Dall origine dell universo alla vita sulla terra

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1 Dall origine dell universo alla vita sulla terra Gli scienziati pensano che l universo si sia formato quindici o venti miliardi di anni fa con una grande esplosione chiamata big bang. Da allora l universo si è trasformato: si sono formate le stelle, come il Sole e i pianeti come la Terra. In principio la Terra era una grande sfera di gas e di polvere incandescente. Col tempo la superficie si è raffreddata ed è diventata solida; si sono formati i mari e i primi esseri viventi. Circa 65 milioni di anni fa comparvero i primati, cioè quei mammiferi che comprendono le scimmie e da cui proviene anche l uomo. Successivamente in Africa comparvero i primi omìnidi, animali simili all uomo. Gli ominidi svilupparono la stazione eretta, divennero cioè in grado di camminare su due gambe; probabilmente già usavano pietre, legno, ossa come strumenti per scavare. In seguito divennero più simili a noi e gli scienziati li chiamarono: Australopiteco (così chiamato perché viveva nell emisfero australe), Homo abilis (uomo abile) e Homo erectus (uomo eretto). L Homo eresctus fu il primo a fabbricare strumenti: egli lavorava la pietra per ricavarne lame con cui uccidere gli animali; col tempo imparò ad utilizzare il fuoco e a comunicare con il linguaggio. I primi uomini non vissero solo in Africa, ma si spinsero anche in Asia e in Europa. Infine, comparve l uomo attuale: l Homo sapiens tra cui ricordiamo gli uomini di Neanderthal (così chiamati perché i primi resti furono ritrovati a Neanderthal in Germania) e l Homo sapiens sapiens. La preistoria La preistoria abbraccia il tempo anteriore alla storia, cioè le ere geologiche (arcaica, primaria, secondaria, terziaria, quaternaria), durante le quali si sono manifestati fenomeni come l avanzata dei mari su alcune terre dell emisfero artico, un intensa attività vulcanica e la stabilizzazione dei confini attuali fra terre e mari. Alla fine del

2 terziario datano i primi rinvenimenti dei più antichi resti umani. La preistoria si suole dividere in età della pietra, del bronzo e del ferro. L età della pietra L età della pietra viene solitamente suddivisa in tre periodi: il Paleolitico o della pietra rozza e scheggiata, il Mesolitico (o età della pietra di mezzo, quando le pietre erano lavorate in modo più elaborato) e il Neolitico o della pietra levigata. Nel periodo paleolitico l uomo viveva all aperto, si riparava dagli animali feroci, dal freddo e dalla pioggia in caverne o capanne costruite con rami, pelli o ossa, conosceva il fuoco, si nutriva di carne, pesce, erbe, costruiva utensili con legno, ossa o pietra. Non conosceva nessuna forma di scrittura, ma sulle pareti delle caverne incideva o dipingeva figure di animali che servivano per riti magici con cui si assicurava il successo della caccia. Alla fine del Paleolitico gli uomini scolpivano ossa, legna e pietra per costruire figure umane e animali e strumenti musicali simili ai nostri flauti e ai fischietti. Essi vivevano in piccoli gruppi: gli uomini si dedicavano alla caccia, le donne alla raccolta dei frutti e alla cura dei piccoli. Nel Neolitico, invece, l uomo viveva in palafitte e addomesticava gli animali. Da nomade divenne pastore e contadino, si stanziò in un luogo e iniziò a coltivare alcuni prodotti come i cereali. La lavorazione dell argilla consentì di fabbricare ceramiche, (usate per conservare e cucinare i cibi) e mattoni per le case. Inoltre essi scoprirono il primo metallo (il rame) con il quale realizzarono dei recipienti. Iniziò la lavorazione dei metalli che è stata definita la rivoluzione neolitica. Si diffuse il culto della dea-madre Terra e nelle prime città si affermò la figura dello stregonesacerdote, che entrava in contatto con le forze sacre che governavano la natura.

3 L età del bronzo e del ferro Con l età del bronzo tutti i modi di vita preistorica si svilupparono. Con il bronzo e poi con il ferro l uomo costruì oggetti più duraturi come zappe e aratri, che gli consentirono di lavorare meglio la terra. Gli uomini cominciarono a costruire case vere e proprie con materiali diversi fino a raggrupparle in villaggi rurali. Iniziò con l età del bronzo la protostoria o secondo periodo della preistoria, che si concluse con l età del ferro. In questa età fiorirono sempre nuove attività: nacque l arte del vetro, la tessitura, venne perfezionata la lavorazione dell argento e dell oro. Nei centri rurali iniziarono ad affermarsi i ceti sociali dei contadini, dei commercianti e degli artigiani. Con la nascita delle prime città cominciò a formarsi una prima struttura sociale: il re, l autorità politica che governava il popolo; i grandi sacerdoti, che celebravano i riti religiosi nel tempio; i nobili, grandi proprietari terrieri; funzionari del palazzo reale e sacerdoti di livello inferiore; soldati, artigiani e contadini; infine, gli schiavi. L invenzione della scrittura segnò il passaggio dalla protostoria alla storia. La scrittura nacque in stretto rapporto con l economia. Infatti i contadini dei villaggi portavano in città le merci che non solo scambiavano con pelli, lana, formaggio (questo scambio primitivo senza uso di moneta si chiama baratto), ma con le quali pagavano la loro tassa al tempio. Qui le merci venivano immagazzinate e registrate inizialmente con i pittogrammi, cioè disegni che raffiguravano i prodotti, poi con segni più piccoli dalla forma di piccoli cunei o chiodi (scrittura cuneiforme inventata dai Sumeri). Successivamente per esprimere i concetti astratti gli Egizi inventarono i geroglifici (che significa segni sacri ) scritti su papiri, ma la scrittura alfabetica che conosciamo noi fu inventata più tardi dai Fenici.

4 La storia Con la scrittura comincia, nell età del ferro, la storia, in quanto ha permesso di ricostruire le vicende umane. La parola storia, quindi, indica il racconto, la narrazione di quanto è avvenuto in un passato più o meno lontano dal presente, che stiamo vivendo oggi. L unico protagonista della storia è l uomo. Nella storia individuiamo: eventi: sono di breve o brevissima durata ( ad es. terremoti, matrimoni tra grandi personaggi); fenomeni: si collocano nell arco di una generazione o poco più, possono riguardare, ad es. l ambito economico o una variazione climatica; evoluzioni: riguardano la lunga o lunghissima durata, più generazioni (ad es. le mutazioni geologiche, le glaciazioni, le desertificazioni). I periodi della storia Gli storici hanno suddiviso la storia in periodi per comodità in base a fasi di crisi e di ascesa: preistoria, storia antica (greca e romana dal 2000 a.c. al 476 d.c.), storia medievale (dal 476 d.c. al 1492), storia moderna (dal 1492 al 1 789) e storia contemporanea (dal 1789 ai giorni nostri). Le periodizzazioni sono provvisorie, perché la storia procede per trasformazioni ed evoluzioni che sono concatenate in maniera spesso casuale. Le fonti (le impronte del passato, tracce) Ogni oggetto, ogni persona è fonte storica. L uomo con le sue azioni produce intenzionalmente o in modo involontario tracce, ad es. con le attività produttive, artistiche, culturali; alcune fonti derivano da fenomeni naturali, climatici. Per ricostruire il passato si usano fonti diverse: dirette: sono prodotte direttamente da un evento di cui sono testimonianza. Esse possono essere: orali (informazioni che ci hanno dato le persone che hanno partecipato ad un evento); scritte (documenti, giornali, lettere); visive (fotografie,disegni, dipinti, immagini); materiali (oggetti di ogni genere)

5 indirette: consentono la conoscenza di determinati fatti e situazioni anche se l obiettivo della fonte era un altro, ad es. un dipinto rappresenta una scena di vita dell Ottocento (f onte diretta) e ci dà informazioni sul modo di vestire dell epoca (fonte indiretta); Le scienze delle fonti Per studiare le fonti lo storico si serve di alcune scienze, che sono: l archeologia, l araldica (studia gli stemmi, le insegne), la cartografia, la numismatica (studia le monete), l epigrafia (studia e interpreta le iscrizioni incise su monumenti o tombe), la filologia (ricostruisce i documenti linguistici e letterari), la paleografia (studia l evoluzione delle scritture antiche per datare i manoscritti), ecc. Che cos è la storiografia La storiografia è la narrazione di eventi storici. Questa narrazione, però, è soggettiva e relativa, in quanto anche se cerca di descrivere azioni e avvenimenti in modo oggettivo, lo storico compie delle scelte e seleziona i fatti in modo consapevole o non. Lo storico interpreta la storia, spesso la giudica, infatti ci possono essere punti di vista diversi riguardo lo stesso fatto storico. Compito dello storico è ricostruire, individuare connessioni, porsi domande ( come, quando, perché), comprendere gli eventi. Il suo obiettivo principale è l attendibilità. L attendibilità è però provvisoria in quanto un altro storico può scoprire un altra traccia e mettere in discussione quella precedente. A cosa serve la conoscenza storica? La storia è stata definita la scienza del futuro, perché il passato ci aiuta a scegliere nel futuro, ci aiuta a conoscere meglio noi stessi, le nostre origini e i problemi attuali, in quanto il presente è condizionato dal passato.

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