivanti dall'impiego
DettagliAssicurazione della qualità del dato in un laboratorio di radioattività ambientale: metodologia ed applicazioni pratiche
Assicurazione della qualità del dato in un laboratorio di radioattività ambientale: metodologia ed applicazioni pratiche Porzio L., Albertone L., Marga M.,Tozzi G. Arpa Piemonte Dipartimento Tematico Radiazioni
Dettagli