INSERT COIN / REJECT COIN. Dal videogioco, all'arte sperimentale interattiva.

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Carmelo Barone
7 anni fa
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1 INSERT COIN / REJECT COIN. Dal videogioco, all'arte sperimentale interattiva. Museo dell'informatica Funzionante, Via Carnevale 17, Palazzolo Acreide (SR) E' una esposizione temporanea tematica dedicata alla storia del Videogame ed al suo impatto sull'arte e sulla cultura, articolata in tre sezioni: Retrogaming : un viaggio nella preistoria dell era digitale, con l esposizione dei primi videogiochi che hanno invaso il mercato domestico a partire dagli anni 70. Poichè il videogame vive innanzitutto di interazione, le opere esposte saranno ospitate nelle console originali dell epoca, filologicamente restaurate ed utilizzabili dal pubblico. Game Art : a fianco della timeline di Videogiochi e Console, saranno esposte opere a tema, realizzate da artisti italiani e stranieri scelti per l originalità del linguaggio e per la propria attitudine alla contaminazione con le tematiche della Mostra. L'esposizione e' l'evoluzione della mostra Insert Coin Retrogaming 2011 tenutasi presso la Galleria Nazionale di Cosenza, organizzata dal Museo Interattivo di Archeologia Informatica di Cosenza con la collaborazione del Museo dell'informatica Funzionante di Palazzolo Acreide e col patrocinio della Soprintendenza BSAE della Calabria, dell' Università della Calabria e del Comune di Cosenza. INSERT COIN / REJECT COIN. Dal videogioco all'arte sperimentale interattiva a Siracusa, dal 23 Agosto al 21 Settembre 2014 presso la Galleria Civica d' Arte Contemporanea Montevergini.

2 dettagli Arte e Videogioco Cosi' come il cinema cent'anni fa si svincolo' da fenomeno da baraccone per elevarsi al rango di settima arte, il videogame da almeno tre decenni si propone con forza come propulsore dell'evoluzione tecnologica aprendo nuovi spazi di sperimentazione artistica. Seleco Play-o-Tronic, 1978, esposizione in Cosenza L'uso della macchina numerica per liberare la fantasia umana e' una delle forze che ha piu' sviluppato la omnipervasiva civilta' dell'informazione in cui viviamo. L'informatica domestica esplose negli anni '80 tramite il gioco, che introduce nuove gestualità e linguaggi di narrazione implicati con le tecnologie sviluppate, E' un mondo in cui scienza, tecnologia, arte e letteratura si sono intrecciate per formare nuovi saperi, costruire macchine, provare teorie e divertire l'umanita', sviluppando un business che oggi come oggi e' quasi di un ordine di grandezza maggiore dell'intero fatturato della "macchina per i sogni" di Hollywood. L'avvento delle nuove tecnologie ha contaminato un piccolo gruppo di artisti pionieri sulla scia di quegli artisti del 900 che prima con la meccanica poi con l'elettricità poi con il videotape hanno innovato I linguaggi dell'arte. L'arte contemporanea, durante tutto il secolo scorso, ha visuto la dicotomia fra l'esaltazione del protagonismo degli autori o la sua rinuncia, con il coinvolgimento dello spettatore nell'opera facendolo assurgere talvolta a protagonista, nella convinzione che l'opera non esista senza qualcuno che la guardi ed interagisca con essa. Le opere di Marcel Duchamp risultano fondative per entrambe i filoni. Del 1920 i Rotorelief, in cui la rotazione di un disco con disegnati cerchi disassati fra loro genera un effetto di illusione tridimensionale e di cui ha prodotto una versione azionata da una bicicletta, la prima installazione interattiva. Cosi come la serie dei vetri in cui lo scenario traguardato è parte attiva del quadro e uno dei suoi titoli dichiara esplicitamente il ruolo attivo del pubblico: Da guardare con un occhio solo, per circa mezz'ora, dal basso.

3 Le sue sperimentazioni con il ready-made, I depositi di polvere e opere come Why you don't sneeze, vengono successivamente malinterpretate generando la corrente concettuale che dominando mercato e scenario artistico ha proclamato la sacralità dell'artista a prescindere dalle sue opere e creando una frattura fra arte e pubblico. Nell'arte interattiva l'autore crea le condizioni per coinvolgere il proprio pubblico in un esperienza senza quindi poterne controllarne il comportamento e in questo senso operando una rinuncia a controllare per intero la propria opera. L'esposizione Il nostro allestimento espositivo propone una serie di pezzi perfettamente restaurati, conservati da un gruppo di persone dedicate e esperte che si e' costituito intorno a un vero e proprio Museo riconosciuto nel mondo, e da una collettiva di artisti che si sono occupati di informatica ludica negli anni. L'esposizione sara' affiancata da una serie mirata di eventi legati al mondo del videogame. Atari 2600, 1982, esposizione in Cosenza Il pubblico verra' accompagnato in modo esperto in un viaggio che intreccia gioco, design, espressione artistica e tecnologia digitale, vedendo per la prima volta insieme pezzi rarissimi e macchine digitali funzionanti, ed ascoltando le storie di coloro che le hanno costruite, vissute e a volte restaurate e rimesse in funzione. Quella di quest'estate sara' una grande mostra sul videogame storico, dalle origini all'esplosione degli anni 90 circa. I visitatori potranno vivere in prima persona l'esperienza dei videogame storici mettendo le mani sulle prime versioni di giochi anni '70 come ASTEROIDS, SPACE INVADERS ed altri ancora, e vedere in funzione computer che hanno fatto la storia del Videogame e dell'informatica. La mostra esporra' pezzi storici, recuperati e restaurati dal Museo dell'informatica Funzionante (MusIF) di Palazzolo Acreide con la collaborazione del Museo Interattivo di Archeologia Informatica (MIAI) di Cosenza. Saranno inoltre esposti pezzi di elevato interesse storico, come un esemplare del computer Apple 1 perfettamente funzionante, ricostruito filologicamente da zero utilizzando solo componenti d'epoca.

4 Computer APPLE 1, esposizione permamente al MusIF Gli eventi A fianco dell'evento espositivo sara' ospitata una selezione di opere d'arte sul tema del videogioco, inteso come pieno mezzo espressivo, e non come un mero oggetto di intrattenimento. La caratteristica essenziale del videogioco, l'interazione tra soggetto e oggetto, ricorre nella maggior parte delle opere, che prevedono un livello di feedback con il visitatore, costantemente invitato a partecipare, a "metterci le mani dentro". In altri casi, gli artisti hanno inteso portare l'attenzione non tanto sulla distanza tra opera e fruitore, quanto sulla compenetrazione ormai consueta tra tecnologia ed estetica.

5 Durante l'esposizione sono previste attivita' aperte al pubblico come seminari, incontri con artisti ed attivita', a cura dell'artista siracusano Guido Gaudioso, nonche' degustazioni, proiezioni di documentari, eventi musicali e performativi, per offrire alla cittadinanza, alle scuole ed ai visitatori un evento a tutto tondo. Archeologia Informatica, esposizione temporanea, Palazzolo Acreide, 2008 Col patrocinio di: Comune di Siracusa Galleria Civica d'arte Contemporanea Montevergini, Siracusa Associazione Nazionale dei Piccoli Musei Museo Interattivo di Archeologia Informatica, Cosenza Fondazione Dyne.org, Amsterdam Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria RIFERIMENTI E CONTATTI Gabriele Zaverio, Direttore - asbesto@gmail.com Museo dell'informatica Funzionante - Guido Gaudioso, curatore della mostra

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