E Benigni restò orfano di Berlusconi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "E Benigni restò orfano di Berlusconi"

Transcript

1 MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 ANNO N. 289 In Italia EURO 1,20 Milano, Via Solferino 28 - Tel Servizio Clienti - Tel Fondato nel Roma, Piazza Venezia 5 Tel Lo speciale L anima profonda del «Don Giovanni» L opera di Mozart apre la stagione alla Scala Domani con il Corriere della Sera supplemento di 24 pagine ll secondo cd I successi di Eros «Dove c è musica» Oggi in edicola a 9,90 euro più il prezzo del quotidiano Il canale per veri affictionati. Canale 25 del digitale terrestre > Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano PARADOSSI DEL DECRETO BANCHE AIUTATE E ORA AIUTINO di NICOLA SALDUTTI Imercati hanno cominciato a rifare i conti sull Italia. A modo loro, naturalmente. E dopo settimane di pressione hanno concesso una prima, significativa, promozione. I sacrifici chiesti a pensionati, contribuenti, famiglie, contenuti nella manovra hanno fatto immaginare che, pure in un percorso parlamentare appena iniziato, la strada sia stata tracciata. E il «rischio Italia», in qualche modo, ridotto. Nell attesa di capire quale sarà il giudizio definitivo, c è un punto sul quale vale la pena riflettere. E se possibile, cogliere l occasione che questa manovra offre alle banche di fare la loro parte. Dentro i provvedimenti appena varati c è un passaggio (condiviso con gli altri Paesi europei) che segna una svolta importante in questo tempo di crisi: la garanzia dello Stato sulle attività bancarie. Sui loro nuovi prestiti. Un passo necessario per riaprire il rubinetto del credito. E consentire agli istituti di tornare a finanziare imprese e famiglie non più temendo l apocalisse finanziaria. Ragione che ha portato in questi mesi ad una forte restrizione di impieghi e mutui. Ma ecco il punto. Se lo Stato offre la garanzia di non fallire e apre (seppur con il pagamento di una commissione) l ombrello pubblico per metterle a riparo da questo rischio che cosa dovranno fare in cambio? A scorrere la manovra ci sono almeno altri due aspetti che offrono loro una posizione di vantaggio in un momento di grandi sacrifici. La decisione di stabilire la soglia dei mille euro per la tracciabilità, di fatto, porterà ad un tetto all uso del contante. Non quanto si voleva, certo. Ma il segno è dato. A questo punto la centralità del sistema dei pagamenti, dalle carte di credito al portafoglio elettronico, gestito in prima fila proprio dalle banche, godrà in tempi rapidi di una forte accelerazione. Detto in linguaggio contabile, più ricavi e quindi più utili. Perché dietro l utilizzo della moneta di plastica, come per ogni servizio offerto, è previsto il pagamento di una commissione. Che arriva per i negozi fino a punte del 3-4%. Forse troppo se una legge dello Stato impone di utilizzare le carte. Non solo. La mini patrimoniale sulle attività finanziarie, dai fondi alle polizze vita, rimette ancora una volta al centro il sistema bancario. Che funziona da sostituto d imposta. Come dire: l intermediazione, in tempi di crisi, è comunque destinata a crescere. Ci sono quindi almeno due cose che vanno evitate e un altra che si può fare: la cosa da evitare è che a beneficiare della garanzia pubblica siano gli azionisti (sotto forma di dividendi) e i manager (sotto forma di compensi). Su questo la legge è chiara, il monitoraggio dovrà essere attento: quelle risorse devono andare alla crescita. La cosa da fare, anche per offrire un segnale alla ripresa dei consumi, è riprendere la (positiva) esperienza del Btp-day nel quale le banche hanno rinunciato alle loro commissioni (il prossimo è fissato per il 12 dicembre). In questo caso, poiché il vantaggio dell uso più limitato del contante diventerà permanente, la strada sarebbe quella di un taglio delle commissioni. Magari modulato in funzione del valore delle operazioni. Certo, sono aziende private e non enti pubblici, ma quella garanzia dello Stato non può essere un regalo senza nulla in cambio. Previdenza, tassa sulle abitazioni, mini patrimoniale sui prodotti finanziari: tutti i rincari per le famiglie Manovra, ecco quanto pagheremo Monti in Parlamento illustra le misure. «L Italia non fallirà» Lo spread scende a 375, tassi Btp sotto il 6%, bene la Borsa La guida In pensione sei anni dopo di DOMENICO COMEGNA Ici e catasto: così i calcoli di GINO PAGLIUCA A PAGINA 12 Giannelli Fiorello chiude lo show dei record. L artista toscano un po spento di ALDO GRASSO Dopo le lacrime di Elsa Fornero, le risate di Fiorello e Benigni (foto). L Italia è fatta così, sempre sospesa fra il pianto e il riso, tra lo spread eloshare: i due grandi eventi televisivi dell anno la manovra «lacrime e sangue» da 20 miliardi suggellata dal pianto del ministro e la riscoperta del varietà classico con record d ascolti si sono rincorsi in un misterioso gioco di casualità, coincidenze e analogie al contrario. CONTINUA A PAGINA 51 - ALLE PAGINE 54 E 55 R. Franco, Volpe Venerdì e sabato dalle 10 alle 18 Milano contro lo smog Auto ferme due giorni di GIANNI SANTUCCI e ARMANDO STELLA Alla fine, dopo 22 giorni di sforamento del tetto delle polveri sottili, sono arrivati i provvedimenti di emergenza: la giunta Pisapia ha deciso il blocco totale del traffico venerdì e sabato prossimi a Milano. Chiuse anche le scuole. ALLE PAGINE 10 E 11 E Benigni restò orfano di Berlusconi A PAGINA 33 con un commento di Giangiacomo Schiavi Palazzo Marino Geometra del Comune con la mazzetta in mano di BIAGIO MARSIGLIA A PAGINA 35 Picchiavano e umiliavano i detenuti Squadra di giustizieri nel carcere di Roma A Genova Madre e figlio massacrati in casa a coltellate di ERIKA DELLACASA A PAGINA 34 Mario Monti ha illustrato la manovra a Camera e Senato. Bene la Borsa, giù lo spread a 375 punti base e rendimenti dei Btp sotto il 6 per cento. «Sacrifici». Il premier ha sottolineato che i «forti sacrifici» saranno «temporanei» e che l Italia eviterà di «fallire». Il Paese avrà così «maggiore forza e credibilità» in Europa. Berlusconi: chieda il voto di fiducia alle Camere perché le misure rischiano di essere bocciate. Le reazioni. I sindacati hanno annunciato scioperi. Critiche dai vescovi: poco equità. ANSA / CLAUDIO PERI di ILARIA SACCHETTONI La «squadretta», la chiamavano a Regina Coeli: in sei tra guardie carcerarie e personale sanitario (tra loro un medico). Da anni, secondo le indagini della Procura di Roma, seviziavano detenuti accusati di delitti sessuali o reati particolarmente allarmanti sul piano sociale. Casta e dintorni COSTI DELLA POLITICA I TAGLI CHE MANCANO di SERGIO RIZZO e GIAN ANTONIO STELLA Li vuole davvero, Mario Monti, dei suggerimenti sui tagli possibili ai costi esorbitanti della politica come ha detto in tivù l altra sera? Sono tante le cose che si possono fare stando alla larga dal qualunquismo, dal populismo, dalla demagogia. Purché abbia chiaro che si metterà contro il più grande dei partiti italiani, il Pti: Partito Trasversale Ingordi. Verso il nuovo trattato Ue. S&P: «tripla A» a rischio Intesa Merkel-Sarkozy ma arriva lo schiaffo dell agenzia di rating Francia e Germania vogliono un «nuovo trattato della Ue, a 27 Stati membri o almeno a 17». Il piano contro la crisi del debito è stato annunciato dal presidente Sarkozy e dal cancelliere Merkel. Sanzioni automatiche. Scatteranno per quei Paesi che non rispetteranno i vincoli in materia di conti pubblici. In particolare, la regola del deficit al 3% del Prodotto interno lordo (Pil). Tripla A sotto la lente. Standard & Poor s metterà sotto osservazione con implicazioni negative la «tripla A» di Germania, Francia, Olanda, Austria, Finlandia e Lussemburgo. Di conseguenza, saranno esaminati anche i rating degli altri Paesi dell eurozona. ALLE PAGINE 8 E 9 de Feo, Lepri, Montefiori ALLE PAGINE 34 E 35 DA PAGINA 2 A PAGINA 23 Alleati & rivali CONTINUA A PAGINA 15 PRENDERE (TUTTO) O LASCIARE di MASSIMO NAVA intesa franco-tedesca si L conferma indispensabile per la soluzione della crisi europea e per l avanzamento dell Europa. Indispensabile, ma forse squilibrata e sicuramente indigesta, essendo che si afferma sempre più secondo esigenze imposte dalla Germania. Da ieri, questa è una realtà oggettiva, con cui i Paesi europei o almeno quelli che vorranno salvare l Europa e rimanere nella moneta unica dovranno fare i conti. CONTINUA A PAGINA 51

2 Martedì 6 Dicembre 2011 Corriere della Sera 2 Primo Piano Il governo Le decisioni Noi non avremmo fatto la stessa manovra, ma non abbiamo dubbi sulla sua urgenza. Ne avremmo voluta una più equa Anna Finocchiaro, Pd Monti: misure urgentissime e non finiremo come la Grecia Berlusconi: serve la fiducia. Casini: coordinamento tra i gruppi della maggioranza Il capo dello Stato Napolitano: rispetto la tensione morale E valuta il decreto ROMA Giudizi sul «decreto salva Italia» non ne vuole dare. «Non ho mai commentato nel merito le scelte e le decisioni del governo in carica, qualunque fosse, e non lo farò neanche stavolta», mette le mani avanti Giorgio Napolitano. E questo perché, puntualizza, «le valutazioni di merito sui provvedimenti spettano alle forze politiche in Parlamento». Ma una cosa ci tiene a dirla: «Ascoltando in conferenza stampa gli interventi dei rappresentanti del governo ho colto un impegno, una fatica e una tensione morale per cui esprimo rispetto». Di fianco al presidente della Repubblica, durante la cerimonia della giornata del volontariato, c è il ministro del Welfare Elsa Fornero, le cui imprevedibili e umanissime lacrime in diretta tv, domenica sera, hanno spiegato più di tante parole la difficoltà psicologica di dover imporre al Paese nuovi sacrifici. Un immagine di empatia con la gente comune che, associata al tono grave e austero con il quale Mario Monti aveva appena illustrato la manovra, danno appunto l idea della No comment Il presidente: non ho mai commentato le scelte e le decisioni di un governo in carica «tensione morale» che ha colpito il capo dello Stato. È il primo atto del nuovo esecutivo e non si sa quanto il Quirinale lo consideri adeguato a soddisfare quei criteri di «rigore, equità e crescita» così spesso raccomandati da Napolitano negli ultimi mesi e così impegnativi per lo stesso premier. Che non a caso li ha evocati come cardini del proprio programma economico. Si vedrà. Intanto il decreto è oggetto di valutazione da parte dello staff tecnico-giuridico del Colle. Vista la complessità del pacchetto di norme e la necessità di alcune limature «redazionali», e in attesa della «bollinatura» della Ragioneria generale dello Stato sulla copertura finanziaria dei provvedimenti (un attestato che fino a ieri sera ancora non era giunto), la firma presidenziale non potrà avvenire prima di oggi. Scontato l esito della verifica, l attenzione del presidente è concentrata sul passaggio parlamentare che si apre adesso. Un po preoccupano certi distinguo affiorati nel dibattito di Camera e Senato, con le conseguenti variabili politiche apertesi tra le forze che dovrebbero sostenere il governo. Incognite tali da far ipotizzare da più parti un ricorso a quel voto di fiducia che Napolitano non ha mai amato, perché «mortifica il lavoro del Parlamento». Esortando invece a un confronto aperto e a una responsabilità condivisa. Di sicuramente buono per il Quirinale c è almeno la prima provvisoria risposta di borse e mercati. Dopo mesi di angosciose e continue cadute, non è un segnale da poco. Marzio Breda ROMA «L Italia non fallirà ma dobbiamo stare molto attenti perché l esempio della Grecia è vicino e io non intendo, ne intenderò mai, minimizzare ciò che chiediamo agli italiani. Si tratta di forti sacrifici, ma sono sicuro che saranno sacrifici temporanei». Per il professor Mario Monti, dunque, non ci sono alternative: «Lo sforzo che si chiede al Paese è urgentissimo e ciascun cittadino deve rendersene conto anche adeguando i comportamenti individuali». Per cui, visto «che i mercati ci confermano che la nostra azione è risolutiva... questo è solo l inizio, il primo passo». Perché «questo decreto, oltre a salvare l Italia salva anche l Europa, e il futuro dell euro dipende anche dalle nostre scelte». Il doppio messaggio, alla Camera e al Senato, il presidente del Consiglio lo costruisce per spiegare ai parlamentari (pochini in realtà) i particolari della manovra. Ma il messaggio che più interessa il premier riguarda il livello di consapevolezza che si deve avere di questa crisi: «Armato di questo pacchetto, potrò meglio rappresentare l Italia in Europa anche perché già stiamo recuperando quella credibilità che per ragioni obiettive, non dipendenti da singole personalità, il nostro Paese non ha avuto negli ultimi tempi». Il capo del governo dice questo alla Camera rivolgendosi con sottolineato rispetto al «predecessore Silvio Berlusconi», che lo ascolta dai banchi del Pdl. E ai partiti che lo sostengono rivolge un appello alla comprensione: «Mi dicono che il governo non avrebbe agito tempestivamente, ma vorrei osservare che sono passati solo 17 giorni da quando ci avete onorato della vostra fidu- L iter e i tempi Il Consiglio dei ministri Domenica il Consiglio dei ministri ha varato la manovra economica da 20 miliardi netti. Monti: «Bisogna tirare la cinghia, ma ce la faremo» I discorsi in Parlamento Ieri pomeriggio, alle 16 alla Camera e alle 18 in Senato, il presidente del Consiglio ha illustrato le misure del pacchetto «salva Italia» Il timing dei lavori Previsto un iter lampo per la manovra: oggi pomeriggio l ufficio di presidenza della commissione Bilancio della Camera stabilirà il timing dei lavori La firma del Colle Prima che il testo arrivi alla Camera occorre la firma del capo dello Stato e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale: martedì l Aula lo ha calendarizzato cia. In altre occasioni ci sono volute 5 settimane per confezionare manovre meno impegnative». Monti cita con soddisfazione lo spread ora in netto calo. Poi stupisce i senatori con una nota di autarchia: «Mirando gli acquisti in queste settimane che precedono il Natale possiamo tutti fare in modo di aiutare le aziende e di salvare tanti posti di lavoro... E ve lo dice uno che in Europa ha passato tanti tempo a combattere i dazi». In altre parole, «comprate italiano». La risposta dei partiti è quella già vista il giorno della fiducia. Anche se ora, Berlusconi si sente di dare un consiglio a Monti: «Devono mettere la fiducia sul decreto altrimenti non credo che ci sia la possibilità di approvarlo». E Pier Ferdinando Casini si adegua: «Una volta tanto sono d accordo con Berlusconi». Il leader dell Udc, in Aula, è l unico a riconoscere a Monti «di avere fatto ciò che i partiti non sono stati capaci di fare», proponendo però al professore il supporto di «un coordinamento tra i gruppi parlamentari». E anche se Pd e Pdl hanno ufficialmente detto di no è chiaro che fra i tre partiti contatti informali sugli emendamenti (eventualmente pochi) ci saranno. E si parla addirittura di un possibile maxiemendamento del governo concordato con tutta la maggioranza. Roberto Castelli conferma che la Lega non ci sta: «Abbiamo negato la fiducia perché sapevamo che avrebbe fatto pagare sempre gli stessi. I padani». Mentre Antonio Di Pietro annuncia: «Così come è la manovra non la votiamo». Si partirà dalla Camera, ma non si sa esattamente quando perché ancora ieri a Palazzo Chigi sono stati convocati i capi degli uffici legislativi per limare dal testo incongruenze e ripetizioni. Dino Martirano A Montecitorio Il presidente del Consiglio Mario Monti, circondato dalla sua squadra di governo, durante il discorso tenuto ieri alla Camera per illustrare i contenuti del decreto «salva Italia» (Foto Mario Scrobogna /LaPresse) La frase del premier Ora il tuo mondo va in scena ovunque. orapuoi.sony.it/mobile LA PRIMA VIDEOCAMERA AL MONDO FULL HD* CON PROIETTORE INTEGRATO PER CONDIVIDERE OVUNQUE I TUOI VIDEO. *FORMATO AVCHD Ora puoi permetterti di più. Ora è il momento per permettersi tutta la qualità e l innovazione di Sony. Ora è il momento di scegliere la videocamera dei tuoi sogni. Ora puoi avere di più. Perché ora puoi avere uno sconto di 100 euro. Scopri come su e dai rivenditori che aderiscono all iniziativa. Offerta valida sui modelli di Videocamere e Fotocamere indicate sul sito acquistatidal17novembre2011al31gennaio2012pressoirivenditoriaderentiall'iniziativa,restando espressamente esclusi gli acquisti effettuati tramite internet. Per i Clienti Media World e Saturn sarà valida,insostituzione,lacartaregalo"easygift".regolamentocompletosulsitowww.sony.it/orapuoi Sony, Make Believe, Cybershot, Handycam, Nex e sono marchi registrati di Sony Corporation. Tutti gli altri marchi sono di proprietà dei rispettivi titolari.

3 Corriere della Sera Martedì 6 Dicembre 2011 Primo Piano 3 La manovra è dura e in diversi profili può e dovrà essere migliorata durante l iter parlamentare Stefania Prestigiacomo, Pdl Il governo Monti non può essere figlio di nessuno: chi lo sostiene in Aula ci metta la faccia Pier Ferdinando Casini, Udc «Germania e Francia? Peccatori ora virtuosi» Via libera Dal premier un via libera all idea di dotare la Commissione europea di poteri più ampi sulla valutazione dei bilanci 20 Miliardi di euro netti, 30 lordi: è il valore complessivo della manovra per il triennio ,4% L aliquota sulla prima casa prevista dalla nuova Imposta municipale unica, lo 0,75% per le altre abitazioni 5 Miliardi È l ammontare del taglio previsto nella manovra per Regioni, Province e Comuni Pensiamoci anche adesso, durante le festività natalizie: quando si acquista un manufatto italiano si acquista la qualità e si contribuisce a mantenere posti di lavoro Dietro le quinte L economista scherza: io del remoto Nord italiano, quasi la Norvegia Parte la sfida «missione Ue»: abbiamo le mani meno legate ROMA In una giornata in cui incassa gli applausi di Camera e Senato, quelli inusuali della stampa straniera, quelli virtuali, ma più importanti fra tutti, dei mercati, con il crollo dello spread sui titoli tedeschi, Mario Monti ha già un occhio a Bruxelles, al summit europeo di dopodomani, che sarà decisivo per l eurozona. Mentre la Merkel e Sarkozy si riuniscono e trovano un accordo a Parigi, Monti rilascia in inglese una breve intervista alla stampa anglosassone, fra gli altri ai cronisti di Cnn e Reuters, e spiega che giovedì prossimo posizionerà il nostro Paese a fianco di Francia e Germania e delle proposte di modifica dei trattati europei. Erano una volta «sinners», peccatori, in termini di bilancio, scherza Monti, che ne denunciò da commissario europeo le condotte fiscali dinanzi alla Corte europea di Giustizia, ma oggi Francia e Germania fanno parte del fronte dei «virtuosi». E a proposito di virtù finanziarie Monti spiega che troverebbe del tutto normale se «alla Commissione europea fossero attribuiti in tema di budget nazionali gli stessi poteri che già oggi ha nel settore della concorrenza». Ovvero un potere enorme di indagine, intervento e sanzione. Sono notazioni di non poco conto, che lasciano intendere quella che potrebbe essere di qui a qualche mese l autonomia fiscale degli Stati dell eurozona, compresa l Italia. Una misurata riduzione di sovranità, se vogliamo, che avrebbe come contraltare la possibilità di immaginare diversamente il ruolo della Banca centrale europea. L insieme di provvedimenti che in Europa si stanno mettendo in campo, aggiunge infatti Monti, «credo che indurranno la Bce a riconsiderare, nella sua piena indipendenza, le proprie politiche di intervento». Ne discute anche con il premier olandese, Mark Rutte, classe 67, di prima mattina, a Palazzo Chigi. Una discussione che al centro ha anche la manovra appena varata, di cui Rutte si dice «impressionato», stesso termine che usò la Merkel e sul quale Monti fa dell ironia, perché «è importante che il primo giudizio arrivi da chi è alfiere, come gli olandesi, della disciplina di bilancio». Per Monti gli olandesi sono un paradigma, ne parlerà anche davanti alla stampa straniera: il simbolo di un modo «nordico» di concepire il rapporto fra Stato e cittadino. Mentre lo spread continua a scendere Monti scherza sul fatto che lui stesso appartiene «al remoto Nord italiano, quasi la Norvegia», e pur non rinnegando le radici mediterranee sceglie dunque di citare la flex security dei sistemi di welfare dei Paesi scandinavi, il fatto che il suo governo punterà a proteggere «il lavoratore», e la sua mobilità, «e non il posto di lavoro». Sono concetti nuovi, almeno per il largo pubblico, su cui il premier insiste, sempre sul filo di un ironia controllata, ma che svela anche modelli di ispirazione. Del mercato del lavoro si occuperà a breve, «è il prossimo cantiere che apriremo», promette, e in una cornice che guarda al Nord Europa c è da invidiare anche «il livello e la qualità dei servizi pubblici e sono sicuro che alla fine della "lunga" vita di questo governo sarà migliorata anche la qualità del nostro servizio pubblico». Nell aula di Montecitorio Monti intreccia dichiarazioni di understatement ad altre che definiscono la sua forza politica. Esiste la consapevolezza di essere necessario, quasi imprescindibile, in questo periodo, e l analisi è la seguente: «Il mio governo ha le mani meno legate dei precedenti proprio per la mancanza di prospettiva politica ed elettorale». Cita due volte Berlusconi, seduto fra i banchi del Pdl, e in un lapsus definisce il Cavaliere presidente del Consiglio. Alla vigilia dei voti che il decreto dovrà avere, in Parlamento, per qualcuno c è del garbo ricercato, più che casuale. All ora di cena il premier lascia l aula di Palazzo Madama, dodici ore dopo l incontro con Rutte, e fa rientro a Palazzo Chigi. Marco Galluzzo La Nota di Massimo Franco Partiti rassegnati al sì Solo la Lega scommette sul crollo dell euro Non c è entusiasmo, e in apparenza neppure sostegno convinto: a parte forse l Udc. Prosaicamente, i partiti si mostrano rassegnati a sostenere le scelte di Mario Monti in nome dell inevitabilità. L alternativa è il precipizio, e nessuno aspira a essere accusato di portare l Italia verso il baratro: a parte la Lega, che sembra scommettere sul «tanto peggio tanto meglio», e quasi si augura il disastro. Quando Umberto Bossi bolla il premier come «eroe di una guerra già persa», delinea un Carroccio all opposizione non solo del governo ma della moneta unica così come è stata finora, e dell Ue. Ma Silvio Berlusconi, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini sono decisi a dire «sì» a una manovra impopolare quanto obbligata. Pdl e Pd chiedono modifiche per placare un po i propri elettorati sui versanti opposti dell Ici sulla prima casa e sulle pensioni. Si rendono conto che i contraccolpi saranno così radicali da provocare tensioni sociali crescenti: lo sciopero prontamente indetto dai sindacati è un gesto atteso; e l Idv è tentata di imitare la «linea leghista», avvertendo che se non cambia nulla voterà contro. Per questo, la maggioranza trasversale che sorregge il governo dei tecnici suggerisce, anzi dà per scontata una richiesta di fiducia da parte di Monti. «Altrimenti non credo ci sia la possibilità di approvare la manovra», ammonisce Berlusconi, col quale Casini e di fatto il Pd concordano. Queste reazioni guardinghe aiutano sia il presidente del La maggioranza spinge il premier a chiedere la fiducia al Parlamento Consiglio che i suoi alleati in Parlamento. Consentono al primo di rivendicare il proprio ruolo inedito, dovuto a una situazione eccezionale; e ai secondi di marcare una distanza fisiologica da provvedimenti dei quali possono disconoscere la paternità, pur sostenendoli. D altronde, Monti anche ieri alla Camera e poi al Senato ha insistito sull assenza di alternative, additando scenari da brivido. «Se volessimo essere enfatici», ha aggiunto, «attraverso il decreto salva Italia dovremmo dire che passa pro quota non solo il salva Italia, ma anche il salva Europa». L enfasi serve a giustificare misure sulle quali rimane una certa perplessità: almeno le imposte sulla prima casa, che porteranno alle casse dello Stato undici miliardi di euro; la riforma delle pensioni; e i tagli limitati ai costi della politica e la lotta all evasione fiscale. Il premier sostiene che gli interventi delineano un Italia del futuro «seria, europea, ancorata ai valori del lavoro e del risparmio». E per ora i mercati finanziari lo premiano. Il capo del governo ha accennato all andamento dello spread, la differenza fra titoli di Stato italiani e tedeschi, «che ieri ci ha confortato», scendendo a 375 punti. Si tratta di un argomento che non scalda il Parlamento, però. Sui richiami alla credibilità riconquistata «rapidamente» in Europa pesa una larvata irritazione del Pdl verso quelli che, a torto o a ragione, sono percepiti come «diktat», in particolare di Germania e Francia. Monti ha avuto più successo quando ha detto che «l Italia non fallirà» e ha invitato a «comprare italiano» nelle prossime vacanze natalizie. Sono richiami che cercano di risvegliare l orgoglio nazionale; e insieme confermano quanto la crisi sia destinata a mordere a lungo l economia del Paese.

4 Martedì 6 Dicembre 2011 Corriere della Sera 4

5 Corriere della Sera Martedì 6 Dicembre 2011 Primo Piano 5 La manovra i mercati Una manovra di sacrifici ma necessaria Alberto Meomartini Assolombarda Giù lo spread, Btp sotto il 6% Il differenziale con i Bund cala a 375 punti. Balzo di Milano, su del 2,91% ROMA Mario Monti ha tirato da sé le somme: «Lo spread sta denotando grande attenzione positiva per quanto abbiamo deliberato. Il suo andamento ci conforta sulla nostra risoluta azione», ha detto il premier in Parlamento illustrando la manovra varata domenica sera. Ed in effetti sui mercati i titoli di Stato italiani ieri, dopo settimane di rincorsa dei rendimenti, hanno rialzato la testa: sono aumentati i prezzi, sono diminuiti i rendimenti ed è calato appunto lo spread, cioè il differenziale con quelli dei Bund tedeschi di uguale durata, che è sceso per i Btp decennali di ben 79 centesimi chiudendo a 375 punti base, tornando sotto quota 400. In sensibile contrazione i rendimenti che, dopo aver toccato due settimane fa anche l 8% e aver viaggiato per giorni sopra il 7%, sono scesi sotto il 6% al 5,95%. In flessione anche rendimenti e spread dei titoli a più breve durata, di 2 e 5 anni, riportando la curva delle scadenze entro la rotta consueta. Il buon andamento dei mercati monetari ha dato ulteriore carburante a Piazza Affari già in rialzo sull onda della reazione positiva alle misure adottate dal governo domenica sera, proprio nell ottica di rispondere ai mercati prima della riapertura della settimana. Milano ha chiuso in guadagno del 2,91%, trainata dai titoli delle banche che hanno ottenuto dalla manovra di Monti la garanzia dello Stato al loro debito, facilitando così l accesso ai finanziamenti e alla liquidità. E che attendono per fine settimana le nuove cifre, si dice più contenute delle precedenti, sui fabbisogni di capitale dall Eba, l autorità di vigilanza europea. La Borsa di Milano è stata la migliore tra le piazze europee che comunque hanno chiuso tutte in rialzo: Francoforte ha guadagnato lo 0,42%, Parigi l 1,15%, Londra lo 0,28% e Madrid l 1,72%. Anche Wall Street ha girato in positivo e l euro è tornato a rafforzarsi I rendimenti In sensibile contrazione i rendimenti dei titoli di Stato: dall 8% di due settimane fa al 5,95% sul biglietto verde chiudendo a 1,3442 dollari. Su Borse e mercati, che hanno risposto bene all annuncio delle misure del governo Monti, si è fatto sentire anche ieri, come venerdì, il clima di maggiore fiducia sull esito degli importanti appuntamenti europei in agenda nella settimana. Il vertice dei capi di Stato e di governo in programma per il 9 a Bruxelles, innanzitutto, anticipato dall accordo accennato venerdì e riaffermato ieri a Parigi dal presidente francese Nicolas Sarkozy e dalla cancelliera Angela Merkel sulla riforma dei trattati per mettere in sicurezza la costruzione europea minacciata dalla crisi dei debiti sovrani. Ma anche la riunione del Consiglio dei governatori della Bce di cui ieri i due leader hanno riaffermato l indipendenza da cui si attendono nuove misure a favore della liquidità delle banche e forse, secondo alcuni, un nuovo ribasso dei tassi. Eurotower ieri ha reso noto che la Il Fmi Il Fondo monetario internazionale versa 2,2 miliardi di euro alla Grecia Cos è Spread Lo spread è la cartina di tornasole della salute finanziaria di uno Stato e misura il costo di finanziamento del debito pubblico di un Paese. Presa la Germania come lo Stato più affidabile e solido, lo spread indica quanti più interessi deve pagare in questo caso l Italia per piazzare i propri titoli e si misura in centesimi di punti percentuali Record A luglio comincia la corsa dello spread del Btp, che inizia a macinare record su record. Si va dai 248 punti base di venerdì 8 luglio ai 553 del 9 novembre scorsa settimana ha limitato gli acquisti di titoli dei paesi in difficoltà rispetto alla settimana precedente. Anche le notizie provenienti dal Fondo monetario internazionale potrebbero aiutare a rasserenare il clima sull Europa: l organizzazione di Washington ha infatti dato ieri via libera alla tranche di 2,2 miliardi di euro alla Grecia nel quadro dell'accordo sul salvataggio raggiunto con l Ue. I prestiti finora erogati dal Fmi al governo ellenico salgono quindi a 20,3 miliardi di euro. Il prossimo 16 dicembre una missione del Fondo si recherà ad Atene per fare il punto della situazione greca sul fronte delle riforme e del risanamento dei conti col nuovo governo guidato dall ex numero due della Bce, Lucas Papademos. Di contro ad offuscare l orizzonte degli investitori è l iniziativa di Standard & Poor s che si prepara a mettere sotto osservazione con implicazioni negative il rating tripla A di Germania, Francia, Paesi Bassi, Austria, Finlandia e Lussemburgo. Dagli Usa infine il presidente Barak Obama ha affermato che la ripresa negli Stati Uniti «è ancora fragile e la situazione in Europa aggiunge incertezza». Stefania Tamburello La giornata di Borsa Milano la migliore in Europa (+2,91%), in rialzo anche su Wall Street (+0,65%) Le reazioni Sì di Ocse e Ue «Ora il lavoro e la crescita» ROMA L Unione europea e l Ocse promuovono la manovra del Professore. Con alcune considerazioni a margine. Il numero uno dell organizzazione parigina Angel Gurria avverte che «l Italia è uno dei Paesi industrializzati con la maggiore disuguaglianza dei redditi che è cresciuta in questi ultimi vent anni». Per il commissario europeo per gli affari economici Olli Rehn la manovra è «tempestiva e ambiziosa» con misure che «attendevamo da tempo specialmente sulle pensioni». Ora però, spiega Rehn, bisogna procedere mettendo mano «a riforme sul lavoro e per la crescita». Anche il primo ministro olandese Mark Rutte si è detto «impressionato» dalle misure varate «in così poco tempo» e definendo Monti una «persona molto esperta» ha ricordato che i provvedimenti presi a Roma sono importanti per tutta Europa. Ma il contesto in cui avviene l opera di risanamento dei conti pubblici in Italia è davvero particolare. Ed ecco perché gli appelli e le richieste affinché la manovra del governo Monti venga aggiustata rispettando il più possibile i criteri di equità, hanno un senso. Lo spiega l Ocse nel suo ultimo rapporto su crisi e divario sociale presentato ieri a Parigi. In Italia la disuguaglianza tra i redditi più elevati e quelli più bassi cresce, e resta ben al di sopra della media dei Paesi occidentali. «Nel Gli sgravi «L Italia è fra i Paesi industriali con le maggiori disuguaglianze» nostro Paese scrivono gli economisti dell organizzazione che rappresenta i 27 Stati più industrializzati del mondo lo stipendio medio del 10% più ricco è oltre 10 volte superiore a quello del 10% più povero». Inoltre, la quota di reddito nazionale complessivo detenuta dall 1% più ricco è passata dal 7 al 10% negli ultimi 20 anni. Sono cifre abbastanza eloquenti che rafforzano ancora di più l allarme lanciato l anno scorso da una ricerca della Banca d Italia sulla ricchezza delle famiglie nella quale si dimostrava che il 10% degli italiani detenevano il 45% della ricchezza totale. Per l Ocse è stato l'aumento dei redditi da lavoro autonomo a contribuire in maniera importante all ampliamento della disuguaglianza. In generale a fronte di aumento medio dei redditi in Italia tra il 1985 e la fine degli anni duemila dello 0,8% (media Ocse 1,7%), il 10% più povero della popolazione ha segnato un incremento limitato allo 0,2% (Ocse 2,3%), contro l incremento dell 1,1% del 10% più ricco (Ocse +1,9%). Nel 2008, il reddito medio del 10% più ricco degli italiani era di euro, dieci volte superiore al reddito medio del 10% più povero (4.877 euro), con un aumento della disuguaglianza rispetto al rapporto di 8 a 1 di metà degli anni 90. Allo stesso tempo, le aliquote marginali d imposta sui redditi più alti si sono quasi dimezzate passando dal 72% nel 1981 al 43% nel Roberto Bagnoli

6 Martedì 6 Dicembre 2011 Corriere della Sera 6 Primo Piano La manovra Le reazioni La tassa sul lusso? Non mi fa felice, ma quando è necessario si deve fare qualcosa che abbia effetto per tutti Luca Cordero di Montezemolo I sindacati scioperano divisi I vescovi: si poteva fare di più Cisl-Uil indicono due ore per lunedì, la Cgil rilancia: quattro Contro Luigi Angeletti, segretario Uil, Raffaele Bonanni, segretario Cisl e Susanna Camusso, segretario Cgil ROMA «Iniqua». I sindacati bocciano la manovra. E lunedì sarà sciopero. Due ore chiedono i leader di Cisl e Uil: Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Quattro ore rilancia subito dopo la Cgil. Una divisione che si tenterà di ricomporre domattina alla sede Uil. Intanto dubbi sulla manovra vengono avanzati dalla Cei: «Poteva essere più equa, si poteva fare di più sui redditi alti», sottolinea monsignor Giancarlo Bregantini, responsabile per i problemi del Lavoro, che la ritiene però «necessaria». D accordo la presidente Confindustria, Emma Marcegaglia: «La manovra andava fatta subito, non potevamo reggere uno spread a 550 punti». Ora, auspica, si proceda con i tagli ai costi della politica e ad abbassare le tasse per lavoratori e imprese, evitando il rialzo dell Iva. Anche il presidente di Ferrari e Italia Futura, Luca Cordero di Montezemolo, parla di manovra «dura ma equilibrata» e «necessaria». Ma i sindacati parlano di «colpo durissimo» e invitano alla mobilitazione. Nell incontro di domattina i leader di Cgil, Cisl e Uil cercheranno di arrivare a iniziative unitarie. Già da oggi presidi e manifestazioni si terranno, tra le altre, in Lombardia e Toscana. I primi a scattare all attacco ieri sono stati i leader Cisl e Uil, in una conferenza stampa hanno invitato a disertare le ultime due ore di lavoro di lunedì per recarsi di fronte alle prefetture e al Parlamento. Iniziativa alla quale ha aderito anche l Ugl. Ma lo slancio in avanti ha suscitato irritazione in Cgil. Su Facebook l accusa: «La scelta di Cisl e Uil è in continuità con la "strategia del sottoscala" di Palazzo Grazioli». E la rivendicazione di quella «volontà di una iniziativa comune» manifestata dopo l incontro con il premier. Più tardi, in una nota, poi, la confederazione guidata La Confindustria Secondo la presidente di Confindustria Marcegaglia la manovra è dura ma indispensabile I punti «critici» La mancata trattativa La mancata trattativa con il sindacato, secondo il leader della Cisl Raffaele Bonanni, è uno dei punti deboli della manovra: «senza trattativa non ci può essere equità» Donne, lavoratori e pensioni Per Luigi Angeletti della Uil la manovra colpirà soprattutto le donne, con tasse a carico dei lavoratori e pensionati, e un occhio di riguardo, invece, per banche e imprese dalla Camusso ha fatto sapere: «Abbiamo proposto a Cisl e Uil di decidere insieme proposte e iniziative per cambiare la manovra, la risposta ci è arrivata tramite conferenza stampa con relative autonome decisioni». La manovra «contiene poche novità positive (su crescita e infrastrutture) e molte parti gravi»: «la non indicizzazione delle pensioni è una tassa sulla povertà». Poi, in un giro di telefonate, il tentativo di dialogo. Del resto le posizioni sono analoghe. «Dico a Monti e Fornero che il sindacato non sta qui per licenziare la gente» dice Bonanni. «Noi chiediamo che l economia sia ravvivata da un minimo di spesa pubblica e dai consumi» aggiunge il leader Cisl, contrariato per la scelta del premier Mario Monti di non concertare la manovra con i sindacati. «Senza trattativa non ci può essere equità avverte vogliamo salvare l Italia, ma anche gli italiani». «La manovra colpirà soprattutto le donne. Il governo ha puntato a far cassa» rincara Angeletti. «Le tasse sono a carico ancora di lavoratori e pensionati. Le uniche cose sono state fatte a favore delle banche e delle imprese». Mancano le misure sul lavoro nero. «Poco a che fare con l equità», attacca. «Manovra dura», ma «indispensabile a salvare Italia e l euro» afferma invece la Marcegaglia, convinta che la manovra renderà il sistema pensionistico italiano, finora «sbilanciato», «il migliore» a livello europeo. «Ogni anno fare una riforma delle pensioni destabilizzava molto le persone» aggiunge, in polemica con i sindacati. «Dobbiamo dare supporto al Paese», concorda Montezemolo che sottolinea: «La tassa sul lusso non mi rende la persona più contenta del mondo ma penso che quando è necessario si debba fare qualcosa che abbia effetto per tutti». «Il segnale è arrivato, chiaro e forte. All Europa, prima di tutto», apprezza la Sir. E monsignor Bregantini parla di manovra «indubbiamente coraggiosa e necessaria». Però, dice, sull equità «si poteva fare di più». E «si può migliorare in una seconda fase», pensando «ai giovani, ai disoccupati, alle famiglie». «La Cei ha una gran faccia tosta» replica il segretario radicale Mario Staderini, «sarebbe stata più equa se avesse abolito l esenzione dell Ici anche per le attività commerciali degli enti ecclesiastici, piuttosto che fare cassa sulle prime case degli italiani». Virginia Piccolillo twitter@vpiccolillo Confcommercio Carlo Sangalli «Senza regole babele degli orari per i negozi» ROMA «Una manovra necessaria ma con il rincaro dell Iva l Italia rischia la recessione, meglio sarebbe trovare le risorse dai tagli delle spese o trovando un accordo con la Svizzera per il rientro dei capitali». Il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli (foto sotto) storce il naso sul ricorso alla moneta elettronica «commissioni troppo care» e l orario dei negozi. «Così deregolarizzati non li ha nessuno». Partiamo dalle cose buone... «Per la crescita si sono messi in campo interventi per una decina di miliardi di euro: riduzione Irap, sostegno fiscale alla capitalizzazione delle imprese, potenziamento del fondo di garanzia. Interventi importanti, ma credo che occorrerà fare davvero di più per contrastare gli effetti recessivi della manovra». Cioè l Iva. «La scelta di "prenotare" ulteriori incrementi delle aliquote Iva se scatta la clausola di salvaguardia, non ci fa piacere. A regime, nel 2014, significano 16 miliardi di euro destinati a deprimere i consumi. Insomma, si prevede che il riordino delle agevolazioni fiscali sia dedicato al fondo per la famiglia. Però sempre le famiglie rischiano di pagare buona parte del conto degli aumenti Iva». La coperta è corta. L Iva, l Irpef o la patrimoniale. «Sarebbe stato meglio procedere sullo spending review: a partire dalla riduzione dei costi della politica e in tutte le grandi aree della spesa pubblica. Andrebbe considerata anche una più robusta tassazione dei capitali scudati, così come andrebbe definito l accordo con la Svizzera per la tassazione dei capitali italiani. Germania e Gran Bretagna lo hanno già fatto». Contro l evasione funzionerà la soglia di mille euro per i pagamenti in contante? «Vedremo. La vera lotta all evasione richiede molte altre cose. Quanto al ricorso alla moneta elettronica deve essere incentivato con una robusta riduzione delle commissioni. Oggi gli esercenti pagano più del 3%, il doppio della media europea». Roberto Bagnoli Le lettere «RIVOGLIO INDIETRO I CONTRIBUTI VERSATI IN 38 ANNI» PER RILANCIARE Allentare la cinghia In una crisi sistemica, che ha portato gli «investitori istituzionali» a fuggire dai nostri titoli, come possiamo sperare che l ennesima batosta non ottenga lo stesso effetto repressivo (se non superiore) provocato dalle precedenti? Qualcuno sostiene che la crisi è figlia del nostro stile di vita, superiore alle nostre possibilità, e che quindi dobbiamo ridimensionarlo. Io credo che questa sia pura demagogia. Il progresso ci ha portato uno stile di vita migliore e non possiamo credere che la contrazione dei consumi porti benefici, semmai danneggerebbe le imprese. Ogni volta che si prepara una manovra, i governi parlano di misure per la crescita (vera malattia nazionale). Ma per crescere bisogna piuttosto allentare la cinghia della pressione fiscale, diventata proibitiva per tutte le categorie sociali. Il pagamento delle tasse non può essere discrezionale e l unico modo per abbassarle è far sì che tutti le paghino. Armando Braiotta DESTINATA A SCOMPARIRE La soglia dei 40 anni Sono docente universitario in pensione, nella facoltà di Ingegneria dell Università di Pisa, e ho svolto i miei compiti fino all ultimo giorno di servizio attivo, 31 ottobre 2003, data nella quale sono stato collocato in pensione, all età di 76 anni, e dopo circa 50 anni di contributi. La storia ci dice che l uomo ha sempre avuto un concetto del lavoro diverso dai «40 anni», continuando senza limiti definiti a lavorare e sinché si poteva e si riteneva di poterlo svolgere. Invece questa battaglia mi pare contraria allo spirito che si dovrebbe porre in qualunque tipo di lavoro, mirando sempre a farlo bene, con interesse, migliorandolo fino a raggiungere livelli superiori. Oltretutto, forse nella mia visione personale e parziale della questione, mi sfugge cosa vorrebbero fare in modo permanente tutti questi «giovani» pensionati. Finire davanti al televisore? D altronde il ritmo di lavoro degli anni 2000, escludendo i lavori veramente usuranti, non è più tale da non consentire ferie o momenti di riposo per tutti. E nella fase di maggiore anzianità si potrebbe eventualmente ridurre il livello di impegno, come molte proposte di esperti dimostrano. Credo vivamente che questi concetti dei anni di contributi, e dei per l abbandono del lavoro siano veramente già superati, e che presto si sposterà l «asticella» in avanti lasciando facoltà a ciascuno di poter operare a sua scelta. Luca Sanpaolesi DA UN DICIOTTENNE Delusioni e speranze Sono un ragazzo di 18 anni. Complimentandomi con il governo per la sua capacita di calarsi velocemente in una situazione così catastrofica, non posso però fare a meno di esporre alcune preoccupazioni. Mi sarebbe piaciuto, e mi avrebbe confortato, constatare la presenza di due particolari punti all interno della manovra governativa. Il primo: tagli netti ai costi della politica. Il secondo: lotta dura e costante all evasione fiscale. Purtroppo sono rimasto deluso. Sperando in un futuro, quanto più prossimo possibile, impegno del governo in questi due ambiti, rimango fortemente convinto della bontà del piano politico del premier Monti. Giovanni Reggiori CON ANZIANI A CARICO La scelta delle donne Con la riforma delle pensioni le donne con anziani a carico avranno un costo in più. Le lavoratrici che aspettavano i 60 anni per accudire un famigliare anziano o disabile adesso dovranno aspettare altri 2 anni. La scelta: lasciare il lavoro rinunciando alla pensione oppure pagare una badante? È vero che nel resto d Europa l età pensionabile è altrettanto alta ma i servizi a sostegno delle famiglie sono ben altra cosa. Carla, Torino FORSE VANIFICATI Gli anni di laurea La riforma delle pensioni con un artificio matematico/giuridico è riuscita ad annullare i periodi (profumatamente pagati) del riscatto di laurea. La mia esperienza: sono un dirigente del settore privato classe 53, 15 mesi da militare, laurea in Giurisprudenza, inizio lavoro nel 78. Quindi con diritto a una pensione calcolata con il sistema retributivo al raggiungimento dei 40 anni di contributi nel Tralascio la rincorsa all anzianità negata dagli «scaloni», dalla finestra mobile che ha richiesto i 41, dall aspettativa di vita che ne richiede 41 e 3 mesi, dalla attuale riforma che ne richiede 42 e forse 6 mesi. Se tutto ciò non bastasse al raggiungimento dei fatidici 42 nel 2015, a 62 anni di età, se volessi andare in pensione sarei penalizzato del 2% per ogni anno mancante ai 66, quindi una riduzione dell 8% non capisco ancora bene rispetto a cosa. Non mi soffermo su considerazioni di stress da lavoro, ricambi generazionali ecc, ma il Parlamento non aveva fatto marcia indietro sull annullare i periodi di riscatto laurea già pagati ai fini dell anzianità? Sergio Ceci PROGETTO SFUMATO I contributi volontari Ho 57 anni, ho perso il posto di lavoro e speravo di poter raggiungere i 40 anni di contributi e l agognata pensione pagando due anni di contributi volontari (50 mila euro annui!). Adesso il mio progetto sfuma perché pagare 4 anni di volontaria significa 200 mila euro. E chi ce li ha? La riforma non doveva toccare almeno i 40 anni per andare in pensione. Avrei una proposta. Che mi restituiscano tutti i contributi che ho versato in 38 anni di onorato servizio. Non ho fatto il calcolo, ma sono un sacco di soldi. Dario Distefano PAGARE L IMU Le «seconde» case Mi rendo conto della necessità dei sacrifici che ci sono imposti non tanto dal governo Monti quanto dai dissennati governi precedenti. Sono perfino d accordo sull introduzione dell Imu anche per la prima casa, con le opportune modulazioni. Per quanto riguarda le seconde case ho però due ordini di perplessità. Intanto è prassi estremamente diffusa trasformare la seconda casa in prima trasferendovi la residenza di mogli o figli pur continuando ad avere la prima casa come abitazione principale per tutti. La seconda è l elasticità del più o meno tre per mille lasciata ai sindaci: essendo i titolari di seconde case per lo più non residenti in quel Comune e quindi non votanti, che remore avrebbero i sindaci per non applicare l Imu alla massima aliquota possibile? Claudio Mostacci PER LA CRESCITA Le misure mancate La manovra Monti suscita una penosa sensazione di impotenza. Dove sono le misure per la crescita? E i tagli alle spese inutili? Alle consulenze? Alle auto ministeriali? Si sta ripetendo il film già visto negli ultimi venti anni: non si osa toccare le spese clientelari, né sradicare l abitudine all evasione, né rimuovere gli incentivi che erodono la base imponibile. Il guaio è che se non si fanno queste cose, non si può risanare il bilancio pubblico. Se si vuole fermare la crescita del livello dell acqua in una vasca, bisogna chiudere il rubinetto e sturare lo scarico. In questa metafora, il livello dell acqua è il debito e il rubinetto e lo scarico otturato sono la spesa clientelare e l evasione/erosione fiscale. Se non si possono fare queste due cose, ogni altra cosa è inutile, perché offre un sollievo temporaneo come la patrimoniale, o perfino dannosa perché strangola la crescita. Marco Di Marco

7 Corriere della Sera Martedì 6 Dicembre

8 8 Primo Piano Martedì 6 Dicembre 2011 Corriere della Sera # La crisi Il vertice Saluti Nicolas Sarkozy e Angela Merkel si salutano dopo il vertice all Eliseo (Ap) «Nuovo trattato europeo» Deficit, sanzioni automatiche Ma da Merkel e Sarkozy ancora un no agli eurobond DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Sondaggio 60% dei tedeschi contrario all euro BERLINO Per il 60% dei tedeschi il passaggio all euro «non è stata una buona idea». Il sondaggio realizzato dalla rivista Focus indica inoltre che l 85% degli intervistati ritiene che la moneta unica abbia portato a un aumento dei prezzi. E il 75% è convinto che il marco fosse più stabile. Nel 2010 gli «scontenti dell euro» erano il 51%. PARIGI La nuova Europa immaginata da Nicolas Sarkozy e Angela Merkel nascerà entro marzo, sarà composta da 27 Paesi membri (come spera la Germania) o più probabilmente dai 17 membri dell eurozona più chi ci sta (come prevede la Francia). Non è ancora la grande Unione federale che resta nelle ambizioni di Berlino, ma neppure la sola «Europa dei governi» che basterebbe a Parigi. L «accordo completo» vantato ieri dal presidente francese, subito dopo la fine del pranzo di lavoro con la cancelliera, è un intesa tutto sommato insperata fino a pochi giorni fa, quando ancora l asse franco-tedesco scricchiolava sotto il peso delle liti sul ruolo della Bce. Domani i due leader faranno pervenire al presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy una lettera con i dettagli dell accordo, che verrà sottoposto agli altri Paesi europei nel corso del cruciale vertice di Bruxelles, giovedì sera e venerdì (con possibilità di prolungamento a domenica se fosse necessario). Se, come è probabile, Gran Bretagna, Svezia e Repubblica Ceca non acconsentiranno al rafforzamento dell Unione, andrà avanti la sola eurozona. Per giungere a questo «matrimonio di interesse», privo forse Garanzie ai privati La cancelliera rinuncia a esigere che i privati ci perdano in caso di ristrutturazione del debito di grande passione ma responsabile, ognuno dei due leader ha dovuto rinunciare amolto. La rinuncia fondamentale di Merkel è stata abbandonare l obbligo per il settore privato di farsi carico almeno parzialmente delle perdite in caso di una ristrutturazione del debito sovrano, come è accaduto per la Grecia mesi fa; allora l intransigenza tedesca contribuì a diffondere nei mercati il timore che misure analoghe sarebbero state prese per Italia e Spagna, generando così la corsa degli spread. In cambio, Sarkozy ha accettato di ripensare la costruzione europea per dotarla di una disciplina fiscale più rigida e vincolante per tutti gli Stati membri, e sul finale della conferenza stampa ha ripreso la parola per pronunciare una frase che deve essergli costata molto: «Francia e Germania sono d accordo sul fatto che gli eurobond non hanno senso e non possono essere, in nessun caso, una soluzione alla crisi». Quanto alla Bce, ribadita la decisione presa al vertice di Strasburgo con il premier italiano Mario Monti: nessuna interferenza, né da parte del- NESSUN ALTRA MANIFATTURA DI OROLOGI PUÒ SCATTARE QUESTA FOTO. I sei punti discussi a Parigi Nuovo trattato anche a 17 Parigi e Berlino venerdì al vertice Ue presenteranno la proposta di un nuovo trattato con norme più rigide sulle politiche di bilancio. Aperto ai 27 Paesi Ue, ma comunque attuabile con i soli 17 Stati dell eurozona Regole più dure sui bilanci Il nuovo trattato prevederà sanzioni automatiche per gli Stati che oltrepassano il 3% del Pil per il deficit interno. L impegno verso tale limite potrebbe venire inserito nelle Costituzioni dei 17 Paesi dell euro NUOVA BOUTIQUE JAEGER-LECOULTRE Apertura a Dicembre Via Montenapoleone, Milano -Tel HAI MAI INDOSSATO UN VERO OROLOGIO? L Istituto Potrebbe scendere all 1% L attesa dei mercati per la mossa della Bce Possibile una riduzione del tasso d interesse FRANCOFORTE Montano le aspettative dei mercati per un ritocco dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea e di altri provvedimenti straordinari di liquidità alle banche. Nella Eurotower di Francoforte, saranno stati accolti con cauta approvazione i segnali ai mercati lanciati dalla manovra italiana e dall accordo su una posizione comune fra la cancelliera Angela Merkel e il presidente Nicolas Sarkozy, in vista del vertice Ue previsto a Bruxelles l 8 e il 9 dicembre. Pochi giorni fa, il neopresidente della Bce Mario Draghi aveva esortato i governi «a ristabilire la loro credibilità di fronte ai mercati finanziari», con provvedimenti di lungo termine, perché la Bce non può fare tutto da sola. E quindi i primi segnali di distensione giunti ieri dai mercati erano necessari all Istituto per impostare la tabella di marcia della riunione informale di domani sera del Consiglio direttivo, in preparazione della seconda riunione dei 22 membri sotto la guida di Mario A confronto Quanto costa il denaro Eurozona Il tasso ufficiale di interesse della Bce è stato tagliato di un quarto di punto all 1,25% il 3 novembre Stati Uniti Negli Stati Uniti il tasso d interesse è allo 0,25%: la Federal Reserve lo mantiene invariato dal dicembre del 2008 Giappone Sempre dal dicembre del 2008 il costo del denaro ufficiale in Giappone è immutato allo 0,1% Gli altri Tra le maggiori economie, i tassi di interesse sono all 11% in Brasile, al 6,56% in Cina, al 5,75% in Turchia. In Europa: Svizzera 0% e Gran Bretagna 0,5%

9 Corriere della Sera Martedì 6 Dicembre 2011 Primo Piano 9 # Il programma Merkel-Sarkozy potrebbe non bastare Ewald Nowotny, Consiglio direttivo della Bce È improbabile un referendum in Gran Bretagna sul nuovo trattato Ue David Cameron, premier britannico Rating Tutte e 17 le economie dell Eurozona nel mirino la Francia (che spingerebbe Francoforte ad agire) né da parte della Germania (che frena da mesi). Ma di fatto, il rigore budgetario annunciato ieri potrebbe consentire al governatore Mario Draghi di prendere iniziative maggiori Protezione per i privati Accordo su un fondo permanente per l eurozona noto come «meccanismo europeo di stabilità». Berlino ha rinunciato a coinvolgere i sottoscrittori privati di bond nelle perdite dei Paesi in difficoltà Voto del fondo a maggioranza Le decisioni del meccanismo di stabilità dovranno avvenire con l 85% dei sì anziché con l unanimità come ora, per evitare che un Paese minore blocchi decisioni sull intervento del fondo Unione a 17 o 27? Il nuovo regolamento è aperto ai 27 Paesi Ue, ma sarà attuabile anche con i soli 17 dell eurozona Vertici mensili tra i leader Merkel e Sarkozy hanno proposto che i capi di Stato e di governo dei Paesi dell eurozona si incontrino ogni mese per un summit con ordini del giorno precisi finché la crisi non sarà terminata senza suscitare le preoccupazioni tedesche. Sarkozy e Merkel vedranno domani e mercoledì il segretario americano al Tesoro Timothy Geithner (che nei giorni scorsi ha premuto su Merkel) poi si incontreranno «per l ennesima volta», come ha sottolineato il presidente francese, giovedì mattina a Marsiglia per una riunione del Partito popolare europeo, prima di volare a Bruxelles per convincere gli altri partner europei. Tra le misure fondamentali, sanzioni automatiche per i Paesi che non mantengono l impegno di tenere il deficit al 3% del Pil (ma senza il supercommissario auspicato dalla Germania), regola d oro negli ordinamenti di tutti gli Stati per imporre il ritorno all equilibrio di bilancio, meccanismo europeo di stabilità (Mes) in vigore dal 2012 invece che nel 2013, riunione mensile a Bruxelles di tutti i leader europei «per sostenere la crescita». Stefano Montefiori Deciso rifiuto degli eurobond Piena fiducia alla Banca centrale europea e rispetto della sua indipendenza ma ancora un deciso rifiuto all emissione di obbligazioni a livello europeo che «non sono una soluzione alla crisi in nessun caso» Germania sotto la lente «Ora rischia la tripla A» L avvertimento dell agenzia Standard & Poor s DAL NOSTRO CORRISPONDENTE I precedenti In America Il 6 agosto scorso Standard & Poor s toglie la tripla A al credito a lungo termine degli Stati Uniti In Francia Il 21 novembre Moody s avverte Parigi: «Rischiate di perdere la tripla A». Crollano le Borse BERLINO Poche ore dopo la conclusione di un nuovo vertice tra Angela Merkel e Nicolas Sarkozy e a pochi giorni dal decisivo summit dell Unione Europea in programma a Bruxelles, arriva da Standard & Poor s un annuncio, anticipato dal Financial Times, che è l ultimo, drammatico segnale della gravità della crisi dell eurozona. L agenzia di rating si prepara infatti a mettere sotto osservazione tutti i Paesi dell eurozona, con la possibilità di revocare la «tripla A» (che caratterizza i Paesi dal debito più affidabile) a Germania, Francia e gli altri che fanno parte della lista dei «migliori», cioè Olanda, Austria, Finlandia e Lussemburgo. Il processo di revisione durerà novanta giorni e potrebbe concludersi con una clamorosa bocciatura. Immediata la replica di Parigi e Berlino: in un comunicato congiunto, hanno affermato che prenderanno «tutte le decisioni necessarie». Secondo quanto riferisce il quotidiano economico britannico, Standard & Poor s considera preoccupante per la situazione della Germania il potenziale impatto «dell aggravarsi dei problemi politici, finanziari e monetari nell Unione Europea». La decisione di tenere sotto esame i Paesi «tripla A» della zona euro sarebbe già stata comunicata ai governi interessati. La revisione del giudizio di affidabilità dovrebbe partire nei prossimi giorni, dopo il Consiglio europeo del 9 dicembre e la valutazione sarebbe motivata, stando alle anticipazioni del Financial Times, dal fatto «che la mancanza di progressi fatta finora dai policy maker europei nel controllare la diffusione della crisi finanziaria possa riflettere debolezze strutturali nel processo decisionale interno all eurozona e all Unione Europea». L annuncio dell agenzia di rating rappresenta quindi un messaggio di sfiducia, ma anche di incoraggiamento sulle prospettive di una svolta nel tanto atteso vertice dei capi di Stato e di governo dell Ue in cui Germania e Francia vogliono rafforzare la governance economica della zona euro e arrivare a una integrazione completa delle politiche di bilancio dei Paesi che hanno la moneta unica. Quella riforma dei trattati, cioè, su cui tanto ha La lista dei «migliori» Sotto osservazione anche gli altri 5 più affidabili: Francia, Olanda, Austria, Finlandia, Lussemburgo insistito nelle ultime settimane la cancelliera tedesca, convinta che sia indispensabile realizzare una «unione fiscale» dei membri dell eurozona. Per quanto riguarda in particolare la Germania, la possibilità di perdere la «tripla A» era forse temuta, sicuramente non attesa. La presa di posizione di Standard & Poor s arriva in una giornata che si era aperta con l annuncio che il valore delle esportazioni tedesche avrebbe superato per la prima volta la quota di mille miliardi di euro. Secondo l associazione federale per il commercio all ingrosso, le esportazioni e i servizi (Bga) il complesso delle esportazioni della Germania salirà del 12% nel 2011 arrivando alla cifra record di miliardi di euro. Paolo Lepri Obama «L Europa aggiunge incertezza» WASHINGTON «L economia americana è ancora fragile e la situazione in Europa aggiunge incertezza». Lo ha detto il presidente Usa Barack Obama, chiedendo al Congresso di votare l estensione di tagli fiscali per famiglie. Draghi, il mattino seguente. Il dibattito sarà molto vivace, perché le questioni sul tappeto sono molte. E vanno dal peggioramento delle prospettive di crescita dell area euro, alla sfiducia delle banche e alla minaccia di una seria stretta creditizia, che potrebbe accelerare il peggioramento dell economia. Per questo Draghi aveva già anticipato di comprendere «le difficoltà delle banche», nei confronti delle quali la Bce ha una funzione di «prestatore di ultima istanza». Per le banche, mentre per i Paesi è proibita dall articolo 123 del trattato di Maastricht. Naturalmente non si può sapere che cosa decideranno giovedì i 23 membri del Consiglio. Tuttavia, sono cresciute le aspettative dei mercati per una riduzione del costo del denaro di un quarto di punto, a quota 1%, per dare più ossigeno all economia. Mentre altri provvedimenti straordinari, consistenti in un asta a due o a tre anni, potrebbero concedere liquidità illimitata alle banche, in cambio di collaterali forse più ampi di quelli attuali, per permettere alle banche di liberare i bilanci dalla zavorra dei titoli di stato per un periodo prolungato, e far tornare una maggiore fiducia fra le banche mentre giorni fa le banche centrali internazionali avevano aperto i rubinetti della liquidità in valute estere Il Consiglio Il Consiglio direttivo si riunirà domani per un incontro informale prima della riunione decisiva per le banche del globo. Nel frattempo, la Bce ha fatto sapere di avere dimezzato, settimana scorsa, a solo 3,66 miliardi di euro, gli acquisti di titoli sovrani sul mercato secondario. Un forte segnale, di intervento contenuto, mentre i titoli italiani e spagnoli attraversavano forti difficoltà. Finora, per Draghi, gli acquisti sono «temporanei, limitati e giustificati» dalla necessità di migliorare la trasmissione della politica monetaria, evitando l azzardo morale. Potrà intervenire di più, come sperano i mercati, dopo un accordo europeo per un unione fiscale? E potrà concedere, insieme al Fmi e al fondo salva stati Efsf, crediti agli Stati in difficoltà? Naturalmente si saprà solo ad accordi conclusi. Marika de Feo

10 Martedì 6 Dicembre 2011 Corriere della Sera 10 Primo Piano # 2011 SPECIALE MANOVRA Le misure La previdenza IN PENSIONE PIÙ TARDI VIA DAL LAVORO SEI ANNI DOPO Che cosa cambia con la riforma, età per età La mappa della pensione UOMINI DIPENDENTI - STIMA ETA' PENSIONAMENTO ETÀ DI INIZIO CONTRIBUZIONE (al netto di interruzioni contributive e riscatti) e 1 60 e 1 60 e 1 60 e 1 61 e 4 61 e 4 61 e 4 61 e e e 4 62 e 4 62 e 4 62 e e e 4 63 e 4 63 e 4 63 e e e 4 64 e 4 64 e 4 64 e e e 4 65 e 4 65 e 4 65 e e 1 61 e 1 61 e 1 61 e 1 62 e 4 62 e 4 62 e 4 62 e e e 4 63 e 4 63 e 4 63 e e e 4 64 e 4 64 e 4 64 e e e 4 65 e 4 65 e 4 65 e e e 4 66 e 4 66 e 4 66 e e e 1 62 e 1 62 e 1 62 e 1 63 e 4 63 e 4 63 e 4 63 e e e 4 64 e 4 64 e 4 64 e e e 4 65 e 4 65 e 4 65 e e e 4 66 e 4 66 e 4 66 e e e 4 67 e 4 67 e 4 67 e e e 4 63 e 1 63 e 1 63 e 1 63 e 1 64 e 4 64 e 4 64 e 4 64 e e e 4 65 e 4 65 e 4 65 e e e 4 66 e 4 66 e 4 66 e e e 4 67 e 4 67 e 4 67 e e e 4 68 e 4 68 e 4 68 e e e 4 69 e 4 64 e 1 64 e 1 64 e 1 65 e 4 65 e 4 65 e 4 65 e e e 4 66 e 4 66 e 4 66 e e e 4 67 e 4 67 e 4 67 e e e 4 68 e 4 68 e 4 68 e e e 4 69 e 4 69 e 4 69 e e e 4 70 e 4 70 e 4 65 e 1 65 e 1 66 e 4 66 e 4 66 e 4 66 e e e 4 67 e 4 67 e 4 67 e e e 4 68 e 4 68 e 4 68 e e e 4 69 e 4 69 e 4 69 e e e 4 70 e 4 70 e 4 70 e e e 4 71 e 4 71 e 4 71 e e 1 67 e 3 67 e 3 67 e 3 67 e 9 67 e 9 68 e 3 68 e 3 68 e 3 68 e 9 68 e 9 69 e 3 69 e 3 69 e 3 69 e 9 69 e 9 70 e 3 70 e 3 70 e 3 70 e 9 70 e 9 71 e 3 71 e 3 71 e 3 71 e 9 71 e 9 72 e 3 72 e 3 72 e 3 72 e 9 72 e 9 66 e 9 67 e 3 67 e 3 67 e 3 67 e 9 67 e 9 68 e 3 68 e 3 68 e 3 68 e 9 68 e 9 69 e 3 69 e 3 69 e 3 69 e 9 69 e 9 70 e 3 70 e 3 70 e 3 70 e 9 70 e 9 71 e 3 71 e 3 71 e 3 71 e 9 71 e 9 72 e 3 72 e 3 72 e 3 72 e 9 72 e 9 66 e 9 67 e 3 67 e 3 67 e 3 67 e 9 67 e 9 68 e 3 68 e 3 68 e 3 68 e 9 68 e 9 69 e 3 69 e 3 69 e 3 69 e 9 69 e 9 70 e 3 70 e 3 70 e 3 70 e 9 70 e 9 71 e 3 71 e 3 71 e 3 71 e 9 71 e 9 72 e 3 72 e 3 72 e 3 72 e 9 72 e 9 66 e 9 67 e 3 67 e 3 67 e 3 67 e 9 67 e 9 68 e 3 68 e 3 68 e 3 68 e 9 68 e 9 69 e 3 69 e 3 69 e 3 69 e 9 69 e 9 70 e 3 70 e 3 70 e 3 70 e 9 70 e 9 71 e 3 71 e 3 71 e 3 71 e 9 71 e 9 72 e 3 72 e 3 72 e 3 72 e 9 72 e 9 66 e 9 67 e 3 67 e 3 67 e 3 67 e 9 67 e 9 68 e 3 68 e 3 68 e 3 68 e 9 68 e 9 69 e 3 69 e 3 69 e 3 69 e 9 69 e 9 70 e 3 70 e 3 70 e 3 70 e 9 70 e 9 71 e 3 71 e 3 71 e 3 71 e 9 71 e 9 72 e 3 72 e 3 72 e 3 72 e 9 72 e 9 66 e 9 67 e 3 67 e 3 67 e 3 67 e 9 67 e 9 68 e 3 68 e 3 68 e 3 68 e 9 68 e 9 69 e 3 69 e 3 69 e 3 69 e 9 69 e 9 70 e 3 70 e 3 70 e 3 70 e 9 70 e 9 71 e 3 71 e 3 71 e 3 71 e 9 71 e 9 72 e 3 72 e 3 72 e 3 72 e 9 72 e 9 66 e 9 67 e 3 67 e 3 67 e 3 67 e 9 67 e 9 68 e 3 68 e 3 68 e 3 68 e 9 68 e 9 69 e 3 69 e 3 69 e 3 69 e 9 69 e 9 70 e 3 70 e 3 70 e 3 70 e 9 70 e 9 71 e 3 71 e 3 71 e 3 71 e 9 71 e 9 72 e 3 72 e 3 72 e 3 72 e 9 72 e 9 ANNO DI NASCITA La riforma Fornero 2012 Dal 1 gennaio sistema contributivo per tutti aumento fino a 2 anni Per fare cassa non si può proprio fare a meno di intervenire sulle pensioni. Non fa eccezione la manovra-ter, messa a punto dal nuovo governo Monti. I principi su cui poggiano le norme sono, in sintesi: l'affermazione del metodo contributivo come criterio di calcolo delle pensioni, in un'ottica di equità finanziaria, intragenerazionale e intergenerazionale; la flessibilità nell'età di pensionamento, che consente al lavoratore maggiori possibilità di scelta nell'anticipare o posticipare il ritiro dal mercato del lavoro; la semplificazione e la trasparenza dei meccanismi di funzionamento del sistema, con l'abolizione delle finestre e di altri meccanismi che non rientrino esplicitamente nel modello contributivo; l'abbattimento delle posizioni di privilegio. Si armonizzano, infatti, età, aliquote contributive e modalità di calcolo delle prestazioni; si individuano requisiti minimi per accedere alla pensione, in linea con la speranza di vita per le diverse fasce di età e in coerenza con gli altri ordinamenti europei. Dal primo gennaio 2012 viene introdotto, secondo il meccanismo pro rata, il metodo di calcolo contributivo. L'età di pensionamento delle donne viene aumento tra 2 e 5 anni aumento oltre 5 anni Data di nascita e di inizio contribuzione: 1 giugno Età effettiva di pensionamento (arrotondata al mese intero) Età di inizio lavoro al netto di interruzioni contributive e riscatti Fuga per le anzianità, corsa al ritiro per 300 mila ROMA Sono circa 325 mila i lavoratori iscritti all Inps che maturano nel corso del 2011 i requisiti per la pensione di vecchiaia e di anzianità. La maggior parte ha già presentato domanda di pensione. Gli altri lo stanno facendo o lo faranno nelle prossime settimane. Ultimi giorni, insomma, per la fuga dal lavoro. Nel settore privato, come nel pubblico, l impennata di domande si era già registrata negli ultimi mesi. Ma se qualcuno ci stava ancora pensando su, è chiaro che adesso si precipiterà agli sportelli per andare in pensione con le regole attuali, che scadono il 31 dicembre. Poi, con la riforma Fornero, gli anni di lavoro in più richiesti possono arrivare a 5-6 per chi sarebbe altrimenti andato in pensione con l attuale sistema delle «quote». Stessa cosa nel caso delle donne del settore privato che ora possono andare in pensione di vecchiaia a 60 anni (a 61 compresa la «finestra mobile») e che dal 2012 non potranno andarci prima di aver raggiunto 62 anni, che saliranno a 66 entro il Discorso a parte, infine, per chi va in pensione col solo requisito dei contributi. Finora bastavano 40 anni (41,3 mesi dal 2012, con la finestra). Adesso, dal prossimo anno ce ne vorranno 41,3 per le donne e 42,3 per gli uomini. Ma per chi lascia prima di aver raggiunto 62 anni scatteranno penalizzazioni dell importo della pensione del 2% per ogni anno di anticipo. Logico quindi che chi può vada via. Nel 2011, nel pianeta Inps (settore privato) ci sono circa 147 mila lavoratori (86 mila dipendenti e 60 mila autonomi) che maturano i requisiti per la pensione di vecchiaia secondo le regole attuali. Nei primi 10 mesi dell anno L assegno di vecchiaia Nei primi 10 mesi dell anno già 100 mila lavoratori avevano presentato domanda per la pensione di vecchiaia Le domande all Inps Sono 178 mila i lavoratori con i requisiti per ottenere la pensione di anzianità; 130 mila le domande che sono state presentate al 31 ottobre ELABORAZIONI PROGeTICA alzata a 62 anni (a 63 e sei mesi per le autonome). L'equiparazione dell'età delle donne a quella degli uomini (66 anni per i dipendenti, sei mesi in più per gli autonomi) avverrà entro il 2018, sempre tenendo conto della variazione della speranza di vita. Nel frattempo, dall'età 62 all'età 70 vigerà il pensionamento flessibile, con applicazione dei relativi coefficienti di trasformazione calcolati fino a 70 anni. L'accesso anticipato alla pensione continua ad essere consentito, ma con un' anzianità di 42 anni e un mese per gli uomini e di 41 anni e un mese per le donne, requisiti anch'essi indicizzati alla longevità. Si prevedono penalizzazioni (2% per ogni anno di anticipo rispetto a 62 anni) sulla quota retributiva dell'importo della pensione, tali da costituire un effettivo disincentivo al pensionamento anticipato rispetto a quello di vecchiaia. Vengono infine aboliti i privilegi ancora esistenti, attraverso l'introduzione temporanea di un contributo di solidarietà per i pensionati e gli attivi che ancora avvantaggiati da precedenti regole di maggior favore, come i fondi speciali Inps, elettrici, telefonici, piloti e hostess. Domenico Comegna già 100 mila avevano presentato domanda. Altri 178 mila lavoratori (88 mila dipendenti e 90 mila autonomi) raggiungono i requisiti per la pensione di anzianità. Fino a ottobre le domande presentate sono state 130mila. Nel pianeta Inpdap (dipendenti pubblici), invece, nei primi 11 mesi di quest anno sono già state liquidate circa 59mila pensioni di anzianità, con un aumento del 7,3% rispetto allo stesso periodo del Si salverà dalla riforma Fornero chi maturerà i requisiti per la pensione entro il 31 dicembre di quest anno. Secondo la bozza del decreto (non c è ancora un testo definitivo) il lavoratore può anche farsi certificare il diritto al pensionamento, eventualmente da esercitare in secondo momento: «Il lavoratore che abbia maturato entro il 31 dicembre 2011 i requisiti di età e di anzianità contributiva previsti dalla normativa vigente prima della data di entrata in vigore della presente legge, ai fini del diritto all'accesso e alla decorrenza del trattamento pensionistico di vecchiaia o di anzianità, nonché della pensione nel sistema contributivo, consegue il diritto alla prestazione pensionistica secondo la predetta normativa e può chiedere all'ente di appartenenza la certificazione di tale diritto». Lo stesso testo del provvedimento, esclude dalla riforma i lavoratori fino al tetto complessivo di 50mila in mobilità e mobilità lunga secondo accordi firmati prima del 31 ottobre e gli esuberi bancari a carico dei fondi di solidarietà di settore. Enrico Marro

11 Corriere della Sera Martedì 6 Dicembre 2011 Primo Piano 11 # La riforma armonizza età, aliquote contributive e modalità di calcolo delle prestazioni; fissa requisiti minimi per la pensione, in linea con la speranza di vita e in coerenza con gli altri ordinamenti europei 41 anni e un mese. Il e un mese. Il requisito minimo di contributi contributivo richiesto necessari per le alle donne per andare pensioni di anzianità degli uomini a partire a partire dal prossimo dal primo gennaio anno. Nell ipotesi di I vecchi requisiti, iniziare il lavoro a 23 le quote, scadono il 31 anni, vuol dire in dicembre di quest anno pensione a 65 Contributivo Quarant anni Quanto perdo con il passaggio? Il passaggio per tutti riguarderà la sola contribuzione versata dopo il 31 dicembre Per chi è molto vicino alla pensione la perdita complessiva sarà quindi poco dolorosa, con una riduzione dell assegno finale stimabile intorno all un per cento per ogni anno contributivo. Se li ho già sono salvo? 3 Sono nata nel anni di versamenti Quando potrò staccare? Se arrivo a 42 ci guadagno? 5 Quota 96 nel Ho cominciato a 15 anni 7 Un assegno di mille euro Che cosa mi aspetta? Nel 2012 a «quota 40». E ora? È giusto chiamarlo «d oro»? Le nuove regole si applicano già, dovrà rimandare l uscita. Se, per esempio, il nostro lettore matura il prossimo anno 60 anni d'età e 36 di contributi, per andare in pensione dovrà aspettare circa 6 anni, per arrivare a 42 di contributi (nuovo minimo per uscire) e 66 anni d'età. Ho raggiunto i 40 anni di contributi nel settembre scorso e aspettavo l'apertura della finestra. Che cosa cambia per me? Non cambia nulla. Chi arriva ai traguardi concessi dal precedente regime entro il 31 dicembre viene salvato. I nuovi requisiti si applicano dal 2012 Con la finestra mobile sarebbe uscito a 56 anni. Ora dovrà lavorare un anno in più, per i 42 anni e tre mesi di contributi, ma se uscirà a 57 anni, 5 anni prima dei 62 della riforma, avrà una penalizzazione del 2% l anno, ossia il 10%. Per evitarlo altri 10 anni di lavoro, fino a 67 anni d'età e 52 di contributi. in pensione di anzianità Difficile dire oggi con sicurezza quando la signora potrà andare in pensione. Al momento, sommando il requisito anagrafico, la finestra scorrevole e l'adeguamento alle aspettative di vita, dovrà attendere come minimo di spegnere 67(o 69) candeline. E quindi il O il No, non lo è. Lo ha ammesso lo stesso ministro Fornero. E tuttavia per il 2012 e il 2013 niente scatti d inflazione, sono salvi solo gli assegni più bassi, pari al doppio del trattamento minimo Inps. Chi ha un assegno di 936 euro mensili avrà il 100% dell'indice Istat (15 euro in più nel 2012). anni. La nuova età di vecchiaia che sarà uguale per uomini e donne a partire dal Per gli uomini scatterà dall anno prossimo. La pensione di vecchiaia si percepisce dopo venti anni di contributi Mi consolo pensando che se supero i 40 anni di contributi avrò una pensione più ricca. Sbagliato: la pensione non può comunque risultare superiore a quella derivante dall'applicazione delle regole di calcolo vigenti prima dell'entrata in vigore della modifica. 8 Arriverò a 42 anni Poi aspetterò un altro anno? No. La pensione decorrerà dal mese successivo alla cessazione dell'attività. L'inasprimento dei requisiti è in parte mitigato dalla soppressione della finestra mobile. L'abolizione della finestra consente quindi di percepire l'assegno a partire dal mese successivo alla domanda di pensione.

12 Martedì 6 Dicembre 2011 Corriere della Sera 12 Primo Piano # Le misure Gli immobili ICI, RINCARI RECORD A VENEZIA E ROMA CASA MEDIO-ALTA A MILANO, 900 EURO In Laguna l incremento vicino al 60%. Seconde abitazioni, risparmi per i redditi più alti 1 Due fratelli in comunione dei beni e la casa ereditata e due box a Santa Margherita Coppia di fratelli che Coppia che possiede in Milanese con reddito Coniugi Coppia residente Seconda abitazione Coppia che possiede in comunione una prima casa che ha un valore catastale al 2011 pari a 100mila euro. L'imposta del 2012 sarà quindi calcolata su 160mila euro e sarà suddivisa in parti uguali. Se il comune di residenza deciderà per l'aliquota e la detrazione standard ognuno dei coniugi pagherà 220 euro possiede una casa ereditata dai genitori con un valore pari a 150mila euro nel Il primo fratello vi abita mentre il secondo no. L'imposta del 2012 viene calcolata su un valore di 240mila euro. Con le aliquote standard il fratello residente pagherà 380 euro; l'altro invece 912 euro comunione una prima casa del valore di 200mila euro e due box del valore ognuno di 15 mila euro. Sul primo box si applica l'aliquota prima casa, ma sul secondo no. Quindi il conto sarà di 1176 euro con aliquota prima casa e di ulteriori 182 per il secondo box. Ogni coniuge verserà 674 euro da 90mila euro che ha una seconda casa a Santa Margherita Ligure del valore di 120mila euro. Nel 2012, a seconda di come deciderà il Comune turistico, pagherà da 883 a 2035 euro. Nel 2011 ha invece pagato, tenendo conto dell'irpef non più dovuta l'anno prossimo, euro Aumento dell 11% rispetto al 2007 per gli immobili signorili La manovra presentata domenica ha smentito buona parte delle anticipazioni della vigilia. Anche quella per cui si pensava a un tributo che progressivamente colpisse di più chi dispone di redditi maggiori. Se lo scopo era davvero questo il risultato però va in direzione esattamente opposta, perché il tributo sulle seconde case in realtà, come si dice in termini tecnici, è regressivo, dato che comporta un aggravio di costi maggiore per chi ha redditi minori. La dimostrazione è abbastanza semplice: da un punto di vista formale non è stata cambiata l'ici, ma è stata anticipata l'imu, l'imposta prevista dal decreto sul federalismo municipale; questa imposta assorbe sia l'ici sia la quota Irpef relativa agli immobili residenziali non locati e che non hanno i requisiti per essere definiti abitazione principale del contribuente. Ne risulta che una parte di imposta progressiva (l'irpef si paga a fasce di reddito) è stata sostituita da un'imposta fissa e ovviamente chi ha scaglioni Irpef più elevati ha meno svantaggi. Anzi, può anche risparmiare. Ipotizziamo un contribuente con 100 mila euro di reddito e una casa a Santa Margherita Ligure (come facciamo in uno dei nostri esempi) del valore di 120 mila euro: quest'anno tra Irpef e Ici ha pagato euro. Se Santa Margherita varasse l'aliquota standard del 7,2 per mille l'esborso totale sarebbe nel 2012 di euro, con un risparmio di 135 euro. Se la stessa casa fosse posseduta da un contribuente con reddito dichiarato da 25mila euro, a fronte di una spesa nel 2011 (Irpef più Ici) di euro registrerebbe un aggravio di 90 euro rispetto ai 1382 che anch'egli dovrebbe comunque pagare. Negli esempi della pagina presentiamo alcune delle situazioni più comuni con cui bisognerà fare i conti, precisiamo però che sul testo della manovra girano ancora bozze ufficiose anche se l'impianto generale, almeno per quanto riguarda l'ici, appare consolidato. Nella tabella invece mettiamo a confronto l'esborso medio per la prima casa nel 2007 nelle principali città italiane con quello che si avrà il prossimo anno se i Comuni opteranno per le aliquote standard. Ne risulta un aumento medio dell'11% per gli appartamenti medio signorili (categoria catastale A2) e una diminuzione del 2% per le case economiche di categoria A3. A Milano per gli A2 la crescita sarebbe comunque del 27% e del 9% per le A3, a Roma si salirebbe del 27 e del 21%. Il record degli aumenti potrebbe verificarsi a Venezia, dove l'incremento supererebbe il 55%. Gino Pagliuca 5 Proprietario 6 Figlio non residente che affitta a canone libero il 50% è della madre Proprietario che affitta a Figlio non residente che canone libero una casa a Torino del valore imponibile Ici attuale di 70mila euro ed applica la cedolare secca ai fini Irpef. L'Ici pagata per il 2011 è stata di 480 euro, per il 2012 il tributo potrà andare da un minimo di 448 a un massimo di 806 euro, l'aliquota della cedolare non cambia eredita il 50% dell'abitazione paterna del valore nel 2011 di 150mila euro. L'altra metà spetta alle madre che abita la casa. Il figlio non deve pagare nulla; tutta l'ici sarà a carico della madre che detiene il diritto di abitazione. Costo ad aliquota standard 760 euro 7 Società 8 Professionista che possiede un negozio Società che possiede a Milano un negozio che ha un valore catastale di 200mila euro, per il quale quest anno ha pagato un Ici di euro. Per il 2012 il calcolo viene effettuato dividendo per 34 il valore del 2011 e moltiplicandolo per 60: per effetto di questo computo il tributo passa a euro con studio a Roma Professionista che possiede a Roma lo studio dove esercita l'attività e del valore catastale attuale di 300 mila euro. Nel 2011 è stata pagata un'ici di euro. Per il 2012 il calcolo viene effettuato dividendo per 50 il valore 2011 e moltiplicandolo per 80. Ne risulta quindi un'imposta pari a euro Professionisti Nuove norme su praticantati e tirocini Avvocati e medici, entro agosto 2012 Ordini a rischio Potrebbe essere un Ferragosto anomalo quello dell anno prossimo. Ci si potrebbe ritrovare, tra calura e grigliate, senza più ordini di medici, avvocati, ingegneri, architetti. Insomma, senza più Ordini professionali. Nella manovra appena varata dal governo Monti, infatti c è una norma catenaccio apparentemente innocua ma in realtà molto severa: se entro il 13 di agosto del 2012 non si riformeranno gli Ordini professionali, questi decadranno. Tenuto conto che nel mondo professionale tutti i progetti di riforme degli ultimi vent anni sono sempre naufragati, appare tutt altro che scontata l ipotesi che stavolta l operazione possa andare a buon fine. «Il mantenimento della previsione di abrogazione automatica degli ordinamenti è norma che potrà creare grossi problemi in fase applicativa conferma Marina Calderone, presidente del Coordinamento unitario delle professioni. Di fatto l'onere della riforma degli Ordini passa in capo al Governo che dovrà farvi fronte in tempi rapidissimi. Gli Ordini infatti hanno fatto già la loro parte presentando la formulazione degli interventi previsti nella delega assegnata al Governo». Ma potrebbe non bastare «Quindi, attendiamo di essere immediatamente convocati per avviare la necessaria fase di consultazione, così come affermato dal Premier Monti. Il rischio che si corre con la nuova previsione normativa è che nel caso il Governo non provveda tempestivamente alle modifiche sugli ordinamenti i cittadini si possano trovare senza la tutela del diritto alla salute, alla difesa, al lavoro e di tutti gli altri diritti costituzionalmente garantiti. È evidente che noi vigileremo affinché tutto si realizzi in tempi rapidissimi e nei termini previsti inderogabilmente dalla delega». Altrimenti sarà un Ferragosto da ricordare. Isidoro Trovato

13 Corriere della Sera Martedì 6 Dicembre 2011 Primo Piano 13 # Le misure La famiglia Le misure La storia APPARTAMENTO E 32 MILA EURO CONTO DI 967 EURO Dall addizionale alla nuova Imu Alla fine, la domanda ricorrente è: quanto mi costerà in tutto? Perché ogni provvedimento del «decreto salva Italia» presentato dal premier Mario Monti avrà una sensibile ricaduta sul bilancio di una famiglia. Del resto gli interventi messi in campo dal governo vanno a toccare nell ordine: la casa, l addizionale Irpef regionale, le attività finanziarie a cui sarà esteso il bollo, l accisa sui carburanti (e dunque il costo finale), l Iva (quindi i prezzi al consumo). Allo stato attuale, è possibile solo ipotizzare l ammontare del carico perché manca ancora il decreto ufficiale, che definirà nel dettaglio alcune voci. Inoltre l impatto sarà differente a seconda del reddito, del patrimonio e dell area geografica, solo per citare alcuni parametri. Tuttavia dai calcoli della Cgia di Mestre la manovra «salva Italia» peserà sulle famiglie per un importo medio pari a 635 euro. Se però si considerano anche no Berlusconi, partirà a copertura della clausola di salvaguardia solo nel caso in cui i risparmi previsti nella manovra estiva per il taglio delle agevolazioni fiscali non vengano realizzati. L aggravio delle accise sui carburanti che partirà dal primo gennaio del 2012 determinerà un ulteriore pressione sul prezzo di benzina e diesel. Il pieno più costoso inciderà per 120 euro all anno. Altra voce è l aumento dell aliquota dell addizionale regionale dallo 0,90% all 1,23%. L associazione stima una media dello 0,3% pari a 90 euro annui. Infine il bollo, che verrà esteso a tutti gli strumenti finanziari, indipendentemente dalla collocazione nel deposito titoli. In caso di un deposito fino a 50 mila euro il bollo attuale è pari a 34,2 euro, Federconsumatori - Adusbef ha calcolato un ipotetico aumento a 47 euro all anno. Francesca Basso fbasso@corriere.it 1,23% L aliquota base dell addizionale regionale Irpef. È composta da una quota fissa di base disposta su base nazionale (che era pari allo 0,90%) ora all 1,23% e da una quota disposta dalle singole Regioni fino a un massimo dello 0,50% +2% l incremento dell Iva a partire dal secondo semestre 2012 (l attesa era per il 2013). L aumento dell Imposta sul valore aggiunto è a garanzia dei risparmi previsti dalla manovra estiva per il taglio delle agevolazioni fiscali. Scatta se questi risparmi non dovessero realizzarsi «SE SALE L IVA FARE LA SPESA SARÀ DIFFICILE» In cinque con 48 mila euro l anno Prego, accomodiamoci dai Valeri. Fate pure come a casa vostra. Più d uno potrebbe identificarsi e trovarsi a perfetto (dis)agio. Il ceto è medio, la fatica alta e le prospettive basse. Dice il capofamiglia Aldo, 54 anni: «Io dovrò arrancare per vivere e i miei figli faticheranno a sopravvivere». Non è da solo. Ci sono la moglie Giuseppina, 53 anni, e i tre ragazzi. Paolo, 29 anni, Marco di 21 e Davide di 12. L appartamento sono cento metri quadrati pagati, c erano le lire, 450 milioni. Il mutuo è fresco di estinzione, lo scorso aprile («All inizio i nostri genitori ci diedero un aiutino»). Siamo in via Gonin al civico 34. Sette chilometri di distanza dal cuore cittadino di piazza del Duomo, e subito a ridosso dell hinterland. L Ici ammontava a cento euro. Le spese condominiali sono di euro. Il riscaldamento è autonomo e le bollette variano a seconda delle stagioni. Quest anno ha fatto caldo per un pezzo. Una manna. Altra cosa positiva è stata l uscita del primogenito. Cioé, dice mamma Giuseppina, «benissimo perché si fa un esperienza e comincia a camminare con le sue gambe». E però. Paolo, dopo aver completato il servizio civile, ha deciso di proseguire nel settore. Lavora in una comunità del no-profit. Arriva a euro di stipendio. Ha una fidanzata, è andato a stare nell alloggio (eredità-privilegio specie a Milano) di una nonna, deceduta. Se metterà su una famiglia, lo farà con euro? Per il ceto medio i salari quelli sono. Prendiamo mamma e papà. Una è occupata in una solida agenzia assicurativa, l altro è un impiegato tecnico in una ditta di computer. Nel 2010 il reddito imponibile è stato di 27 mila euro per Giuseppina e 21 mila per Aldo. Con rispettivamente e euro di imposta lorda. «A naso», dice il capofamiglia, «dovessi andarci da domani, prenderei una pensione di 800 euro. Mia moglie qualcosina di più». Mancano ancora anni. C è tempo. E se Aldo già sa che una Ceto medio Aldo, Giuseppina e Davide Valeri le manovre estive elaborate dal precedente governo Berlusconi, l importo complessivo raggiungerà, nel quadriennio , i euro. Se si considera una famiglia «media», composta da due genitori più un figlio, con 1,5 persone che lavorano e un reddito familiare di 32 mila euro lordi all anno, una sola casa di proprietà e meno di 50 mila euro di risparmi, Federconsumatori e Adusbef calcolano che a regime le imposte peseranno per 967 euro all anno. Secondo l associazione una famiglia di questo tipo vedrà ridotta del 7,7% annuo la propria capacità di consumo nel Se si considerano le voci una a una, la tassa più pesante è quella sulla casa principale. Eliminata dal governo Berlusconi nel 2008 fu uno dei cavalli di battaglia di quella campagna elettorale ora ritorna ma modificata, con ampia libertà d azione per i Comuni. L aliquota di riferimento è il 4 per mille del valore catastale ma rivalutato del 60%. Considerando che il valore degli immobili al catasto ha tantissime variabili (città, zona, grandezza, classamento), per un appartamento di 80 metri quadri in zona semicentrale di una grande città, con la nuova Imu e i nuovi valori catastali si pagheranno 440 euro. Alla casa Federconsumatori - Adusbef somma l aumento dell Iva di due punti (ipotizzato a partire dalla seconda metà del 2012) e calcola che l incidenza sarà di circa 270 euro all anno. Bisogna tuttavia tenere presente che l incremento dell Iva, che si andrebbe ad aggiungere a quello già introdotto dal precedente gover- I consumi Secondo Federconsumatori sarà ridotta del 7,7% la capacità di consumo nel 2014 Benzina L aggravio delle accise sui carburanti che partirà dal 2012 peserà per 120 euro all anno Il ritiro «Dovessi andare in pensione adesso, prenderei 800 euro. Dovremo ancora aspettare un bel po» La scuola Per il più piccolo, alle medie, l ultima tornata di libri di testo è costata 200 euro volta in pensione «per arrotondare, come molti amici cercherò un occupazione», Giuseppina a breve rinuncerà al part-time, scelto per «fare di più la madre», e si riprenderà il tempo pieno. Il secondogenito Marco studia all università Cattolica, 4 mila euro di tasse annue. Poi l università, si spera, toccherà anche al piccolino, Davide, in seconda media (l ultima tornata di libri di testo è costata 200 euro). «Faremo di tutto», giura mamma Giuseppina, «per farli studiare. Ero figlia unica, avrei voluto proseguire le scuole, con papà anziano andai per forza a lavorare». Il marito è stato a lungo in una multinazionale americana di elettronica. Un giorno l hanno chiamato per annunciare il licenziamento. Esubero. Grazie e arrivederci. «Mi hanno dato i nomi di tre ditte che cercavano personale. Una m ha assunto». Era il Altra epoca. Oggi sarebbe rimasto a spasso. «Un conoscente ha perso il lavoro a 51 anni. E non trova, non trova, non trova». I Valeri non verseranno tasse per beni di lusso. Hanno un unica macchina, una Scènic del 97, che maledizione adesso s è rotta. Subiranno i generali rincari prodotti dall aumento dell Iva. La mensile spesa al supermercato è di 900 euro. Massima è l attenzione per i bollini consegnati con lo scontrino e utilizzati non per avere in semi-regalo pentole o frullatori bensì per alleggerire il conto del carrello. Non escono più a mangiare, i Valeri. Al massimo «ordiniamo una pizza a domicilio e ci autoinvitiamo a cena». Andrea Galli agalli@corriere.it

14 Martedì 6 Dicembre 2011 Corriere della Sera 14

15 Corriere della Sera Martedì 6 Dicembre 2011 Primo Piano 15 # Le misure I costi della politica DAI PARTITI ALLE REGIONI I TAGLI ANCORA DA FARE Possibile intervenire su spese del Parlamento, vitalizi ed enti locali SEGUE DALLA PRIMA Vuole partire dal Parlamento? Ci provò, quattro anni fa, Tommaso Padoa-Schioppa, che avrebbe voluto imporre un taglio delle spese correnti, cresciute tra il 2001 e il 2006, al di là dell inflazione, del 15,2% a Montecitorio e addirittura del 38,8 a Palazzo Madama. Un impennata inaccettabile. Tanto più che il Paese da anni non cresceva. E subito, nei corridoi delle Camere, si levò un grido di rivolta: «Il Parlamento è sovrano!». Fausto Bertinotti e Franco Marini presero carta e penna e risposero assai piccati che per «autonoma assunzione di responsabilità» avevano deciso di rinunciare ad aumentare i costi in linea con il Pil nominale, accontentandosi dell inflazione programmata. Come fosse una rinuncia epocale. Risultato: dal 2006 al 2010 le spese correnti di Montecitorio, con la sinistra e con la destra, sono salite ancora del 12,6% per un ammontare di 149 milioni. Quelle di Palazzo Madama del 9,4%, per altri 46 e mezzo. Totale: 195 milioni in più. Negli anni della grande crisi. Senza ledere alcuna autonomia, né rischiare ricorsi alla Corte Costituzionale, il governo ha in mano una leva: il potere di affamare la politica più insaziabile. E sarebbe un peccato se esitasse a usarla. A partire dal meccanismo che, ipocritamente, sostituì il finanziamento pubblico abolito dal referendum. I rimborsi elettorali Ogni cittadino italiano (senza considerare i contributi ai gruppi parlamentari o ai gruppi consiliari regionali) spende per mantenere i partiti circa 3 euro e 30 centesimi l anno. È molto più rispetto alla Spagna (2 euro e 30) ma il doppio della Germania (1,61 euro, anche se lì vengono finanziate pure le fondazioni che ai partiti sono strettamente legate) e due volte e mezzo rispetto alla Francia (1,25 euro). Giulio Tremonti e Vittorio Grilli lo scorso anno ci avevano provato, a ridurre i rimborsi del 50%. Battaglia persa: il taglio fu ridotto al 30, poi al 20, poi al 10%. La motivazione? Inconfessabile: il rischio che con i partiti a corto di soldi la corruzione avrebbe ripreso vigore. La risposta è nella umiliante classifica di Transparency appena pubblicata, dove per onestà amministrativa siamo sessantanovesimi. Un impen- 26,3 euro è il costo annuale pagato da ogni cittadino per mantenere il Parlamento: in Francia la spesa è di 13,6 euro, in Gran Bretagna di 10 nata del 1110% in un decennio dei rimborsi elettorali non ha alcuna giustificazione. È cambiato il mondo, rispetto all anno scorso. Se il nuovo premier vuole può riprovarci, a tagliare lì. E vediamo chi avrà il fegato di votargli contro. «Total disclosure» Sulla trasparenza basterebbe copiare il Regno Unito. Introdurre cioè l obbligo di pubblicare su Internet non solo i redditi e le situazioni patrimoniali di tutti i parlamentari e i titolari di cariche elettive, ma anche gli interessi economici che fanno capo a ciascuno. Identico obbligo di trasparenza dovrebbe valere per i contributi privati ai partiti e ai singoli politici, oggi consultabili solo da chi fisicamente si presenta a un certo sportello della Camera. Vanno messi tutti su Internet, cominciando con l abolire il limite dei 50 mila euro introdotto nel 2006 al di sotto del quale quei versamenti possono restare occulti. In Inghilterra Tony Blair, lasciando Downing Street, fu costretto a mettere in vendita 16 dei 18 orologi (due li comprò a prezzo di mercato) che gli aveva regalato il Cavaliere: che da noi si possano segretamente donare 100 milioni di vecchie lire a un partito è assurdo. Va da sé che in parallelo, finalmente, dovrebbe essere imposto a tutti i segretari amministrativi l obbligo di certificazione dei bilanci. Benefici fiscali Basta un decreto per spazzare via la più indecente delle leggine, quella che spiega come «le erogazioni liberali in denaro» a organizzazioni, enti, associazioni di assistenza si possono detrarre dalle imposte per il 19% fino a un tetto massimo di euro e 83 centesimi. Tetto che per i finanziamenti politici è cinquanta volte più alto. Di qua un risparmio di 392 euro per chi regala euro alla ricerca sulle cardiopatie infantili, di là uno di per chi versa la stessa somma ad Alfano o Bersani. I risparmi non sarebbero molti? È una questione di principio. Ineludibile. Bilanci Tutti i rendiconti (dallo Stato a quelli degli enti locali) devono essere resi omogenei, confrontabili e leggibili. I capitoli di spesa devono essere chiari e trasparenti. Un esempio? Spulciando nel bilancio di palazzo Chigi il neoarrivato Mario Monti troverà 50 milioni di euro sotto la voce opaca «Fondo unico di presidenza»: che cosa sono? Spese di rappresentanza? Dotazioni delle Camere Secondo l istituto Bruno Leoni per mantenere il Parlamento ogni cittadino italiano spende 26,33 euro, contro 13,60 di un francese, 10,19 di un britannico, 5,10 di un americano. Camera e Senato, mentre votano una manovra con tagli che spingono al pianto il ministro Elsa Fornero, continuano a chiedere allo Stato sempre gli stessi soldi fino al 2014? Se davvero non si può, come dicono, interferire nella loro autonomia, il governo potrebbe tuttavia ridurre la loro dotazione a carico del Tesoro. Tanto più che a Montecitorio e Palazzo Madama c è un tesoretto accumulato fra avanzi di amministrazione e fondi «di solidarietà» che si aggira sui 700 milioni di euro. Con la crisi che c è, rompano quel loro «salvadanaio». Palazzo Chigi La presidenza del Consiglio è arrivata a occupare 20 sedi in un progressivo gigantismo che ha ridicolizzato le promesse di asciugare l apparato che oggi occupa circa persone: più del triplo del Cabinet office, la corrispondente struttura del Regno Unito. Per farlo, però, è fondamentale una norma che riporti la presidenza del Consiglio sotto la Ragioneria generale dello Stato, com era fino al 1999 (senza rischi né umiliazioni per la democrazia ) prima che D Alema rivendicasse l autonomia finanziaria. Vitalizi e pensioni Stravolte pesantemente le pensioni di alcuni milioni di italiani, è essenziale un segnale dall alto netto. Quello arrivato finora, che fa scattare il contributivo dal 2012 per i vitalizi parlamentari, è insufficiente. E anche qui è assai discutibile che il governo sia impossibilitato a intervenire. Potrebbe infatti decidere un prelievo eccezionale sugli altri redditi dei titolari di vitalizi parlamentari o regionali, più elevato per coloro che ancora non hanno raggiunto l età per la pensione di vecchiaia. Sono diritti acquisiti? Lo erano anche quelli dei cittadini che si sono visti «cambiare il contratto» che avevano firmato con lo Stato quando erano entrati nel mondo del lavoro. Di più: oggi deputati e senatori che durante il mandato istituzionale intendono continuare ad accumulare anche la pensione, possono farlo versando soltanto il 9% della retribuzione relativa alla loro vecchia attività: magistrato, professore, medico, dirigente d azienda... Il restante 24% è un contributo figurativo che grava sulle casse dell ente di previdenza. Cioè quasi sempre dello Stato. Porre l intero 33% a carico del beneficiario sarebbe una misura di giustizia elementare. Regioni È dimostrato che un consiglio regionale come quello della Lombardia e dell Emilia-Romagna possono funzionare con un costo di circa 8 euro a cittadino. Molto dignitosamente. Applicando questo standard a tutte le regioni (alcune arrivano a costare procapite 50 volte di più) si potrebbero risparmiare ogni anno 606 milioni di euro. Lo Stato non può intervenire sulle autonomie regionali, pena l immancabile causa alla Consulta? Il governo potrebbe aggirare l ostacolo decretando un taglio ai trasferimenti alle Regioni corrispondente alla Le ipotesi A Camera e Senato dotazioni ridotte Tra i possibili tagli sui costi della politica, si potrebbe intervenire sulla dotazione annuale di Camera e Senato a carico del Tesoro A Montecitorio e Palazzo Madama c è un «tesoretto» accumulato fra avanzi di amministrazione e fondi di solidarietà per un valore intorno a 700 milioni di euro Deputati e senatori: stretta alle pensioni L introduzione del contributivo dal 2012 è un segnale insufficiente: si potrebbe decidere un prelievo eccezionale sugli altri redditi dei titolari di vitalizi parlamentari o regionali. Inoltre, si dovrebbe innalzare dal 9 al 33% l importo dei contributi per ottenere la pensione della «vecchia» attività I finanziamenti ai partiti Negli ultimi dieci anni c è stato un incremento del 1110% dei rimborsi elettorali, senza contare altri costi come i contributi a gruppi parlamentari e consiliari regionali, oggi ogni cittadino italiano spende circa 3,30 euro l anno in finanziamenti pubblici ai partiti. L anno scorso la riduzione è stata di appena il 10 per cento Le Regioni e il costo standard di 8 euro Un consiglio regionale può funzionare con un costo di circa 8 euro a cittadino, come succede in Lombardia ed Emilia-Romagna: applicando questo standard si risparmierebbero ogni anno 606 milioni. Il governo potrebbe tagliare i trasferimenti alle Regioni di una misura corrispondente alla differenza fra gli 8 euro procapite e la spesa attuale Redditi e interessi, l ora della trasparenza Per una totale trasparenza bisognerebbe introdurre l obbligo di pubblicare online i redditi, le situazioni patrimoniali di tutti i parlamentari e i titolari di cariche elettive, più gli interessi economici che fanno capo a ciascuno. Stesso obbligo di trasparenza per i contributi privati a partiti e singoli politici, oggi consultabili solo recandosi alla Camera differenza fra gli 8 euro procapite e la spesa attuale. Gettoni di presenza Equiparare i livelli dei gettoni di presenza nei consigli comunali, spesso diversissimi da città a città nella stessa Regione (45,90 euro a Padova, 92 a Treviso, 160 a Verona) è urgentissimo. Si fissi un parametro basato sulla popolazione e fine. Altrettanto urgente è frenare gli abusi resi oggi possibili dalle leggi sugli enti locali. Un consigliere comunale di Palermo, come abbiamo raccontato, può arrivare a intascare 9 mila euro al mese. Ricordate? Per legge il Comune deve compensare il datore di lavoro per le ore perdute dal consigliere a causa degli impegni istituzionali. Capita quindi che qualche consigliere, in precedenza disoccupato o con una retribuzione modesta, si faccia assumere appena eletto da un impresa di famiglia con uno stipendio stratosferico: il Comune non ha scampo, deve pagare all azienda «amica» i «danni» per quel consigliere perennemente impegnato in municipio. Una pratica molto diffusa, da stroncare: non c è posto al mondo dove un consigliere comunale, in gettoni e rimborsi vari, possa guadagnare euro al mese. Auto blu Lo Stato vuole avviare un grande piano di dismissioni del patrimonio edilizio pubblico? Bene. Ma perché non fare la stessa cosa con lo sterminato parco di auto blu, mettendole in vendita? Ne guadagnerebbe anche l immagine della politica. Si dirà che il maggior numero di auto blu è in periferia, e su quelle il governo non può intervenire. Fissi degli standard, basati sulla popolazione e la chiuda lì. Voli blu In Inghilterra tutti i voli di Stato sono sul web: aeroporto di partenza, di arrivo, chi c era a bordo, dove andava e perché aveva quel tale ospite con nome e cognome. La sola trasparenza, possiamo scommettere, ridurrebbe moltissimo decolli e atterraggi. Con risparmi conseguenti. Scorte Che per Roma girino ogni giorno otto auto di scorta a politici e magistrati contro una sola gazzella dei carabinieri o volante della polizia impegnata sul fronte della sicurezza dei cittadini è inaccettabile. Il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri lo sa. E sa quanto i cittadini aspettino un segnale: più auto per la sicurezza, meno per le scorte. Dirigenti Il governo Prodi aveva introdotto il tetto alle retribuzioni dei dirigenti pubblici intorno ai 289 mila euro lordi l anno. Una norma che aveva fatto a lungo discutere finché con Berlusconi era stata sostanzialmente svuotata. Non sarebbe il caso, visti i tempi, di ripristinare il tetto? Vietando, soprattutto, cumuli inaccettabili come quelli di cui godono alcuni magistrati i quali incassano lauti stipendi da componenti di authority continuando a percepire la retribuzione da magistrato «fuori ruolo»? Conflitti d interessi L Italia è il Paese dei conflitti d interessi e intervenire a tutto campo è laborioso. Ma alcune cose si possono fare subito. Perché non stabilire che per i consigli delle società pubbliche (tutte, senza esclusione) non ci possano essere più di tre amministratori? E perché non vietare per almeno cinque anni a chi ha avuto un incarico elettivo o di governo di diventare consigliere? Sparirebbero d incanto molte delle circa 7 mila società controllate da enti locali e Stato. Almeno quelle che servono solo a dare una poltrona ai trombati. I risparmi? Considerevoli: gli amministratori e gli alti dirigenti di quelle società sono 38 mila. Ancora più urgente, però, è fissare un paletto insuperabile: chi governa ha il diritto di scegliere gli amministratori delle società pubbliche o miste. Ma deve anche rispondere dei bilanci che essi presentano: basta con i buchi colossali che emergono da bilanci «distrattamente» approvati nella speranza che poi, a tappare la voragine, arrivi lo Stato. Sergio Rizzo Gian Antonio Stella

16 Martedì 6 Dicembre 2011 Corriere della Sera 16 Primo Piano # Le misure In banca MINI PATRIMONIALE SUL RISPARMIO COME SUL CONTO TITOLI Esclusi fondi pensione e polizze sanitarie MILANO Mini patrimoniale. Vittorio Grilli, viceministro dell Economia, ha battezzato così la tassa sugli strumenti finanziari modello Monti che amplia e corregge quella progettata quest estate dal governo Berlusconi come «superbollo» sul deposito titoli. Quel contenitore virtuale che tutti gli investitori privati devono avere per tenere in banca titoli dematerializzati. Come, per esempio, i Bot, i Btp o le azioni quotate in Piazza Affari o altrove. Un servizio che, fino pochi mesi fa, sopportava un bollo uguale per tutti pari a 34,2 euro, analogo a quello che si paga per il conto corrente e che veniva applicato al documento contabile di estratto conto. La prima rivoluzione del bollo era appena cominciata: dallo scorso 16 luglio i 34,2 euro restano immutati solo per chi possiede meno di 50 mila euro sul conto titoli. Per chi ne ha di più il bollo cresce, da 70 fino a euro, il massimo che verrebbe pagato, a partire dal 2013, da chi possiede investimenti in titoli superiori a 500 mila euro. E adesso che cosa cambierà? La bozza del provvedimento quello definitivo non c è ancora mette sul tavolo diverse novità. La prima è l ampliamento della base imponibile che prende dentro tutti gli strumenti finanziari, indipendentemente dal fatto che siano destinati a finire o meno nel deposito titoli. La norma estiva, infatti, aveva creato una disparità rispetto ai prodotti di investimento che non necessitano del contenitore virtuale per essere tenuti in banca. Per esempio i fondi comuni, i fondi immobiliari. Oppure le polizze. O ancora i contratti con sottostante: come i pronti contro termine, le opzioni o altri derivati. La manovra fa piazza pulita delle differenze chiarendo che, saranno soggette all imposta, «le comunicazioni relative ai prodotti e agli strumenti finanziari anche se non soggetti ad obbligo di deposito, ad esclusione dei fondi pensione e dei fondi sanitari». Il secondo punto importante è la menzione del «valore di mercato» come primo criterio per calcolare lo stock da tassare. La norma precedente infatti faceva riferimento in primis al valore nominale e/o di rimborso, mettendo nelle condizioni i possessori di titoli in perdita (condizione assai comune agli investitori negli ultimi mesi) di vedersi valorizzare i Btp a 100 invece che a 90 o giù di lì. La terza novità è il limite di esenzione totale, anche dai 34,2 euro di base, che riguardava fino a oggi solo i depositi con meno di euro e che oggi sale a euro. Nelle modifiche alla legge che istituisce il bollo non si fa riferimento (stando sempre alla bozza) al comma che riguarda i conti correnti e i conti di deposito che, se le cose stanno così, non dovrebbero quindi essere interessati da alcun cambiamento. Ma quanto si pagherà? Qui il mistero non è ancora stato svelato. Se dovessero rimanere gli scaglioni e i superbolli individuati dalla vecchia manovra, si va appunto da 70 euro chiesti a chi si è messo via in fondi o titoli o polizze tra 50 e 150 mila euro (vedi tabella), fino ai che sono applicati a chi invece ne possiede più di 500 mila. La bozza della manovra, però, lascia intendere che la scelta potrebbe essere diversa e contemplare una percentuale uguale per tutti, un «X» per cento o per mille che risolverebbe il problema della cumulabilità per chi possiede sia titoli sul conto che quote di risparmio gestito o altri strumenti muniti di un rendiconto che viaggia su canali diversi da quello del deposito titoli. Giuditta Marvelli

17 Corriere della Sera Martedì 6 Dicembre 2011 Primo Piano 17 # Le misure Le liberalizzazioni LA BATTAGLIA DELLE MEDICINE TRA SUPERMERCATI E FARMACIE Federfarma: meno garanzie. Aumentano le rivendite ROMA Viagra al supermercato ma solo nei Comuni con più di quindicimila abitanti. È una delle possibili conseguenze della manovra «Salva Italia» che contiene una serie di restrizioni per le attività delle farmacie. La parola d ordine è liberalizzare quanto ancora è vincolato tutelando però le farmacie dei piccoli centri. Ecco allora che, primo caso in Europa, i medicinali con obbligo di ricetta «bianca» (cioè non rimborsabile) seguono il destino di quelli senza obbligo di prescrizione (i cosiddetti Sop) e da banco (gli Otc, over the counter). Anche prodotti il cui rilascio è subordinato alla valutazione del medico escono dai luoghi dove erano confinati e potranno essere venduti dalla grande distribuzione e nelle parafarmacie purché sia presente un farmacista. Si moltiplicheranno le «croci verdi» che lampeggiano lungo la strada perché è stato abbassato il quorum per le aperture. I medicinali della fascia C sono quelli a pagamento. Pagano anche i cittadini che godono di esenzione. Si tratta di medicine di largo consumo come sciroppi, pomate, antistaminici o colliri. Ma anche di molecole appena approvate dall Agenzia italiana del farmaco (Aifa), dai costi molto alti (anche oltre i mille euro), che non hanno avuto il lasciapassare per la fascia A, quella mutuabile. Sono sul piede di guerra i titolari di farmacie riuniti in Federfarma, associazione presieduta da Annarosa Racca, che minacciano la serrata: «La realtà è un altra, un gioco al massacro contro di noi. Macché liberalizzazione. La farmacia è un luogo di garanzia e trasparenza. Certe prescrizioni non possono uscire dal controllo». Ancora ieri sera i tecnici del ministero dell Economia e del ministero delle Attività produttive stavano lavorando sul decreto per limare i dettagli. La vendita di pillole anticoncezionali, pillola del giorno dopo e in generale di tutti i prodotti con ormoni, psicofarmaci (come Tavor e Xanax), sonniferi dovrebbe restare circoscritta alle farmacie vere e proprie. Potrebbe esserci una diversificazione tra obbligo di ricetta ripetibile e non ripetibile (ad esempio l Aulin), quest ultima destinata a rimanere di competenza delle farmacie. È stato già deciso che la fascia C, secondo quanto aveva già lasciato intendere il ministro Corrado Passera, non potrà essere oggetto di liberalizzazione nei Comuni con un numero di abitanti inferiore a 15 mila. Nelle città invece sarà possibile aprire una farmacia ogni 4 mila anziché 5 mila abitanti, come avviene attualmente, quorum che potrebbe subire ritocchi. «Siamo in controtendenza osserva Sergio Ricciuti, farmacista a Cassino, 32 mila cittadini. In Francia hanno appena approvato una legge che prevede l innalzamento del quorum da a Non siamo più un pozzo di San Patrizio». Reazioni a catena, tutti scontenti gli addetti ai lavori. Apocalittico il commento di Assofarm: «Siamo a rischio di estinzione». Soddisfatto, invece, Massimo Brunetti segretario nazionale dell Anpi, l associazione delle parafarmacie italiane: «Le nuove norme dovrebbero favorire l apertura di nuovi esercizi». Anche se i titolari di parafarmacie si sono ripromessi di chiedere a Monti un ripensamento sulla liberalizzazione «a metà», perché limitata ai Comuni con oltre 15 mila cittadini». Sospende il giudizio Andrea Mandelli, leader della federazione degli Ordini, Fofi: «Troppe incognite, noi saremo responsabili». Su Facebook i titolari di farmacie e parafarmacie del gruppo «Farmacisti, colleghi confrontiamoci», manifestano scontentezza. È favorevole invece Alessia Vacca, fondatrice del gruppo: «È la fine dei privilegi, non è vero che è il tramonto della professione. Chi lavora bene sarà premiato». Margherita De Bac

18 18 Primo Piano Martedì 6 Dicembre 2011 Corriere della Sera # Il governo I partiti Monti ha bisogno dell appoggio dei partiti, poteva essere più coraggioso ma nessuno vive su Marte. A gennaio bisognerà fare altre riforme Emma Bonino, Radicali Riforma del lavoro, la prossima tranche Allo studio del governo modifica dell articolo 18, sgravi fiscali e riordino delle detrazioni I punti Il mercato del lavoro La revisione della spesa Il nodo infrastrutture Le misure per il Mezzogiorno Gli sgravi sul lavoro Le detrazioni fiscali Il governo si propone la riforma del mercato del lavoro: maggiore possibilità di licenziare come chiede l Europa e ammortizzatori sociali rafforzati L esecutivo si pone tra gli obiettivi anche una «spending review» per individuare subito tagli alla spesa, compresi i costi della politica Uno dei temi su cui Monti ha promesso interventi sono le infrastrutture: nuove misure erano già al vaglio dei tecnici del precedente esecutivo Il governo intende promuovere misure per il rilancio del Mezzogiorno, usufruendo anche dei fondi europei non ancora spesi Uno degli strumenti in mano al governo è la delega fiscale, che punta ad uno sgravio delle tasse sul lavoro a scapito delle rendite e dei consumi Possibile uno sfoltimento della giungla di agevolazioni, detrazioni e sconti fiscali, che sono di 700 tipi diversi e costano 160 miliardi l anno La deputata pdl Giammanco: ora la Chiesa paghi l Ici ROMA «Se per salvare il nostro Paese dal default s impongono duri sacrifici a tutti, penso sia giusto e doveroso chiederne anche alla Chiesa». L attacco ai «privilegi» ecclesiastici viene da Gabriella Giammanco, deputata del Popolo della libertà. «Credo, infatti, sia ragionevole prevedere degli interventi fiscali anche per gli immobili della Chiesa che fino a oggi hanno goduto di agevolazioni ed esenzioni afferma la Giammanco. Non condivido assolutamente la decisione del nuovo governo d introdurre l Imu sulla prima casa e di aumentare l Ici indistintamente su tutte le seconde e le terze case, ma a questo punto ritengo più che opportuno che anche l enorme patrimonio immobiliare della Chiesa sia sottoposto a tassazione. Per questo propongo di introdurre l Ici per tutti gli immobili della Chiesa non utilizzati a fini di culto. Immobili in cui si svolgono attività di varia natura che spesso sono in concorrenza con quelle portate avanti dai privati, che di certo non possono sottrarsi al fisco». Ex giornalista del Tg4 e deputata alla prima esperienza, la Giammanco divenne nota all inizio della legislatura quando Silvio Berlusconi, durante le votazioni per la fiducia al suo governo, inviò a lei e alla collega Nunzia De Girolamo un biglietto in cui le «esentava» scherzosamente dalla presenza in Aula per via della loro avvenenza. Sviluppo Il ministro Passera I tagli previsti dalla manovra Per quanto riguarda le Province nella manovra del governo vengono abolite le giunte, ridotti a dieci i consiglieri provinciali e «ridotte drasticamente le spese in funzioni già svolte da altri enti territoriali» Vincino ROMA La riforma del mercato del lavoro, per rendere più facili i licenziamenti, la revisione organica di tutto il sistema degli ammortizzatori sociali, poi le misure a sostegno delle famiglie, il piano per la revisione completa della spesa pubblica, gli interventi per il rilancio del Sud, l applicazione della delega fiscale, con la prospettiva di una riduzione delle tasse sul lavoro. La manovra da 30 miliardi per il pareggio di bilancio nel 2013 «è solo il primo passo» dice il presidente del Consiglio, Mario Monti. E, come si vede, l agenda dei prossimi mesi del nuovo esecutivo è già fittissima di impegni: un programma quasi obbligato che discende dalle richieste formulate prima dalla Bce, poi dalla Commissione Ue, accettate dal precedente esecutivo e confermate dal nuovo. Il passaggio più delicato sarà quello della riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali. Francoforte e Bruxelles hanno chiesto di rendere più facili i licenziamenti da parte delle imprese, ma questo significa la modifica dell articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, un monolite che nessun governo che ci abbia provato è mai riuscito a scalfire. Sarà necessario un negoziato con le parti sociali, e non è difficile immaginare che bisognerà trovare il modo di convincere i sindacati. Per questo è molto probabile che la riforma del mercato del lavoro finirà per intrecciarsi con l attuazione della delega fiscale, che potrebbe diventare il perno intorno al quale ruoterà buona parte dell azione di politica economica di Mario Monti. La delega punta ad uno sgravio delle tasse sul lavoro a scapito delle rendite e dei consumi. Con il decreto dell altro giorno si sono concessi benefici fiscali Enti locali Castiglione (Upi): risparmiati solo 30 milioni. Il premier: per superarle si cambi la Carta L ira delle Province (quasi) abolite «La vera casta non siamo noi» Le misure Zingaretti Ha vinto la demagogia e l anti politica a tutti i costi L abolizione Il voto di luglio A luglio la Camera aveva bocciato la proposta di legge costituzionale dell'italia dei Valori per l eliminazione delle Province (225 i voti contrari di Lega e Pdl, 83 quelli a favore, 240 gli astenuti del Pd) alle imprese e si è prefigurato l aumento dell Iva di ben due punti dal settembre Quello che manca sono proprio gli sgravi per i lavoratori, e la riforma del fisco è l unica buona carta da giocare per aprire con qualche prospettiva di successo la trattativa coi sindacati sui licenziamenti. Sempre dalla riforma del fisco dovrà arrivare qualcosa per Il nodo licenziamenti La riforma del fisco è la carta da giocare nella trattativa con i sindacati 12 miliardi di euro le spese sostenute dalle Province nel Il costo del personale delle Province è stato di milioni di euro 110 le Province italiane: il loro costo è pari all 1,5% della spesa pubblica. Gli eletti sono circa 4000 per un costo pari a 113 milioni di euro annui Gli effetti Il risparmio secondo l Upi Secondo il presidente dell Unione province italiane (Upi) Giuseppe Castiglione, questo intervento non porterà grandi benefici in tema di risparmio: «Arriverà un risparmio sì e no di 30 milioni di euro. Noi non siamo la casta» le famiglie che per ora hanno incassato solo una batosta pesante, tra Ici, aumento delle addizionali regionali, la tassa sui rifiuti, quella sui risparmi e le nuove regole sui pensionamenti. Ieri alla Camera, Monti ha prefigurato esplicitamente «azioni a sostegno della famiglia». Qualcosa per loro potrebbe arrivare dallo sfoltimento della giungla di agevolazioni, detrazioni e sconti fiscali, che sono di 700 tipi diversi e costano 160 miliardi l anno. Dal riordino delle detrazioni, secondo i piani del governo Berlusconi, dovevano arrivare 20 miliardi l anno a regime per ridurre il deficit. Monti ha però cambiato le carte in tavola: quei fondi saranno assicurati dall aumento dell Iva, così il «tesoretto» delle detrazioni resta intatto e spendibile per altri fini. Anche per la riduzione delle aliquote Irpef, come pensava di fare all inizio Giulio Tremonti. In arrivo, poi, ci sono le agevolazioni fiscali per le piccole imprese individuali e i professionisti, che potrebbero avere uno sgravio Irpef. Nell agenda di Monti, però, non ci sarà solo il fisco. Presto, ha assicurato il premier, arriveranno nuove misure per accelerare le infrastrutture e gli investimenti al Sud. E il piano per la revisione integrale della spesa pubblica. A partire da quella centrale, fin giù, a quella degli enti territoriali. Mario Sensini ROMA Alla Camera ha ricevuto uno dei pochi applausi riservati al presidente Monti: ma solo dal Terzo polo e da qualche sparuto esponente del Pdl. Per il resto, l annunciato provvedimento che ridimensiona le Province, sterilizzandone organi e funzioni, viene accolto dal gelo dei partiti e dalla rabbia dei diretti interessati, riuniti in un assemblea infuocata a Roma. I più virulenti parlano di decreto «incostituzionale» e «antidemocratico», arrivando a evocare il «golpe». Gli altri considerano l intervento sulle Province come il «capro espiatorio» della furia anti Casta e un provvedimento «demagogico e populista». Ma c è anche chi, come l Italia dei valori, è insoddisfatto per ragioni opposte: «Ora si vada fino in fondo e si aboliscano del tutto». Le Province, ha spiegato Monti, «vengono riportate alla funzione di organi di indirizzo e coordinamento». L articolo 23 della manovra traccia alcuni elementi chiari: vengono abolite le giunte, ridotti a dieci i consiglieri provinciali e «ridotte drasticamente le spese in funzioni già svolte da altri enti territoriali». Non un abolizione, insomma. Del resto lo stesso Monti ha chiarito che «bisogna superare le Province», ma deve essere il Parlamento a intervenire: «Resteranno finché non sarà cambiata la Costituzione». Sono le Regioni a dover legiferare sul trasferimento del personale e delle competenze, entro l aprile Se non lo faranno, subentrerà lo Stato. In ogni caso, al massimo il 30 novembre, dovrebbero decadere tutte le Province. A quel punto, l elezione dei consiglieri spetterebbe, a quanto sembra, ai consigli comunali (con modalità da chiarire). Di abolire le 110 Province italiane si parla da anni. Lo hanno promesso in campagna elettorale sia Silvio Berlusconi sia Walter Veltroni. Ma Pdl e Pd sono divisi. I più netti a favore dell abolizione sono l Udc e l Idv (che ha anche raccolto firme per un referendum), contraria la Lega. Ma quanto farà risparmiare l intervento del governo? Secondo la Cgia di Mestre, con l abolizione totale si guadagnerebbero 509 milioni. Secondo il presidente dell Unione province italiane (Upi) Giuseppe Castiglione, questo intervento servirà a molto meno: «Arriverà un risparmio sì e no di 30 milioni di euro. Non siamo noi la Casta. E poi l azzeramento delle giunte sarebbe anticostituzionale. E non si capisce neanche come avverrebbe, visto che non ci hanno presentato nemmeno il decreto». Il presidente della provincia di Viterbo Marcello Meroi cita i professori della Bocconi: «Secondo un loro studio, le Province incidono solo per l 1,5 sui costi della politica». I presidenti di ogni colore sono sul piede di guerra. Per il Pdl milanese Guido Podestà «è fumo negli occhi». Solo «demagogia» anche per il Pd romano Nicola Zingaretti, contestato all assemblea dell Upi al grido di «comunista, parla con Bersani». La presidente del Lazio Renata Polverini ora si sente «più sola»: Pro e contro Podestà: «È fumo negli occhi». Favorevoli alla misura solo Udc e Idv «Quando ho visto la conferenza stampa mi veniva da piangere, come al ministro Fornero». Comunque sia, il provvedimento del governo è una mannaia politica su un ente che ha i giorni contati. L Italia dei Valori spinge per un abolizione completa: «Una soluzione ormai inevitabile spiega Silvana Mura se non si vuole mantenere in vita una sorta di mostro antidemocratico dove comanda uno solo e senza rappresentatività elettorale». E l udc Mauro Libè è soddisfatto: «Io sono il primo sostenitore dell abolizione delle Province. E questo è un passo decisivo». Alessandro Trocino

19 Corriere della Sera Martedì 6 Dicembre 2011 Primo Piano 19 # È un governo di responsabilità nazionale. Questa responsabilità non implica la condivisione di tutte le misure Gaetano Quagliariello, Pdl Non bastano le lacrime della Fornero. Monti accetti qualche ritocchino alla manovra o non può essere il nostro governo Enrico Rossi, Pd Effetto manovra / 1 La titolare del Welfare fa una battuta per chiudere la vicenda Un caso le lacrime della Fornero Il ministro: non accade spesso Maroni attacca. La pubblicitaria Testa: commozione che dice molto Lavoro Elsa Fornero, 63 anni, economista e titolare del Welfare MILANO «Stavo per dire "sono commossa", ma non è la mia condizione persistente. Così preferisco dire: sono felice di essere qui». Il giorno dopo, Elsa Fornero usa una battuta per chiudere il «caso lacrime». La ministra del Welfare la pronuncia davanti alla platea della Giornata internazionale del volontariato, consapevole che il suo pianto trattenuto di domenica sera, nella conferenza stampa di presentazione della manovra, è destinato a essere un po il simbolo di quella serata e, anche, a fare di lei un personaggio. Tanto che persino Fiorello ieri sera nel suo show l ha imitata mentre singhiozzava e ironizzando ha detto: «Un tempo i governi facevano le manovre e i cittadini piangevano, Se ora piangono i ministri vuol dire che siamo finiti». Ma ci ha pensato Roberto Benigni dallo stesso palco a lodare la ministra: «Le sue lacrime mi hanno toccato il cuore. Le ho sentite sincere e profonde» Le foto e il video, inutile dirlo, hanno fatto il giro del mondo sui siti web. La sua casella elettronica si è riempita di mail. Tantissimi gli attestati di stima. Ma anche le critiche. L ex ministro Roberto Maroni, ad esempio, ha definito l episodio «una scena un po patetica: mi sembravano attori hollywoodiani più che ministri». Pareri divisi anche su Twitter, dove forse la definizione più elogiativa è stata: «Fornero, lacrime e palle». Perché il discorso, ieri, è ruotato soprattutto intorno all opportunità o meno di piangere in pubblico, anche se per la verità quella della ministra Fornero è stata più che altro una commozione trattenuta. Niente singhiozzi plateali, per intenderci. Ma era opportuna? Gli esempi di lacrime illustri si sprecano. Da quelle di Obama a quelle di Occhetto alla «Bolognina», dal pianto malinconico della Moratti durante il suo addio al Comune a quello infuriato della Prestigiacomo dopo un Cdm di fuoco, da quello felice della Bonino per la risoluzione sulla moratoria per la pena di morte all Onu a quello di Fassino all ultimo congresso dei Ds. Ma tutto ciò paga, in termini di immagine? «Quelle lacrime dice l economista Irene Tinagli non possono mettere in discussione la legittimità della ministra. Ho pensato che stava reagendo a un forte stress emotivo rispetto a misure che avrebbe preferito magari non adottare. Non ne farei però una questione di genere... Poteva capitare anche a un uomo. E per il giudizio, beh, non mi farò certo condizionare da questo episodio». La pubblicitaria Annamaria Testa, dopo la conferenza stampa, è rimasta incollata fino a tarda notte su Facebook: «E i commenti erano per lo più positivi. Dal punto di vista dell immagine... quelle lacrime hanno raccontato molto dell umanità della ministra. Lei, che ha un Su Corriere.it curriculum di tutto rispetto, e che è notoriamente una persona controllata, ha espresso la sua emotività. Altro che donnetta. Tra l altro piangeva per la preoccupazione verso gli altri. Con un uomo col nodo alla gola sarebbero stati tutti più condiscendenti. Purtroppo». Promosso il pianto in pubblico, anche dalla presidente del Tribunale di Milano Livia Pomodoro: «Tutto ciò che attiene all umanità non può che essere interpretato come un sintomo di relazione positiva con gli altri. È un «Duello» sul web: critico il 58% MILANO È stato lanciato ieri, su Corriere.it, un dibattito sulla ministra del Welfare Elsa Fornero scoppiata in lacrime durante la presentazione della manovra delle pensioni domenica sera. A dispetto dei giudizi dati ieri da molti commentatori, e anche di quelli che si sono riversati su Il pianto Elsa Fornero mentre si commuove durante la conferenza stampa di domenica sera Facebook e Twitter, i lettori del sito del Corriere della sera (174mila e 60) si sono divisi, un po a sorpresa, così: il 58 per cento di loro si è detto irritato dall episodio delle lacrime pubbliche di Elsa Fornero. Il 42 per cento di loro, invece, si è detto commosso dal fatto che la ministra del Welfare sia stata presa da un momento di commozione nell annunciare i sacrifici decisi dal governo Monti sul sistema pensionistico italiano. bellissimo modo di comunicare». Ma a lei è mai capitato? «No, ma ho fatto di peggio: empatizzare talmente per un imputato da pensare di assolverlo pur dovendolo condannare... E per quanto riguarda Elsa Fornero e la sua figura professionale, credo ne abbia solo guadagnato». La sociologa Chiara Saraceno ha assistito anche lei in diretta tv alle lacrime: «Io e mio marito abbiamo avuto una reazione positiva. Ci siamo immedesimati nella sua fatica di comunicare cose non belle. Dopo di che, io la conosco bene, Elsa è una persona di grande razionalità. Non era certo il pianto della Prestigiacomo, pieno di stizza perché non la prendevano sul serio». Un immagine indebolita, adesso? «Non direi. Secondo me giova molto a questo governo. Di fronte ai maschi findus, pimpanti e sorridenti, una che desse l idea di aver sofferto nel dare notizie così negative è stato un bel colpo. Ha umanizzato il tutto. Poi, si sa, c è un pregiudizio: se piange una donna è una donnetta. Se piange un uomo, è umano». E anche Andrea Romano, storico, giudica positivamente questo episodio: «Erano lacrime spontanee, non come certe lacrimazioni artificiali anche nella storia più recente. Non mi ha comunicato scarsa affidabilità, semmai coinvolgimento con un tema doloroso per migliaia di famiglie». Ma piangere in pubblico paga o danneggia? «La leadership è fatta anche di empatia, non solo di fermezza. Ci si identifica con colui che parla. C è però da dire che come Paese ne abbiamo viste troppe, di lacrime. E quindi sono viste con sospetto. Ma nel caso della Fornero no, mi hanno solo sorpreso positivamente». Giovanna Cosenza, docente di Semiotica a Bologna, aggiunge: «Un personaggio pubblico che si commuove non è cosa negativa. Esprime coinvolgimento personale, ma lo suscita anche negli altri per una sorta di automatismo psico-antropologico: veder qualcuno piangere ci tocca sempre. Certo, alcuni politici conoscono il vantaggio del pianto in pubblico e lo simulano, come Luca Barbareschi al congresso di Fli. Ma Elsa Fornero non è un attrice: si è commossa davvero». Angela Frenda L autogol Rai, ondata di proteste per le misure «oscurate» MILANO La sintesi dello sgomento di molti telespettatori si potrebbe riassumere in un messaggio che domenica sera Lisa Jucca, corrispondente dall Italia dell agenzia Reuters, indirizzava a tutto il mondo: «Non posso credere che Rai1 stia trasmettendo un quiz invece che la conferenza stampa chiave di Monti sulle misure di austerity in Italia». Come lei, non ci hanno potuto credere migliaia di abbonati che domenica sera, mentre Monti descriveva le sorti del Paese, su Rai1 hanno potuto vedere una puntata del quiz di Fabrizio Frizzi prima e di «Tutti pazzi per amore» poi. Roberto Rao (Udc) della commissione di Vigilanza della Rai, già domenica sera scriveva su Twitter: «C è qualcuno in Viale Mazzini? Perché per vedere la conferenza stampa di Monti (la più attesa dell anno) chi paga il canone deve guardare La7, o Sky?». Pancho Pardi (Idv) ha attaccato: «Ormai la Rai ha rinunciato platealmente a fare servizio pubblico: un vero e proprio regalo alla concorrenza». La7, unica tra le generaliste, ha trasmesso la conferenza integralmente, guadagnandosi un 10.13% di share con oltre 2,9 milioni di telespettatori. C. Maf. Effetto manovra / 2 Lo studioso: le aziende rivedranno le modalità dell ultimo periodo lavorativo Il demografo: dovrà cambiare il concetto di anziano Dalla Zuanna: sarà diverso anche il modo di usare la liquidazione ROMA «Sì, forse questo slogan può funzionare bene: diciamo che, per quanto riguarda la percezione collettiva di quanto accade nel nostro Paese, siamo passati repentinamente dalla fiction alla realtà. Dopo anni di promesse e di racconti, quindi di finzioni, sia del centrosinistra che del centrodestra, la conferenza stampa del professor Monti ha riportato gli italiani con i piedi per terra. Si è dimostrato in pochissimi giorni che molte prospettive immaginate dai diversi governi non potranno mai essere realizzate e mantenute. Amara realtà, certo. Ma è comunque la realtà...». L analisi è del professor Gianpiero Dalla Zuanna, professore straordinario di Demografia all Università di Padova nonché, tra l altro, studioso dei comportamenti familiari e lavorativi. L Italia sta rapidamente cambiando sotto i nostri occhi e molte abitudini, legate ad altrettante certezze, dovranno essere riviste in breve tempo: «Ormai è chiaro che gli italiani, e non parlo solo dei più ricchi o abbienti, hanno condotto uno stile di vita ben al di sopra delle loro possibilità. E lo hanno capito molto bene in queste ore...». Il professor Dalla Zuanna ha scritto in prima pagina sul Corriere della Sera venerdì scorso proprio sulle evoluzioni sociali prodotte dalla manovra Monti, sottolineando un aspetto essenziale della manovra: «Lavorando Chi è Gianpiero Dalla Zuanna (nella foto) è nato a Padova il 23 giugno È stato professore associato, prima a Messina ( ) e poi a Padova. Nel periodo è stato ricercatore di Demografia e Statistica presso l'università "La Sapienza" di Roma. Dal 2005 è professore straordinario in Demografia all'università di Padova bene e più a lungo, molti pensionati invecchieranno meglio, oltre a garantirsi pensioni più dignitose». Lo studioso è infatti convinto che siamo di fronte a una sorta di trasformazione nella vita collettiva per numerosi, e importanti, aspetti della società italiana: lavoro, pensioni, proprietà personali, rapporti tra generazioni. Primo snodo, la casa. Analizzando l impatto anche emotivo della manovra Monti, pensa subito all universo dei mattoni: «Credo che la conseguenza più simbolica per l Italia è che sia caduto definitivamente il mito dell intoccabilità della casa, in un Paese che nell per cento dei casi vive in abitazioni di proprietà. Certo, in passato abbiamo avuto l Ici ma ora è diverso, soprattutto con il fortissimo spostamento della tassazione sul patrimonio piuttosto che sul reddito. Insomma, la casa non è più intoccabile...». Lei crede che questo dirotterà altrove il concetto di bene-rifugio? «No, penso che alla fine, per cultura e per tradizione, la casa non perderà posizioni in quella graduatoria. Anche se gli investimenti immobiliari sono già diminuiti da tempo, e ciò significa indubbiamente qualcosa». Subito dopo, nella lista dei grandi cambiamenti generali che ci attendono, c è naturalmente l aumento dell età pensionabile. Che, secondo Dalla Zuanna, avrà presto una conseguenza nel patto tra generazioni: «Uno degli elementi che hanno rafforzato il legame tra genitori e figli, per esempio, è stato l istituto della liquidazione. E qui ci riagganciamo alla casa e a tutto ciò che rappresenta. Per moltissimi anni, quando i genitori andavano in pensione usavano la liquidazione per contribuire, in buona parte o completamente, all acquisto dell abitazione per i propri figli. Un autentico avvio verso la vita, una specie di eredità anticipata...». Ed ora, professore, cosa accadrà? «Difficile prevederlo. Con l innalzamento dell età pensionabile tutto si sposta molto, molto in avanti. Probabilmente cambierà anche l uso che si farà della liquidazione». Gli investimenti immobiliari sono diminuiti da tempo. Questo ha un significato Altro capitolo essenziale, cambierà la percezione stessa della vecchiaia. Per molti un uomo di 65 anni oggi può essere definito «anziano». Da domani? «La Bibbia indicava la fine della vita verso i settant anni "e ottant anni per i più robusti". Oggi questo calcolo va aumentato nella media di dieci anni. E se immaginiamo che l età pensionabile maschile aumenterà ai 66 anni, ciò significa che fino ai settant anni si resterà concretamente all interno del sistema produttivo. Altro che anziani». E qui il professor Gianpiero Dalla Zuanna sottolinea ancora una volta un aspetto che gli sta molto a cuore: «Penso che il mondo del lavoro, dagli imprenditori ai sindacati, sia chiamato a un ripensamento radicale dell ultimo periodo di attività del singolo lavoratore. Come ho già avuto modo di dire, non hanno ancora inventato la fonte dell eterna giovinezza ed è assurdo credere che la stessa persona possa essere impegnata a 65 anni di età nello stesso modo in cui lo era a 30 o 40. Singole persone e corpi sociali dovranno riflettere presto, è un passaggio essenziale». Dura realtà, professore... «Dura. Si è visto con le lacrime del ministro Elsa Fornero. La conosco da tempo. L ho vista invecchiata di cinque anni in pochi giorni. Direi che ha somatizzato tutta la durezza della manovra». Paolo Conti Libertà e Giustizia Appello al premier: non andare da Vespa MILANO Centinaia di cittadini chiedono che il presidente Monti non vada stasera da Vespa a illustrare la manovra economica. Libertà e Giustizia ha lanciato un appello, ieri, facendo suo un articolo di Corrado Stajano apparso domenica sul Corriere della Sera. L appello è stato già sottoscritto, tra gli altri, da Claudio Magris, Salvatore Bragantini, Ermanno Olmi, Carlo Feltrinelli, Oliviero Ponte Di Pino, Lorenza Carlassare, Tullio Pericoli, Giuliano Turone, Marco Revelli, Nando Dalla Chiesa, Luciano Gallino e dal presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida. Che scrive: «Non sono i talk show i luoghi in cui i rappresentanti delle istituzioni devono oggi parlare ai cittadini. Piuttosto chiedano di utilizzare spazi televisivi appositi a reti unificate. È una questione di stile».

20 Martedì 6 Dicembre 2011 Corriere della Sera 20 Primo Piano Il governo I partiti La sinistra ha il morto in casa, cioè una Cgil furiosa: in fondo, non mi pare che noi del Pdl siamo quelli messi peggio... Maurizio Gasparri, Pdl Berlusconi cauto: si potrà cambiare poco L ex premier: se insistiamo lo fa anche la sinistra e salta tutto. Ma la base pdl protesta La stampa estera ROMA Nessuno pensa seriamente di opporsi alla manovra che Mario Monti giudica indispensabile per salvare l Italia e l Europa. E nessuno lo farà. Questo si sono detti chiaramente Silvio Berlusconi, i capigruppo, i coordinatori assieme al segretario Alfano ieri a pranzo, in un vertice per decidere la linea da tenere in Aula. Una linea sintetizzata con realismo da Raffaele Fitto: «Nonostante ci siano alcune misure che non condividiamo, come la reintroduzione della tassa sulla prima casa, la manovra del governo Monti in questo momento è l unica possibile». Ed è vero che, come dice combattivo Ignazio La Russa «noi daremo solo il certificato di sopravvivenza al governo, perché non ci identifichiamo in questo esecutivo, non è la nostra manovra, l avremmo fatta diversamente e sull Ici vogliamo cambiare», ma è altrettanto vero che la via d uscita migliore per togliere tutti dall imbarazzo la rivela Silvio Berlusconi: «Devono porre la fiducia, altrimenti non credo ci sia la possibilità di approvare la manovra...». E non c è dubbio che la fiducia leverebbe le castagne dal fuoco a un Pdl che sente salire dal basso la protesta e l indignazione del proprio mondo. Sui siti d area è un ribollire contro Berlusconi e i suoi che Le urla del Web Sui siti vicini al Popolo della Libertà l attacco al ritorno dell Ici: se lo appoggerete, voteremo tutti per il Carroccio hanno assicurato il sostegno al governo: «Se il Pdl approverà questa manovra non avrà più il mio voto», scrive Paolo F., «Se appoggerete il ritorno dell Ici voteremo tutti Lega», minaccia Franco P. «Presidente perché permetti questo schiaffo?», protesta Franco V., dando voce allo sdegno dei tantissimi e fedelissimi che si sfogano su ForzaSilvio.it. Perché l aria nella base e anche nei gruppi del Pdl è questa, e bastava guardare i banchi vuoti alla Camera e al Senato (hanno disertato soprattutto parlamentari ex An) per capire quanto la distanza da questo governo sia profonda. E però, non sembrano esserci strade per accontentare chi vorrebbe che «si staccasse la spina», si «tornasse alla lira», si mandassero «a quel paese tecnici che non servono, bastava Visco», come urlano dal web. Berlusconi ai suoi ha detto che tentare di ottenere qualcosa sull Ici è un dovere, ma L ex premier A sinistra, Silvio Berlusconi applaude ieri in Aula assieme a Angelino Alfano e Fabrizio Cicchitto. Sopra, l ex premier stringe la mano a Roberto Maroni ha anche ammesso che sarà difficile arrivare a modifiche davvero significative perché «altrimenti anche a sinistra le pretenderebbero, e il quadro rischierebbe di saltare». Per questo bisogna impegnarsi per far passare la manovra facendo capire al proprio elettorato che è un boccone che si è costretti ad inghiottire a malincuore. E comunque, si fa coraggio Maurizio Gasparri, «noi in fondo possiamo dire di essere sollevati perché lo spread cala, possiamo prendercela con l Europa, sentiamo tanta gente che invocava discontinuità dire che era meglio quando c eravamo noi, e vediamo dall altra parte la sinistra che veramente ha il morto in casa, cioè una Cgil furiosa: in fondo, non mi pare che siamo quelli messi peggio...». Lo ha detto anche Berlusconi, raccontano, che «il Pd sta peggio di noi», come ai fedelissimi l ex premier ha confessato di aver apprezzato i riferimenti e i complimenti che Monti gli ha tributato anche in Aula: «Su molti provvedimenti stanno applicando la nostra ricetta, e sull Irpef ci hanno ascoltato». Dunque si va avanti, nonostante i malesseri. Oggi l ufficio di presidenza del Pdl e i gruppi si trasformeranno in sfogatoio, ma non smentiranno una linea già tracciata. Anche se questo significa acuire sempre più la spaccatura con la Lega: «Non saremo noi a rompere con loro», dice Gaetano Quagliariello, e la speranza di tutti è che si possa ricucire. Come non lo sa nessuno, ma questo «è un problema di domani chiude il discorso La Russa ora governiamo insieme, quando si andrà a votare ci ragioneremo». Paola Di Caro New York Times «Dicendo agli italiani che il destino del Paese e l euro erano in gioco, Monti ha presentato di domenica un pacchetto radicale e ambizioso di tagli e tasse, con misure altamente impopolari come l aumento dell età pensionabile» Le Figaro Il quotidiano francese riporta sul web la scelta del premier italiano, «Monti impone un piano di rigore da 20 miliardi di euro», e pubblica il video di Elsa Fornero: «Austerità in Italia, un ministro scoppia in lacrime» L intervista Il governatore lombardo: oggi attaccarmi dà visibilità «Le Regioni finalmente ascoltate Prima il 60% dei tagli colpiva noi» Formigoni: salva la sanità e forse il trasporto. È poco? MILANO «Sotto il profilo della distribuzione dei sacrifici tra i diversi livelli istituzionali, nella manovra di Monti vedo maggiore equità rispetto alle precedenti». Roberto Formigoni è soddisfatto, tutto sommato. Dal suo punto di vista la Finanziaria dei «professori» porterà meno lacrime del previsto. Presidente Formigoni, mezza Italia protesta e lei plaude al governo? «Abbiamo "salvato" la sanità e forse il trasporto pubblico locale. Le pare poco? Certo, avremmo preferito un accisa sulle sigarette piuttosto che l addizionale regionale Irpef, ma tutto sommato abbiamo centrato l obiettivo. Sui trasporti, invece, l esito è ancora incerto, ma la buona notizia è che dovrebbero saltare i cinque miliardi di tagli ai trasferimenti previsti per il comparto Regioni. In attesa di vedere le carte finali, rimane il giudizio positivo». Sta dicendo che Monti è meglio di Tremonti? «Non banalizziamo, non riduciamo le cose a una questione personale. Dico, questo sì, che questo governo ha saputo ascoltare le nostre ragioni. Nelle precedenti Finanziarie il 60% dei tagli gravava sulle Regioni e sugli enti locali. Da questo punto di vista non possiamo non notare la differenza». Scompaiono le pensioni d anzianità, di fatto. Così non si penalizza troppo il Nord produttivo e industriale? Roberto Maroni in un intervista al «Corriere» ha parlato di uno schiaffo in faccia agli elettori del centrodestra. «Capisco le ragioni dei sindacati e condivido le sofferenze che circolano anche nel nostro partito, tra la nostra gente. Ma questa manovra nasce dalla necessità di evitare il default e difendere così i patrimoni di tutti gli italiani. Si rischiava di far saltare l euro, non so se mi spiego? Si rischiava cioè di perdere il 40 per cento della ricchezza di tutti. Abbiamo il dovere di spiegare le ragioni che hanno portato a questa manovra. Le stesse poi che saggiamente indussero Berlusconi a rimettere il mandato. E abbiamo il dovere di dire che ora tocca all Europa fare la propria parte e alla Bce di iniziare a difendere l euro». La reintroduzione dell Ici sulla prima casa e la stretta sulle pensioni. Davvero non c erano altre strade per il risanamento? «Contro l evasione c è per esempio il provvedimento sui contanti. E c è la tassazione sui capitali "scudati", un altro segnale. E poi vedo L incontro di via Bellerio e il patto Lombardia-Palazzo Chigi La Lega si sogna al Pirellone con lui a Roma MILANO Se tutto ma proprio tutto andasse come sperano i protagonisti, la tarda primavera del 2013 vedrebbe Roberto Formigoni giurare al Quirinale da nuovo presidente del Consiglio, seguito da nutrita pattuglia di sorridenti neoministri leghisti. Nello stesso momento, a Milano, i padani vedrebbero avverarsi un sogno antico: l incoronazione del primo presidente leghista di Lombardia. Nel quartier generale di via Bellerio, Umberto Bossi ieri ha incontrato il governatore lombardo. Insieme al leader padano, i presidenti di Veneto e Piemonte, Luca Zaia e Roberto Cota, i «due Roberti» Maroni e Calderoli, e gli uomini forti del Carroccio in Regione Lombardia: il presidente del Consiglio Davide Boni e il vicepresidente Andrea Gibelli. Se quello indicato è l ambizioso traguardo, l arazzo che si è cominciato a tessere ieri prevede che il disegno si delinei attraverso alcuni passaggi. Il primo, e anche l unico pubblicamente annunciato da Formigoni, è il rilancio dell asse tra Pdl e Lega. In vista del ritorno al futuro, il governatore Governatore Roberto Formigoni, 64 anni lombardo lo aggiorna: «L asse Formigoni-Bossi esiste. Con la Lega abbiamo una grande alleanza sul territorio e vogliamo ricostruirla anche a livello nazionale in vista delle Politiche 2013». Insomma, il presidente sarà il ponte tra Pdl di governo e Lega d opposizione. Manifestazione concreta del rapporto sarà il ritorno a quella che per Formigoni è una vecchia battaglia, intrapresa con Prodi premier: la piena attuazione degli articoli 116 (le autonomie «a velocità variabile») e 119 (Autonomia di entrata e di spesa per enti locali e Regioni) della Costituzione. Insomma: i tre governatori del Nord chiederanno nuove competenze e relative risorse. Infine, il traguardo: la Lega che sostiene politicamente Formigoni nella sua scalata al Pdl, la stipula del nuovo contratto politico tra i due partiti, le elezioni. Ma questo è soltanto il piano. Anche in considerazione della Lega vista al parlamento della Padania di domenica scorsa, la sua realizzazione resta tutta da vedere. M. Cre. elementi positivi sul fronte della crescita, delle liberalizzazioni e delle infrastrutture». E le Province? Come giudica la «dieta» imposta ai Consigli e alle Giunte? «Si tratta di un provvedimento intermedio, abolire tout court le Province non era possibile. Manca però ogni riferimento alla virtuosità delle singole realtà locali. Peccato». Che impressione le hanno fatto le lacrime in diretta tv del ministro Fornero? Capisco i sindacati e le sofferenze che sento tra la nostra gente Ma qui si rischiava di far saltare l euro! «Mi sono sembrate sincere. Un momento di umanità». Voltiamo pagina. Mercoledì scorso hanno arrestato il vicepresidente del Consiglio lombardo con l accusa di mazzette. Dall opposizione c è chi chiede dimissioni collettive. Lei che cosa risponde? «Che la mia Giunta non è minimamente responsabile di quanto accaduto. E che anzi mi piacerebbe che nascesse su questa vicenda una commissione d inchiesta. Noi saremmo ben lieti di fornire tutte le carte e i documenti richiesti». Ha detto di essere sotto attacco perché si vuole colpire un modello di buon governo. Intendeva dire che è nel mirino per le sue ambizioni nazionali? «Non lo so, forse. Dico solo che attaccare Formigoni in questo momento offre più visibilità che attaccare un altro governatore». Andrea Senesi Financial Times «via libera dal governo italiano al piano d austerità»: per il quotidiano finanziario britannico, che sottolinea l apertura positiva dei mercati, il «duro» piano di Monti «ha dato il calcio d inizio a una settimana cruciale» per l eurozona El País Il quotidiano spagnolo riporta in home page uno dei passaggi più duri del discorso di Monti, «il tecnico che si appoggia a una frase come un bastone pronto a diventare una spada»: «Fuori dall euro e la casa comune dell Ue c è solo l'abisso della povertà» Clarin Il quotidiano argentino: «Il premier italiano, che ha annunciato un severo programma di tagli, ha detto che "questa è una settimana cruciale" per la sopravvivenza dell euro e per far sì che l Italia torni a essere "credibile"»

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014 Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici Università degli Studi di Bari Aldo Moro Corso di Macroeconomia 2014 1. Assumete che = 10% e = 1. Usando la definizione di inflazione attesa

Dettagli

Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco

Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco 12/03/2015 Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco Giornalista: Dott.Greco questo bilancio chiude la prima fase del suo impegno sulla società. Qual è il messaggio che arriva al mercato da questi

Dettagli

LO SAPEVATE CHE...? RISCATTO LAUREAO VERSAMENTO AL FONDO. Cari Lettori,

LO SAPEVATE CHE...? RISCATTO LAUREAO VERSAMENTO AL FONDO. Cari Lettori, LO SAPEVATE CHE...? RISCATTO LAUREAO VERSAMENTO AL FONDO Cari Lettori, in un clima di incertezza che contraddistingue le aree previdenziale e finanziaria torna alla ribalta un vecchio quesito: conviene

Dettagli

Mercati finanziari e valore degli investimenti

Mercati finanziari e valore degli investimenti 7 Mercati finanziari e valore degli investimenti Problemi teorici. Nei mercati finanziari vengono vendute e acquistate attività. Attraverso tali mercati i cambiamenti nella politica del governo e le altre

Dettagli

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE I dati utilizzati per le elaborazioni sono aggiornati al 31/7/1 Pagina 1 Questa

Dettagli

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

Università degli Studi di Verona Centro Docimologico Giurisprudenza

Università degli Studi di Verona Centro Docimologico Giurisprudenza Dopo aver letto attentamente il seguente articolo giornalistico, Il rischio debito affonda le Borse, il candidato risponda ai seguenti quesiti tenento conto che la risposta corretta è una soltanto. FRANCOFORTE.

Dettagli

Intendiamo qui fare il punto della situazione, in modo più discorsivo, tenendo ben presente che con il 01/01/2012 esistono ormai due mondi:

Intendiamo qui fare il punto della situazione, in modo più discorsivo, tenendo ben presente che con il 01/01/2012 esistono ormai due mondi: DI NUOVO SULLE PENSIONI di PIETRO PERZIANI (GENNAIO 2012) Siamo intervenuti negli ultimi tempi diverse volte sulle pensioni; rimandiamo a questi articoli per una trattazione più tecnica. Intendiamo qui

Dettagli

Come fare una scelta?

Come fare una scelta? Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo

Dettagli

Mutui inaccessibili, tassazione alle stelle, mercato dell affitto proibitivo, boom di sfratti e nessun piano di edilizia sociale.

Mutui inaccessibili, tassazione alle stelle, mercato dell affitto proibitivo, boom di sfratti e nessun piano di edilizia sociale. SCHEDA STAMPA DATI Mutui inaccessibili, tassazione alle stelle, mercato dell affitto proibitivo, boom di sfratti e nessun piano di edilizia sociale. È STATO MESSO A DURA PROVA IL BENE PIÙ AMATO DAGLI ITALIANI

Dettagli

LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO?

LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO? LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO? Versione preliminare: 25 Settembre 2008 Nicola Zanella E-Mail: n.zanella@yahoo.it ABSTRACT In questa ricerca ho

Dettagli

LE CIRCOLARI DELL INPS/INPDAP SULLE PENSIONI PIETRO PERZIANI. (Marzo 2012)

LE CIRCOLARI DELL INPS/INPDAP SULLE PENSIONI PIETRO PERZIANI. (Marzo 2012) LE CIRCOLARI DELL INPS/INPDAP SULLE PENSIONI DI PIETRO PERZIANI (Marzo 2012) Dopo le Circolari della F.P. e del MIUR, sono uscite quelle dell Inps/Inpdap, la n. 35 e la n. 37 del 2012; la prima è diretta

Dettagli

Jobs act: Poletti, lavoro flessibile costa più di stabile

Jobs act: Poletti, lavoro flessibile costa più di stabile Jobs act: Poletti, lavoro flessibile costa più di stabile (ANSA) - ROMA, 19 GIU - Il Governo ha stabilito il principio che il lavoro flessibile deve costare di più di quello stabile. Lo ha ribadito il

Dettagli

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo.

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie 1

Dettagli

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con

Dettagli

Buongiorno vi ringrazio nuovamente per avermi invitato sono molto lieto di assistervi nella vendita della vostra casa

Buongiorno vi ringrazio nuovamente per avermi invitato sono molto lieto di assistervi nella vendita della vostra casa A ACQUISIZIONE INCARICO PRESENTAZIONE DA 1 MINUTO Buongiorno vi ringrazio nuovamente per avermi invitato sono molto lieto di assistervi nella vendita della vostra casa Posso dare un occhiata veloce alla

Dettagli

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI Eccoci ad un altra puntata del percorso di costruzione di un budget annuale: i visitatori del nostro sito www.controllogestionestrategico.it possono vedere alcuni

Dettagli

BORTOLUSSI: DETASSARE LE TREDICESIME AI CASSAINTEGRATI

BORTOLUSSI: DETASSARE LE TREDICESIME AI CASSAINTEGRATI BORTOLUSSI: DETASSARE LE TREDICESIME AI CASSAINTEGRATI Il costo per le casse pubbliche non dovrebbe superare i 150 milioni di euro. Secondo un sondaggio della CGIA, negli ultimi 10 anni la quota di spesa

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

Fondav. I costi: alti e bassi

Fondav. I costi: alti e bassi Fondav Il volo della pensione Per gli assistenti di volo vi è il fondo pensione chiuso Fondav. Dopo la nostra analisi si è rivelato un fondo con pochi alti e molti bassi sia nei costi, sia, soprattutto,

Dettagli

Le basi della Partita Doppia in 1.000 parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis.

Le basi della Partita Doppia in 1.000 parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis. Le basi della Partita Doppia in 1.000 parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis. Qual è la differenza tra Dare e Avere? E tra Stato Patrimoniale e Conto Economico? In 1.000 parole riuscirete a comprendere

Dettagli

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE 75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE

Dettagli

Mercati, Banche e Imprese verso Basilea3. Antonio Marzano

Mercati, Banche e Imprese verso Basilea3. Antonio Marzano Mercati, Banche e Imprese verso Basilea3 XLII GIORNATA DEL CREDITO Antonio Marzano Presidente CNEL Roma, 22 giugno 2010 1. Nel corso del 2009, ci informa la Banca d Italia, il credito bancario alle imprese

Dettagli

LE GUIDE DELLA FABI TFR IN BUSTA PAGA

LE GUIDE DELLA FABI TFR IN BUSTA PAGA LE GUIDE DELLA FABI TFR IN BUSTA PAGA 1 Il Consiglio di Stato, nella seduta del 12 febbraio 2015, ha dato il via libera al Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che regola le modalità con

Dettagli

LA RIFORMA DELLE PENSIONI: ISTRUZIONI PER L'USO

LA RIFORMA DELLE PENSIONI: ISTRUZIONI PER L'USO LA RIFORMA DELLE PENSIONI: ISTRUZIONI PER L'USO D.L. 201/2011 Il D.L. 201/2011, convertito nella L. 214/2011 (nota come Riforma delle pensioni), ha modificato in modo radicale il sistema previdenziale

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

Come funziona il Patto di

Come funziona il Patto di Come funziona il Patto di Stabilità per i Comuni SOMMARIO 1. Il Patto di Stabilità esterno (Italia Vs Europa) 2. Il Patto di Stabilità interno (Stato Vs Autonomie Locali) 2.1. Come si calcola il saldo

Dettagli

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015 1 La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale Bologna 1 marzo 2015 2 L'AIM Italia (Alternative Investment Market) è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole

Dettagli

La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen

La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen Il datore di lavoro Richard Mann Circa un anno e mezzo fa, nell ambito del progetto Integrazione di persone disabili presso la Posta, abbiamo assunto una nuova

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. Nel 2012 l 80% delle famiglie colpite direttamente dalla crisi, quasi il 90% dei nostri concittadini ha ridotto le spese

COMUNICATO STAMPA. Nel 2012 l 80% delle famiglie colpite direttamente dalla crisi, quasi il 90% dei nostri concittadini ha ridotto le spese Ufficio Stampa COMUNICATO STAMPA PROSPETTIVE 2013, SONDAGGIO CONFESERCENTI SWG: CRISI DI FIDUCIA, QUASI NOVE SU DIECI NON CREDONO IN UN MIGLIORAMENTO DELLA SITUAZIONE ECONOMICA ITALIANA. SEI SU DIECI VOGLIONO

Dettagli

Valore attuale, obiettivi dell impresa e corporate governance. dott. Matteo Rossi

Valore attuale, obiettivi dell impresa e corporate governance. dott. Matteo Rossi Valore attuale, obiettivi dell impresa e corporate governance dott. Matteo Rossi Prospetto F/I Happy Finance Conto Economico 2008 2009 Reddito Netto 350-500 Ammortamenti 800 800 Accantonamenti 2000 300

Dettagli

Come varia la manovra dopo le modifiche parlamentari al Disegno di Legge di Stabilità

Come varia la manovra dopo le modifiche parlamentari al Disegno di Legge di Stabilità Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori Dipartimento Democrazia Economica, Economia Sociale, Fisco, Previdenza, Formazione Sindacale Come varia la manovra dopo le modifiche parlamentari al Disegno

Dettagli

ALFIO BARDOLLA E-BOOK. i 7 ERRORI. che commetti nella gestione del denaro ALFIO BARDOLLA

ALFIO BARDOLLA E-BOOK. i 7 ERRORI. che commetti nella gestione del denaro ALFIO BARDOLLA E-BOOK i 7 ERRORI che commetti nella gestione del denaro ALFIO BARDOLLA INDICE 2 Se non sei ricco è perché nessuno te l ha ancora insegnato. C Libertà Finanziaria: non dover più lavorare per vivere perché

Dettagli

SANITÀ: A FEBBRAIO SCIOPERI MEDICI FAMIGLIA FIMMG CONTRO MANOVRA

SANITÀ: A FEBBRAIO SCIOPERI MEDICI FAMIGLIA FIMMG CONTRO MANOVRA SANITÀ: A FEBBRAIO SCIOPERI MEDICI FAMIGLIA FIMMG CONTRO MANOVRA Roma, 14 gen. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - I medici di famiglia della Fimmg pronti a dare battaglia contro gli effetti della manovra 'salva-italià

Dettagli

La crisi del sistema. Dicembre 2008 www.quattrogatti.info

La crisi del sistema. Dicembre 2008 www.quattrogatti.info La crisi del sistema Dicembre 2008 www.quattrogatti.info Credevo avessimo solo comprato una casa! Stiamo vivendo la più grande crisi finanziaria dopo quella degli anni 30 La crisi finanziaria si sta trasformando

Dettagli

FACCIAMO I CONTI UN LIBRO BIANCO DEL PRC DI SC ANDICCI

FACCIAMO I CONTI UN LIBRO BIANCO DEL PRC DI SC ANDICCI FACCIAMO I CONTI UN LIBRO BIANCO DEL PRC DI SC ANDICCI Se ritenete di qualche interesse questo libro bianco fatelo circolare; se avete commenti, suggerimenti, osservazioni anche critiche da fare scrivere

Dettagli

Una risposta ad una domanda difficile

Una risposta ad una domanda difficile An Answer to a Tough Question Una risposta ad una domanda difficile By Serge Kahili King Traduzione a cura di Josaya http://www.josaya.com/ Un certo numero di persone nel corso degli anni mi hanno chiesto

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

Università per Stranieri di Siena Livello A2

Università per Stranieri di Siena Livello A2 Unità 6 Ricerca del lavoro CHIAVI In questa unità imparerai: a leggere un testo informativo su un servizio per il lavoro offerto dalla Provincia di Firenze nuove parole del campo del lavoro l uso dei pronomi

Dettagli

IL NUOVO TFR, GUIDA ALL USO A cura di Tommaso Roberto De Maria

IL NUOVO TFR, GUIDA ALL USO A cura di Tommaso Roberto De Maria LIBERA Confederazione Sindacale Li.Co.S. Sede nazionale Via Garibaldi, 45-20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel.: 02 / 39.43.76.31. Fax: 02 / 39.43.75.26. e-mail: sindacatolicos@libero.it IL NUOVO TFR, GUIDA

Dettagli

Come Il Lavoro Riguarda Suoi Sussidi

Come Il Lavoro Riguarda Suoi Sussidi Come Il Lavoro Riguarda Suoi Sussidi 2012 Come Il Lavoro Riguarda Suoi Sussidi possibile percepire sussidi Social Security È di pensionamento o per familiari superstiti anche se si svolge un attività lavorativa.

Dettagli

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette) In una ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione

Dettagli

BUSINESS PLAN e FINANZIAMENTI

BUSINESS PLAN e FINANZIAMENTI BUSINESS PLAN e FINANZIAMENTI 1 PREVENIRE I RISCHI si può? Sì, prima di avviare l impresa, con realismo e piedi per terra business plan (fatto da soli, vedi sito www. pd.camcom.it, miniguide) 2 PREVENIRE

Dettagli

Modula. Perchè ogni impresa è diversa

Modula. Perchè ogni impresa è diversa Modula Perchè ogni impresa è diversa Troveremo la risposta giusta alle vostre esigenze Indipendentemente dalla natura e dalle dimensioni della vostra attività, sicuramente c è una cosa su cui sarete d

Dettagli

IL CAPITALE. 1) Domanda di capitale 2) Offerta di capitale

IL CAPITALE. 1) Domanda di capitale 2) Offerta di capitale IL CAPITALE 1) Domanda di capitale 2) Offerta di capitale CAPITALE FINANZIARIO E CAPITALE REALE Col termine capitale i si può riferire a due concetti differenti Il capitale finanziario è costituito dalla

Dettagli

(LA RESPONSABILITÀ DELLA VERSIONE ITALIANA DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI NEL BLOG DEL PROFESSOR NAVARRO È DEL UNA DELLE MILLE RAGIONI PER INDIGNARSI

(LA RESPONSABILITÀ DELLA VERSIONE ITALIANA DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI NEL BLOG DEL PROFESSOR NAVARRO È DEL UNA DELLE MILLE RAGIONI PER INDIGNARSI (LA RESPONSABILITÀ DELLA VERSIONE ITALIANA DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI NEL BLOG DEL PROFESSOR NAVARRO È DEL TRADUTTORE, MICHELE ORINI) UNA DELLE MILLE RAGIONI PER INDIGNARSI Vicenç Navarro 13/01/2014 Se

Dettagli

QUANTO VALE LA MIA PENSIONE? QUALCHE STIMA PER ORIENTARE LE NOSTRE SCELTE. Ente di previdenza periti industriali e periti industriali laureati

QUANTO VALE LA MIA PENSIONE? QUALCHE STIMA PER ORIENTARE LE NOSTRE SCELTE. Ente di previdenza periti industriali e periti industriali laureati . Ente di previdenza periti industriali e periti industriali laureati 4 CASI DI PROFESSIONISTI TIPO 2 1 2 3 4 STANDARD (18%) A REGIME (24%) SPRINT (18%+1) FLASH (24%+1) 1 CASO PROFESSIONISTA STANDARD 1

Dettagli

La carriera universitaria e l inserimento nel mondo del lavoro dei laureati in Ingegneria dei Materiali

La carriera universitaria e l inserimento nel mondo del lavoro dei laureati in Ingegneria dei Materiali La carriera universitaria e l inserimento nel mondo del lavoro dei laureati in Ingegneria dei Materiali Studenti che hanno conseguito la laurea specialistica nell anno solare 2009 Questa indagine statistica

Dettagli

1. Leggi il testo e indica se l affermazione è vera o falsa.

1. Leggi il testo e indica se l affermazione è vera o falsa. Livello A2 Unità 6 Ricerca del lavoro Chiavi Lavoriamo sulla comprensione 1. Leggi il testo e indica se l affermazione è vera o falsa. Vero Falso L archivio telematico contiene solo le offerte di lavoro.

Dettagli

Il concetto di Dare/Avere

Il concetto di Dare/Avere NISABA SOLUTION Il concetto di Dare/Avere Comprendere i fondamenti delle registrazioni in Partita Doppia Sara Mazza Edizione 2012 Sommario Introduzione... 3 Il Bilancio d Esercizio... 4 Stato Patrimoniale...

Dettagli

FONDI PENSIONE: L ESPERIENZA DI ALTROCONSUMO

FONDI PENSIONE: L ESPERIENZA DI ALTROCONSUMO FONDI PENSIONE: L ESPERIENZA DI ALTROCONSUMO QUALE PREVIDENZA COMPLEMENTARE, QUANDO COME E PERCHÉ 10 dicembre 2013 Sede Altroconsumo Via Valassina 22 03/02 09/02 03/03 09/03 03/04 09/04 03/05 09/05 03/06

Dettagli

Giovani (sempre più) previdenti, a raccolta. Il mio fondo pensione è prima di tutto un salvadanaio

Giovani (sempre più) previdenti, a raccolta. Il mio fondo pensione è prima di tutto un salvadanaio Conoscenza e consapevolezza per un migliore vivere sociale Giovani (sempre più) previdenti, a raccolta Il mio fondo pensione è prima di tutto un salvadanaio Convegno giovani Palazzo Mezzanotte, Milano

Dettagli

zurich open flex i passi giusti per il futuro

zurich open flex i passi giusti per il futuro zurich open flex i passi giusti per il futuro zurich open flex i passi giusti per il futuro Zurich Open Flex è la polizza unit linked pensata da Zurich Investments life per rispondere alle tue domande

Dettagli

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6 LEZIONE MONITORARE UN PROGETTO FORMATIVO. UNA TABELLA PROF. NICOLA PAPARELLA Indice 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3 2 di 6 1 Il

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA FORO ITALICO. Ufficio Stampa. Roma 11 novembre 2015

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA FORO ITALICO. Ufficio Stampa. Roma 11 novembre 2015 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA FORO ITALICO Ufficio Stampa Rassegna Stampa Roma 11 novembre 2015 Argomento Testata Titolo Pag. Università Italia Oggi Le università sono risanabili 2-3 Università Il Giorno

Dettagli

Famiglie, l'allarme di Bankitalia Più prestiti, meno soldi in ba... http://www.repubblica.it/economia/2011/03/08/news/prestiti... Page 1 of 2 09/03/2011 Affari&Finanza CRISI Famiglie, l'allarme di Bankitalia

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 2 LUGLIO 2015 Il momento del commercio mondiale segna un miglioramento ad aprile 2015, ma i volumi delle importazioni e delle esportazioni sembrano muoversi in direzioni

Dettagli

UNA BOLLA SPECULATIVA SUI TITOLI DI STATO?

UNA BOLLA SPECULATIVA SUI TITOLI DI STATO? 478 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com UNA BOLLA SPECULATIVA SUI TITOLI DI STATO? 24 giugno 2013 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Una bolla pronta a scoppiare? Le parole di un esperto

Dettagli

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di

Dettagli

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una

Dettagli

Abi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti

Abi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti NOTA PER LA STAMPA DOCUMENTO DELL ABI A GOVERNO, AUTORITA E ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI Abi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti Non è cambiato lo spread per i tassi

Dettagli

Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma

Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma Febbraio 2012 Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma PARTE 1: RIFORME DI IERI E PROBLEMI DI OGGI di Stefano Caria e Paolo Lucchino In questi giorni si parla molto di riforma del

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

Fondo pensione Priamo. Ecco perché è importante ADERIRE

Fondo pensione Priamo. Ecco perché è importante ADERIRE Fondo pensione Priamo Ecco perché è importante ADERIRE 1 2 Sommario 4 Aderire da giovani è importante! 6 La contribuzione a Priamo 8 10 12 Quanto rende il fondo: ecco i numeri Per quali motivi si possono

Dettagli

La riforma delle pensioni

La riforma delle pensioni La riforma delle pensioni A partire dal 1 gennaio 2012, le anzianità contributive maturate dopo il 31 dicembre 2011 verranno calcolate per tutti i lavoratori con il sistema di calcolo contributivo. Il

Dettagli

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE NOTA A CURA DELLA DIVISIONE SALUTE, ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO (OCSE), A SEGUITO DI RICHIESTA

Dettagli

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo

Dettagli

Matrice Excel Calcolo rata con IMPORTO DEL FINANZIAMENTO determinato dall'utente

Matrice Excel Calcolo rata con IMPORTO DEL FINANZIAMENTO determinato dall'utente Matrice Excel Calcolo rata con IMPORTO DEL FINANZIAMENTO determinato dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro

Dettagli

JOBS ACT E LEGGE DI STABILITA : INCROCIO PERICOLOSO TRA LICENZIAMENTO FACILE E GENEROSI SCONTI ALLE IMPRESE

JOBS ACT E LEGGE DI STABILITA : INCROCIO PERICOLOSO TRA LICENZIAMENTO FACILE E GENEROSI SCONTI ALLE IMPRESE JOBS ACT E LEGGE DI STABILITA : INCROCIO PERICOLOSO TRA LICENZIAMENTO FACILE E GENEROSI SCONTI ALLE IMPRESE RISPETTO ALLE VARIE IPOTESI IN CAMPO LA UIL HA ELABORATO 4 SIMULAZIONI: GLI SGRAVI ALLE AZIENDE

Dettagli

Il nuovo sistema di perequazione SPI CGIL - DIPARTIMENTO NAZIONALE PREVIDENZA 1

Il nuovo sistema di perequazione SPI CGIL - DIPARTIMENTO NAZIONALE PREVIDENZA 1 Il nuovo sistema di perequazione NAZIONALE PREVIDENZA 1 La perequazione è un diritto Non può non esserci, può essere sospesa per brevi periodi, non ripetibili. La misura la decide il legislatore, tenendo

Dettagli

TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SUL CUNEO FISCALE E NESSUNO VI HA MAI SPIEGATO

TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SUL CUNEO FISCALE E NESSUNO VI HA MAI SPIEGATO 760 TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SUL CUNEO FISCALE E NESSUNO VI HA MAI SPIEGATO 10 Settembre 2014 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia - Il Popolo della Libertà

Dettagli

Docenti universitari: Ricalcolo delle pensioni determinate con il solo metodo contributivo.

Docenti universitari: Ricalcolo delle pensioni determinate con il solo metodo contributivo. Docenti universitari: Ricalcolo delle pensioni determinate con il solo metodo contributivo. 1) Generalità I professori universitari, in quanto dipendenti civili dello Stato, sono iscritti alla Cassa per

Dettagli

TABELLE DEI REQUISITI (dipendenti pubblici e privati) e TABELLE DI IMMEDIATA LETTURA (dipendenti pubblici)

TABELLE DEI REQUISITI (dipendenti pubblici e privati) e TABELLE DI IMMEDIATA LETTURA (dipendenti pubblici) TABELLE DEI REQUISITI (dipendenti pubblici e privati) e TABELLE DI IMMEDIATA LETTURA (dipendenti pubblici) Febbraio 2012 Pensioni, si cambia!!!!!! Dal 1991, anno di blocco delle pensioni, poco prima della

Dettagli

SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013. La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori.

SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013. La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori. SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013 1 La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori. A luglio 2013 gli occupati sono il 55,9% ossia 22 milioni 509 mila, mentre i disoccupati sono 3 milioni

Dettagli

La struttura del sistema previdenziale

La struttura del sistema previdenziale QUANDO ANDRÒ IN PENSIONE? QUANTI SOLDI PRENDERÒ? E IL MIO TFR? Il sistema previdenziale pubblico e complementare 1 La struttura del sistema previdenziale I pilastro: la previdenza pubblica II pilastro:

Dettagli

Epoca k Rata Rk Capitale Ck interessi Ik residuo Dk Ek 0 S 0 1 C1 Ik=i*S Dk=S-C1. n 0 S

Epoca k Rata Rk Capitale Ck interessi Ik residuo Dk Ek 0 S 0 1 C1 Ik=i*S Dk=S-C1. n 0 S L AMMORTAMENTO Gli ammortamenti sono un altra apllicazione delle rendite. Il prestito è un operazione finanziaria caratterizzata da un flusso di cassa positivo (mi prendo i soldi in prestito) seguito da

Dettagli

MONTI E IL SUO FUTURO. SI CANDIDA O NON SI CANDIDA?

MONTI E IL SUO FUTURO. SI CANDIDA O NON SI CANDIDA? 237 i dossier www.freefoundation.com MONTI E IL SUO FUTURO. SI CANDIDA O NON SI CANDIDA? 11 dicembre 2012 a cura di Renato Brunetta Monti assicura che non si candiderà 19 novembre 2011 2 Durante la conferenza

Dettagli

Approfondimenti ed esempi per il Corso di Scienza delle Finanze a.a. 2007/08 Studenti A-Z

Approfondimenti ed esempi per il Corso di Scienza delle Finanze a.a. 2007/08 Studenti A-Z Approfondimenti ed esempi per il Corso di Scienza delle Finanze a.a. 2007/08 Studenti A-Z Esempi relativi agli effetti delle deduzioni e delle detrazioni sulla struttura di progressività dell imposta sul

Dettagli

COSA BOLLE SUL FRONTE SVIZZERO (Chi ci guadagna e chi ci perde)

COSA BOLLE SUL FRONTE SVIZZERO (Chi ci guadagna e chi ci perde) 861 COSA BOLLE SUL FRONTE SVIZZERO (Chi ci guadagna e chi ci perde) 19 gennaio 2015 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia Berlusconi Presidente Il Popolo della Libertà EXECUTIVE

Dettagli

Legge di Stabilità. Fondi pensione ancora convenienti! Guida per gli iscritti alla previdenza complementare

Legge di Stabilità. Fondi pensione ancora convenienti! Guida per gli iscritti alla previdenza complementare Legge di Stabilità. Fondi pensione ancora convenienti! Guida per gli iscritti alla previdenza complementare 26 gennaio 2015 Quali cambiamenti sono disciplinati dalla Legge di Stabilità 1 1. Da marzo 2015

Dettagli

Risparmio, investimenti e sistema finanziario

Risparmio, investimenti e sistema finanziario Risparmio, investimenti e sistema finanziario Una relazione fondamentale per la crescita economica è quella tra risparmio e investimenti. In un economia di mercato occorre individuare meccanismi capaci

Dettagli

Tasso fisso o tasso variabile?

Tasso fisso o tasso variabile? Tasso fisso o tasso variabile? Questa guida ti spiega perché è una decisione importante e ti suggerisce le domande da farti per scegliere al meglio LOGO BANCA 2 Tasso fisso o tasso variabile? CARO CLIENTE,

Dettagli

PROT.69171/U/21.09.2011. Come migliorare il tuo. domani ENTE DI PREVIDENZA DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI PRESENTAZIONE

PROT.69171/U/21.09.2011. Come migliorare il tuo. domani ENTE DI PREVIDENZA DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI PRESENTAZIONE PROT.69171/U/21.09.2011 Come migliorare il tuo domani ENTE DI PREVIDENZA DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI PRESENTAZIONE Di cosa si tratta La previdenza ha il compito di garantire

Dettagli

LA NUOVA PENSIONE ANTICIPATA (GIA PENSIONE DI ANZIANITA )

LA NUOVA PENSIONE ANTICIPATA (GIA PENSIONE DI ANZIANITA ) LA NUOVA PENSIONE ANTICIPATA (GIA PENSIONE DI ANZIANITA ) L attuale Governo Monti ha iniziato il suo operato indicando tre parole d ordine: rigore, crescita ed equità. Ad oggi però è stato applicato ampiamente

Dettagli

Realizzate i vostri sogni: assicurazione risparmio vincolata a fondi d investimento con garanzia.

Realizzate i vostri sogni: assicurazione risparmio vincolata a fondi d investimento con garanzia. Realizzate i vostri sogni: assicurazione risparmio vincolata a fondi d investimento con garanzia. Ognuno di noi ha i propri sogni: una vita a due, dei bambini, una casa propria, un pensionamento senza

Dettagli

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo. Riflessioni sulla felicità.. Non so se sto raggiungendo la felicità, di certo stanno accadendo cose che mi rendono molto più felice degli anni passati. Per me la felicità consiste nel stare bene con se

Dettagli

Pur aumentando le aliquote contributive e l età pensionabile, la previdenza obbligatoria, tutta, avrà una enorme diminuzione dei rendimenti.

Pur aumentando le aliquote contributive e l età pensionabile, la previdenza obbligatoria, tutta, avrà una enorme diminuzione dei rendimenti. Pur aumentando le aliquote contributive e l età pensionabile, la previdenza obbligatoria, tutta, avrà una enorme diminuzione dei rendimenti. Per quanto necessari, anche i riscatti, in particolare per i

Dettagli

CADERE SETTE VOLTE...RIALZARSI OTTO

CADERE SETTE VOLTE...RIALZARSI OTTO CADERE SETTE VOLTE...RIALZARSI OTTO Dal fallimento al successo La storia di un uomo che affronta la vita, estratto del libro in anteprima È il 1990: ho 42 anni e sono praticamente fallito. Sono con l acqua

Dettagli

Mentore. Presentazione

Mentore. Presentazione Mentore Presentazione Chi è Mentore? Il Mio nome è Pasquale, ho 41 anni dai primi mesi del 2014 ho scoperto, che ESISTE UN MONDO DIVERSO da quello che oltre il 95% delle persone conosce. Mi sono messo

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

Intervento di Mario Nava 1 alla Conferenza Le banche nell economia reale: ripensare ruoli, responsabilità, regole

Intervento di Mario Nava 1 alla Conferenza Le banche nell economia reale: ripensare ruoli, responsabilità, regole Intervento di Mario Nava 1 alla Conferenza Le banche nell economia reale: ripensare ruoli, responsabilità, regole Milano 7 ottobre 2013 Nel mio breve intervento per lanciare il dibattito vorrei dare essenzialmente

Dettagli

Misure volte a gettare le fondamenta per un avvenire sicuro della CPE

Misure volte a gettare le fondamenta per un avvenire sicuro della CPE Risposte alle domande più frequenti (FAQ) Misure volte a gettare le fondamenta per un avvenire sicuro della CPE 1. Dal 2014, l aliquota di conversione legale LPP all età di 65 anni è del 6,8%. È ammissibile

Dettagli

Convegno Rapporti dall Europa

Convegno Rapporti dall Europa Spunti per l intervento dell On. Sandro Gozi Premio Grinzane Cavour Convegno Rapporti dall Europa Saluto augurale dell On. Sandro Gozi Giovedì 27 settembre 2007 Torino 1 Nel marzo scorso, l Europa ha festeggiato

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell Amministrazione Pubblica

COMUNICATO STAMPA. Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell Amministrazione Pubblica COMUNICATO STAMPA Nel 2006: 2,9 miliardi di euro in prestazioni creditizie a tassi tra il 3,2 e il 4% oltre a 1,2 miliardi di euro attraverso istituto convenzionati Anche i pensionati pubblici potranno

Dettagli

Moneta e Tasso di cambio

Moneta e Tasso di cambio Moneta e Tasso di cambio Come si forma il tasso di cambio? Determinanti del tasso di cambio nel breve periodo Determinanti del tasso di cambio nel lungo periodo Che cos è la moneta? Il controllo dell offerta

Dettagli

Pensioni: gli aumenti per il 2014

Pensioni: gli aumenti per il 2014 Pensioni: gli aumenti per il 2014 Per il 2014 i pensionati debbono accontentarsi di un aumento di appena l 1,3%. Da tempo l adeguamento delle pensioni al costo della vita (la cosiddetta perequazione automatica)

Dettagli

Premessa. by Gestione Processi Formativi 2

Premessa. by Gestione Processi Formativi 2 Premessa Una presentazione in cui si affronta il tema della fiscalità delle polizze vita e delle forme di previdenza complementare. Viene ripreso il vecchio regime fiscale (valido per tutte le polizze

Dettagli

ECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA

ECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA 423 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com ECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA 30 maggio 2013 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Le previsioni sull economia Alcuni grafici

Dettagli