Ordine del Giorno. Comune di Agrigento Seduta del Consiglio Comunale del 2 Settembre 2014

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1 Comune di Agrigento Seduta del Consiglio Comunale del 2 Settembre 2014 Ordine del Giorno 1. Designazione scrutatori. 2. Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti. 3. Elezione del Presidente del Consiglio comunale. 4. Approvazione regolamento per l'applicazione del tributo per i servizi indivisibili (TASI). 5. Aliquote TASI-tributo Servizi Indivisibili-anno Aliquote IMU - Imposta Municipale Propria - anno Atto di indirizzo- Servizi igiene pubblica e connessi nel territorio dell'ambito di raccolta ottimale del Comune di Agrigento- Scelta della forma di gestione del servizio. 8. Mozione - Presentazione di osservazioni relative alla " adozione del Piano Paesaggistico degli ambiti 2, 3, 5, 6, 10, 11 e 15 nella provincia di Agrigento", a firma del Cons. Mallia. 9. Approvazione "Regolamento comunale per la tutela del benessere degli animali e la loro convivenza con i cittadini. 10. Riconoscimento legittimità D.F.B. derivante dalla sentenza n. 444/2011 emessa Giudice di Pace di Agrigento resa nel procedimento R.G. n. 1003/ Riconoscimento legittimità D.F.B. derivante dalla sentenza n. 987/2004 emessa dal Tribunale di Agrigento resa nel procedimento R.G. n. 191/ Riconoscimento legittimità D.F.B. derivante dalla sentenza n. 510/2013 emessa dal Giudice di Pace di Agrigento resa nel procedimento R.G. n. 886/ Riconoscimento legittimità D.F.B. derivante dalla sentenza n. 581/2013 emessa dal Giudice di Pace di Agrigento resa nel procedimento R.G. n. 1844/ Riconoscimento legittimità D.F.B. derivante dalla sentenza n. 440/2012 emessa Tribunale di Agrigento resa nel procedimento R.G. n. 3723/ Riconoscimento legittimità D.F.B. derivante dalla sentenza n. 1237/2013 emessa dal Tribunale di Agrigento resa nel procedimento R.G. n. 710/ Presa atto del progetto di completamento della rete fognaria zona Cannatello - Zingarello finalizzato all' apposizione del vincolo preordinato dell'esproprio, ai sensi del D.P.R. 327/2001 e s.m.i. per le aree interessate alla realizzazione di alcuni collettori fognari.

2 17. Atto di indirizzo - istituzione biglietto unico per ingresso Valle dei Templi. Museo e siti di interesse artistico e culturale del Comune di Agrigento - VI commissione. 18. Mozione: destinazione fondo proveniente biglietti Ente Parco archeologico al rifacimento marciapiedi lato Panoramica dei Templi. Cons. Di Rosa. 19. Mozione: Modifica art. 16 del Regolamento scavi su suolo - II commissione. 20. Approvazione regolamento attuativo ed organizzativo della consulta delle associazioni per i diritti della persona disabile, fisica, psichica e sensoriale del Comune di Agrigento. 21. Atto di indirizzo: Attuazione volontari CARD - III Commissione. 22. Variante urbanistica in ottemperanza al decreto del Presidente della Regione Siciliana n. 478 del 22 marzo 2012, accoglimento del ricorso straordinario proposto dalla ditta Schembri Concetta avverso il D.D.G. n. 1106/ Modifica regolamento per l'applicazione dell'imposta municipale propria- Cons. Trupia ed altri. 24. Vendita all ENEL distribuzione spa per costruzione cabina elettrica in via Gustavo Chiesi - area facente parte della maggiore estensione della particella 1134 foglio 165 di mq 36,00 (6,00x4,50) 25. Atto di indirizzo "Proposta agli uffici finanziari di predisporre il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, ivi compresa l'accesso al fondo di rotazione di cui all'art. 243 ter TUEL" a firma del Gruppo consiliare NCD. 2

3 Signor Segretario, per favore, se possiamo chiamare l appello. Sono le ore 18.56, la seduta è aperta. Prego, Segretario. Il Segretario Generale, Dott. Sebastiano PIRAINO, procede all appello nominale dei Consiglieri. Allora, 24 presenti e 6 assenti: la seduta è valida. Volevo comunicare al Consiglio intanto l'assenza giustificare del Consigliere Daniele Vita per problemi personali. Passiamo alla nomina degli scrutatori: nomino scrutatore il Consigliere Picone, il Consigliere Civiltà e il Consigliere Mandracchia, se siete d'accordo. Perfetto, senza opposizione. Prendo atto, signor Segretario, dell'assenza dei Vigili Urbani nella nostra seduta; io avevo chiesto al Comandante, per un fatto anche di rispetto del Consiglio, di mandare i Vigili in divisa, perché è una forma di rispetto, ma prendo atto che stasera non solo non sono in divisa, ma non sono neanche presenti e quindi io la invito a contestare questa assenza domani al Comandante. Grazie. Passiamo all'ordine del giorno e siccome da una discussione fatta prima dell'inizio del Consiglio sulle aliquote è emerso che la discussione è molto articolata e ci impedisce stasera di prenderne atto, convoco intanto ve lo dico verbalmente se è possibile e se i Capigruppo sono d'accordo i Capigruppo, una riunione venerdì, in modo tale da poterne discutere, sempre se siete d accordo, la settimana prossima lunedì o martedì massimo, perché poi i tempi non ci sono più per poter approvare le aliquote. Facciamo una Conferenza dei Capigruppo, allargata chiaramente ai Consiglieri e a chi vuole partecipare perché l'argomento è importantissimo e quindi dobbiamo prendere tutti una decisione. 3

4 Se siete d'accordo, passerei al prelievo di un punto all'ordine del giorno riguardante i debiti fuori bilancio. Deve intervenire lei? Prego. Intervento Presidente, grazie. Colleghi Consiglieri, io ho ascoltato le sue parole, Presidente, però la invito ad anticipare i tempi di questa discussione perché le dico soltanto questo: se la Conferenza dei Capigruppo si riunisce venerdì e il Consiglio lo dobbiamo convocare per martedì, martedì è il 9 e ricordo che non abbiamo tempo per eventuali discussioni o per far sì che i Gruppi che sono qui presenti possano avere le soluzioni. Consigliere, io sono d' accordo anche a farla domani mattina se proceduralmente è possibile e il Segretario mi dà conferma che possiamo fare verbalmente stasera la Conferenza dei Capigruppo allargata. Un attimo, le do la parola così fa la sua proposta. Domani alle era una riunione dei Presidenti di Commissione, ma possiamo anche posticiparla e farne un'altra perché questo è molto più importante. Allora se siete tutti d'accordo domani alle sia i Capogruppo, sia i Consiglieri che vogliono intervenire su questa problematica importantissima, ci vediamo domani tutti alle presso la Presidenza. Va bene? Allora ci riteniamo da questo momento convocati sia i Presidenti e se i Consiglieri che vogliono partecipare alla riunione: quindi domani alle 10.30, come diceva il Consigliere Puleri, possiamo fare questa riunione. Invito a partecipare anche il dottore Mantione, così vediamo di poter uscire da questa problematica. Allora, la proposta della Presidenza è quella di prelevare i punti dal n. 10 al n. 15: sono tutti debiti fuori bilancio, già visti dalle Commissioni con i pareri e quindi 4

5 facciamo questo tipo di lavoro. Sono tutti derivanti da sentenze. Prego, ne ha facoltà: sui debiti stiamo parlando. Sul prelievo? Prego, ne ha facoltà. Il Consigliere GIBILARO Gerlando Grazie, signor Presidente. Colleghi Consiglieri, io, attraverso i media, sento annunci di responsabilità di questo Consiglio Comunale e, se non sbaglio, noi abbiamo una scadenza nel breve tempo: ci sono queste aliquote TaSI da approvare e addirittura qualche Gruppo consiliare ha anche proposto un atto di indirizzo sugli equilibri di bilancio e tante altre cose, per cui io credo che sia opportuno e doveroso discutere di queste tematiche, anziché i classici e continui debiti fuori bilancio che non sono altro che spese occulte dovute alla cattiva gestione dell attività amministrativa. Quindi io sinceramente non sono assolutamente d'accordo su questo prelievo e vorrei affrontare, nell'interesse dei cittadini e dell'ente, gli argomenti che sono all'ordine del giorno e che sono di notevole rilevanza per la città di Agrigento. Quindi io personalmente non sono d'accordo, non so se questa proposta deve essere messa in votazione o altro, ma io credo che questa sia la linea che questo Consiglio Comunale in questo momento deve perseguire. Grazie. Consigliere, io la ringrazio e rispetto il suo parere, però, come lei forse ha avuto modo di vedere, tutto il Consiglio e tutte le parti politiche presenti in questo Consiglio hanno consigliato di rinviare per approfondire una tematica molto importante come diceva lei; comunque è chiaro che mettiamo ai voti la richiesta di prelievo dei debiti fuori bilancio. C è un altro intervento, il Consigliere Patti chiede la parola: ne ha facoltà. Il Consigliere PATTI Alessandro 5

6 Grazie, Presidente, sostanzialmente sono d'accordo con quello che dice il collega Gibilaro, che però tecnicamente non ha indicato il punto che potremmo prelevare perché onestamente, di fronte alla situazione che stiamo vivendo, con la scadenza che abbiamo alle porte e che sappiamo quale è, onestamente andare a parlare dei debiti fuori bilancio mi pare veramente (Ndt, Intervento fuori microfono) Il Consigliere PATTI Alessandro Sì, va bene, ho capito. Quindi, siccome all'ordine del giorno c'è un atto di indirizzo a firma del Gruppo del Nuovo Centro Destra, che è quello che riguarda la proposta dell'adozione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, che è assolutamente precedente, per quanto ci riguarda, alla votazione delle aliquote TaSI e IMU, io propongo il prelievo del punto di cui al n. 25 dell ordine del giorno. Consigliere, ripeto che io rispetto tutte le vostre preoccupazioni e tutte le vostre volontà, però siccome abbiamo detto tutti assieme che domani facciamo una riunione proprio su questi temi, intanto c'è la proposta della Presidenza, se siete d'accordo di votarla, ed è questa, dopodiché se non passa, facciamo un altro tipo di votazione. Quindi metto a voti il prelievo dei punti all'ordine del giorno riguardanti i debiti fuori bilancio. Prego, possiamo votare quella proposta di prelievo. Il Segretario Generale, Dott. Sebastiano PIRAINO, procede all appello nominale dei Consiglieri. 6

7 Allora, do esito della votazione sul prelievo: non viene approvato perché ci sono 8 voti favorevoli, 8 contrari e 8 astenuti. Io voglio precisare che ho fatto questa richiesta di prelievo perché sono stato invitato dal Consiglio Comunale da più parti, ma evidentemente si è cambiato parere in corso d'opera: ne prendo atto e lo rispetto sicuramente. Quindi passiamo a un'altra richiesta di prelievo, fatta dal Consigliere Patti, del punto n. 25, che è un atto di indirizzo, proposto agli uffici finanziari, di predisporre il ricorso alla procedura dell' equilibrio finanziario pluriennale, ivi compreso l'accesso al fondo di rotazione, di cui all' articolo 243 del TUEL, a firma del Gruppo consiliare NCD. Prendiamo atto che sono entrati il Consigliere Urso e il Consigliere Spinnato, Vice Presidente. Quindi, Segretario, se cortesemente mettiamo in votazione il prelievo chiesto dal Consigliere Patti, del venticinquesimo punto all ordine del giorno. Il Segretario Generale, Dott. Sebastiano PIRAINO, procede all appello nominale dei Consiglieri. Allora, do lettura dell'esito della votazione: 15 voti favorevoli, nessun contrario, 10 astenuti. Il punto è prelevato e quindi possiamo iniziare la discussione. Punto N. 25 all O.d.G.: Atto di indirizzo «Proposta agli uffici finanziari di predisporre il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, ivi compresa l'accesso al fondo di rotazione di cui all'art. 243 ter TUEL» a firma del Gruppo consiliare NCD. 7

8 Qualcuno del Gruppo NCD, che ha proposto questo atto di indirizzo, vuole intervenire? Consigliere Patti, stiamo aspettando che lei possa illustrare l'atto di indirizzo. Do la parola al Consigliere Patti. Il Consigliere PATTI Alessandro Grazie, Presidente. Colleghi Consiglieri, la proposta nella sostanza la conoscete ed è quella che vorrebbe vedere adottare questo piano di riequilibrio finanziario pluriennale disciplinato dagli articoli 243 bis e seguenti del Testo Unico Enti Locali. In sostanza questa procedura di riequilibrio, così come dice il Testo Unico Enti Locali, può essere adottato da quei Comuni che presentano degli squilibri di bilancio tali da provocare dissesto finanziario e sul fatto che il Comune di Agrigento viva una situazione del genere penso che nessuno possa revocarlo in dubbio. Qualche giorno fa il Ragioniere capo ci ha illustrato una situazione tale per cui le previsioni Signori Consiglieri, cortesemente se prendiamo posto, perché vorremmo ascoltare attentamente la proposta del Consigliere Patti: diamogli la possibilità di illustrarla. Grazie. Mi scusi, prego, Consigliere Patti. Il Consigliere PATTI Alessandro Sì, grazie. Dicevo che giusto qualche settimana fa il Ragioniere capo ci ha illustrato una situazione per cui nell'anno 2014 abbiamo impegni di spesa certi per euro e previsioni di entrate pari a , insomma c'è uno squilibrio di euro e se non è questa una situazione da default, ditemi come dobbiamo chiamarla. 8

9 Questo piano di riequilibrio è volto sostanzialmente ad evitare le disastrose conseguenze della dichiarazione del dissesto finanziario vero e proprio ed è una novità introdotta nell'autunno del 2012 proprio per venire incontro a quei tanti Comuni italiani che si trovano a vivere situazioni del genere. Questo piano di riequilibrio deve essere adottato e votato con una deliberazione consiliare ed ecco perché l'atto di indirizzo da parte del Consiglio Comunale, dopodiché dovrebbe essere cura degli uffici finanziari predisporre entro 90 giorni dall'approvazione della delibera un piano di riequilibrio che poi dovrà essere valutato dal Consiglio Comunale e che dovrà ricevere poi l'avallo da parte della Corte dei Conti. Nel frattempo, già immediatamente, per il semplice fatto di aver deciso di provare ad iniziare la procedura di riequilibrio, c'è subito un beneficio, un vantaggio per l'ente che lo adotta, cioè quello di vedere sospese dice il comma 4 del 243 bis eventuali procedure esecutive che fossero state intraprese nel frattempo. Dopodiché nel dettaglio la legge stessa ci dice in che cosa deve consistere questo piano di riequilibrio finanziario e cosa si deve fare perché in un arco temporale che può essere al massimo di dieci anni, ma può essere anche più breve ovviamente questo poi dipende dai singoli casi e dipende anche dalla capacità di riuscire a risanare la situazione in un lasso temporale minore questo Testo Unico ci dice esattamente in che cosa deve consistere la procedura di riequilibrio. Sostanzialmente vengono imposte tutta una serie di cose che questo Consiglio Comunale, nel corso del tempo, ha provato a suggerire all'amministrazione attraverso queste centinaia di atti di indirizzo che noi abbiamo votato. A titolo esemplificativo, il comma 8 del 243 bis dice che questo piano di riequilibrio finanziario deve prevedere la copertura integrale dei costi di gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani e acquedotto con le tariffe, la copertura integrale dei servizi a domanda individuale, che deve essere effettuata la revisione straordinaria di tutti i residui attivi e passivi dei debiti fuori bilancio; è prevista, in 9

10 deroga alla legge, la possibilità di assumere dei mutui per la copertura dei debiti fuori bilancio e, in caso di adozione Stasera non mi va neanche tanto di parlare, per cui, se la cosa non interessa a nessuno, per quanto mi riguarda, la possiamo mettere direttamente ai voti. Consiglieri, per favore, c è una richiesta del Consigliere Patti di avere un po' di attenzione. Il Consigliere PATTI Alessandro No, Presidente, io non voglio attenzione, ho detto l'esatto contrario; Presidente, a scanso di equivoci: io non voglio attenzione, ho detto l esatto contrario, che stasera non mi va neppure tanto di parlare e visto che la cosa non interessa, per quanto mi riguarda, possiamo andare direttamente ai voti. Dicevo che il Testo Unico Enti Locali dice che, qualora il Comune abbia fissato i tributi locali al massimo livello consentito dalla legge ed è il nostro caso è previsto l'accesso ad un fondo di rotazione, istituito presso il Ministero dell'interno e al Ministero delle Economia e finanze, che prevede la possibilità di destinare delle somme fissate in un limite massimo di 300 euro per abitante nel nostro caso e quindi stiamo parlando di cifre di una certa consistenza. Il fatto è che nel frattempo bisogna vedere a quanto ammonta la disponibilità di questo fondo di rotazione, perché nel frattempo tanti Comuni d'italia hanno adottato questa procedura. Dopodiché è previsto che, sempre in caso di accesso al fondo di rotazione, sono previsti tutta una serie di obblighi da parte del piano di riequilibrio finanziario; per esempio, cito testualmente cosa che è stata tante volte chiesta dal Consiglio Comunale la riduzione delle spese di personale da realizzare in particolare attraverso l eliminazione dei fondi per il finanziamento della retribuzione accessoria 10

11 dei dirigenti, oppure di andare a ridurre entro un triennio di almeno il 10% le spese per prestazioni di servizio, di andare a ridurre di almeno del 25% le spese per trasferimenti, blocco dell'indebitamento, fatta eccezione per i mutui connessi alla copertura di debito fuori bilancio pregressi. E poi, in deroga ai limiti previsti dalla legge, i Comuni che hanno fatto ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario, possono pure contrarre dei mutui per coprire spese di investimento relative a progetti ed interventi che possono portare ad ottenere risparmi di gestione funzionali al raggiungimento degli obiettivi del piano di riequilibrio finanziario. Per quanto possa apparire noioso e tecnico questo in sostanza è quello che prevede il piano di riequilibrio finanziario ed è quello che è stato fatto in realtà come Catania, come Reggio Calabria, come Napoli o, se vogliamo rimanere più vicini a noi, a Racalmuto, laddove si è riusciti quindi a superare questa criticità cronica e si riesce finalmente a risalire la china. Tutto questo in una situazione in cui il Comune di Agrigento si trova di fronte ad un deficit che è quello che ci fotografa il dottore Mantione, che è uno squilibrio ad oggi accertato di euro, ovviamente con tutto quello che è di là da venire da qui al 31 dicembre, perché poi i bilanci e le tariffe non le possiamo andare ad applicare con i se e non i ma, ci sono una serie di se e ma, in virtù dei quali può essere che questi diminuiscano o può essere che aumentino, ma è chiaro che noi non possiamo ragionare con i se e con i ma. Di certo c'è che ad oggi c'è questo squilibrio e il piano di riequilibrio finanziario significherebbe finalmente inaugurare un percorso di risanamento serio, che in questo Comune chi ha governato negli ultimi anni non è stato in grado di fare, un risanamento che la burocrazia non è stata in grado di portare avanti e quindi il vantaggio consiste nel fatto che verrebbero imposte le cose che noi abbiamo chieste e, se andate a prendere i nostri singoli atti di indirizzo, troverete traccia di queste cose, le cose che noi abbiamo chiesto, e ci sarebbe la garanzia di avere il controllo da parte della Corte dei Conti e degli ispettori del Ministero dell'interno. 11

12 Ovviamente il tutto ha una fine e un obiettivo, perché l'obiettivo di questo piano di rientro ovviamente è l'azzeramento della situazione debitoria, il pareggio di bilancio e il risanamento totale delle casse comunali, in un arco temporale: questo è quello che dobbiamo valutare eventualmente e verificare la bontà e l'operosità del piano di riequilibrio. La legge dice che il piano di riequilibrio può avere una durata massima di dieci anni, ma è chiaro che, se saremo bravi e saremo nelle condizioni di farlo, il nostro obiettivo deve essere quello di fare in modo che questo piano di rientro vada ad estinguersi nel più breve tempo possibile. Ma per quanto ci riguarda, ripeto, oggi ci si propone di andare a confermare l'aumento al massimo delle aliquote per tirare a campare ancora per qualche mese; poi sappiamo benissimo che a gennaio non verrà portato in Consiglio Comunale il bilancio di previsione 2015, dopodiché saremo in piena campagna elettorale e ci ritroveremo a vivere, cari colleghi, la stessa identica situazione che abbiamo vissuto noi sulla nostra pelle. Cerchiamo di ricordarcelo: noi siamo stati eletti nel maggio 2012, caro Peppe, e il Comune era senza bilancio di previsione, ci siamo fatti la campagna elettorale, abbiamo fatto tante belle parole, promesse, progetti, siamo arrivati qua e ci siamo ritrovati con la polpetta avvelenata di dover aumentare i tributi al massimo. Signori, la scena è la stessa, noi oggi siamo chiamati a questo atto terribile dall'amministrazione che ci ha preceduto, tireremo a campare per qualche mese, a gennaio inizierà il nuovo esercizio finanziario e poi ci sarà la campagna elettorale e tiriamo a campare, a maggio grandi progetti, di qua e di là, dopodiché ad agosto chi succederà a noi si ritroverà a dover andare a comunicare gli agrigentini nuovamente che per salvare il Comune dal dissesto finanziario insomma, la solita storia. Questa che noi proponiamo è una soluzione che afferra il toro per le corna e che garantisce, in un arco temporale che poi dovrà essere ovviamente valutato e votato dal Consiglio Comunale, il totale risanamento delle casse comunali. Grazie. 12

13 Grazie, Consigliere. Mi scusi, non è possibile applaudire perché non siamo né a teatro, né in altri posti dove si può applaudire, assolutamente. Ecco questa è la conseguenza dell'assenza dei Vigili urbani e quindi ne prendo atto e a maggior ragione domani mattina il Comandante deve dare spiegazioni anche di questo. Ha chiesto di parlare il Consigliere Vassallo: ne ha facoltà. Il Consigliere VASSALLO Alfonso Grazie, Presidente. Colleghi Consiglieri, Ufficio di Presidenza, io, a nome anche del mio Gruppo, esprimo le nostre perplessità ovviamente sull'atto di indirizzo come già avevo fatto in passato, perché avviare una procedura del genere mette in moto dei processi che, secondo me, diventano anche irreversibili e tracciano la strada e il percorso. Ciò non vuol dire che noi non siamo d'accordo, anzi è a una proposta che andrebbe valutata sulla base di una certa sostanza, cioè nel momento in cui ci sarà un bilancio per il quale viene venga certificato il buco che porta alla strada del predissesto. A quel punto io non sono neanche soddisfatto, caro collega Cirino, che è il collega più esperto in tema di bilancio di questo Comune, e a quel punto chiederò la certificazione di questo bilancio, perché a quel punto, all eventuale buco di euro, secondo me, potrebbe aggiungersi uno zero e forse sarebbe pure poco. Io sulle considerazioni del collega Patti sono d'accordo, come anche sulle sue perplessità, però bisogna dire che bisogna che ci sia il dato di partenza, che oggi manca, anche perché oggi l'unico dato certo è che non c'è più la presenza del cosiddetto venditore di fumo che allora era il Sindaco che vendeva attività nel consuntivo di euro e quindi il bilancio veniva chiuso in attivo e non si capisce come. Ma oggi, a distanza di due mesi, non sentiamo più alla TV la campana 13

14 che dice che il Comune è salvo ed è stato risanato il bilancio, forse perché ovviamente c'era anche una campagna elettorale per le europee nel mezzo. Però siccome non voglio santificare più di tanto chi già è santo, a questo punto bisogna che tutte le forze di questo Comune facciano una riflessione molto profonda in merito, che porti ad una considerazione, al cui interno rientrerebbe anche tutto il resto: mi riferisco all'aliquota TaSI e alle future tassazioni che ci saranno, compresa l'imu, per finire a probabili regolamenti che cercheremo di mettere in moto. Tra l'altro stamattina in Prima Commissione abbiamo avuto un confronto con il dirigente Mantione, nel tentativo disperato, con un senso di fortissima responsabilità, di aiutare a trovare risorse aggiuntive, che sostengano e sorreggano questo bilancio preventivo che sarà di prossima approvazione, per come oggi è la norma, entro il 30 settembre. A quel punto noi abbiamo chiesto che venga elaborato prima possibile, o da parte nostra oppure presentato direttamente dagli uffici, il cosiddetto regolamento sulla tassa di stazionamento e di soggiorno, per far sì che si vadano ad introitare e incamerare altre forme di entrate previste in bilancio. A quel punto il 30 ci troveremo di fronte ad uno strumento contabile che, caro collega Cirino, non viene approvato il 20, il 21 o il 22 dicembre per poi essere consuntivato dopo sette giorni; giustamente poi interviene la Corte dei Conti e ci dice: Dall'analisi degli scostamenti, come è possibile che nel giro di sette giorni il bilancio è completamente stravolto?. Quindi questa volta il bilancio è approvato il 30 settembre. Diciamo che deve essere un bilancio che deve avere una certa elasticità a differenza di quello dello scorso anno e questo forse ci aiuterebbe anche tanto, ma di fatto bisogna procedere cercando di salvare, con un gesto di responsabilità, questo Comune, secondo me; poi ovviamente l'atto di indirizzo, secondo me, collega Patti, bisogna che venga riproposto dopo il 30 settembre, almeno avremo un dato certo tra le mani e quindi a quel punto possiamo fare tutte le valutazioni. 14

15 Presidente io gradirei che ci fosse pure l intervento da parte del Revisore dei Conti. Intanto hanno chiesto di parlare i Consiglieri, che ne hanno facoltà e quindi do la precedenza ai Consiglieri. Consigliere Di Rosa, prego. Il Consigliere DI ROSA Giuseppe Grazie, Presidente. Io da sempre sono contrario a questa situazione, quindi nulla di personale, Consigliere Patti, io sono da sempre contrario a questa situazione e il perché l'ho sempre detto: il predissesto porterebbe oggi all'aumento di tutte le tasse per cinque anni e all'abbattimento delle indennità, ma allora votiamo l'abbattimento di tutte le indennità accessorie, che è più semplice. (Ndt, Intervento fuori microfono) Il Consigliere DI ROSA Giuseppe Ora ci arrivo, collega Patti. Abbiamo proposto tante cose in questi due anni e mezzo di consiliatura, ma il problema è la politica che si è fatta negli ultimi dieci anni; non vorrei che qualcuno dei Gruppi consiliari si sentisse offeso, ma io, da indipendente, posso permettermi di dirlo: non farò il nome dei Gruppi consiliari solo per rispetto dei presenti che, come me, si ritrovano a subire quello che altri loro colleghi hanno portato avanti, però vi vorrei ricordare che Zambuto nei sette anni di sua sindacatura per ben quattro anni ha avuto al suo interno quattro Assessori su sei che facevano parte di un Gruppo politico che negli ultimi vent'anni ha comandato ad Agrigento. Questo cosa significa? O che non erano bravi questi o che Zambuto non ha mai voluto cambiare il modo di amministrare questa città. 15

16 Cari colleghi e in questo mi riferisco a quello che ha detto il collega Patti oggi non abbiamo il bilancio chiuso perché mancano euro; io poco fa ho sentito le parole del dottore Mantione e il collega Trupia annuiva, eravamo al banco che ha detto che ad oggi è già certo di aver trovato almeno euro; il problema ad oggi sarebbe solo l'abbattimento che chiediamo noi (io mi rifaccio in fatto di bilancio a Trupia e a Ennio, quindi mi correggerete voi perché io ho sempre detto che non sono un tuttologo) e noi in questo momento abbiamo un solo problema e non votiamo le aliquote, abbiamo chiesto di sospendere un attimino fino a domani un'altra riunione col dottore Mantione e i Capigruppo, allargata ad altri Consiglieri perché come me ci sono tanti indipendenti, per discutere l'abbattimento di queste aliquote. Ma se noi votiamo questo benedetto predissesto, chiamiamolo col nome con cui viene chiamato da tutti volgarmente, a cosa portiamo la macchina? Intanto partiamo dal punto che non possiamo votarlo e non ci sono più i tempi materiali per chiederlo: questo è assodato al 100%, per cui stiamo discutendo in questo momento di aria fritta, perché non siamo più nei tempi materiali per votarlo e su questo poi, se volete, interverrà il dottore Mantione che sa meglio di me le date. Secondo punto: andremmo a votare e ci prendiamo anche gli applausi dal pubblico una cosa che è assolutamente contraria a quello che stiamo chiedendo perché se noi chiediamo l'abbattimento di una piccola percentuale di tasse ai nostri cittadini, votando quest'atto, imponiamo l'aumento al massimo per cinque anni. E più facile incatenarsi tutte e trenta davanti al Comune e chiedere l'abbattimento delle indennità a quel punto! Mi sembra che diventiamo certe volte e non è un rimprovero perché io faccio parte dei trenta troppo faziosi: sembriamo tanti Maradona che si guardano allo specchio. Si tratta di chiedere l'abbattimento di 0,5, però di fatto votiamo un atto che aumenta le tasse per cinque anni e due sono le cose: o prendiamo in giro noi stessi quando ci 16

17 guardiamo e diciamo che siamo tutti Maradona o prendiamo in giro la città. Signori, io ripeto che stiamo diventando troppo faziosi: io dico dal primo giorno e l'ho detto anche sulla stampa che chiedo un atto di responsabilità; stiamo chiedendo una cosa giustissima, ho firmato tutti gli emendamenti di Aurelio Trupia, perché erano emendamenti in cui credevo, siamo riusciti ad approvarli e ritengo che all'ultimo la vinceremo noi questa battaglia, perché si troveranno questi benedetti euro in un bilancio di euro, però è impensabile che andiamo a chiedere di votare un atto che aumenta tutte le tasse per cinque anni e ci prendiamo pure l'applauso, perché, secondo me, non capiamo di cosa parliamo certe volte. Vorrei non essere frainteso: non è un attacco alla persona perché, secondo me, se poi andiamo a prendere chi ha amministrato negli ultimi vent'anni, certe cose non dovremmo nemmeno pensarle politicamente. Io, quando sono entrato in questo Consiglio Comunale, ha detto che chi ci aveva amministrato negli ultimi venticinque anni doveva andare a casa, tutti! Cosa hanno fatto? Oggi noi stiamo iniziando a mettere i paletti e dire che quello deve pagare la tassa, la pubblicità si deve pagare. Signori miei, clientelismo soltanto si è fatto alle spalle dei nostri cittadini perché i nostri cittadini non si rendono conto che, quando non pagano la pubblicità o non pagano il suolo pubblico o non pagano la tassa sulla spazzatura o non pagano le case fantasma, la tassa la pago io. E andare a votare oggi quest'atto mi sembra faziosità perché oggi l atto stesso è improponibile e ricorderai, Alessandro, che abbiamo proposto tante cose per recuperare soldi al benedetto Sindaco che finalmente è andato via e ne ha applicata una sola? No. Allora, diamo la fiducia a quello che verrà. Grazie. Grazie, Consigliere. Ha chiesto di parlare il Consigliere Saeva: ne ha facoltà. 17

18 Il Consigliere SAEVA Ennio Grazie, Presidente. Colleghi Consiglieri, io intervengo a nome personale ma penso di interpretare i dubbi e i sentimenti anche dei colleghi del Gruppo di Forza Italia e mi spiego meglio: la proposta portata avanti dalla Gruppo del Nuovo Centro Destra prevede la votazione di un atto di indirizzo per la procedura del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, volgarmente chiamato predissesto, però prima di votare un atto di indirizzo, che ricordo a chi ci ascolta che non è una proposta di delibera, ma una sorta di invito a fare un atto successivo, vorrei chiedere dei chiarimenti al dottore Mantione e al Segretario Generale. Se non comprendo male, l'articolo che disciplina il piano di riequilibrio finanziario prevede dei vincoli ben precisi e uno di questi dovrebbe essere leggo quello che c'è scritto che presupposto necessario per accedere alla procedura di riequilibrio è la regolare approvazione del bilancio di previsione e dell'ultimo rendiconto in termini di legge, in modo da consacrare la situazione dell'ente in documenti ufficiali. Quindi in ogni caso è propedeutico all'approvazione e anche alla discussione, immagino, perché sennò come si fa a consacrare il disequilibrio di uno Ente? Noi, come Comune, abbiamo approvato il consuntivo e il bilancio di previsione; che io sappia, il consuntivo è stato recentemente esitato dal Collegio dei Revisori, ma del bilancio di previsione non vi è traccia e quindi, pur votando questo atto indirizzo, diciamo che questa procedura non è attivabile fino al momento in cui questi atti non vengono portati in Consiglio Comunale. Sbaglio, dottore Mantione? Poi un'altra domanda che volevo porle riguarda sempre l'articolo del Testo Unico degli Enti Locali n. 243 bis, che leggo testualmente: I Comuni e le Province, per i quali, anche in considerazione delle pronunce della Corte dei Conti sui bilanci degli Enti, sussistono squilibri strutturali in grado di provocare il dissesto, possono ricorrere con una deliberazione consiliare alla procedura di riequilibrio. La predetta procedura non può essere iniziata qualora la sezione regionale della Corte dei Conti 18

19 provveda, a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente disposizione (e cita una serie di articoli) ad assegnare un termine per l'adozione delle misure correttive di cui al comma 6, lettera a) del presente articolo. Sbaglio o noi siamo anche in questa situazione? Non siamo in questa situazione e quindi le misure correttive richieste alla Corte dei Conti noi le abbiamo esitate? Non sono stati accertati gli equilibri strutturali da parte della Corte dei Conti evidentemente e non ci è stato nemmeno dato un termine per le misure correttive per dirci: Guardate che, a fronte di squilibri strutturali accertati dalla Corte dei Conti, vi diciamo che ci sono delle misure correttive da intraprendere, non le avete intraprese di fatto e quindi procediamo alla procedura di riequilibrio. Grossomodo è così e vedo che il Segretario annuisce: non sarò stato precisissimo con i termini, ma in linea generale è questo, una diffida perentoria della Corte dei Conti. (Ndt, Intervento fuori microfono) Il Consigliere SAEVA Ennio Quindi, come Forza Italia, noi non abbiamo preclusioni a valutare eventualmente un piano di riequilibrio finanziario, ma mi sembra, colleghi del Nuovo Centro Destra, che ad oggi non vi siano nemmeno i presupposti per poter parlare di piano di riequilibrio finanziario, quindi io dico, per evitare poi di far insorgere delle aspettative, dei fraintendimenti o qualcosa, che poi noi questo piano di riequilibrio, come Gruppo di Forza Italia, ci riserviamo di valutarlo e approvarlo quando vi siano almeno i presupposti stabiliti dalla legge, cioè il consuntivo e il bilancio di previsione approvati da questo Consiglio Comunale. Quindi questo è un aspetto, però, Presidente, una battuta la voglio fare: siccome abbiamo al punto all'ordine del giorno le aliquote TaSI, poi vorrei sapere quale è la 19

20 posizione del Nuovo Centro Destra, anche su queste, per capire insieme che ragionamento si può fare. Ribadisco che l intervento vedo che annuiscono i miei colleghi l ho fatto a nome di tutto il Gruppo di Forza Italia. Grazie del contributo dato, Consigliere; Consigliere Gibilaro, ha chiesto la parola e ne ha facoltà, prego. Il Consigliere GIBILARO Gerlando Grazie, signor Presidente. Colleghi Consiglieri, io sarò breve anche perché ho apprezzato gli interventi fatti dal collega Vassallo e dal Consigliere Saeva che mi hanno anticipato e hanno giustamente fatto delle considerazioni di carattere tecnico, a cui è chiamato a rispondere il dirigente Mantione. Detto questo, dalla discussione, a quanto pare, emerge il fatto che non ci sono le condizioni per poter attuare questa procedura amministrativa proposta dal collega Patti. E chiaro che io ringrazio il collega Patti per la redazione di quest atto di indirizzo, però alcune considerazioni di carattere politico, secondo me, vanno fatte. E chiaro che questa situazione finanziaria dell'ente noi ce la trasciniamo da più di vent'anni ed è facile chiedersi chi ha amministrato questa città negli ultimi vent'anni; ad esempio, dal 2005 al 2012 sono state esitate pratiche di sanatoria e sono entrati più di euro nelle casse comunali, eppure le Amministrazioni che ci hanno preceduto, caro Alessandro, non hanno realizzato, ad esempio, opere di urbanizzazione quale ad esempio l'illuminazione. E oggi con questa TaSI noi chiediamo anche il pagamento di tale tributo a gente che non ha mai usufruito di questi servizi. 20

21 Io dissento con quelli che dicono che questo Consiglio Comunale è stato evanescente perché, se andiamo a vedere tutti gli atti di indirizzo e le mozioni che sono state presentate da questo Consiglio Comunale e noi facciamo tre anni a maggio sono di notevole numero rispetto ai Consigli Comunali che ci hanno preceduti. L'ulteriore considerazione che mi accingo a fare è che vero che l'amministrazione e gli stessi dirigenti, tutti gli atti di indirizzo che noi abbiamo fatto e le mozioni, non li hanno mai presi in considerazione e quindi, a maggior ragione, se le condizioni di questa procedura non esistono, è chiaro che la proposta di delibera del Consiglio Comunale dovrebbe provenire dall'amministrazione e dal dirigente, perché io credo che il di dottore Mantione, dato che fa il dirigente dei servizi finanziari, conosce meglio di noi questa situazione. Quindi come vedi, caro Alessandro, il Gruppo di Forza Italia ha accolto quest'atto di indirizzo, lo ha messo in discussione però, a quanto pare, le condizioni non ci sono, quindi diciamo che anche oggi questo Consiglio Comunale si è dimostrato responsabile sulla base delle considerazioni che tu hai ritenuto opportuno fare. Io, prima di autodeterminarmi nella votazione, gradirei l'intervento del dirigente Mantione perché vorrei sentire dalla sua viva voce se oggi ci sono le condizioni o meno per attivare questa procedura proposta dal Consigliere Patti. Grazie, signor Presidente e grazie, colleghi Consiglieri. Grazie, Consigliere; ha chiesto la parola il consigliere Trupia e ne ha facoltà. Volevo portare a conoscenza il Consiglio Comunale del fatto che ha chiamato il Comandante ed evidentemente c'è stato un disguido: mi assicurava che non è arrivata nessuna comunicazione, però dagli uffici mi dicono che avevano mandato una mail; domani verificheremo su questo, ma quindi è solo un disguido e il Comandante si è scusato. 21

22 Il Consigliere TRUPIA Aurelio Grazie, signor Presidente. Colleghi Consiglieri, io sorvolo su quanto già detto dal Consigliere Saeva perché concordo e, oltretutto, è una norma prevista dal Testo Unico il fatto che non si può procedere a questo piano di riequilibrio se ancora noi non siamo in possesso degli strumenti necessari che ci consentono di farlo: ad oggi manca ancora il consuntivo del 2013 che non sappiamo dov è, ma ancora non è all Ufficio di Presidenza, né tantomeno abbiamo il preventivo del 2014, per cui, seppur lodevole, secondo me, l'iniziativa dei colleghi del Nuovo Centro Destra, che dimostra che c'è l'impegno da parte di questo Consiglio a voler risolvere queste problematiche di natura economico-finanziaria, purtroppo ad oggi non possiamo esitarlo. In ogni caso io volevo esprimere quelle che erano le mie perplessità e i dubbi su questo strumento che si vorrebbe portare avanti. Non mi preoccupa il fatto di dire che portiamo le aliquote al massimo per cinque anni o per dieci anni, quello che prevede la norma: noi siamo già in questa situazione, noi già abbiamo portato nel 2012, nel momento in cui ci siamo insediati, le aliquote al massimo e quindi questa preoccupazione non c'è più; mi preoccupa l'eventuale adozione di un piano di riequilibrio che prevede eventualmente anche un piano di rientro e capire come possiamo rientrare in questo debito che andiamo a contrarre. Infatti, senza voler fare la storia di come siamo arrivati ad oggi e ripercorrere vent'anni di Consiglio Comunale e di storia politica, signori miei, il problema economico che noi oggi stiamo affrontando è un problema di impegni che sono stati assunti e che non prevedevano nessun accertamento di riscossione oppure è un problema legato a delle disfunzioni che ha all'interno questo Comune per quanto riguarda la riscossione delle proprie entrate? Infatti dobbiamo fare attenzione quando parliamo di problemi finanziari, perché noi possiamo avere un problema legato a 22

23 liquidità, cioè non riusciamo a riscuotere rispetto a quello che spendiamo, oppure negli anni passati sono state inserite delle somme come accertamenti che di fatto non esistevano e che ad oggi ci portano a questo tipo di problemi, cioè non abbiamo più le risorse necessarie per pagare debiti che realmente invece esistono all'interno dell'amministrazione. Quindi, considerato che ad oggi noi non siamo nelle condizioni di poter portare avanti questa iniziativa, già il mio Capogruppo si è espresso in merito e quindi noi voteremo contro questo atto di indirizzo, ma in ogni caso lo prenderemo di nuovo in esame nel momento in cui saremo messi nelle condizioni di poterlo effettivamente valutare e poi vediamo l'ufficio che cosa ci dirà. Grazie. Grazie, Consigliere; ha chiesto di parlare il Consigliere Cirino: ne ha facoltà. Il Consigliere CIRINO Andrea Signor Presidente, colleghi Consiglieri, come ha spiegato bene il Consigliere Patti, questo piano di riequilibrio finanziario è in sostanza un'anticipazione che lo Stato dà agli Enti locali che si trovano in difficoltà economica e sappiamo tutti che il Comune di Agrigento in questo momento si trova in difficoltà economica. Io avevo proposto, prima del Consigliere Patti, questo piano di riequilibrio qualche anno fa, quando proprio è nata la legge, ma chiaramente questa cosa non si è portata avanti; oggi viene richiesta fortemente dal Gruppo NDC e io in parte la condivido, ma chiaramente, secondo una mia opinione, questo va fatto gradatamente e dopo aver fatto alcuni passaggi. Da un conteggio fatto brevemente e da quello che dice il Consigliere Patti, lo Stato dà da 100 a 300 euro a persona, ma diamo il massimo e quindi noi andremmo a richiedere circa euro, ma dobbiamo tenere conto anche di quello che lo 23

24 Stato oggi può dare al Comune di Agrigento, cioè se può dare euro, o ne può dare o può dare euro. Come tutti sappiamo, noi abbiamo un bilancio comunale di circa euro e l'altro giorno il dottore Mantione esponeva al Consiglio Comunale che da alcuni conteggi probabilmente potrebbe esserci sono parole che dice il dottore Mantione un disavanzo di circa euro. Io, onestamente dico, caro Consigliere Patti, che un disavanzo di euro, per un bilancio di euro, chiaramente non è poco, ma non è neanche tantissimo perché, a mio avviso e il buon Ragioniere capo poco fa proprio mi diceva questo da alcuni sacrifici che questo ente potrebbe continuare a fare, chiaramente mettendo in conto anche gli introiti dell'urbanistica, noi potremmo arrivare anche il 30 settembre a un equilibrio di bilancio. Ma questo chiaramente non lo devo dire io, ma ce lo confermerà il dottore Mantione. Consigliere, ancora un minuto e poi può chiudere la sua discussione? Il Consigliere CIRINO Andrea Io ho avuto pochissimo tempo, Presidente. Uguale a tutti gli altri Consiglieri. Il Consigliere CIRINO Andrea Io penso che questo potrà confermarlo il dottore Mantione. Quindi, caro Consigliere Patti, il vero problema non sono euro di disavanzo, ma il vero problema, caro Consigliere Patti e cari colleghi, è che questo piano di riequilibrio finanziario dovrà essere preso in considerazione dopo che 24

25 avremo risolto la problematica del credito che il Comune vanta nei confronti dell'ato Gesa, cioè questi euro. Solo a quel punto possiamo prendere in considerazione il piano di riequilibrio finanziario e quindi io ritengo che la proposta del Consigliere Patti del Gruppo NCD sia accoglibile, ma chiaramente dopo che si parlerà di bilancio e che si risolverà o non si risolverà il problema dei rifiuti. Grazie, Presidente. Grazie, Consigliere. Allora, non c'è più nessuno iscritto a parlare, però mi aveva chiesto il Consigliere Patti di poter fare una brevissima replica e quindi le do possibilità di due minuti. Il Consigliere PATTI Alessandro Grazie, Presidente. Brevissimamente, fatta eccezione per il collega Trupia che era assente, a quanto pare debbo rinfrescare la memoria agli altri colleghi: vi debbo ringraziare di avermi ricordato che occorre che sia approvato il consuntivo, il bilancio di previsione e tante altre cose, ma io a questo punto vi debbo ricordare come siamo arrivati a questa atto di indirizzo e perché il Gruppo del Nuovo Centro Destra ha presentato un atto di indirizzo e non una proposta di delibera consiliare. Se noi avessimo voluto che il Consiglio comunale andasse oggi all'adozione del piano di riequilibrio, visto che è una delibera consiliare che lo decide, avremmo sottoposto al vostro vaglio la proposta di delibera consiliare, ma vi debbo ricordare quando e come nasce quell'atto di indirizzo: una bella sera, mentre si discuteva di tasse, arriva la comunicazione del dottore Mantione che ci dice che c'è questo squilibrio di oltre euro e nel frattempo arriva pure una comunicazione del Commissario che sostanzialmente ci comunica che non sarebbe venuta in Consiglio Comunale quella sera e neppure le volte successive perché lei non è tenuta a venire in Consiglio e che 25

26 invece avrebbe preso in considerazione gli atti di indirizzo che eventualmente sarebbero stati emanati dal Consiglio Comunale. Nel corso del dibattito noi dicemmo: a questo punto, visto che il Commissario non vuole venire a dirci ci furono lamentele da parte di vari Consiglieri che cosa intende fare per far fronte alla situazione economico-finanziaria, allora tanto vale, se questa è la situazione, quella che ci fotografa il dottore Mantione nel suo quadro, quella che sostanzialmente non ci dice il Commissario con la sua assenza, anzi ci dice solo che prenderà in considerazione gli atti di indirizzo politico che verranno dal Consiglio Comunale, caro collega Trupia e cari colleghi che siete intervenuti, qui nasce quell'atto di indirizzo in cui noi diciamo che, visto che il Commissario dice che prenderà in considerazione gli atti di indirizzo, a questo punto quantomeno cerchiamo di stanarla e di dirci se questo sacrificio che deve essere chiesto agli agrigentini può avere un senso andando poi eventualmente alla procedura di riequilibrio, perché sappiamo bene che bisogna aver approvato il consuntivo e il bilancio di previsione. Come ho letto gli altri commi, abbiamo letto pure quello e, ripeto, se avessimo voluto ecco perché tutti questi discorsi cascano nel nulla oggi chiedere al Consiglio di adottare la procedura riequilibrio, vi avremmo presentato la proposta di delibera, non l'atto di indirizzo. Ricordo che l'atto di indirizzo nasce quella sera in quel contesto per dire: allora, vediamo se almeno risponde a un atto di indirizzo e sappiamo dove dobbiamo andare a parare. Che poi tecnicamente occorra aver approvato il consuntivo e il bilancio di previsione, questo lo sapevamo benissimo, ma la sostanza è politica, cioè vedere se a questo atto di indirizzo il Commissario dice: Una volta approvato il consuntivo e il bilancio di previsione, vista la situazione, da parte nostra c'è l'intento di fare questo Chiaro? Grazie. 26

27 Grazie, Consigliere. No, ha già parlato. Intanto diciamo che questo è un atto di indirizzo che va all'amministrazione, che poi lo passa, quindi non è che dalla discussione fatta con il dirigente possa variare o meno qualcosa: è sempre un atto di indirizzo che si devo spostare. Le do la possibilità di rispondere brevemente, grazie. Signori Consiglieri, abbiamo chiesto l'intervento del dirigente e quindi gradirei un po' di silenzio per avere tutti la possibilità di ascoltare, grazie. Il Dirigente, Dott. MANTIONE Giovanni E chiaro che questa soluzione della procedura del riequilibrio finanziario va formalizzata nel momento in cui l'ente prende atto, come dice il comma 1 dell'articolo 243, dell impossibilità di adottare misure alternative, che sono le misure che il Testo Unico prevede per la copertura di deficit strutturali e quindi di debiti fuori bilancio di una certa consistenza, che non si possono coprire neanche con misure straordinarie come, per esempio, l'alienazione di immobili o la definizione di accordi di rateizzazione con i creditori. Allo stato attuale noi, per quanto riguarda la situazione dei debiti fuori bilancio, non abbiamo una situazione che può essere definita fuori dal controllo da parte dell'ente, perché negli ultimi anni delle consistenti passività sono state ripianate e adesso la situazione parrebbe essere maggiormente ridimensionata e, di contro, c'è un contenzioso attivo che potrebbe darci la possibilità di destinare entrate straordinarie alla copertura di queste spese straordinarie. E anche vero, tuttavia, che l'ente ha degli evidenti problemi di liquidità, che derivano dal fatto che evidentemente c'è una capacità di riscossione dei residui attivi piuttosto debole, dovuta probabilmente alla dubbia esigibilità di residui datati nel tempo, così come dalla lenta erogazione di alcuni contributi che, per esempio, il Ministero di Grazia e Giustizia deve erogare per annualità molto arretrate nel tempo, che hanno messo in grave difficoltà l Ente. E poi c'è, come si diceva, la grossa 27

28 questione della gestione dei rifiuti che, per le dimensioni che riveste, sicuramente può condizionare l'equilibrio generale dell'ente, per cui gli uffici questa ipotesi non la scartano del tutto, ma sono pronti a formalizzarla a prescindere dagli atti di indirizzo che questo Consiglio esprimerà, come atto dovuto nel momento in cui si dovesse constatare che non ci sono alternative ad un eventuale procedura di dichiarazione di dissesto. Questa soluzione viene chiaramente valutata propizia per cercare di scongiurare la dichiarazione di dissesto, che sicuramente sarebbe più devastante con conseguenze peggiori per l'ente. Quindi, da quando è stata istituita è stata sempre tenuta in considerazione come misura da adottare nel momento in cui si dovesse certificare l'impossibilità di definire altrimenti l'equilibrio di gestione, cosa che anche per questo esercizio siamo cercando di fare con i provvedimenti che sono all'esame: subito dopo l'adozione di questi provvedimenti si potrebbe essere nelle condizioni di definire una bozza di bilancio di esercizio di competenza e presto sarà all'esame è già stato trasmesso stamattina alla Presidenza del Consiglio il consuntivo, sul quale si potrà dare evidenza di quelli che sono i residui attivi non ancora riscossi che determinano la causa principale della crisi di liquidità che effettivamente l'ente riveste e che negli ultimi tempi è stata parzialmente sollevata dagli interventi della Cassa Depositi e Prestiti, ma che sicuramente ha dimensioni di una certa consistenza. Grazie. Questa è la risposta, Consigliere Gibiliaro. Se il Segretario può chiamare l appello, passiamo alla votazione dell'atto di indirizzo. Consigliere, ha avuto tutto il tempo per poter parlare, io ho già chiamato l'appello, ma non voglio essere scortese nei suoi confronti, per cui le do la possibilità di parlare, però la prossima volta bisogna iscriversi molto prima. Prego, Consigliere, per dichiarazione di voto. 28