La rivoluzione del 1989 in Cecoslovacchia INFLUENZE ESTERNE E FATTORI INTERNI

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1 La rivoluzione del 1989 in Cecoslovacchia INFLUENZE ESTERNE E FATTORI INTERNI

2 Le origini della Cecoslovacchia 1918: nascita della Cecoslovacchia mediante il crollo della monarchia asburgica. Presenza di tensioni tra la parte più avanzata del paese (Ceca) e quella più arretrata industrialmente ed economicamente (Slovacca) : la Cecoslovacchia è l unico stato dell Europa centrale ad aver adottato la democrazia parlamentare ma questo non basta a creare unità nel paese, diviso tra minoranze etniche (tedesche ed ungheresi) che premono per il crollo del nuovo stato.

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4 : invasione nazista inizialmente limitata alla parte Ceca e successivamente al resto del paese. 1945: la Cecoslovacchia dopo essere stata uno stato satellite tedesco per tutta la durata della guerra e aver subìto cambiamenti territoriali, ritorna alle condizioni originarie, guidato dal Partito Comunista di Cecoslovacchia. 1948: ingresso nel Blocco Orientale sotto l influenza dell Unione Sovietica, periodo che porta ad una arretratezza economica.

5 1968: avvento della Primavera di Praga, movimento riformista promosso da Alexander Dubček, neoeletto presidente che proponeva riforme non rivoluzionarie ma che andavano contro la visione sovietica di controllo. La visione di Dubček fu ritenuta pericolosa e l URSS decise per un intervento armato con l intento, successivamente riuscito, di riconquistare la Cecoslovacchia. 1969: la Cecoslovacchia diventa uno stato federale, sotto questa forma di governo le disparità sociali ed economiche tra i gruppi etnici ceco e slovacco vengono in larga parte eliminate.

6 La Cecoslovacchia dal 1969 al 1989 Le dimostrazioni antisovietiche dell'agosto 1969 aprirono la porta a un periodo di aspra repressione: gli anni settanta e ottanta divennero noti come il periodo della "normalizzazione", che portò alla stagnazione della vita politica, sociale ed economica. Gustáv Husák (centrista e nazionalista slovacco) fu nominato primo segretario. Nel 1975 aggiunse la posizione di presidente al suo titolo di capo del partito. Il suo regime obbligò alla conformità e all'obbedienza in ogni aspetto della vita.

7 La Cecoslovacchia torna a un'economia comandata dall'alto, con grande enfasi sulla pianificazione, estendendo anche l'industrializzazione. Per un certo periodo questa politica sembrò avere successo, ma gli anni ottanta costituirono comunque un periodo di blocco economico, poiché tutti gli scambi avvenivano solo nei territori sovietici. Negli anni settanta e ottanta il regime fu sfidato da gruppi organizzati e non, che aspiravano al pensiero e all'attività indipendente.

8 La Rivoluzione di velluto La Rivoluzione di velluto è l insieme delle manifestazioni non violente che rovesciarono il regime comunista cecoslovacco. Cominciò il 17 novembre 1989 con una manifestazione pacifica a Praga organizzata alla vigilia della Giornata Internazionale degli Studenti da parte di studenti di scuole superiori e università slovacchi, che presentarono le proprie richieste per una riforma del sistema educativo.

9 Il 18 novembre la manifestazione per la Giornata Internazionale degli Studenti organizzata dall'unione Socialista della Gioventù (l'ala giovanile del Partito Comunista) giunse a radunare persone. Questa manifestazione fu l'opportunità per questi studenti di unirsi ed esprimere la loro opinione. I manifestanti vennero caricati violentemente dalla polizia. Il movimento chiese il licenziamento dei funzionari responsabili della violenza contro gli studenti durante le manifestazioni, si pensava infatti, erroneamente, che uno studente fosse rimasto ucciso. La scarsa informazione portò quindi a una rivolta ancora più accesa.

10 X Nei giorni che seguirono, altri gruppi si unirono per formare il Forum Civico, il cui capo era lo scrittore dissidente Václav Havel. Questa nuova organizzazione ottenne il sostegno di milioni di cechi e di slovacchi. Manifestazione a Praga Václav Havel durante una manifestazione

11 Dal 20 novembre si radunò a Praga un gran numero di protestanti pacifici, che raggiunsero la cifra di persone riunite. Il 27 novembre la protesta culminò con sciopero generale che portò, il 28 novembre, il Partito Comunista di Cecoslovacchia ad annunciare che avrebbe rinunciato al monopolio sul potere politico. Il 10 dicembre il leader comunista Gustáv Husák nominò il primo governo non comunista in Cecoslovacchia dal 1948 e si dimise. Alexander Dubček fu eletto presidente del Parlamento federale il 28 dicembre e Václav Havel divenne Capo di Stato il 29 dicembre.

12 Influenze esterne Indebolimento dell URSS L'arrivo di Gorbaciov come leader dell'unione Sovietica e le crescenti difficoltà politiche ed economiche dei paesi dell'est e specialmente della DDR. Decisivo per gli eventi che portarono infine alla caduta del muro fu invece la decisione di Gorbaciov di lasciare libertà agli altri paesi del Patto di Varsavia promettendo di non intromettersi più nei loro affari interni. Caduta del muro di Berlino pochi giorni prima dell inizio delle manifestazioni. Fu la scintilla che fece scoppiare la rivolta pacifica degli gli studenti cecoslovacchi che, seguendo l esempio della vicina Germania dell Est, iniziarono a manifestare.

13 Fattori interni Standard di vita bassi: oppressione ideologica e culturale Crisi economica: economia subordinata ai sistemi dell URSS e minima circolazione delle merci Mancanza di democrazia: informazione libera, di opposizione politica, divieto della libertà di stampa e di aggregazione

14 Dopo il 1989 La vittoria della rivoluzione è stata completata con l'elezione, il 29 dicembre 1989 di Václav Havel, in qualità di Presidente della Repubblica. Le elezioni libere si tennero nel giugno 1990 e legittimarono questo governo, che dovette preparare il terreno ai cambiamenti necessari per affrontare l'eredità lasciata dal Partito Comunista. Il nuovo governo dovette affrontare i problemi sociali, ambientali ed economici che si erano accumulati nei quarant'anni di regime Comunista. A causa di questi problemi Il parlamento cecoslovacco, il 25 novembre 1992, votò a favore della divisione in due della nazione, rispettivamente Repubblica Ceca e Slovacchia, formalmente riconosciute il 1 gennaio 1993.

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